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Comunicati stampa

Il professor Bernardo Tellini, docente dell’Università di Pisa, è stato eletto nuovo presidente della IEEE Italy Section (Institute of Electrical and Electronics Engineers), la più importante associazione internazionale nell’ambito dell’ingegneria elettrica e dell’informazione. In precedenza, aveva servito come Conference Coordinator e dal settembre 2016 come Italy Section Vice-Chair e Chapter Activity Coordinator.
L’associazione fu fondata in Italia nel 1959 da Mario Tchou come Institute of Radio Engineers, IRE Section, e cambiò il suo nome in Italy Section sotto la presidenza di Algeri Marino. Nel 1966 si formarono le due sezioni North Italy Section e Central-South Italy Section per riunificarsi nel 2005 nella nuova Italy Section. A oggi, la Italy Section, articolata al suo interno in 40 Chapter, 3 Affinity Group, più di 20 Student Branch, Student Branch Chapter e Affinity Group, risulta con più di 5000 membri iscritti, di cui più di 1000 studenti, la terza per numerosità all’interno della Region 8 che comprende Europa, Africa e Medio Oriente.
Bernardo Tellini è attualmente professore ordinario di Misure elettriche e elettroniche al dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni. La sua attività di ricerca include principalmente lo sviluppo di metodi di misura per la caratterizzazione di sistemi interessati da elevate correnti impulsive, lo studio di proprietà elettriche e magnetiche di materiali, e la caratterizzazione di sistemi di accumulo dell’energia.

Martedì, 29 Gennaio 2019 11:14

Servizi Statistici

Il settore Servizi Statistici di Ateneo produce un insieme di statistiche su temi di interesse per la nostra comunità.

Alcuni cruscotti, sviluppati in PowerBi, permettono una visualizzazione dinamica e interattiva, consentendo anche di scaricare le informazioni in formato csv o xls.

L’accesso ai report è consentito a tutto il personale strutturato (docente e tecnico-amministrativo) mediante l’uso delle credenziali di Ateneo, con alcune limitazioni di visione per ruolo (presidenti di CdS e di Scuola, direttori di Dipartimento) e per organi/uffici competenti.

I cruscotti sono organizzati in dashboard per aree tematiche, cui si aggiunge il portale Unipistat ed una selezione di dati pubblici. Gli utenti esterni possono accedere liberamente ai dati pubblici e eventualmente contattare l’ufficio Servizi Statistici (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per maggior dettaglio.

Comunità universitaria

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Occupabilità

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tellini copyIl professor Bernardo Tellini, docente dell’Università di Pisa, è stato eletto nuovo presidente della IEEE Italy Section (Institute of Electrical and Electronics Engineers), la più importante associazione internazionale nell’ambito dell’ingegneria elettrica e dell’informazione. In precedenza, aveva servito come Conference Coordinator e dal settembre 2016 come Italy Section Vice-Chair e Chapter Activity Coordinator.

L’associazione fu fondata in Italia nel 1959 da Mario Tchou come Institute of Radio Engineers, IRE Section, e cambiò il suo nome in Italy Section sotto la presidenza di Algeri Marino. Nel 1966 si formarono le due sezioni North Italy Section e Central-South Italy Section per riunificarsi nel 2005 nella nuova Italy Section. A oggi, la Italy Section, articolata al suo interno in 40 Chapter, 3 Affinity Group, più di 20 Student Branch, Student Branch Chapter e Affinity Group, risulta con più di 5000 membri iscritti, di cui più di 1000 studenti, la terza per numerosità all’interno della Region 8 che comprende Europa, Africa e Medio Oriente.

Bernardo Tellini è attualmente professore ordinario di Misure elettriche e elettroniche al dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni. La sua attività di ricerca include principalmente lo sviluppo di metodi di misura per la caratterizzazione di sistemi interessati da elevate correnti impulsive, lo studio di proprietà elettriche e magnetiche di materiali, e la caratterizzazione di sistemi di accumulo dell’energia.

È giunto alla sua nona edizione il percorso PhD+, che dall’anno 2018 è diventato parte integrante dell’offerta formativa di base del Contamination Lab, iniziativa organizzata dall’Università di Pisa in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna, la Scuola Normale Superiore e la Scuola IMT Alti Studi di Lucca, dedicata alla promozione della creatività, dell’innovazione e dello spirito imprenditoriale. Il PhD+ si articola in 14 seminari tenuti da prestigiosi relatori su temi legati all’innovazione, alla valorizzazione della ricerca, alla brevettazione, alla valorizzazione delle proprie idee. Il corso si terrà dal 29 gennaio al 28 febbraio 2019 al Centro congressuale “Le Benedettine”, sede del Contamination lab Pisa, in Piazza San Paolo a Ripa d’Arno. 

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Il percorso centrato sul trasferimento tecnologico, che insegna a pensare innovativo e a trasformare le idee in impresa, arriva alla nona edizione con il record di iscritti tra i dottorandi, confermando quindi che gli studenti ne hanno recepito la rilevanza multidisciplinare e trasversale. Al termine del percorso, dal 26 marzo al 21 giugno, seguirà il CYB+: offerta formativa avanzata strutturata in seminari action-learning, utile a rafforzare il processo di costruzione, formazione e sviluppo dei singoli progetti innovativi nati con il supporto di esperti nel trasferimento tecnologico coinvolti nel Contamination Lab.

All’inaugurazione del corso hanno portato i loro saluti il rettore Paolo Mancarella, il delegato per la Promozione delle iniziative di spin off, start up e brevetti, Leonardo Bertini, chief del progetto Contamination Lab, e il project manager, professoressa Giovanna Mariani. A seguire, un focus sull’"Entrepreneurial Mindset and Financial Practices" a cura di Guido Mantovani dell’Università Cà Foscari di Venezia.
Ospiti della giornata inaugurale sono state due spin off dell’Università di Pisa, che porteranno la testimonianza del loro percorso da start up innovative ad aziende di successo: Sleep Acta srl, il cui attuale core business consiste nello sviluppo di metodologie di machine learning per l’analisi dei ritmi sonno-veglia, e Ingeniars srl, azienda specializzata nella realizzazione di soluzioni tecnologiche hardware/software in ambiti strategici quali spazio, telemedicina e automotive. La panoramica evidenziata dalle due testimonianze è stata poi dibattuta durante la tavola rotonda dal titolo "New ventures: strategies for growth and resilience", moderata dalla giornalista del "Corriere della sera" Raffaella Polato, con la partecipazione di Massimo Cerbai, responsabile della Direzione regionale toscana Crédit Agricole Cariparma SpA, Luigi Doveri, di RedLions Holdings, e Ciro Spedaliere, dell'Associazione italiana del Private equity, venture capital e private debt. I relatori si sono confrontati sulle analisi delle condizioni di contesto esterno e interno all’impresa con un approfondimento sui vettori e sulle modalità che le imprese hanno a disposizione per aumentare le proprie dimensioni e quindi su come i cambiamenti dell'ambiente rilevante, specie del mercato, possono modificare i fattori critici di successo. 

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"Per i partecipanti al PhD+ - ha detto il rettore Paolo Mancarella - si tratta di un’occasione altamente qualificante per acquisire una serie di importantissime competenze complementari, determinanti nella realtà economica moderna, caratterizzata da tempi sempre più brevi di adeguamento dell’offerta alle richieste del mercato".
“Il Contamination Lab - ha affermato il professor Leonardo Bertini - è una iniziativa pensata per stimolare gruppi di allievi a indirizzare la loro vita professionale verso il difficile mondo della autoimprenditorialità, facendo loro scoprire le affascinanti possibilità offerte dalla creazione di aziende ad alto contenuto di innovazione e aiutandoli fattivamente nello sviluppo dei loro progetti di impresa”.

Sarà inaugurata martedì 29 gennaio, alle ore 15.00 nell'Auditorium del Complesso "Le Benedettine" (Piazza San Paolo a Ripa d'Arno, 16), la nona edizione del PhD+, il programma dell'Università di Pisa finalizzato a promuovere e incoraggiare lo spirito imprenditoriale e di innovazione tra studenti di laurea magistrale, dottorandi, dottori di ricerca e docenti.
Quest'anno il programma si inserisce all'interno di un'offerta formativa più ampia caratterizzata dal progetto Contamination Lab.
La giornata inaugurale si aprirà con i saluti istituzionali del rettore Paolo Mancarella e dei rappresentanti di Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant'Anna e Scuola IMT Alti Studi di Lucca, partner del progetto.

Programma:
15:00 Saluti istituzionali
Paolo Mancarella, Rettore dell’Università di Pisa, e rappresentanti delle Scuole partner del progetto

15:15 Presentazione del progetto Contamination Lab Pisa
Leonardo Bertini, Delegato Spin Off, Start Up e Brevetti e Chief CLab
Giovanna Mariani, Project Manager Clab

15:35 "Entrepreneurial Mindset and Financial Practices"
Guido Mantovani, Distinguished Professor of Finance - International University of Monaco, Double Affiliated in Corporate Finance - Università Ca’ Foscari Venezia

16:00 Spin Off Unipi di successo
SleepActa S.r.l. e Ingeniars S.r.l.

16:15 tavola rotonda: New ventures: strategies for growth and resilience
Raffaella Polato, Corriere della Sera (moderatore)
Guido Mantovani, International University of Monaco / Università Cà Foscari
Massimo Cerbai, Responsabile della Direzione Regionale Toscana Crédit Agricole Cariparma SpA.
Luigi Doveri, RedLions Holdings
Ciro Spedaliere, A.I.F.I.

In merito all’episodio che ha riguardato la nostra docente professoressa Alessandra Veronese che, nei giorni scorsi a Roma, è stata oggetto di aggressione in quanto ritenuta ebrea da un individuo con una svastica tatuata sul braccio, il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa esprime preoccupazione e sdegno e invita a intervenire con fermezza per arginare l’imbarbarimento che, proprio alla vigilia del Giorno della Memoria, si sta esprimendo in diversi modi nel nostro Paese.
L'Ateneo di Pisa, che su questo tema è particolarmente sensibile e si è molto impegnato con iniziative a tutt’oggi in atto, fa proprie le parole pronunciate nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella su “Quel male che alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, a distruggere, appena se ne ripresentino le condizioni”. Esprimendo tutta la propria solidarietà alla collega, s’impegna, e invita tutti a farlo, a impedire in ogni modo che atti di prepotenza e barbarie, che non vanno trascurati, possano turbare la convivenza civile di un Paese che non vuole che le infamie del passato possano ripetersi.

Sono sei i nuovi progetti di ricerca finanziati dell’ambito del MIT-UNIPI Project, l’accordo tra Università di Pisa e Massachusetts Institute of Technology (MIT), nato per favorire progetti di ricerca comuni e lo scambio di studenti e ricercatori tra le due istituzioni. Ad oggi 49 le collaborazioni finanziate grazie al programma congiunto, giunto al suo settimo anno di attività: “Siamo fieri che il nostro Ateneo sappia concepire e condurre progetti di ricerca innovativi nei più diversi ambiti disciplinari – ha dichiarato il professore Lisandro Benedetti-Cecchi, prorettore per la Ricerca in ambito europeo e internazionale - come dimostrano anche i sei promettenti progetti selezionati con questa settima call del MIT-UNIPI Project, che vedono coinvolti ben sette dei nostri venti dipartimenti, anche in tandem multidisciplinare. Grazie ai fondi del MIT-UNIPI Project i nostri ricercatori, ai quali vanno i miei più sentiti complimenti, avranno l’opportunità di avviare ricerche con alcuni tra i più brillanti colleghi a livello internazionale”.
I progetti finanziati sono i seguenti: “INTENSE: Particle Physics Experiments at the Fermilab High Intensity Frontier” di Simone Donati del dipartimento di Fisica; “Using Graph Compression for Shortest Path Computation in Urban On-Demand Mobility” di Paolo Ferragina del dipartimento di Informatica; “Event Extraction for Fake News Detection” di Alessandro Lenci e Francesco Marcelloni, rispettivamente del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica e del dipartimento di Ingegneria dell'informazione; “Waves of Globalization, Between Tradition and Innovation” di Valeria Pinchera del dipartimento di Economia e Management; “Microfluidic Fabrication of Bioengineered Microspheres for Tissue Repair” di Elisabetta Rosellini e Maria Grazia Cascone del dipartimento di Ingegneria civile e industriale; “An In Vitro Model of Pyelonephritis” di Giovanni Vozzi e Emilia Ghelardi, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e Chirurgia.
Le attività dei progetti che hanno ottenuto il finanziamento, coordinate congiuntamente da un ricercatore dell'Università di Pisa e da uno del MIT, si svolgeranno tra gennaio 2019 e agosto 2020.
L’accordo quadro con il Massachusetts Institute of Technology (MIT), stipulato dall’Università di Pisa sin dal 2012 e recentemente rinnovato fino al 2021, è finalizzato alla realizzazione di progetti di ricerca comuni e allo scambio di studenti e ricercatori, in tutte le aree scientifiche. Nell’ambito dell’accordo, il MIT-UNIPI Project ha l’obiettivo di facilitare gli scambi e le attività di ricerca tra i due enti con i Seed Funds, finanziamenti che sostengono le nuove collaborazioni nella loro fase iniziale. L'Ateneo finanzierà le spese di viaggio, vitto e soggiorno del gruppo di ricerca del nostro Ateneo che si recherà presso il MIT, la partecipazione del gruppo di ricerca a convegni per la disseminazione dei risultati della ricerca e pubblicazioni in open access dei risultati della ricerca. Analogamente, il MIT finanzierà le spese di viaggio, vitto e alloggio del proprio Principal Investigator e del suo gruppo di ricerca che si recherà a Pisa.

 

Evil ditches, devils, demons, circles of hell, eternal pain and forgotten people. These are some of Dante’s words and expressions which recur in the descriptions of the Nazi Lagers as recounted by the survivors: the Lager is a hell on earth which the survivors are able to describe by borrowing the language of Dante. The categorical imperative of ‘the obligation to testify’ has therefore found a voice through Dante’s Divine Comedy, which has provided the victims with the vocabulary necessary to name events and realities otherwise indescribable. These ‘right words’ are, in fact, the focal point of the study carried out by Marina Riccucci, a professor of Italian literature at the University of Pisa. She has been working on this theme for around two years and by the end of 2019 will have published at least three works, one of which with her pupil Sara Calderini in the “Italianistica” journal.

 

Sandro Botticelli La Carte de lEnfer



The study takes into consideration non-literary texts such as diaries, letters and oral recounts of those who were interned in extermination camps. This is a huge heritage which includes, for example, “Un mondo fuori dal mondo”, an investigation carried out by the DOXA institute in 1971 among the Italian ex-deportees from various extermination camps, but also a number of specific interviews conducted by Riccucci with Senator Liliana Segre, Mauro Betti, a political dissident interned in various camps who sadly passed away last year, and Goti Bauer, the oldest living Italian woman to have survived Auschwitz.

“The thing which strikes you the most“, says Marina Riccucci, “is the great difficulty the witnesses have in telling their stories and the most common phrase is ‘no words can express it’: at the same time, however, when these people are able to put a name and face to what they have seen and undergone, it comes naturally to them, almost like a reflex action, to resort to the image of Dante’s hell, regardless of their level of education; Dante is referred to as a collective linguistic patrimony, with no literary pretense, driven by the need to find a code - the right words.”

For the survivors, therefore, in many cases the concentration camp is like Dante’s world beyond the grave and for this reason when they refer to it, they invoke the images created by Dante, using the very words of the poet of the Divine Comedy.

 

marina riccucci

Marina Riccucci

In order to describe the arrival in the lager, witnesses often borrow the words from the third ring of Dante’s Hell, which say “Lasciate ogni speranza o voi che entrate (Abandon hope all ye who enter here)/… / Per me si va nella città dolente, (Through me you pass into the city of woe) / per me si va ne l’etterno dolore, (through me you pass into eternal pain) /per me si va tra la perduta gente (through me among the people lost for aye).” In addition, they appear to feel the need to repeat terms like ‘bolgia’ (ditch) and ‘Malebolge’ (Evil ditches), or expressions such as ‘voci alte e fioche’ (voices shrill and faint), ‘pianti e altri guai’ (lamentations and loud cries), and ‘girone infernale’ (circles of hell) and when they talk of the moment of liberation they say they have returned ‘a riveder le stelle’ (to rebehold the stars). They have no intention of citing or professing to a literary culture. The survivors constantly feel a pressing need to find the right words to describe the unthinkable.

“The concentration camps recur in the words of the witnesses like a concrete realization of a perverse and evil fantasy, just like the one proffered by Dante, the best and most representative example,” concludes Marina Riccucci. “The difference is that the divine justice expounded in Dante’s poem is literally turned upside down: in the Lagers, in fact, it was the innocent victims of delinquent persecutors who were tortured and killed. We must never forget that what the survivors saw and endured is a real life world with executioners and condemned victims, where millions of people found themselves damned without ever having committed a crime. This is what must be remembered, so that nothing so atrocious ever happens again.”

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