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Nell’ambito degli #ErasmusDays 2020, in programma dal 15 al 17 ottobre quest’anno prevalentemente online in tutta Europa, con eventi e iniziative aperte quali webinar, incontri virtuali, mostre fotografiche, giochi online e programmi radiofonici, anche l’Università di Pisa è presente con un evento organizzato da “European Law and Gender”, ELaN, modulo Jean Monnet del Dipartimento di Giuriprudenza. L’evento, pubblicizzato sul sito ufficiale delle giornate, si propone di sollecitare un confronto aperto sul tema dell’impatto di genere della pandemia, in particolare in Italia, attraverso le testimonianze di donne che raccontano le conseguenze del Covid-19 sul lavoro, sulla maternità, sulla salute, sulla vita quotidiana.

 

Screenshot_2020-10-16 #ErasmusDays 2020 - European Law Gender(1).png

Un momento del video


“Abbiamo raccolto voci rappresentative di alcune delle tante situazioni che da marzo ad oggi le donne italiane si trovano a sperimentare – spiega la prof.ssa Elettra Stradella, coordinatrice del progetto – per portarle sullo scenario europeo nelle giornate dedicate all’Erasmus +, in cui tutti i Paesi cercano di far conoscere l’innovazione e la crescita culturale che attraverso questo programma è possibile realizzare. In questi mesi con il nostro blog sul sito del progetto abbiamo contribuito al dibattito europeo sull’impatto di genere della diffusione del Covid-19, raccogliendo riflessioni giuridiche, sociologiche, narrazioni personali, e a settembre abbiamo partecipato all’organizzazione del primo convegno delle costituzionaliste italiane dedicato proprio a questo tema. Ora vogliamo aprire uno spazio libero di confronto a partire dal video “HERstory”, convinte che la ricerca e la riflessione scientifica sulle questioni di genere debba prendere le mosse sempre dalle donne, e dalle loro storie”.

Venerdì, 16 Ottobre 2020 08:25

Concorso fotografico "Plastic-click"

In occasione della mostra temporanea “La plastica e noi” il Museo bandisce il concorso "Plastic-click", che ha come tema l’inquinamento da plastica che incontriamo quotidianamente nelle nostre vite. Rifiuti abbandonati lungo sentieri, spiagge, marciapiedi, parchi pubblici, scuole, centri storici, saranno i soggetti che permetteranno di inquadrare la portata del problema, con l’obiettivo di esprimere un punto di vista personale.

Il concorso fotografico è aperto a tutti ed è diviso in due sezioni:
La sezione SENIOR (over 14 anni)
La sezione JUNIOR (under 14 anni)

Le 20 migliori fotografie di entrambe le sezioni, valutate da una giuria, saranno esposte in una mostra temporanea presso il Museo.

Inoltre, le tre migliori fotografie della sezione SENIOR saranno premiate con:
1° premio – Ingresso al museo con visita guidata gratuita per un massimo di 8 persone, 50 € di buono spesa presso lo shop del Museo ed una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.
2° premio – Abbonamento annuale al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, 30 € di buono spesa presso lo shop del Museo ed una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.
3° premio – Ingresso famiglia (5 persone) gratuito, 20 € di buono spesa presso lo shop del Museo e una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.

Le tre migliori fotografie della sezione JUNIOR saranno premiate con:
1° premio – Buono spesa da 50 € da spendere presso lo shop del Museo e una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.
2° premio – Buono spesa da 30 € da spendere presso lo shop del Museo e una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.
3° premio – Buono spesa da 20 € da spendere presso lo shop del Museo e una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.

La giuria si riserva inoltre la possibilità di premiare con una menzione speciale una o più foto meritevoli che non rientrino tra le tre premiate di ogni sezione.

Partecipa al concorso seguendo il regolamento allegato e invia, entro il 31 Marzo 2021, da una a tre fotografie all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Scarica il regolamento

Scarica la liberatoria sezione SENIOR

Scarica la liberatoria sezione JUNIOR

Scarica la presentazione della mostra “La plastica e noi”

Venerdì, 16 Ottobre 2020 08:08

Concorso fotografico "Plastic-click"

In occasione della mostra temporanea “La plastica e noi” il Museo bandisce il concorso "Plastic-click", che ha come tema l’inquinamento da plastica che incontriamo quotidianamente nelle nostre vite. Rifiuti abbandonati lungo sentieri, spiagge, marciapiedi, parchi pubblici, scuole, centri storici, saranno i soggetti che permetteranno di inquadrare la portata del problema, con l’obiettivo di esprimere un punto di vista personale.

Il concorso fotografico è aperto a tutti ed è diviso in due sezioni:
La sezione SENIOR (over 14 anni)
La sezione JUNIOR (under 14 anni)

Le 20 migliori fotografie di entrambe le sezioni, valutate da una giuria, saranno esposte in una mostra temporanea presso il Museo.

Inoltre, le tre migliori fotografie della sezione SENIOR saranno premiate con:
1° premio – Ingresso al museo con visita guidata gratuita per un massimo di 8 persone, 50 € di buono spesa presso lo shop del Museo ed una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.
2° premio – Abbonamento annuale al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, 30 € di buono spesa presso lo shop del Museo ed una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.
3° premio – Ingresso famiglia (5 persone) gratuito, 20 € di buono spesa presso lo shop del Museo e una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.

Le tre migliori fotografie della sezione JUNIOR saranno premiate con:
1° premio – Buono spesa da 50 € da spendere presso lo shop del Museo e una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.
2° premio – Buono spesa da 30 € da spendere presso lo shop del Museo e una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.
3° premio – Buono spesa da 20 € da spendere presso lo shop del Museo e una borraccia in metallo offerta da Acque SPA.

La giuria si riserva inoltre la possibilità di premiare con una menzione speciale una o più foto meritevoli che non rientrino tra le tre premiate di ogni sezione.

Partecipa al concorso seguendo il regolamento allegato e invia, entro il 31 Marzo 2021, da una a tre fotografie all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Scarica la presentazione della mostra “La plastica e noi”

Gevorg YeghikyanSi chiama Gevorg Yeghikyan, ha 27 anni ed è di nazionalità armena, il primo studente a ottenere un dottorato in Data Science in Italia. Ha presentato e discusso nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana della Scuola Normale la propria tesi sui fenomeni di mobilità nelle città, uno studio a metà strada fra geografia umana, scienza dei dati e architettura, che ha avuto giudizi eccellenti anche da esperti internazionali. La sua tesi di dottorato è un esempio perfetto della “mission” del dottorato: dati e modelli innovativi che fanno capire meglio fenomeni sociali complessi, come il funzionamento di una città. La tesi è intitolata “Urban structure and mobility as spatio-temporal complex networks”, e Yeghikyan è stato seguito da un panel interdisciplinare di supervisione composto da Mirco Nanni (ISTI-CNR), Angelo Facchini (Scuola IMT), Marco Conti e Andrea Passarella (IIT-CNR) e Bruno Lepri (FBK Trento).

Lanciato nel 2017 e oggi alla quarta edizione, il dottorato portato a termine da Yeghikyan è il primo ad essere stato attivato sul territorio nazionale ed è offerto congiuntamente da tutte le università e gli enti di ricerca di Pisa - Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR - e dalla Scuola IMT Alti Studi Lucca.

Un corso che sta già dando risultati in termini di successo degli allievi e dei progetti di ricerca cui si dedicano. Nel periodo del lock down a una dottoranda in Data Science venne commissionato uno studio per analizzare gli spostamenti dei cittadini pugliesi attraverso l’analisi delle celle telefoniche. Ultimamente altri studenti hanno individuato un nuovo metodo per stabilire l’indice di pace di una nazione in tempo reale, analizzando le news internazionali attraverso una piattaforma Google. I dottori di ricerca in Data Science sono a tutti gli effetti studenti del corso di Perfezionamento (PhD) della Scuola Normale, ma il dottorato è frutto della sinergia di tutte le istituzioni coinvolte e vede come coordinatore il professor Dino Pedreschi dell’Università di Pisa.

È il primo in Italia a essere pensato per formare la figura del Data Scientist, uno scienziato capace di usare dati e modelli di interpretazione per avanzare le conoscenze nel proprio campo specifico o all'incrocio fra discipline diverse, indipendentemente dalle infrastrutture che raccolgono i dati (Data engineering) e dalla loro utilizzazione commerciale (Data Business). Ciò si traduce, in termini di ingressi di nuovi allievi, nella massima apertura a tutti i laureati, non solo in discipline STEM o economiche, e, per quanto riguarda il post dottorato, in un ventaglio più ampio di possibilità professionali nella ricerca e nell'innovazione industriale e sociale. Ieri sono stati proclamati gli 8 vincitori del nuovo ciclo di dottorato in Data Science, che insieme a due vincitori di borse Marie-Curie si aggiungono ai 27 già iscritti.

«Si tratta di una esperienza altamente proficua – commenta Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale -. Gli studenti in Data Science hanno modo di vivere un percorso accademico all’insegna della commistione di discipline diverse, con tante istituzioni che contribuiscono alla loro formazione, ciascuna che dà il proprio specifico contributo nell’ambito che gli è più consono. La Scuola Normale, con la propria tradizione nel campo della matematica e della fisica».

«Ormai da vent’anni la scienza dei dati è una delle eccellenze pisane, figlia di una storia iniziata qui mezzo secolo fa con il primo corso di laurea in Informatica del nostro Paese - aggiunge il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – La creazione, nel 2017, di questo dottorato congiunto in Data Science, il primo in Italia, è stato un nuovo importante capitolo in questa storia. Tanto da aver dato origine al primo Dottorato nazionale in Intelligenza Artificiale che parte dal prossimo anno accademico e che il nostro Ateneo coordina assieme al CNR. Ancora una volta il futuro trova a Pisa l’ambiente ideale in cui svilupparsi».

«La collaborazione interdisciplinare delle istituzioni accademiche di Pisa e della Scuola IMT di Lucca – sottolinea Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna - è uno dei valori aggiunti di questo dottorato, insieme alle opportunità di placement che si aprono per chi consegue il titolo di ‘data scientist’, figura professionale sempre più necessaria in ambito accademico, istituzionale e aziendale. Il carattere interdisciplinare dell’iniziativa si riscontra anche nel team della Scuola Superiore Sant'Anna coinvolto, team che appartiene a quasi tutti gli Istituti della Scuola, con l’obiettivo di approfondire i legami che intercorrono tra i diversi ambiti di ricerca della Scuola e la scienza dei dati, nata a sua volta dall’incontro di una pluralità di interessi scientifici e tecnologici».

«Il Dottorato in Data Science – afferma il Direttore della Scuola IMT, Pietro Pietrini - è esempio virtuoso per almeno due motivi. Primo, perché caratterizzato da un approccio multidisciplinare che integra proficuamente competenze tra loro apparentemente distanti; secondo, perché frutto del lavoro congiunto tra l'Università e il CNR di Pisa e quello di tutte e tre le Scuole Superiori ad Ordinamento Speciale della nostra regione. Dimostrazione concreta dell’elevato livello della rete formativa che si è venuta a creare».

Conclude il presidente del CNR Massimo Inguscio: «Il dottorato in Data Science rappresenta uno splendido esempio di studi originali e ricerche multidisciplinari espressione di una strategia che vede il CNR operare in sinergia con università e mondo della ricerca per dare una risposta alle complesse sfide socio-economiche-ambientali che la nostra società e il mondo stanno affrontando. La scienza dei dati è tra gli studi strategici utili per sostenere la trasformazione e la rivoluzione digitale del Paese con l'obiettivo di realizzare una società più resiliente, sostenibile, efficiente ed equa. Significativo che questo avvenga oggi nella città dove il CNR con l'università e Adriano Olivetti diede inizio al calcolo elettronico italiano. Sono particolarmente lieto che il primo “dottore di ricerca” in Data Science sia un giovane brillante studente armeno che ha scelto l'Italia come seconda casa a dimostrazione che il mondo della ricerca è senza barriere e il merito è l'unico criterio di inclusione».

 

IMG 20180513 WA0011Il professor Gabriele Tomei, associato di Sociologia generale al Dipartimento di Scienze Politiche, è il nuovo presidente della Associazione Italiana di Valutazione (AIV). È stato eletto durante la XXIII assemblea dell’Associazione, che si è tenuta il 9 ottobre in via telematica, e resterà in carica per il triennio 2020-2023. Succede alla dott.ssa Erica Melloni, ricercatrice senior dell’Istituto di Ricerca Sociale di Milano, con cui il professor Tomei aveva avuto modo di collaborare prima in qualità di membro del consiglio direttivo della Associazione (2014-2017) e poi come co-editor della rivista scientifica RIV-Rassegna Italiana di Valutazione (fascia A) per il triennio 2017-2020.

Il professor Tomei si occupa di valutazione delle politiche sociali e dello sviluppo, con un interesse specifico per i problemi teorici e metodologici della valutazione partecipata. Ha svolto attività di valutazione professionale su interventi sociali complessi in Italia ed all’estero, per conto di enti pubblici, organizzazioni di terzo settore, agenzie internazionali. Nel 2009 ha diretto presso l’Università di Pisa il Master di II livello in “Valutazione degli Interventi di Politica Sociale e Sviluppo Territoriale”. Dal 2018 è Direttore Scientifico del Centro di Ricerca VOIS sulla Valutazione di Outcome e di Impatto Sociale dei Programmi Complessi istituito presso il Dipartimento di Scienze Politiche ed è membro designato del Comitato Consultivo sulla Valutazione presso il MAECI.

L’Associazione Italiana di Valutazione – AIV, fondata nel febbraio 1997, riunisce oltre 250 professionisti del settore privato e del settore pubblico, amministratori pubblici, ricercatori e docenti universitari di varie discipline che praticano, studiano e insegnano la valutazione e materie ad essa collegabili. AIV ha come obiettivo prioritario quello di diffondere la cultura della valutazione tra gli attori coinvolti nel processo di formulazione e attuazione delle politiche pubbliche e per questo propone convegni tematici, attività formative generali in tema di valutazione e specifiche in tema di performance, seminari e convegni, produce una rivista quadrimestrale e promuove una collana editoriale, sostiene l’animazione della community dei valutatori italiani attraverso l’organizzazione di gruppi di 9 lavoro tematici: cooperazione allo sviluppo, pari opportunità, sviluppo locale e rurale nei programmi comunitari, università e ricerca, performance della PA, istruzione e istituzioni formative, comunicazione e digital literacy, politiche sociali, valutazione e professioni.

EliseoCon una tesi discussa a distanza in cui ha analizzato due diverse tipologie di protesi uditiva impiantabile, si è laureato in Ingegneria biomedica all’Università di Pisa Eliseo Angelo Salotta, studente sordo che ha seguito il suo percorso di studi con grande determinazione e passione. Ventisei anni, originario di Enna, Eliseo parla un ottimo italiano e interagisce seguendo il labiale. Vincitore di borsa di studio e di posto alloggio, ha abitato nella residenza universitaria del "Nettuno" e nel 2018 ha svolto un periodo di Erasmus a Siviglia.

Nei suoi anni universitari Eliseo è stato seguito dall'USID, l'Ufficio Servizi per l'Integrazione di studenti con disabilità dell’Università di Pisa, prevalentemente mediante l'affiancamento di studenti part-time che lo hanno aiutato nella frequenza delle lezioni prendendo appunti per lui. Ha svolto anche il lavoro part-time con l'USID, svolgendo attività di trasformazione testi in formato accessibile per altri studenti con disabilità, dimostrando grande spirito di autonomia e di generosità. “È sempre una gioia accompagnare nel percorso universitario studenti come Eliseo che con la loro positività, entusiasmo e gratitudine rappresentano un continuo stimolo per rendere il nostro ateneo sempre più accogliente e inclusivo per tutti – ha commentato il professor Luca Fanucci, delegato del rettore all’integrazione degli studenti e del personale con disabilità e DSA.

La sua tesi, dal titolo “Studio e analisi comparativa di impianti cocleari e protesi a conduzione ossea” è stata discussa con il professor Giovanni Vozzi, che commenta così il risultato raggiunto da Eliseo: “Mi ha colpito che lo studente Salotta abbia discusso una tesi su due diverse tipologie di protesi uditive impiantabili mostrandone i vantaggi e i limiti di ognuna di esse e proponendo delle possibili migliorie, visto il suo deficit uditivo. In realtà, però è da notare che la peculiarità del corso di Laurea triennale in Ingegneria Biomedica è quella di fornire agli studenti gli strumenti necessari per progettare e sviluppare nuovi dispositivi biomedicali che possano migliorare lo stile e la qualità di vita del prossimo. La cosa che mi ha profondamente toccato della discussione del lavoro di tesi di Salotta è stata la frase finale della sua presentazione, dove ha fatto notare come ad oggi gli occhiali sono dei dispositivi biomedicali che correggono il deficit visivo ma ormai non vengono più percepiti come tali dal paziente stesso e dalla società, anzi sono diventati spesso degli oggetti di moda. E basandosi su questa considerazione Salotta si augura che in futuro la stessa cosa possa accadere per le protesi uditive, cioè che non vengano più percepite dal paziente e dalla società come dispositivi ”speciali” ma dispositivi di uso comune”.

Con parole di incoraggiamento per tutti i ragazzi affetti da sordità, Eliseo commenta il risultato raggiunto: “Non siamo noi a scegliere come dobbiamo nascere o come vorremmo essere. La natura impone le sue leggi e noi dobbiamo rispettarle ma la natura stessa ci insegna come reagire di fronte agli ostacoli e come poterli superare. Pensiamo per un attimo ad un esile filo d'erba che cresce in mezzo all'asfalto. Come ha potuto superare, per raggiungere la luce, questo ammasso di pece dura e resistente!?

Ogni tipo di handicap si trascina dietro qualche rinuncia, momenti di scoraggiamento, di delusioni, di sacrifici ma nello stesso tempo, come dicevo prima, la natura stessa ci spinge a saper governare tutto quanto imponendoci la lotta per la rivincita in questo gioco della vita. Lo studio, nel caso di handicap di natura neurosensoriale, diventa un ostacolo non indifferente, tant'è che molti giovani studenti si ritirano dopo la scuola dell'obbligo.

proclamazione eliseoIl momento della proclamazione a distanza.


Il mio, vuole essere un monito di incoraggiamento per tutti coloro che sono affetti da sordità, ad andare avanti con tenacia perché se c'è buona volontà non c'è ostacolo. Presso l'Università di Pisa ho trovato, grazie ai servizi dell'USID, grande sostegno negli studi con un ottimo servizio di tutoraggio oltre che sensibilità e disponibilità.

Lo scorso 9 ottobre ho conseguito la laurea in Ingegneria biomedica, ce l'ho fatta! L'esile filo d'erba che oltrepassa l'asfalto. Possiamo farcela a realizzare i nostri progetti di vita, coraggio, io non voglio fermarmi!”.

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