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Insieme al rettore Paolo Maria Mancarella, anche Giovanna Melandri, presidente di Human Foundation, e il Ministro dell’Università Gaetano Manfredi
I colleghi giornalisti riceveranno i link per collegarsi alla tavola rotonda e fare domande mercoledì 9 dicembre

Sottoporre a un processo di valutazione dell’impatto la rivoluzione che ha segnato il 2020, destinata a caratterizzare anche i prossimi mesi: la Didattica a Distanza. Per perfezionare l’offerta, e venire incontro sempre più e sempre meglio ai bisogni degli studenti e assicurare la prosecuzione della relazione formativa tra corpo docente e corpo studentesco, anche ai tempi della pandemia da Covid 19. È stata questa la scelta dell’Università di Pisa, che ha affidato negli scorsi mesi alla Human Foundation la valutazione d’impatto della DAD, per comprendere al meglio e con un metodo di ricerca rigoroso se le risposte ai nuovi bisogni di formazione emersi a seguito della crisi Covid sono state all’altezza delle aspettative e mettere a punto nuove strategie per usare al meglio questa importante innovazione dell’offerta didattica di Ateneo.
Human Foundation ha recentemente consegnato il report finale di valutazione, che sarà presentato dall’Università in una tavola rotonda online giovedì 10 dicembre prossimo, con inizio alle ore 15, in diretta Facebook sulle pagine dell’Università di Pisa e di Human Foundation.
Dopo l’introduzione del segretario generale di Human Foundation, Francesco Spano, sarà il rettore Paolo Maria Mancarella a illustrare le ragioni della scelta di sottoporre a valutazione d’impatto la DAD dell’Università di Pisa. A seguire, la presidente di Human Foundation, Giovanna Melandri, interverrà sul tema della valutazione come strumento di management. Sarà la prorettrice agli Affari Giuridici, prof.ssa Michela Passalacqua, a illustrare come il successo della programmazione del futuro debba muovere dall’analisi dei bisogni emersa con il percorso di valutazione. Il prorettore all'Informatica, Paolo Ferragina, e il presidente del Sistema informatico di Ateneo, Antonio Cisternino, invece, entreranno nel merito della strategia digitale e della offerta complessiva di didattica digitale dell’Università di Pisa. Le conclusioni dell’iniziativa sono affidate al Ministro dell’Università, Gaetano Manfredi. Modera l’iniziativa la giornalista di Repubblica Valeria Strambi.

Si è dottorato lo scorso maggio in Ingegneria informatica all’Università di Pisa, implementando nei suoi anni di ricerca una app che adesso è stata selezionata tra gli otto finalisti del MaketoCare 2020, il contest che premia i progetti che migliorano la qualità della vita di pazienti e disabili. Si tratta di Davide Mulfari che con la sua app CapisciAMe ha creato uno strumento per il riconoscimento del parlato difficilmente intellegibile di persone affette disartria. Il vincitore sarà proclamato il prossimo 10 dicembre durante l’Opening Event di Maker Faire Rome 2020, dalle 18.00 online su http://www.makerfairerome.eu/.
Davide Mulfari, 35 anni, vive a Messina ed è affetto da una disabilità motoria, la tetraparesi spastica come conseguenza di una paralisi cerebrale infantile. Dopo aver conseguito la laurea specialistica in Ingegneria informatica presso l’Università degli Studi di Messina, ha frequentato il dottorato di ricerca in Ingegneria dell’Informazione presso l’Università di Pisa, con tutor il professor Luca Fanucci. Le attività di ricerca condotte si inquadrano nel settore dell’assistive technology e riguardano lo studio delle potenziali ricadute dell’intelligenza artificiale e del machine learning nello sviluppo di soluzioni software open source a basso prezzo per migliorare la qualità della vita a persone con disabilità.
La maggior parte dell’attività di dottorato ha difatti riguardato l’analisi e lo studio di modelli machine learning per il riconoscimento del parlato difficilmente intellegibile di persone con disartria, come lo stesso Davide. Ciò ha portato alla realizzazione dell’app CapisciAMe, disponibile gratuitamente sullo store Google e finalizzata alla raccolta e “donazione” di voci da parte di persone con disartria e altre disabilità del linguaggio.
Nell’implementazione attuale, CapisciAMe è in grado di riconoscere un numero limitato di comandi vocali pronunciati dalle stesse persone con disartria che hanno contribuito alla definizione del modello. Nel corso dei tre anni di PhD, Davide ha discusso i risultati dei propri studi partecipando alle più importanti conferenze europee di Assistive Technology, ottenendo anche tre premi internazionali.
Lo scorso 18 maggio Davide ha illustrato i propri studi di dottorato nella tesi intitolata “Smart Technologies Empowering Assistive Systems for People with Disabilities”. “È stato un privilegio seguire gli studi di dottorato di Davide, persona brillante con una fervida intelligenza ed una grande positività che ha contagiato tutte le persone del Laboratorio con cui ha lavorato lasciando un “segno” in ognuno di noi”, commenta il professor Luca Fanucci.
Attualmente Davide Mulfari lavora come ingegnere presso il Centro Informatico d’Ateneo dell’Università di Messina. Coordina l’ufficio “Assistive Technology for Special Needs” e si occupa di applicazioni assistive per studenti e personale universitario. Nel contempo, Davide è attivo nel settore della ricerca, ed è autore di più 30 pubblicazioni scientifiche, e si mostra fortemente determinato a proseguire, nelle forme possibili e ovunque gli sarà consentito, le ricerche iniziate durante il dottorato, per ottenere soluzioni realmente utilizzabili dalle persone con disabilità.
In una lettera inviata al rettore Paolo Mancarella subito dopo la discussione della sua tesi di dottorato, Davide ha espresso tutta la sua gratitudine per gli anni di dottorato: “Oggi ho discusso la tesi di fine dottorato e sento il bisogno di ringraziare le tantissime persone dell’Università di Pisa per la bellissima esperienza di studio e ricerca che ho avuto l’onore di fare in questi tre anni. Lo dovrei fare con tutte personalmente, ma sono di Messina e questi tempi bui non me lo permettono al momento di farlo, allora mi è sembrato giusto farlo a Lei che tutte le rappresenta. Sono fermamente convinto che se in un dato contesto di attività molto complesse è possibile incontrare tante persone capaci di fondere assieme alte capacità umane e professionali, per forza di cose questo deve in qualche modo scaturire da chi li rappresenta al massimo livello”.
Nella sua lettera Davide ringrazia in particolar modo il professor Luca Fanucci, suo tutor e “maestro di vita e di ricerca”, l’ufficio USID che sempre lo ha supportato, il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Giuseppe Anastasi, i coordinatori che si sono succeduti nel dottorato, i professori Marco Luise e Fulvio Gini, insieme ai tantissimi colleghi studenti del suo corso”.

È iniziata da pochi giorni e si sta concludendo la distribuzione dei circa 700 dispositivi digitali che l’Università di Pisa ha assegnato ai suoi studenti, in comodato d’uso gratuito triennale, per consentire loro di seguire le lezioni e le attività a distanza previste in questa fase di emergenza pandemica e come supporto al loro studio anche nel futuro. In totale sono 436 i laptop e 260 i tablet di qualità consegnati agli studenti in tutta Italia, grazie all’impegno assicurato da parte del personale e degli uffici dell’amministrazione universitaria e alla collaborazione di Poste italiane per quanto riguarda le spedizioni. Va sottolineato che l’intera operazione di distribuzione dei dispositivi è stata gestita in totale sicurezza: gli studenti hanno ricevuto una firma digitale gratuita con cui sottoscrivere da remoto il contratto di comodato, e si sono visti recapitare il dispositivo all’indirizzo da loro indicato su un apposito form online.
Il progetto rientra in un programma del Ministero dell’Università e della Ricerca finalizzato a contenere il fenomeno del divario digitale, al quale l’Ateneo pisano ha aderito scegliendo di dotare i propri studenti di validi ed efficienti strumenti di lavoro. “Acquistare, assegnare e distribuire questi dispositivi è stato un notevole impegno per l’Università di Pisa - dichiara il rettore Paolo Mancarella - ma saremo ripagati dal pensiero di avere aiutato in modo concreto i nostri studenti più bisognosi. Stiamo ricevendo dei bellissimi messaggi di ringraziamento, e questa è per noi la soddisfazione più grande.”

dad copiaSottoporre a un processo di valutazione dell’impatto la rivoluzione che ha segnato il 2020, destinata a caratterizzare anche i prossimi mesi: la Didattica a Distanza. Per perfezionare l’offerta, e venire incontro sempre più e sempre meglio ai bisogni degli studenti e assicurare la prosecuzione della relazione formativa tra corpo docente e corpo studentesco, anche ai tempi della pandemia da Covid 19. È stata questa la scelta dell’Università di Pisa, che ha affidato negli scorsi mesi alla Human Foundation la valutazione d’impatto della DAD, per comprendere al meglio e con un metodo di ricerca rigoroso se le risposte ai nuovi bisogni di formazione emersi a seguito della crisi Covid sono state all’altezza delle aspettative e mettere a punto nuove strategie per usare al meglio questa importante innovazione dell’offerta didattica di Ateneo.

Human Foundation ha recentemente consegnato il report finale di valutazione, che sarà presentato dall’Università in una tavola rotonda online giovedì 10 dicembre, con inizio alle ore 15, in diretta sulla pagina Facebook dell’Università di Pisa, sulla pagina Facebook di Human Foundation e anche sul canale YouTube dell'Ateneo.

Dopo l’introduzione del segretario generale di Human Foundation, Francesco Spano, sarà il rettore Paolo Maria Mancarella a illustrare le ragioni della scelta di sottoporre a valutazione d’impatto la DAD dell’Università di Pisa. A seguire, la presidente di Human Foundation, Giovanna Melandri, interverrà sul tema della valutazione come strumento di management. Sarà la prorettrice agli Affari Giuridici, prof.ssa Michela Passalacqua, a illustrare come il successo della programmazione del futuro debba muovere dall’analisi dei bisogni emersa con il percorso di valutazione. Il prorettore all'Informatica, Paolo Ferragina, e il presidente del Sistema informatico di Ateneo, Antonio Cisternino, invece, entreranno nel merito della strategia digitale e della offerta complessiva di didattica digitale dell’Università di Pisa. Le conclusioni dell’iniziativa sono affidate al Ministro dell’Università, Gaetano Manfredi. Modera l’iniziativa la giornalista di Repubblica Valeria Strambi.

Leggi il programma della tavola rotonda.

giulia_rambelli.jpgGiulia Rambelli, laureata in Informatica Umanistica all’Università di Pisa e attualmente iscritta al Dottorato in Discipline Linguistiche e Letterature Straniere dell’Ateneo pisano, è la prima autrice di un lavoro premiato come “miglior articolo” dalla Asian Chapter of the Association of Computational Linguistics (ACL). Classe 1993 di Gavardo in provincia di Brescia, la dottoressa Rambelli (foto) ha ricevuto il riconoscimento durante una conferenza internazionale della ACL che si è svolta il 5 e 6 dicembre. ACL è una prestigiosissima associazione di linguistica computazionale formata da sezioni regionali (AACL in Asia, EACL in Europa, e NAACL in America) di cui quella asiatica è estremamente competitiva, con un tasso di accettazione dei lavori di solo il 18%.

Il lavoro premiato riguarda l’interpretazione automatica del significato e rappresenta un contributo significativo nell’indagine sulle potenzialità e i limiti dei modelli neurali di Intelligenza Artificiale nel comprendere il linguaggio umano. Intitolato “Comparing Probabilistic, Distributional and Transformer-Based Models on Logical Metonymy Interpretation”, l’articolo è opera di un team internazionale che include Alessandro Lenci dell’Università di Pisa e supervisore dottorale di Giulia Rambelli, Philippe Blache dell’Università Aix-Marseille (Francia), con la quale Giulia Rambelli svolge il dottorato in cotutela, Chu-Ren Huang ed Emmanuele Chersoni dell’Hong Kong Polytechnic University, quest’ultimo laureato dell’Università di Pisa.

 

Il bookshop del Museo di Storia Naturale, nonostante la chiusura delle esposizioni, in occasione delle feste e nel rispetto delle normative in vigore riapre per chiunque voglia scegliere un regalo a tema naturalistico e si veste a festa con un albero di Natale “naturale”, realizzato con legni recuperati dalle nostre spiagge.  Il bookshop sarà aperto dall’8 al 24 dicembre, con orario continuato dalle ore 10.00 alle ore 19.00.

Libri per adulti e bambini, minerali, fossili, pietre dure e giochi scientifici per stimolare la curiosità e l’interesse per le scienze naturali. Inoltre, anche quest’anno è possibile acquistare una cartolina-regalo con un biglietto di ingresso al Museo o un abbonamento annuale, che saranno validi a partire dalla riapertura.

Anche le altre attività del Museo non si fermano in questo periodo di chiusura: è disponibile la nuova offerta didattica per le scuole, sono in programma conferenze ed eventi online, proseguono i lavori per i nuovi allestimenti e grazie ai canali social il Museo rimane in un contatto con il pubblico e propone nuove rubriche e contenuti, anche a tema natalizio.

Info e contatti
https://www.msn.unipi.it/it/

bookshop natalizio

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