Un nuovo sito per la Fondazione Galileo Galilei
Uno dei modi più efficaci per far conoscere in maniera diffusa le collezioni dell’Ateneo pisano – numerose, ricche e tutte di grande interesse – è dar loro uno spazio adeguato sui siti internet: per questo la Fondazione Galileo Galilei, che da anni gestisce le collezioni del Centro per la Conservazione e lo Studio degli Strumenti Scientifici del dipartimento di Fisica “E. Fermi” dell’Università di Pisa, ha rinnovato e arricchito il proprio sito (www.fondazionegalileogalilei.it) dedicando una particolare attenzione alla sezione che si occupa delle collezioni del Centro. Le attività della Fondazione che ruotano principalmente intorno alle collezioni, e quindi al Museo degli Strumenti per il Calcolo, sono moltissime e sul sito è possibile averne un quadro completo.
Da molto tempo ormai il sito della Fondazione Galileo Galilei non veniva rinnovato nella grafica e, eccezion fatta per le notizie e le attività di cui è sempre stata data notizia, anche i contenuti di molte sezioni hanno subito una stasi o non hanno avuto l’aggiornamento con una periodicità adeguata.
Per questo si è reso necessario il restyling del sito, di cui è stata modificata completamente l’impostazione anche perché, nel corso degli anni, le attività della Fondazione si sono intensificate.
Il restyling ha comportato un lungo lavoro di progettazione: il sito oggi si presenta con una grafica completamente rinnovata e i contenuti sono stati organizzati con criteri diversi rispetto alla versione precedente, dato che nel corso del tempo alcune attività si sono trasformate e tante se ne sono aggiunte.
La progettazione ha comportato naturalmente una attenta analisi del vecchio sito per valutare cosa poteva ancora funzionare, quali erano i punti deboli, quali i punti di forza e soprattutto quali erano le esigenze che nel corso degli anni si erano modificate e che quindi necessitavano di interventi radicali.
Far conoscere più approfonditamente il patrimonio dell’Ateneo che la Fondazione Galileo Galilei gestisce è stata una delle motivazioni principali che ci ha spinti a questo impegno: alcune sezioni sono state eliminate in favore di altre che riguardano parti di collezioni che ancora non avevano trovato lo spazio che meritano.
Si è riflettuto quindi su quale tipo di informazioni era necessario trasmettere, secondo quali modalitą e si è stabilito di procedere per gradi di approfondimento, in modo che chi è interessato a determinati argomenti può decidere di indagarli o meno o di limitarsi a conoscere le attività della Fondazione e in cosa consistono le collezioni che essa gestisce.
L’idea principale è stata quella di agevolare la navigazione, indirizzando l’utente direttamente al suo ambito di interesse. Per questo, dopo avere valutato quali erano i contenuti che dovevano essere inseriti o re–inseriti nel sito, sono state individuate otto sezioni: Museo, Attività, Eventi, Fondo Pacinotti, Biblioteca–Emeroteca, Archivio, Storia, Informazioni.
La prima differenza sostanziale rispetto al passato è stata quella di distinguere in modo pił evidente di quanto non sia stato fatto finora la Fondazione Galileo Galilei dall’entità museale: il Museo degli Strumenti per il Calcolo è un Museo che custodisce collezioni dell’Ateneo ed è affidato alla Fondazione Galileo Galilei che porta avanti anche altre attività, sempre parallelamente alla gestione delle collezioni che le sono state affidate dall’Università e rispondendo alla sua missione di diffusione della cultura scientifica.
Naturalmente molti dei contenuti già presenti in passato sono riproposti (con eventuali aggiornamenti o integrazioni) anche nella nuova versione, magari con una collocazione diversa; le collezioni, che prima apparivano come link dalla home page, sono state inserite nella “macro–sezione” Museo, dove si trovano con la storia del museo, le informazioni per chi vuole visitarlo e i link che rimandano a siti che in qualche modo abbiano analogie con esso. Pertanto anche le schede di restauro si trovano adesso nella parte dedicata in modo specifico agli strumenti. È stata modificata quasi radicalmente la sezione dedicata alle Attività perché queste sono molto cambiate rispetto a quando la Fondazione muoveva i primi passi: a parte le mostre organizzate nel corso degli anni, i link al laboratorio e calcolandia non si trovano più, sostituiti da nuove voci: le Attività didattiche, i Convegni organizzati dalla Fondazione o a cui la Fondazione partecipa, le Pubblicazioni, l’Archivio, il Fondo Pacinotti, la Biblioteca.
Ciascuna di queste sezioni meriterebbe un’analisi, ma ci piace soffermarci su due sezioni in particolare: l’Archivio e il Fondo Pacinotti. Si tratta infatti delle sezioni dedicate ai fondi documentari che rappresentano una parte preziosa e prestigiosa del patrimonio dell’Ateneo pisano: fino ad ora questo patrimonio non aveva ancora trovato la sua giusta collocazione nel sito della Fondazione, ad eccezione del Fondo Pacinotti che era presente, ma solo in minima parte. La Fondazione custodisce da anni documenti d’archivio di notevole prestigio che le sono stati affidati dall’Università: manoscritti, epistolari inediti di personaggi di spicco per la storia della scienza e per l’Università di Pisa come Luigi e Antonio Pacinotti, Enrico Fermi, Enrico Persico, Riccardo Felici.
Oggi, finalmente, questi documenti trovano il loro posto nel sito della Fondazione e gli studiosi che vorranno potranno, previa richiesta, consultare quei documenti. Sul sito, per ogni fondo archivistico, c’è una sezione specifica con la storia e la descrizione del fondo e l’elenco dei documenti. Questi sono corredati da una breva nota storica e da una descrizione, e anche per questo come in altre sezioni c’è la possibilità di approfondire.
Inoltre, alle informazioni che per loro natura hanno carattere trasversale si può accedere da più sezioni: per esempio il Fondo Pacinotti è accessibile sia dalla sezione che propriamente le appartiene, sia da quella degli Archivi in cui oltre al fondo Fermi e Felici si rimanda anche alla sezione archivistica pacinottiana.
Ci auguriamo dunque che il sito, rinnovato e arricchito, offra agli studiosi, agli interessati e a tutti coloro che lo visiteranno uno strumento importante di conoscenza e di approfondimento di un patrimonio tanto prezioso dell’Università di Pisa.
Tiziana Paladini
Fondazione Galileo Galilei
tiziana.paladini@df.unipi.it