A Gianluigi Albano il premio Reaxys per il miglior progetto di ricerca in Chimica
Il Gruppo Giovani della Società Chimica Italiana (SCI) ed Elsevier, leader mondiale nel fornire soluzioni informative nell’area della scienza e della salute, proseguono nel loro impegno a favore della ricerca chimica in Italia e premiano i vincitori della quinta edizione del Reaxys SCI Early Career Researcher Award, in occasione del XXXIX Convegno Nazionale della Divisione di Chimica Organica della Società Chimica Italiana a Torino.
I membri del Gruppo Giovani di Società Chimica Italiana sono stati invitati a presentare un saggio che descrivesse un progetto o un'idea di ricerca originale, avvalendosi di una banca dati scientifica. Gianluigi Albano, dell’Università di Pisa, ha ottenuto il primo premio per un progetto di ricerca focalizzato sulla preparazione di materiali organici altamente innovativi, in vista di una loro possibile applicazione come semiconduttori - ossia composti dotati di una conducibilità elettrica intermedia fra quella dei metalli e quella degli isolanti - in dispositivi tecnologici capaci di interagire con la cosiddetta “luce circolarmente polarizzata”.
“Alla base del mio progetto di ricerca c’è l’idea di sfruttare la “chiralità”, una proprietà che da sempre contraddistingue la Natura e tutti gli organismi viventi, per sviluppare semiconduttori organici che si prestino ad applicazioni tecnologiche innovative” - dichiara Gianluigi Albano - “Sono davvero felice di aver vinto il primo premio: ricevere questo prestigioso riconoscimento internazionale è molto importante sia da un punto di vista personale, ripagandomi di tante difficoltà e problemi incontrati durante questi anni come giovane ricercatore, che da un punto di vista professionale, in quanto rappresenta un’occasione per arricchire il mio profilo scientifico e dare maggiore visibilità al mio lavoro”.
Il 2019 segna il quinto anno di collaborazione tra SCI ed Elsevier nel promuovere e valorizzare l’attività dei giovani ricercatori nel campo della chimica in Italia e sostenerne la carriera. “Iniziative come il premio Reaxys sono strumenti fondamentali per promuovere e supportare il lavoro dei giovani ricercatori in ambito scientifico, sia a livello nazionale che internazionale” – ha dichiarato Leonardo Triggiani, coordinatore del Gruppo Giovani della SCI – “La collaborazione con Elsevier cresce e matura di anno in anno, dandoci la possibilità di valorizzare persone e progetti di ricerca che testimoniano il ruolo da protagonista che l’Italia ricopre nelle varie discipline della chimica. Riporto con piacere che a crescere è anche l’effettivo coinvolgimento della comunità dei giovani chimici nelle iniziative nate da questa collaborazione, attestando che la direzione intrapresa è quella giusta, e richiamandoci ad un impegno sempre maggiore ed attento alle esigenze dei colleghi”.
“Siamo lieti di continuare a sostenere questa iniziativa che, grazie alla collaborazione con il Gruppo Giovani della SCI, conferma per il quinto anno consecutivo l’importanza dell’operato dei giovani chimici in Italia” - ha commentato Joerg Limberg, Vice President Europa di Elsevier - “Un lavoro che ci impegniamo a continuare a supportare a vantaggio della professionalità e dei progetti portati avanti con passione all’interno delle Università italiane”.
Reaxys è marchio registrato di RELX proprietà intellettuale SA, rilasciato su licenza.
Il saggio di Albano è stato giudicato, sulla base dei criteri di pertinenza, originalità e innovatività, da una giuria composta da sei esperti di chimica di Elsevier e di SCI: Matteo Atzori, ricercatore post-dottorato presso il CNRS & Université Grenoble-Alpes; Emilia Paone, ricercatrice post-dottorato presso l’Università di Firenze; Valentina Lazazzara, ricercatrice presso la Fondazione Edmund Mach; Elena Herzog, Senior Manager Innovation and Partner Development, Elsevier; Carlos Rodriguez del Rio, Customer Consultant Life Sciences, Elsevier; Carine Culot-Rypens, Customer Consultant Life Sciences, Elsevier.
L'evoluzione dei prodotti alimentari nell'ultimo libro di Angela Tarabella
Per comprendere in maniera corretta la consapevolezza moderna dei problemi nutrizionali, possiamo provare a considerarla come la meta di un viaggio storico, i cui aspetti critici e i cui esiti hanno portato alla situazione attuale. Nel suo nuovo libro “Food Products Evolution: Innovation Drivers and Market Trends” (edito da Springer), Angela Tarabella, professore ordinario presso il dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa, affronta il tema dell’evoluzione dei prodotti alimentari. Nel tempo, infatti, si sono verificati cambiamenti nelle conoscenze scientifiche, nella disponibilità degli alimenti e nei metodi di lavorazione e conservazione.
Il considerevole aumento degli scambi commerciali tra i vari paesi del mondo, ha di fatto definito uno scenario completamente diverso da quello esistente in passato, e tale da influenzare la disponibilità di cibo, i modelli di distribuzione, i metodi di conservazione e la composizione dei singoli alimenti.
I prodotti che vengono consumati al giorno d’oggi in tutto il mondo – e in particolar modo nei paesi industrializzati – sono stati modificati dall’industria alimentare, per incorporare considerevoli aspetti di innovazione che li rendono molto diversi per struttura, contenuto e persino per l’imballaggio che li protegge e li contiene.
Dopo aver trattato il tema dell’innovazione nel settore alimentare, nel libro si parla delle varie categorie di prodotti di prima e seconda generazione distribuite in Europa a partire dal periodo della ricostruzione postbellica, per illustrare le ragioni che hanno portato alla loro nascita e sviluppo sul mercato.
Per ogni classificazione proposta vengono presentati esempi specifici, con l’indicazione delle proprietà, delle tecnologie, del potenziale di innovazione, delle relative normative e delle caratteristiche distintive.
Pisa Buskers 2019 - 14 e 21/9
Nel corso del mese di settembre avranno luogo una serie di eventi del ciclo Pisa Buskers 2019 - Art en Place. Il festival, che porta il nome di Festa delle Arti Pendenti, vede la partecipazione di diverse organizzazioni: l’associazione BEAT, l’associazione News, l’associazione IMATS.
Sabato 14 settembre:
a partire dalle 17,30:
in piazza Gambacorti:
“Hit may heart” di Gaia Ma, spettacolo di clown e giocoleria organizzato dall’associazione BEAT (rif. 1909)
“Girlesque street band”, musica live organizzato dall’associazione BEAT (rif. 1903)
“Lingue di fuoco” con l’artista Fire Aida, evento teatrale organizzato dall’associazione News (rif. 1955)
in piazza Dante:
"Plateia", musica live, organizzato dall’associazione News (rif 1942)
in Largo Ciro Menotti:
“Maria Piscopo e progetto Sanacore”, spettacolo teatrale organizzato dall'associazione IMATS (rif. 1933)
“Binario vivo”, spettacolo teatrale organizzato dall'associazione IMATS (rif. 1934)
Sabato 21 settembre:
A partire dalle 17,30:
-in piazza Gambacorti:
“Moruga Drum”, spettacolo di musica dal vivo organizzato dall’associazione IMATS (rif. 1930), l’esibizione del gruppo (rif. 1910) e lo spettacolo dell’artista
“Cometa Circus”, esibizione organizzata dall’associazione IMATS (rif. 1930)
“Pyroetnico”, esibizione organizzata dall'associazione IMATS (rif. 1913)
-in largo Ciro Menotti:
“Teatro in viaggio, teatro in partenza” di Pillole Teatrali, spettacolo organizzato dall’associazione IMATS (rif. 1936)
-in piazza Dante,
"Populama", evento di musica live organizzato dall’associazione News (rif. 1947)
-in piazza delle Vettovaglie:
"Rockaforte", evento teatrale organizzato dall’associazione News (rif. 1958)
Conservazione delle derrate alimentari, riuniti a Pisa 150 esperti
Si è tenuta a Pisa dal 3 al 6 settembre 2019, presso il polo didattico Piagge dell’Università di Pisa, la XII Conferenza Internazionale IOBC/wprs, del gruppo di lavoro sulla “Protezione integrata delle derrate alimentari”. La conferenza è stata organizzata dalla professoressa Barbara Conti, del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa e dal coordinatore del gruppo professor Pasquale Trematerra, del dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell’Università degli Studi del Molise, sotto l’egida dell’International Organization for Biological and Integrated Control (IOBC).
La Conferenza ha visto la folta partecipazione di oltre 150 esperti, ricercatori e tecnici del settore, provenienti da università, centri di ricerca, aziende agro-alimentari e ditte di servizi, di 25 paesi di tutto il mondo, dall’Europa, all’Australia, agli Stati Uniti e al Giappone, compresi i paesi africani in via di sviluppo.
Durante lo svolgimento dell’incontro sono stati affrontati i temi legati alla conservazione delle derrate alimentari, con particolare attenzione alla protezione da insetti e acari dannosi e muffe produttrici di tossine, mediante tecniche rispettose per l’ambiente e per la salute dell’uomo. I lavori si sono svolti raggruppati nelle seguenti sessioni: Tecniche fisiche, chimiche e di altro tipo per il controllo dei parassiti dei prodotti immagazzinati; Gestione degli infestanti nell'industria alimentare; Prevenzione dalle contaminazioni da microflora e sviluppo di micotossine; Quarantena e normative disciplinari; Controllo biologico dei parassiti delle derrate alimentari; Metodi di prevenzione dai parassiti durante lo stoccaggio, il trasporto e la trasformazione dei prodotti immagazzinati; Impiego dei composti naturali per il controllo dei parassiti dei prodotti immagazzinati; Parassiti dannosi al legno e ai manufatti in ambienti urbani e museali.
I risultati della conferenza, presentati con 75 comunicazioni orali e oltre 50 poster, sono consultabili online e verranno pubblicati entro fine anno su un apposito Bulletin IOBC/wprs 2019 dedicato alla Conferenza.
Come tradizione, è stata programmata anche una visita tecnica presso una importante struttura agro-alimentare (Bartalini spa, divisione cereali, di San Vincenzo in provincia di Livorno) impegnata nella commercializzazione dei cereali destinati a importanti industrie di trasformazione e ai pastifici come pure alla distribuzione di leguminose e di semi oleosi. L’occasione ha consentito di seguire un intervento di disinfestazione mediante gas fumigante, con l’impiego di sofisticati biosensori collegati a smartphone.
Incarichi presso il dip. di Ingegneria dell’Informazione per: Verifiche sperimentali di un sistema di ricarica wireless per batterie al Litio e sua implementazione su un’imbarcazione...
Incarico per la ricerca e valorizzazione delle collezioni e del patrimonio bibliotecario e archivistico del Museo di Anatomia Umana “Filippo Civinini”
Avviso di fabbisogno interno per l’“ Esecuzione di studi e ricerche teorico-sperimentali per la caratterizzazione del comportamento in fase di esercizio di strutture industriali
Bando
Avviso di fabbisogno interno per “Supporto al progetto europeo ETER attraverso l’integrazione dati eterogenei”
Collaborazione alla redazione di una pubblicazione inerente le tematiche del Master Universitario di II Livello in Building Information Modeling
Al Polo Fiere di Lucca in 1900 per la prova di ammissione ai corsi delle Professioni sanitarie
Sono ben 1900 i ragazzi e le ragazze che mercoledì 11 settembre si sono presentati al Polo Fiere di Lucca per svolgere le prove di accesso ai 13 corsi delle Professioni sanitarie dell'Università di Pisa. I candidati sono stati salutati dal rettore Paolo Mancarella che nella mattinata ha visitato il Polo fiere, location in cui vengono ospitate tutte le prove di ammissione ai corsi ad accesso programmato dell'Ateneo. Quest'anno è salito da 6.000 a 7.000 il numero di iscritti totale alle prove e quello per le Professioni sanitarie è il concorso che coinvolge il maggior numero di candidati.
“Per il quinto anno consecutivo l’ateneo pisano ha scelto il Polo fieristico di Lucca per svolgere i suoi test – ha spiegato il rettore Mancarella, perché ben collegato con i mezzi pubblici e dotato di ampio parcheggio, e quindi particolarmente idoneo per accogliere e gestire un numero così elevato di candidati. La professionalità dello staff messo a disposizione ci permette ogni anno di far svolgere i test con ordine, sicurezza e tranquillità”.
Ad accogliere il rettore il presidente e il direttore generale di Lucca Crea Mario Pardini ed Emanuele Vietina, con il responsabile della commissione esaminatrice Lorenzo Ghiadoni. “La stretta collaborazione e le azioni sinergiche messe in campo dall’ateneo pisano con Lucca Crea srl, hanno consentito di far funzionare al meglio la complessa macchina organizzativa – ha aggiungo Ghiadoni – e i nostri aspiranti studenti possono contare su di uno spazio, pulito, efficiente e ben servito” .
Ogni anno quasi 9 mila studenti della provincia di Lucca si iscrivono ai corsi dell’Università di Pisa. “Il Polo fiere – hanno sottolineato Vietina e Pardini – è un asset a disposizione di aziende, enti e attività del territorio non solo lucchese, ma si pone in un’ottica di area vasta mettendo a disposizione un’alta qualità dei servizi e l’esperienza organizzativa del proprio staff”.
Le prove ospitate al Polo fieristico di Lucca sono: per il corso di laurea per i futuri medici e odontoiatri a cui hanno partecipato 1.700 iscritti (svolta il 3 settembre); Medicina veterinaria con 600 iscritti (tenuta il 4 settembre); Scienze Biologiche e biotecnologie 1100 partecipanti (6 settembre); Scienze motorie (già svolta il 10 settembre per i 500 iscritti alla selezione); Professioni sanitarie con 1.900 iscritti (11 settembre) ; Psicologia clinica (700 iscritti) il 12 settembre e Scienze della formazione primaria (400 iscritti) chiuderà le sessioni di prove venerdì 13 settembre.