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L'Università di Pisa partecipa al Festival della Scienza di Genova, la principale manifestazione italiana di divulgazione scientifica in corso dal 21 ottobre al 2 novembre, con due iniziative che ripercorrono alcune tappe dell'eccellenza pisana nel campo dell'informatica e con una terza che guarda al futuro dei nuovi mezzi di comunicazione.

Al Festival sono infatti esposti alcuni componenti predisposti a metà degli anni Cinquanta nell'ambito del progetto che portò alla realizzazione della CEP. Questi macchinari fanno parte della collezione scientifica del Museo degli strumenti per il calcolo, promosso e valorizzato dall'Ateneo pisano attraverso la Fondazione Galileo. Il laboratorio delle Macchine di Turing rievoca invece la gara promossa dal dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa nel 1997 e poi inserita dal MIUR tra le competizioni nazionali destinate a certificare la qualità formativa degli studenti delle scuole medie superiori.

Il professor Antonio Cisternino cura infine un laboratorio sulle nuove forme di comunicazione dei social network e sulle conseguenze pratiche del loro uso, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di privacy, di conservazione delle informazioni su internet, di proprietà dei contenuti, di integrazione dei canali informativi.

La presenza dell'Ateneo al Festival della Scienza, coordinata dal professor Gian Luigi Ferrari, mira a sottolineare il ruolo fondamentale che Pisa ha avuto nello sviluppo dell'informatica italiana: qui è stato progettato e realizzato il primo calcolatore elettronico e sono nati il primo corso di laurea e il primo dottorato di ricerca in Informatica.

L’Università di Pisa partecipa al Festival della Scienza di Genova, la principale manifestazione italiana di divulgazione scientifica in corso dal 21 ottobre al 2 novembre, con due iniziative che ripercorrono alcune tappe dell’eccellenza pisana nel campo dell’informatica e con una terza che guarda al futuro dei nuovi mezzi di comunicazione.

Al Festival sono infatti esposti alcuni componenti predisposti a metà degli anni Cinquanta nell’ambito del progetto che portò alla realizzazione della CEP. Questi macchinari fanno parte della collezione scientifica del Museo degli strumenti per il calcolo, promosso e valorizzato dall'Ateneo pisano attraverso la Fondazione Galileo. Il laboratorio delle Macchine di Turing rievoca invece la gara promossa dal dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa nel 1997 e poi inserita dal MIUR tra le competizioni nazionali destinate a certificare la qualità formativa degli studenti delle scuole medie superiori.

Il professor Antonio Cisternino cura infine un laboratorio sulle nuove forme di comunicazione dei social network e sulle conseguenze pratiche del loro uso, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di privacy, di conservazione delle informazioni su internet, di proprietà dei contenuti, di integrazione dei canali informativi.

La presenza dell’Ateneo al Festival della Scienza, coordinata dal professor Gian Luigi Ferrari, mira a sottolineare il ruolo fondamentale che Pisa ha avuto nello sviluppo dell’informatica italiana: qui è stato progettato e realizzato il primo calcolatore elettronico e sono nati il primo corso di laurea e il primo dottorato di ricerca in Informatica. 

Continua il viaggio tra i fondi antichi della biblioteca di Lingue e letterature moderne 1 che, dopo i manoscritti, presenta le Cinquecentine provenienti dai tre fondi comprendenti edizioni del XVI secolo, il recentissimo Fondo Busnelli, il Fondo Malagoli e il Fondo Rari. L’appuntamento è mercoledì 26 ottobre, alle ore 16.00, nella sede di Francesistica in Piazza Torricelli 2, con la presentazione del catalogo curato da Cinzia Romagnoli ed edito da Dedizioni. All’incontro interverranno, oltre alla curatrice, Piero Floriani (Università di Pisa), Alessandra Pesante (Biblioteca Universitaria di Pisa), Paolo Pontari (Università di Pisa).

In occasione della giornata, verranno esposte alcune Cinquecentine provenienti dai tre fondi, che comprendono 78 titoli, stampe provenienti da studiosi e docenti di letteratura, tra cui classici di letteratura latina, storia, geografia, religione e letteratura italiana. A chiusura dell’incontro, il Coro dell’Università di Pisa, diretto da Stefano Barandoni, eseguirà alcuni brani di Giuseppe Verdi.

DS labelPer le lauree rilasciate dall'Università di Pisa arriva un'etichetta di prestigio: la Commissione europea ha assegnato all'Ateneo pisano il "Diploma Supplement Label", che riconosce alla nostra università il merito di rilasciare secondo le modalità richieste il DS, un documento integrativo valido in tutta Europa - e anche nel resto del mondo - che serve a rendere più "trasparente" e più spendibile nel mondo del lavoro il proprio titolo di studio. Il Diploma Supplement, inoltre, facilita la valutazione del titolo ai fini dell'accesso ai livelli di formazione successive, in Italia e all'estero. Collegandosi al portale Alice, i nostri laureati possono infatti stamparsi automaticamente e gratuitamente il "Diploma supplement" in versione italiana e inglese, che fornisce informazioni più dettagliate sul percorso di studi svolto.

Il DS integra il diploma di laurea standard con la descrizione del curriculum di studi effettivamente seguito, fornendo una descrizione della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati e completati dallo studente secondo un modello standard articolato in 8 punti, sviluppato per iniziativa della Commissione Europea, del Consiglio d'Europa e dell'Unesco.

Il "Diploma Supplement" è stato pensato proprio per valorizzare il contenuto della nuova offerta didattica degli atenei e la loro autonomia: favorisce la mobilità degli studenti, l'accesso a studi ulteriori e alla formazione permanente, facilita la conoscenza e la valutazione dei nuovi titoli accademici da parte dei datori di lavoro e rende più agevole il riconoscimento accademico e professionale dei titoli italiani all'estero e la libera circolazione internazionale dei laureati.

Info sul Diploma Supplement


Ne hanno parlato:

La Nazione

Il Tirreno 

Unità Toscana

Corriere fiorentino

InToscana

PisaNotizie.it 

PisaInformaFlash.it

IlTirreno.it 


TG:

50canale  

 

Liliana Dell'OssoPer studiare il disturbo post traumatico da stress (PTSD) dopo il terremoto dell'Aquila del 2009, l'equipe della professoressa Liliana Dell'Osso, professore ordinario di psichiatra all'Università di Pisa, si è basata sui recenti studi della letteratura sui quadri psicopatologici nelle vittime di eventi traumatici tra cui l'attacco terroristico alle Torri gemelle di New York. I ricercatori dell'Università di Pisa hanno infatti collaborato con esperti americani, tra questi la Prof. M.K. Shear della Columbia University di New York che ha partecipato a studi analoghi sulla popolazione newyorkese dopo l'11 settembre. "Il questionario TALS-SR (Trauma and Loss Spectrum-Self Report) che abbiamo somministrato all'Aquila – spiega Liliana Dell'Osso - è derivato da studi sull'insorgenza di quadri clinici parziali o sottosoglia di PTSD nella popolazione generale colpita da eventi traumatici sia naturali (quali terremoti, tsunami, etc) o causati dall'uomo (guerre, incidenti, etc.). Tra questi studi di rilievo sono quelli derivati dalle vittime della tragedia dell'11 settembre. Sono proprio queste analisi che hanno fornito le basi per lo sviluppo del nostro modello di indagine".

"Dalle nostre rilevazioni – continua Dell'Osso – emerge che le donne, in particolare se giovani anche se non esposte direttamente al trauma, sono le fasce che hanno risentito maggiormente gli effetti emotivi post- terremoto". E se nella letteratura medica la maggiore incidenza di PTSD nelle donne è affermata da numerosi studi, la vulnerabilità legata all'età è invece tuttora dibattuta. "Analizzando contemporaneamente le variabili età, genere e livello di esposizione al sisma – dice la psichiatra pisana - noi abbiamo riscontrato che l'età sembra giocare un ruolo significativo. In particolare, le donne giovani si sono dimostrate più vulnerabili al disturbo post traumatico da stress anche quando esposte indirettamente o in modo marginale al sisma". "I fattori di rischio per la maggiore vulnerabilità femminile sono tuttora da chiarire - spiega Liliana Dell'Osso - da un lato sono stati suggeriti fattori psicopatologici come la maggiore predisposizione all'ansia, dall'altro sembrano avere un ruolo anche fattori socio-economici come la minore autonomia economica, il reddito e la scolarità".

Ad oggi il team di ricerca della professoressa Dell'Osso, che ha collaborato con gli psichiatri dell'Università dell'Aquila, ha intervistato 2.300 persone e parte dei risultati sono già stati pubblicati sul "Journal of Affective Disorders". In generale, le persone affette da disturbi post-traumatici da stress soffrono d'insonnia, rivivono continuamente l'evento traumatico attraverso flashback, ricordi o incubi, si sentono emotivamente svuotati o continuamente in allerta. Depressione, irritabilità o scatti di rabbia sono altri segnali emotivi comuni. "A 10 mesi dal sisma, su 452 studenti all'ultimo anno delle superiori – afferma Dell'Osso – che hanno risposto al questionario, circa la metà ha affermato di aver avuto un cambiamento di personalità dopo il terremoto, una dichiarazione che si ricollega ai comportamenti "maladattivi" testimoniati dai soggetti come ad esempio l'abuso di farmaci, droghe o alcol".

Parte CEPL'Università di Pisa partecipa al Festival della Scienza di Genova, la principale manifestazione italiana di divulgazione scientifica in corso dal 21 ottobre al 2 novembre, con due iniziative che ripercorrono alcune tappe dell'eccellenza pisana nel campo dell'informatica e con una terza che guarda al futuro dei nuovi mezzi di comunicazione.

Al Festival sono infatti esposti alcuni componenti predisposti a metà degli anni Cinquanta nell'ambito del progetto che portò alla realizzazione della CEP. Questi macchinari fanno parte della collezione scientifica del Museo degli strumenti per il calcolo, promosso e valorizzato dall'Ateneo pisano attraverso la Fondazione "Galileo Galilei". Il laboratorio delle Macchine di Turing rievoca invece la gara promossa dal dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa nel 1997 e poi inserita dal MIUR tra le competizioni nazionali destinate a certificare la qualità formativa degli studenti delle scuole medie superiori.

Il professor Antonio Cisternino cura infine un laboratorio sulle nuove forme di comunicazione dei social network e sulle conseguenze pratiche del loro uso, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di privacy, di conservazione delle informazioni su internet, di proprietà dei contenuti, di integrazione dei canali informativi.

La presenza dell'Ateneo al Festival della Scienza, coordinata dal professor Gian Luigi Ferrari, mira a sottolineare il ruolo fondamentale che Pisa ha avuto nello sviluppo dell'informatica italiana: qui è stato progettato e realizzato il primo calcolatore elettronico e sono nati il primo corso di laurea e il primo dottorato di ricerca in Informatica.

Non solo l'informatica. Nell'ambito del Festival della Scienza, il professor Pietro Pietrini, docente di Chimica e biochimica medica, terrà una Lectio Magistralis dal titolo "Davvero abbiamo bisogno di vedere per fare esperienza del mondo?". La conferenza, che si svolgerà il 1° novembre, approfondirà le modalità attraverso le quali il cervello diventa consapevole di un mondo che non ha mai visto.

Guarda la scheda dell'evento.

Ne hanno parlato:

Nazione Pisa

Tirreno Pisa

Unità Toscana

Avrà anche una versione on line il master in Comunicazione pubblica e politica attivo da 12 anni all'Università di Pisa e diretto dal professor Adriano Fabris: è questa la principale novità della Scuola dei master della facoltà di Lettere e filosofia, che martedì 25 ottobre ha presentato i corsi che saranno attivati nell'anno accademico 2011/2012. Nell'occasione erano presenti i direttori dei master, Adriano Fabris e Carlo Da Pozzo, che hanno illustrato le caratteristiche dei corsi in "Comunicazione pubblica e politica on line" (I e II livello), "Comunicazione pubblica e politica" in presenza (I e II livello), "Turismo e ambiente" (I livello) e "Turismo e ambiente Scuola Emas SE-RA" (II livello).

La versione on line del master in "Comunicazione pubblica e politica" prevede un'erogazione della didattica attraverso video-lezioni di docenti esperti della comunicazione a livello nazione e internazionale, materiale didattico on-line e interazione costante con i tutor dell'Università. "Il master on-line - ha affermato il professor Fabris - ha contenuti costi di iscrizione e offre agli studenti la possibilità di accedere a forme innovative di didattica e di usufruire di importanti opportunità lavorative prodotte attraverso gli stage presso le centinaia di aziende ed enti convenzionati in tutta Italia". Alla fine del master, per gli iscritti all'edizione on line è prevista una settimana intensiva di lezioni frontali a Pisa, al termine della quale potranno discutere la propria tesi.

La scadenza delle iscrizioni ai master è prevista per il 28 ottobre prossimo. Per informazioni è possibile fare riferimento ai siti web dei singoli master, accessibili dal sito http://scuolamaster.humnet.unipi.it/, oppure alla segreteria presso la facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa (tel. 050-2215006; 347-6237483; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Si svolgerà sabato 29 e domenica 30 ottobre 2011, al My One Hotel Galilei di Pisa, la quarta edizione delle Giornate internazionali di posturologia. Come in passato, l'evento vuole confermarsi come punto di riferimento per professionisti e studiosi della materia. Ancora una volta, con il prezioso contributo dell'Università di Pisa, si alterneranno rappresentanti autorevoli delle principali associazioni nazionali e internazionali che, attraverso la loro esperienza clinica e in base alla loro casistica, evidenzieranno la necessità di una visione globale nel riconoscimento delle problematiche posturali.

Le relazioni si rivolgeranno a una platea di medici composta da odontoiatri, fisiatri, ortopedici, fisioterapisti, podologi e altri specialisti nel campo dell'osteopatia, fisioterapia e posturologia. Si formeranno gruppi di studio per incentivare e dare più spazio alla ricerca e per sollecitare la comunicazione dei risultati ottenuti agli organismi ufficiali.

Il programma dell'iniziativa prevede di dare ampia importanza all'aspetto pratico, attraverso una sezione dedicata a work-shop su tre tematiche: la syndrome disharmonieux, l'osteopatia pediatrica, la visione e postura.

Si è aperto lunedì 24 ottobre e proseguirà fino a sabato 29 a Valencia, in Spagna, il congresso mondiale "Nuclear Science Symposium and Medical Imaging Conference", la cui presidenza è stata assegnata dalla comunità internazionale al professor Alberto Del Guerra, ordinario di Fisica medica dell'Università di Pisa.

In qualità di presidente della "Conferenza di Medical Imaging", il professor Del Guerra ha organizzato e coordinato un evento scientifico che ha raccolto più di duemila scienziati provenienti da ogni parte del mondo. A Valencia verranno presentati e discussi i più avanzati sviluppi tecnologici e applicativi della radiologia e della PET (Tomografia ad Emissione di Positroni). La PET in particolare è una disciplina per la quale il gruppo guidato dal professor Del Guerra è da tempo referente al livello internazionale.

Cosa sono le stelle "novae", le stelle che compaiono all'improvviso e poi spariscono?

"Bombe nucleari, le novae sono enormi bombe all'idrogeno" spiega il professor Steven Shore del dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, uno degli autori di una ricerca, pubblicata su "Nature", che ci aiuta a comprendere come si sviluppano.

Gli studiosi sono riusciti a riprodurre l'esplosione con un modello tridimensionale. Per simulare in maniera soddisfacente un processo che in natura avviene in circa 300 secondi, sono state necessarie 300.000 ore di calcolo a cui hanno lavorato in parallelo le grandi macchine del CINECA di Bologna e del Centro Marenostrum di Barcellona.

L'esplosione avviene in un sistema binario, cioè in una coppia di stelle che sono molto vicine tra loro. "Molto vicine" ovviamente in termini di distanze stellari: le due stelle orbitano ad una distanza simile a quella tra la terra e la luna (circa 250.000 km).Tutte e due hanno circa la massa del sole, ma una delle due, chiamata "nana bianca", è molto piccola: è grande più o meno come la terra, ma è un milione di volte più densa e attrae su di sé una grande quantità di materia dalla sua compagna.

La densità della nana bianca è così elevata che la materia si comprime in maniera drastica e, se si raggiunge la temperatura critica di alcune centinaia di milioni di gradi, si innesca una reazione nucleare non controllata che fonde i nuclei di idrogeno e carbonio.L'esplosione di questa gigantesca bomba all'idrogeno naturale avviene solo sulla superficie della stella, il nucleo stella non fonde e l'evento può ripetersi.

Proprio questa è la differenza tra novae e supernove: una supernova è una stella che esplode interamente, è un catastrofico collasso del nucleo, come un infarto alla fine della vita di una stella. "È possibile che siano le nove ad originare le supernove – afferma Shore - ma per capire come ciò avviene noi dobbiamo avere un quadro più completo dell'esplosione e di quanta massa viene perduta o trattenuta durante ogni evento."

Dall'elaborazione in 3D è risultato che, attraverso movimenti caotici, che hanno la forma di dita e vortici, la materia dall'interno della nana bianca si mescola con lo strato esterno che brucia e ciò accelera il propagarsi dell'esplosione incontrollata.

Lo sviluppo e l'utilizzo di modelli tridimensionali simili a questo potrà avere applicazioni anche in ambiti diversi dall'indagine sulle stelle: uno di questi è sicuramente quello delle previsioni meteorologiche.

Con l'inaugurazione della mostra "South East Synopsis" di Andrea Pistolesi al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, il prossimo sabato 22 ottobre, alle ore 16, ha inizio l'ottava edizione di "Pisa per la Fotografia". La manifestazione ideata dal Centro Ricreativo Dipendenti Universitari, dal Circolo Fotografico Pisano e da Foto Ottica Allegrini e realizzata con il contributo essenziale della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, quest'anno si discosta dalla formula iniziale che prevedeva una serata con un fotografo di fama internazionale (ricordiamo le precedenti edizioni con Franco Fontana, Gianni Berengo Gardin, Mauro Galligani, Dario Mitidieri, Pino Settanni, David Alan Harvey e Francesco Zizola che portò al Museo della Grafica la stupenda mostra "La guerra in corpo") e adotta la regola del tre.

Tre sono gli appuntamenti con Andrea Pistolesi, reporter fiorentino che vive sei mesi all'anno a Bangkok, la metropoli che è diventata la sua base per raccontare il Sud Est asiatico sulle maggiori riviste fotografiche e geografiche. La mostra di Pisa, che raccoglie circa 70 immagini, vuole essere una sinopsi del suo continuo lavoro nell'estremo oriente. Il secondo appuntamento con Andrea Pistolesi è sabato sera alle 21.00 al Polo Carmignani di Piazza dei Cavalieri. La serata, rivolta a tutta la città, sarà un'occasione per raccontare una selezione delle sue immagini. Il terzo appuntamento con Pistolesi è con la comunità fotografica cittadina domenica 23 ottobre alle 10.00 nell'Aula Magna della Scuola Superiore Sant'Anna, dove si parlerà delle problematiche che quotidianamente un reporter incontra nello svolgimento di una professione tra le più affascinanti, ma sicuramente tra le più difficili da svolgere.

Inoltre sono tre sono le mostre che questa edizione mette in campo: oltre all'esposizione di Andrea Pistolesi, l'associazione Amici Gioco del Ponte presenta la mostra "Gioco di Pisa. Immagini dal Gioco del Ponte" allestita nello spazio PisaUnicaTerra dell'Aeroporto Internazionale Galilei. L'appuntamento per l'inaugurazione è sabato 29 ottobre alle ore 10.00. La terza mostra fotografica ha per protagonista Tano Siracusa, il fotografo siciliano espone nella Saletta Giovanni Allegrini in Borgo Stretto (sopra l'omonima Foto Ottica) "Con i suoi occhi", un viaggio a fianco di un medico volontario che svolge la sua attività in quattro periferie estreme del mondo.

Tre sono anche gli eventi "collaterali" che impreziosiscono la manifestazione: venerdì 4 novembre alle ore 16.00 nell'Aula Magna Storica del Palazzo La Sapienza, in via Curtatone e Montanara 15, si svolgerà il Workshop "Dallo scatto al multimediale", con esperti di Nikon (Nital) e Apple (Data Port). Sabato 5 novembre alle ore 17.00 nell'Aula 10 della facoltà di Lettere e filosofia in via del Collegio Ricci, Tano Siracusa presenterà accompagnato da Maurizio Alfonso Iacono, preside della facoltà, e da Giusy Randazzo, direttrice scientifica di "Vita Pensata", il volume "Con i suoi occhi".

Il terzo è un seminario rivolto agli studenti dell'Università di Pisa, ma anche a chi pur non studente vuol sentire parlare di fotografia. Il seminario "Le forme dell'Illusione" si svolgerà nell'Aula Magna della Scuola Superiore Sant'Anna giovedì 10 novembre alle ore 9 e avrà fra i relatori Maurizio Alfonso Iacono, preside di della facoltà di Lettere e filosofia, Massimo Bergamasco, docente di Meccanica applicata alla Scuola Superiore S. Anna, Sandra Lischi, presidente del corso di laurea di Discipline dello spettacolo e della comunicazione all'Università di Pisa, Tano Siracusa, fotografo, Maurizio Rebuzzini, giornalista e docente di Storia della Fotografia all'Università Cattolica del Sacro Cuore e Roberto Evangelisti, della Scuola di fotografia CRDU Università di Pisa.

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