Incarico per un medico veterinario libero professionista esperto nell’ambito della cardiologia ed ecocardiografia veterinaria
borsa di studio e approfondimento dal titolo “Smart working: riorganizzazione del lavoro e gestione del personale”
Bando di concorso per l’attribuzione di due borse di ricerca dal titolo “Reputation management and value creation”
Corso di formazione “Le azioni di contrasto al sessismo e all’omofobia”
Il 15 e il 17 dicembre 2020 si svolge il corso di formazione a distanza "Le azioni di contrasto al sessismo e all’omofobia”, organizzato dalla Provincia di Pisa nell’ambito del Coordinamento dei CUG cittadini.
Il corso è articolato in un modulo teorico di 2 ore ed un modulo laboratoriale di 1 ora e 30 minuti.
Potranno partecipare 30 unità di personale tecnico amministrativo dell’Ateneo e le richieste saranno accolte rispettando l’ordine di arrivo.
Ai partecipanti sarà comunicato un link al quale collegarsi prima dell’accesso al corso, per compilare un questionario della durata di circa 10 minuti. I questionari sono anonimi e saranno visionati esclusivamente dai docenti formatori.
Per il personale in smartworking le ore del corso on line seguite in orario di lavoro, sono giustificate indicando la partecipazione al corso nel campo “motivazione” del sistema GPRES al momento dell’inserimento del giustificativo “LAVORO A DISTANZA EMERG. COVID”. Le ore di corso svolte al di fuori del proprio orario di lavoro non sono conteggiate come ore di “maggior presenza”. È tuttavia possibile, in accordo con il responsabile della struttura di riferimento, rimodulare i rientri pomeridiani.
Per partecipare: Tutte/i le/gli interessate/i sono invitate/i a far pervenire la richiesta al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , previa informazione al proprio responsabile di struttura, entro e non oltre il 4 dicembre p.v.
Il professor Fabio Gadducci eletto presidente del GRuppo di INformatica
Il professor Fabio Gadducci, ordinario del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, è stato eletto presidente del "GRuppo di INformatica" (GRIN), l'associazione che cura l'organizzazione, il coordinamento e la promozione delle attività scientifiche e didattiche dei docenti universitari del settore.
Il professor Gadducci, oltre a insegnare “Software Validation and Verification” al corso di laurea in Informatica e a far parte della Scuola di dottorato in “Data Science”, è membro del Consiglio Universitario Nazionale, dove è anche coordinatore dell’Area di Scienze matematiche e informatiche. Direttore scientifico del Museo degli Strumenti per il Calcolo, è delegato del rettore nel comitato esecutivo dell’Internet Festival e nel board di Software Heritage, oltre ad aver fatto parte del Comitato organizzativo di “Informatica 50” ed essere stato responsabile scientifico dei progetti “La CEP prima della CEP” e “Il laboratorio delle Calcolatrici Pisane”.
Il professor Gadducci è stato responsabile o ha collaborato a numerosi progetti di ricerca di ambito nazionale e internazionale e le sue attività di ricerca si concentrano su vari aspetti fondazionali dell’informatica, in particolare legati alla specifica logica ed algebrica ed alla verifica di sistemi autonomici distribuiti e concorrenti. Autore di numerose pubblicazioni, ha contribuito all’organizzazione di convegni e seminari di rilievo internazionale.
Tra gli altri interessi scientifici, il professor Gadducci si occupa di fumetto e letteratura popolare, con particolare attenzione alla storia editoriale.
Costituita nel 1990 con sede a Pisa, come riconoscimento per il primo corso di laurea in Scienze dell'Informazione istituito dall'Ateneo pisano nel 1969, l'associazione GRIN copre tutti gli ambiti della disciplina e rappresenta l'intera comunità accademica nazionale. Negli anni ha influenzato decisioni di carattere generale, tra cui i cambiamenti nei settori scientifico/disciplinari e la modifica che permette ai laureati in Informatica l'accesso all'Albo degli Ingegneri dell'Informazione, ponendosi come referente per varie attività di carattere accademico, quali la valutazione della ricerca dei dipartimenti e la certificazione dei corsi di laurea. Ha inoltre promosso un programma di cooperazione con analoghe associazioni europee, con associazioni sia culturali che imprenditoriali del settore e con le associazioni dei laureati.
Prima del professor Gadducci sono stati presidenti del GRIN altri due docenti dell'Università di Pisa: Franco Turini tra 1994 e 1997 e Pierpaolo Degano tra 1999 e 2003.
Incarico di lavoro autonomo su “Gli strumenti finanziari nel bilancio delle aziende secondo il principio contabile IFRS 9”
Borsa di ricerca dal titolo “Studiare le modalità di condivisione col pubblico di edizioni digitali di fonti ( con particolare riferimento allo Statuto di Monterosso e al Codice Pelavicino)
borsa di ricerca: “Studiare modalità e flusso di lavoro per trattare dati semistrutturati di edizioni digitali di fonti storiche, cercando un motore di ricerca più intelligente interno a EVT”
Incarico di lavoro autonomo su “Gli strumenti finanziari nel bilancio delle aziende secondo il principio contabile IFRS 9”
Trattamento del linfedema: a Pisa il primo autotrapianto di linfonodi robot-assistito
A Pisa, per la prima volta in Europa, è stato eseguito con successo nei giorni scorsi, nel Centro multidisciplinare di Chirurgia robotica dell’Aoup, un autotrapianto di linfonodi robot-assistito (con da Vinci Xi) per trattare un linfedema post-traumatico alla gamba su una donna colpita 20 anni fa, accidentalmente, da un colpo di fucile da caccia che aveva reciso l’arteria femorale provocandole una riduzione della vascolarizzazione e del drenaggio linfatico, con conseguente accumulo di linfa che il suo organismo non riusciva a riassorbire. Il linfedema è infatti una grave patologia, che può insorgere in seguito a trattamento oncologico (es. tumori al seno o ginecologici) o eventi traumatici, che determina un progressivo aumento di volume e peso degli arti interessati, con pesante impatto sulla qualità della vita.
Ad oggi erano poche le soluzioni chirurgiche praticabili fino all’intervento innovativo – precedenti analoghi ci sono solo negli Usa e a Taiwan – eseguito a Pisa da un’equipe multidisciplinare, che ha visto come protagonisti i professori Emanuele Cigna (a sinistra nella foto), chirurgo plastico esperto in tecniche ricostruttive microchirurgiche, a cui la paziente si era rivolta per una valutazione clinica, e Luca Morelli (a destra nella foto), chirurgo generale, esperto in chirurgia robotica, entrambi professori associati dell’Università di Pisa.
Dopo un’attenta valutazione del caso è stato programmato un autotrapianto di linfonodi prelevati dall’addome, secondo una tecnica messa a punto a Taiwan, in uno dei migliori centri a livello mondiale per il trattamento del linfedema e dove sia il professore Cigna che i suoi dottorandi, i dottori Alberto Bolletta e Luigi Losco, anch’essi parte dell’equipe chirurgica, avevano effettuato un periodo di formazione.
L’intervento è durato 6 ore, nelle sale operatorie ad altissima tecnologia del Centro multidisciplinare di Chirurgia robotica diretto dalla professoressa Franca Melfi, ed è consistito nel trapiantare un segmento vascolare circondato dai suoi linfonodi, prelevato dalla regione addominale, a livello della gamba traumatizzata per ripristinarne il drenaggio linfatico. Affinché il tessuto linfonodale rimanesse vitale è stato necessario riconnetterlo ai vasi sanguigni della regione in cui doveva essere trapiantato, attraverso il confezionamento di delicate suture microchirurgiche per le quali ci si è avvalsi del microscopio operatorio e di altri sofisticati strumenti ad alta definizione usando fili quasi invisibili a occhio nudo. La funzionalità del tessuto trapiantato è stata verificata mediante l’iniezione di un colorante a fluorescenza il cui assorbimento è stato registrato dalla telecamera del robot.
Il trapianto linfonodale ha quindi avuto successo, il decorso post-operatorio non ha presentato problematiche e la paziente è stata regolarmente dimessa. “Questo caso presentava un elevato livello di complessità in quanto gli esiti di un trauma così esteso, con un’importante alterazione del supporto vascolare della gamba, rendevano l’esecuzione di qualsiasi procedura chirurgica rischiosa per la sopravvivenza dell’arto” – spiega il professore Cigna -. Già normalmente questo tipo di interventi sul linfedema vengono eseguiti in pochi centri specializzati ma la particolarità di questo caso lo rende unico nel suo genere. Siamo felici, in un periodo come questo, con la sanità italiana sotto stress per la pandemia da Covid-19, di poter dare il messaggio che il trattamento delle altre malattie non solo non viene dimenticato, ma può avvalersi delle migliori professionalità e tecnologie”. “Dedichiamo questo successo – conclude il professore Morelli - al professore Franco Mosca, recentemente scomparso, da sempre all’avanguardia nelle innovazioni chirurgiche e nella cura dei pazienti e convinto sostenitore del progetto con la Fondazione Arpa”.
(Fonte: Ufficio stampa AOUP)