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"I Timpanaro: una famiglia di intellettuali del Novecento": sotto questo titolo, che sarà anche quello di un convegno in programma per il prossimo mese di gennaio, il Museo della Grafica inaugurerà sabato 26 novembre, alle ore 11, una mostra incentrata su una selezione di opere grafiche della straordinaria collezione che gli eredi di Sebastiano Timpanaro senior – la moglie Maria Cardini e il figlio Sebastiano junior – donarono generosamente nel 1957 all'Università di Pisa.

Oggi l'occasione dell'anniversario della scomparsa di Sebastiano junior, insigne filologo, ha portato a pensare un omaggio che si è voluto focalizzare sulla cultura fiorentina di cui il padre divenne partecipe e in cui il figlio poi si formò e continuò a operare.

Sebastiano Timpanaro senior si stabilì infatti a Firenze all'inizio degli anni Trenta, dove frequentò gli intellettuali e gli artisti che usavano incontrarsi al Caffè delle Giubbe Rosse e in particolare il gruppo impegnato nella redazione di "Solaria", rivista cui egli stesso collaborò. Fu in questo clima che la sua attenzione per le arti visive divenne passione collezionistica, come documentato dalle splendide opere (tra cui preziose acqueforti di Giorgio Morandi e Luigi Bartolini) esposte in mostra insieme ad alcuni ritratti dello storico della scienza eseguiti da Eugenio Montale e Ottone Rosai. In quegli anni, Timpanaro fece anche una prima conoscenza di Giuseppe Viviani, poi approfondita col trasferimento a Pisa in qualità di primo direttore della "Domus Galilaeana".

Oltre a una suggestiva selezione di documenti e rarità bibliografiche, sarà in mostra anche il ritratto di Sebastiano Timpanaro junior appositamente eseguito dallo xilografo Stefano Cipolat, che ha donato anche la matrice in legno.

Mercoledì, 30 Novembre 2011 12:32

Una nuova sala studio aperta fino a mezzanotte

aula ax GuidottiPer gli studenti dell'Università di Pisa c'è una nuova sala studio aperta in orario serale: al Polo ex Guidotti (in via Nicola Pisano, angolo via Trieste), dove si è appena trasferito il dipartimento e la biblioteca di Storia dell'arte, è stato appena inaugurato uno spazio riservato a chi vuole fermarsi a studiare fino a mezzanotte. L'aula studio ha 32 posti ed è aperta da lunedì a venerdì dalle 20 alle 24.

La nuova sala va ad aggiungersi alle altre attive nelle varie strutture universitarie, che già offrono aperture serali. Ricordiamo la sala studio Porta nuova, in via Bruno Fedi 1, (80 
posti), aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 22.00, il sabato, la domenica e i festivi dalle 10.00 alle 22.00; la sala studio Lettere in via Santa Maria 8 
(30 posti), aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 24.00; le sale studio Polo Etruria, in via Diotisalvi 5 (54 posti) e le sale studio Pacinotti in via Filippo Buonarroti 6 (240 posti), aperte dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 24.00, la domenica e i festivi dalle 10.00 alle 24.00.

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Nel quadro delle classifiche internazionali delle università che ogni anno valutano le performance degli atenei, è comparsa pochi giorni fa quella stilata dalla National Taiwan University, denominata "2011 Performance Ranking of Scientific Papers for World Universities" e meglio nota come "Taiwan ranking". La classifica va ad aggiungersi a quelle più popolari elaborate da Shanghai, QS e Times Higher Education e, a differenza di queste, si concentra solo sulla performance scientifica delle università, utilizzando indicatori bibliometrici come quantità dei papers prodotti, il numero delle citazioni o l'indice H.

I criteri su cui si basa la valutazione di Taiwan sono la produttività della ricerca (per il 20%), il suo impatto (per il 30%) e l'eccellenza dei risultati (per il 50%), con l'obiettivo di premiare complessivamente la produzione scientifica delle università esaminate. Il merito del ranking di Taiwan è che riesce a riequilibrare le distorsioni dovute ad esempio alle dimensioni delle università, al numero dei docenti, all'anzianità e ai Nobel ricevuti, valorizzando le perfomance di università più giovani o più piccole, ma che partecipano significativamente al progresso della ricerca scientifica nel breve e medio termine.

Tra i 500 atenei del mondo che Taiwan ha valutato, l'Università di Pisa si posiziona al 219° posto, arrivando ottava tra le 29 università italiane presenti. La caratteristica del ranking di Taiwan è l'analisi delle università per "field" (area disciplinare) e per "subject" (disciplina). Scorrendo la classifica, l'Ateneo di Pisa conferma il suo prestigio nell'area delle Scienze naturali (150° nel mondo e quinta in Italia dopo Padova, Roma La Sapienza, Bologna e Trieste) e dell'Ingegneria (196° nel mondo e sesta in Italia dopo Bologna, Politecnico di Milano, Padova, Roma La Sapienza e Politecnico di Torino).

Nelle singole discipline, Pisa emerge nella Fisica (105° nel mondo e quarta in Italia dopo Padova, Roma La Sapienza e Trieste), nell'Informatica (185° nel mondo e quinta in Italia dopo Bologna, Roma La Sapienza, Milano e Politecnico di Milano), nell'Ingegneria meccanica (78° nel mondo e quinta in Italia dopo i Politecnici di Torino e Milano, Roma La Sapienza e Padova) e nell'Ingegneria elettronica (107° wel mondo e quinta in Italia dopo Bologna, Politecnico di Milano, Padova e Roma La Sapienza).

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Martedì, 29 Novembre 2011 14:39

Le Edizioni Plus alla fiera di Roma

PLUS stand UPIPresenterà un evento dedicato alle nostre istituzioni e al futuro della democrazia, la PLUS, casa editrice dell'Università di Pisa che anche quest'anno sarà presente alla fiera della piccola e media editoria "Più libri, più liberi", in programma a Roma dal 7 al 12 dicembre al Palazzo dei Congressi dell'Eur.

La tavola rotonda, prevista domenica 11 dicembre alle 17.00, proporrà una riflessione sul tema insieme ai senatori Stefano Ceccanti (PD) e Andrea Pastore (PDL), Luca Gori ed Elettra Stradella della Scuola Sant'Anna e Saulle Panizza, docente di Diritto costituzionale alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Pisa, autore per la PLUS di alcuni volumi dedicati alla diffusione della cultura civica e dei valori repubblicani, come "Il Vademecum delle istituzioni" e varie pubblicazioni sulla Costituzione.

L'evento si inserisce nel calendario di iniziative che negli ultimi mesi hanno visto protagonista la PLUS, con il suo impegno nella diffusione dei contenuti della Costituzione e nella valorizzazione del ruolo delle istituzioni attraverso numerose pubblicazioni e iniziative che hanno coinvolto docenti e personalità del mondo accademico, giuridico e politico.


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economistiRipensare in modo critico il contributo che gli economisti italiani hanno dato al processo di formazione dello Stato italiano e di costruzione dell'identità nazionale, partendo dal "decennio di preparazione" tra 1850 e 1860 e fino al consolidamento del percorso unitario alla fine dell'Ottocento. Con questo obiettivo, da giovedì 1 a sabato 3 dicembre 2011 all'Hotel Bagni di San Giuliano Terme si terranno le giornate di studio su "Gli economisti italiani e la formazione dello Stato unitario (1850-1900)". L'iniziativa, che si inserisce nell'ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, costituisce il tema centrale dell'XI congresso dell'Associazione Italiana per la Storia del Pensiero Economico (Aispe) ed è stata resa possibile grazie al contributo e al sostegno dell'Università di Pisa, del Comune di San Giuliano Terme e della Cassa di Risparmio di Lucca.

I lavori saranno aperti dai saluti del rettore Massimo Augello, che interverrà anche come presidente dell'Aispe. Seguirà una sessione plenaria introdotta e presieduta dall'economista Piero Barucci, già ministro del Tesoro nel primo governo Amato e nel governo Ciampi. Il giurista Paolo Grossi, membro della Corte Costituzionale, si soffermerà sul ruolo dei giuristi italiani nella formazione dello Stato nazionale; Riccardo Faucci, docente di Storia del pensiero economico all'Università di Pisa, farà una panoramica degli economisti italiani dal Risorgimento alla creazione dello Stato italiano; Marco Guidi, dell'Università di Pisa, e Giovanni Pavanelli, dell'Università di Torino, tratteranno i rapporti tra economisti, grande stampa quotidiana e formazione dell'opinione pubblica in età liberale.

Il convegno proseguirà con diverse sessioni dedicate al pensiero e all'azione degli economisti durante il Risorgimento; al ruolo cruciale svolto nelle aule parlamentari e in sede di governo nell'analizzare e contribuire a risolvere le complesse problematiche sociali e istituzionali innescate dal processo di unificazione; al contributo dato con riferimento al Mezzogiorno e a specifiche realtà regionali; alla partecipazione ai grandi dibattiti teorici e di politica economica; al ruolo degli studiosi di area cattolica e di quelli di area socialista. Un ampio numero di relazioni presenterà poi i risultati di un Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale, coordinato a livello nazionale dal professor Augello, sul ruolo svolto dagli economisti italiani nella formazione dell'opinione pubblica in età liberale attraverso una sistematica collaborazione con la grande stampa quotidiana. Tra gli obiettivi dell'evento, che vedrà la partecipazione di alcuni dei maggiori esperti italiani del settore, vi è anche quello di dimostrare l'attualità delle riflessioni dei nostri grandi studiosi del passato per analizzare e affrontare le grandi sfide cui è chiamato oggi il nostro paese.
 

Leggi il Programma del convegno. 
 

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Volterrani e BeardIl 23 novembre 2011, presso il Centro interdipartimentale di ricerche agro-ambientali "Enrico Avanzi" dell'Università di Pisa, Marco Volterrani, docente di Tappeti erbosi e presidente della "European Turfgrass Society", ha conferito a James B. Beard, professore emeritus della Texas A&M University, USA, un riconoscimento per il contributo significativo allo sviluppo della scienza dei tappeti erbosi in Europa. Nell'occasione James B. Beard ha tenuto un seminario agli studenti del corso di Tappeti erbosi, a cui hanno partecipato anche numerosi addetti del settore.

James B. Beard è considerato il maggiore esperto di tappeti erbosi in ambito internazionale, autore di oltre 1000 pubblicazioni, tra cui "Turfgrass Science and Culture", il testo più venduto al mondo sull'argomento (oltre 100.000 copie). Primo presidente della "ITS-International Turfgrass Society", presiede inoltre la "CSSA-Crop Science Society of America".

Da oltre 15 anni James B. Beard collabora con il CeRTES, il Centro ricerche tappeti erbosi dell'Università di Pisa, in attività di ricerca che riguardano l'impiego di specie macroterme, la fisiologia dei tappeti erbosi, l'utilizzo di acque irrigue di bassa qualità, il "remote sensing" di prati nei campi di golf.

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Partirà sabato 26 novembre 2011 la nona edizione del master in Giurista dell’economia e manager pubblico, organizzato dal dipartimento di Diritto pubblico e dalla facoltà di Giurisprudenza. L’obiettivo del corso è di formare la figura del giurista d’impresa, un professionista che riunisce le competenze proprie del legale e del manager, sempre più ricercato dalle aziende di ogni settore, quali banche, assicurazioni, società operanti nel mercato finanziario, associazioni imprenditoriali e professionali, aziende di grandi e medie dimensioni, enti pubblici. Il master sarà presentato venerdì 26 novembre, alle ore 17, nella Sala del Palazzo dei Cavalieri di Santo Stefano in Piazza Cavalieri, 1.

Il master, che durerà un anno, prevede 250 ore di lezione, che si svolgeranno il venerdì dalle ore 16.30 alle ore 19 e il sabato mattina dalle ore 9 alle 13, proprio per consentire la frequentazione anche a chi già lavora. I posti disponibili vanno da un minimo di 15 a un massimo di 50 e il costo è di 3.000 euro. saranno accettate in via eccezionale e su provvedimento del consiglio del master anche iscrizioni fino a completamento dei posti. Il corso è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Pisa per l’attribuzione dei crediti necessari ai professionisti per la formazione continua.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il bando sul sito www.mastergemp.it

È stato valutato come secondo miglior progetto a livello italiano quello che l'Università di Pisa ha presentato alla commissione ministeriale di valutazione per interventi innovativi in favore degli studenti diversamente abili. Ottenendo un finanziamento di 61.142 euro, il progetto "Ausili tecnologici per la fruizione e la produzione di contenuti didattici da parte di studenti universitari disabili" è stato giudicato positivamente tra quelli presentati al Miur da vari Atenei italiani, di cui solo sette sono stati co-finanziati. Il progetto consentirà di potenziare ulteriormente i servizi offerti dall'Usid, l'Unità di servizi per l'integrazione degli studenti disabili dell'Università di Pisa, coordinata dal delegato del rettore per la disabilità, professor Paolo Mancarella, che da due anni riveste anche il ruolo di presidente della Cnudd, la Conferenza nazionale universitaria delegati per le disabilità.

Il progetto, di durata biennale, intende promuovere una sinergia tra importanti realtà che operano localmente, e con competenze complementari, a favore delle persone disabili. L'obiettivo primario è quello di fornire un servizio alla persona per la scelta dell'ausilio tecnologico più adatto alle esigenze specifiche - come ad esempio, tastiere ed emulatori di mouse dedicati a persone con disabilità motoria, video ingranditori o screen reader per ipovedenti - e allo stesso tempo sviluppare nuove soluzioni, laddove il mercato non sia in grado di rispondere ai bisogni specifici dell'utente.

Oltre all'Usid, il progetto coinvolge anche il Lapca (Laboratorio ausili per la comunicazione, l'apprendimento e l'autonomia dell'Azienda Usl n. 5 di Pisa) e il dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa. L'ufficio Usid, nato nel 2000, ha seguito in totale 246 studenti con diversi tipi di disabilità, offrendo loro vari servizi, che vanno dal tutorato, all'assistenza in aula fino all'accompagnamento con mezzi attrezzati. Ma compito dell'Usid è anche accogliere e accompagnare nel percorso universitario lo studente disabile per quanto riguarda gli ausili tecnologici più efficaci per la fruizione e produzione di contenuti didattici.

"In alcuni casi l'ausilio tecnologico individuato necessita di configurazione o di adattamento, entrambi possibili solo con una competenza tecnica avanzata", spiega Luca Fanucci, docente del dipartimento di Ingegneria dell'informazione, responsabile scientifico del progetto. "Vista la tipologia di nicchia del mercato degli ausili e la specificità di ogni singola disabilità, in molti casi si verifica l'indisponibilità di una soluzione realmente adeguata agli effettivi bisogni degli studenti. In questo ambito, entra in gioco il nostro dipartimento che può mettere a disposizione personale esperto sugli ausili tecnologici per ricercare, in collaborazione con il Lapca, soluzioni innovative che rispondano ai bisogni specifici".

Gran parte dei finanziamenti ricevuti saranno utilizzati per finanziare borsisti che possano sviluppare, collaborando con il Lapca direttamente sui casi presentati, delle competenze multidisciplinari avanzate nel settore degli ausili tecnologici per disabili. Visto che il Lapca è a disposizione di tutti i cittadini del territorio e viste le collaborazioni del dipartimento di Ingegneria dell'informazione con altri Centri ausili sia a livello nazionale che internazionale, si prevede una ricaduta più ampia dei risultati del progetto.

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tavoloUn periodo di lavoro intenso e impegnativo perché, proprio nella fase di profondo cambiamento che stanno vivendo il nostro Paese e il suo sistema universitario, si possono creare le maggiori possibilità di sviluppo e di crescita. È questa la premessa che il rettore Massimo Augello ha utilizzato per introdurre la relazione sul primo anno di attività del nuovo rettorato, nell'ambito dell'incontro con la comunità universitaria pisana che si è svolto venerdì 25 novembre al Polo Carmignani.

L'intervento del rettore ha alternato i richiami ai valori che hanno fatto da guida all'azione di governo - la collegialità e la condivisione del percorso decisionale, la trasparenza e la comunicazione, i principi etici - alla sottolineatura delle linee strategiche seguite nei rapporti con la città, con gli altri atenei della Toscana e con la Regione. Senza dimenticare, naturalmente, un ampio passaggio dedicato ai numerosi progetti portati a termine o avviati in questi mesi, dalla definizione del nuovo Statuto all'avvio dell'iter che porterà all'adozione del primo Regolamento generale d'Ateneo, dall'approvazione del Codice etico alla progettazione del Bilancio sociale, in entrambi i casi i primi della storia dell'Università di Pisa.

"In un periodo di difficoltà – ha poi ricordato il professor Augello – abbiamo approvato una manovra di bilancio espansiva, che ha permesso di investire risorse in tutti i settori strategici per lo sviluppo dell'Università: la ricerca, soprattutto attraverso il sostegno ai giovani ricercatori, il trasferimento delle conoscenze innovative sul territorio, l'internazionalizzazione, le politiche a favore degli studenti". In precedenza aveva anche citato le iniziative mirate a razionalizzare il settore della didattica, con l'obiettivo di mantenere un'offerta di corsi ampia e di qualità come nella tradizione dell'Ateneo, e gli interventi per valorizzare il patrimonio immobiliare dell'Università, con un'accelerazione ai progetti delle grandi opere che stanno portando alla realizzazione di nuovi grandi poli didattici dotati di spazi e servizi di assoluto rilievo.

assembleaIn conclusione del discorso, il rettore è tornato sul tema dei valori. "Attraverso questa esposizione di attività – ha detto – non si riesce a percepire appieno un lavoro meno appariscente all'esterno, ma essenziale; un lavoro quotidiano che mira a rafforzare il senso di comunità, di appartenenza all'Ateneo delle persone che in esso lavorano o studiano, che ne sono allo stesso tempo il motore e il cuore, e che dunque devono percepire chiaramente questa loro importanza, ciascuno nel proprio ruolo, recuperando e accrescendo l'orgoglio di 'essere' Università di Pisa. Solo divenendo vera comunità di sentimenti, di intenti e di valori sarà possibile cogliere le opportunità che questa difficile transizione verso il nuovo può presentare per chi sarà capace di individuarle e gestirle".

Alla relazione sono seguiti alcuni interventi da parte di docenti, rappresentanti degli studenti e del personale tecnico-amministrativo, e una breve replica finale del rettore.

Leggi il rapporto sulle attività svolte nell'anno accademico 2010/2011 (file pdf, 97KB)

 

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Giovedì, 24 Novembre 2011 11:39

I 'nomi parlanti' in letteratura

onomasticaletterariaDal 24 al 26 novembre, l'Associazione Onomastica e Letteratura (O&L) organizza a Pisa (Palazzo Boilleau in via S. Maria) la XVI edizione del convegno di Onomastica letteraria, una branca della critica che si occupa di studiare i nomi propri nelle opere letterarie. Alle giornate di studio partecipano 44 studiosi provenienti da università ed istituti di ricerca sia italiani che estere. I temi che saranno dibattuti sono due: l'onomastica letteraria risorgimentale e l'onomastica letteraria e la psicanalisi.

Gli scrittori scelgono con grande cura i nomi dei personaggi o delle località in cui ambientano le loro storie in primo luogo allo scopo di caratterizzarli: per inquadrare i protagonisti da un punto di vista socio-onomastico, oppure per suggerirne tratti del carattere, o marcarne certe proprietà fisiche, per richiamare abitudini o attività che svolgono, o ancora per alludere al destino cui andranno incontro.

"La fiducia nel potere evocativo del nome – spiega Donatella Bremer, vicepresidente dell'Associazione O&L e professoressa all'Università di Pisa -, più o meno pronunciata a seconda degli autori, delle mode e delle epoche, fa sì che venga messa in atto tutta una serie di strategie. Fra queste vi è la creazione dei cosiddetti nomi parlanti, nomi cioè congegnati in modo da suscitare nel lettore, direttamente o per antifrasi, determinati sentimenti e riflessioni".

L'Associazione Onomastica e Letteratura (O&L), unica in Italia ad occuparsi di queste tematiche, è nata a Pisa nel maggio 1994 con l'obiettivo di promuovere e diffondere studi di onomastica letteraria attraverso seminari, convegni e pubblicazioni.

 

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Ne hanno parlato anche:

Repubblica Firenze "Dove nascono i nomi dei romanzi"

Repubblica Firenze "Perché Gatsby non fu mai Gatz"

Il Tirreno - Pisa

La Nazione - Pisa

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