Il professor Arturo Marzano nuovo delegato alle attività "Gender Studies and Equal Opportunities"
Il professor Arturo Marzano, docente di Storia e Istituzioni dell’Asia nel dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, è stato nominato dal rettore Paolo Mancarella delegato alle attività "Gender Studies and Equal Opportunities" dell’Università di Pisa. Si occuperà di politiche di contrasto alle discriminazioni, della promozione della cultura di genere e del rafforzamento del benessere organizzativo in Ateneo e sarà in carica fino al 31 ottobre 2020.
«Negli ultimi anni – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella – ho potuto apprezzare l’attenzione e la sensibilità del prof. Marzano sulle tematiche oggetto della sua delega, ma anche la sua grande capacità di dialogo e di ascolto. Sono sicuro che saprà dare un impulso importante al nostro Ateneo anche su questi temi».
«Sono onorato della delega che il rettore ha scelto di affidarmi – dichiara Marzano – Si tratta di temi che mi stanno molto a cuore sia per il mio percorso biografico, sia per quello che considero un prolungato impegno pubblico. Intendo concentrarmi su tre principali temi: contribuire a creare un ambiente che garantisca alle studentesse, alle docenti e alle amministrative di confrontarsi alla pari con i propri colleghi, aiutando a rompere quel soffitto di cristallo che troppo spesso impedisce di esprimere al meglio le loro potenzialità; creare opportunità per conciliare maggiormente lavoro e genitorialità per madri e padri; sostenere le persone LGBTQI nella loro vita quotidiana, perché non ci sia spazio nell’ateneo pisano per alcun tipo di discriminazione o di intolleranza».
Arturo Marzano, nato a Roma nel 1973, si è laureato in Scienze politiche all’Università di Pisa nel 1995 e ha conseguito il perfezionamento in Storia contemporanea presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nel 2000, dopo esserne stato anche allievo ordinario tra il 1991 e il 1995. È stato assegnista di ricerca alla Scuola Superiore Sant’Anna e all’Università di Pisa; Post-Doc all’International Institute for Holocaust Research - Yad Vashem; Senior Research Fellow all’Université Panthéon-Assas (Paris 2); Marie Curie Fellow all’Istituto Universitario Europeo di Firenze; Visiting Researcher alla Hebrew University di Gerusalemme e all’American University di Beirut.
Ha lavorato nella cooperazione internazionale nei Balcani e in Medio Oriente, soprattutto in Israele/Palestina. È diventato ricercatore in Storia e Istituzioni dell’Asia nel 2014 ed è professore associato, in detta disciplina, sempre presso il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, dal 2017.
I suoi temi di ricerca vertono sulla storia internazionale del Novecento. Si occupa in particolare di storia del sionismo, dello Stato di Israele, del conflitto israelo-palestinese e dei rapporti fra Europa e Medio Oriente.
È autore di nove volumi tra monografie e curatele, e di oltre cinquanta articoli pubblicati in libri collettanei e riviste scientifiche in Italia e all’estero. Insegna “Storia delle relazioni internazionali”, “Storia del Vicino Oriente” e “History of the Arab-Israeli conflict” nei corsi di laurea triennale e magistrale di Storia e Scienze per la Pace.
Il professor Arturo Marzano è stato Coordinatore di Area per l’Internazionalizzazione (CAI) del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere tra il 2014 e il 2018, e attualmente è coordinatore dell’International Programme in Humanities (IPH) e del Foundation Course in Humanities (FCH), attivati rispettivamente presso il dipartimento e l’Ateneo. Fa parte della Commissione scientifica d’Area 14.
Il professor Arturo Marzano nuovo delegato alle attività "Gender Studies and Equal Opportunities"
Il professor Arturo Marzano, docente di Storia e Istituzioni dell’Asia nel dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, è stato nominato dal rettore Paolo Mancarella delegato alle attività "Gender Studies and Equal Opportunities" dell’Università di Pisa. Si occuperà di politiche di contrasto alle discriminazioni, della promozione della cultura di genere e del rafforzamento del benessere organizzativo in Ateneo e sarà in carica fino al 31 ottobre 2020.
«Negli ultimi anni – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella – ho potuto apprezzare l’attenzione e la sensibilità del professor Marzano sulle tematiche oggetto della sua delega, ma anche la sua grande capacità di dialogo e di ascolto. Sono sicuro che saprà dare un impulso importante al nostro Ateneo anche su questi temi».
«Sono onorato della delega che il rettore ha scelto di affidarmi – dichiara Marzano – Si tratta di temi che mi stanno molto a cuore sia per il mio percorso biografico, sia per quello che considero un prolungato impegno pubblico. Intendo concentrarmi su tre principali temi: contribuire a creare un ambiente che garantisca alle studentesse, alle docenti e alle amministrative di confrontarsi alla pari con i propri colleghi, aiutando a rompere quel soffitto di cristallo che troppo spesso impedisce di esprimere al meglio le loro potenzialità; creare opportunità per conciliare maggiormente lavoro e genitorialità per madri e padri; sostenere le persone LGBTQI nella loro vita quotidiana, perché non ci sia spazio nell’ateneo pisano per alcun tipo di discriminazione o di intolleranza».
Arturo Marzano, nato a Roma nel 1973, si è laureato in Scienze politiche all’Università di Pisa nel 1995 e ha conseguito il perfezionamento in Storia contemporanea presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nel 2000, dopo esserne stato anche allievo ordinario tra il 1991 e il 1995. È stato assegnista di ricerca alla Scuola Superiore Sant’Anna e all’Università di Pisa; Post-Doc all’International Institute for Holocaust Research - Yad Vashem; Senior Research Fellow all’Université Panthéon-Assas (Paris 2); Marie Curie Fellow all’Istituto Universitario Europeo di Firenze; Visiting Researcher alla Hebrew University di Gerusalemme e all’American University di Beirut.
Ha lavorato nella cooperazione internazionale nei Balcani e in Medio Oriente, soprattutto in Israele/Palestina. È diventato ricercatore in Storia e Istituzioni dell’Asia nel 2014 ed è professore associato, in detta disciplina, sempre presso il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, dal 2017.
I suoi temi di ricerca vertono sulla storia internazionale del Novecento. Si occupa in particolare di storia del sionismo, dello Stato di Israele, del conflitto israelo-palestinese e dei rapporti fra Europa e Medio Oriente.
È autore di nove volumi tra monografie e curatele, e di oltre cinquanta articoli pubblicati in libri collettanei e riviste scientifiche in Italia e all’estero. Insegna “Storia delle relazioni internazionali”, “Storia del Vicino Oriente” e “History of the Arab-Israeli conflict” nei corsi di laurea triennale e magistrale di Storia e Scienze per la Pace.
Il professor Arturo Marzano è stato Coordinatore di Area per l’Internazionalizzazione (CAI) del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere tra il 2014 e il 2018, e attualmente è coordinatore dell’International Programme in Humanities (IPH) e del Foundation Course in Humanities (FCH), attivati rispettivamente presso il dipartimento e l’Ateneo. Fa parte della Commissione scientifica d’Area 14.
Incarico di lavoro autonomo per l’attività di supporto ai docenti dei CDL interessati alla somministrazione dei test OFA
Incarico: “Perizia Giurata che rappresenti l’attestazione da parte di un soggetto professionalmente qualificato, esterno e indipendente dal Beneficiario"
Premio "Ettore Ruggeri" a giovane chirurgo pisano
Si è recentemente concluso a Bologna il 121° congresso della Società italiana di chirurgia e, come ogni anno, nel corso dell’assemblea dei soci è stato consegnato il Premio “Ettore Ruggeri”, il più alto riconoscimento scientifico che la società possa assegnare. Quest’anno è stato vinto dal dottor Niccolò Napoli, ricercatore in Chirurgia generale all’Università di Pisa con attività assistenziale nell’Unità operativa di Chirurgia generale e dei trapianti dell’Aoup diretta dal professor Ugo Boggi.
Il prestigioso premio Ruggeri gli è stato conferito per il lavoro scientifico intitolato “Robotic versus open pancreaticoduodenectomy: a propensity score-matched analysis based on factors predictive of postoperative pancreatic fistula” pubblicato nel 2018 sulla rivista internazionale “Surgical Endoscopy”, e per la qualità del curriculum vitae e della produzione scientifica.
“Questo premio - dichiara il professor Ugo Boggi - è il più alto riconoscimento scientifico per un giovane chirurgo e credo sia la prima volta che viene assegnato ad un giovane chirurgo di Pisa. Il fatto che la Società italiana di Chirurgia abbia voluto premiare il dottor Napoli mi riempie di orgoglio e di soddisfazione e mi conferma come la strada del lavoro e dello studio alla fine sia sempre riconosciuta. Certamente Niccolò ha un particolare talento per la ricerca scientifica e sono certo che questo sarà solo uno dei tanti riconoscimenti che riceverà. Sono anche contento che il riconoscimento sia andato ad uno studio sul pancreas, argomento a cui ci dedichiamo da sempre e per il quale siamo riconosciuti nel mondo, e ad un’applicazione della chirurgia robotica, per la quale la nostra Università ed il nostro ospedale sono parimenti riconosciuti. Non ho mai creduto allo stereotipo del “chirurgo somaro, ma con le mani buone”, che pure sopravvive. Sono quindi molto contento per il dottor Napoli di questo prestigiosissimo riconoscimento, ma sono ancora più contento per il valore d’esempio che può avere per i tanti altri giovani che stanno crescendo professionalmente a Pisa. Competenza, onestà intellettuale, trasparenza, e metodo scientifico sono valori fondanti della pratica medica e della carriera universitaria”.
Vivo apprezzamento è stato espresso anche dal direttore generale dell’Aoup Silvia Briani: “Coltivare talenti – ha detto – è compito di ogni organizzazione complessa come può essere un ospedale di terzo livello come il nostro, che coniuga da sempre assistenza e ricerca ad alti livelli. Le doti naturali dei nostri professionisti vanno messe infatti in condizioni di svilupparsi in contesti favorevoli e il nostro sforzo sarà sempre quello di garantire le risorse affinché queste abilità si sviluppino e consolidino a beneficio dei pazienti”.
Presentazione del nuovo numero della rivista "Riscatto"
Il 23 ottobre alle 18, nell'Aula Master di Palazzo Ricci (via del Collegio Ricci), si tiene la presentazione del nuovo numero della rivista "Riscatto".
L'iniziativa è organizzata dall'Associazione Mohamed Bouazizi con il contributo dell'Ateneo per le attività studentesche autogestite (rif 1889).
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Al professor Bonaccorsi il Premio svizzero per la ricerca più innovativa nel settore dell'istruzione universitaria
Il professor Andrea Bonaccorsi (foto a destra) dell’Università di Pisa ha vinto il Premio svizzero per la ricerca sull’istruzione superiore assegnato per lo studio più innovativo nel campo della formazione universitaria. La cerimonia di premiazione avverrà il 21 ottobre a Berna.
Insieme a lui riceveranno il riconoscimento e i 25mila franchi del premio anche gli altri due coautori del lavoro, Benedetto Lepori dell’Università della Svizzera Italiana di Lugano e Marco Seeber dell’Università di Ghent, Belgio.
La loro ricerca pubblicata sulla rivista Research Policy con il titolo riguarda la competizione tra le università europee per la attrazione dei talenti scientifici.
Il Premio svizzero viene assegnato ogni due anni dal Comitato coordinamento del monitoraggio sull'educazione su proposta di una giuria internazionale. Il comitato è un organo della Confederazione Svizzera e dei Cantoni a cui spetta il monitoraggio sull'istruzione.
Al professor Bonaccorsi il Premio svizzero per la ricerca più innovativa nel settore dell'istruzione universitaria
Il professor Bonaccorsi dell’Università di Pisa ha vinto il Premio svizzero per la ricerca sull’istruzione superiore assegnato per lo studio più innovativo nel campo della formazione universitaria. La cerimonia di premiazione avverrà il 21 ottobre a Berna. Insieme a lui riceveranno il riconoscimento e i 25mila franchi del premio anche gli altri due coautori del lavoro, Benedetto Lepori dell’Università della Svizzera Italiana di Lugano e Marco Seeber dell’Università di Ghent, Belgio. La loro ricerca pubblicata sulla rivista Research Policy con il titolo riguarda la competizione tra le università europee per la attrazione dei talenti scientifici.
Il Premio svizzero viene assegnato ogni due anni dal Comitato coordinamento del monitoraggio sull'educazione su proposta di una giuria internazionale. Il comitato è un organo della Confederazione Svizzera e dei Cantoni a cui spetta il monitoraggio sull'istruzione.
Presentazione del nuovo numero della rivista "Riscatto"
Il 23 ottobre alle 18, nell'Aula Master di Palazzo Ricci (via del Collegio Ricci), si tiene la presentazione del nuovo numero della rivista Riscatto.
L'iniziativa è organizzata dall'Associazione Mohamed Bouazizi con il contributo dell'Ateneo per le attività studentesche autogestite (rif 1889).
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Studente di Medicina primo autore di articolo su malattia che porta alla cecità
Non ha ancora discusso la tesi di laurea in medicina, eppure ha già pubblicato un articolo di cui è primo autore, presentando i risultati della ricerca su una malattia che colpisce una persona su 4mila e che porta alla cecità. È il caso di Antonio Falasconi, originario di Portici (Napoli), studente dell’Università di Pisa allievo del quinto anno di Scienze Mediche alla Scuola Superiore Sant’Anna: sulla rivista scientifica “Frontiers in Neuroscience” ha pubblicato un articolo dove analizza in dettaglio un modello sperimentale di retinite pigmentosa, insieme di patologie genetiche, che portano alla perdita della vista e che colpiscono circa 1 persona su 4000.
Lo studio è stato condotto presso l’Istituto di Neuroscienze dell’Area di Ricerca CNR di Pisa, coordinato da Enrica Strettoi, dirigente di ricerca esperta in neurobiologia della retina, in collaborazione col Dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa. Enrica Strettoi ha accolto Antonio Falasconi tre mesi dopo aver iniziato il suo percorso di studio a Pisa, come allievo della Scuola Superiore Sant’Anna e studente all’Università di Pisa, dove ha trovato le condizioni migliori per sviluppare lo studio, entrando da subito in contatto con il mondo della ricerca. È davvero un caso singolare essere primo autore di una pubblicazione, senza avere ancora discusso la tesi.
“Mi sono presentato alla dottoressa Strettoi – racconta Antonio Falasconi – soltanto con il mio forte interesse verso le neuroscienze e con molta voglia di mettermi in gioco. Con il tempo mi sono guadagnato la sua fiducia e quella degli altri componenti del gruppo di ricerca, fino a diventare autonomo nel portare avanti il progetto da cui è nata la pubblicazione”.
Grazie al mentoring di Enrica Strettoi e al continuo supporto di Fabio Recchia, docente all’Istituto di Scienze della Vita e suo tutor presso la Scuola Superiore Sant’Anna, Antonio Falasconi ha avuto modo di esplorare aree diverse delle neuroscienze e, in questi anni, ha affiancato il lavoro in laboratorio e lo studio a Pisa con esperienze di ricerca in Italia e all'estero: dal CNR di Padova, al Friedrich Miescher Insitute for Biomedical Research di Basilea, passando per il Brain Research Institute dell'Università di Zurigo e il Laboratory of Molecular Biology a Cambridge.
Queste esperienze hanno affinato gli interessi scientifici di Antonio Falasconi che, dalla patologia retinica, è passato allo studio dei meccanismi attraverso cui il cervello è in grado di generare il comportamento e, in ultima analisi, il movimento. “Per la complessità del sistema nervoso e delle più alte funzioni cognitive – sottolinea l’allievo - la relativa semplicità e osservabilità del movimento si presenta come un ottimo punto di partenza per indagare a fondo il suo funzionamento”.