Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

La conferma è arrivata stamani: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prenderà parte alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022 dell’Università di Pisa, che si terrà il 18 ottobre prossimo.

«Già nel 2020 avremmo dovuto inaugurare l’anno accademico alla presenza del Presidente della Repubblica – ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella –, poi la Pandemia ha fatto inevitabilmente saltare tutto. La conferma che abbiamo ricevuto oggi è stata una grande emozione. Riaprire l’anno accademico ad ottobre alla presenza del Presidente Mattarella ha per me un valore molto particolare, confidando che sia un ritorno alla tanto desiderata normalità».

La partecipazione del Presidente Mattarella all’inaugurazione del nuovo anno accademico arriva a dieci anni esatti da quella di Giorgio Napolitano, che intervenne alla cerimonia di apertura dell’a.a.2011/2012. Allora ricorreva il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, questa volta, invece, il 75° del “referendum istituzionale” che sancì la nascita della Repubblica e del primo insediamento dell’Assemblea costituente. Due eventi storici a cui l’Università di Pisa ha dato un contributo fondamentale, proprio come lo sta dando adesso in questa delicatissima fase di ripartenza del Paese. La cerimonia del 18 ottobre sarà anche l’occasione per trasformare questa memoria condivisa nell’energia necessaria ad affrontare con spirito unitario e fiducia le sfide del futuro.

galanti copyA un mese dalla scomparsa di Maria Antonella Galanti, ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, il Polo Musicale del Centro per l’Innovazione  e la Diffusione della Cultura (CIDIC) dell’Ateneo, di cui era da alcuni mesi responsabile scientifica, è stato intitolato alla professoressa. Il rettore Paolo Maria Mancarella ha nominato la professoressa Maria Letizia Gualandi come nuova responsabile scientifica del Polo Musicale.
Pubblichiamo di seguito la testimonianza scritta dal Maestro Stefano Barandoni, direttore del Coro dell'Università di Pisa, sull'impegno profuso dalla professoressa Galanti a favore della musica e della sua diffusione.

 

--------------------------------------------------------- 

Dopo aver assistito con curiosità ed interesse ad alcuni concerti del Coro dell’Università in qualità dal 2010 di prorettore per i Rapporti col territorio, Maria Antonella Galanti in occasione del concerto per la 50° Regata Pisa Pavia del maggio 2012 strinse ulteriormente i rapporti col Coro, avendo ricevuto l’incarico di introdurre la serata.

Rotti gli indugi, il primo ottobre dello stesso anno, si presentò insieme ai numerosi aspiranti cantori in fila per l’audizione davanti all’aula 4 di Palazzo Ricci, condividendo con gli altri un po’ di trepidazione. Entrata nella sezione dei soprani, mostrò subito una grande passione per il canto corale con una frequenza pressoché costante, nonostante i suoi numerosi impegni accademici, e intrecciò subito rapporti cordiali con tutti i coristi, in particolare quelli della sua sezione. Il suo “debutto” avvenne al Concerto di Natale 2012 nel quale presentammo il complesso mottetto Lobet den Herrn di Bach, insieme a canti della tradizione natalizia italiana. Seguirono nel 2013 i grandi concerti dei Carmina Burana a Pisa, Calci e Ulm e il primo concerto di Natale al Teatro Verdi con l’esecuzione del secondo atto de La bohème di Puccini: esperienze alle quali prese parte con slancio ed entusiasmo.

Proprio nell’autunno 2013 la professoressa Carolyn Gianturco, fondatrice e coordinatrice del Coro dal lontano 1999 e responsabile del Centro Musicale di Ateneo, lasciò l’incarico, e Antonella Galanti accettò volentieri di prendere il suo posto, con quella generosità e disponibilità che erano tratti salienti della sua persona.

Copia di DSC7297

Da allora il mio rapporto con Antonella si è intensificato sempre più e ho potuto apprezzare anche le sue capacità gestionali e la sua profonda cultura, oltre alla sua simpatia. In tutti questi anni si è adoperata per l’ulteriore crescita del Coro e dell’Orchestra e ha contribuito al loro sempre maggior radicamento nel tessuto urbano, curando i rapporti con le varie istituzioni cittadine e in particolare con il Teatro. Quanto si è adoperata poi per invitare al Coro i colleghi e gli studenti, sentendo questo impegno come una vera e propria missione. Mi piace anche ricordare che in occasione dei Simposi Internazionali dei Cori e delle Orchestre delle Università (Bressanone 2015 e Perugia 2018) Antonella fu invitata come relatrice per alcune conferenze, che hanno dato particolare lustro alla presenza del nostro Ateneo a quei consessi.

Antonella, nonostante il suo ruolo, si è sempre considerata però in primis una corista: amava mescolarsi alle file del Coro e continuare a vivere con semplicità la sua esperienza corale; spesso si faceva portavoce delle istanze dei coristi verso il maestro, alle volte un po’ troppo severo…

A marzo 2021 il Centro Musicale di Ateneo è confluito, come Polo, nel nuovo Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura e naturalmente Antonella è divenuta responsabile scientifico del Polo Musicale, ma la sua malattia si era già presentata, costringendola a non partecipare come avrebbe voluto. Quando il direttore del Centro, professor Saulle Panizza, ci ha proposto di programmare un evento musicale nel cortile della Sapienza in occasione dei 75 anni dalla prima riunione dell’Assemblea Costituente, anche come ripresa in presenza dopo mesi di prove on line, l’entusiasmo di tutti noi è stato grande. L’evento era programmato per il 25 giugno e mi commuovo leggendo il messaggio che Antonella mi mandò dall’ospedale il 26 aprile: “Il 25 giugno secondo te ce la faccio a cantare?”.

Il 25 giugno il Coro era schierato in Sapienza a cantare, attonito e incredulo, intorno al feretro di Antonella avvolto da innumerevoli fiori. Sarà stata sicuramente contenta di riascoltare i suoi amati Gluck e Mozart…e forse avrà cantato insieme a noi!

A un mese dalla scomparsa della nostra amata Antonella, sempre viva nei nostri cuori, plaudo all’ intitolazione a lei del Polo Musicale e auguro alla professoressa Maria Letizia Gualandi, nostra nuova responsabile scientifica, un buon lavoro nel segno della grande musica.

Stefano Barandoni
Maestro direttore del Coro dell’Università di Pisa

In-presence incoming mobility will start under the resolution adopted by the Academic Senate and the Board of Directors on 28 June 2021. "In-presence" lectures will include the possibility of enrolled students’ attendance shifts to comply with the social distancing rules in the most attended courses.

A sign-up system will be provided to allow students the "in-presence" attendance of single courses of their study plan, up to a maximum of 60 CFU (please note that an annual course counts for half of its total CFU). This limit will prevent students from signing up for an overestimate CFU number, thus making the system ineffective.

To this aim, an App will be implemented for students to notify, every two weeks, the lectures they schedule to attend "in presence" in the following 14 days. In the event that, for a given lecture, enrolments exceed the maximum number of available places in the classroom, the App will divide students into two groups, allowing the "in-presence" lecture attendance in the first and second week respectively.  In any case, we will ensure to each student as much scheduled "in-presence" attendance as possible, as well as the online availability of each lecture carried out "in-presence" until the Covid-19 pandemic emergency persists.

University Exams
Starting from 1 September 2021, University exams will be taken "in-presence", subject to the availability of adequate venues.

Office hours for students
Starting from 1 September 2021, “in-presence” office hours are allowed only by prior scheduled request through a booking system decided by the Professor. Upon request, students will be allowed to carry out the online meeting anyway.

Un nuovo laboratorio di ricerca di biologia cellulare e citofluorimetria dell’Unità operativa di Anatomia patologica 1 diretta dal professore A. Giuseppe Naccarato è stato inaugurato nei giorni scorsi nei locali della struttura in Santa Chiara, all’interno della storica Scuola Medica. Nasce dall’esperienza maturata all’estero dal dottor Cristian Scatena, ricercatore in Anatomia patologica e in forze nella medesima struttura, che ha soggiornato al Biomedical Research Centre della University of Salford a Manchester.

laboratorio anatomia
Nella foto il gruppo di ricerca.

“La mission del nuovo laboratorio – dichiara Scatena, che ne è responsabile - è di studiare aspetti innovativi della biologia dei tumori quali la caratterizzazione delle cellule staminali tumorali e il loro ruolo nella prognosi e nella risposta ai trattamenti. Verranno quindi allestite colture cellulari primarie, il che significa studiare la biologia del cancro a partire dai pazienti che si rivolgono all’ospedale. È per questo – conclude - che considero il laboratorio figlio di Unipi e Aoup, un luogo di ricerca applicata all’assistenza in cui interessi scientifici comuni tra noi e altri gruppi di studio possano dar vita a collaborazioni solide e fruttuose.”

All’inaugurazione del laboratorio – alla cui realizzazione hanno contribuito numerose istituzioni fra cui Banca Italia, Healthy Life Foundation, Lunella Biotech (CA) nonché l’Università di Pisa con il supporto di Aoup - hanno preso parte il professore Riccardo Zucchi, direttore della Scuola di Medicina e il professore Aldo Paolicchi, direttore del Dipartimento di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina, il direttore generale di Aoup, la dottoressa Silvia Briani e il professore Romano Danesi, direttore del Dipartimento di Medicina di laboratorio (Fonte Ufficio Stampa AOUP).

Dal prossimo 16 agosto lavorerà a fianco dell’ambasciatore italiano a Pechino partecipando alle attività di promozione integrata del Sistema Italia, in particolare per promuovere la scienza e tecnologia italiana in Cina attraverso collaborazioni bilaterali e multilaterali. È un incarico molto prestigioso quello ottenuto da Alessandra Guidi, professoressa ordinaria del Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa, che ha vinto la selezione del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale per diventare Addetta scientifica presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino.

 alessandra_guidi.JPG

In carica per i prossimi due anni, tra le sue principali mansioni ci saranno anche l’incentivazione di contatti tra enti di ricerca, istituti di alta formazione scientifica, mondo accademico italiano e cinese; la partecipazione e assistenza alle delegazioni italiane in visita in Cina; la ricognizione e informativa su ricerca, sviluppo e innovazione in Cina; l’organizzazione di iniziative a carattere scientifico e tecnologico; la promozione della mobilità di ricercatori e studiosi.

“Quella della professoressa Alessandra Guidi ad addetta scientifica presso l’Ambasciata d’Italia in Cina è una nuova nomina di prestigio che certifica, ancora una volta, l'eccellenza dei docenti del nostro Ateneo - ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella - Sono felice per Alessandra, con la quale ho avuto modo di lavorare spesso in passato quando era prorettrice all'internazionalizzazione e io prorettore alla didattica. Le faccio i miei più sinceri auguri per questo nuovo incarico”. “È per me un grande onore e una grande responsabilità ricoprire tale ruolo in questo particolare momento storico nel quale il linguaggio della scienza può dare un grosso contributo al mantenimento del dialogo bilaterale e multilaterale con la Cina, ha dichiarato la professoressa Alessandra Guidi.”

guidi cinaDocente di Ispezione degli alimenti di origine animale, la professoressa Guidi ha ricoperto nell’Ateneo incarichi importanti, tra cui quello di prorettrice per l’Internazionalizzazione dal 2010 al 2016. Durante il suo mandato sono stati attivati numerosi accordi di cooperazione con importanti atenei e centri di ricerca cinesi e messe in campo azioni che hanno incrementato la mobilità e le collaborazioni scientifiche e didattiche tra i due paesi; tra le più importanti l’inizio dei lavori che hanno portato alla creazione della prima scuola di eccellenza tra una università italiana e una università cinese ufficialmente approvata dal Ministero dell’Educazione Cinese.

Anche sul lato scientifico, Alessandra Guidi ha all’attivo molte collaborazioni con la Cina ed altri paesi asiatici e centro asiatici, dove ha coordinato progetti nel settore della sicurezza alimentare e, più recentemente, sull’applicazione delle nuove tecnologie nei sistemi di controllo delle produzioni alimentari. È stata, inoltre, presidente del corso di dottorato internazionale in “Inspective and Sanitary Concerns in Animal Production between the EU and PRC”, in collaborazione con la prestigiosa Accademia Cinese delle Scienze Agricole di Pechino e fondatrice, nel 2012, di un centro dedicato allo sviluppo di progetti di ricerca e formazione nel settore della sicurezza alimentare (nella foto la cerimonia di inaugurazione) tra la Regione Toscana e la Provincia Autonoma del Guangxi, con sede presso l’Università di Pisa e la Guangxi University di Nanning, dove è professore aggiunto.

nicola difidioNicola Di Fidio, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Università di Pisa e dottore di ricerca in Scienze chimiche e dei materiali (33° ciclo), ha vinto il prestigioso Premio Adolfo Parmaliana 2021 assegnato dal Gruppo Interdivisionale di Catalisi (GIC) della Società Chimica Italiana alla miglior tesi di dottorato svolta sul tema "Catalisi per lo sviluppo sostenibile". Il premio, giunto alla dodicesima edizione, è stato istituito nel 2010 per onorare la memoria del professor Parmaliana, docente di chimica industriale presso l'Università di Messina, appartenente al GIC, scomparso nel 2008.

Nicola Di Fidio, 30 anni, originario di Barletta, ha conseguito nel 2013 la laurea triennale in Biotecnologie per l'Innovazione di processi e prodotti e nel 2015 la laurea magistrale in Biotecnologie industriali e ambientali presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro". A novembre 2017 ha iniziato il corso di dottorato di ricerca in Scienze chimiche e dei materiali presso l'Università di Pisa, conseguendo il titolo lo scorso aprile.

La tesi di dottorato premiata, dal titolo "Innovative process for the conversion of residual biomass into high added-value products combining chemical and biological catalysis", descrive un lavoro di ricerca volto a creare e ottimizzare degli innovativi processi di bioraffineria basati sulla combinazione sinergica della catalisi chimica (omogenea ed eterogenea) e della biocatalisi (enzimatica e su cellula intera). Implementando i principi della chimica verde e dell'economia circolare, Di Fidio ha ideato, realizzato e ottimizzato diversi approcci catalitici per frazionare e convertire delle biomasse agro-industriali residuali, quali la canna infestante e gli scarti cellulosici di cartiera, in molecole a elevato valore aggiunto, tra cui un biodiesel di nuova generazione non in competizione con la filiera alimentare.

La cerimonia di premiazione da parte del Direttivo del GIC avrà luogo in presenza presso l'Auditorium del Campus Scientifico dell'Università Ca' Foscari di Venezia il 10 settembre 2021 dalle 14.00 alle 18.00. 

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa