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Giovedì 13 febbraio alle 15, nell’Aula Pacinotti della Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa, si festeggia la IX Giornata mondiale della radio, la manifestazione promossa dall’UNESCO per celebrare uno dei mezzi di comunicazione più amati. Il tema di quest’anno è “We are diversity”, uno slogan che sottolinea la potenzialità del mezzo radiofonico di unire le persone, superando le diversità. Il titolo del convegno di Pisa è "Per una radio sempre diversa: da Marconi al 5G e oltre": «Quello di oggi è un evento che intende proiettare nel futuro questo mezzo vitale, in grado di rinnovarsi, e che dimostra la sua longevità di anno in anno, grazie all’universalità del linguaggio e alla varietà dei programmi che riesce a presentare – afferma Paolo Morandotti, coordinatore scientifico del Comitato Italradio».
«È la molteplicità di tecnologie con cui ne possiamo fruire a rendere la radio ancora più universale via etere, via satellite, in streaming su pc o su smartphone, tramite podcast, ormai per ascoltare la radio non è più necessario averne una – aggiunge Filippo Giannetti, docente di telecomunicazioni nell’Ateneo pisano – Grazie a questa varietà di mezzi è possibile raggiungere ascoltatori molto diversi tra loro, per cultura, categoria sociale e area geografica. La diversità tecnologica diventa quindi un mezzo per unire ascoltatori diversi».
Pisa è una della “capitali della radio”, ospitando a poca distanza dalla città la stazione voluta da Guglielmo Marconi, la prima in Italia a onde lunghe, e vanta una solida tradizione nelle ricerche e nella didattica sulle tecnologie delle telecomunicazioni. «La veloce evoluzione delle tecnologie impone anche un continuo aggiornamento dell’offerta di formazione dell’Università – afferma Maria Sabrina Greco, presidente del corso di laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni – e anche noi abbiamo voluto adeguarci. Abbiamo profondamente rinnovato nei contenuti molti corsi esistenti, comunicazioni satellitari, fotoniche, sistemi radar e di telerilevamento, e ne abbiamo introdotti di nuovi, come quello appunto, sulle tecnologie 5G. I nostri laureati devono poter ambire ad una immissione rapida ed efficace nel mercato del lavoro. Li prepariamo per questo».
«È una delle tecnologie più collaudate, ma anche in rapida evoluzione – commenta Luigi Cobisi, segretario generale di Italradio – Mezzi come la radio permettono una libertà di ascolto e trasmissione eccezionale a costi minimi, realizzando effettiva inclusione sociale».
Media partner della Giornata sarà l'emittente regionale Radio Toscana (FM 104,70 e 88,00 MHz) che nella giornata del 13 febbraio trasmetterà alcune interviste con i relatori.

cover_inside_stradella.jpgIl volume “Le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere” raccoglie gli atti dell’omonimo convegno organizzato a Pisa nel gennaio 2019 dalla Conferenza nazionale degli organismi di parità delle Università italiane e dal Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Progetto Universitrans.

Il libro curato dalla professoressa Elettra Stradella dell’Ateneo pisano ed edito dalla Pisa University Press è tra le opere finaliste del Premio Nabakov.


Pubblichiamo di seguito alcuni passidalla prefazione di Elettra Stradella.
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Che l’Università rappresenti una delle istituzioni chiamate a dare attuazione ai valori costituzionali, tra cui in particolare quello dell’eguaglianza, formale e sostanziale, è dato pressoché ovvio.
Meno ovvie, però, sono le forme con le quali la differenza, sessuale in particolare, è pensata ed agita nel contesto universitario.

Il Convegno i cui Atti sono raccolti in questo Volume ha costituito uno snodo cruciale nell’impegno dell’Università di Pisa per far crescere la riflessione scientifica e l’azione degli Atenei, ben rappresentati dalla Conferenza nazionale degli organismi di parità delle Università italiane, che è stata promotrice dell’iniziativa, intorno alle questioni LGBTQI+, alla complessità dell’identità di genere e alle misure concrete che gli Atenei sono chiamati a mettere in campo per offrire autentica cittadinanza a tutte le studenti e tutti gli studenti in vario modo non conformi al paradigma eteronormativo.

A seguito di questa iniziativa, ma comunque in continuità con quanto già fatto nel 2018 e nel 2017, nel maggio scorso il CUG ha approvato una mozione di sostegno al documento politico del Toscana Pride 2019, con particolare riferimento alle parti relative all’“Educazione alle differenze” e all’“Autodeterminazione”, che rappresentano due ambiti fondamentali di azione dell’Università, sul fronte culturale-formativo da un lato, su quello delle politiche per l’inclusione dall’altro: parte centrale della riflessione che si è sviluppata nel convegno e che segna le pagine di questo volume è proprio quella degli strumenti per l’autodeterminazione delle persone trans nelle comunità universitarie attraverso il riconoscimento dell’identità di elezione. Va ricordato, come sottolinea anche Patrizia Tomio nella sua postfazione, che da questo convegno è sfociata una mozione collettiva rivolta alla Conferenza dei rettori grazie alla quale, con il lavoro incessante del Progetto indipendente Universitrans, si stanno oggi diffondendo negli Atenei italiani buone pratiche orientate alla piena tutela del diritto all’autodeterminazione di genere.

Pensare e agire la differenza sessuale e le differenze di genere all’interno dell’Università comporta necessariamente il tentativo di costruire un terreno comune, a partire da visioni anche profondamente diverse del significato della differenza sessuale in primis, e di quanto il dato biologico e il dato simbolico incidano sulla costruzione della soggettività e sulle relazioni di potere che si instaurano all’interno della società e nella cristallizzazione che ne operano gli ordinamenti giuridici.

 

Sede
Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia

Obbiettivo del corso
Il corso ha come obiettivo le acquisizioni di competenze necessarie per effettuare consulenze tecniche (CTU/CTP) in ambito giudiziario sulle problematiche connesse ai rischi psicosociali ed in particolare allo stress lavoro-correlato. Si tratta di un percorso teorico-pratico multidisciplinare che descrive ed approfondisce il tema dei lavoratori affetti da danni di tipo psichico potenzialmente di tipo occupazionale. Verranno illustrati i presupposti normativi, le tutele assicurative ed i principali elementi di valutazione psicodiagnostica del lavoratore, indispensabile nell’iter giuridico di riconoscimento di una malattia psichica di origine occupazionale. Verranno inoltre forniti elementi pratici per comprendere l’excursus medico-legale dei lavoratori ed i punti di maggior criticità.

Requisiti per l'ammissione
Sono ammessi a partecipare alla selezione i candidati, anche cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea, in possesso, alla data di scadenza del Bando, di uno tra i seguenti Diplomi di Laurea o titolo equivalente conseguito in Italia o all’estero:

  • laurea di  Medicina e chirurgia
  • laurea Magistrale in Psicologia
  • laurea in Giurisprudenza

Scadenza domanda di ammissione
27 aprile 2022

Costo
€ 390

Bando e moduli

Si ricorda che, come previsto dall’articolo 7 del bando Prot. 2214 del 10/02/2022, la quota d’iscrizione, pari a € 390 (trecentonovanta/00), deve essere versata in un’unica soluzione entro martedì 3 maggio 2022 attraverso pagoPA collegandosi a questo link e indicando nel campo causale “Cognome e nome – CdP in “Elementi medici e giuridici per il riconoscimento di malattia psichica di origine occupazionale nel contenzioso medico-legale”.

Contatti
Rudy Foddis Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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