Incarico per lavoro autonomo sul tema "Studio di sistemi energetici ad elevata efficienza a servizio del laboratorio di prossima realizzazione di Ingegneria sanitaria ambientale"
Paralisi cerebrale infantile, finanziato un progetto di ricerca coordinato dall’Università di Pisa
È un progetto europeo che ha come obiettivo costruire una rete europea per la diagnosi e l’intervento precoci nei neonati a rischio di sviluppare una paralisi cerebrale infantile, quali ad esempio i nati pre-termine o i neonati con parto difficoltoso. Si chiama “BornToGetThere - Implementation of early detection and early intervention service delivery in infants at risk for cerebral palsy to promote infants’ psychomotor development and maternal health” e sarà coordinato per 4 anni da Andrea Guzzetta, professore associato di Neuropsichiatria infantile presso il dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell'Università di Pisa, con la partecipazione di altri 9 partner provenienti da 3 paesi europei (Italia, Danimarca e Paesi Bassi), da 2 paesi associati (Georgia e Sri Lanka) e dall’Australia. Per la Toscana, insieme all’Università di Pisa, partecipano la Fondazione Stella Maris, la Fondazione Toscana Life Sciences e Hubstract srl. Il progetto è stato finanziato con 3.7 milioni di euro nell’ambito della sfida sociale dedicata alla Salute (SC1) del programma Horizon 2020.
«“BornToGetThere” si pone l’obiettivo di migliorare i programmi sanitari per la diagnosi e la sorveglianza precoci delle menomazioni associate nei neonati con paralisi cerebrale – spiega il professor Guzzetta - Da un lato, vogliamo favorire l'erogazione personalizzata di interventi precoci e la prevenzione delle complicanze secondarie per i neonati e, dall’altra, un efficace sostegno ai genitori».
Il progetto implementerà la prima International Clinical Practice Guideline in diversi paesi in Europa (Italia, Danimarca, Paesi Bassi), in paesi a reddito medio (Georgia, Sri Lanka) e presso popolazioni difficili da raggiungere (Remote Queensland e Western Australia). “BornToGetThere” porrà inoltre particolare attenzione alla relazione vitale tra il bambino e i suoi genitori (e in particolare con la madre), relazione che viene messa in pericolo quando gli eventi perinatali modificano la salute del bambino e dalla cui salvaguardia dipendono la qualità di vita del bambino e l’armonia della famiglia.
La paralisi cerebrale infantile è la disabilità fisica più comune nell'infanzia, che colpisce più di 1 milione di persone in Europa e più di 17 milioni in tutto il mondo. Mentre la sua incidenza è attualmente inferiore a 2 su 1000 nei nati in paesi ad alto reddito, si ritiene che i tassi siano notevolmente più elevati nelle economie a medio e basso reddito. Causata da un danno a carico del sistema nervoso centrale che si origina durante la gravidanza o nelle primissime settimane di vita, essa comporta un'alterazione persistente delle funzioni motorie e sensoriali con livelli molto diversi di gravità a seconda delle circostanze. Trattandosi di una condizione che persiste per tutto l'arco della vita, comporta enormi costi sanitari e sociali con un impatto difficilmente calcolabile sulle famiglie e sulla comunità.
Welcome Week Erasmus Students 2019/2020
We are pleased to invite all Erasmus incoming to the WELCOME WEEK 2020 from February 10th to 15th, 2020, organized in partnership with Erasmus Student Network (ESN).
During the Welcome Week, we run a fantastic programme of events and activities designed to help you settle in, make friends and adapt to life at Pisa.
EVENT SCHEDULE
Monday - February 10th, 2020, 5.30pm
Aula Magna del Polo Piagge
Welcome Conference + Aperitivo Meet your friends
During the Conference you will receive very useful information about Pisa, the University and the Erasmus life in general. And it will be the first opportunity to meet ESN staff and a lot of other Erasmus.
Tuesday - February 11th, 2020
Pisa’s City Tour + Carnival Night
Wednesday - February 12th, 2020
Pranzo Unipi + Flag Party
Thursday - February 13th, 2020
Sport Day
Friday - February 14th, 2020
Trip to Lucca + Like Party
Saturday - February 15th, 2020
Night out in Florence
Students can find more information and details on ESN facebook page.
Paralisi cerebrale infantile, finanziato un progetto di ricerca coordinato dall’Università di Pisa
È un progetto europeo che ha come obiettivo costruire una rete europea per la diagnosi e l’intervento precoci nei neonati a rischio di sviluppare una paralisi cerebrale infantile, quali ad esempio i nati pre-termine o i neonati con parto difficoltoso. Si chiama “BornToGetThere - Implementation of early detection and early intervention service delivery in infants at risk for cerebral palsy to promote infants’ psychomotor development and maternal health” e sarà coordinato per 4 anni da Andrea Guzzetta, professore associato di Neuropsichiatria infantile presso il dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell'Università di Pisa, con la partecipazione di altri 9 partner provenienti da 3 paesi europei (Italia, Danimarca e Paesi Bassi), da 2 paesi associati (Georgia e Sri Lanka) e dall’Australia. Per la Toscana, insieme all’Università di Pisa, partecipano la Fondazione Stella Maris, la Fondazione Toscana Life Sciences e Hubstract srl. Il progetto è stato finanziato con 3.7 milioni di euro nell’ambito della sfida sociale dedicata alla Salute (SC1) del programma Horizon 2020.
«“BornToGetThere” si pone l’obiettivo di migliorare i programmi sanitari per la diagnosi e la sorveglianza precoci delle menomazioni associate nei neonati con paralisi cerebrale – spiega il professor Guzzetta, a destra nella foto - Da un lato, vogliamo favorire l'erogazione personalizzata di interventi precoci e la prevenzione delle complicanze secondarie per i neonati e, dall’altra, un efficace sostegno ai genitori».
Il progetto implementerà la prima International Clinical Practice Guideline in diversi paesi in Europa (Italia, Danimarca, Paesi Bassi), in paesi a reddito medio (Georgia, Sri Lanka) e presso popolazioni difficili da raggiungere (Remote Queensland e Western Australia). “BornToGetThere” porrà inoltre particolare attenzione alla relazione vitale tra il bambino e i suoi genitori (e in particolare con la madre), relazione che viene messa in pericolo quando gli eventi perinatali modificano la salute del bambino e dalla cui salvaguardia dipendono la qualità di vita del bambino e l’armonia della famiglia.
La paralisi cerebrale infantile è la disabilità fisica più comune nell'infanzia, che colpisce più di 1 milione di persone in Europa e più di 17 milioni in tutto il mondo. Mentre la sua incidenza è attualmente inferiore a 2 su 1000 nei nati in paesi ad alto reddito, si ritiene che i tassi siano notevolmente più elevati nelle economie a medio e basso reddito. Causata da un danno a carico del sistema nervoso centrale che si origina durante la gravidanza o nelle primissime settimane di vita, essa comporta un'alterazione persistente delle funzioni motorie e sensoriali con livelli molto diversi di gravità a seconda delle circostanze. Trattandosi di una condizione che persiste per tutto l'arco della vita, comporta enormi costi sanitari e sociali con un impatto difficilmente calcolabile sulle famiglie e sulla comunità.
In Gipsoteca un incontro sull’arte neoclassica del Salon parigino del 1819
Giovedì 6 febbraio, alle ore 17.00, alla Gipsoteca di arte antica in Piazza San Paolo all’Orto 20, si terrà la conferenza «"Pygmalion et Galathée" di Anne-Louis Girodet nel Salon del 1819: il canto del cigno dell'età neoclassica», primo appuntamento del ciclo “Giovedì in Gipsoteca: conversazioni di archeologia, arte e architettura”, a cura del corso di laurea in Scienze dei Beni culturali dell’Università di Pisa. Relatrice sarà Chiara Savettieri.
La conferenza costituirà un’occasione per comprendere meglio il Salon parigino del 1819 in cui, oltre alla “Zattera della Medusa” di Géricault, con cui inizia la stagione romantica in Francia, fu esposto il meno noto “Pygmalion et Galathée” di Anne-Louis Girodet. Questa tela, per il soggetto scelto e per lo stile, appare agli antipodi del capolavoro di Géricault: attraverso una analisi incrociata della committenza, del contesto culturale e delle intenzioni dell’artista, comprenderemo il duplice volto di Girodet, artista non classificabile né come neoclassico, né come romantico tout court, e di conseguenza rifletteremo sulla problematicità di certe categorie della storia dell’arte.