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Comunicati stampa

Pisa, 2 maggio 2024 - L’Università di Pisa ha sperimentato un nuovo sistema di decontaminazione per rimuovere i metalli pesanti dai sedimenti marini sino al doppio più efficiente di quelli esistenti. I risultati dello studio compiuto su campioni dragati nel porto di Piombino in Toscana sono stati pubblicati sulla rivista Heliyon. In particolare, dopo 95 giorni di trattamento, l’innovativo sistema ha permesso una riduzione significativa di cromo (48,80%), nichel (61,53%), piombo (63,30%), rame (72,84%) e zinco (56,30%).

“Per la bonifica elettrocinetica dei sedimenti marini abbiamo ideato una particolare configurazione esagonale della matrice che si è dimostrata più efficiente nella rimozione dei metalli pesanti rispetto a quella lineare solitamente utilizzata – ha spiegato il professore Renato Iannelli del dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell’Ateneo pisano - Il progetto dell’impianto, la sua realizzazione e l’intera sperimentazione sono stati totalmente realizzati presso nostro dipartimento che ha una tradizione ventennale di studi sulla decontaminazione da metalli pesanti e idrocarburi”.

La bonifica elettrocinetica dei sedimenti avviene grazie alla migrazione dei metalli da catodi ad anodi sino al pozzetto catodico dove si solubilizzano e vengono così rimossi. Le configurazioni elettrodiche a tutt’oggi più utilizzate hanno una maglia quadrata, costituita da file di catodi alternate a file di anodi, in cui però questa migrazione rallenta in prossimità del catodo, tanto da richiedere un aumento della corrente e quindi un maggiore consumo di energia. La matrice esagonale ideata all’Università di Pisa, in cui ogni catodo è circondato da sei anodi, risolve questo inconveniente. Dimezzando infatti il numero dei catodi rispetto agli anodi, nella zona in cui nella configurazione tradizionale si osserva il rallentamento della migrazione dei metalli, la corrente raddoppiata facilita il completamento del percorso.

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Campionamenti subacquei dei sedimenti sul fondale del porto di Piombino (LI)

“I risultati di questa sperimentazione sui sedimenti marini prelevati dal porto di Piombino sono molto incoraggianti – conclude Renato Iannelli – questa ottimizzazione del processo di bonifica è utile per ridurre i consumi, i tempi di trattamento e gli scarti. Nell’ottica dell’economia circolare i sedimenti bonificati potranno poi essere convenientemente riusati come materiali di recupero nei cantieri e nei manti stradali”.

Insieme a Renato Iannelli hanno collaborato allo studio per l’Ateneo pisano Isabella Pecorini, ricercatrice, Francesco Pasciucco, assegnista di ricerca, e i dottorandi Erika Pasciucco ed Alessio Castagnoli.



La European Education and Culture Executive Agency della Commissione Europea ha individuato come progetto esemplare il modulo Jean Monnet "Mobilità, migrazioni e integrazione europea" (EUMOMI) che si è concluso a novembre dello scorso anno. Coordinato da Simone Paoli, ricercatore di Storia delle Relazioni Internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, il modulo finanziato dal programma Erasmus+ è stato segnalato – al termine della valutazione finale che si è appena conclusa – come un progetto che può costituire un esempio per nuove iniziative sulla stessa tematica.

Particolarmente apprezzati sono risultati la forte integrazione tra le varie componenti di EUMOMI, che combinava didattica, ricerca e terza missione e il numero, oltre che la rilevanza, delle iniziative e delle pubblicazioni scientifiche nate nei tre anni di sviluppo.

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I moduli Jean Monnet sono programmi brevi di insegnamento o corsi singoli nel quadro degli studi sull'Unione europea offerti presso un istituto di istruzione superiore. In effetti la complessa relazione tra la libera circolazione delle persone, le migrazioni e l’integrazione europea ha costituito in primo luogo l’argomento centrale di un inedito corso di 42 ore destinato agli studenti iscritti alla laurea magistrale “Unione Europea, processi globali e sostenibilità dello sviluppo”, ma fruibile dalla generalità degli studenti dell’Ateneo. Coerentemente con lo scopo di tutte le azioni Jean Monnet, il modulo ha rafforzato il ruolo degli studi europei nei curricula dell'Università di Pisa, in tal modo accrescendo il profilo nazionale e internazionale dell’ateneo nel campo degli studi europei. EUMOMI, tuttavia, ha coinvolto anche i dottorandi e attori non accademici, con azioni rivolte al pubblico generale, contribuendo all’attuale dibattito sulla sfida posta dalle migrazioni all’Unione Europea.

simone paoli webI risultati più significativi del progetto costituiscono ora una corposa eredità, come spiega lo stesso Simone Paoli (nella foto a destra): “Il corso, erogato completamente in inglese, ha ottenuto un alto livello di gradimento nelle valutazioni degli studenti e continuerà ad arricchire l’offerta formativa dell’Ateneo, anche nell’ambito dell’alleanza Circle U. Il sito web, al quale sono state dedicate molte energie, è diventato un punto di incontro per condividere le informazioni in materia di migrazioni, mobilità e integrazione e continua a essere aggiornato. La partecipazione delle associazioni e delle scuole – tra l’altro attraverso un percorso di formazione destinata ai docenti delle medie superiori – allo scopo di favorire la cittadinanza attiva e consapevole avrà un’eco lunga. Parimenti, la qualità del dibattito nei convegni e seminari previsti dal progetto, che ha coinvolto i massimi esperti internazionali in occasione della conferenza finale, ha fatto crescere nuove relazioni e intensificato quelle già esistenti, confermando l’università come uno spazio di dialogo e collaborazione al centro di quella diplomazia scientifico-culturale di cui si sente più che mai bisogno”.

La lotta per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione come lotta contro la corruzione, per l’uguaglianza e per la democrazia, a favore di un potere distribuito. È questo il tema centrale dell’incontro pubblico che si terrà giovedì 2 maggio, alle ore 17, presso l’aula magna storica del Palazzo della Sapienza. In dialogo, moderati dalla giornalista Francesca Franceschi: Paolo Coppola - docente di Informatica dell’Università di Udine e autore del libro “+ Digitale, - Corruzione, + Democrazia” - e Alberto Vannucci, docente di Politiche per l'integrità dell'amministrazione dell’Università di Pisa.

L’incontro è il secondo appuntamento del ciclo “Dialoghi su digitale e società” organizzato dall’Università di Pisa e pensato per offrire alla cittadinanza e alla comunità accademica, un’opportunità di un confronto con esperti di settore e un’occasione per saperne di più sulle tecnologie digitali e la rivoluzione informatica in atto nella nostra società.

TasksGenAI withB4DSLogoQuali sono i possibili casi di applicazione dei nuovi chatbot basati su IA, come ChatGPT? In due recenti studi pubblicati su riviste Elsevier, ricercatori dell’Università di Pisa hanno analizzato quantitativamente i task che gli utenti richiedono ai Generative Large Language Models (LLMs), individuando sei aree per le quali l’applicazione di questi chatbot innovativi potrebbe essere particolarmente determinante: risorse umane, programmazione software, office automation, social media, motori di ricerca ed educazione. I risultati di questi studi sono stati pubblicati su Technovation (Future applications of generative large language models: A data-driven case study on ChatGPT) e Technological Forecasting and Social Change (The impact of ChatGPT on human skills: A quantitative study on twitter data).

Gli autori dello studio fanno parte del gruppo di ricerca Business Engineering for Data Science (B4DS): “Tramite lo sviluppo e l’applicazione di tecniche di Natural Language Processing (NLP), siamo in grado di analizzare dati testuali di tipi diversi, come articoli scientifici, brevetti e user-generated content (ad esempio, post pubblicati sui social media), descrizioni di corsi – spiega Filippo Chiarello, ricercatore alla Scuola di Ingegneria e neo vicedirettore del Teaching and Learning Centre dell’Università di Pisa –  Il nostro obiettivo è estrarre informazioni per supportare la progettazione didattica e altri processi decisionali”.

Dall’analisi dei dati è emerso che, nelle aree risorse umane, programmazione software e office automation, ChatGPT e simili possono supportare il lavoro dei professionisti, specialmente per i compiti più meccanici e che generalmente richiedono un notevole dispendio di tempo. Ad esempio, gli utenti richiedono spesso di riassumere documenti testuali, o cercare informazioni di dominio. Per l’area dei social media, la AI Generativa può aiutare nei compiti di content creation, come la scrittura di tweets e la generazione automatica di immagini. Questo da un lato prospetta scenari promettenti per potenziare la creatività umana, dall’altro apre anche scenari preoccupanti, per diffusione di contenuti fake e per la potenziale minaccia all’originalità di scrittori e disegnatori. Un’altra area che è emersa è quella dei motori di ricerca: dai dati si osservano numerosi commenti relativi al fatto che i vari Google Search, Microsoft Bing, etc. potrebbero essere sostituiti dai nuovi chatbot basati su IA generativa. Inoltre, è stato misurato l’impatto che questi strumenti hanno sulle competenze. Gli ambiti riguardano le aree di comunicazione, collaborazione e creatività, lavoro con i computer, assistenza, social media. In questo panorama, il mondo dell’educazione sarà sicuramente influenzato da queste nuove tecnologie, sia positivamente (ChatGPT può essere usato per supportare il lavoro degli educatori per cercare informazioni, sviluppare lezioni e materiale didattico, correggere compiti, etc.) sia negativamente (ChatGPT potrebbe essere sfruttato per svolgere compiti al posto degli studenti e facilitare fenomeni di plagio).

L’impegno del gruppo di ricerca B4DS si riflette nei numerosi progetti di ricerca, tra cui ENCORE (ENriching Circular use of OeR for Education), che analizza l'utilizzo delle risorse educative aperte; DETAILLs che si concentra sull’AI generativa a supporto della progettazione di prodotti sostenibili; il progetto PRA mira ad analizzare documenti provenienti dalle attività di didattica e di ricerca dei docenti, per individuare misure di allineamento. B4DS guida anche, in collaborazione con CIMEA, un Osservatorio che monitora l'evoluzione delle competenze.

Il gruppo di ricerca B4DS è composto dai professori Antonella Martini, Andrea Bonaccorsi e Gualtiero Fantoni, dai ricercatori Filippo Chiarello, Vito Giordano e Irene Spada e da 4 dottorandi. Più info su http://b4ds.unipi.it/.

TasksGenAI withB4DSLogoQuali sono i possibili casi di applicazione dei nuovi chatbot basati su IA, come ChatGPT? In due recenti studi pubblicati su riviste Elsevier, ricercatori dell’Università di Pisa hanno analizzato quantitativamente i task che gli utenti richiedono ai Generative Large Language Models (LLMs), individuando sei aree per le quali l’applicazione di questi chatbot innovativi potrebbe essere particolarmente determinante: risorse umane, programmazione software, office automation, social media, motori di ricerca ed educazione. I risultati di questi studi sono stati pubblicati su Technovation (Future applications of generative large language models: A data-driven case study on ChatGPT) e Technological Forecasting and Social Change (The impact of ChatGPT on human skills: A quantitative study on twitter data).

Gli autori dello studio fanno parte del gruppo di ricerca Business Engineering for Data Science (B4DS): “Tramite lo sviluppo e l’applicazione di tecniche di Natural Language Processing (NLP), siamo in grado di analizzare dati testuali di tipi diversi, come articoli scientifici, brevetti e user-generated content (ad esempio, post pubblicati sui social media), descrizioni di corsi – spiega Filippo Chiarello, ricercatore alla Scuola di Ingegneria e neo vicedirettore del Teaching and Learning Centre dell’Università di Pisa –  Il nostro obiettivo è estrarre informazioni per supportare la progettazione didattica e altri processi decisionali”.

Dall’analisi dei dati è emerso che, nelle aree risorse umane, programmazione software e office automation, ChatGPT e simili possono supportare il lavoro dei professionisti, specialmente per i compiti più meccanici e che generalmente richiedono un notevole dispendio di tempo. Ad esempio, gli utenti richiedono spesso di riassumere documenti testuali, o cercare informazioni di dominio. Per l’area dei social media, la AI Generativa può aiutare nei compiti di content creation, come la scrittura di tweets e la generazione automatica di immagini. Questo da un lato prospetta scenari promettenti per potenziare la creatività umana, dall’altro apre anche scenari preoccupanti, per diffusione di contenuti fake e per la potenziale minaccia all’originalità di scrittori e disegnatori. Un’altra area che è emersa è quella dei motori di ricerca: dai dati si osservano numerosi commenti relativi al fatto che i vari Google Search, Microsoft Bing, etc. potrebbero essere sostituiti dai nuovi chatbot basati su IA generativa. Inoltre, è stato misurato l’impatto che questi strumenti hanno sulle competenze. Gli ambiti riguardano le aree di comunicazione, collaborazione e creatività, lavoro con i computer, assistenza, social media. In questo panorama, il mondo dell’educazione sarà sicuramente influenzato da queste nuove tecnologie, sia positivamente (ChatGPT può essere usato per supportare il lavoro degli educatori per cercare informazioni, sviluppare lezioni e materiale didattico, correggere compiti, etc.) sia negativamente (ChatGPT potrebbe essere sfruttato per svolgere compiti al posto degli studenti e facilitare fenomeni di plagio).

L’impegno del gruppo di ricerca B4DS si riflette nei numerosi progetti di ricerca, tra cui ENCORE (ENriching Circular use of OeR for Education), che analizza l'utilizzo delle risorse educative aperte; DETAILLs che si concentra sull’AI generativa a supporto della progettazione di prodotti sostenibili; il progetto PRA mira ad analizzare documenti provenienti dalle attività di didattica e di ricerca dei docenti, per individuare misure di allineamento. B4DS guida anche, in collaborazione con CIMEA, un Osservatorio che monitora l'evoluzione delle competenze.

Il gruppo di ricerca B4DS è composto dai professori Antonella Martini, Andrea Bonaccorsi e Gualtiero Fantoni, dai ricercatori Filippo Chiarello, Vito Giordano e Irene Spada e da 4 dottorandi. Più info su http://b4ds.unipi.it/.

L’Università di Pisa attribuisce grande importanza alle prossime elezioni dei rappresentanti degli studenti, che rappresentano un momento centrale nella dialettica democratica. Conformemente con quanto previsto dal piano strategico di Ateneo, abbiamo intrapreso una serie di azioni per agevolare la partecipazione e garantire il corretto svolgimento della competizione tra le liste, e abbiamo salutato con soddisfazione l’organizzazione di dibattiti che favoriscano il confronto delle idee.

È naturalmente essenziale che il confronto si svolga in modo corretto e assolutamente pacifico. Qualunque accenno a comportamenti violenti o aggressivi va condannato e se necessario perseguito come previsto dalla legge.

In questo contesto, abbiamo apprezzato la condanna unanime che tutte le liste studentesche hanno manifestato verso l’aggressione riferita ieri da alcuni esponenti della lista Azione Universitaria e ci siamo immediatamente attivati per acquisire ulteriori elementi. In attesa che sia fatta piena luce sull’episodio, ribadiamo l’impegno di tutta la nostra comunità per il rigoroso rispetto della legalità e del pluralismo delle idee.

L’Università di Pisa attribuisce grande importanza alle prossime elezioni dei rappresentanti degli studenti, che rappresentano un momento centrale nella dialettica democratica. Conformemente con quanto previsto dal piano strategico di Ateneo, abbiamo intrapreso una serie di azioni per agevolare la partecipazione e garantire il corretto svolgimento della competizione tra le liste, e abbiamo salutato con soddisfazione l’organizzazione di dibattiti che favoriscano il confronto delle idee.

È naturalmente essenziale che il confronto si svolga in modo corretto e assolutamente pacifico. Qualunque accenno a comportamenti violenti o aggressivi va condannato e se necessario perseguito come previsto dalla legge.

In questo contesto, abbiamo apprezzato la condanna unanime che tutte le liste studentesche hanno manifestato verso l’aggressione riferita ieri da alcuni esponenti della lista Azione Universitaria e ci siamo immediatamente attivati per acquisire ulteriori elementi. In attesa che sia fatta piena luce sull’episodio, ribadiamo l’impegno di tutta la nostra comunità per il rigoroso rispetto della legalità e del pluralismo delle idee.

L'Associazione Mazziniana Italiana, in collaborazione con l’Associazione “Cesare Pintus” di Cagliari e con la Domus Mazziniana di Pisa - nel ricordo dell’impegno politico, civico e storiografico di Lello Puddu e di Marcello Tuveri bandiscono un premio per due tesi di Laurea magistrale che siano state discusse entro il 30 giugno 2025.

La domanda di partecipazione al concorso dovrà pervenire entro il 31 luglio 2025.

Le informazioni per la partecipazione sono nel bando. Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Lunedì 29 aprile dalle 15 in Aula F del Polo Fibonacci, si svolgerà un dibattito tra i candidati e le candidate alle prossime elezioni studentesche (7, 8, 9 e 13 maggio).

Il dibattito sarà moderato da studenti e studentesse di Radioeco e permetterà il confronto tra le candidate e i candidati degli organi centrali di Ateneo (Comitato Unico di garanzia, Consiglio di Amministrazione, Consiglio Territoriale degli Studenti per il Controllo della Qualità, Senato accademico, Consiglio Studentesco), che potranno far conoscere i loro programmi e le loro  idee.

L’evento sarà trasmesso in streaming sui canali di Radioeco:
https://www.twitch.tv/radioeco?sr=a .

Al fine di agevolare la partecipazione, la didattica sarà sospesa dalle 15:00 alle 17:00.

Dopo Sofia Vitaggio, un altro studente dell’Università di Pisa si è aggiudicato il Premio America Giovani per il talento universitario. Si tratta di Giulio Lizio Bruno, neolaureato in Studi Internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche con una tesi dal titolo: "Pianificazione familiare e sviluppo sostenibile: le scelte di India e Ruanda".

"A nome di tutta la nostra comunità mi congratulo con Giulio per il premio conferitogli dalla Fondazione Italia USA – ha commentato la professoressa Enza Pellecchia, Prorettrice per la coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio, appena ricevuta la notizia del premio - Riconoscimenti come questo, oltre a premiare il valore dei nostri studenti e delle nostre studentesse, rappresentano anche una preziosa verifica di ciò che stiamo facendo come comunità universitaria: dobbiamo infatti sempre ricordare che non si vince (e non si perde) da soli. Valorizzare i talenti dei nostri studenti e nelle nostre studentesse è, d'altronde, il primo obiettivo dell'Università di Pisa".

"È stato un grande onore ricevere questo prestigioso premio, che rappresenta il riconoscimento dell'impegno e della dedizione che ho dedicato al mio percorso di studi – ha commentato Giulio Lizio Bruno - Desidero esprimere la mia sincera gratitudine all'Università di Pisa per avermi offerto un ambiente stimolante che ha favorito la mia crescita personale e professionale."

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Oltre alla pergamena di premiazione, consegnata durante la cerimonia ufficiale del 29 gennaio scorso a Roma, presso la Camera dei Deputati, Giulio Lizio Bruno ha ricevuto anche una borsa di studio a copertura totale per fruire gratuitamente del master online esclusivo della Fondazione Italia USA in “Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy”.

Il Premio America Giovani al talento universitario, è un riconoscimento per i giovani neolaureati meritevoli delle università italiane promosso dalla Fondazione Italia USA e nato con l'intento di valorizzare ogni anno mille talenti del nostro Paese con percorso universitario di eccellenza in discipline di interesse della Fondazione, per sostenerli concretamente nel loro ingresso nel mondo del lavoro globale e delle sfide internazionali.

I vincitori del Premio America Giovani sono selezionati dalla Fondazione Italia USA, tramite la banca dati delle università italiane, tra i neolaureati con un piano di studi afferente agli interessi della Fondazione e sulla base di diversi parametri indicativi del loro talento accademico come, tra l’altro, il punteggio di laurea, l’età di conseguimento del titolo, la media degli esami, la data della sessione di laurea, il curriculum studiorum e altre valutazioni comparative. Non sono possibili autocandidature.

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