Giornate di studi "Alla (ri)scoperta della Nubia antica"
In Sapienza “Generazioni, Trauma, Memoria”, un convegno nel cinquantenario della strage di Piazza Fontana
Venerdì 18 ottobre, alle 9.45, nel'Aula Magna Storica della Sapienza, si tiene il convegno “Generazioni, Trauma, Memoria: dai massacri in guerra alle stragi in tempo di pace”. L’evento, organizzato dal dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa nel cinquantenario della strage di Piazza Fontana, intende stimolare una riflessione interdisciplinare su tre categorie complesse e interconnesse: generazioni, memoria e trauma; categorie – soprattutto le ultime due - abusate dagli anni Novanta in poi nella loro accezione oggettivante e medicalizzata. L’obiettivo è riunire in una unica sede accademia e società civile per riflettere - a partire da alcuni casi emblematici di massacri di guerra e crimini di pace - sulla memoria dal punto di vista storico, culturale e giuridico.
La giornata è divisa in due momenti. Il primo, la mattina, è dedicato alla presentazione e discussione di alcuni casi di studio (Sant'Anna di Stazzema, Piazza Fontana, strage di Bologna, eccidio di Monte Sole) selezionati tra i molti possibili perché emblematici nel contesto nazionale e perché testimoni di una stagione di studi piuttosto feconda, che ha caratterizzato positivamente l’ateneo pisano, il dipartimento Civiltà e Forme del Sapere (ex Facoltà di Storia e Filosofia), i corsi di laurea di Storia e civiltà e Scienze per la Pace.
Il secondo, nel pomeriggio a partire dalle 14.30, invece risponde alla terza missione dell’università. È dedicato alla costruzione di un momento dialogico tra società civile, associazionismo, istituzioni, mondo della ricerca e della accademia. Un momento dialogico che, a partire dai casi di studio presentati vuole condividere esperienze e riflettere su alcuni nodi interpretativi relativi alle tre parole-chiave: generazioni, memoria e trauma. Saranno presenti rappresentanti dell’Associazione Familiari Vittime Piazza Fontana, dell’Istituto Storico della Resistenza di Siena, della Scuola di Pace di Monte Sole, dell’Associazione Martiri di Sant'Anna di Stazzema, del Parco Nazionale della Pace, oltre che docenti e ricercatori delle università di Pisa, Bologna, Scuola Sant’Anna e CNR di Roma.
Il censimento della flora legnosa nativa ed esotica di tutta la Toscana
Le specie legnose in Toscana sono 423, di cui 263 native e 160 esotiche. Sono questi alcuni dei numeri che emergono dal primo censimento critico degli alberi e arbusti nella nostra regione realizzato dal dottor Francesco Roma-Marzio dell'Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa. La ricerca, premiata dalla Società Botanica Italiana e pubblicata in un numero speciale dedicato della rivista Phytotaxa, è stata realizzata sotto la guida dei professori Gianni Bedini e Lorenzo Peruzzi del Dipartimento di Biologia dell'Ateneo pisano.
“In linea generale, a livello regionale, il numero di specie legnose native toscane è piuttosto alto infatti più della metà delle specie presenti sul territorio nazionale sono presenti anche nella nostra regione” spiega Francesco Roma-Marzio.
L'elenco degli alberi e arbusti toscani, in costante aggiornamento e con un dettaglio provinciale, è consultabile on line. Si scopre così ad esempio che la provincia di Grosseto è quella con il maggior numero di specie native accertate, 181 in tutto, mentre per quanto riguarda quelle esotiche la prima è la provincia di Livorno, con ben 104 specie, e l'ultima Siena con 25.
Ma oltre ai numeri, il lavoro di Francesco Roma-Marzio ha messo in evidenza anche quali sono le piante più a rischio estinzione. Fra queste le due uniche specie legnose endemiche della regione, che crescono cioè esclusivamente in Toscana e precisamente sulle Alpi Apuane: si tratta del ranno delle Apuane (Atadinus glaucophyllus) e del salice delle Apuane (Salix crataegifolia), in pericolo soprattutto per lo sfruttamento eccessivo delle cave di marmo.
A destra: ranno delle Apuane (Atadinus glaucophyllus), fotografato sul Monte Borla (Alpi Apuane). Si tratta di una specie esclusiva delle Alpi Apuane e del vicino Appennino, con alcune stazioni attorno alla Val di Lima dove vive su rupi calcaree (foto F. Roma-Marzio); a sinistra: Cisto laurino (Cistus laurifolius), fotografato nei pressi dell'abitato di Santa Brigida (Firenze), unica stazione italiana (foto F. Roma-Marzio)
“Oltre al ranno e al salice delle Apuane fra le specie più vulnerabili c’è anche il cisto laurino (Cistus laurifolius) – racconta Francesco Roma-Marzio – si tratta di un cisto diffuso lungo le coste del Mediterraneo dal Portogallo al Mar Nero, ma che in Italia cresce esclusivamente in Toscana nei pressi dell'abitato di Santa Brigida in provincia di Firenze. In questo caso la vulnerabilità è causata principalmente dai rimboschimenti con conifere che vanno a modificare l'habitat preferenziale della specie e, in secondo luogo, dalla presenza di specie esotiche invasive".
"Alla conservazione del cisto laurino abbiamo anche dedicato due studi specifici, pubblicati sulle riviste Nature Conservation e Flora – aggiunge il prof. Lorenzo Peruzzi – anche grazie al contributo di un Progetto di Ricerca di Ateneo”.
La minaccia delle specie esotiche nei confronti della biodiversità regionale è infatti uno dei problemi evidenziati dalla ricerca e in questo caso il pericolo riguarda principalmente le aree costiere e planiziali e le isole dell'Arcipelago.
“In queste aree l'invasione di specie aliene come l'ailanto (Ailanthus altissima), la robinia (Robinia pseudoacacia) o l'agave americana (Agave americana) provoca un'omogeneizzazione del paesaggio vegetale - conclude Francesco Roma-Marzio – e lo stesso è accaduto in alcuni tratti di costa sabbiosa all'interno del Parco Regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli completamente invasi dalla jucca del Canadà (Yucca gloriosa), che ha tolto spazio alle specie che vivono in questo particolare ambiente”.
“Durante lo studio della flora legnosa della Toscana è stato inoltre possibile chiarire alcune criticità sistematiche relative al ginepro ossifillo (Juniperus oxycedrus) – conclude il prof. Lorenzo Peruzzi – mettendo in evidenza che in Toscana sono presenti tre specie di questo gruppo, molto difficilmente distinguibili tra loro. Anche i risultati di questo ulteriore approfondimento sono stati pubblicati, sulla rivista Phytochemistry”.
Realizzato il censimento della flora legnosa nativa ed esotica di tutta la Toscana
Le specie legnose in Toscana sono 423, di cui 263 native e 160 esotiche. Sono questi alcuni dei numeri che emergono dal primo censimento critico degli alberi e arbusti nella nostra regione realizzato dal dottor Francesco Roma-Marzio dell'Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa. La ricerca, premiata dalla Società Botanica Italiana e pubblicata in un numero speciale dedicato della rivista Phytotaxa, è stata realizzata sotto la guida dei professori Gianni Bedini e Lorenzo Peruzzi del Dipartimento di Biologia dell'Ateneo pisano.
“In linea generale, a livello regionale, il numero di specie legnose native toscane è piuttosto alto infatti più della metà delle specie presenti sul territorio nazionale sono presenti anche nella nostra regione” spiega Francesco Roma-Marzio.
L'elenco degli alberi e arbusti toscani, in costante aggiornamento e con un dettaglio provinciale, è consultabile on line https://goo.gl/QUkDjT. Si scopre così ad esempio che la provincia di Grosseto è quella con il maggior numero di specie native accertate, 181 in tutto, mentre per quanto riguarda le esotiche la provincia di Livorno, con ben 104 specie, risulta quella maggiormente a rischio mentre Siena con 25 specie è la provincia con il numero di più basso.
Ma oltre ai numeri, il lavoro di Francesco Roma-Marzio ha messo in evidenza anche quali sono le piante più a rischio estinzione. Fra queste le due uniche specie legnose endemiche della regione, che crescono cioè esclusivamente in Toscana e precisamente sulle Alpi Apuane: si tratta del ranno delle Apuane (Atadinus glaucophyllus) e del salice delle Apuane (Salix crataegifolia), in pericolo soprattutto per lo sfruttamento eccessivo delle cave di marmo.
“Oltre al ranno e al salice delle Apuane fra le specie più vulnerabili c’è anche il cisto laurino (Cistus laurifolius) – racconta Francesco Roma-Marzio – si tratta di un cisto diffuso lungo le coste del Mediterraneo dal Portogallo al Mar Nero, ma che in Italia cresce esclusivamente in Toscana nei pressi dell'abitato di Santa Brigida in provincia di Firenze. In questo caso la vulnerabilità è causata principalmente dai rimboschimenti con conifere che vanno a modificare l'habitat preferenziale della specie e, in secondo luogo, dalla presenza di specie esotiche invasive".
"Alla conservazione del cisto laurino abbiamo anche dedicato due studi specifici, pubblicati sulle riviste Nature Conservation e Flora – aggiunge il prof. Lorenzo Peruzzi – anche grazie al contributo di un Progetto di Ricerca di Ateneo”.
La minaccia delle specie esotiche nei confronti della biodiversità regionale è infatti uno dei problemi evidenziati dalla ricerca e in questo caso il pericolo riguarda principalmente le aree costiere e planiziali e le isole dell'Arcipelago.
“In queste aree l'invasione di specie aliene come l'ailanto (Ailanthus altissima), la robinia (Robinia pseudoacacia) o l'agave americana (Agave americana) provoca un'omogeneizzazione del paesaggio vegetale - conclude Francesco Roma-Marzio – e lo stesso è accaduto in alcuni tratti di costa sabbiosa all'interno del Parco Regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli completamente invasi dalla jucca del Canadà (Yucca gloriosa), che ha tolto spazio alle specie che vivono in questo particolare ambiente”.
“Durante lo studio della flora legnosa della Toscana è stato inoltre possibile chiarire alcune criticità sistematiche relative al ginepro ossifillo (Juniperus oxycedrus) – conclude il prof. Lorenzo Peruzzi – mettendo in evidenza che in Toscana sono presenti tre specie di questo gruppo, molto difficilmente distinguibili tra loro. Anche i risultati di questo ulteriore approfondimento sono stati pubblicati, sulla rivista Phytochemistry”.
Didascalia foto
Foto 1: ranno delle Apuane (Atadinus glaucophyllus), fotografato sul Monte Borla (Alpi Apuane). Si tratta di una specie esclusiva delle Alpi Apuane e del vicino Appennino, con alcune stazioni attorno alla Val di Lima dove vive su rupi calcaree (foto F. Roma-Marzio)
Foto 2: Cisto laurino (Cistus laurifolius), fotografato nei pressi dell'abitato di Santa Brigida (Firenze), unica stazione italiana (foto F. Roma-Marzio)
Corso su Photoshop
L'Associazione studentesca "VOLO - Viaggiando Oltre L'Orizzonte" organizza un workshop su Photoshop indirizzato agli studenti dell'Università di Pisa.
L'attività fornirà nozioni base relative all’impiego del software più completo per l'elaborazione delle immagini digitali.
Il programma prevede 8 lezioni di 2 ore, ogni martedì e venerdì, a partire dal 29 ottobre, presso l'aula B-9 di Palazzo Boileau.
Posti limitati.
Il corso è organizzato con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa (rif. 2000).
Per info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Corso su Photoshop
L'Associazione studentesca "VOLO - Viaggiando Oltre L'Orizzonte" organizza un workshop su Photoshop indirizzato agli studenti dell'Università di Pisa.
L'attività fornirà nozioni base relative all’impiego del software più completo per l'elaborazione delle immagini digitali.
Il programma prevede 8 lezioni di 2 ore, ogni martedì e venerdì, a partire dal 29 ottobre, presso l'aula B-9 di Palazzo Boileau.
Posti limitati.
Il corso è organizzato con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa (rif. 2000).
Per info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Festival Ronzii - Visioni digitali
Per il terzo anno consecutivo, il 25 e 26 ottobre, torna il festival multidisciplinare RONZII promosso dall’associazione culturale FUCO Fucina Contemporanea. All’interno del salone storico della Stazione Leopolda, location già della prima edizione, si avvicenderanno due giorni ricchi di attività ed appuntamenti sul tema delle arti digitali, scelto come argomento principale di questa edizione.
Si parte venerdì 25 alle ore 16.00 con due workshop gratuiti sull’antica tecnica di stampa Van Dyck a cura dell’associazione culturale Imago e "Tra fotografia digitale e l'arte del cucito" per poi entrare nel vivo dell’evento con l’inaugurazione del Festival con la presentazione del libro illustrato "Visioni Digitali" e la performance d’arte “Il Venere trasforma” degli artisti Pascale Giorgi e Simone Grande. Non mancheranno momenti di riflessione come la conferenza sulle culture digitali e le installazioni interattive che vedrà coinvolti Maurizio Marco Tozzi e Andrea Brogni, rispettivamente curatore e docente e direttore scientifico dell’Accademia Alma Artis di Pisa insieme a Niccolò Albertini del laboratorio SMART della Scuola Normale Superiore di Pisa.
L’Io tra reale e digitale invece, tema portante della call for artist organizzata dall’associazione FUCO nei mesi scorsi in vista dell’evento, sarà al centro delle proiezioni di video arte, frutto proprio della call, e della visita guidata alla scoperta delle opere in mostra e della realtà virtuale, grazie alla presenza dei progetti di Alma Artis Academy e della Scuola Normale Superiore.
Alle ore 19.30 è la volta del gruppo teatrale Keos Dance Project che con lo spettacolo di teatro danza “c_drome- 1.1” dà il via alle esibizioni serali di musica, danza e spettacolo: si inizia con l’aperitivo musicale in compagnia del cantautore pisano Rugo, accompagnato da illustrazioni live dell’artista Beatrice Taccogna, seguito dagli spettacoli di teatro danza di Keos Dance Project che dialogheranno, ad intervalli alterni, con la musica di Ethan e le illustrazioni dell’artista Gianluca Palazzolo e con il live show della cantante milanese Merifiore.
È il workshop gratuito “Nuovi ricordi” tenuto dagli artisti Gianluca Palazzolo e Beatrice Taccogna ad aprire invece, alle ore 16, il secondo giorno del Festival: un incontro fra digitale e tradizionale che darà vita ad un inedito collage su una fotografia, partendo da riflessioni e ricordi personali sul tema dell’Io.
Il diritto d’autore su contenuti e arti digitali insieme alla nuova normativa comunitaria e le nuove tecnologie a supporto di artisti, autori e agenzie saranno le tematiche della conferenza a più voci del 25 ottobre in cui interverranno esperti del settore come Maria Giulia Facchini, avvocato, Mimma Rospi, dottore di ricerca dell’Università di Pisa, Egidio Casati, dottore in scienze dell’informazione e Fabrizio Lipani, amministratore delegato di Tutelio.
Dopo una seconda visita guidata alla mostra, si proseguirà con il teatro danza firmato sempre Keos Dance Project e con la performance “Altri noi” degli artisti Andrea Roccioletti e Rossella Ferrero; ad accompagnare l’aperitivo musicale del sabato ci sarà il progetto di musica elettronica DEVICE a cura di Lorenzo Puccini del PUM- Pisa Underground Movement. L’energia della band pisana Tundra sarà di apertura al duo Collisions, pura tecnologia interattiva a mani nude utilizzata per i live electronics basata su sistemi di riconoscimento gestuale che interagiscono anche con i visual mentre a conclusione della serata ci sarà il dj set del gruppo PUM- Pisa Underground Movement.
Durante le due giornate sarà possibile inoltre ammirare le installazioni “Altre musiche per altri mondi” di Lino Strangis, “Resound 3D” di Luana Lunetta, “Pendulum Light” di Michele Seffino e “Città invisibili di Italo Calvino” e “Metapoint” realizzate dall’Accademia pisana Alma Artis.
Dalle ore 19 in poi, per entrambi i giorni, l’artista Davide Finazzi realizzerà “Endless Growing”, un’installazione di 3d videomapping pensata ad hoc per la facciata sud della Stazione Leopolda.
L’ingresso e tutte le attività sono gratuiti; per prenotarsi ai workshop occorre inviare un’email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Il Festival RONZII si inserisce fra le attività finanziate dall’Università di Pisa in collaborazione con il DSU Toscana.
Festival Ronzii - Visioni digitali. Arte, concerti, performance, talk, workshop, teatro
Per il terzo anno consecutivo, il 25 e 26 ottobre, torna il festival multidisciplinare RONZII promosso dall’associazione culturale FUCO Fucina Contemporanea. All’interno del salone storico della Stazione Leopolda, location già della prima edizione, si avvicenderanno due giorni ricchi di attività ed appuntamenti sul tema delle arti digitali, scelto come argomento principale di questa edizione.
Si parte venerdì 25 alle ore 16.00 con due workshop gratuiti sull’antica tecnica di stampa Van Dyck a cura dell’associazione culturale Imago e "Tra fotografia digitale e l'arte del cucito" per poi entrare nel vivo dell’evento con l’inaugurazione del Festival con la presentazione del libro illustrato "Visioni Digitali" e la performance d’arte “Il Venere trasforma” degli artisti Pascale Giorgi e Simone Grande. Non mancheranno momenti di riflessione come la conferenza sulle culture digitali e le installazioni interattive che vedrà coinvolti Maurizio Marco Tozzi e Andrea Brogni, rispettivamente curatore e docente e direttore scientifico dell’Accademia Alma Artis di Pisa insieme a Niccolò Albertini del laboratorio SMART della Scuola Normale Superiore di Pisa.
L’Io tra reale e digitale invece, tema portante della call for artist organizzata dall’associazione FUCO nei mesi scorsi in vista dell’evento, sarà al centro delle proiezioni di video arte, frutto proprio della call, e della visita guidata alla scoperta delle opere in mostra e della realtà virtuale, grazie alla presenza dei progetti di Alma Artis Academy e della Scuola Normale Superiore.
Alle ore 19.30 è la volta del gruppo teatrale Keos Dance Project che con lo spettacolo di teatro danza “c_drome- 1.1” dà il via alle esibizioni serali di musica, danza e spettacolo: si inizia con l’aperitivo musicale in compagnia del cantautore pisano Rugo, accompagnato da illustrazioni live dell’artista Beatrice Taccogna, seguito dagli spettacoli di teatro danza di Keos Dance Project che dialogheranno, ad intervalli alterni, con la musica di Ethan e le illustrazioni dell’artista Gianluca Palazzolo e con il live show della cantante milanese Merifiore.
È il workshop gratuito “Nuovi ricordi” tenuto dagli artisti Gianluca Palazzolo e Beatrice Taccogna ad aprire invece, alle ore 16, il secondo giorno del Festival: un incontro fra digitale e tradizionale che darà vita ad un inedito collage su una fotografia, partendo da riflessioni e ricordi personali sul tema dell’Io.
Il diritto d’autore su contenuti e arti digitali insieme alla nuova normativa comunitaria e le nuove tecnologie a supporto di artisti, autori e agenzie saranno le tematiche della conferenza a più voci del 25 ottobre in cui interverranno esperti del settore come Maria Giulia Facchini, avvocato, Mimma Rospi, dottore di ricerca dell’Università di Pisa, Egidio Casati, dottore in scienze dell’informazione e Fabrizio Lipani, amministratore delegato di Tutelio.
Dopo una seconda visita guidata alla mostra, si proseguirà con il teatro danza firmato sempre Keos Dance Project e con la performance “Altri noi” degli artisti Andrea Roccioletti e Rossella Ferrero; ad accompagnare l’aperitivo musicale del sabato ci sarà il progetto di musica elettronica DEVICE a cura di Lorenzo Puccini del PUM- Pisa Underground Movement. L’energia della band pisana Tundra sarà di apertura al duo Collisions, pura tecnologia interattiva a mani nude utilizzata per i live electronics basata su sistemi di riconoscimento gestuale che interagiscono anche con i visual mentre a conclusione della serata ci sarà il dj set del gruppo PUM- Pisa Underground Movement.
Durante le due giornate sarà possibile inoltre ammirare le installazioni “Altre musiche per altri mondi” di Lino Strangis, “Resound 3D” di Luana Lunetta, “Pendulum Light” di Michele Seffino e “Città invisibili di Italo Calvino” e “Metapoint” realizzate dall’Accademia pisana Alma Artis.
Dalle ore 19 in poi, per entrambi i giorni, l’artista Davide Finazzi realizzerà “Endless Growing”, un’installazione di 3d videomapping pensata ad hoc per la facciata sud della Stazione Leopolda.
L’ingresso e tutte le attività sono gratuiti; per prenotarsi ai workshop occorre inviare un’email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Il Festival RONZII si inserisce fra le attività finanziate dall’Università di Pisa (leggi il dettaglio dei finanziamenti) in collaborazione con il DSU Toscana.
Spettacolo "Don't be a drag, be a queen"
Il 24 ottobre alle 18.30, nella Gipsoteca di Arte Antica in Piazza San Paolo all'Orto, l'associazione "Ritmi Meridiani" presenta lo spettacolo "Don't be a drag, be a queen", di Karma B.
Lo spettacolo racconta la storia del movimento drag.
L'evento è stato realizzato utilizzando i contributi di ateneo per le attività studentesche (rif. 1962).
Info: Associazione Ritmi Meridiani Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Don't be a drag, be a queen
Il 24 ottobre alle 18.30, nella Gipsoteca di Arte Antica in Piazza San Paolo all'Orto, l'associazione "Ritmi Meridiani" presenta lo spettacolo "Don't be a drag, be a queen", di Karma B.
Lo spettacolo racconta la storia del movimento drag.
L'evento è stato realizzato utilizzando i contributi di ateneo per le attività studentesche (rif. 1962).
Info: Associazione Ritmi Meridiani Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.