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cirronnade-a-lananas-cappiello-1898.jpgDai bellissimi manifesti dei primi decenni del Novecento al web, passando per le etichette, “Tutto fa food. Gli ingredienti della comunicazione nel settore alimentare” è il tema del convegno organizzato dal Master in Food Quality Management and Communication del Dipartimento di Economia dell’Università di Pisa per raccontare com’è cambiata la comunicazione tematica e per immagini del cibo. Un affascinante viaggio anche sull’evoluzione dei media e dei gusti degli italiani. L’appuntamento è per il 26 settembre alle 14.30 a Pisa nella sala convegni Polo Piagge (via Giacomo Matteotti, 11).

“La composizione del piatto degli italiani sta subendo cambiamenti epocali – spiega la professoressa Angela Tarabella, direttore scientifico di Master Food e promotrice del convegno - Il successo degli chef e delle trasmissioni tv dedicate alla cucina e al cibo, l’ingresso nel mercato italiano dei novel food e la diversificazione delle scelte alimentari (vegani, vegetariani, gluten free, ecc...) ci mette di fronte a una nuova era della comunicazione alimentare”.

Il convegno parte quindi dai manifesti d’epoca delle pubblicità di cui Marta Mazza, direttore del Museo nazionale Collezione Salce di Treviso, mostrerà i più significativi esempi, analizzandone lo stile e i messaggi. “Sono oltre 3mila, nel novero complessivo dei 25mila pezzi della Collezione Salce, i manifesti pubblicitari relativi ai generi alimentari. Si tratta indiscutibilmente di uno dei settori che più ha beneficiato delle invenzioni della grafica illustrata e che, a sua volta, ha contribuito a scrivere la storia della pubblicità attraverso straordinarie campagne comunicative per marchi come Campari, Perugina, Buitoni, Barilla. Dagli inizi del XX secolo, con Leonetto Cappiello, fino ai recentissimi Erberto Carboni e Armando Testa, la comunicazione del food stupisce, affascina e conduce suadente attraverso la storia della produzione, dei consumi e dell'arte”.

Il secondo intervento del dottor Marco Cuppini, direttore Centro studi e comunicazione GS1 Italy, sarà sulla crescente domanda d’informazione dei consumatori e su come le etichette siano diventate dei veri e propri media per rispondere a questo bisogno.“Stiamo assistendo a un vero e proprio boom delle informazioni - racconta Cuppini - veicolate sulle etichette degli alimenti. Lo conferma l’analisi dell’Osservatorio Immagino effettuata su 80mila referenze. Mai come oggi le aziende hanno bisogno di raccontarsi, di comunicare quello che c’è dietro le marche e dentro i prodotti".

In chiusura del convegno, sarà presa in esame la più recente frontiera della comunicazione del food, cioè il web. Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi e food mentor spiegherà l’importanza assunta da internet e dai social media nella comunicazione delle caratteristiche degli alimenti e nella formazione della reputazione di un brand. “Internet è tra i canali principali attraverso cui i consumatori si informano sulle caratteristiche nutrizionali e sulle modalità di produzione degli alimenti - dice Bianchi - In particolare sugli aspetti salutistici dei cibi si trovano informazioni spesso contrastanti da qui l’importanza dell’attività divulgativa promossa da enti di ricerca accreditati per fare chiarezza tra le numerose notizie che circolano in rete e rendere accessibili anche ai non addetti ai lavori le nuove scoperte scientifiche”.

Cosa è emerso dalle indagini archeologiche in Sapienza e alle Terme di Nerone? Quali storie raccontano le tracce del passato che stanno tornando alla luce attraverso un accurato lavoro di scavi? Di tutto questo si parlerà mercoledì 27 settembre, alle ore 18, nell’Auditorium di Palazzo Blu, in un incontro in cui saranno illustrati i primi risultati delle ricerche condotte grazie alla proficua collaborazione tra Università di Pisa, Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Pisa e Livorno e Comune di Pisa. Oltre alle nuove scoperte, saranno proposte alcune ricostruzioni tridimensionali, attraverso le quali ciascuno potrà entrare in contatto diretto con la storia plurimillenaria della città. L’iniziativa fa parte di “Aspettando BRIGHT”, il ciclo di eventi che nel corso di questo mese accompagneranno alla “Notte dei Ricercatori” in programma venerdì 29 settembre.

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A dare il benvenuto e portare i saluti istituzionali ci saranno Cosimo Bracci Torsi, presidente della Fondazione Palazzo Blu che collabora a questa iniziativa, Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, Paolo Mancarella, rettore dell’Università di Pisa, Andrea Muzzi, soprintendente presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno. A seguire interverranno Maria Letizia Gualandi, docente di Archeologia classica all’Università di Pisa, Claudia Rizzitelli, funzionario archeologo della Soprintendenza, Fabio Fabiani, docente a contratto di Urbanistica e architettura classica dell’Ateneo pisano. Modera Lisandro Benedetti-Cecchi, prorettore per la ricerca europea e internazionale dell’Università di Pisa. Al termine dell’incontro sarà offerto un aperitivo ai partecipanti.

Verso l'archeologia del futuro
L’archeologia del futuro è virtuale e partecipata, esce dai musei e invade nuovi spazi, ripropone il passato attraverso ricostruzioni e realtà virtuali che vanno ad aggiungersi (e talvolta a completare) le visite ai siti archeologici. Non a caso oggi si parla di «archeologia pubblica», rivolta in primo luogo alle comunità di cittadini che, attraverso il lavoro degli studiosi, possono ‘rivivere’ la storia. Fino a non molto tempo fa l’archeologia si è concentrata principalmente sullo studio e la valorizzazione di monumenti e opere d’arte. Oggi invece l’interesse primario degli archeologi è studiare e raccontare la vita degli uomini del passato, ricostruendo le relazioni sociali complesse che hanno caratterizzato le comunità antiche.

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Conseguenza di questo nuovo approccio è in primo luogo la valorizzazione di siti e contesti archeologici magari meno scenografici, ma ricchi di ‘vissuto’, come la Sapienza o le Terme di Nerone a Pisa, rendendo i visitatori partecipi delle ‘storie’ conservate in quei siti.

Tutto ciò oggi è possibile grazie a tecnologie che permettono di ‘vedere’ anche ciò che non è più conservato o non è accessibile: banche dati che consentono di gestire quantità impressionanti di informazioni, sistemi GIS (Geographic Information Systems) che permettono di raccogliere e rappresentare dati relativi al paesaggio e all’ambiente naturale, modelli 3D che sostituiscono i tradizionali rilievi bidimensionali. E non è solo la ricerca a trarne beneficio, ma anche la valorizzazione dei resti archeologici, che diventano realmente ‘accessibili’ al pubblico, che può ‘vederli’ così com’erano quando erano ancora in vita attraverso vere e proprie visite virtuali.

 

L’Università di Pisa ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Psicologia clinica e della salute a Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, in occasione della visita che il Premio Nobel ha fatto a Pisa per partecipare al simposio internazionale “The Mindscience of Reality”.

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La cerimonia si è svolta giovedì 21 settembre al Palazzo dei Congressi: è stata aperta dai saluti del rettore Paolo Mancarella, cui sono seguite la lettura delle Motivazioni da parte del professor Angelo Gemignani, presidente del Consiglio aggregato del corso di laurea magistrale in Psicologia clinica e della salute, la Laudatio tenuta dalla professoressa Amy Cohen Varela, responsabile di “Mind and Life” Europe, e, dopo il conferimento della laurea honoris causa da parte del rettore, la Lectio Magistralis del Dalai Lama. Tra i presenti vi era anche l’attore Richard Gere, che è un affezionato discepolo del Dalai Lama.

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"Tenzin Gyatso - ha detto il rettore Paolo Mancarella nel saluto introduttivo - è qui come studioso della Scienza della Mente molto interessato a unire la sapienza millenaria della sua cultura con le più recenti acquisizioni scientifiche. Questo pensiero, che appare ai nostri occhi occidentali così laico e razionale, è quello che ha accompagnato il suo importante e rigoroso lavoro di ricerca ed è per questo che il Senato Accademico dell’Università di Pisa ha deliberato il conferimento della laurea honoris causa. È tradizione di questa libera Università conferire questo titolo accademico a personalità che si siano distinte nel lavoro scientifico a prescindere da altro. Nel caso di specie, gli viene riconosciuto il fondamentale contributo in tutti i settori disciplinari della Psicologia".

Nelle Motivazioni del conferimento, il professor Angelo Gemignani ha ricordato che “il Dalai Lama è considerato la più autorevole guida spirituale della tradizione Tibetana del Buddhismo Mahāyāna e, fino a oggi, ha ricevuto numerosi premi, lauree e dottorati honoris causa come riconoscimento del suo messaggio di pace, non-violenza, responsabilità universale e compassione, armonia inter-religiosa e integrazione tra scienza e spiritualità. Nel 1989 gli è stato conferito il Premio Nobel per la Pace”. Più in particolare, il professor Gemignani ha evidenziato come “i contributi che il Dalai Lama ha apportato alla Psicologia Scientifica Occidentale, e alle discipline ad essa legate, sono vastissimi, mentre per quanto attiene la Psicologia Clinica, il suo lavoro si inserisce appieno nel recente paradigma della ‘Terza Generazione di Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale’, contribuendo significativamente al suo sviluppo”. In definitiva, ha concluso, “l’intervento psicologico del Dalai Lama, mirato alla riduzione della sofferenza umana, non si lascia guidare unicamente dal modello buddhista, ma ha dimostrato un’eccezionale apertura alle conoscenze della psicologia scientifica occidentale mediante collaborazioni con illustri scienziati di tutto il mondo”.

La professoressa Amy Cohen Varela ha detto che “siamo qui per onorare un intrepido, infaticabile e acuto esploratore della realtà umana... Il lungo percorso compiuto dal Dalai Lama, dal luogo di nascita in un villaggio di campagna nella provincia di Amdo, è la dimostrazione del potere dell’equanimità e della compassione come unica soluzione con cui si possono dissolvere i conflitti e la violenza. Questo atteggiamento gioiosamente compassionevole e senza paura lo ha reso un leader morale rispettato e amato in tutto il mondo”.

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Nella sua Lectio Magistralis, infine, il Dalai Lama ha ringraziato l'Università di Pisa, sottolineando che “questo riconoscimento, che mi viene conferito da una delle più eminenti e storiche università europee, rappresenta una formidabile conferma del mio continuo sforzo di creare un ponte tra le scoperte riguardanti le scienze della mente dell’antica India e la psicologia contemporanea”. Si è quindi soffermato sui benefici dell’integrazione tra scienza e pratica contemplativa in ambito clinico: "l’applicazione della mindfulness e delle pratiche riguardanti l’amorevole gentilezza e la compassione - ha concluso - si stanno mostrando particolarmente efficaci. Le tecniche derivate dalle tradizioni contemplative vengono utilizzate con successo per trattare condizioni cliniche, quali la depressione, il dolore cronico, le dipendenze e il disturbo post-traumatico da stress”.

Foto in alto, il Dalai Lama con toga e tocco, alla sua sinistra il rettore Paolo Mancarella, alla sua destra alla sua destra Nicoletta de Francesco, prorettore vicario

Foto al centro, il Dalai Lama in toga e tocco e alla sua destra il rettore Paolo Mancarella

Foto in basso, la sala al Palazzo dei Congressi durante il conferimento

Si è concluso ieri il simposio internazionaleThe Mindscience of Reality. Per due giorni, dal 20 al 21 settembre, il Dalai Lama è stato ospite d'onore dell'Ateneo pisano che gli ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Psicologia clinica e della salute.

Organizzato dall'Ateneo pisano e dall'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, il simposio ha visto la partecipazione di migliaia di persone, sia dal vivo sia attraverso la diretta streaming.

Come racconto e cronaca di queste emozionanti giornate pisane all'insegna della studio della mente e del confronto fra scienza occidentale e tradizioni e filosofie orientali ecco una carrellata di foto, video e la rassegna stampa.

 

FOTO

rettore dalai lama

Il rettore dell'Università di Pisa Paolo Mancarella e il Dalai Lama

richard gere

Richard Gere, che da anni ha abbracciato il buddhismo, sul palco del Simposio

Tutte le foto del Simposio

 

RASSEGNA STAMPA, VIDEO E WEB (in aggiornamento)

Corriere della Sera (17 settembre)
Tg1 (Ore 20 18 settembre)
RaiNews TgR (21 settembre)
TgR Toscana (21 settembre, 19,30)
TgR Toscana (21 settmbre, 14,00)
Repubblica TV/1
RepubblicaTV/2
Repubblica.it
Stampa.it
Corriere.it
Corriere.it Ultim'ora
ANSA Mondo
Gazzetta dello sport (22 settembre)
Qn (19 settembre)

Corriere Fiorentino (22 settembre)
Repubblica Firenze/1 (21 settembre)
Repubblica Firenze/2 (21 settembre)
Corriere Fiorentino (21 settembre)
Repubblica Firenze (19 settembre)
Repubblica Firenze (13 aprile)
Tirreno/1 (21 settembre)
Tirreno/2 (21 settembre)
Tirreno/1 (20 settembre)
Tirreno/2 (20 settembre)
Tirreno (19 settembre)
Nazione Toscana&Liguria (19 settembre)

Nazione Pisa (22 settembre)
Tirreno Pisa/1 (22 settembre)
Tirreno Pisa/2 (22 settembre)
Nazione Pisa (21 settembre)

Tirreno Pisa/1 (21 settembre)
Tirreno Pisa/2 (21 settembre)
Tirreno Pisa/3 (21 settembre)
Tirreno Pisa/4 (21 settembre)
Tirreno Pisa (19 settembre)
Nazione Pisa (18 settembre)

 

VIDEO a cura di MediaEventi UNIPI (in aggiornamento)

Laurea honoris causa (video 360°)

Streaming in inglese
Streaming in italiano
Streaming in linguaggio dei segni (LIS)

 

 

 

“Una conclusione del mio primo anno da rettore dell’Università di Pisa con un evento straordinario che coinvolge tutta la città mettendola ancora una volta al centro della scienza e della cultura”. Con queste parole il rettore Paolo Mancarella introduce in un breve video di presentazione il Simposio “The Mindscience of Reality”, organizzato dall'Ateneo e dall'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia.

 

 

Ed ecco la una breve presentazione delle tre sessioni curata da tre docenti dell'Ateneo pisano.

 

“Scienza della mente e meccanica quantistica” di mercoledì 20 settembre a cura del professore Bruno Neri


“Scienza della mente e neuroscienze a confronto” di giovedì 21 settembre a cura del professore Angelo Gemignani

 

“Scienza della mente e filosofia” di giovedì 21 settembre a cura del professore Alfonso M. Iacono

Richard Gere testimonial dell'Università di Pisa al Tg1 delle 20 di lunedì 18 settembre. L'occasione è la sua partecipazione al simposio internazionale “The Mindscience of Reality” che si svolgerà il 20 e 21 settembre a Pisa e che ha annunciato di fronte alle telecamere Rai, esortando anche il conduttore a partecipare.

"E’ difficile chiamare il buddhismo una religione  è anche una scienza, una filosofia, una psicologia, sicuramente spirituale - ha detto l'attore hollywoodiano in Tv - Penso che all’Università di Pisa, quella di Galileo, insieme all’istituto di Pomaia, la Maison Khapa, e al Dalai Lama, ne parleremo, scambieremo informazioni e punti di vista da scienziati occidentali e orientali".

richard gere tg1

E' questo un tema di cui Gere, che da anni ha abbracciato il buddhismo, aveva già parlato in una intervista al l’intervista del Corriere della Sera uscita domenica17 settembre, riferendosi anche alla laurea honoris causa che l'Ateneo pisano darà al Dalai Lama.

"Che l'università di Galileo, a Pisa, con il suo prestigio e la sua storia, abbia deciso di conferire al Dalai Lama una laurea honoris causa in Psicologia clinica e in scienza della salute è un momento di gioia per tutti", aveva detto rispondendo alle domande di Matteo Persivale del Corriere della Sera. E quindi nello specifico sul simposio aveva aggiunto: “Scienziati, filosofi, monaci, semplici buddhisti come me: un dialogo straordinariamente interessante, che cresce”. Di fatto una sintesi di quanto accadrà nella due giorni di studio a Pisa, un’occasione unica di incontro fra scienza occidentale e filosofie orientali al quale Richard Gere parteciperà in prima persona. Come da programma, il suo intervento è previsto mercoledì 20 dalle 12,30, in apertura del simposio, e nel pomeriggio, dalle 15 alle 17 per il dibattito “Coscienza, Meccanica Quantistica e Realtà”.

 

richard gere corriere della sera

 

Procedure bandi copiaL’Università di Pisa ha indetto una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il reclutamento di sei tecnologi di secondo livello, a tempo determinato, per la durata di 18 mesi ciascuno, con orario di lavoro a tempo pieno. La figura del tecnologo, assolutamente nuova nel panorama dei ruoli e dei servizi universitari, è stata introdotta dall’articolo 24-bis della legge 240/2010 (successivamente disciplinata nel maggio di quest’anno con un apposito regolamento dall’Università di Pisa) e ha il compito, possedendo competenze sia scientifiche che tecnico/amministrative, di svolgere attività di supporto trasversale alla progettazione. I profili riguardano ciascun settore dell'European Research Council: due per le “Life Sciences”, due per “Physical Sciences and Engineering” e due per “Social Sciences and Humanities”.

La scadenza del bando è fissata a lunedì 25 settembre 2017.

I sei tecnologi collaboreranno quindi con i team di ricerca dell’Università di Pisa per la redazione di progetti di ricerca, con particolare riferimento a quelli internazionali di Horizon 2020 e quelli prossimi del Programma Quadro per la Ricerca e l'Innovazione dell’Unione Europea (FP9), oltre che per i bandi nazionali e regionali, trasformando le idee dei ricercatori in proposte progettuali solide e competitive.

Gli assunti si troveranno ad operare in un ambiente stimolante, a stretto contatto con colleghi di pari esperienza e con team di ricerca estremamente motivati. Ai titolari del contratto spetterà il trattamento economico complessivo attribuito al personale della categoria D, posizione economica D3, dei ruoli del personale tecnico amministrativo delle Università.

Il bando è reperibile sul sito dell'Università, all'indirizzo:
https://www.unipi.it/ateneo/bandi/tecnologi/ammcen/index.htm.

Dalailama 9999Il 20 e il 21 settembre l’Università e la città di Pisa saranno centro mondiale degli studi sulla mente, grazie al simposio internazionale “The Mindscience of Reality”, a cui parteciperanno studiosi di fama internazionale nel campo delle Neuroscienze, della Fisica e della Filosofia, che daranno vita a un dibattito multidisciplinare sulla Scienza della Mente. Ospite d’onore sarà il Dalai Lama, che il 20 mattina avrà un incontro pubblico in Piazza dei Cavalieri con studenti e cittadinanza promosso dal Comune di Pisa, prima di prendere parte alle tre sessioni del convegno organizzato dall’Università di Pisa e ospitato a Palazzo dei Congressi a partire dalle ore 12.30. Il 21 mattina, alle ore 9, l’Ateneo pisano conferirà al Dalai Lama la laurea magistrale honoris causa in Psicologia clinica e della salute. Al simposio è annunciata anche la presenza dell’attore Richard Gere, affezionato discepolo del Dalai Lama e frequentatore dell'Istituto di Pomaia.

Il simposio internazionale su "The Mindscience of Reality", organizzato dall'Ateneo pisano e dall'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, sarà trasmesso in diretta in alcune aule dell’Università di Pisa a ingresso libero e in streaming in lingua inglesein lingua italiana, LIS . A causa del limitato numero di posti, l’ingresso alla sala del Palazzo dei Congressi è riservato a studenti, docenti, staff e ospiti dell’Università di Pisa e dell’Istituto Lama Tzong Khapa che si sono già prenotati. Le aule in cui sarà trasmesso il convegno sono al Polo Carmignani, in piazza dei Cavalieri, al Polo Piagge, in via Matteotti 11, al Polo Fibonacci, in Largo Pontecorvo 3, al Polo Etruria, in via Diotisalvi 7 e nell'Aula Vitali della Scuola Medica, in via Roma 55 (riservata agli studenti della laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia Clinica e della Salute e della LM in Psicologia Clinica e della Salute).

L’origine del simposio, coordinato scientificamente dai docenti, Angelo Gemignani, Alfonso Maurizio Iacono e Bruno Neri, è nella convenzione firmata all'inizio del 2016 tra l’Università di Pisa e l'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia - uno dei centri di studi e pratica del Buddismo Mahayana più importanti in Europa e punto di riferimento per le comunità tibetane in Occidente, che ha favorito sinergie e convergenze sullo studio della mente, nell’ottica di un confronto tra l’approccio occidentale e quello tipico delle tradizioni contemplative e della cultura tibetana. Il primo ambito di cooperazione è stato il master universitario in “Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative”, esperienza unica in Europa e tra le pochissime nel mondo di collaborazioni di questo tipo.

Il simposio pisano, che avrà un’impostazione necessariamente multidisciplinare coinvolgendo fisici, filosofi, psicologi, medici e, in particolare, neuroscienziati, si articolerà in tre sessioni: “Mindscience and Quantum Physics”, “Mindscience versus Neuroscience” e “Mindscience and Philosophy”. Per ciascuna di esse sono previsti gli interventi di due o tre studiosi di livello internazionale, seguiti da un dibattito animato da un panel di esperti a cui parteciperà il Dalai Lama. “Il concetto che vorremmo proporre, sottoporre a critiche e discussioni – spiegano i docenti coordinatori - è che per una comprensione completa dei fenomeni mentali, della Coscienza in primis, bisogna integrare (Mindscience) lo studio in terza persona nel quale abbiamo fatto enormi progressi negli ultimi anni in Occidente utilizzando gli strumenti delle Neuroscienzee, con l'analisi in prima persona, l'introspezione, le pratiche contemplative che rivolgono la loro attenzione all’esperienza interiore, piuttosto che a quella esterna”.

In quest'ottica, il Dalai Lama – che non ha più alcun ruolo politico, essendosi spogliato del titolo di Capo del Governo Tibetano in esilio – è il riferimento universalmente riconosciuto del Buddismo Tibetano che fa riferimento alla tradizione Mahayana e, al contempo, uno studioso della Scienza della Mente molto interessato a unire la sapienza millenaria profondamente radicata nella sua cultura con le più recenti acquisizioni della scienza in tutti i campi. Sono, infatti, numerosi i libri che pubblicano gli atti di convegni multidisciplinari organizzati dalla Fondazione “Mind and Life”, che ha sponsorizzato e organizzato numerosi incontri del Dalai Lama con scienziati di tutte le discipline. Lo stesso Dalai Lama ha sempre sostenuto che “nel momento in cui la scienza entrasse in contraddizione con qualcuna delle nostre convinzioni, sarà necessario riconsiderarle con senso critico e, se necessario, modificarle”.

Aveva iniziato al lavorarci pochi giorni fa e sabato 16 settembre brinda con il quartiere e con i cittadini alla conclusione della sua opera. Fabio Schirru, in arte Tellas, ha terminato il quarto murale a Porta a Mare parte del progetto “Welcome to Pisa Festival” che ha già arricchito il quartiere con altre tre opere. Dopo «Re-Nasci», «Pisa 01» e «Arno,30 toni», il mosaico di opere del Welcome to Pisa Festival si arricchisce di «River Stories» che da oggi vivacizza il muro esterno dell’ex circolo Acli, di proprietà dell’adiacente parrocchia di San Giovanni al Gatano.

L’edificio, che oggi ospita un bar e un cinema, è situato tra il lungarno San Giovanni al Gatano e via Conte Fazio, guarda verso le mura ed il centro della città, dislocandosi in un ideale percorso che collega Tuttomondo di Keith Haring alle opere di Porta a Mare, che riscopre, anche attraverso l’arte, le sue radici di quartiere operaio e cattolico.

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Fondamentale è stato il percorso partecipato con la comunità locale, che ha accolto con entusiasmo il progetto, ma anche il coinvolgimento delle scuole Beltrami delle suore Immacolatine, situate di fronte all’edificio su cui verrà realizzato l’intervento, che prenderanno parte, insieme ad altre scuole pisane, a un percorso educativo sull’arte contemporanea e urbana rivolto alle nuove generazioni e, non ultimo, il sostegno e l’entusiasmo di don Luca Volpi, Parroco di San Giovanni al Gatano che ha testimoniato l’interesse e la sensibilità della Chiesa che da sempre svolge il ruolo di mecenate in ambito artistico, nei confronti di una forma espressiva giovane e urbana.

«Con River stories - sottolinea il curatore Gian Guido Maria Grassi - Tellas permette alla natura di riappropriarsi del contesto urbano, restituendo al fiume uno spazio all'interno delle costruzioni della città. L'opera, che si affaccia sulla Chiesa di San Giovanni al Gatano progettata dal grande architetto Saverio Muratori, si ricollega verso le mura e il centro connettendosi verso il murale di Keith Haring»

«River stories - sottolinea l’artista Fabio Schirru - è un opera che vuole raccontare in maniera sintetica attraverso le forme e i colori, il fiume e il mare, due elementi che sono parte integrante della città di Pisa. L’astrazione poi incuriosisce chi guarda l’opera, e lo induce a riflettere, a viaggiare con la fantasia, perché l’arte astratta provoca suggestioni. Ho giocato con immagini che rimandano alla natura, con i fondali azzurri del fiume e del mare ed è proprio questo che rende interessante il gioco con lo spettatore. Quello che cerco di fare nei miei lavori è anche dare la possibilità allo spettatore di fermarsi e interpretare a proprio modo l’opera, immergendosi in un paesaggio che gli appartiene»

«L'opera di Tellas - commenta l’assessore alla cultura Andrea Ferrante – ci regala la bellezza di un fondale smeraldino che dialoga con la storia di Porta a Mare e con il suo presente di quartiere in trasformazione. Un intervento di notevole impatto, in una posizione felice e significativa, che dona all'intero sistema dei murales realizzati una grande visibilità».

«Sono contento di questa iniziativa che vivacizza un quartiere speciale - dichiara il sindaco Marco Filippeschi - Il festival rappresenta un'esperienza culturale che si inserisce a pieno titolo nel percorso di cambiamento e riqualificazione del quartiere di Porta a Mare che negli ultimi anni ha conosciuto grandi e importanti cambiamenti. Queste opere costituiranno un patrimonio importante per la città e il quartiere».

Sabato 30 settembre è prevista l’inaugurazione ufficiale di tutte le opere del progetto “Welcome ti Pisa”. I dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni.

La realizzazione dell’opera è stata possibile anche grazie agli sponsor: Caparol, Soci Coop e Palestra Quarter Body Fit. Un ringraziamento va anche allo Shaker bar che, grazie ai Soci Coop, ha offerto l’aperitivo a tutti coloro che in questi giorni hanno collaborato con l’artista.

Le foto del Murale sono di Charles Regoli. Si può seguire il progetto alla pagina fb stART -Welcome to Pisa

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Tellas (Fabio Schirru) nasce a Cagliari nel 1985 e si laurea a Bologna dove studia all’accademia di Belli Arti. Cresciuto nella terre aride e spontanee dell’entroterra sardo, la sua ricerca è frutto di un’estetica non urbana in cui centrale è la natura con le cui forme crea un particolare intreccio di segni che sconfinano nell’astrazione: foglie, radici e alghe intrecciate fra loro in un complicato groviglio esplodono spesso in immagini geometriche scenografiche. Considerato nel 2014 dall’ Huffington Post U.S. tra i 25 street artist più interessanti della scena mondiale, tutti i suoi lavori sono concepiti come degli studi , delle analisi prodotte su diversi supporti, come grandi superfici murali, carte, tele, installazioni e produzioni audio e video. 

Il cioccolato fondente all’olio extravergine di oliva toscano è un vero e proprio toccasana per il cuore, un rimedio naturale per combattere l’invecchiamento dell’apparato cardiovascolare. A rivelarlo è una ricerca dell’Università di Pisa presentata a Esc 2017, il congresso della Società europea di Cardiologia che si è svolto a Barcellona dal 24 al 30 agosto.

Lo studio clinico è stato realizzato da una équipe di ricercatori composta da Rossella Di Stefano della sezione di Cardioangiologia universitaria diretta dal professor Vitoantonio Di Bello, da Francesca Felice ed Ester Belardinelli del laboratorio di ricerca Cardiovascolare del dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e Dell'Area Critica e da Valentina Domenici e Mario Cifelli del Laboratorio di NMR del dipartimento di Chimica e Chimica industriale.

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“E’ noto che il consumo di cacao riduce significativamente l’impatto di alcune patologie cardiovascolari”, ha spiegato Rossella Di Stefano.

“L’idea di arricchire il cioccolato con olio extra vergine d’oliva - ha aggiunto - è partita dal progetto “Toscolata” finanziato dalla Regione Toscana al quale abbiamo partecipato insieme all'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Cnr-Invalsa, all'Università di Siena e all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa”.

L’intuizione dei ricercatori è stata quella di unire alcuni alimenti noti per le loro proprietà antiossidanti creando due combinazioni di cioccolato fondente, con il 10% di olio extravergine toscano e con il 2,5% di una mela di varietà antica, la Panaia del Casentino. Da qui è poi partita la sperimentazione clinica: il cioccolato è stato testato su 26 volontari (14 uomini e 12 donne) che avevano almeno tre fattori di rischio cardiovascolare, come fumo, ipertensione, dislipidemia o presenza in famiglia di malattie cardiovascolari. Per 28 giorni consecutivi, i volontari hanno inserito nella propria dieta 40 grammi di cioccolato “super” fondente: per due settimane hanno mangiato quello arricchito con l’olio extravergine, e nelle altre due quello con la mela Panaia.

Dopo i 28 giorni di osservazione, è emerso che il cioccolato fondente all’olio extravergine d’oliva aveva determinato un calo della pressione arteriosa, un aumento del colesterolo “buono” senza provocare aumento di peso o problemi di glicemia.

“In particolare abbiamo verificato che il cioccolato all’olio di oliva aumenta i metaboliti protettivi contro rischi cardiocircolatori e le cellule progenitrici endoteliali, cioè cellule di origine staminale che riparano i vasi sanguigni e aiutano a mantenere sano l’apparato cardiocircolatorio – ha spiegato Di Stefano – Si tratta di cellule che tendono a diminuire con i fattori di rischio cardiovascolare e per aumentarne il numero ci si avvale di farmaci come le statine, in questo caso l’obiettivo è stato invece raggiunto grazie al cioccolato fondente all’olio extravergine di oliva”.

“E’ stata una grande soddisfazione – ha concluso Rossella Di Stefano – poter esporre questi risultati a ESC 2017, uno dei più importanti appuntamenti per la nostra comunità scientifica a cui hanno partecipato più di 31mila delegati provenienti da 153 paesi dei 5 continenti, senza contare che il nostro lavoro, sugli oltre 10mila abstracts inviati, è stato scelto nella rosa dei 50 per essere presentato alla conferenza stampa delle principali novità del Congresso ”.

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