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Dal 7 al 9 ottobre si terrà la decima edizione della Maker Faire Rome – The European Edition.

Per l’occasione, #MFR2022 sarà una Special Edition: la Fiera si svolgerà in presenza al Gazometro Ostiense di Roma e sarà preceduta e seguita da una serie di ulteriori iniziative all’insegna dell’innovazione e della creatività.

Organizzata dalla Camera di Commercio di Roma attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera, Maker Faire Rome affronta tutte le componenti chiave dell’innovazione: dalla manifattura digitale all’Internet of Things, dalla robotica all’intelligenza artificiale, dall’economia circolare all’agritech, passando per il biohacking, i big data e l’aerospazio.

Attraverso la “Call for Universities and Research Institutes 2022”, Maker Faire Rome intende dare risalto ai migliori progetti in campo tecnologico e innovativo realizzati dalle Università statali e dagli Istituti di ricerca pubblici, italiani e stranieri: negli anni, il loro contributo è stato decisivo per la riuscita della manifestazione.

Quest’anno i progetti selezionati potranno disporre di uno spazio interamente gratuito all’interno di #MFR2022.

Le candidature dovranno essere presentate on line fino al 26 giugno 2022 al link https://makers.makerfairerome.eu/ita/login?from=%2Fita.

Tre le possibili modalità di partecipazione:

  • esposizione del progetto;
  • realizzazione di presentazioni al pubblico e workshop (la programmazione di dettaglio di tali attività potrebbe avvenire in modalità digitale in date diverse da quelle previste per l’evento espositivo);
  • esibizioni in pubblico con performance creative, tecnologiche, robotiche o musicali. Le esibizioni potranno svolgersi anche in forma di webinar.

Tutte le informazioni utili sono disponibili all’indirizzo web https://makerfairerome.eu/it/call-for-universities-research-institutes/

Per informazioni sulla Call scrivi a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Esci dal laboratorio, entra in Maker Faire Rome 2022!

Il Sottosegretario di Stato alla Salute, Andrea Costa, incontrerà gli studenti dell’Area di Medicina e di Farmacia dell’Università di Pisa per parlare delle prospettive dei futuri laureati nell’ambito delle scienze della vita e del Servizio Sanitario Nazionale in un evento dal titolo “L’esperienza Covid e le sfide del futuro: il ruolo dei giovani nel Servizio Sanitario Nazionale”. L’appuntamento si terrà lunedì 9 maggio, alle ore 9:00, nell’Aula Magna Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci e sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube dell’Ateneo, all’indirizzo: call.unipi.it/IncontroCosta.

Dopo i saluti istituzionali affidati al rettore Paolo Maria Mancarella, al presidente della Scuola Interdipartimentale di Medicina, Riccardo Zucchi, e alla direttrice del Dipartimento di Farmacia, Maria Letizia Trincavelli, interverrà il sottosegretario Andrea Costa in un dialogo aperto a domande e contributi degli studenti. A moderare gli interventi sarà il professor Marco Macchia, ordinario di Chimica farmaceutica, tra i promotori dell’iniziativa, che spiega gli obiettivi dell’incontro: “sono particolarmente grato al sottosegretario Andrea Costa di aver accettato l’invito dell’Ateneo pisano – ha detto – perché ritengo molto importante in questa fase rendere consapevoli gli studenti delle opportunità che si stanno aprendo nei settori della medicina e della farmacia. L’esperienza Covid ci ha reso tutti sempre più consapevoli dell’importanza della scienza e del nostro Servizio Sanitario Nazionale per garantire il diritto alla salute. Proprio in questa direzione va il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che con le sue riforme sta tracciando le direttrici per il futuro dei nostri giovani e delle loro professionalità in una sanità sempre più innovativa e digitalizzata, di cui loro saranno i protagonisti”.

Nel corso dell’evento il sottosegretario Andrea Costa consegnerà il Premio di studio per laureati in Farmacia dedicato alla memoria del dottor Nicola Politi e finanziato dall’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Livorno, giunto alla terza edizione.

Si è svolta nei giorni scorsi a Marina di Massa la prima tre giorni di Living Lab del progetto Horizon 2020 “SCORE” (Smart Control of the Climate Resilience in European Coastal Cities) a cui partecipa anche l'Università di Pisa. L'iniziativa ha visto un confronto tra i partner del progetto ed enti pubblici, mondo scientifico e accademico e associazioni di cittadini, per trovare una strategia condivisa per aumentare la resilienza climatica delle città costiere europee a fronte di eventi meteorologici estremi. Massa è l’unica città italiana coinvolta insieme ad altre 9 realtà europee, tra cui Dublino, Lisbona, Barcellona e Danzica.

“L’obiettivo di SCORE - spiega Filippo Giannetti, docente di telecomunicazioni al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Ateneo pisano - è delineare una strategia globale attraverso misurazioni sul campo, studi scientifici mirati a una accurata modellizzazione delle aree di interesse ed interventi effettuati con un approccio ecosistemico (Ecosystem-Based Approach, EBA), fornendo anche una valutazione del loro impatto in termini ambientali e socio-economici. Le aree costiere e le città campione sono accomunate da problematiche simili: il periodico ripetersi di eventi metereologici estremi, l’erosione costiera, l’innalzamento del livello del mare, ma anche il dissesto idrogeologico e le frequenti alluvioni. Ciascuna area è oggetto di studi scientifici e costituisce un laboratorio partecipativo (Coastal City Living Lab). Si tratta di un innovativo concetto secondo cui l'approccio all'attività di ricerca viene incentrato sull'utente e sull'ecosistema che opera in un contesto territoriale, integrando processi d'innovazione e di ricerca in una partnership che metta allo stesso tavolo singoli cittadini, associazioni, istituzioni pubbliche ed operatori economici privati".

Quello che si è tenuto a Marina di Massa, nella cornice di Villa Cuturi è stato il primo Living Lab del progetto, uno dei primi in Italia, e “un ulteriore motivo di orgoglio per l’Amministrazione comunale di Massa, insieme al fatto di essere l’unica città italiana a partecipare a questo progetto finanziato dall’Unione Europea sui fondi Horizon 2020”, come ha sottolineato l’assessore all’Ambiente del Comune di Massa Paolo Balloni, intervenuto a portare il saluto della città.

L’obiettivo di questa prima serie di workshop, che si ripeteranno nel prossimo triennio, è proprio quello di affiancare i contenuti scientifici e progettuali di SCORE con le istanze che provengono dalla società civile della realtà massese. Una sorta di “gamba” partecipativa del progetto che, nelle intenzioni del coordinamento tecnico-scientifico di SCORE, dovranno servire a contribuire a focalizzare meglio le problematiche del territorio sul versante degli eventi climatici estremi (erosione costiera, alluvioni, frane, ecc.) e, parallelamente, a irrobustire gli output, cioè i risultati progettuali che cominceranno a emergere nel secondo biennio di attività.

Partecipano al progetto SCORE 28 partner di 12 nazioni, tra cui istituti universitari e di ricerca internazionali, come le irlandesi Atlantic Technological University, University College Dublin ed University College Cork, le Università di Alicante (Spagna) e di Danzica (Polonia), l’Istituto Tecnico Superiore di Lisbona (Portogallo) ed altri ancora. Per l'Italia presenti il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, il Consorzio Lamma (LAboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) della Regione Toscana, il CNR e un pool di aziende comprendente MBI di Pisa, Progecom di Carrara e RED di Pavia.

In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, l’Università di Pisa lancia il concorso fotografico a tema naturalistico “Bio-versity 2022”. Dal 16 al 22 maggio per tutti gli studenti dell’Università di Pisa sarà possibile partecipare a un bioblitz scattando, negli spazi dell’ateneo, una o più foto che ritraggono una pianta spontanea, un animale o un fungo. Ogni foto in gara dovrà successivamente essere caricata sulla app iNaturalist, aderendo allo specifico progetto “Biodiversità all’Unipi!”.
Il concorso prevede l’assegnazione di due premi da 500 euro ai vincitori delle due categorie: “Migliore foto naturalistica” e “Quanta biodiversità vedi intorno a te?”.
Ogni partecipante riceverà inoltre un gadget targato Unipi, da ritirare presso lo store ufficiale dell’ateneo all’Orto botanico in Via Luca Ghini 13.

Le foto vincitrici saranno scelte da una commissione composta dai professori Lorenzo Peruzzi, Giulio Petroni e Daniele Antichi. Per maggiori dettagli sulle modalità di partecipazione si rimanda al regolamento.
Il bioblitz fotografico “Bio-versity 2022” è un’iniziativa organizzata dalla Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo (CoSA) per sensibilizzare la comunità accademica sull’importanza della biodiversità naturale presente negli spazi verdi dell’Università di Pisa.

In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, l’Università di Pisa lancia il concorso fotografico a tema naturalistico “Bio-versity 2022”. Dal 16 al 22 maggio per tutti gli studenti dell’Università di Pisa sarà possibile partecipare a un bioblitz scattando, negli spazi dell’ateneo, una o più foto che ritraggono una pianta spontanea, un animale o un fungo. Ogni foto in gara dovrà successivamente essere caricata sulla app iNaturalist, aderendo allo specifico progetto “Biodiversità all’Unipi!”.
Il concorso prevede l’assegnazione di due premi da 500 euro ai vincitori delle due categorie: “Migliore foto naturalistica” e “Quanta biodiversità vedi intorno a te?”.
Ogni partecipante riceverà inoltre un gadget targato Unipi, da ritirare presso lo store ufficiale dell’ateneo all’Orto botanico in Via Luca Ghini 13.

copertina biodeversity 1

Le foto vincitrici saranno scelte da una commissione composta dai professori Lorenzo Peruzzi, Giulio Petroni e Daniele Antichi. Per maggiori dettagli sulle modalità di partecipazione si rimanda al regolamento.
Il bioblitz fotografico “Bio-versity 2022” è un’iniziativa organizzata dalla Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo (CoSA) per sensibilizzare la comunità accademica sull’importanza della biodiversità naturale presente negli spazi verdi dell’Università di Pisa.

Si è svolta nei giorni scorsi a Marina di Massa la prima tre giorni di Living Lab del progetto Horizon 2020 “SCORE” (Smart Control of the Climate Resilience in European Coastal Cities) a cui partecipa anche l'Università di Pisa. L'iniziativa ha visto un confronto tra i partner del progetto ed enti pubblici, mondo scientifico e accademico e associazioni di cittadini, per trovare una strategia condivisa per aumentare la resilienza climatica delle città costiere europee a fronte di eventi meteorologici estremi. Massa è l’unica città italiana coinvolta insieme ad altre 9 realtà europee, tra cui Dublino, Lisbona, Barcellona e Danzica.

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“L’obiettivo di SCORE - spiega Filippo Giannetti, docente di telecomunicazioni al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Ateneo pisano - è delineare una strategia globale attraverso misurazioni sul campo, studi scientifici mirati a una accurata modellizzazione delle aree di interesse ed interventi effettuati con un approccio ecosistemico (Ecosystem-Based Approach, EBA), fornendo anche una valutazione del loro impatto in termini ambientali e socio-economici. Le aree costiere e le città campione sono accomunate da problematiche simili: il periodico ripetersi di eventi metereologici estremi, l’erosione costiera, l’innalzamento del livello del mare, ma anche il dissesto idrogeologico e le frequenti alluvioni. Ciascuna area è oggetto di studi scientifici e costituisce un laboratorio partecipativo (Coastal City Living Lab). Si tratta di un innovativo concetto secondo cui l'approccio all'attività di ricerca viene incentrato sull'utente e sull'ecosistema che opera in un contesto territoriale, integrando processi d'innovazione e di ricerca in una partnership che metta allo stesso tavolo singoli cittadini, associazioni, istituzioni pubbliche ed operatori economici privati".

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Quello che si è tenuto a Marina di Massa, nella cornice di Villa Cuturi è stato il primo Living Lab del progetto, uno dei primi in Italia, e “un ulteriore motivo di orgoglio per l’Amministrazione comunale di Massa, insieme al fatto di essere l’unica città italiana a partecipare a questo progetto finanziato dall’Unione Europea sui fondi Horizon 2020”, come ha sottolineato l’assessore all’Ambiente del Comune di Massa Paolo Balloni, intervenuto a portare il saluto della città.

L’obiettivo di questa prima serie di workshop, che si ripeteranno nel prossimo triennio, è proprio quello di affiancare i contenuti scientifici e progettuali di SCORE con le istanze che provengono dalla società civile della realtà massese. Una sorta di “gamba” partecipativa del progetto che, nelle intenzioni del coordinamento tecnico-scientifico di SCORE, dovranno servire a contribuire a focalizzare meglio le problematiche del territorio sul versante degli eventi climatici estremi (erosione costiera, alluvioni, frane, ecc.) e, parallelamente, a irrobustire gli output, cioè i risultati progettuali che cominceranno a emergere nel secondo biennio di attività.

Partecipano al progetto SCORE 28 partner di 12 nazioni, tra cui istituti universitari e di ricerca internazionali, come le irlandesi Atlantic Technological University, University College Dublin ed University College Cork, le Università di Alicante (Spagna) e di Danzica (Polonia), l’Istituto Tecnico Superiore di Lisbona (Portogallo) ed altri ancora. Per l'Italia presenti il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, il Consorzio Lamma (LAboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) della Regione Toscana, il CNR e un pool di aziende comprendente MBI di Pisa, Progecom di Carrara e RED di Pavia.

Dal 1° maggio entrano in vigore nuove regole per le attività svolte nell'ateneo, in base a quanto stabilito dall'ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2022.

Di seguito le principali novità.

Per l’accesso alle strutture universitarie non occorrerà più il possesso del Green Pass “base” o la certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti Covid-19 in formato digitale. Verrà, pertanto, meno ogni forma di verifica da parte dell’Ateneo riguardante le Certificazioni verdi Covid-19, sia attraverso il sistema informatico CINECA attualmente in uso, sia da parte del personale incaricato.

Per chiunque acceda o permanga in strutture e spazi dell’Ateneo sarà fortemente raccomandato di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine FFP2 e chirurgiche) sia nei luoghi chiusi sia, in caso di assembramento, all’aperto.

Resta comunque obbligatorio il rispetto di tutte le altre misure di cui all’aggiornamento al “Protocollo di sicurezza anti-contagio sulle misure di contenimento del Covid-19 negli ambienti di lavoro dell’Università di Pisa”, 

Rimarrà in particolare l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 in tutti gli ambienti chiusi, utilizzati a piena capienza, per lo svolgimento delle seguenti attività:

  • attività didattiche ed esami di profitto e di laurea;
  • utilizzo delle aule studio e delle sale lettura;
  • partecipazione a seminari, convegni e congressi;
  • partecipazione a cerimonie di Ateneo, spettacoli e concerti e ogni altro evento aperto al pubblico organizzato dall’Ateneo;
  • incontri con il corpo elettorale e assemblee studentesche.

Per i dipendenti universitari che svolgono la propria attività presso strutture sanitarie o riabilitative, così come per gli utenti e i visitatori delle stesse, è confermato inoltre l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

L’obbligo vaccinale per il personale dipendente e per tutti gli ultracinquantenni è confermato fino al 15 giugno 2022 e il relativo inadempimento è sanzionato dal Ministero della Salute per il tramite dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

L’obbligo di vaccinazione permane, inoltre, fino al 31 dicembre 2022, per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario ed è esteso anche agli studenti dei corsi di laurea impegnati
nello svolgimento di tirocini pratico-valutativi finalizzati al conseguimento dell’abilitazione all’esercizio delle professioni sanitarie. Per queste categorie la vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative e, per i tirocinanti, l’inadempimento all’obbligo impedisce allo studente l’accesso alle strutture ove si svolgono i tirocini pratici-valutativi.

Leggi la circolare completa

Dal 1° maggio entrano in vigore nuove regole per le attività svolte nell'ateneo, in base a quanto stabilito dall'ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2022.

Di seguito le principali novità.

Per l’accesso alle strutture universitarie non occorrerà più il possesso del Green Pass “base” o la certificazione di esenzione dalla vaccinazione anti Covid-19 in formato digitale. Verrà, pertanto, meno ogni forma di verifica da parte dell’Ateneo riguardante le Certificazioni verdi Covid-19, sia attraverso il sistema informatico CINECA attualmente in uso, sia da parte del personale incaricato.

Per chiunque acceda o permanga in strutture e spazi dell’Ateneo sarà fortemente raccomandato di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine FFP2 e chirurgiche) sia nei luoghi chiusi sia, in caso di assembramento, all’aperto.

Resta comunque obbligatorio il rispetto di tutte le altre misure di cui all’aggiornamento al “Protocollo di sicurezza anti-contagio sulle misure di contenimento del Covid-19 negli ambienti di lavoro dell’Università di Pisa”, 

Rimarrà in particolare l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 in tutti gli ambienti chiusi, utilizzati a piena capienza, per lo svolgimento delle seguenti attività:

  • attività didattiche ed esami di profitto e di laurea;
  • utilizzo delle aule studio e delle sale lettura;
  • partecipazione a seminari, convegni e congressi;
  • partecipazione a cerimonie di Ateneo, spettacoli e concerti e ogni altro evento aperto al pubblico organizzato dall’Ateneo;
  • incontri con il corpo elettorale e assemblee studentesche.

Per i dipendenti universitari che svolgono la propria attività presso strutture sanitarie o riabilitative, così come per gli utenti e i visitatori delle stesse, è confermato inoltre l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

L’obbligo vaccinale per il personale dipendente e per tutti gli ultracinquantenni è confermato fino al 15 giugno 2022 e il relativo inadempimento è sanzionato dal Ministero della Salute per il tramite dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

L’obbligo di vaccinazione permane, inoltre, fino al 31 dicembre 2022, per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario ed è esteso anche agli studenti dei corsi di laurea impegnati
nello svolgimento di tirocini pratico-valutativi finalizzati al conseguimento dell’abilitazione all’esercizio delle professioni sanitarie. Per queste categorie la vaccinazione costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative e, per i tirocinanti, l’inadempimento all’obbligo impedisce allo studente l’accesso alle strutture ove si svolgono i tirocini pratici-valutativi.

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Dal 6 al 7 maggio nel Palazzo della Sapienza a Pisa si riuniscono i massimi esperti mondiali per confrontarsi sui meccanismi che regolano il sonno e le sue funzioni. In occasione del simposio “11 minuti di sonno” sarà inoltre consegnato il “Pisa Sleep Award”, un riconoscimento ideato nel ’94 e divenuto negli anni uno dei più importanti a livello internazionale nel contesto degli studi sulla fisiologia e patologia del sonno. Il premio quest’anno sarà assegnato a Chiara Cirelli (foto) laureata dell’Università di Pisa e ora professoressa di Psichiatria all'Università del Wisconsin-Madison negli Stati Uniti. Grazie alle sue ricerche che uniscono approcci molecolari e genetici, Cirelli ha infatti sviluppato un'ipotesi globale sulla funzione del sonno, secondo la quale il dormire sarebbe di fatto il prezzo da pagare per la plasticità cerebrale durante la veglia.

Il “Pisa Sleep Award” e il simposio “11 minuti di sonno” che per il quinto anno fa da cornice al premio testimoniano il ruolo fondamentale della scuola pisana. Sono da ricordare in questo ambito i contributi dell’Università di Pisa con il gruppo di ricerca del professor Angelo Gemignani e il laboratorio Sonnolab di Fisiologia guidato dal professore Ugo Faraguna e dalla professoressa Paola d’Ascanio, sino al Centro di Medicina del Sonno guidato dalla professoressa Enrica Bonanni della UO Neurologia diretta dal professore Gabriele Siciliano dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

“La storia del Pisa Sleep Award, che è arrivato alla quindicesima edizione, nasce da un'idea del professore Luigi Murri per premiare ogni due anni i migliori ricercatori europei sul sonno. Questa attenzione per l’eccellenza ha permesso di disegnare un percorso di cura del paziente e di ricerca che ha portato il Centro Multidisciplinare di Medicina del Sonno a diventare Centro di Riferimento Regionale” afferma la professoressa Bonanni.

"L’edizione di quest’anno sottolinea l’importanza delle indagini del legame bidirezionale tra gli aspetti psicologici del ciclo sonno-veglia e la regolazione a livello sinaptico e molecolare. Capire i meccanismi di base può contribuire a migliorare la qualità del sonno anche attraverso un approccio non farmacologico ai disturbi del sonno e attraverso l’adozione di adeguati stili di vita.” sottolinea il professore Angelo Gemignani.

“Siamo particolarmente felici che quest’anno il comitato internazionale che attribuisce il Pisa Sleep Award abbia deciso di premiare la professoressa Chiara Cirelli, che qui a Pisa si è laureata e ha iniziato la propria attività di ricerca nell’Istituto di Fisiologia di Via San Zeno, nel solco tracciato dai maestri professori Giuseppe Moruzzi e Ottavio Pompeiano” dichiara Ugo Faraguna.

Il Pisa Sleep Award 2022” è patrocinato da European Sleep Research Society (ESRS), Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS), Università di Pisa, Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

E’ entrata nel vivo la convenzione tra il Comune di Volterra e il Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa per sviluppare assieme progetti e iniziative che favoriscano la salvaguardia, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico, artistico e scientifico del territorio.

Primo appuntamento in calendario è la mostra Terra di Monica Mariniello allestita in doppio percorso nelle due città e visitabile sino al 30 giugno nei Sotterranei della Pinacoteca di Volterra e nella Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium dell’Università di Pisa.

“La mostra di Monica Mariniello rappresenta appieno lo spirito della convenzione che abbiamo stipulato con il Comune di Volterra – spiega Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale dell’Ateneo pisano – Grazie al progetto curato da Sandra Burchi, infatti, Terra crea un collegamento diretto tra il capoluogo e Volterra, prima città toscana della cultura. Un asse che ci permette di fare massa critica e di mettere in rete le nostre diverse competenze, così da evidenziare le tante opportunità che il sistema toscano e nazionale della promozione turistica offrono. Dopo aver rafforzato le sinergie tra il nostro Sistema Museale e le istituzioni cittadine – conclude Bodei - era tempo di iniziare ad allargare le collaborazioni anche al di fuori della cerchia pisana, così da gettare le basi per un nuovo modello di sviluppo, più armonico e diffuso”.

“Siamo molto soddisfatti della stipula di questa convenzione – afferma Dario Danti, assessore alle Culture del Comune di Volterra – che rappresenta l'occasione per costruire rapporti di collaborazione e attività comuni, offrendo sempre più opportunità ai visitatori dei nostri musei e dei nostri luoghi della cultura. Vorremmo, inoltre, promuovere insieme azioni e percorsi formativi innovativi volti alla preparazione e all'aggiornamento degli operatori del settore dei beni culturali e del turismo, nonché realizzare attività coordinate di sostegno alla didattica scolastica e universitaria”.

La convenzione, stipulata il 20 aprile scorso, prevede la realizzazione, secondo un programma che sarà sviluppato nel tempo, di progetti educativi, formativi e di didattica museale; esposizioni, mostre, iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale e progetti editoriali. Oltre a programmi di ricerca che interesseranno anche l’ambito dell’analisi e dello sviluppo dei pubblici e delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali.

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