borsa di ricerca dal titolo: “Prevalenza della malaria in bambini e donne in gravidanza presso tre centri di salute periferici in Sud-Sudan: formazione del personale e confronto tra metodi diagnostici”.
Borsa di ricerca dal titolo: “Prevalenza della malaria in bambini e donne in gravidanza presso tre centri di salute periferici in Sud-Sudan: formazione del personale e confronto tra metodi diagnostici”.
Avviso di fabbisogno interno attività di ricerca nell’ambito del progetto : Convenzione con l’Amministrazione Provinciale di Massa Carrara dal titolo “ Studi per la valutazione e riduzione del rischio idraulico di ponti esistenti”
Avviso di fabbisogno interno per la seguente attività di ricerca nell’ambito del progetto PRIME –VR2 dal titolo “Revisione e produzione di materiale di comunicazione”
borsa di studio e approfondimento, sul tema: “Strumentazione e procedure per prove di attrito”
Avviso di fabbisogno interno per la seguente attività di ricerca nell’ambito del progetto PRIME –VR2 dal titolo “Revisione e produzione di materiale di comunicazione”
Rimozione delle scritte, al via l’azione congiunta del Comune e dell’Ateneo
Al via da oggi l'azione congiunta dell’Amministrazione Comunale e dell'Università di Pisa per la rimozione delle scritte e affissioni abusive in città. Si parte da via Pasquale Paoli, una strada particolarmente significativa perché è sempre stata per decenni martoriata in tutta la sua lunghezza e superficie da una sequenza ininterrotta di scritte vandaliche, soprattutto sui muri delle sedi universitarie di pregio presenti nella strada, pesantemente deturpate dalle scritte vandaliche. Nei giorni scorsi il Comune di Pisa ha già ripulito buona parte delle scritte presenti e l'Università sta facendo altrettanto, con cantieri allestiti sulle parti di propria competenza: lungo il muro del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere è stato allestito un cantiere esteso per 10 metri di lunghezza e 3,5 metri di altezza.
Il Comune di Pisa tramite AVR sta portando avanti da mesi interventi a tappeto sia in centro storico che in alcune zone dei quartieri periferici, a seguito dello specifico atto di indirizzo approvato nel febbraio 2020 dalla Giunta Comunale, finalizzato a perseguire l’obiettivo del contrasto al fenomeno delle scritte e affissioni abusive. Le attività di ripulitura, nonostante l'emergenza epidemiologica, sono state avviate in modo massiccio: da maggio a novembre l’intervento ha portato a ripulire circa 2500 mq di superfici intonacate, oltre a decine di rimozioni di scritte su superfici in pietra e interventi pilota di stesura di vernici antigraffito su lampioni e altre superfici.
L’Università di Pisa si è sempre adoperata per rimuovere con tempestività scritte che hanno deturpato i propri edifici, anche sulla base di segnalazioni pervenute da parte degli uffici dell’Amministrazione Comunale. A seguito della richiesta da parte dell’assessore Bedini di avviare un’azione congiunta, sinergica per stabilire un piano di collaborazione, l’Ateneo ha deciso di condividere a pieno l’azione del Comune e di attivare un'azione strutturale che porterà al controllo del fenomeno sugli edifici di sua proprietà.
“Sono veramente molto soddisfatto della collaborazione con l’Università di Pisa, che ringrazio per aver fornito una risposta immediata ed effettiva nell’azione di rimozione di scritte e affissioni abusive – dichiara l’assessore all’ambiente Filippo Bedini -. L’azione congiunta con l’Ateneo, oltre al fatto che aumenterà esponenzialmente i risultati del contrasto al degrado in città, dimostra che questo lavoro è assolutamente necessario e giusto. Restituire decoro al volto di Pisa non è un vezzo della nostra amministrazione, ma un dovere non più rimandabile: i residenti, i fruitori della città e i turisti che ci auguriamo presto possano ritornare hanno diritto a vivere in un ambiente pulito, ordinato, decoroso, in una parola “bello”! Facciate imbrattate, costellate di orribili manifestini strappati, deturpate da adesivi contrastano violentemente con la bellezza di Pisa. Da febbraio scorso come Comune abbiamo intrapreso un percorso lungo e oneroso, reso ancor più difficile dalla presenza nella nostra città di pochi balordi che proprio non si rassegnano a vedere i muri puliti. Ma dovranno rassegnarsi. L’Università è proprietaria di molti e bellissimi edifici, specialmente in centro storico, e l’attivazione di un'azione strutturale, che porterà al controllo del fenomeno anche sugli edifici di sua proprietà, è per noi fondamentale da un punto di vista pratico. Ma c’è di più: il fatto che il rettore Paolo Mancarella e il prorettore Marco Gesi condividano in maniera così convinta l’importanza di un contrasto efficace alle varie azioni di inciviltà che contribuiscono al degrado urbano, da un lato conferma che il nostro è un progetto di affermazione di civiltà, e dall’altro ci motiva ancor di più a proseguire, consapevoli che, grazie alla sinergia con l’Università di Pisa i risultati saranno più rapidi e migliori”.
“Come Università di Pisa – ha dichiarato il prorettore per i Rapporti con gli enti del terrotorio, Marco Gesi - abbiamo aderito con convinzione all’invito lanciato dell’assessore Bedini per dar vita ad un’azione sinergica nel mantenere e restituire una città più civile, più bella, più pulita. Sono convinto che collaborando insieme Comune e Università possano avere una forza incredibile nella gestione della città. Per questo, l’Università non si è fatta perdere l’occasione di abbracciare questa iniziativa, farla propria e dar vita ad una chiara ed evidente collaborazione. Sono sicuro che i cittadini sapranno apprezzare questo lavoro che restituisce bellezza alla città. Insieme al Comune di Pisa ce la metteremo tutta per far tornare i muri della città alla loro originaria bellezza, continuando a ridipingere dove imbratteranno ancora e alla lunga vincerà la civiltà, vinceranno i cittadini che vogliono vedere Pisa di nuovo bella e pronta, speriamo il prima possibile, ad accogliere di nuovo migliaia di turisti che dovranno lasciare Pisa con l’impressione di aver visto una città, bella, pulita, ben tenuta, all’altezza del salotto medievale che custodisce e che molte volte, a causa dell’inciviltà, viene deturpato.”
Il Comune di Pisa si è inoltre impegnato a sveltire le tempistiche per il rilascio dei permessi di occupazione suolo pubblico per questi cantieri temporanei, al fine di rendere l'azione degli enti impegnati in questa attività rapida ed efficace. È infatti fondamentale che una volta ripulite le scritte vengano effettuati, come sta già facendo il Comune, interventi tempestivi di ripulitura che evitino che le superfici ripristinate possano tornare allo stato in cui sono rimaste negli ultimi anni. L’azione sinergica da parte di Comune e Ateneo di Pisa proseguirà nei prossimi mesi: successivamente i lavori dell’Università si sposteranno in altre palazzi di proprietà in centro storico, in via Collegio Ricci, via Serafini, via Ulivo, mentre gli operai di Avr proseguiranno i loro interventi nelle zone più colpite per arrivare gradualmente a raggiungere l’obiettivo comune di restituire decoro al centro storico cittadino.
Guarda il video della conferenza.
(fonte: Ufficio stampa del Comune di Pisa)
In memoria di Edda Bresciani
Si è spenta domenica 29 novembre, all’età di 90 anni, la professoressa Edda Bresciani, una delle più grandi esperte al mondo di egittologia. Nata a Lucca nel 1930, era Professore Emerito dell’Università di Pisa e socia nazionale dell’Accademia dei Lincei.
Nel 1979 era stata insignita dall'Università di Pisa con l'Ordine del Cherubino e nel 2014 l'Associazione Laureati dell'Ateneo Pisano le aveva assegnato il riconoscimento del "Campano d’Oro" (nella foto a destra con il presidente dell'ALAP, Paolo Ghezzi).
In memoria della professoressa Edda Bresciani pubblichiamo il ricordo scritto dalla professoressa Marilina Betrò, sua allieva, e riproponiamo l'intervento tenuto nel 2012 dalla professoressa Lucia Tongiorgi Tomasi, allora delegata dell'Ateneo per la Cultura e anch'essa socia nazionale dell’Accademia dei Lincei, in occasione del conferimento della "Pantera d'oro" a Edda Bresciani da parte della Provincia di Lucca.
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Ricordo di Edda Bresciani
di Marilina Betrò
Il mio cellulare è pieno dei suoi whatsapp, stringhe colorate di immagini, messaggi icastici, divertenti, graffianti, punteggiati di emoj, per lei nuovi geroglifici che combinava e dominava, scriba eccellente anche in questi.
Il vuoto enorme del suo silenzio ora lo sommerge, mi sommerge.
Aveva compiuto 90 anni lo scorso 23 settembre, una delle ultime telefonate con lei che già non stava bene, la festa che avrei voluto farle per quell'occasione rimandata "a quella per i 100", come ci dicemmo.
Per chi l'ha conosciuta e ha studiato alla sua scuola parlarne ora solo come della "egittologa" Edda Bresciani sembra far torto a quello che era il suo spirito multiforme, la cultura immensa, la curiosità versatile, insaziabile.
Egittologa era, certo - e grande: studiosa conosciutissima, ammirata e amata nell'ambiente scientifico internazionale, demotista geniale, archeologa che ha legato il suo nome a siti interi dell'Egitto (la sua Medinet Madi, la Saqqara saitica e persiana, dove con lei ho mosso i miei primi passi, ancora studentessa, Tebe); autrice di libri su cui si sono formate e si formano generazioni di egittologi: Letteratura e poesia dell'antico Egitto. Cultura e società attraverso i testi; Nozioni elementari di grammatica demotica; I testi religiosi dell'antico Egitto; La porta dei sogni. Interpreti e sognatori nell'Egitto antico.
Ed era tantissime altre cose: Accademica dei Lincei, Socia corrispondente dell'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres di Parigi, medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica per la Cultura e l'Arte, qui a Pisa Professore Emerito, insignita dell'Ordine del Cherubino, del Campano d'Oro e, come amava dire, "lucchese sì ma anche divenuta pisana dopo aver ricevuto, la Benemerenza di San Ranieri, prima donna ad esserne insignita".
Ma soprattutto, al di là dei titoli e delle onorificenze, personalità irripetibile, irridente, irriverente, ironica, soprattutto auto-ironica, maestra unica: la provocazione - a pensare, a guardare il mondo da prospettive inedite, da sentieri mai battuti - era la sua maieutica.
Addio, Edda, ti ricordo qui con uno dei tuoi bellissimi haiku, uno dei pochi malinconici:
Bussa alla porta
portato dal vento -
un ramo secco
(Edda Bresciani, Pisa ETS, 2016)
Marilina Betrò
Professoressa di Egittologia e Civiltà Copta
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Discorso tenuto in occasione della Cerimonia del Conferimento della Pantera d’Oro alla professoressa Edda Bresciani (9 giugno 2012)
di Lucia Tongiorgi Tomasi
Come delegata della Cultura dell’Ateneo Pisano, è per me un onore e un piacere esprimere la mia profonda ammirazione per l’insigne egittologa Edda Bresciani che l’Amministrazione Provinciale di Lucca ha giustamente insignito della prestigiosa onorificenza della “Pantera d’oro”, attribuita annualmente alle personalità che hanno onorato la città.
A ragione Edda Bresciani, “lucchese doc”, è solita definirsi anche un “po’ egiziana”, ed è indubbio che il suo nome è noto alla comunità scientifica di tutto il mondo per le rilevanti scoperte frutto della sua attività di scavo nel paese del Nilo e per le sue pubblicazioni diventate ineludibile materia di studio per chiunque affronti lo studio dell’antico Egitto.
Conosco Edda da molti anni come collega dell’Università di Pisa. Se nella Facoltà di Lettere è stata un vero e proprio ”mito”, il suo nome si impone tra i più autorevoli docenti e le “glorie” dell’Ateneo pisano. Apprezzata per la statura scientifica, è stata molto amata anche per le doti umane e morali e per la carica di vitale simpatia, che hanno fatto sì che divenisse maestra di svariate generazioni di studenti e amica generosa di molti colleghi.
Anche in Egitto ha costantemente rappresentato un punto di riferimento, ottenendo sempre, se pure in complicati contesti politici e culturali, l’appoggio delle autorità e la stima degli archeologi che si sono spesso aggregati alle sue missioni.
Esperienza straordinaria è ascoltare Edda Bresciani, sia che tenga una conferenza per specialisti, sia che racconti ad amici episodi della sua vita avventurosa di studiosa, spesso sapientemente frammisti a gradevoli curiosità aneddotiche e sempre accolti con ammirazione e magari con una punta di benevola invidia da chi ha prudentemente privilegiato lo studio nel chiuso delle biblioteche, perché la sua fine sensibilità l’ha sempre consigliata su come conquistare e catturare le emozioni dell’uditorio. In particolare sa attrarre i giovanissimi, affascinati dai racconti sull’antico Egitto offerti con linguaggio piano e accattivante, ma scientificamente ineccepibile. La sua agile penna sa trattare complessi argomenti storici e letterari (si vedano i saggi dedicati al diritto, ai sogni e all’antica poesia egiziana), e linguistici (di grande significato gli studi sul demotico). Non vanno poi dimenticate i raffinati esercizi poetici suggeriti dall’amata cultura giapponese.
Nell’Ateneo pisano, dove si è formato ed ha insegnato uno dei fondatori dell’egittologia, quell’Ippolito Rosellini compagno di Champollion nella spedizione franco-toscana in Egitto e in Nubia, Edda Bresciani ha raccolto l’eredità di insigni maestri come Giovanni Pugliese Carratelli e Sergio Donadoni, contribuendo ad arricchire l’Università con punte di eccellenza nell’ambito di questi studi (compresa la fondazione nel 1978 della rivista scientifica “Egitto e Vicino Oriente”).
Non a caso le è stato conferito l’Ordine del Cherubino ed è stata nominata Professore Emerito, riconoscimenti dovuti dei numerosi di cui è stata insignita, tra cui quello di membro dell’Accademia dei Lincei, attribuito a pochissime donne.
Anche successivamente all’andata in pensione, l’Università di Pisa ha ritenuto opportuno affidarle la delega a rappresentarla nei progetti da lei diretti in terra d’Egitto. Ma già nel 1994 l’Ateneo aveva voluto promuovere un bel documentario dedicato alle sue scoperte della necropoli del Medio Regno a Khelua nel Fayum, significatamene intitolato “Pisa chiama Fayum”.
Edda Bresciani ha legato dunque il suo nome a prestigiose campagne di scavo e a importanti ritrovamenti cui ha dedicato impegno e fatiche fisiche non indifferenti. È necessario infatti spogliare la figura dell’archeologo dall’aura romantica che spesso l’accompagna agli occhi dei non addetti al mestiere. Accanto ad una solida cultura frutto di impegno indefesso, alla passione per il proprio lavoro e alla presenza di un sottile intuito, non va dimenticato lo sforzo di un lavoro durissimo sul campo, i disagi di un clima spesso avverso, la risolutezza che esige l’addestramento e il coordinamento degli operai con i quali non è facile intendersi anche linguisticamente. Ebbene, l’intelligenza, l’energia, il piglio e la carica umana di Edda hanno sempre avuto ragione su difficoltà di fronte alle quali altri si sarebbero arresi e non pochi, dai funzionari agli studiosi, dai tecnici agli architetti, dagli studenti fino ai semplici operai, la ricordano con affetto.
Impossibile enumerare in breve spazio i rilevanti ritrovamenti frutto delle missioni di scavo da lei dirette in varie regioni egiziane. Ricordo solo quelle condotte tra il 1970 e il 1971 ad Assuan, quelli a Gurna dal 1973 al 1981 dove è stato completato il ritrovamento del tempio funerario di Thutmosi IV, fino ai primi scavi di Saqqara dal 1975, dove emerse una eccezionale tela funeraria dipinta che oggi fa bella mostra di sé al Museo del Cairo. Rivestono poi un particolare significato i più recenti e fortunati scavi condotti a Medinet Madi nel Fayum che hanno consentito di sottrarre alle sabbie desertiche le rovine di una longeva città, un unicum che vanta più di 4000 anni per essere stata faraonica, ellenistica, romana e infine bizantina. Nel sito è stato organizzato uno straordinario parco archeologico giustamente definito dall’archeologo egiziano Zahi Hawass “la Luxor del Fayum”. Un emozionante “romanzo a puntate” hanno costituito i racconti di Edda al ritorno di ogni spedizione che illustravano il ritrovamento del tempio C, dove erano allevati i piccoli coccodrilli da mummificare richiesti dai pellegrini, quello del Castrum romano dotato di un complesso sistema idraulico, e del profondo pozzo sacro, fino alla scoperta di alcune statue leonine, tra cui si impone una naturalistica leonessa, un tocco di “femminilità” molto gratificante.
Non va dimenticato che Edda Bresciani, che ha al suo attivo più di 400 pubblicazioni, tra cui alcuni volumi splendidamente illustrati da grafici, mappe, fotografie, è anche un’estimatrice delle applicazioni informatiche. Con l’ausilio di specialisti ha infatti prodotto alcuni Cdrom multimediali che permettono affascinanti visite virtuali ai siti archeologici a cui ha legato il suo nome.
Ma Edda non è una scienziata esclusivamente coinvolta nello specialismo delle proprie ricerche: la sua sconfinata curiosità l’ha portata a indagare con straordinario acume argomenti molto diversi, non ultimo la cultura e l’arte giapponese, una passione che si concretizzata in una rara e straordinaria collezione di “netsuke”.
Se mi è permesso concludere con un episodio personale, non posso non ricordare il piacere che provo nel leggere di prima mattina le email che Edda sovente mi invia e alle quali affida pensieri, citazioni e immagini spesso riferiti al mondo egiziano cui ha brillantemente dedicato la sua vita affascinante e la sua acuta intelligenza.
Lucia Tongiorgi Tomasi
Accademia Nazionale dei Lincei
Corso obbligatorio “Percorso Privacy per l’Università”
L'Ateneo ha acquisito un corso on line dal titolo Percorso Privacy per l’Università, con incluso un modulo sulla gestione dei dati personali nell'ambito della ricerca statistica e scientifica.
Il corso è rivolto a tutto il personale Docente e Ricercatore di ruolo e a tempo determinato e a tutto il personale Tecnico Amministrativo a tempo indeterminato e determinato in servizio presso l’Ateneo.
Obiettivo del corso è fornire un quadro completo e aggiornato sulla disciplina in tema di trattamento dei dati personali e sulla prevenzione dei rischi di violazione in ambito universitario.
Il corso multimediale è articolato in 5 moduli della durata complessiva di 168 minuti.
Al personale destinatario del corso è stata inviata una comunicazione con le indicazioni necessarie per accedere al corso.
Il corso sarà disponibile a partire dal 25 novembre 2020 e fino al 31 ottobre 2021.