Il “futuro impedito”: utopia e critica nel Novecento
Mercoledì 13 novembre dalle 16 alle 18, nell'aula 1A di Palazzo Curini (Via Santa Maria, 89 -Pisa), avrà luogo la prima giornata del Laboratorio "Utopia, miti politici e figure della ribellione" dal titolo Il “futuro impedito”: utopia e critica nel Novecento.
Intervengono:
Matteo Corsi
Per una storia «contropelo»: Benjamin e la critica dello storicismo
Fabrizio Arcuri
La merce e la vittima. Il capitalismo secondo il pensiero di René Girard
L'evento è organizzato dal progetto Zetesis con il contributo finanziario dell'Università di Pisa (attività n. 2013)
Info:
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Immagine in movimento
Mercoledì 6 e giovedì 7 novembre nell'aula magna di Palazzo Boilleau a Pisa (Via Santa Maria, 85) si svolgerà il convegno “Immagine in movimento” con la partecipazione di storici dell’arte, studiosi del cinema, della televisione e dei media, videoartisti, progettisti e animatori. Nel corso della due giorni le immagini saranno analizzate sotto vari punti di vista - come oggetto visivo, mentale, soggettivo e collettivo - con uno sguardo anche alla rete e ai social. L’iniziativa fa parte del progetto di ricerca dell’Università di Pisa “La mutevole ambivalenza epistemologica delle immagini” di cui è responsabile la professoressa Maria Antonella Galanti.
Dai tabulati ai suoni: a Pisa la presentazione del volume dedicato al compositore Pietro Grossi, pioniere dell’informatica musicale
Oltre ai cinquanta anni dall'istituzione del primo corso di laurea in Scienze dell'Informazione in Italia, l’Università di Pisa celebra il contributo delle istituzioni di ricerca cittadine alla nascita dell'informatica musicale. Lo fa con un volume dedicato al suo pioniere, il compositore e instancabile sperimentatore Pietro Grossi: la presentazione di “Informatica e musica elettronica, I suoni di un pioniere di genio”, curato da Leonello Tarabella, Graziano Bertini, Carlo Raffaelli e Luca Doni, è il 6 novembre, al Polo Le Benedettine (in Piazza S. Paolo a Ripa d'Arno, 16), alle ore 17.30.
Con Francesco Romani (Università di Pisa) come moderatore e gli autori, saranno presenti i compositori Alfonso Belfiore e Roberto Cacciapaglia e i ricercatori CNR Tommaso Bolognesi e Stefano Trumpy, che ci restituiranno un ritratto a tutto tondo di un visionario che agli inizi degli anni Sessanta ha immaginato come gli elaboratori elettronici potessero creare musica se opportunamente diretti, ovvero programmati.
Collaborando con gli istituti pisani del CNR, Grossi incoraggiò la fondazione della Divisione di Informatica Musicale al CNUCE (Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico) e, insieme al suo gruppo di lavoro, fu l'artefice della costruzione del TAU2 (1975), sistema di sintesi del suono prodotto all'IEI (Istituto di Elaborazione dell'Informazione). Con esso i brani musicali si potevano memorizzare, comporre, rielaborare ed eseguire in tempo reale. Spotify era ancora lontano, ma con i suoni Grossi e i suoi collaboratori riuscivano già a muoversi nel futuro.
L’incontro sarà preceduto da una visita guidata a Hello World!, esposizione multimediale che ripercorre 150 anni di storia dell’informatica, dalle macchine meccaniche e i primi giganteschi calcolatori fino ai computer Apple, abbracciando un arco temporale che dalla seconda metà dell’Ottocento arriva fino agli anni 2000. Tra le macchine in mostra il TAU2 (parte della collezione del Museo degli Strumenti per il Calcoli) e un emulatore del TAU2, realizzato appositamente per la mostra da Massimo Magrini e Leonello Tarabella.
Alla presentazione seguirà un intermezzo acusmatico con una compilation di brani di Grossi, Belfiore, Tarabella e Cacciapaglia che hanno utilizzato il TAU2. Alla fine dell’evento musicale è prevista una apericena per tutti i convenuti.
Alessio Lega in concerto
Mercoledì 6 novembre alle 21.30, all’ExWide (via Franceschi, 13 – Pisa), Alessio Lega in concerto.
Accompagnato da Guido Baldoni, virtuoso della fisarmonica, Lega presenta le tappe della sua ricerca di cantastorie contemporaneo, in bilico fra canzone d’autore e riproposizione di repertori storici.
Storie cantate, scritte da lui o adattate dai poeti ribelli della canzone francofona, slava, ecc. Nel ventesimo e nel decimo anniversario della scomparsa non potranno mancare degli omaggi a Fabrizio de André e Ivan Della Mea.
Ingresso gratuito.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Filiforme con il contributo alle attività studentesche autogestite dell’Università di Pisa.
Info
3441807120
https://www.facebook.com/events/460795831453690/
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Alessio Lega in concerto
Mercoledì 6 novembre alle 21.30, all’ExWide (via Franceschi, 13 – Pisa), Alessio Lega in concerto.
Accompagnato da Guido Baldoni, virtuoso della fisarmonica, Lega presenta le tappe della sua ricerca di cantastorie contemporaneo, in bilico fra canzone d’autore e riproposizione di repertori storici.
Storie cantate, scritte da lui o adattate dai poeti ribelli della canzone francofona, slava, ecc. Nel ventesimo e nel decimo anniversario della scomparsa non potranno mancare degli omaggi a Fabrizio de André e Ivan Della Mea.
Ingresso gratuito.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Filiforme con il contributo alle attività studentesche autogestite dell’Università di Pisa.
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Al Museo della Grafica la mostra "Il ritmo dello spazio"
Al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi è visitabile fino all'8 dicembre la mostra "Il ritmo dello spazio", un affascinante viaggio tra arte e scienza sullo sfondo delle entusiasmanti scoperte della fisica contemporanea.
Il 14 agosto 2017, i tre interferometri per le onde gravitazionali LIGO e VIRGO hanno rilevato il segnale prodotto dalla coalescenza di due buchi neri. L’era dell’astronomia gravitazionale ha avuto inizio grazie alla triangolazione ed alla conseguente localizzazione nel cielo di questa sorgente. Solo tre giorni dopo, il segnale prodotto dalla fusione di due stelle di neutroni ha dato il via ad un enorme campagna di ricerca nella quale sono stati coinvolti centinaia di Osservatori in tutto il mondo. Questo secondo evento è stato a pieno diritto considerato l’alba della cosiddetta astronomia multi-messenger. La teoria della relatività generale di Einstein, che prevede che ogni fenomeno violento nell’universo produca vibrazioni nello spazio-tempo, ha avuto una conferma straordinaria.
Bertrand Lamarche, Réplique (Baphomètre), 2008, Collezione FRAC Centre-Val de Loire (Francia).
La rilevazione delle onde gravitazionali consente di affrontare da nuove prospettive il problema della natura e della struttura dello spazio-tempo e della materia, le nozioni di origine e di orizzonte, il ruolo dell’informazione e della rappresentazione, la plasticità e la resilienza degli oggetti, toccando aspetti legati all’individuo e più in generale al rapporto dell’uomo con il Cosmo, ovvero con l’Universo, la Terra, la Società.
Nata all’interno del progetto “Univers 2.0”, avviato nel 2017 con il supporto della Fondazione Carasso, la mostra "Il ritmo dello spazio" è il risultato delle riflessioni che su queste tematiche hanno unito alcuni artisti di rilevanza internazionale con scienziati e intellettuali (Valerio Boschi, Arnaud Dubois, Ersi Krouska, Marc Lachièze-Ray, Alain Letailleur, Pierre Legrain, Dorothea Marciak, Roger Malina, Vincenzo Napolano, Stavros Katsanevas, Christian Spiering, Alessandro Tosi, Yves Winkin, Heinz Wismann). Il percorso della mostra, dal suggestivo impatto concettuale ed emozionale, presenta infatti installazioni, sculture, video, opere grafiche e fotografie realizzate da Gorka Alda, Pavel Büchler, Attila Csörgő, Raphaël Dallaporta, Raymond Galle, Bertrand Lamarche, Liliane Lijn, Letizia De Maigret, Aitor Ortiz, Tomás Saraceno, Jol Thomson.
Sfoglia la gallery con alcune immagini della mostra:
La rilevazione delle onde gravitazionali indirizza infatti verso una descrizione dell’Universo in forma multi-messenger, nella consapevolezza di far parte di un network cosmico in cui le vibrazioni dello spazio-tempo, il “ritmo”, il “suono” o l’armonia dello spazio si aggiungono alla millenaria concezione dell’Universo come sublime rappresentazione visiva. In mostra, speciale attenzione verrà data alle forme storiche della comunicazione, attraverso una stanza allestita in partnership con la stazione Marconi di Coltano, con strumenti per l’emissione e la ricezione di onde radio, oltre a un cristallo di Galena della collezione Giazotto (un particolare ringraziamento alla famiglia Giazotto). Altre due stanze, presentate in collaborazione con l’APC, di Parigi, I2PI di Lione e l’INFN, offriranno ai visitatori un’esperienza interattiva dedicata alla deformazione dello spazio.
Curata da Stavros Katsanevas, direttore dell’European Gravitational Observatory (EGO), la mostra è promossa e realizzata da EGO e dal Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa), con la collaborazione del Centre National de Recherche Scientifique (CNRS), dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), del Laboratorio di Fisica delle Astroparticelle e Cosmologia (APC) dell’Università di Parigi Diderot e il Fondo di Dotazione per la Fisica dell'Universo, dell'Istituto di Fisica di 2 Infiniti (I2PI) Lione, del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa, con il patrocinio della Regione Toscana e il supporto della Fondazione Carasso.
A Pisa un convegno internazionale sulle forme di nichilismo contemporaneo
Dal 4 al 6 novembre, nell’Aula Magna di Palazzo Boileau (in via S. Maria 85, Pisa), si terrà il convegno internazionale “Forme del Nichilismo Contemporaneo”, un evento organizzato dal International Centre of Studies on Contemporary Nihilism (CeNic) nell’ambito delle attività del Progetto di Eccellenza 2019 del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa e che vedrà la partecipazione di relatori internazionali.
Quali sono le radici del nihilismo contemporaneo? Le categorie del nihilismo contemporaneo sono l’esito coerente della negazione di ogni verità assoluta affermata dal pensiero post-moderno? Vi è o no rottura, da questo punto di vista, tra moderno e post-moderno? Quali sono le forme che il nichilismo ha assunto nella storia?
Il Centro internazionale di studi sul nichilismo contemporaneo (CeNic), codiretto da Adriano Fabris (Università di Pisa) e da Alfredo Rocha de la Torre (Universidad Pedagógica y Tecnológica de Colombia), vuole rispondere a queste domande. Si tratta del primo incontro internazionale degli studiosi del CeNic. Il secondo, l’anno prossimo, si svolgerà in Colombia e il terzo, fra due anni, a Lubiana.
Quando a comandare è il software
Lunedì 4 novembre, alle 15.30, nell'Aula Magna Storica del Palazzo della Sapienza, si terrà l'incontro "Ora che comanda lui, quando tutto è basato sul software". L'innovazione digitale è diventata un fenomeno inarrestabile che sta trasformando sia le strutture economiche e produttive che quelle sociali e organizzative dell'intera società, disegnando intorno a noi un mondo in continua trasformazione. Gli esseri umani sono pronti a gestire le gestire le conseguenze di questo drastico e radicale punto di rottura sociale ed economico? L'obiettivo di questa tavola rotonda è quello di stimolare una riflessione sulle tendenze già in atto e i possibili sviluppi della società basata e guidata dagli strumenti software.
Ne discutono Alessandro Vespignani, professore alla Northeastern University di Boston, Paolo Benanti, professore alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, Davide Bacciu, professore all’Università di Pisa, Enrico Dameri, Fondatore del Gruppo LIST, presidente di Rosa Prístina. Cooordina, Gian-Luigi Ferrari, direttore del dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa. L'incontro fa parte di "Informatica50", il programma di iniziative promosso dall’Università di Pisa per celebrare il cinquantenario dell'istituzione a Pisa del primo corso di laurea in Scienze dell'Informazione in Italia.
Dagli scarti agricoli ecco la farina di insetti per mangimi animali
Utilizzare gli scarti agricoli per allevare insetti da cui ricavare farine proteiche per produrre mangimi animali di qualità. E’ questo l’obiettivo del progetto FEEDS, appena finanziato dalla Regione Toscana e coordinato scientificamente dall’Università di Pisa.
“L’idea è quella di utilizzare i resti agricoli, principalmente spezzato di cereali e residui di mondatura degli ortaggi, come substrati per l’allevamento di insetti da utilizzare per produrre mangime – spiega la professoressa Elisabetta Rossi dell’Ateneo pisano referente scientifico di FEEDS – l’obiettivo è quindi di trasformare degli scarti in una risorsa creando così anche una nuova attività all’interno delle aziende agricole”.
Le docenti e ricercatrici dell’Università di Pisa impegnate nel progetto, da sinistra, Sabrina Ciampa, Rosalba Risaliti, Alice Cappucci, Elisabetta Rossi
Il progetto FEEDS ha preso il via ufficialmente lo scorso 23 ottobre al Centro di ricerca Avanzi dell’Università di Pisa a S. Piero a Grado con un convegno intitolato "L’utilizzo degli insetti nei mangimi: presente e futuro". Alla giornata hanno partecipato i rappresentanti dei vari soci del consorzio pubblico privato: fra i partner scientifici oltre all’Ateneo pisano, l’Università di Firenze e Nutrigene srl spinoff dell’Università di Udine, quindi la Cooperativa Zoocerealicola L’Unitaria come capofila, l’azienda agricola Marchini Silvia e l’Agenzia di formazione IM.O.FOR. Toscana.
Nei tre anni del progetto sarà costruito un impianto in grado di utilizzare gli scarti agricoli per l’allevamento di due specie di insetti, la mosca soldato nera (Hermetia illucens) e il verme delle farine (Tenebrio molitor). Il passo successivo sarà la produzione di larve e pupe essiccate e macinate da trasformare in farine proteiche per mangime di pesce, animali da compagnia e specie avicole. Infine, applicando i principi dell’economia circolare e della bioeconomia, il progetto prevede la produzione di compost a partire dai residui dell’allevamento di insetti.
Nell’ambito di FEEDS, il ruolo specifico dell’Università di Pisa sarà quello di mettere a punto le metodiche di allevamento degli insetti in funzione dei substrati disponibili e di ottimizzare i processi di produzione delle farine. La conoscenza della biologia degli insetti e la capacità di condurne l’allevamento costituiscono infatti un presupposto di base per ottenere una produzione di qualità idonea al commercio.
“Nel mondo occidentale si parla molto dell’utilizzo degli insetti nell’alimentazione umana e animale – conclude Elisabetta Rossi – tuttavia, mentre l’uso diretto da parte dell’uomo incontra oggi ostacoli culturali, l’impiego nell’alimentazione animale potrebbe contribuire alla sostenibilità delle produzioni zootecniche, e ci riguarda indirettamente come consumatori. Diffondere una adeguata conoscenza in questo ambito, può contribuire ad un’educazione alimentare corretta, informata e indirizzata verso la sostenibilità”.
Dagli scarti agricoli ecco la farina di insetti per mangimi animali
Utilizzare gli scarti agricoli per allevare insetti da cui ricavare farine proteiche per produrre mangimi animali di qualità. E’ questo l’obiettivo del progetto FEEDS, appena finanziato dalla Regione Toscana e coordinato scientificamente dall’Università di Pisa.
“L’idea è quella di utilizzare i resti agricoli, principalmente spezzato di cereali e residui di mondatura degli ortaggi, come substrati per l’allevamento di insetti da utilizzare per produrre mangime – spiega la professoressa Elisabetta Rossi dell’Ateneo pisano referente scientifico di FEEDS – l’obiettivo è quindi di trasformare degli scarti in una risorsa creando così anche una nuova attività all’interno delle aziende agricole”.
Il progetto FEEDS ha preso il via ufficialmente lo scorso 23 ottobre al Centro di ricerca Avanzi dell’Università di Pisa a S. Piero a Grado con un convegno intitolato "L’utilizzo degli insetti nei mangimi: presente e futuro". Alla giornata hanno partecipato i rappresentanti dei vari soci del consorzio pubblico privato: fra i partner scientifici oltre all’Ateneo pisano, l’Università di Firenze e Nutrigene srl spinoff dell’Università di Udine, quindi la Cooperativa Zoocerealicola L’Unitaria come capofila, l’azienda agricola Marchini Silvia e l’Agenzia di formazione IM.O.FOR. Toscana.
Nei tre anni del progetto sarà costruito un impianto in grado di utilizzare gli scarti agricoli per l’allevamento di due specie di insetti, la mosca soldato nera (Hermetia illucens) e il verme delle farine (Tenebrio molitor). Il passo successivo sarà la produzione di larve e pupe essiccate e macinate da trasformare in farine proteiche per mangime di pesce, animali da compagnia e specie avicole. Infine, applicando i principi dell’economia circolare e della bioeconomia, il progetto prevede la produzione di compost a partire dai residui dell’allevamento di insetti.
Nell’ambito di FEEDS, il ruolo specifico dell’Università di Pisa sarà quello di mettere a punto le metodiche di allevamento degli insetti in funzione dei substrati disponibili e di ottimizzare i processi di produzione delle farine. La conoscenza della biologia degli insetti e la capacità di condurne l’allevamento costituiscono infatti un presupposto di base per ottenere una produzione di qualità idonea al commercio.
“Nel mondo occidentale si parla molto dell’utilizzo degli insetti nell’alimentazione umana e animale – conclude Elisabetta Rossi – tuttavia, mentre l’uso diretto da parte dell’uomo incontra oggi ostacoli culturali, l’impiego nell’alimentazione animale potrebbe contribuire alla sostenibilità delle produzioni zootecniche, e ci riguarda indirettamente come consumatori. Diffondere una adeguata conoscenza in questo ambito, può contribuire ad un’educazione alimentare corretta, informata e indirizzata verso la sostenibilità”.