Covid-19: farmaco anti-artrite può ridurre la mortalità negli anziani
Un farmaco antinfiammatorio approvato per il trattamento dell’artrite reumatoide, il baricitinib, può essere efficace nel ridurre la mortalità e il rischio di intubazione in pazienti anziani con grave polmonite da SARS-Cov2. È questo il risultato di uno studio internazionale, che ha visto il gruppo clinico dell’Università di Pisa operante nell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana collaborare a questo importante risultato insieme ad istituzioni prestigiose quali Imperial College di Londra, Karolinska Institut di Stoccolma, Università di Oxford, Cambridge, Toronto, Vancouver, Albacete. L’articolo è stato pubblicato su Science Advances, rivista con impact factor pari a 13.1.
“Abbiamo urgentemente bisogno di terapie efficaci in attesa del vaccino che sarà disponibile su larga scala solo in primavera – dichiara il professore Marco Falcone (nella foto), infettivologo, che insieme al professore Francesco Menichetti ha coordinato la ricerca con i colleghi inglesi e svedesi - e noi a Pisa stiamo profondendo ogni sforzo per identificare nuovi trattamenti realmente efficaci, tra cui appunto il baricitinib. È stato un algoritmo di intelligenza artificiale, che ha passato al setaccio migliaia di molecole – prosegue Falcone - a identificare per la prima volta il baricitinib come possibile opzione utile a interferire la risposta infiammatoria e la endocitosi virale (ingresso del virus nelle cellule umane) durante la malattia Covid-19. I colleghi dell’Imperial College, venuti a conoscenza della nostra esperienza clinica preliminare, ci hanno proposto uno studio collaborativo atto a verificare il meccanismo di azione del farmaco contro Covid-19 nei nostri pazienti”.
La terapia con baricitinib è risultata associata a una riduzione del rischio di morte pari al 70% in un gruppo di pazienti con età mediana di 81 anni e polmonite grave da SARS-Cov2; inoltre lo studio ha anche dimostrato come il rischio di morte o di intubazione orotracheale è stato pari al 17% dei pazienti trattati rispetto al 35% dei pazienti non trattati. Lo studio ha anche analizzato l’attività del farmaco nei pazienti con Covid19 ricreando una miniatura degli organi umani in laboratorio, i cosiddetti organoidi. Tale modello sperimentale ha permesso di identificare due meccanismi di azione del farmaco: un primo meccanismo antinfiammatorio che riduce il rilascio di sostanze infiammatorie, chiamate citochine, che sono associate al danno polmonare acuto e alla sindrome da distress respiratorio dell’adulto (ARDS), e un secondo meccanismo di inibizione dell’endocitosi virale.
“Si tratta di risultati preliminari – conclude il professore Falcone - che andranno confermati da studi randomizzati in corso. Ad esempio lo studio randomizzato Adaptive Covid Treatment Trial-2 avrebbe documentato un beneficio di baricitinib in pazienti con Covid19 ed è conluso, ma non è stato ancora pubblicato. Solo gli studi randomizzati permetteranno di avere certezze sulle terapie anti-Covid19. Siamo fortemente impegnati su varie sperimentazioni e coordinatori della sperimentazione nazionale Tsunami sul plasma iperimmune. Speriamo di potere avere a breve certezze su quali farmaci sono in grado di migliorare la prognosi di questa malattia”.
Oltre al professore Falcone, al professore Menichetti e alla dottoressa Giusy Tiseo dell’Unità operativa di Malattie infettive, lo studio ha coinvolto tutti i responsabili del gruppo clinico Covid-19 dell’Aoup ovvero il professore Francesco Forfori, direttore dell'Unità operativa di Anestesia e rianimazione interdipartimentale, il professore Lorenzo Ghiadoni, direttore dell’Unità operativa di Medicina d’urgenza universitaria, la professoressa Laura Carrozzi, direttrice dell’Unità operativa di Pneumologia, il professore Agostino Virdis, direttore dell’Unità operativa di Medicina interna 2, il dottore Salvatore De Marco, direttore dell’Unità operativa di Medicina interna 5, il professore Fabio Monzani, direttore dell’Unità operativa di Geriatria e il professore Mauro Pistello, direttore dell’Unità operativa di Virologia. Ha anche collaborato allo studio il professore Alessio Farcomeni, ordinario di Statistica dell'Università di Roma Tor Vergata. (Fonte Ufficio Stampa AOUP)
Riferimento bibliografico del lavoro: Stebbing J, Sánchez Nievas G, Falcone M et al. JAK inhibition reduces SARS-CoV-2 liver infectivity and modulates inflammatory responses to reduce morbidity and mortality. Sci Adv. 2020 Nov 13:eabe4724. doi: 10.1126/sciadv.abe4724. Division of Infectious Diseases, Department of Clinical and Experimental Medicine, Pisa University (Italy)
Incarico di lavoro autonomo per “revisione testuale in preparazione di uno studio dedicato alla discussione della terminologia impiegata nelle fonti in lingua greca
Incarico di lavoro autonomo per “disegno archeologico ed epigrafico degli oggetti rinvenuti nelle spedizioni effettuate in Egitto e previste dal progetto ai fini della loro pubblicazione”
Incarico inerente attività di tutorato di matematica nell’ambito del progetto PLS presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale
Presentati tre brevetti Unipi al Tech Share Day 2020
Il Tech Share Day 2020 si è concluso con una grande partecipazione e qualità di contenuti, con oltre 1.600 partecipanti e 335 presenti tra opinion leader, investitori e relatori di altissimo livello. L’evento organizzato da Netval, insieme al Politecnico di Torino con l'Ufficio italiano brevetti (Uibm) del Ministero dello Sviluppo Economico, è stata occasione per presentare le oltre 500 tecnologie biomediche brevettate da oltre 80 università e centri di ricerca italiani e valorizzare al meglio le oltre 86 tech plus, che hanno raggiunto il livello record di oltre 7.000 visualizzazioni.
L’Università di Pisa ha partecipato all’evento con 3 tecnologie brevettate: “Nuovi derivati biciclici per la cura di diabete e obesità” (referente il prof. Mauro Pineschi); “Agenti melanocortinici per terapia dei tumori” (referente il prof. Guido Bocci; “Apparato di elettrofilatura e microestrusione” (referente il prof. Giovanni Vozzi).
Tra le tecnologie d’avanguardia per la ricerca pubblica molte riguardavano strumenti utili all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo: dagli stetoscopi elettronici per riconoscere automaticamente i suoni polmonari e le maschere da snorkeling adattate alla ventilazione meccanica. Ma non solo, spiccavano anche innovazioni come organi artificiali, tessuti costruiti in laboratorio, nuove cure basate sulle nanotecnologie.
L’evento ha coinvolto anche partner istituzionali di rilievo come CDP – Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Telethon e European Patent Office, conferma la volontà e la necessità di approfondire e creare sinergie da tutto il mondo nel campo del Trasferimento Tecnologico.
I numeri dimostrano la continua crescita della piattaforma Knowledge Share, ormai punto di riferimento per la condivisione e il trasferimento della ricerca e spazio per l’incontro tra inventori e investitori.
Il successo certifica anche il consolidamento della rete Netval, l’associazione della valorizzazione del sistema della ricerca italiano “Una comunità coesa di professionisti – commenta Giuseppe Conti, Presidente di Netval - che ha creato dal basso con poco investimento finanziario ma grande investimento di tempo e competenza una piattaforma brevetti viva e che riceve importanti consensi come Knowledge Share. Il Tech Share Day è stato un ottimo successo che valorizza lo straordinario lavoro che costantemente ci impegniamo a svolgere al fianco degli Uffici di Trasferimento Tecnologico e in favore della condivisione di conoscenza tra ricerca e impresa”.
Pisa celebra Leonardo Pisano Fibonacci nell’850° della nascita
Si trasferisce sul Web il programma che Pisa dedica all’850 anniversario della nascita di Leonardo Pisano, detto il Fibonacci. Considerato uno dei più grandi matematici moderni, autore del “Liber Abbaci” e noto per la celebre sequenza numerica che porta il suo nome, Fibonacci nacque a Pisa nel 1170. Per rendere merito al suo genio, il Comune, l’Università di Pisa e il Sistema Museale di Ateneo, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Pisa, organizzano le “Giornate Fibonacci” dal 20 al 23 novembre prossimo, un programma di quattro giorni dedicati alla sua figura con convegni, incontri, concerti che si svolgeranno tutti da remoto, con dirette sui canali Facebook e YouTube del Comune, dell’Università e della Scuola Normale. In programma anche la emissione di un francobollo commemorativo, il primo che Poste Italiane dedica alla figura Leonardo Fibonacci.
Le celebrazioni cadono intorno al 23 novembre, noto internazionalmente come il giorno di Fibonacci, perché all’americana, la data diventa 1 1/ 2 3, ossia l’inizio della successione che porta il suo nome: una sequenza di numeri in cui ogni numero è la somma dei due che lo precedono.
«L'emergenza Covid-19 non poteva fermare questo importante anniversario - commenta il Rettore, Paolo Mancarella - Celebrare Leonardo Fibonacci ad 850 anni dalla sua nascita significa, per la nostra Università, rendere omaggio ad un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità. E se da un lato può dispiacere l'aver dovuto riprogrammare tutti gli eventi in modalità "a distanza", mi piace pensare che anche questo è un modo per onorare il suo genio. Non dobbiamo dimenticare, d'altronde, che la famosa serie di Fibonacci, che ha un’applicazione quasi universale, dall’arte all’aritmetica e dalla geometria alla biologia, è utilizzata anche nel web e in informatica per risolvere alcuni particolarissimi algoritmi».
«Fibonacci - spiega il professor Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore - è stato un matematico fondamentale, il suo lavoro costituì un ponte fra la matematica nota nel mondo occidentale e quella degli arabi. Una figura di scienziato internazionale, nuova appunto perché capace di recepire due culture scientifiche lontane e di avvicinarle. Come Scuola Normale abbiamo ricordato la sua grandezza dando il suo nome a uno dei nostri gruppi di ricerca, il Laboratorio Fibonacci».
«Già a partire dall’anno scorso - spiega l’assessore al turismo del Comune di Pisa Paolo Pesciatini - avevo scritto personalmente al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere l’emissione di un francobollo, il primo in Italia, dedicato alla figura di Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, per celebrarlo degnamente in occasione dell’850 anniversario della nascita. L’emissione del francobollo che ci è stato riconosciuto e che si effettuerà, unitamente all’annullo speciale, è stato previsto come il coronamento di un ricchissimo programma di eventi con valenza culturale e turistica, oggi purtroppo ridotto, in onore di questo grande genio pisano, primo algebrista cristiano, che ha “disegnato”, per parafrasare il professor Gadducci, il modo di fare matematica e commercio nel mondo occidentale. Le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria non scalfiranno il prestigio degli eventi che con i nostri poli universitari andremo comunque a realizzare dal 20 al 23 novembre. Tutte le altre manifestazioni che avevamo già cantierato: mostre, presentazioni, visite guidate e gli altri approfondimenti volti alla scoperta delle spettacolari implicazioni che la successione di Fibonacci e il numero aureo hanno nella musica, nelle arti figurative, nell’armonia della natura...sono soltanto rinviati!»
Giornate Fibonacci (20-23 novembre 2020) – Fibonaccidì
Venerdì 20 novembre (ore 17.00) Saluti ufficiali e presentazione dei giorni dedicati a Leonardo Fibonacci. Interventi di Michele Conti, sindaco di Pisa, Paolo Mancarella, rettore Università di Pisa. Lezione su Fibonacci di Pier Daniele Napolitani. Modera Chiara Bodei.
Sabato 21 novembre (ore 17.00) Presentazione del volume “Ipotesi per Fibonacci”, antologia di racconti inediti di fantascienza. Con gli autori Linda De Santi, Alessandro Fambrini e Francesco Verso. Modera Fabio Gadducci.
Domenica 22 novembre (ore 17.00) “Fibonacci nelle scienze e nelle arti”. Con Marco Abate, Pierluigi Barrotta, Massimo Dringoli, Sergio Giudici, Dario Matteoni. Modera Giuseppe Mazzotta.
Lunedì 23 novembre
(ore 11.00) La fumettista Claudia Flandoli, autrice de “Il libro di Leonardo”, incontra gli studenti del Liceo Artistico “F. Russoli”. Introduce Fabio Gadducci
(ore 16.30) Cerimonia per l’emissione e annullo speciale del francobollo dedicato a Leonardo Pisano detto Fibonacci. Interventi di Michele Conti, sindaco di Pisa, Paolo Mancarella, rettore Università di Pisa, Paolo Pesciatini, assessore al turismo Comune di Pisa, Consuelo Loiero, direttrice provinciale di Pisa di Poste Italiane.
(ore 17.00) Concerto per clavicembalo. Elisabetta Guglielmin suona le Variazioni Goldberg BWV 988 di J. S. Bach. Introduce Sergio Giudici.
(ore 18.00) Presentazione del libro “L'uomo che ci regalò i numeri” di Paolo Ciampi. Modera Michele Taddei.
Acido urico e rischio cardiovascolare: studio FAST fa luce sull'efficacia di due farmaci
Grazie a una ricerca internazionale a cui ha partecipato la Cardiologia Universitaria di Pisa, si è fatto luce sull’efficacia dei farmaci allopurinolo e febuxostat per controllare i livelli di acido urico nel sangue, responsabile – oltre che di patologie come la gotta - anche di un aumentato rischio cardiovascolare, in particolare di infarto del miocardio e ictus. Lo studio si chiama FAST, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista medica “The Lancet”, è stato coordinato da una commissione di cui fa parte il professor Raffaele De Caterina, ordinario di Cardiologia dell’Università di Pisa e direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia 1.
“Il trattamento e la prevenzione delle manifestazioni cliniche legate all’acido urico è oggi affidato sostanzialmente a due farmaci, allopurinolo e febuxostat, quest’ultimo più efficace nel ridurne i livelli ematici – spiega il professor Raffaele De Caterina, coautore dello studio – L’uso di questo farmaco era stato però limitato dal sospetto di un aumento degli eventi cardiovascolari emerso in uno studio americano, CARES. La ricerca FAST ha invece dissipato dubbi sulla sicurezza cardiovascolare comparativa dei due farmaci, dimostrandone l’equivalenza in termini di morte cardiovascolare, ospedalizzazione per infarto e ictus cerebrovascolare”.
La ricerca ha coinvolto oltre 6000 pazienti seguiti per 7 anni e ha concluso per una sostanziale equivalenza di allopurinolo e febuxostat. In aggiunta – e dato non trascurabile – ci sono state meno morti per tutte le cause nel gruppo febuxostat rispetto al gruppo allopurinolo (222 contro 263), dissipando definitivamente i dubbi sulla sicurezza cardiovascolare del farmaco più efficace e innovativo attualmente già disponibile.
“L’avere a disposizione l’arma del febuxostat nel ridurre i livelli di acido urico in pazienti con indicazioni al trattamento, e in particolare in quelli con manifestazioni articolari già evidenti, è un significativo passo avanti nella farmacologia clinica cardiovascolare e reumatologica”, conclude il professor Raffaele De Caterina.
Acido urico e rischio cardiovascolare: studio FAST fa luce sull’efficacia di due farmaci
Grazie a una ricerca internazionale a cui ha partecipato la Cardiologia Universitaria di Pisa, si è fatto luce sull’efficacia dei farmaci allopurinolo e febuxostat per controllare i livelli di acido urico nel sangue, responsabile – oltre che di patologie come la gotta - anche di un aumentato rischio cardiovascolare, in particolare di infarto del miocardio e ictus. Lo studio, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista medica “The Lancet”, si chiama FAST ed è stato coordinato da una commissione di cui fa parte il professor Raffaele De Caterina, ordinario di Cardiologia dell’Università di Pisa e direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia 1 (nella foto a destra).
“Il trattamento e la prevenzione delle manifestazioni cliniche legate all’acido urico è oggi affidato sostanzialmente a due farmaci, allopurinolo e febuxostat, quest’ultimo più efficace nel ridurne i livelli ematici – spiega il professor Raffaele De Caterina, coautore dello studio – L’uso di questo farmaco era stato però limitato dal sospetto di un aumento degli eventi cardiovascolari emerso in uno studio americano, CARES. La ricerca FAST ha invece dissipato dubbi sulla sicurezza cardiovascolare comparativa dei due farmaci, dimostrandone l’equivalenza in termini di morte cardiovascolare, ospedalizzazione per infarto e ictus cerebrovascolare”.
La ricerca ha coinvolto oltre 6000 pazienti seguiti per 7 anni e ha concluso per una sostanziale equivalenza di allopurinolo e febuxostat. In aggiunta – e dato non trascurabile – ci sono state meno morti per tutte le cause nel gruppo febuxostat rispetto al gruppo allopurinolo (222 contro 263), dissipando definitivamente i dubbi sulla sicurezza cardiovascolare del farmaco più efficace e innovativo attualmente già disponibile.
“L’avere a disposizione l’arma del febuxostat nel ridurre i livelli di acido urico in pazienti con indicazioni al trattamento, e in particolare in quelli con manifestazioni articolari già evidenti, è un significativo passo avanti nella farmacologia clinica cardiovascolare e reumatologica”, conclude il professor Raffaele De Caterina.
Lo studio su "The Lancet":
Mackenzie IS, Ford I, Nuki G, Hallas J, Hawkey CJ, Webster J, Ralston SH, Walters M, Robertson M, De Caterina R, Findlay E, Perez-Ruiz F, McMurray JJV, MacDonald TM; FAST Study Group. Long-term cardiovascular safety of febuxostat compared with allopurinol in patients with gout (FAST): a multicentre, prospective, randomised, open-label, non-inferiority trial. Lancet. 2020 Nov 6:S0140-6736(20)32234-0. doi: 10.1016/S0140-6736(20)32234-0. Epub ahead of print. PMID: 33181081.
Nasce al Polo Universitario di Livorno il master per formare esperti nel settore marittimo e portuale
Nasce a Livorno su iniziativa del Polo Universitario Sistemi Logistici dell’Università di Pisa, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Federmanager e Camera di Commercio Maremma e Tirreno, il nuovo master di primo livello in “Smart and Sustainable Operations in Maritime and Port Logistics”. Il master mira a formare figure professionali altamente qualificate e dotate di un mix di conoscenze e competenze multidisciplinari che siano in grado di gestire gli aspetti tecnici e tecnologici, legali e manageriali, fondamentali per guidare l'innovazione nel settore marittimo e portuale. Il corso partirà a marzo del 2021, con iscrizioni aperte fino all’11 gennaio.
Il master avrà una durata di 12 mesi e sarà svolto in formula part-time: le lezioni saranno tenute il venerdì pomeriggio e il sabato, in modo da facilitare la partecipazione anche a candidati che hanno l’esigenza di conciliare l’attività formativa con il lavoro. Il percorso didattico prevede 300 ore di lezioni frontali, in cui lezioni teoriche si alterneranno con attività pratiche quali esercitazioni in aula, lavori di gruppo e analisi di casi studio, e 500 ore di tirocinio, che permetteranno ai partecipanti di confrontarsi con casi reali e di applicare le nuove conoscenze acquisite. I risultati del tirocinio saranno poi riportati in un project work e discussi nella prova finale.
Sono 5 i moduli in programma: Infrastrutture di Trasporto e Sistema Logistico Marittimo e Portuale, Sostenibilità, Quadro normativo e Contrattualistica nel settore Marittimo, Frontiere Tecnologiche (IoT, Process Analytics, Blockchain, Cybersecurity, Automazione), Management ed Internazionalizzazione.
Il master si rivolge a operatori e manager di aziende operanti nel settore marittimo e portuale interessati ad aggiornare le proprie competenze, oltre che a laureati in discipline tecniche, economiche e giuridiche che ricercano opportunità di formazione e di carriera nella logistica. Le figure professionali in uscita saranno in grado di affrontare efficacemente i processi di digitalizzazione ed automazione delle imprese operanti nel settore marittimo-portuale.
“Il master – ha dichiarato il direttore, professor Davide Aloini (nella foto in basso) - realizza una offerta formativa unica nel panorama nazionale, intercettando in modo multidisciplinare i bisogni formativi più recenti del settore logistico marittimo e portuale. Il bilanciamento di contenuti tecnologico-ingegneristici con quelli dell’area giuridico-economica è finalizzato a chiarire come le tecnologie 4.0 possano impattare positivamente sulle operazioni logistiche e dunque formare professionisti in grado di cogliere in maniera efficace le opportunità di innovazione per il sistema, all'insegna della sostenibilità ed efficienza”.
Il master è stato selezionato e finanziato dal MISE – Ministero dello Sviluppo Economico – tra i "progetti innovativi di formazione in industrial engineering e management di impresa”.
Il corso costa 4.000 euro ed è previsto il rimborso anche integrale grazie ai voucher della Regione Toscana. Maggiori informazioni e contatti sono disponibili sul sito del master (www.masterport40.it) o sulle sue pagine Facebook e LinkedIn.
Assegnista di ricerca dell’Università di Pisa vince il Premio Feltrinelli Giovani per le Scienze filosofiche
Venerdì 13 novembre, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, l'Accademia Nazionale dei Lincei ha proclamato i vincitori dei Premi Antonio Feltrinelli 2020, tra cui figura Salvatore Carannante, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa. Carannante è stato insignito del Premio Feltrinelli Giovani per le Scienze filosofiche, dell'importo di 50.000 euro.
Nato a Napoli nel 1988, Carannante si è formato all'Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore. I suoi ambiti di ricerca sono la filosofia tra '400 e '500 (con particolare riferimento a Niccolò Cusano, Giordano Bruno e Leonardo da Vinci), l'idealismo tedesco e la storia della storiografia filosofica.
È autore delle monografie “Giordano Bruno e la caccia divina” (Edizioni della Normale, 2013), “Giordano Bruno e la filosofia moderna. Linguaggio e metafisica” (Le Lettere, 2016), “Unigenita natura. Dio e universo in Giordano Bruno” (Edizioni di Storia e Letteratura, 2018), “Un Teseo per la nuova Germania” (Aguaplano - Officina del libro, 2018), e di numerosi contributi scientifici. Ha collaborato all'enciclopedia “Giordano Bruno. Parole concetti immagini” e fa parte della redazione della rivista «Rinascimento», promossa dall'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento.
I prestigiosi Premi Antonio Feltrinelli sono assegnati dall’Accademia Nazionale dei Lincei grazie al fondo Antonio Feltrinelli, un patrimonio autonomo e inalienabile, gestito dall’Accademia Nazionale dei Lincei al fine di conferire premi nazionali e internazionali a persone che si siano rese illustri nelle scienze e nelle arti. Nel 2020 sono stati indirizzati agli studiosi di “Scienze morali e storiche”. I quattro premi “Antonio Feltrinelli Giovani”, riservati a cittadini italiani che non abbiano superato il 40° anno di età alla data del 31 ottobre 2019, sono stati assegnati anche i settori Filologia e Linguistica, Storia e cultura della musica Storia e geografia