incarico individuale di lavoro autonomo per la traduzione in lingua inglese di un saggio di 60 cartelle, intitolato “La letteratura e l’emergenza ecologica” e destinato alla pubblicazione in un volume collettivo internazionale
incarico di lavoro autonomo per il progetto “Coordinamento scientifico, realizzazione e cura della grafica del giornalino divulgativo “Matematica, il giornalino degli Open Days””.
Borsa di ricerca sul tema: "Realizzazione di campagna di simulazioni con modelli grey-box, sviluppati in precedenti attività, per lo studio del comportamento energetico dinamico di un campione rappresentativo di edifici residenziali..."
Incarico lavoro autonomo per la seguente attività: “Large scale diffusion of renewable energies”
Ateneo e Ordine dei Geologi della Toscana insieme per didattica, ricerca applicata e terza missione
Didattica, ricerca applicata e terza missione sono gli ambiti di collaborazione previsti dall’accordo quadro tra l'Università di Pisa e l’Ordine dei Geologi della Toscana che è stato sottoscritto martedì 20 luglio nella Sala dei Mappamondi del rettorato pisano. Alla firma erano presenti il prorettore vicario dell’Ateneo, Carlo Petronio, il presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana, Riccardo Martelli, la presidente della Fondazione dei Geologi della Toscana e vicepresidente dello stesso Ordine, Elisa Livi, e i professori Giovanni Zanchetta, vice direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, e Roberto Giannecchini, docente di Geologia applicata.
Da sinistra: Giannecchini, Zanchetta, Livi, Martelli e Petronio.
La convenzione, di durata triennale, ha come premessa la volontà di integrare le rispettive competenze ed esperienze nei settori di comune interesse per migliorare nello svolgimento delle reciproche attività istituzionali. Le possibilità di collaborazione richiamate nel testo sono svariate. Per quanto riguarda la didattica, si va dallo svolgimento, da parte di personale tecnico qualificato iscritto all’Ordine, di corsi di insegnamento e seminari, attività di laboratorio ed esercitazioni pratiche di terreno, all’effettuazione da parte degli studenti Unipi di tirocini, tesi di laurea e visite tecniche, fino al cofinanziamento di attività formative professionalizzanti, borse di studio e premi finalizzati a valorizzare la figura del geologo.
In relazione agli altri due ambiti, l’accordo cita lo sviluppo di progetti di ricerca e di attività di trasferimento tecnologico congiunti, di corsi di formazione e aggiornamento professionale riservati agli iscritti all’Ordine, di iniziative dedicate all’orientamento e al placement. Un rappresentante dell’Ordine parteciperà infine alle attività dei Comitati di indirizzo per i corsi di studio di sua competenza.
I referenti dell’accordo sono il presidente Martelli per l’Ordine dei Geologi della Toscana e i professori Roberto Giannecchini, associato di Geologia applicata, e Monica Bini, associata di Geografia fisica e Geomorfologia, per l’Ateneo di Pisa.
"Anche a nome del Rettore - ha detto il professor Petronio - esprimo il mio grande compiacimento per questo accordo, che trova le sue radici nella antichissima tradizione di eccellenza della geologia universitaria pisana e apre la strada a importanti collaborazioni, creando occasioni di crescita sia per i nostri studenti sia per i professionisti che operano sul territorio".
"Si tratta di una grande opportunità per i nostri studenti e per le nostre istituzioni, che vedono in questa convenzione uno strumento per crescere insieme – ha commentato il presidente Martelli - Lo scambio di informazione e formazione permetterà alle università di dotare gli studenti di strumenti nuovi che consentiranno loro di arrivare ad affacciarsi al mondo del lavoro con conoscenze ed esperienze che giungono direttamente dal mondo della professione e dell'impresa, oltre a una maggior consapevolezza dell'importanza del percorso che stanno compiendo. Lo stesso scambio di informazione e formazione permetterà di aggiornare e incrementare il patrimonio di conoscenza tecnico-scientifica degli iscritti al nostro Ordine e questo avrà una positiva ricaduta sulla qualità del lavoro che ogni giorno metteranno a disposizione dei cittadini come professionisti, come dipendenti della pubblica amministrazione o dell'impresa".
"Questo accordo - ha aggiunto la dottoressa Livi - giunge a coronamento di una collaborazione attiva già da diversi anni con il Dipartimento di Scienze della Terra e che auspichiamo possa ora essere estesa anche ad altri dipartimenti".
"La firma odierna - hanno concluso i professori Zanchetta e Giannecchini - completa un percorso di lavoro fatto insieme all'Ordine dei Geologi della Toscana e più in generale alle realtà produttive del territorio, agevolando i rapporti con il mondo della libera professione che rappresenta uno degli sbocchi principali per i laureati di Scienze della Terra".
La telemedicina nella gestione dell'emergenza Covid-19
Sono 342 i pazienti con Covid-19 della Asl Toscana Nord Ovest trattati e monitorati da remoto, senza ricorrere ad accesso in ospedale, a partire da marzo 2020, grazie alla piattaforma di telemedicina TELTECovid19 sviluppata e messa a disposizione dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e dalla sua spin-off Ingeniars.
I risultati della sperimentazione di questo progetto sono stati illustrati martedì 20 luglio, in Sapienza. Dopo i saluti del prorettore Rossano Massai e della direttrice del Dipartimento di Sanità Territoriale dell’Asl Toscana Nord Ovest Antonella Tomei sono intervenuti: Alessandro Iala, Direttore UOC Transizione al Digitale e coordinamento ammnistrativo dei presidi; Luca Fanucci, ordinario di Elettronica al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione; Luca Melani, medico di medicina generale, Aggregazioni Funzionali Territoriali-AFT3 Pisa; Lorenzo Celandroni, paziente Covid-19 seguito con la piattaforma TELTECovid19; Stefano Taddei, direttore della UO Medicina 1 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
Guarda il video della presentazione.
Da sinistra: Fanucci, Taddei, Melani, Tomei, Iala, Massai e Celandroni.
Già all’esplodere della pandemia i medici della Asl Toscana Nord Ovest hanno intravisto le potenzialità della piattaforma di telemedicina TELTECovid19. “Tra fine febbraio e inizio marzo 2020 - ha ricordato il dottor Luca Melani - il Covid-19 ci ha colpito in modo molto duro e io ho perso due miei pazienti storici, marito e moglie poco più che 75enni. Da quel momento ho cercato di far fronte all’emergenza con tutte le mie forze e, con l’aiuto delle nuove tecnologie messe a disposizione dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, ho potuto monitorare da remoto i parametri vitali dei pazienti Covid-19, soprattutto la funzionalità respiratoria, riducendo anche il numero di visite domiciliari e le possibilità di contagio”.
“Il progetto – ha spiegato Luca Fanucci – mira a fornire ai pazienti un insieme di sensori biomedicali (termometro, pulsossimetro e misuratore di pressione) e un tablet per l’auto misurazione dei parametri vitali. Tramite una semplice interfaccia grafica, il tablet ricorda quando le misure devono essere effettuate e, una volta acquisiti i parametri vitali, invia automaticamente i dati alla piattaforma centrale, a cui il medico può accedere monitorando in tempo reale l’evoluzione del quadro clinico”.
Per i pazienti è fondamentale la semplicità di utilizzo e, come ha sottolineato Lorenzo Celandroni, uno dei pazienti Covid-19 seguiti con la piattaforma, “dopo aver ricevuto il kit, avevo molta paura e facevo più misurazioni di quante erano previste, ma senza poter aggiornare il mio medico di continuo con le auto-misurazioni sarei dovuto andare subito in ospedale”.
Inoltre, ha evidenziato Stefano Taddei, “la possibilità di monitoraggio remoto, unita alla comunicazione tra ospedale e territorio grazie alla cartella clinica condivisa, ci ha permesso di seguire il decorso clinico dei pazienti, sia in fase di pre-ospedalizzazione che in fase post-dimissione, anticipando anche la dimissione stessa”.
Da sinistra: Tomei, Massai e Fanucci.
La collaborazione tra l’Università di Pisa e la Asl Toscana Nord Ovest non si è fermata con la prima ondata pandemica. Ai medici di medicina generale si sono aggiunti i medici delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) di tutto il territorio della Asl, mentre la piattaforma di telemedicina è stata ulteriormente potenziata e personalizzata da Ingeniars grazie al progetto SatNav E@syCare, finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea. È stata quindi aggiunta la possibilità di effettuare il monitoraggio dell’attività fisica del paziente, importante per il test del cammino, e di geo-localizzare le misure acquisite dai pazienti, in modo da fornire ai medici delle mappe per analisi epidemiologiche.
Dopo più di un anno di utilizzo, Antonella Tomei ha tirato le somme sui benefici apportati dall’utilizzo della telemedicina: “la recente esperienza ha evidenziato che la tecnologia ha contribuito a rendere più forte la prima linea della sanità sul territorio, riducendo quando possibile l’accesso agli ospedali. In particolare la possibilità di monitoraggio a distanza rappresenta una grande opportunità per la cura delle patologie croniche consentendo la presa in carico dei pazienti mantenendoli al proprio domicilio che, soprattutto per gli anziani, costituisce di per sé una risorsa".
“Nel futuro post-Covid – ha concluso Alessandro Iala - la telemedicina è con certezza uno degli strumenti organizzativi, non solo tecnici, sui quali è indispensabile puntare per garantire una migliore presa in carico della cronicità sul territorio, in modo che si possa avere la massima condivisione delle informazioni sanitarie per ogni paziente, garantendo la continuità tra territorio e ospedale attraverso la stessa interfaccia semplificata”.