Incarico presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale“Controllo, traduzione dall’italiano all’inglese e inserimento nel nuovo database di circa 2000 quesiti di matematica dell’attuale database CISIA”
bando
Samsung Innovation Camp: presentata la nuova edizione all’Università di Pisa
Il 23 ottobre all’Università di Pisa si è svolta la cerimonia di apertura della terza edizione di Samsung Innovation Camp, il progetto di responsabilità sociale sviluppato da Samsung Electronics Italia in collaborazione con Randstad per offrire agli studenti delle università pubbliche italiane una formazione completa in ambito digitale e la possibilità di cogliere nuove prospettive professionali.
Da ora, tutti gli studenti dell’Ateneo pisano, in corso e neo-laureati, interessati a prendere parte alle attività di Samsung Innovation Camp, potranno iscriversi accedendo al link https://www.innovationcamp.it/iscriviti.
Alla cerimonia di apertura di Samsung Innovation Camp hanno partecipato il professore Rossano Massai per l’Università di Pisa, Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia, e Valentina Marra, Account Manager di Randstad.
La cerimonia di apertura del Samsung Innovation Camp
“L’Università di Pisa è lieta di proseguire la collaborazione con Samsung - ha detto Rossano Massai, Prorettore per gli studenti e delegato al Job Placement - L’edizione di lancio dello scorso anno ha registrato un grande interesse da parte dei nostri studenti, con oltre 1100 iscritti alla piattaforma online e una percentuale di completamento del percorso di oltre il 40%. L’Ateneo prosegue così una proficua collaborazione con un prestigioso partner industriale che, grazie a questo progetto, contribuisce ad arricchire il percorso formativo dei nostri studenti fornendo quelle competenze necessarie ad affrontare con successo l’ingresso nel mondo del lavoro”.
“Da oltre 25 anni la nostra azienda si impegna in Italia per la diffusione della cultura dell’innovazione e del digitale. Con Samsung Innovation Camp, cerchiamo di fornire a tutti gli studenti del nostro paese strumenti utili e competenze aggiornate per affrontare al meglio il mondo del lavoro, sempre di più alla ricerca di professionisti dotati del giusto mix tra soft skill e competenze digitali. L’esperienza e il successo ottenuto dalla prima edizione di Innovation Camp presso l’Università di Pisa ci ha permesso di costruire, insieme ai nostri partner, un solido ecosistema di formazione e collaborazioni con alcune realtà aziendali del territorio toscano, che hanno aiutato i giovani universitari coinvolti nei corsi e nei project work ad essere ancora più qualificati e competitivi, per cogliere al meglio le sfide professionali del futuro” commenta Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia.
“Se ci fermiamo a osservare il mondo del lavoro, emergono due importanti caratteristiche del nostro tempo, talent scarcity e skill gap - commenta Marco Ceresa, Amministratore Delegato di Randstad Italia. È in quest’ottica che vanno lette alcune delle nostre iniziative come il Samsung Innovation Camp, di cui Randstad è partner, che ci stanno spingendo verso nuovi orientamenti volti a potenziare la formazione del candidato e, così, ridurre il mismatch tra competenze e bisogni del mercato. Il nostro compito è valorizzare e aiutare i giovani ad affrontare le nuove sfide del mercato del lavoro in un sistema economico sempre più competitivo, veloce e digitale”.
Samsung Innovation Camp: i dettagli del progetto all’Università di Pisa
Il principale obiettivo di Samsung Innovation Camp è quello di integrare la formazione universitaria con un itinerario unico attraverso la tecnologia, l’innovazione digitale e le imprese del territorio. Grazie a questa iniziativa, gli studenti dell’Università di Pisa potranno sia avvicinarsi al loro futuro professionale imparando nuove competenze di business, marketing e digital, particolarmente richieste dal mondo del lavoro attuale, sia entrare in contatto con le aziende locali, per portare innovazione nei principali settori economici del nostro Paese.
Ogni studente di Innovation Camp avrà la possibilità di creare un mix vincente tra i concetti appresi durante il proprio percorso di studi universitari e le competenze acquisite grazie a questo progetto, nonché di metterle in pratica collaborando direttamente con le aziende, selezionate per dare l’opportunità agli studenti di conoscere le realtà del loro territorio e di confrontarsi con temi/project work reali.
I migliori 60 studenti, classificati in base al punteggio ottenuto nei test al termine dei moduli previsti per la prima fase del percorso di Innovation Camp, avranno accesso alla seconda fase di formazione in aula presso l’università, dove potranno seguire le lezioni tenute da un docente dell’ateneo, che ha approfondito i contenuti affrontati nei moduli online, e da professionisti Samsung e Randstad, che terranno degli interventi formativi rivolti agli studenti. Durante le lezioni, le aziende che saranno identificate sul territorio toscano nelle prossime settimane, assegneranno ciascuna un project work sul tema dell’innovazione nel proprio settore di operatività.
Gli studenti avranno la possibilità di svolgere il project work riuniti in gruppi multidisciplinari, al fine di favorire il lavoro di squadra e la collaborazione tra profili con competenze complementari. Alla fine del percorso, è previsto un evento di networking, durante il quale lo studente o il gruppo che ha elaborato il project work migliore presenterà il proprio lavoro ai dipendenti, ai rappresentanti di Samsung, di Randstad e a quelli dell’ateneo.
La scienza delle ragazze
L’astrofisica Sandra Savaglio, l’esperta di data mining Fosca Giannotti, le docenti Chiara Bodei e Nicoletta De Francesco: scienziate, esperte di fisica e informatica, saranno le protagoniste del primo appuntamento con "La scienza delle ragazze", venerdì 25 ottobre alle 15.30 nella sala Titta Ruffo del Teatro Verdi, con ingresso libero. Un incontro organizzato dall’Università di Pisa, col patrocinio del Comune di Pisa, per promuovere la parità di genere nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) nell’ambito di "Informatica50", il ciclo di eventi che celebra il mezzo secolo del corso di laurea in Informatica dell’ateneo pisano, primo in Italia e catalizzatore di talenti e trasformazioni tecnologiche.
Quattro le relatrici per fare il punto sul gender gap nel mondo della scienza, moderate da Concita De Gregorio: da Sandra Savaglio, tra le voci più autorevoli nel campo dell’astrofisica, con collaborazioni che includono il Max Planck Institute di Monaco, la John Hopkins University e lo Space Telescope Institute di Baltimora, a Fosca Giannotti, tra le professioniste più influenti al mondo nella ricerca sull’intelligenza artificiale, ricercatrice all’ISTI-CNR di Pisa ed esperta di data mining. E dall’Università di Pisa intervengono Chiara Bodei (Dipartimento di Informatica), Nicoletta De Francesco (Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione). Aprirà l’incontro Elettra Stradella (Dipartimento di Giurisprudenza), presidente del CUG – Comitato Unico Di Garanzia dell’Ateneo.
L'appuntamento si ispira al Barbie Dream Gap Project di Mattel, che per i 60 anni della bambola ha creato una linea le cui protagoniste sono donne impegnate in un settore nel quale il sesso femminile è poco rappresentato, quello delle scienze. L’obiettivo del progetto è fornire alle bambine modelli alternativi per fronteggiare il “dream gap”, quel fenomeno che le porta a prediligere modelli non legati all’immaginario scientifico. La rivista Wired Italia ha dedicato un inserto al progetto, presentando Barbie con le sembianze di alcune scienziate, fra cui Sandra Savaglio e Fosca Giannotti.
"La scienza delle ragazze" prosegue l’11 novembre con l’edizione pisana di Coding girls, la gara di programmazione dedicata alle ragazze delle scuole superiori, promossa dalla Fondazione Mondo Digitale e dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, in collaborazione con Microsoft Italia, per favorire il raggiungimento delle pari opportunità nel campo dell’informatica e della tecnologia.
Sempre per il ciclo "Informatica50", al Polo delle Benedettine di Pisa (piazza San Paolo a Ripa d’Arno 16, ingresso libero) è possibile visitare "Hello World!", esposizione multimediale che ripercorre 150 anni di storia dell’informatica, dai primi giganteschi calcolatori fino alla rivoluzione degli smartphone.
Compie 30 anni il Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi"
Compie 30 anni il Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi" (CiRAA) dell’Università di Pisa, una realtà unica che dalla sua fondazione ad oggi ha sempre operato per promuovere una corretta cultura del cibo e per sviluppare sistemi di coltivazione e di allevamento sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
Per festeggiare questo anniversario venerdì 25 ottobre dalle 9 nella sede del Centro (via vecchia di Marina, 6, S. Piero a Grado, Pisa) si svolgerà la giornata di studi "Il cibo per la mente”. Attraverso il coinvolgimento degli ex direttori, saranno ricordate le principali attività di ricerca del CiRAA sino agli attuali sviluppi nel campo della nutraceutica grazie alla collaborazione con il Centro Nutrafood, un’altra importante realtà di ricerca dell’Ateneo pisano.
Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi"
“Il Centro Avanzi – spiega il professore Marcello Mele suo attuale direttore - nacque nel 1989 su intuizione di un gruppo di docenti delle allora facoltà di Agraria e di Veterinaria che vollero fin da subito impostare le attività di ricerca per sviluppare sistemi di coltivazione e di allevamento rispettosi dell’ambiente e, al contempo, sostenibili anche dal punto di vista dell’economia di un’azienda agraria, in termini sia di efficienza produttiva sia di qualità dei prodotti”.
Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi"
“Questi temi – continua Mele - che 30 anni fa erano nella visione di pochi addetti ai lavori, sono oggi diventati una priorità per tutti, che nasce dalla necessità di continuare a produrre cibo di elevata qualità nutrizionale, per un numero crescente di persone e nella consapevolezza di non poter aumentare il consumo di risorse primarie, cioè aria, acqua, suolo, energia”.
Negli ultimi 30 anni, il CiRAA è stato partner attivo di numerosi progetti di trasferimento tecnologico nell’ambito della maggior parte delle filiere agricole Toscane e attualmente rappresenta una struttura di ricerca unica nel suo genere nel panorama accademico italiano, sia per dimensioni sia per modello organizzativo.
“Grazie alla collaborazione con il centro Nutrafood che attualmente dirigo – conclude la professoressa Lucia Guidi dell’Ateneo pisano – in futuro vogliamo sempre di più essere un punto di riferimento per una corretta e accurata informazione sul cibo, nella consapevolezza che in un mondo dove è sempre più difficile districarsi tra le vere e le false notizie, debbano essere i centri dove si svolge la ricerca a divulgare le corrette conoscenze scientifiche”.
Compie 30 anni il Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi" dell’Università di Pisa
Compie 30 anni il Centro di Ricerche Agro-Ambientali "Enrico Avanzi" (CiRAA) dell’Università di Pisa, una realtà unica che dalla sua fondazione ad oggi ha sempre operato per promuovere una corretta cultura del cibo e per sviluppare sistemi di coltivazione e di allevamento sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
Per festeggiare questo anniversario venerdì 25 ottobre dalle 9 nella sede del Centro (via vecchia di Marina, 6, S. Piero a Grado, Pisa) si svolgerà la giornata di studi "Il cibo per la mente”. Attraverso il coinvolgimento degli ex direttori, saranno ricordate le principali attività di ricerca del CiRAA sino agli attuali sviluppi nel campo della nutraceutica grazie alla collaborazione con il Centro Nutrafood, un’altra importante realtà di ricerca dell’Ateneo pisano.
“Il Centro Avanzi – spiega il professore Marcello Mele suo attuale direttore - nacque nel 1989 su intuizione di un gruppo di docenti delle allora facoltà di Agraria e di Veterinaria che vollero fin da subito impostare le attività di ricerca per sviluppare sistemi di coltivazione e di allevamento rispettosi dell’ambiente e, al contempo, sostenibili anche dal punto di vista dell’economia di un’azienda agraria, in termini sia di efficienza produttiva sia di qualità dei prodotti”.
“Questi temi – continua Mele - che 30 anni fa erano nella visione di pochi addetti ai lavori, sono oggi diventati una priorità per tutti, che nasce dalla necessità di continuare a produrre cibo di elevata qualità nutrizionale, per un numero crescente di persone e nella consapevolezza di non poter aumentare il consumo di risorse primarie, cioè aria, acqua, suolo, energia”.
Negli ultimi 30 anni, il CiRAA è stato partner attivo di numerosi progetti di trasferimento tecnologico nell’ambito della maggior parte delle filiere agricole Toscane e attualmente rappresenta una struttura di ricerca unica nel suo genere nel panorama accademico italiano, sia per dimensioni sia per modello organizzativo.
“Grazie alla collaborazione con il centro Nutrafood che attualmente dirigo – conclude la professoressa Lucia Guidi dell’Ateneo pisano – in futuro vogliamo sempre di più essere un punto di riferimento per una corretta e accurata informazione sul cibo, nella consapevolezza che in un mondo dove è sempre più difficile districarsi tra le vere e le false notizie, debbano essere i centri dove si svolge la ricerca a divulgare le corrette conoscenze scientifiche”.
A spasso nella tavola periodica degli elementi alla Cittadella Galileiana
Giovedì 24 ottobre, alle ore 21, si tiene alla Cittadella Galileiana l'incontro "A spasso nella tabella periodica. Una piccola escursione fra gli elementi chimici", con Guido Pampaloni, docente al dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa. Facendo seguito a un precedente seminario in cui era stata presentata la tavola periodica degli elementi, in questo incontro saranno discusse le caratteristiche di alcuni elementi chimici di importanza strategica.
Il seminario fa parte del ciclo di conferenze divulgative "I giovedì della Cittadella Galileiana", organizzato dal Museo degli Strumenti di Fisica (Sistema Museale di Ateneo) in collaborazione con la Ludoteca Scientifica (Dipartimento di Fisica). Gli incontri, a ingresso gratuito, si tengono nelle serate di giovedì a partire dal 17 ottobre fino al 14 novembre. L’inizio delle conferenze è sempre alle ore 21.00.
A Pisa approvate 150 linee guida per l'esecuzione dei trapianti di pancreas in tutto il mondo
Si è conclusa nella cornice della Sala delle Baleari la prima Consensus Conference mondiale sui trapianti di pancreas. L’evento è stato aperto il 17 ottobre dal rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, con l’assegnazione della laurea magistrale honoris causa in Biologia applicata alla Biomedicina a David Sutherland, pioniere e padre morale del trapianto di pancreas. Nei due giorni successivi, nell’auditorium della Fondazione Pisa si sono succedute le sessioni scientifiche durante le quali sono state discusse e approvate oltre 150 “regole” che guideranno l’esecuzione dei trapianti di pancreas in tutto il mondo. Alle discussioni, e alle conseguenti deliberazioni, hanno partecipato esperti internazionali provenienti da 5 Continenti e 18 Paesi in rappresentanza di tutti i maggiori centri di trapianto.
Nei mesi precedenti la Consensus, la letteratura scientifica era stata analizzata da 16 giovani ricercatori internazionali che hanno selezionato oltre 100.000 articoli estraendone le informazioni necessarie a rispondere ai quesiti clinici e formulare le proposte di raccomandazioni. Quest’opera, indubbiamente titanica, non era mai stata affrontata prima nella storia ormai più che cinquantennale dei trapianti di pancreas e rappresenta quindi una pietra miliare nella storia di questo tipo di intervento. Il processo di discussione e di consenso, già iniziato nei mesi scorsi online, è poi proceduto con grande entusiasmo a Pisa. Le deliberazioni raggiunte dagli esperti sono state poi validate da una giuria esterna, per garantire ulteriormente l’oggettività sia delle deliberazioni che della loro compliance con i più alti principi scientifici ed etici che regolano la pratica medica. Nei prossimi mesi i risultati della Consensus Conference saranno pubblicati sulle principali riviste internazionali ed è facile immaginare che diventeranno la pietra miliare di questa disciplina.
La sera del 19, durante la cerimonia di chiusura della Conferenza nella Sala delle Baleari, il professor Boggi, presidente del Comitato Organizzatore, ha ringraziato l’Università di Pisa, per il grande contributo organizzativo e il privilegio di aver riconosciuto la laurea honoris causa al professor Sutherland, la Fondazione Pisa per aver messo a disposizione la logistica dell’evento e averne supportato la realizzazione, la Fondazione Pisa e la Regione Toscana per i contributi concessi, e il Comune di Pisa per l’ospitalità. È infatti fondamentale ricordare che la Consensus Conference si è svolta senza alcun contributo economico da parte di entità commerciali detentrici di potenziali interessi in campo medico. Considerata la natura “regolatoria” di questo evento, la mancanza di finanziamenti da parte di entità commerciali risulta di fondamentale importanza per garantire la totale imparzialità delle deliberazioni raggiunte. Il professor Boggi ha infine ringraziato l’Istituto IPSAR Matteotti di Pisa per aver fornito nei giorni 18 e 19 i servizi di catering: l’opera dei giovani studenti è stata apprezzata da tutti i partecipanti.
Al via il nuovo master di secondo livello in "Valorizzazione delle diverse abilità e educazione inclusiva"
Partirà a novembre il nuovo master di secondo livello dell'Università di Pisa in "Valorizzazione delle diverse abilità e educazione inclusiva", organizzato dal CAFRE, il Centro interdipartimentale per l'aggiornamento, la formazione e la ricerca educativa. Come sostiene il direttore Michele Lanzetta "il master intende colmare un vuoto nel panorama nazionale e offrirsi come strumento per docenti, manager e tutti quei professionisti che lavorano in contesti dove l'elemento umano è fondamentale".
"Troppo spesso - continua Lanzetta - nei contesti lavorativi e educativi ci si limita a parlare teoricamente di inclusione, lasciando sprovviste di strumenti e sostegno proprio le persone deputate a gestire questo tipo di diversità. Chi quotidianamente deve gestire le diverse abilità o abilità diverse è ben consapevole che siano numerosi gli ostacoli da superare e che siano ancora troppo sottovalutate le potenzialità di diversamente abili per ragioni fisiche, psicologiche o semplicemente caratteriali. Per realizzare effettivamente questo obiettivo, occorre approfondire le conoscenze oltre che dotarsi di strumenti adeguati".
Da queste considerazioni parte il progetto del master, nel quale sono coinvolti in maniera bilanciata circa quaranta docenti universitari, ricercatori, esperti e rappresentanti del mondo aziendale.
Il master, che permette di conseguire 60 crediti universitari, è rivolto in particolare a docenti e ricercatori, dirigenti, formatori, consulenti e responsabili delle risorse umane, ma è aperto a tutti coloro che, in possesso di laurea magistrale o esperienza equivalente, abbiano interesse ad approfondire le conoscenze su un tema che interpella tutti, direttamente o indirettamente. La sua formula favorisce inoltre la partecipazione di chi lavora, con lezioni di tre ore a settimana fissate in pomeriggi feriali. Per i docenti sarà possibile effettuare il tirocinio obbligatorio al proprio istituto scolastico e per coloro che operano in aziende e altre organizzazioni il tirocinio può essere svolto in orario lavorativo. Sono previste otto agevolazioni sulla base di ISEE e merito.
Le iscrizioni sono aperte fino al 1° novembre, mentre le lezioni - disponibili in modalità telematica e in aula - si svolgeranno da novembre a ottobre 2020.
Il master sarà presentato nell'ambito di un convegno gratuito sull'inclusività con testimonianze di docenti il 25 ottobre nell’Aula Magna di Ingegneria e in streaming:
https://www-cafre.unipi.it/2019/07/master.html.
Tutte le informazioni e il bando del master sono disponibili all'indirizzo: master.cafre.unipi.it
Dieci idee di impresa per la finale della Start Cup Toscana 2019: il 25 ottobre a Pisa la proclamazione dei vincitori
I colleghi giornalisti e gli operatori sono invitati a seguire la cerimonia e in particolare il momento della proclamazione previsto per le 12.45.
Si svolgerà venerdì 25 ottobre a Pisa, nell’Aula Magna “Pontecorvo” del Polo Fibonacci, la finale della Start Cup Toscana 2019, la sfida tra idee innovative scaturite dal mondo della ricerca universitaria organizzata dall'Università di Pisa, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna, l'Università di Firenze, l’Università di Siena, la Scuola Normale Superiore, la scuola Imt Alti Studi Lucca e l'Istituto universitario di studi superiori di Pavia, con il contributo della Regione Toscana. L’iniziativa rappresenta la prima tappa verso il “Premio Nazionale per l’Innovazione” e si propone di supportare le migliore iniziative imprenditoriali a elevato contenuto tecnologico.
La cerimonia si aprirà alle 9 con i saluti del rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella e della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni. Seguirà l’intervento del professor Paolo Miccoli, presidente dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) dal titolo “Verso la nuova VQR: quale tipo di continuità?”.
Alle 10.30 i dieci finalisti presenteranno i loro progetti introdotti da Lorenzo Zanni, delegato al Trasferimento teconologico dell’Università di Siena: Blocklock (Università di Pisa/settore Ict), Braiker (Scuola Normale Superiore/settore Life Science), DNA Blocks (Università di Firenze/settore Life Science), DreamsVR (Scuola Normale Superiore/settore Ict), Eurikos s.r.l.s. (Università di Pisa/settore Cleantech&Energy), Quon by Aeffective (Università di Firenze/Settore Ict), SienabioACTIVE Bioeconomy (Università di Siena/Industrial), Small Pixels (Università di Firenze/settore Ict), Tocket (Università di Pisa/settore Ict), Tree-Tower srl (Scuola IMT Alti Studi Lucca - settore Industrial).
Alle 12.10 è prevista una tavola rotonda dal titolo “La valutazione del trasferimento tecnologico nella valutazione degli Atenei”. Modera Marco Raugi, prorettore al Trasferimento tecnologico dell’Università di Pisa. Intervengono Sesto Viticoli, vicepresidente dell'Associazione Italiana per la Ricerca Industriale (Airi), Riccardo Pietrabissa, rettore della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, Andrea Arnone, prorettore al Trasferimento tecnologico dell’Università di Firenze, Andrea Piccaluga, delegato al Trasferimento tecnologico della Scuola Sant’Anna e Presidente Netval, Paolo Miccoli, presidente ANVUR.
La cerimonia proseguirà alle 12.45 con la proclamazione dei vincitori della Start Cup Toscana 2019 da parte di Chiara Cappelli, prorettore al Trasferimento tecnologico della Scuola Normale Superiore. Il verdetto sarà decretato da una giuria sulla base dei piani d’impresa presentati dai dieci finalisti. I primi quattro classificati avranno l’opportunità di partecipare al “Premio Nazionale per l’Innovazione”, in programma a Catania il 28 e 29 novembre 2019.
La mattinata si concluderà con un intervento di Marco Paggi, delegato alla Ricerca della Scuola IMT Alti studi di Lucca.
Astrofisiche, innovatrici ed esperte di intelligenza artificiale A Pisa arriva "La scienza delle ragazze" targata “Informatica50"
Sandra Savaglio, Fosca Giannotti, Chiara Bodei e Nicoletta De Francesco al Teatro Verdi per promuovere parità di genere nelle discipline STEM L’incontro, moderato da Concita De Gregorio e introdotto da Elettra Stradella (CUG), si ispira al Barbie Dream Gap Project di Mattel, linea di bambole che celebra le donne impegnate nelle scienze
L’astrofisica Sandra Savaglio, l’esperta di data mining Fosca Giannotti, le docenti Chiara Bodei e Nicoletta De Francesco: scienziate, esperte di fisica e informatica, saranno le protagoniste del primo appuntamento con "La scienza delle ragazze", venerdì 25 ottobre alle 15.30 nella sala Titta Ruffo del Teatro Verdi, con ingresso libero. Un incontro organizzato dall’Università di Pisa, col patrocinio del Comune di Pisa, per promuovere la parità di genere nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) nell’ambito di "Informatica50", il ciclo di eventi che celebra il mezzo secolo del corso di laurea in Informatica dell’ateneo pisano, primo in Italia e catalizzatore di talenti e trasformazioni tecnologiche.
Quattro le relatrici per fare il punto sul gender gap nel mondo della scienza, moderate da Concita De Gregorio: da Sandra Savaglio, tra le voci più autorevoli nel campo dell’astrofisica, con collaborazioni che includono il Max Planck Institute di Monaco, la John Hopkins University e lo Space Telescope Institute di Baltimora, a Fosca Giannotti, tra le professioniste più influenti al mondo nella ricerca sull’intelligenza artificiale, ricercatrice all’ISTI-CNR di Pisa ed esperta di data mining. E dall’Università di Pisa intervengono Chiara Bodei (Dipartimento di Informatica), Nicoletta De Francesco (Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione). Aprirà l’incontro Elettra Stradella (Dipartimento di Giurisprudenza), presidente del CUG – Comitato Unico Di Garanzia dell’ateneo.
L'appuntamento si ispira al Barbie Dream Gap Project di Mattel, che per i 60 anni della bambola ha creato una linea le cui protagoniste sono donne impegnate in un settore nel quale il sesso femminile è poco rappresentato, quello delle scienze. L’obiettivo del progetto è fornire alle bambine modelli alternativi per fronteggiare il “dream gap”, quel fenomeno che le porta a prediligere modelli non legati all’immaginario scientifico. La rivista Wired Italia ha dedicato un inserto al progetto, presentando Barbie con le sembianze di alcune scienziate, fra cui Sandra Savaglio e Fosca Giannotti.
"La scienza delle ragazze" prosegue l’11 novembre con l’edizione pisana di Coding girls, la gara di programmazione dedicata alle ragazze delle scuole superiori, promossa dalla Fondazione Mondo Digitale e dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, in collaborazione con Microsoft Italia, per favorire il raggiungimento delle pari opportunità nel campo dell’informatica e della tecnologia.
Sempre per il ciclo "Informatica50", al Polo delle Benedettine di Pisa (piazza San Paolo a Ripa d’Arno 16, ingresso libero) è possibile visitare "Hello World!", esposizione multimediale che ripercorre 150 anni di storia dell’informatica, dai primi giganteschi calcolatori fino alla rivoluzione degli smartphone.