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Curare con l’aiuto degli animali: il dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa ha attivato quattro nuovi percorsi formativi rivolti a operatori con il cane, medici veterinari e quanti, anche non laureati, vogliano avvicinarsi a questo modo con serietà e professionalità.

“Nel 2015 sono state emanate le linee guida nazionali che definiscono la formazione di coloro che vogliono effettuare attività assistite con gli animali - spiega il professore Angelo Gazzano dell’Ateneo pisano - tali interventi, che ottengono spesso risultati sorprendenti nel favorire il miglioramento di alcune patologie organiche e psichiatriche, devono essere condotti da personale qualificato che conosca e sappia tutelare il benessere dell’animale, favorendo la creazione di una relazione corretta con il paziente”.

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Da questo impulso nasce quindi l’offerta formativa del dipartimento di Scienze veterinarie. La prima iniziativa in programma è un “Corso propedeutico in interventi assistiti da animali” che si svolgerà dal 20 al 22 ottobre con scadenza iscrizioni il 1 ottobre. Seguiranno quindi un “Corso base per coadiutore del cane in interventi assistiti da animali” e “Corso base per medici veterinari in interventi assistiti da animali”, entrambi fra novembre a dicembre con scadenza iscrizione il 15 ottobre 2017. Conclude il ciclo il “Corso avanzato in interventi assistiti da animali” che si svolgerà tra dicembre e marzo 2018 con iscrizione entro il 15 novembre. Per maggiori informazioni consultare il sito www.etovet.it.

 

Con 30 suggestive immagini che raccontano il lavoro dei ricercatori dell’azienda internazionale IDS - Ingegneria Dei Sistemi Spa, si inaugura alla Gipsoteca di Arte antica la mostra fotografica organizzata dalla Fondazione Franco Bardelli in collaborazione con l’Università di Pisa. L’esposizione, visitabile dal 15 al 29 settembre, fa parte di “Aspettando BRIGHT”, il ciclo di iniziative che tutto questo mese accompagneranno alla “Notte dei Ricercatori” in programma venerdì 29 settembre.

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La mostra, dal titolo “La ricerca in IDS ...e se scoprissimo che la ricerca non è solo laboratorio?”, è una raccolta inedita di foto tese a raccontare il lavoro dei ricercatori IDS e gli importanti passi in avanti compiuti negli ultimi trenta anni della tecnologia italiana. Le 30 istantanee sono tratte direttamente dai report di studio raccolti negli archivi di IDS. La scelta di utilizzare del materiale grezzo, pensato più per un lavoro di studio che per una sua esposizione, garantisce la freschezza e l’originalità dei documenti e dell’attività svolta.

Il soggetto ritratto, così come la tecnica utilizzata, non risponde a logiche editoriali e pubblicitarie, ma sottende alla cristallizzazione del dato scientifico raccolto. Quello che sorprende è quindi la forza emotiva che sovente le foto trasmettono. Un elemento nuovo e inaspettato, ancor più se considerato in relazione allo scopo per il quale questi scatti sono stati originariamente realizzati.

“Nello spirito di BRIGHT, il cui obiettivo principale è raccontare ai giovani e ai cittadini il lavoro dei ricercatori e illustrare l’utilità delle loro scoperte, quest’anno abbiamo deciso di coinvolgere nella manifestazione la Fondazione Bardelli di IDS, un’azienda pisana di respiro internazionale, che ha al centro delle sue attività la ricerca e l’innovazione – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella – Il nostro auspicio è che questa occasione sia il preludio per una collaborazione più ampia e un esempio di successo della sinergia tra ricerca pubblica e privata”.

“La ricerca non passa solo per una scrivania – ha commentato il Direttore tecnico di IDS, Riccardo Cioni – Quando immaginiamo un ricercatore solitamente lo vediamo assorto nei suoi studi e all’interno di un laboratorio, ma la realtà è molto diversa. In IDS la ricerca vive anche fuori dalle consuete sedi. È nelle strade, nei campi e nelle città che il ricercatore di oggi lavora e contribuisce al progresso della collettività”.

La Fondazione Bardelli, sempre nell’ambito della Notte di BRIGHT, partecipa anche con la band IDS “Think Straight” all’iniziativa in programma nella serata del 29 settembre, al caffè Bazeel di Pisa in Lungarno Pacinotti, alle ore 21.30.

“La Fondazione – ha aggiunto il suo Segretario generale, Francesco Butini – ha sposato con entusiasmo l’idea di partecipare a BRIGHT 2017, non solo per l’alto contenuto comunicativo, ma soprattutto per l’ambizioso obiettivo di voler rilanciare la voglia di fare ricerca e la consapevolezza del ruolo dei ricercatori nel risolvere le grandi sfide del futuro”.

Torna venerdì 29 settembre l’affascinante viaggio nel mondo della ricerca con BRIGHT 2017, la Notte dei ricercatori in Toscana. Anche quest’anno la grande festa dedicata alla ricerca porterà i suoi protagonisti nelle strade e nelle piazze del centro storico di tutte le città coinvolte, e aprirà le porte dei laboratori ai cittadini che potranno parlare con i ricercatori, apprezzarne la competenza e la passione e conoscere l’impatto positivo che i risultati del loro lavoro hanno sulla qualità della vita.
Promosso dalla Regione Toscana e coordinato dall’Università di Siena, “Bright 2017” vede la partecipazione delle Università di Firenze, Pisa, Siena e Siena-Stranieri, delle Scuole Superiori Sant’Anna e Normale di Pisa, e Scuola IMT Alti Studi Lucca, insieme al CNR (area della ricerca di Pisa), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Sezione di Pisa).

La Notte dei ricercatori si svolge in contemporanea in oltre 250 città in tutta Europa, grazie al supporto della Commissione Europea nell’ambito delle Azioni Marie Skłodowska-Curie, volte a favorire la carriera dei ricercatori. Con un articolato programma di iniziative che coinvolge tutto il territorio regionale, BRIGHT 2017 vuole essere un evento dedicato alla scienza e all'apprendimento giocoso, offrire occasioni di incontro con i ricercatori, per parlare con loro e scoprire cosa fanno concretamente per la società in modo interattivo e coinvolgente.

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Gli eventi sono pensati per il coinvolgimento di persone di tutte le età, in compagnia della famiglia, con la scuola, gli amici o da soli, curiose di capire come funzionano le cose, avventurandosi dietro le quinte dei laboratori normalmente chiusi al pubblico. Il programma della manifestazione è stato presentato in Regione Toscana dal vicepresidente Monica Barni, il rettore dell'Università di Siena Francesco Frati, il rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella, e il prorettore alla comunicazione e al public engagement dell'Università di Firenze, Laura Solito.

Gli eventi si svolgeranno dal pomeriggio fino a tarda notte ad Arezzo, Calci, Firenze, Grosseto, Lucca, Pisa, Pontedera, Portoferraio, Prato, Siena e Viareggio, e con linguaggi e modalità nuove proporranno al grande pubblico i temi più attuali della scienza e della ricerca, con un’attenzione particolare all’impatto sulla vita quotidiana, all’innovazione e alla progettazione del futuro.

I programmi per ogni città, in continuo aggiornamento, sono pubblicati sul sito dedicato www.bright-toscana.it, ed è possibile seguire le anticipazioni e le notizie su Facebook e Twitter (@brightoscana: #bright17 #brightoscana).

La Notte dei Ricercatori in Toscana è un progetto finanziato dal programma di ricerca e innovazione dell'Unione Europea Horizon 2020 nell'ambito del grant n. 722944 – BRIGHT. 


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PISA
Lucca, Pontedera, Viareggio, Calci

A Pisa il programma di BRIGHT 2017 prevede una mappa di eventi che seguirà il percorso ideale di una “metropolitana del sapere”, pensato per collegare tra loro le università e i centri di ricerca promotori dell’iniziativa: Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, CNR, INGV e INFN.

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Per sottolineare la connessione fra le tante sedi in cui si fa ricerca a Pisa, città della ricerca per eccellenza, le attività saranno infatti organizzate secondo 5 “linee” (Salute e benessere, Nuove tecnologie, Sviluppo sostenibile, I regni della natura, Patrimonio culturale) che si snoderanno dalle vie del centro fino all’Area San Cataldo (CNR e Dipartimento di Chimica), passando per i musei dell’Ateneo (aperti gratuitamente al pubblico dalle 18 alle 22), fino a Calci.

Ad ogni “fermata” della metropolitana, i visitatori potranno incontrare i veri protagonisti di BRIGHT, i ricercatori, che racconteranno e sveleranno al pubblico il loro lavoro e le loro scoperte.

Per collegare gli eventi organizzati in centro con quelli dell’Area San Cataldo (CNR e Dipartimento di Chimica) anche quest’anno è stato attivato un servizio di navetta gratuito.

L’inaugurazione della giornata è prevista alle ore 17 in Piazza XX Settembre, con un intermezzo musicale dell’Orchestra dell’Università di Pisa. I ricercatori mostreranno i risultati delle proprie ricerche presso stand in Largo Ciro Menotti, alle Logge di Banchi e in Piazza Martiri della Libertà; ne parleranno con i cittadini negli aperitivi della ricerca e nelle librerie; i più piccoli potranno divertirsi con i giochi alla scoperta del mondo o partecipando agli incontri a loro dedicati in libreria; biblioteche, collezioni e laboratori degli enti di ricerca coinvolti rimarranno aperti e ospiteranno visite guidate per adulti e bambini. Il programma di intrattenimento prevede un ciclo di proiezioni al Cinema Arsenale, con brindisi alla ricerca, e tanta musica con la band itinerante Fantomatik Orchestra e il concerto finale in Piazza XX Settembre del Libero Coro Bonamici. Altri eventi si snoderanno lungo le varie “fermate” della metropolitana, con musica e intrattenimento in tutta la città.

Oltre a Pisa, gli appuntamenti di BRIGHT 2017 saranno ospitati anche sul territorio: a Viareggio, con iniziative dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR ospitate a Villa Borbone, e a Pontedera nel Polo Valdera della Scuola Sant’Anna.

A Lucca la Scuola IMT Alti Studi propone un ampio programma che si aprirà al mattino con una conferenza dedicata agli studenti delle scuole medie superiori. Nel pomeriggio, a partire dalle 17, si terranno laboratori per bambini; conferenze all’Orto botanico e incontri dedicati al patrimonio culturale e artistico nel complesso di S. Francesco, nel vicino museo nazionale di Villa Guinigi e alla chiesa di S. Ponziano (sede della biblioteca di IMT). Non mancherà un aperitivo nei bellissimi chiostri di S. Francesco e il gran finale in piazza S. Francesco con la Gaudats Junk Band, alle 22.

Pisa e Lucca si preparano alla Notte vera e propria con “Aspettando BRIGHT 2017”, una serie di appuntamenti in programma nel mese di settembre tra cui presentazioni di libri, concerti ed eventi per bambini, realizzati anche in collaborazione con altre realtà culturali del territorio. A Pisa ci sarà anche un “aperitivo” speciale dedicato alla città in collaborazione con Palazzo Blu.

 

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Una delegazione di esperti del dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa è stata invitata in Cina al primo simposio internazionale sull’allevamento degli asini. Unici studiosi italiani presenti, i professori Mina Martini e Francesco Camillo e il dottor Duccio Panzani hanno parlato delle qualità nutrizionali e nutraceutiche del latte d'asina, dei sistemi di riproduzione e della situazione produttiva in Italia.

“I cinesi sono interessati ad uno sviluppo industriale dell’asino - ha spiegato Mina Martini che da anni studia il latte d’asina amiantina e le sue proprietà - nella contea di Dong'e dove siamo stati ospitati ad agosto per il simposio vengono allevati più di 7.000 animali che sono utilizzati per produrre rimedi tradizionali di medicina cinese e anche latte e carne”.

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In generale, gli argomenti discussi al "First International Symposium on Donkey Science" hanno riguardato i più recenti sviluppi della ricerca, come ad esempio la riproduzione e la tecnologia di allevamento, lo studio delle esigenze nutrizionali e alimentari, la prevenzione e il controllo delle malattie, lo sviluppo dei prodotti e il benessere degli animali.

“Questo primo incontro è sicuramente la premessa di future collaborazioni non solo con la Cina ma anche con gli altri studiosi del settore sparsi in tutto il mondo con cui si è già formato un affiatato gruppo di lavoro”, ha concluso Mina Martini.

Foto:
- Mina Martini intervistata dalla tv cinese nel corso del simposio
- Da destra, Mina Martini, Duccio Panzani e Francesco Camillo.

copertina libroNodi Virtuali, legami informali: Internet alla ricerca di regole è e-book che inaugura una nuova una collana della Pisa University Press. Curatori del volume sono  i professori Paolo Passaglia e Dianora Poletti che hanno raccolto gli atti di un incontro di studio organizzato a Giurisprudenza in occasione del trentennale della nascita di internet nel 2016.

L’e-book è scaricabile gratuitamente a questo link. Ecco intanto una presentazione a firma dei due curatori.


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Internet ha bisogno di regole: ma quali? e, soprattutto, poste da chi? dall’“alto” dei poteri istituzionali o dal “basso” della comunità degli utenti? quale è il rapporto tra diritto e tecnologia? le regole “tradizionali” sono ormai obsolete o sono ancora capaci di funzionare?

Questi complessi problemi sono al centro del nuovo e-book dal titolo Nodi virtuali, legami informali: Internet alla ricerca di regole, pubblicato dalla casa editrice dell’Ateneo Pisa University Press, che si arricchisce con questo primo volume di una nuova collana denominata Studi in tema di Internet Ecosystem.

Curatori della collana e del volume sono due docenti del Dipartimento di Giurisprudenza: il professore Paolo Passaglia, ordinario di diritto comparato e la professoressa Dianora Poletti, ordinario di diritto privato, entrambi studiosi e autori di pubblicazioni sul diritto dell’internet.

Il volume raccoglie gli atti dell’incontro di studio organizzato dal Dipartimento di afferenza dei due curatori nei giorni 6 e 7 ottobre 2016, in occasione della ricorrenza dei trenta anni dalla nascita di Internet e dei venticinque anni dalla nascita del web in Italia.

Il convegno ha costituito l’occasione per creare un momento di confronto e di condivisione di esperienze, con l’idea di contribuire a segnare una tappa della faticosa costruzione di quello che con una certa approssimazione può essere definito il “diritto della Rete”. Al convegno hanno partecipato insigni studiosi della materia di diversa estrazione, insieme a giovani cultori e a importanti operatori del settore: ne è derivata un’ulteriore conferma della necessità di abbandonare in questo orizzonte vecchi steccati, interni ed esterni alla scienza giuridica. Solo un dialogo aperto e volto alla comprensione delle essenziali basi organizzative della Rete è capace di non abbandonare la stessa ad una ingiustificata anomia ma di individuare traiettorie comuni di indagine, essenziali per la costruzione o la ricostruzione delle regole del suo funzionamento.

La nuova collana intende proprio ospitare contributi che indaghino le complesse problematiche sollevate dalla pervasività dell’uso della Rete in una chiave di reale interdisciplinarietà e di dialogo con le altre scienze sociali e con l’informatica, indispensabile per la comprensione di fenomeni complessi e tra loro strettamente interrelati.

Le pubblicazioni della collana sono in modalità open access, secondo una precisa scelta editoriale che appare essa stessa frutto della concezione di Internet come mezzo di disseminazione e di libera fruizione della ricerca scientifica.

 

Paolo Passaglia, Dianora Poletti

 

Più di quaranta insegnanti ritornano allievi per la terza edizioni della scuola estiva “Le Scienze, il Museo e la Scuola” organizzata dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa.

Per tre giorni, dall’11 al 13 settembre, un gruppo di docenti delle scuole di infanzia, elementari e medie seguirà seminari, attività laboratoriali e di gruppo nell’incantevole cornice della Certosa di Calci che ospita il Museo.

L’obiettivo è di costruire insieme ai ricercatori dell’Ateneo dei percorsi di scienze coerenti con le indicazioni nazionali e di fare conoscere il Museo come risorsa per la didattica. Fra gli argomenti in programma “Fiori spontanei: dalla natura al giardino della scuola”, “Le rocce: le pagine di un libro chiamato Terra” e “Lo scheletro umano: dall’anatomia alla paleopatologia”.

Il Museo rilascerà ai partecipanti un attestato di frequenza; la formazione proseguirà con altri tre incontri nei prossimi mesi.

Ed ecco una foto gallery del primo incontro di ieri !

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Jane AustenIn concomitanza con il XXVIII Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana di Anglistica, in programma a Pisa dal 14 al 16 settembre, la sezione di Anglistica del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, organizza una serie di eventi aperti al pubblico per celebrare il bicentenario della morte di Jane Austen, avvenuta il 18 luglio del 1817.

Austen è tra le scrittrici più amate del canone anglofono, autrice di capolavori indiscussi come Ragione e sentimento (1811) e Orgoglio e pregiudizio (1813), che continuano ad affascinare il pubblico dei lettori e rappresentano un’inesauribile fonte di interesse per gli studiosi della letteratura e della cultura inglesi del primo Ottocento.

Le iniziative, organizzate col contributo di Fondazione Pisa e Fondazione Palazzo Blu, intendono gettare luce sul mondo della scrittrice, sul suo profilo di donna e letterata, oltre che sul contesto culturale all’interno del quale la sua opera si colloca, ma anche rendere conto del successo che i romanzi austeniani hanno riscosso al di là dell’ambito strettamente letterario, rivelandosi ad esempio particolarmente stimolanti per registi e sceneggiatori cinematografici, che di essi hanno realizzato numerose e variegate trasposizioni.

Mercoledì 13 settembre, alle ore 21, presso il Cinema Arsenale, sarà proiettato il film Love and Friendship (UK, 2016), recentissima versione di un testo giovanile di Austen, che ben testimonia l’atteggiamento di arguta irriverenza e la tendenza alla sperimentazione tipica dei Juvenilia.

Giovedì 14 settembre, alle ore 19, a Palazzo Lanfranchi, “I Sacchi di Sabbia” e “The English Theatre Company” presenteranno una performance nella quale la lettura di brani famosi del macrotesto narrativo di Austen si alternerà a quella di passi tratti dalla corrispondenza privata dell’autrice.

Infine, venerdì 15 settembre, alle ore 20, nella Sala della musica di Palazzo Blu, si terrà un concerto per pianoforte di Lorenzo Manfredi, con brani di Field, Chopin, Döhler, per celebrare l’amore di Jane Austen per la musica, presenza costante nella sua vita e nelle sue storie. Il concerto sarà eseguito sul pianoforte Pleyel in dotazione al palazzo. Per ragioni di spazio, la partecipazione al concerto sarà solo su invito.

Il suo viso è stato protagonista dei principali notiziari italiani andati in onda giovedì 7 settembre in occasione dell’inaugurazione a Pisa del primo Festival Internazionale della Robotica. Praticamente una star, milioni di italiani l’hanno vista sorridere sul TG1 della Rai, su Sky o sul Tgcom e nei molti servizi andati in onda sulle reti locali e regionali. Parliamo di FACE, un androide realizzato al Centro di ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa capace di interagire con gli esseri umani in modo empatico attraverso una comunicazione non verbale, come ad esempio espressioni facciali, sguardi e ammiccamenti.

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Alcuni dei suoi creatori - Danilo De Rossi, Daniele Mazzei e Arti Ahluwalia che è anche la direttrice del Centro Piaggio – hanno quindi raccontato di fronte alle telecamere che FACE è utilizzato come strumento per lo sviluppo di modelli di Intelligenza Artificiale e per lo studio dell’interazione sociale e affettiva tra uomo e robot. FACE riesce a generare espressioni facciali a partire da sei stati emotivi di base: rabbia, disgusto, paura, felicità, tristezza, sorpresa. E dato che gli stati emotivi che riesce a esprimere sono più facilmente riconoscibili rispetto a quelli umani, FACE è particolarmente adatto per interagire con persone in grado di interpretare un numero limitato di espressioni, ed è sperimentato con successo nella cura dei bambini autistici.

Rassegna Video FACE/Festival Internazionale della Robotica

 

TG1 ore 13.30
TG1 ore 20
SKY Tg24
SKY Tg24
TGCOM24
TGCOM24
TGR Toscana
Tg 38
50 news (ore 13)
50 news (ore 12)
TGT Toscana

Sarà una laurea che varrà il doppio quella che Giulia Ferrari, Rebecca Mori e Serena Monachesi conseguiranno il prossimo anno accademico, al rientro dal loro periodo di studio in Francia. Grazie all’accordo con l’Università di Aix-Marseille, infatti, le tre studentesse dell’Università di Pisa otterranno la laurea magistrale in “Linguistica e Traduzione” e parallelamente in “Traduction littéraire et tramsferts culturels”, aggiudicandosi uno dei 22 “titoli doppi o congiunti” che l’Ateneo pisano offre in collaborazione con università europee ed extra europee. Dopo aver frequentato il primo anno a Pisa, partiranno il prossimo 14 settembre per Aix-en-Provence, dove trascorreranno il loro secondo anno e prepareranno la tesi.

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Da sinistra: Giulia Ferrari, Rebecca Mori, la professoressa Antonietta Sanna e Serena Monachesi.

Prima della partenza, al dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, si è tenuta una piccola cerimonia di saluto per le tre borsiste. Le ragazze sono state salutate dalla professoressa Roberta Ferrari, vicedirettore del dipartimento, dalla professoressa Antonietta Sanna, responsabile dell'accordo per il doppio titolo, Paola Cappellini, responsabile dell’Unità cooperazione internazionale, Annalisa Simonetti, capo dell’unità didattica di Fileli, dalla professoressa Francesca Fedi, responsabile CAI del dipartimento e Francesca Leotta, volontaria del servizio civile presso l’Ufficio relazioni internazionali di FiLeLi.

Giulia Ferrari, Rebecca Mori e Serena Monachesi hanno superato una selezione basata sul merito (esami svolti e media dei voti) e costituiscono il secondo gruppo di studentesse a partire nell’ambito di questo accordo. Le tre ragazze trascorreranno il secondo anno della magistrale in Francia, nel campus di Aix-en-Provence, dove lavoreranno anche alla tesi di laurea. La tesi sarà poi discussa in video conferenza Pisa-Aix-en-Provence, con una commissione mista, composta da docenti italiani e francesi.

Giulia Ferrari (24 anni, di Massa), Rebecca Mori (25 anni, di Calci) e Serena Monachesi (24 anni, di Roma) sono partite per la Francia con la borsa ottenuta attraverso il bando che l’Ateneo mette a disposizione per l’assegnazione di contributi di mobilità per l’acquisizione di CFU all’estero.

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In piedi, da sinistra: Francesca Leotta, Annalisa Simonetti, Francesca Fedi, Rebecca Mori, Serena Monachesi, Paola Cappellini e Roberta Ferrari. In basso, da sinistra: Antonietta Sanna e Giulia Ferrari.

Accademia e aziende si confrontano a Pisa sul tema dell’Industria 4.0. Dal 11 al 13 settembre al Polo Didattico “Piagge” dell’Università di Pisa (via Matteotti 11, a sinistra nella foto) si svolge Aitem 2017, il XIII Convegno dell’Associazione Italiana di Tecnologia Meccanica che dal 1992 rappresenta il punto di riferimento in Italia sui sistemi di produzione manifatturieri.

“Il convegno Aitem, che si svolge con cadenza biennale e che Pisa ospita per la prima volta, quest’anno vedrà la presenza di esperti provenienti dal mondo dell’università e da quello dell’industria con interventi che saranno prevalentemente focalizzati sul tema strategico ed emergente di Industria 4.0”, spiega il professore Gino Dini (a destra nella foto) dell’Università di Pisa presidente del comitato organizzatore.


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Ad introdurre i lavori saranno infatti due relatori di primo piano che forniranno un punto di vista industriale ed uno accademico sul tema: l’ingegnere Mauro Pino, vice presidente di Chrysler, che illustrerà alcune applicazioni in ambito automotive e il professore Marco Santochi dell’Università di Pisa che presenterà un’analisi critica di quella che viene ormai definita “La quarta rivoluzione industriale”.

Nel corso di Aitem 2017 saranno discussi i risultati della ricerca nel campo delle tecnologie, dei sistemi di lavorazione e dell’innovazione. Fra i numerosi contributi scientifici presentati, sono molti quelli dei professori e dei ricercatori dell’Università di Pisa. In particolare, Gino Dini, Michela Dalle Mura e Francesco Pistolesi parleranno di uno strumento software sviluppato per ottimizzare il riciclaggio ed il recupero di componenti e materiali nei processi di smontaggio dei prodotti a fine vita. Gualtiero Fantoni e Francesco Marcelloni proporranno uno studio mirato ad esplorare il concetto di “Produzione sostenibile”; Franco Failli, Mario G.C.A. Cimino, Gionata Carmignani e Gigliola Vaglini si focalizzeranno invece sulla proposta di una nuova prospettiva sull'ingegneria del software orientata al processo; Michele Lanzetta, infine, metterà in luce l’importanza crescente del ruolo dei processi di produzione additiva nell’era della quarta rivoluzione industriale.

Aitem 2017 ha il patrocino della Regione Toscana, della Provincia, del Comune e dell’Università di Pisa, sia come ateneo sia come dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale.

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