Incarcio per un medico veterinario libero professionista esperto nell’ambito della ematologia, oncoematologia, medicina trasfusionale del cane e del gatto
Avviso di procedura comparativa per curriculum e colloquio per un medico veterinario libero professionista esperto nell’ambito del pronto soccorso e terapia intensiva
Avviso di procedura comparativa per curriculum e colloquio per un medico veterinario libero professionista esperto nell’ambito della anestesiologia veterinaria
Borsa per lo svolgimento presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali di una attività di ricerca sul tema “Indagini fisiopatologiche in piante officinali esposte a stress ossidativo”
Borsa di ricerca sul tema: "Studio di sistemi energetici e di accumulo di energia"
RUniPace: nasce la rete delle università per la pace
49 università che ispirano la propria azione ai principi fondamentali della Costituzione, della Carta delle Nazioni Unite, dei Trattati istitutivi dell’UE. È questa RUniPace, la Rete delle Università italiane per la Pace promossa dalla CRUI. La Rete è stata presentata giovedì 10 dicembre online in due momenti: un evento nazionale durante la mattina e, nel resto della giornata, una cascata di eventi locali in tutta Italia che hanno portato le comunità accademiche a conoscenza dell’iniziativa.
“Non è un caso che la Rete venga presentata oggi. Il 10 dicembre si celebra la Giornata internazionale per i diritti umani, e la pace deve essere considerata un diritto inalienabile – ha detto Ferruccio Resta, Presidente della CRUI – Nei duri mesi della pandemia abbiamo visto inasprirsi le differenze economiche ed emergere difetti e conflitti delle nostre società. Ciò rende evidente e ancora più necessario il contributo di analisi e progettazione che solo le università e un approccio interdisciplinare possono fornire. La pace è un progetto che va sostenuto con le gambe solide della ricerca, della didattica e della terza missione.”
Una delle principali finalità di RUniPace è infatti lo studio delle disuguaglianze, del sottosviluppo e della povertà che possono essere considerate fra le principali cause dei conflitti. Quindi uno studio non fine a sé stesso ma funzionale all’intervento sulle dinamiche in atto: sono infatti queste le caratteristiche che anche a livello internazionale qualificano i Peace Studies. Fra le altre finalità: il supporto all’educazione alla pace, alla nonviolenza, alla non discriminazione e al dialogo; la valorizzazione del ruolo delle donne nei processi di pace a ogni livello; la creazione delle condizioni favorevoli alla leadership delle giovani generazioni nei processi di pace.
“La crisi pandemica ha posto l’attenzione sul valore della formazione e della ricerca come bene comune e come grande strumento di riduzione dei divari, sia a livello nazionale che a livello globale – ha dichiarato Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca – Una delle strategie del Ministero, in un momento di grande trasformazione tecnologica, è rafforzare il ruolo delle università nella promozione dei valori universali della tolleranza e dell’inclusione. La Rete delle Università italiane per la Pace lavorerà proprio in questa direzione, con proposte ispirate a principi e valori dal forte impatto sociale.”
“Quando abbiamo immaginato la Rete – ha detto Maurizio Tira, Rettore dell’Università Brescia e uno dei promotori – abbiamo pensato che l’azione non dovesse concentrarsi solo sull’esterno ma anche verso l’interno dell’università. Di conseguenza, Runipace nasce anche con l’obiettivo di promuovere la riflessione da parte delle comunità accademiche sulla responsabilità sociale di tutte le discipline. Questo per rafforzare la costruzione e il consolidamento della pace, anche accogliendo e sostenendo chi nel mondo soffre per violazioni dei diritti umani e del diritto alla libertà della ricerca.”
“La costruzione della Rete ha avuto il suo momento più intenso proprio durante i difficili mesi della pandemia, ed è stata resa possibile solo grazie alla passione e alla resilienza dei nostri delegati – ha detto l’altro promotore Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa – RUniPace ha obiettivi ambiziosi che vanno realizzati a partire dal patrimonio di ricerche e competenze che già esiste nelle università, creando coordinamenti tra studiosi e studiose negli atenei e fra gli atenei. Senza però dimenticare il necessario raccordo con la società civile. Lo scopo primario di questa rete è infatti promuovere lo sviluppo, anche a livello territoriale, di una cultura della pace che permetta un approccio non violento alla risoluzione dei conflitti.”
Per informazioni: www.runipace.org
(fonte: Ufficio stampa CRUI)
Quarta laurea e pubblicazione su “Science” per Giulio Deangeli
Quattro lauree in quattro mesi per un obiettivo ambizioso: sconfiggere un giorno le malattie neurodegenerative. Ce l'ha fatta Giulio Deangeli, lo straordinario studente dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna che mercoledì 9 dicembre ha conseguito la laurea magistrale in Biotecnologie molecolari con il massimo dei voti. Si corona, così, un sogno e una carriera universitaria impeccabile - media del 30 in tutti i percorsi di studio - che il 15 dicembre lo vedrà anche ottenere il diploma di licenza magistrale in Scienze Mediche alla Scuola Sant’Anna, equivalente a un master di II livello.
“A symphony of sciences”, questo il titolo evocativo scelto da Deangeli per la sua ultima tesi - dedicata alla "Trascrittomica single cell" - a sottolineare il percorso multidisciplinare intrapreso per avere tutte le competenze necessarie per la lotta contro le neurodegenerazioni: mediche, biotecnologiche, ingegneristiche e di biotecnolgia molecolare.
«È stata un'emozione incredibile - ha commentato Giulio Deangeli al termine della discussione - ancora non mi sembra vero. Desidero dedicare questo risultato a tutti coloro che sono stati al mio fianco in questo viaggio: la mia famiglia, il mio migliore amico Samuele Cannas e tutti i miei cari amici, e gli oltre 400 docenti che ho avuto l'onore di seguire e che mi hanno aperto le porte della conoscenza con professionalità e umanità formidabili. Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare ai miei rettori, il professor Paolo Mancarella e la professoressa Sabina Nuti, che guidano con straordinaria competenza e amore il migliore di tutti i luoghi dove avrei potuto studiare: il Sistema Universitario di Pisa».
Proprio il Rettore dell'Ateneo pisano, peraltro, è stato il relatore di Deangeli nella discussione di oggi assieme alla correlatrice prof.ssa Benedetta Mennucci, del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa, e al correlatore prof. Yuri Bozzi, docente di Fisiologia all'Università di Trento e al CIMeC - Centro Interdipartimentale Mente/Cervello.
«Il traguardo che Giulio ha appena raggiunto - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - non è solo un record che fa notizia, è il frutto di una dedizione esemplare allo studio e al sapere che ci proietta in quella che è la dimensione scientifica odierna, dove l'approccio multidisciplinare è ormai un percorso obbligato. Tant'è che qui a Pisa, da tempo, lo abbiamo adottato in moltissimi campi. Spero che possa essere di esempio per i tanti giovani determinati e capaci che frequentano i nostri atenei».
Soddisfazione anche da parte di Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna: «La formazione alla ricerca interdisciplinare è un obiettivo prioritario della Scuola Superiore Sant’Anna. Auguro a Giulio di mantenere questo approccio alla ricerca anche nelle sue sfide future, che sono sicura affronterà con grande impegno, serietà ma anche creatività».
Presenti alla discussione alcuni fra i massimi neuroscienziati italiani: Maria Grazia Spillantini, Giancarlo Logroscino, Fabio Benfenati, Marina Pizzi, Tommaso Pizzorusso, Alessandra Valerio. Oltre al dottor Carlo Maria Rosati: chirurgo di fama internazionale e caro amico di Giulio, oltre che autore anche lui di un'impresa simile quando, 10 anni fa, fu il primo studente in Italia a prendere due lauree in tre mesi (Medicina e in Ingegneria Biomedica) sempre nell'Ateneo pisano. Ma tra il pubblico erano presenti anche Antonella La Notte e Antonio Squeo, rispettivamente CEO e CIO di Hevolus Innovation, il partner di Microsoft che ha recentemente conferito a Giulio Deangeli la borsa di studio “Hevolus Innovation Scholarship”.
Questa quarta laurea, però, è solo l'ultimo degli importanti traguardi raggiunti da Giulio Deangeli che il 27 novembre, sulla prestigiosa rivista “Science” ha pubblicato, assieme ad altri scienziati, un articolo dal titolo “In vivo Perturb-Seq reveals neuronal and glial abnormalities associated with autism risk genes”, frutto del progetto di ricerca a cui ha partecipato ad Harvard e al MIT, quale primo italiano ad aver vinto la borsa di ricerca mondiale “Harvard HIP”.
Una volta portata a termine, il 15 dicembre prossimo, anche il diploma di licenza magistrale in Scienze Mediche alla Scuola Superiore Sant'Anna, Giulio Deangeli volerà all’Università di Cambridge per il dottorato in Clinical Neurosciences per il quale, lo ricordiamo, si è guadagnato ben 5 borse di studio: la “Vice Chancellor’s Award/Cambridge International Scholarship”, l'”MRC DTP grant” della School of Clinical Medicine e la “Darwin College Studentship” dell’ateneo britannico, la “Hevolus Innovation Scholarship”, conferita dall’omonima azienda - partner italiana di Microsoft e fortemente impegnata nel talent scouting - e la “Ermenegildo Zegna Founder's Scholarship”.