Il Premio Vittorio Sainati è arrivato alla XII edizione
Il Premio di studio di filosofia intitolato a Vittorio Sainati è un’iniziativa intellettuale e scientifica che nasce dalla collaborazione di diverse realtà istituzionali e culturali appartenenti al territorio pisano e che, nel corso della sua storia, è giunto ad acquisire un’eco e un’importanza di livello nazionale.
Vittorio Sainati, scomparso nel novembre 2003, è stato un illustre docente di Filosofia Morale e di Filosofia Teoretica dell’Università di Pisa. Alla sua memoria è dedicato il progetto che nasce nel 2006 su impulso delle Edizioni ETS, della famiglia Sainati e di un gruppo di amici e allievi dello stesso Sainati, tra cui i professori Adriano Fabris e Gianfranco Fioravanti che si sono dedicati al Premio sin dalle sue origini. La casa editrice pisana è stata lieta di farsi promotrice di questa iniziativa in nome del rapporto professionale e personale instauratosi negli anni con Vittorio Sainati, che è stato suo fondamentale e prezioso collaboratore. Con le Edizioni ETS infatti Sainati ha pubblicato importanti volumi, quali Filosofia e linguaggio, Idealismo e neohegelismo, Dall’idealismo all’ermeneutica, Logica e filosofia.
L’attività è stata concepita dagli organizzatori in modo che venisse portato avanti il forte impegno mostrato da Sainati nel sostenere i giovani studiosi. Per un intero decennio, così, il Premio ha accolto tesi di dottorato elaborate da ricercatori di giovane età per sottoporle alla valutazione di una Commissione di livello nazionale, in vista della pubblicazione della migliore proposta all’interno di una delle collane filosofiche del catalogo ETS.
Nel corso di questi dieci anni il Premio ha ottenuto il Patrocinio del Presidente della Repubblica, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei Deputati, del Sindaco di Pisa, del Presidente della Provincia di Pisa, del Direttore della Scuola Normale Superiore, del Rettore dell’Università di Pisa e del Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia del medesimo Ateneo.
Il Premio inoltre ha dato la possibilità ai vincitori delle diverse edizioni, oltre di veder pubblicato il proprio lavoro di ricerca, di ricevere una targa donata dal Presidente della Repubblica e di presentare il proprio lavoro durante la cerimonia di premiazione.
A titolo di tesi vincitrici sono stati pubblicati volumi come Heidegger interprete di Kant, La memoria come capacitas Dei secondo Agostino, Universali linguistici e categorie grammaticali, per citare soltanto i testi premiati nelle prime edizioni.
A partire dall’anno 2016 il Premio ha assunto un nuovo volto, tentando di farsi portavoce anche di un’altra modalità di espressione della ricerca scientifica, sposata anch’essa in prima persona da Sainati. Il Premio ha trovato infatti un nuovo spazio all’interno della prestigiosa rivista di filosofia “Teoria”, edita dalle Edizioni ETS e fondata dallo stesso Vittorio Sainati nel 1981, e attualmente curata da Adriano Fabris.
Da due anni l’iniziativa accoglie proposte di articoli elaborati da giovani ricercatori, dando a questi ultimi la possibilità di vederne pubblicazione all’interno di una specifica sezione della Rivista, appositamente dedicata al Premio. Proprio in virtù del proposito di promuovere l’attività di ricerca scientifica, italiana come pure internazionale, e restituire così un adeguato riconoscimento al lavoro degli studiosi che la portano avanti, il Premio ha previsto la possibilità di pubblicare, oltre al miglior saggio proposto e in quanto tale vincitore del Premio, anche altri contributi ritenuti qualitativamente validi.
L’ultima edizione del Premio ha visto vincitore il dottor Luca Gili con un saggio dal titolo L’Aristotele di Vittorio Sainati e l’Aristotele dei contemporanei. È stato un immenso piacere, per la casa editrice e per la Commissione giudicatrice, poter conferire il premio a un lavoro che fosse la testimonianza vivente dell’operato di colui per il quale esso è stato istituito: la qualità della ricerca scientifica in sé e l’eredità filosofica lasciata da Sainati ai ricercatori delle nuove generazioni.
Attualmente è in corso la XII edizione del Premio, giunta già alla seconda fase prevista dal relativo bando. Nei prossimi mesi, la Giuria valuterà le proposte dei concorrenti al fine di selezionare, in vista della pubblicazione, il lavoro migliore e, eventualmente, gli altri articoli meritevoli. Entro la fine della primavera verrà quindi proclamato il nome del vincitore. A seguito dell’esito dell’edizione in corso, inoltre, verrà organizzata una cerimonia di premiazione ospitata dall’Università di Pisa, nella quale sarà presentata la nuova versione assunta dal Premio e saranno menzionati i lavori vincitori delle ultime due edizioni.
Selezione per un contratto di lavoro a tempo determinato della durata di 12 mesi per le esigenze della Direzione Affari Legali e Generali - Riapertura 31/5
Avvisi di fabbisogno interno nell’ambito del progetto "Energy harvesting da vibrazioni strutturali"
Avviso di fabbisogno interno per "Assistenza, gestione e utilizzazione di sistemi per analisi di genomica strutturale delle piante" - scad 30/3
Cantina Jazz: sono di scena il carciofo e la birra
Domenica 25 marzo dalle 19,30 al Cinema Teatro Lumiere di Pisa (Vicolo del Tidi 6) va in scena il terzo appuntamento del cartellone “CantinaJazz – il Suono del Benessere” che avrà come protagonisti il carciofo e la birra. Sarà la prof. Manuela Giovannetti, direttrice del Centro Nutrafood dell’Università di Pisa, ad aprire la serata e a presentare le virtù nutraceutiche del carciofo e della birra. Seguiranno come sempre degustazioni e concerto.
L’appuntamento fa parte della rassegna multisensoriale "CantinaJazz - il Suono del Benessere" organizzata dall'Associazione Musicale Sinestesica in collaborazione con il "Centro interdipartimentale di ricerca nutraceutica e alimentazione per la salute dell'Università di Pisa NutraFood", il "Corso di Studio in Viticoltura ed Enologia dell'Università di Pisa" e il Cinema-Teatro Lumiere. L'iniziativa ha il patrocinio del Comune di Pisa e il supporto della Banca Popolare di Lajatico.
I computer del futuro realizzati atomo per atomo con materiali bidimensionali
Fabbricare dispositivi elettronici sempre più piccoli, come i transistor, definendo materiali e strutture atomo per atomo, è possibile grazie a metodi di ingegneria quantistica. Lo dimostra una ricerca pubblicata su Nature Nanotechnology e condotta dal dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, l’Università di Texas a Dallas e dall’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, coinvolti nel progetto europeo Graphene Flagship. La ricerca apre prospettive sul futuro delle tecnologie digitali che potranno essere disegnate atomo per atomo tramite supercomputer in una fabbrica digitale.
Da più di mezzo secolo, l’aumento della potenza dei computer è legato alla miniaturizzazione dei transistor, i dispositivi elementari presenti in ogni circuito elettronico. La miniaturizzazione ha consentito di inserire un numero maggiore di transistor, più veloci ed efficienti, in un singolo circuito e quindi di costruire calcolatori sempre più potenti. Oggi i transistor sono arrivati a dimensioni di poche decine di nanometri. Il nuovo studio dimostra che esiste una tecnica per procedere oltre, usando materiali bidimensionali per ottenere un controllo a livello di singolo atomo e arrivando a dimensioni di pochi nanometri.
Il team italo-statunitense ha delineato le possibili strategie per progettare e realizzare transistor intervenendo direttamente sulla struttura degli atomi attraverso la sovrapposizione di “fogli” di materiali bidimensionali. I materiali bidimensionali sono materiali il cui spessore è dato da pochi atomi, ma hanno una superficie molto ampia, che ha permesso ai ricercatori di creare strutture composite, costituite da fogli di materiali diversi e assemblati lateralmente e verticalmente. Le strutture così ottenute si chiamano eterostrutture, e possono essere verticali, se i materiali sono impilati uno sull’altro, oppure laterali, se gli strati di materiali bidimensionali vengono disposti l’uno accanto all’altro.
“Queste strutture ci permettono di fare una ingegneria quantistica – spiega Giuseppe Iannaccone, professore di elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa – ovvero di produrre artificialmente materiali e dispositivi completi, le cui proprietà elettroniche e le cui funzioni siano progettate e ottimizzate atomo per atomo”.
Il team ha dimostrato che con i materiali costruiti come eterostrutture laterali è possibile realizzare transistor e processori digitali, con prestazioni che potranno essere sempre più elevate. Tale tecnica potrà sostituire gli attuali metodi di miniaturizzazione dei dispositivi elettronici.
“Le tecnologie di fabbricazione dei materiali bidimensionali hanno fatto progressi notevoli negli ultimi anni, ma siamo ancora all’inizio dell’individuazione dei processi che ci permettono di fare crescere in laboratorio eterostrutture laterali – sottolinea Francesco Bonaccorso, ricercatore dell’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia – per questo motivo è estremamente utile esplorare le innumerevoli possibilità con simulazioni su larga scala, in modo da concentrare gli investimenti dove la probabilità di successo è massima”.
Le prestazioni dei nuovi materiali sono stati studiati tramite una sistema di “design” per l’ingegneria quantistica, cioè un sistema di simulazione a computer basato su super calcolatori e sofisticati software, i quali permettono di costruire dispositivi comprendenti migliaia di atomi. Grazie a queste simulazioni i ricercatori possono esplorare le caratteristiche e le potenzialità tecnologiche dei materiali e delle strutture ottenute dalla loro combinazione, realizzando una vera fabbrica virtuale. Una volta individuati i transistor più promettenti, sarà necessario verificare se la loro produzione su larga scala sia un obiettivo raggiungibile su scala industriale.
Studenti dell’Unipi in trasferta a Cadiz per le Giornate di studio italo-spagnole
Dal 18 al 21 marzo, un gruppo di studenti dei dipartimenti Scienze Politiche e di Giurisprudenza dell’Università di Pisa hanno partecipato alle Giornate di studio italo-spagnole all’Università di Cadìz (Spagna), coordinate dai professori Rita Biancheri, Alfredo Fioritto e Josè Maria Perez Monguiò e organizzate nell’ambito dei progetti di internazionalizzazione dell’Ateneo pisano. Gli incontri, che proseguono da alcuni anni, promuovono uno scambio di esperienze non solo sul piano didattico ma anche sui contenuti delle ricerche e vedono gli studenti direttamente coinvolti nella formazione e nella crescita di una comunità che sia aperta al confronto e anche efficace sul piano dell’apprendimento dei contenuti professionalizzanti.
I temi affrontati nell’ultima edizione sono stati rispettivamente: “La violencia social y mecanismos para su control: especial consideraciòn a la violencia de genero” e “Desafìos actuales del derecho administativo España-Italia”. Le riflessioni scientifiche, condivise dai docenti delle due università durante i seminari tenuti sia a Pisa che a Cadìz, saranno prossimamente pubblicati in un volume edito dalla Pisa University Press, con l’intento di stimolare il dibattito in ottica multidisciplinare e aprire ad un proficua comparazione sui contenuti discussi durante i lavori.
Le giornate si sono concluse con la visita al municipio di El Puerto Santa Maria dove il sindaco, David de la Encina Ortega, ha spiegato il funzionamento amministrativo del Comune e le attività dei diversi settori - in particolare l’organizzazione del servizio sociale - permettendo agli studenti di conoscere l’attuazione delle diverse policies.
Elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche 8,9 e 10 maggio 2018
A Pisa i National Erasmus Games
Pisa ospita la quinta edizione dei National Erasmus Games, diventando per tre giorni capitale dello sport internazionale e dell’Erasmus. Per l’evento, che si terrà dal 23 al 25 marzo 2018 al Centro Universitario Sportivo di Pisa (CUS), sono attesi circa 330 studenti Erasmus che arriveranno da 19 città italiane dove stanno svolgendo la loro esperienza di mobilità. Strutturati come delle vere e proprie Olimpiadi Erasmus, i NEG prevedono che gli studenti delle sezioni del network italiano si sfidino nelle diverse discipline sportive previste (calcio a 5, volley, basket e beach volley) indossando non i colori della propria nazione d’origine, bensì quelli della città in cui svolgono il loro periodo di mobilità studio, che rappresenta per loro una seconda patria d’adozione.
La presentazione dei NEG si è svolta nella Sala Baleari del Comune di Pisa, alla presenza del vicesindaco Paolo Ghezzi, di Francesco Marcelloni, prorettore alla Cooperazione e relazioni internazionali dell'Università di Pisa, Marco Zeo, responsabile organizzazione evento, Manuela Locci, responsabile progetti ESN Italia, Alessandro Griffi, presidente ESN Pisa.
La sezione dell’Erasmus Student Network di Pisa è riuscita ad aggiudicarsi l’organizzazione di questo importante evento grazie alla sinergia con tutti gli Enti del territorio, Università di Pisa, la Regione Toscana, il Comune di Pisa, il DSU Toscana, che hanno garantito il pieno supporto. Un successo che conferma la proiezione internazionale della città.
Da sinistra: il vicesindaco Paolo Ghezzi, Manuela Locci, responsabile progetti ESN Italia, Marco Zeo, responsabile organizzazione evento, Alessandro Griffi, presidente ESN Pisa, Francesco Marcelloni, prorettore alla Cooperazione e relazioni internazionali.
Nella mattinata di venerdì 23 marzo si terrà la cerimonia di apertura presso il CUS, durante la quale verranno presentate le squadre partecipanti che sfileranno tutte insieme, divise per delegazioni cittadine, in una vera e propria Flag Parade, dando inizio ufficiale all’evento. A seguire, inizieranno i tornei e le partite si terranno tutte presso le strutture del CUS, che ha dato il suo pieno appoggio e sostegno logistico e istituzionale all’evento.
Durante i NEG verrà inoltre implementato anche un altro progetto internazionale, ExchangeAbility, con cui da anni il network nazionale dell’ESN intende dimostrare che l’Erasmus e lo sport sono accessibili a tutti. Per tale motivo sarà organizzata, in collaborazione con la sezione pisana dell’AIPD Associazione Italiana Persone Down, una partita di calcio a 5 fra gli studenti internazionali e i ragazzi con sindrome di Down.
I NEG
I Neg, meglio conosciuti come Olimpiadi Erasmus, sono un evento sportivo a carattere nazionale che Erasmus Student Network Italia promuove ogni anno e organizza assieme alle sezioni locali dell’associazione. Durante i giochi studenti stranieri provenienti da tutti gli Atenei italiani si sfideranno in varie discipline sportive rappresentando non la loro nazione di provenienza, bensì i colori della città che li ospita durante il loro periodo di mobilità. Le squadre vincitrici per ogni disciplina guadagnano il diritto di partecipare agli International Erasmus Games, che, svolgendosi in maniera analoga, raccolgono partecipanti da ogni nazione d’Europa.
LA STORIA
Fin dai suoi albori, Erasmus Student Network Italia ha rivolto la propria attenzione all’organizzazione di progetti sportivi, raccogliendo l’invito dell'Unione Europea che ha inserito tra gli obiettivi del nuovo programma Erasmus+ la promozione dello sport di base riconoscendo lo sport come momento importante d’integrazione sociale e culturale.
ESN PISA
L’ESN - Erasmus Student Network è un’associazione studentesca di volontariato no profit che si occupa dell’integrazione degli studenti stranieri giunti in città col programma di scambio internazionale “Erasmus+”.