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Comunicati stampa

Grazie alla collaborazione tra il Museo di Storia naturale e il Museo Botanico dell'Università di Pisa, con l'inizio dell'anno parte un nuovo ciclo di incontri sull'illustrazione scientifico-botanica, dal titolo "Disegnare al Museo". Gli incontri, aperti a tutti coloro che vogliono approfondire questo argomento, sono suddivisi in livello base, intermedio e avanzato.

Il primo incontro si svolgerà venerdì 25 gennaio presso l'Orto botanico, sarà di livello base e avrà come tema "Gemme e rami". Dati i posti limitati, è richiesta l'iscrizione (tel. 050 2211316, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; oppure 050 2212983, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Anche quest'anno il dipartimento di Matematica e il corso di laurea in Matematica dell'Università di Pisa organizzano, nel periodo dal 28 al 30 gennaio, la "Settimana Matematica", appuntamento rivolto a studenti delle ultime classi delle scuole superiori che sta diventando una tradizione consolidata nel panorama dell'orientamento universitario. L'iniziativa ha sempre riscosso un enorme successo, testimoniato dalla sempre crescente quantità di richieste di partecipazione pervenute da istituti di tutte le province toscane e anche da province extra-regionali: gli studenti che parteciperanno alla "Settimana Matematica" saranno circa 150, e le scuole coinvolte saranno 36, delle province di Pisa, Livorno, Lucca, Firenze, Massa, Grosseto, Pistoia, ma anche di La Spezia, Salerno, Genova, Latina, Perugia, Roma, Biella, Chieti, Cagliari.

La manifestazione, che si terrà presso il dipartimento di Matematica in Largo Pontecorvo 5, si articolerà in vari momenti, alcuni collegiali, altri in cui gli studenti saranno divisi in gruppi. Agli studenti che parteciperanno sarà data la possibilità di scegliere tra 8 possibili laboratori: "Esplorazioni matematiche con il foglio di calcolo"; "Ripartiamo da 0"; Giochi con e senza probabilità; Dai problemi matematici dei Samurai al teorema di Napoleone; Dalla mela di Newton all'era spaziale passando per Einstein: la matematica in orbita; Giochi e strategie; La matematica delle elezioni. I ragazzi potranno così conoscere il corso di laurea e il dipartimento di Matematica della nostra Università e provare l'esperienza di lezioni di matematica di tipo universitario. Come tutti gli anni avranno un ruolo cruciale i tutors, studenti del corso di laurea in Matematica che affiancheranno i partecipanti nelle varie attività previste.

Con il loro progetto hanno ricreato un disegno compositivo ormai cancellato dal tempo, reintroducendo piante scomparse negli anni e inserendo nuove essenze e motivi ornamentali in grado di valorizzare le varie aree del giardino. È stata una vera esperienza sul campo quella vissuta dagli studenti del corso di "Analisi, recupero e valorizzazione del giardino storico" attivato all'Università di Pisa all'interno del corso di laurea magistrale "Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio", che li ha coinvolti in un concorso mirato alla presentazione di progetti per il recupero del giardino di Villa Sismondi in Valchiusa (Pescia).

Tra i vari elaborati presentati, è stato dichiarato vincitore quello del gruppo di studenti composto da Irene Bernardi, Massimo Mirabile e Lorenzo Simonetti, per la particolare originalità della proposta progettuale. In riconoscimento della qualità del loro lavoro, l'Associazione di Studi Sismondiani ha disposto l'erogazione di un premio, consistente in un buono per l'acquisto di libri sul tema del giardino storico. La commissione giudicatrice, composta da Lucia Tomasi Tongiorgi, delegata del rettore per le iniziative culturali, Anna Maria Pult Quaglia, vicepresidente dell'Associazione di Studi Sismondiani, Giacomo Lorenzini e Galileo Magnani, professori dell'Università di Pisa, ha unanimemente ritenuto degni di menzione tutti gli elaborati presentati.

La villa in Valdichiusa con l'annesso podere fu acquisita a fine Settecento da Sismonde de Sismondi, economista e colto studioso di storia e letteratura, discendente di una famiglia nobile originaria di Pisa, citata anche nella Divina Commedia di Dante. Sismondi scelse la villa come sua abitazione e qui si dedicò alla coltivazione e allo studio di tecniche agricole che lo portarono poi alla stesura del "Tableau de l'agriculture toscane" pubblicato a Ginevra nel 1801. In origine l'area riservata al giardino era molto ridotta e fu a metà Ottocento che i discendenti di Sismondi decisero di ampliarlo e arredarlo con specie esotiche imposte dalla moda del tempo, come magnolie, palme, camelie e bamboo. Negli anni il giardino è stato lentamente abbandonato ed oggi non risulta più avere uno stile compositivo ben determinato.

Tra gli elementi innovativi del progetto risultato vincitore, c'è l'introduzione lungo la scalinata centrale di un bersò ornato dalla Clematis; inoltre sono stati reintrodotti gli agrumi sul lato nord, ridossati alla parete, al riparo dalla tramontana. Le due palme da datteri a fianco della scalinata centrale danno slancio alla facciata della villa e riprendono uno stilema in voga all'inizio Novecento. In questa ottica rientra anche il roseto che fiancheggia la doppia gradinata. Come motivo ornamentale è stato introdotto il colore dato dal fogliame e dalla fioritura di Lavanda, Teucrium, Weigelia e Abelia.

Giovedì 24 gennaio, alle 15.30, nell'Aula Magna "A. Pacinotti" del Triennio di Ingegneria, l'architetto Olimpia Niglio terrà la conferenza "Il contributo della scuola italiana di ingegneria e di architettura in Colombia nella prima metà del XX secolo". La conferenza fa parte del ciclo di seminari previsti per l'anno accademico 2012-2013 curati dal corso di laurea magistrale in Ingegneria edile Architettura del dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni (DESTeC).

Olimpia Niglio, architetto, dottore di ricerca in Conservazione beni architettonici, dal 2006 è docente presso l'Universidad de Ibagué (Colombia), dove è titolare del corso di Restauro architettonico presso la Escuela International. Presso l'Università di Ibagué è coordinatore scientifico internazionale del gruppo di ricerca per il progetto di restauro urbano della città coloniale di Ambalema. Attualmente è visiting professor presso la Kyoto University in Giappone e presso l'Universidad de Concepción en Chile. È autore di oltre 200 pubblicazioni nel settore della Storia e del restauro dell'architettura.

Trenta nuovi allievi provenienti da tutto il mondo per il master MBA dell'Università di Pisa. Lunedì 21 gennaio, alle ore 14.30, presso il Palazzo dei Congressi, sarà inaugurata la IV edizione del master internazionale in Business Administration, uno dei pochi corsi post laurea in Italia interamente svolti in lingua inglese, organizzato dal dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa. Nell'occasione si terrà il workshop "Management experiences. An international perspectives" e si discuterà di alcune delle più significative esperienze di management internazionale con docenti universitari e manager aziendali.

Un evento unico per incontrare punti di vista e culture differenti con 30 nuovi allievi provenienti da 18 paesi diversi: Albania, Australia, Cina, Colombia, Finlandia, Georgia, Germania, Grecia, India, Italia, Messico, Perù, Romania, Slovacchia, Sri Lanka, Turchia, USA, Venezuela. Il master ha riscontrato un incremento nel numero delle richieste di partecipazione e di iscritti rispetto alle precedenti edizioni, grazie anche all'ampliamento con gli anni di collaborazioni internazionali, in termini di didattica, ospitando docenti stranieri provenienti da prestigiose università (Austin E. Cofrin School of Business - University of Wisconsin-Green Bay, Boston University School of Management, Cass Business School (London, UK), European Business School London, Louvain School of Management (Université Catholique de Louvain, Belgium), Norwegian School of Economics (Norvegia), Nottingam University Business School (UK), The George Washington University (USA), University of Sussex (UK), Victoria University, Melbourne) e testimoni aziendali dal Corporate Network del master.

Biodegradabili, economicamente competitivi e capaci di nutrire anche la pianta. Saranno così i vasi su cui stanno lavorando i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa. Il progetto, che durerà 18 mesi, si chiama Eco-Pot ed è stato appena finanziato dalla Regione Toscana con un contributo di circa 450mila euro. Oltre all'Ateneo pisano, i partner coinvolti sono il Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale dell'Università di Perugia, l'Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo del CNR, 58 aziende vivaistiche di Pistoia (tra le quali Vivai Sandro Bruschi, Vivai Piante Masetti Sabino, Romiti F.llli Mario & Marco) e la società di servizi di Coldiretti Impresa Verde Pistoia.

"Il nostro obiettivo è quello di realizzare vasi, di medie e grandi dimensioni, utilizzando materiali compositi, da noi sviluppati, costituiti da una matrice sintetica biodegradabile e materiale organico di scarto - spiega l'Ing. Maurizia Seggiani, ricercatrice del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale - capace, una volta interrato il vaso, di nutrire la pianta durante il processo di degradazione nel terreno ".

Il progetto Eco Pot promette dunque di rivoluzionare il comparto vivaistico. Anche se non esistono dati ufficiali si stima che in Italia questo settore consumi annualmente circa 440 milioni di vasi in polipropilene, il che naturalmente comporta problemi e oneri di smaltimento. Attualmente, i contenitori "biodegradabili" (talvolta dichiarati tali senza alcuna indicazione della normativa europea di riferimento) presenti sul mercato hanno scarse proprietà meccaniche e/o costi troppo alti come ad esempio i vasi in lolla di riso o in fibra di legno.

"I primi prototipi degli eco vasi saranno pronti entro alcuni mesi dall'avvio ufficiale del progetto - conclude Maurizia Seggiani – e una volta messo a punto il processo industriale di stampaggio procederemo alla produzione di circa 10.000 vasi di varie dimensioni le cui prestazioni saranno validate in vivaio, impiegando un ampio numero di piante differenziate per varietà ed età, come previsto nel progetto".

DIDASCALIA FOTO: Il team di ricercatori dellUniversità di Pisa impegnato nel progetto Eco Pot: al centro Seggiani Maurizia, a sinistra Monica Puccini e a destra Sandra Vitolo.

Prosegue l'attività di internazionalizzazione dell'Università di Pisa nei Paesi dell'America Latina: nel mese di dicembre una delegazione dell'Ateneo ha effettuato un tour nelle università del Brasile per presentare l'offerta formativa, stipulare accordi bilaterali tra le istituzioni e promuovere il programma "Scienza senza frontiere", grazie al quale nel corrente anno accademico 62 studenti brasiliani frequentano i corsi di studio a Pisa e a breve permetterà di accogliere i primi dottorandi.

"Scienza senza frontiere" è un'imponente iniziativa di mobilità e internazionalizzazione del sistema universitario e della ricerca brasiliano avviato dalla presidente Dilma Roussef nel 2011, che mira a promuovere esperienze di studio e ricerca all'estero per oltre 75.000 giovani brasiliani.

La visita istituzionale ha riguardato in particolare dieci università negli Stati di Sao Paolo, Mato Grosso do Sul e Rio de Janeiro e i due centri di ricerca Embrapa Gado de Corte e Fundaçao André Tosello, entrambi del settore agro-zootecnico. Ai docenti e agli studenti brasiliani sono stati illustrati i corsi di laurea, i programmi di dottorato, i servizi dell'Ateneo e della città di Pisa oltre al sistema educativo italiano e alle modalità di accesso all'università.

L'occasione è stata propizia per presentare il progetto di internazionalizzazione verso l'America Latina recentemente approvato dal Senato accademico che prevede l'esenzione dalle tasse universitarie per l'iscrizione alle lauree magistrali, un corso di lingua italiana al CLI, servizio mensa e wifi gratuiti. Dopo il Brasile l'attività di internazionalizzazione proseguirà verso altri Paesi dell'America Latina.

La gelosia delirante a cui sono associati comportamenti aggressivi come lo stalking, il suicidio o l'omicidio sarebbe legata ad uno squilibrio di una specifica area del cervello. E' questo il risultato di uno studio condotto da un team di ricercatori del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell'Università di Pisa e recentemente pubblicato sulla rivista CNS Spectrums della Cambridge University Press. Secondo gli autori dell'articolo - Donatella Marazziti, Michele Poletti, Liliana Dell'Osso, Stefano Baroni e Ubaldo Bonuccelli - le radici neuronali della cosiddetta "sindrome di Otello" si troverebbero nella corteccia frontale ventro-mediale, un'area del cervello che sovrintende complessi processi cognitivi e affettivi.

"Abbiamo elaborato un modello teorico – spiega Donatella Marazziti – basato sull'osservazione clinica dei pazienti affetti da schizofrenia, alcolismo e morbo di Parkinson nei quali sono molto comuni le manifestazioni di gelosia delirante, in particolare nei soggetti che soffrono di morbo di Parkinson e che sono curati con farmaci che incrementano la produzione di dopamina".

"L'indagine empirica delle basi neurali della gelosia è solo all'inizio e ulteriori studi sono necessari per chiarirne le radici biologiche", avverte Donatella Marazziti. Se infatti la gelosia è un sentimento del tutto naturale, il punto è individuare lo squilibrio biochimico che trasforma questo sentimento in un'ossessione pericolosa. Pensare che la relazione con la persona amata sia l'unica cosa importante della propria vita, interpretare erroneamente i comportamenti e i sentimenti del partner e percepire la sua perdita come una totale catastrofe sono ad esempio sintomi che alla fine possono portare a comportamenti aggressivi ed estremi.

"La speranza – conclude Donatella Marazziti - è che una maggiore conoscenza dei circuiti cerebrali e delle alterazioni biochimiche che sottendono i vari aspetti della gelosia delirante, possa aiutare ad arrivare ad un'identificazione precoce dei soggetti a rischio".

Sono circa novanta gli iscritti al corso di alta formazione in "Giustizia costituzionale e tutela giurisdizionale dei diritti" che si terrà a Pisa dal 14 gennaio al 1° febbraio 2013. Il Corso, organizzato dal dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa con il coordinamento scientifico del professor Roberto Romboli, avrà la durata di tre settimane, con lezioni tenute in lingua italiana e spagnola da docenti italiani, spagnoli e sudamericani.

I partecipanti al corso provengono dall'Italia e, in larghissima misura, da Paesi stranieri, soprattutto dell'America Latina. In particolare, gli iscritti a questa edizione provengono da Spagna (4), Brasile (46), Colombia (8), Ecuador (1), Costa Rica (16), Messico (4), Paraguay (1), Argentina (1), Perù (3). Oltre ai numerosi seminari su tematiche che vanno dai modelli di giustizia costituzionale, alla tutela sovranazionale dei diritti fondamentali, il corso prevede lo studio di casi pratici connessi all'attualità costituzionale, attraverso l'analisi di sentenze che hanno inciso nel campo della protezione dei diritti umani.

All'interno del corso sono anche state programmate alcune conferenze tenute da ospiti illustri, tra cui Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte  Costituzionale, Alessandro Pizzorusso, docente dell'Università di Pisa e membro dell'Accademia dei Lincei, Pablo Perez Tremps, dell'Università di Madrid "Carlos III" e giudice del Tribunal Constitucional, e Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale.

Un altro tassello del parco dell'innovazione e della ricerca di Pontedera, che sta sorgendo nell'area del "Dente Piaggio", è stato posto venerdì 11 gennaio 2013 con l'inaugurazione della sede del corso di laurea in Infermieristica e della segreteria studenti dell'Università di Pisa. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, il rettore dell'Ateneo pisano, Massimo Augello, e il direttore dell'Asl 5 di Pisa, Rocco Damone.

I locali che saranno utilizzati dal corso di laurea in Infermieristica sono composti da otto aule per l'insegnamento, ampi spazi comuni e uffici di segreteria. Il corso di laurea, che è tornato da alcuni anni a essere tenuto nella città di Pontedera, accoglie una cinquantina di studenti e già nello scorso anno ha prodotto i primi laureati.

La segreteria studenti è costituita invece da un ampio locale, al cui interno saranno a disposizione due operatori che svolgeranno sia attività di front-office che di back-office. Nella zona di attesa sono state installate quattro postazioni internet, che permetteranno agli studenti di navigare in rete e di accedere ai portali dell'Ateneo pisano per l'avvio di diversi procedimenti amministrativi. In sede, gli studenti e i laureati potranno svolgere tutte le pratiche inerenti la rispettiva carriera universitaria, dall'immatricolazione al ritiro del certificato di laurea. La segreteria sarà aperta le mattine dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12, oltre ai pomeriggi di martedì e giovedì, dalle ore 14.30 alle 17.30.

Le nuove strutture si trovano al piano terra del "Dente Piaggio", mentre al primo piano, che necessita di un successivo intervento di completamento, sarà allestito un laboratorio per sviluppare i progetti di cooperazione internazionale e sarà realizzata una foresteria destinata ad accogliere gli ospiti stranieri dell'Università di Pisa, quali docenti, ricercatori, dottorandi e studenti. Con il completamento del progetto, questa area diventerà così un vero e proprio polo della didattica, della ricerca e dell'innovazione, caratterizzandosi in modo particolare sul versante dell'internazionalizzazione.

Il potenziale di giovani interessati a questi servizi è molto elevato, visto che sono oltre 100 gli immatricolati e complessivamente più di 700 gli iscritti all'Università di Pisa residenti nel solo comune di Pontedera e diverse centinaia quelli che abitano nei comuni limitrofi.

Alla cerimonia ha partecipato un folto pubblico e le diverse autorità cittadine. Nel suo discorso, il sindaco Millozzi ha sottolineato l'importanza per il territorio delle due strutture inaugurate: "in una fase difficile per gli enti locali – ha detto – solo dalla sinergia di tutti è stato possibile procedere con questa realizzazione". Il sindaco ha poi ricordato che la struttura sarà dedicata a Daniela Donati, direttrice generale del Comune, prematuramente scomparsa, che aveva lavorato molto per questa realizzazione. Il rettore Massimo Augello ha voluto sottolineare l'importanza del rapporto con il territorio e la sua volontà di rafforzare notevolmente questa vocazione. Infine il direttore Rocco Damone ha evidenziato il livello qualitativo delle strutture sanitarie presenti in città e ha voluto ricordare anche l'importanza e la qualità della scuola infermieri di Pontedera.

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