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Comunicati stampa

Dopo la conclusione del progetto “Meccanotrasduzione dei neuroni: una strategia futura per la rigenerazione delle lesioni del midollo spinale?” che ha visto la pubblicazione sulla rivista Journal of Neuroscience di un lavoro intitolato “Extremely Low Forces Induce Extreme Axon Growth”, la fondazione Wings for Life rinnova la sua fiducia al team della professoressa Vittoria Raffa del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa con il finanziamento di un nuovo progetto dal titolo “Stretch-growth e terapia cellulare: un nuovo approccio combinatorio per il trattamento delle lesioni del midollo spinale”.

“Recentemente, il nostro team ha dimostrato che l'applicazione di forze meccaniche estremamente deboli stimola fortemente la crescita assonale e la maturazione sia di neuroni che di precursori neuronali – spiega la professoressa Raffa, il cui team ha sviluppato un metodo basato su nanoparticelle per generare in vivo tali stimoli meccanici – La sfida del presente progetto è utilizzare tali stimoli meccanici per promuovere la rigenerazione di neuroni residenti lesionati e stimolare la maturazione e la differenziazione di precursori neuronali trapiantati nel sito della lesione spinale in sistemi modello".

Il progetto mette in campo le preziose competenze e sinergie dei partner di progetto: il professor Marco Onorati del Dipartimento di Biologia di Unipi, esperto di cellule staminali neurali; il dottor Marco Mainardi e il dottor Mario Costa dell’Istituto di Neuroscienze del CNR, esperti nell’analisi strutturale e funzionale di sistemi modello per valutare il recupero funzionale.

“La rigenerazione neurale nelle lesioni è una sfida importante per cercare di dare risposte ai pazienti – conclude il team di ricerca – La strategia proposta potrebbe offrire un ulteriore strumento per indirizzare la ricerca nel campo”.

Ottenere sei titoli universitari a 25 anni con il massimo dei voti e la lode. È questo l’obiettivo di Samuele Cannas, studente dell’Università di Pisa e allievo della Scuola Superiore Sant’Anna, che oggi si è laureato in Medicina e Chirurgia con 110 con lode e “dignità di stampa” discutendo, con il Professor Ugo Boggi e la Professoressa Arianna Menciassi, una tesi sulla “Robotic Liver Surgery for Hepatic Resections: from basic principles to advanced robotic design and development”.
Un titolo a cui è arrivato con una media eccellente del 30 e lode e a cui seguiranno, da qui ad ottobre, le lauree in Biotecnologie, Ingegneria Biomedica e la Magistrale in Biotecnologie Molecolari all’Università di Pisa, oltre alla prestigiosa Licenza magistrale in Scienze Mediche della Scuola Sant’Anna. Titoli che si aggiungono alla laurea in Pianoforte conseguita nel 2017 presso il Conservatorio di Cagliari “G.P. da Palestrina” con il voto di 10/10 summa cum laude, nella classe della Professoressa Gabriella Mereu.
Il tutto per un percorso interdisciplinare nato non per amore dei record – Samuele sarà il primo studente italiano a possedere 6 titoli universitari a soli 25 anni –, ma per realizzare un obiettivo professionale preciso: padroneggiare il nuovo ed emergente uso della robotica nella chirurgia, concentrandosi sui tumori dell’apparato gastrointestinale, con particolare riferimento a pancreas e fegato.
«Non avrei potuto trovare ambiente più stimolante e arricchente di quello pisano per portare avanti la mia battaglia contro le patologie chirurgiche del tratto gastro-intestinale che rappresentano un problema sociale di proporzioni enormi – ha dichiarato Samuele Cannas - Desidero ringraziare di cuore l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna, il cui supporto non è mai mancato, in particolare durante i momenti più bui della crisi pandemica. Come ci tengo a ringraziare, in modo particolare, il Professor Ugo Boggi e la Professoressa Arianna Menciassi, per il loro supporto e l’infinita umanità, oltre al mio stimato amico, il dottor Carlo Maria Rosati, chirurgo di fama mondiale che per primo conseguì due lauree in parallelo sempre nell'Ateneo pisano».
Samuele ha già ricevuto prestigiosissime offerte dalla Svizzera, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti per portare avanti i suoi studi e che sta attentamente valutando, anche se il suo desiderio è quello, una volta completata la propria formazione, di tornare in Italia.
«Il nostro Paese ha bisogno di studenti appassionati che sanno credere nei propri sogni come Samuele e, prima di lui, Giulio Deangeli - ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – Conseguire quattro lauree in così giovane età, non è un’impresa semplice, specialmente in un Ateneo d’eccellenza come il nostro. Occorrono una dedizione e uno spirito di abnegazione non comuni. Ma è in storie come queste che i nostri ragazzi possono trovare l’ispirazione per realizzare i propri progetti e costruirsi il futuro che desiderano».
«La comunità della Scuola Superiore Sant’Anna – ha sottolineato la Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, Sabina Nuti - è orgogliosa dei risultati ottenuti da Samuele Cannas. L’impegno, la tenacia, l’entusiasmo di Samuele sono la dimostrazione che risultati eccellenti possono essere raggiunti e che la propensione all’interdisciplinarietà può nascere in maniera molto precoce negli ambienti che la facilitano. Il successo di Samuele può essere di incoraggiamento per tanti altri ragazzi nel proseguire i loro studi, mettendo le proprie conoscenze a servizio della collettività».
Già membro dell’Aspen Institute Italia e insignito di numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali, come l’onorificenza di Alfiere del Lavoro da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella, Samuele Cannas coltiva fin da piccolo il sogno di diventare un chirurgo. Motivo per cui, nel 2015, insieme al suo migliore amico Giulio Deangeli, arriva a Pisa per iniziare un percorso multidisciplinare disegnato in modo meticoloso.
Come lui stesso ha spiegato, infatti, la laurea in Medicina gli ha fornito le basi e le sensibilità cliniche necessarie a poter adeguatamente interpretare il fenomeno patologico, mentre la laurea in Ingegneria gli garantirà le competenze matematiche indispensabili a traslare la robotica nel campo chirurgico, e infine le lauree in Biotecnologie gli permetteranno d’immergersi nel mondo molecolare delle patologie gastrointestinali. Alla musica e al pianoforte Samuele deve, invece, la capacità di ascoltare e ascoltarsi, nonché l’educazione alla cura dei dettagli e alla raffinatezza tecnica, essenziale nel mondo chirurgico. Insomma, una sintesi indivisibile, emblema di quella multidisciplinarietà che l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna praticano da tempo.

samuele cannasOttenere sei titoli universitari a 25 anni con il massimo dei voti e la lode. È questo l’obiettivo di Samuele Cannas, studente dell’Università di Pisa e allievo della Scuola Superiore Sant’Anna, che oggi si è laureato in Medicina e Chirurgia con 110 con lode e “dignità di stampa” discutendo, con il Professor Ugo Boggi e la Professoressa Arianna Menciassi, una tesi sulla “Robotic Liver Surgery for Hepatic Resections: from basic principles to advanced robotic design and development”.

Un titolo a cui è arrivato con una media eccellente del 30 e lode e a cui seguiranno, da qui ad ottobre, le lauree in Biotecnologie, Ingegneria Biomedica e la Magistrale in Biotecnologie Molecolari all’Università di Pisa, oltre alla prestigiosa Licenza magistrale in Scienze Mediche della Scuola Sant’Anna. Titoli che si aggiungono alla laurea in Pianoforte conseguita nel 2017 presso il Conservatorio di Cagliari “G.P. da Palestrina” con il voto di 10/10 summa cum laude, nella classe della Professoressa Gabriella Mereu. 

Il tutto per un percorso interdisciplinare nato non per amore dei record – Samuele sarà il primo studente italiano a possedere 6 titoli universitari a soli 25 anni –, ma per realizzare un obiettivo professionale preciso: padroneggiare il nuovo ed emergente uso della robotica nella chirurgia, concentrandosi sui tumori dell’apparato gastrointestinale, con particolare riferimento a pancreas e fegato.  

«Non avrei potuto trovare ambiente più stimolante e arricchente di quello pisano per portare avanti la mia battaglia contro le patologie chirurgiche del tratto gastro-intestinale che rappresentano un problema sociale di proporzioni enormi – ha dichiarato Samuele Cannas - Desidero ringraziare di cuore l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna, il cui supporto non è mai mancato, in particolare durante i momenti più bui della crisi pandemica. Come ci tengo a ringraziare, in modo particolare, il Professor Ugo Boggi e la Professoressa Arianna Menciassi, per il loro supporto e l’infinita umanità, oltre al mio stimato amico, il dottor Carlo Maria Rosati, chirurgo di fama mondiale che per primo conseguì due lauree in parallelo sempre nell'Ateneo pisano».

Samuele ha già ricevuto prestigiosissime offerte dalla Svizzera, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti per portare avanti i suoi studi e che sta attentamente valutando, anche se il suo desiderio è quello, una volta completata la propria formazione, di tornare in Italia.

«Il nostro Paese ha bisogno di studenti appassionati che sanno credere nei propri sogni come Samuele e, prima di lui, Giulio Deangeli - ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella – Conseguire quattro lauree in così giovane età, non è un’impresa semplice, specialmente in un Ateneo d’eccellenza come il nostro. Occorrono una dedizione e uno spirito di abnegazione non comuni. Ma è in storie come queste che i nostri ragazzi possono trovare l’ispirazione per realizzare i propri progetti e costruirsi il futuro che desiderano».

«La comunità della Scuola Superiore Sant’Anna – ha sottolineato la Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, Sabina Nuti - è orgogliosa dei risultati ottenuti da Samuele Cannas. L’impegno, la tenacia, l’entusiasmo di Samuele sono la dimostrazione che risultati eccellenti possono essere raggiunti e che la propensione all’interdisciplinarietà può nascere in maniera molto precoce negli ambienti che la facilitano. Il successo di Samuele può essere di incoraggiamento per tanti altri ragazzi nel proseguire i loro studi, mettendo le proprie conoscenze a servizio della collettività». 

Già membro dell’Aspen Institute Italia e insignito di numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali, come l’onorificenza di Alfiere del Lavoro da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella, Samuele Cannas coltiva fin da piccolo il sogno di diventare un chirurgo. Motivo per cui, nel 2015, insieme al suo migliore amico Giulio Deangeli, arriva a Pisa per iniziare un percorso multidisciplinare disegnato in modo meticoloso.

Come lui stesso ha spiegato, infatti, la laurea in Medicina gli ha fornito le basi e le sensibilità cliniche necessarie a poter adeguatamente interpretare il fenomeno patologico, mentre la laurea in Ingegneria gli garantirà le competenze matematiche indispensabili a traslare la robotica nel campo chirurgico, e infine le lauree in Biotecnologie gli permetteranno d’immergersi nel mondo molecolare delle patologie gastrointestinali. Alla musica e al pianoforte Samuele deve, invece, la capacità di ascoltare e ascoltarsi, nonché l’educazione alla cura dei dettagli e alla raffinatezza tecnica, essenziale nel mondo chirurgico. Insomma, una sintesi indivisibile, emblema di quella multidisciplinarietà che l’Università di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna praticano da tempo.

Giovedì 15 luglio alle 21.00, in diretta da Pompei, il team di archeologi dell'Università di Pisa e della Scuola IMT Alti Studi Lucca racconta il progetto PRAEDIA, che studia l'architettura residenziale della Regio II. Le indagini, che fino al 2020 si sono concentrate nei Praedia di Giulia Felice, da quest’anno interessano il Complesso dei Riti Magici, dove i ricercatori sono impegnati proprio in questo periodo.

Intervengono da Pompei Anna Anguissola e Riccardo Olivito (coordinatori scientifici del progetto), Emanuele Taccola (responsabile rilievi e documentazione grafica) e Chiara Tarantino (coordinatrice della comunicazione). Partecipa da Pisa Stefano Landucci (servizi logistici della Gipsoteca di Arte Antica).

L’iniziativa è organizzata dalla Gipsoteca di arte antica dell’Università di Pisa in collaborazione con il Sistema museale di ateneo e il Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa.

In questa occasione la Gipsoteca di arte antica (piazza S. Paolo all’Orto 20, Pisa) resterà aperta fino alle ore 24.00.

Sarà possibile seguire la diretta dalla pagina Facebook della Gipsoteca (https://www.facebook.com/gipsotecapisa) e dal profilo Instagram del progetto (https://www.instagram.com/praediaproject) e dal canale You Tube del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere (https://youtu.be/5mpjzaOEl88)

 

Dopo la conclusione del progetto “Meccanotrasduzione dei neuroni: una strategia futura per la rigenerazione delle lesioni del midollo spinale?” che ha visto la pubblicazione sulla rivista Journal of Neuroscience di un lavoro intitolato “Extremely Low Forces Induce Extreme Axon Growth”, la fondazione Wings for Life rinnova la sua fiducia al team della professoressa Vittoria Raffa del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa con il finanziamento di un nuovo progetto dal titolo “Stretch-growth e terapia cellulare: un nuovo approccio combinatorio per il trattamento delle lesioni del midollo spinale”.

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“Recentemente, il nostro team ha dimostrato che l'applicazione di forze meccaniche estremamente deboli stimola fortemente la crescita assonale e la maturazione sia di neuroni che di precursori neuronali – spiega la professoressa Raffa, il cui team ha sviluppato un metodo basato su nanoparticelle per generare in vivo tali stimoli meccanici – La sfida del presente progetto è utilizzare tali stimoli meccanici per promuovere la rigenerazione di neuroni residenti lesionati e stimolare la maturazione e la differenziazione di precursori neuronali trapiantati nel sito della lesione spinale in sistemi modello".

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Da sinistra: Mario Costa, Vittoria Raffa, Marco Onorati, Marco Mainardi.

Il progetto mette in campo le preziose competenze e sinergie dei partner di progetto: il professor Marco Onorati del Dipartimento di Biologia di Unipi, esperto di cellule staminali neurali; il dottor Marco Mainardi e il dottor Mario Costa dell’Istituto di Neuroscienze del CNR, esperti nell’analisi strutturale e funzionale di sistemi modello per valutare il recupero funzionale.

“La rigenerazione neurale nelle lesioni è una sfida importante per cercare di dare risposte ai pazienti – conclude il team di ricerca – La strategia proposta potrebbe offrire un ulteriore strumento per indirizzare la ricerca nel campo”.

ErogatoreDal 9 luglio sono nuovamente attivi gli erogatori di acqua potabile negli spazi dell'ateneo, un piccolo contributo alla riduzione del consumo di plastica usa e getta.

I 9 erogatori si trovano:

  • 3 al Polo Piagge 
  • 2 al Polo Fibonacci 
  • 2 al Polo San Rossore 1938 
  • 1 all'Orto Botanico
  • 1 al Museo di Calci

Gli apparecchi sono allacciati alla rete idrica pubblica, e distribuiscono l’acqua potabile dopo averla trattata con un sistema di filtri a carboni attivi, che riduce il cloro residuo e gli eventuali odori sgradevoli. Il contenuto dei sali minerali rimane invece inalterato.

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