Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Martedì, 29 Aprile 2014 11:18

Il 5x1000 dedicato agli studenti

5x1000 Sono ai nastri di partenza i due progetti finanziati dall'Università di Pisa con la campagna del 5x1000 dello scorso anno, scelti attraverso un sondaggio effettuato tra studenti e dipendenti dell'Ateneo e tra i cittadini pisani. I progetti, che riguardano il potenziamento dei servizi per gli studenti disabili e il sostegno ai settori dell'alimentazione e salute, sono stati illustrati a Palazzo alla Giornata dal rettore Massimo Augello e dai rispettivi responsabili scientifici, il prorettore alla Didattica e presidente della Conferenza nazionale universitaria dei delegati alla disabilità, Paolo Mancarella, e il direttore del Centro interdipartimentale di ricerca su Nutraceutica e alimentazione per la salute, Manuela Giovannetti. Alla conferenza era inoltre presente Marco Guidi, prorettore alla Comunicazione.

Nella stessa occasione è stata lanciata la nuova campagna del 5x1000 - che l'Università di Pisa dedica al potenziamento dei servizi agli studenti, già punto di forza dell'Ateneo, come emerge dalle diverse classifiche nazionali e internazionali delle migliori università. Gli obiettivi sono in particolare quelli di rafforzare le attività di orientamento in entrata, sostenere gli studenti nel loro percorso universitario e promuoverne la mobilità internazionale, valorizzare il collegamento tra studio e lavoro. Proseguendo nel percorso avviato nel 2013, anche quest'anno i settori da finanziare sono stati scelti attraverso un ampio sondaggio che ha coinvolto studenti, dipendenti e cittadini pisani.

I due progetti promossi lo scorso anno - "UniversABILità" e "Cibo e salute" - sono stati finanziati dal Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo nella seduta del 16 aprile ed entrano ora in fase operativa.

Presentazione campagna 5x1000Il primo sviluppa un ambito di servizi per la disabilità da sempre molto incentivati e all'avanguardia nell'Ateneo pisano, mantenendo la centralità della persona e dei suoi bisogni e avvalendosi delle soluzioni tecnologiche più avanzate, individuate partendo dalle concrete esigenze degli studenti con disabilità. Le attività previste spaziano dalla facilitazione alla conoscenza e alla fruizione dei servizi già attivi alla mobilità all'interno delle strutture, dalla preparazione dei dispositivi da fornire agli studenti al supporto alla gestione degli stessi ausili tecnologici. Una parte del progetto mira inoltre a formare i docenti coinvolti nella didattica mediante apparecchiature adatte a rispondere alle esigenze degli iscritti disabili e a formare e coordinare gli studenti part time per l'assistenza diretta durante le lezioni e lo studio.

Il progetto "Cibo e salute" mira a diffondere a tutti i cittadini e ai consumatori le conoscenze scientifiche acquisite nei campi della nutraceutica, dell'alimentazione e della salute. Esso supporta le attività del Centro interdipartimentale di ricerca su Nutraceutica e alimentazione per la salute, di recente istituzione, che unisce 170 scienziati e sette dipartimenti dell'Università di Pisa, dai tre dell'area medica a Biologia, da Farmacia a Scienze veterinarie, fino a Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali. In particolare, prevede una serie di iniziative nei laboratori dell'Ateneo, al cui interno saranno prodotti alimenti con alto valore salutistico ed estratte sostanze benefiche dagli alimenti vegetali, sarà effettuata l'analisi dei fitochimici e saranno fatte prove di attività biologica di vari composti nutraceutici in vitro e in vivo. L'organizzazione di seminari e convegni, la produzione di materiale informativo e la pubblicità dei più importanti risultati scientifici presso il grande pubblico completano le azioni programmate nell'ambito del progetto.

Martedì, 29 Aprile 2014 10:04

Polizza di tutela giudiziaria e spese legali

Polizza n. 2020.9929 TL
Validità: dal 01.01.2021 al 31.12.2024;
Compagnia: HDI Global Specialty

Testo completo della polizza

Chi è assicurato

  • il Rettore, anche nella sua funzione di legale rappresentante;
  • dipendenti e dirigenti;
  • componenti (anche non dipendenti) degli organi e/o organismi istituzionali e accademici;
  • dottorandi, assegnisti di ricerca, specializzandi e altri assimilabili
  • collaboratori convenzionati;

in connessione con lo svolgimento delle proprie mansioni e funzioni, a servizio e nell’interesse dell’Università di Pisa.

In caso di assenza o impedimento dei soggetti sopra indicati, o di vacanza del posto, la copertura assicurativa è operante a favore di coloro che ne fanno le veci, o che ne ricoprono il posto in via temporanea.

Cosa è assicurato

L’assicurazione si obbliga, fino all’importo del massimale, a tenere indenne l’Università di Pisa degli oneri che la stessa è tenuta a pagare ai sensi di legge, regolamento o Contratto Nazionale Collettivo di Lavoro in quanto spese legali, sostenute per la difesa, patrocinio, assistenza od onorari di periti per qualsiasi assicurato. Sia che le stesse siano sostenute in sede giudiziale o stragiudiziale, avanti la giurisdizione penale, civile e amministrativa, per fatti o atti connessi all’espletamento del servizio e dell’adempimento dei compiti d’ufficio.

Per quanto riguarda i procedimenti penali si intendono espressamente comprese nella garanzia anche le spese derivanti da procedimenti penali avviati nei confronti dei soggetti assicurati sopra indicati per ipotesi di reato con imputazione dolosa a condizione che il procedimento giudiziario si concluda favorevolmente con assoluzione con sentenza passata in giudicato o con assoluzione dalla imputazione dolosa o derubricazione a reato colposo o con decreto di archiviazione.

In caso di apertura di un procedimento contabile (Corte dei Conti) a carico di uno o più assicurati, l’assicurazione rimborserà le spese legali sostenute per la difesa dell’assicurato contro l’accusa di responsabilità amministrativa, a patto che il procedimento legale si concluda a favore dell’assicurato con proscioglimento o archiviazione nella fase pre-processuale.

In caso di condanna da parte di qualsiasi tribunale, per dolo o colpa grave l’assicurazione si riserva il diritto di rivalsa nei confronti dell’assicurato, per le somme anticipate in quanto spese legali sostenute per la difesa di tali casi.

La garanzia si intende operante per:

  • la difesa penale per delitti colposi e contravvenzioni.
  • la difesa in procedimenti penali per delitti dolosi anche se conseguenti ad inadempimenti in materia fiscale, amministrativa, tributaria, purché gli assicurati vengano prosciolti o assolti con decisione passata in giudicato o vi sia stata la derubricazione del reato da doloso a colposo (art. 530 comma 1 Cod. Proc. Pen.), esclusi i casi di estinzione del reato per qualsiasi altra causa.
  • le spese a carico dell’Università di Pisa nei giudizi di responsabilità amministrativa, contabile e giudizio di conto avanti la Corte dei Conti o altri Organi di giustizia amministrativa. L’assicurazione rimborserà le spese legali e peritali una volta accertata l'assenza di dolo o colpa grave dell'assicurato;
  • pacchetto Sicurezza
  • tutela della Privacy
  • estensione in materia di inquinamento
  • gli arbitrati o l’azione legale nei confronti di Enti o Società assicuratrici, pubbliche o private, per polizze
  • le controversie nell’ambito della circolazione stradale con mezzi dell’Università di Pisa o di proprietà privata sempreché in connessione all'espletamento delle mansioni svolte per l’università per la difesa in procedimenti penali per delitti colposi e/o contravvenzioni in caso di incidente stradale.

Cosa fare in caso di sinistro

Nel caso si abbia notizia dell’attivazione di procedimenti di responsabilità, o si sia dovuto agire nei confronti di terzi per il risarcimento di danni subiti alla persona e alle cose, ne deve essere data tempestiva comunicazione all’Unità Assicurazioni, telefonia, bar e distributori automatici presso la Direzione Gare, Contratti e Logistica (dott. Davide Arduini, tel. 050 2212163, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ), accompagnando la richiesta ricevuta, con la documentazione utile per illustrare quanto accaduto.

Devono essere comunicati anche nominativo e recapito del legale incaricato della difesa.

Validità temporale

La garanzia assicurativa è valida per le vertenze insorte durante il periodo di validità della polizza e riferite ad atti e comportamenti posti in essere dopo il 31.12.2008.

Presupposto per la validità della retroattività è quello di non essere a conoscenza di situazioni che possono far supporre il sorgere di una controversia per fatto imputabile agli assicurati.

Validità territoriale

La garanzia assicurativa è valida per fatti che si sono verificati in Italia e nel resto del territorio dell’Unione Europea.

Massimali

Sono previsti i seguenti massimali:

Euro 200.000,00 per anno,

con il limite di Euro 50.000,00 per singolo caso.

Martedì, 29 Aprile 2014 10:00

Polizza di responsabilità civile generale

Polizza n.: 177372144
Validità: dal 01.01.2021 al 31.12.2024.
Compagnia: Unipolsai Assicurazioni S.p.A., Agenzia di Pisa via A. Battelli 3 - PISA

Testo della polizza

Chi è assicurato

  • l’Università di Pisa come ente contraente;
  • dipendenti, direttore generale e dirigenti di ogni livello, componenti anche non dipendenti dei suoi Organi e/o Organismi Istituzionali ed accademici, collaboratori;
  • gli studenti (intendendo a titolo esemplificativo e non limitativo i soggetti di qualsiasi cittadinanza iscritti regolarmente, anche fuori corso a corsi di laurea, corsi di diploma, corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione, corsi di dottorato di ricerca, corsi di master, soggetti per i quali sussiste un obbligo di tirocinio post laurea/diploma/dottorato/master, studenti stranieri nell’ambito di progetti comunitari nel corso dello svolgimento dell’attività anche quando si recano in base ad accordi e/o convenzioni presso altre istituzioni Universitarie, Enti od Aziende o presso terzi in generale per svolgervi attività di ricerca, stage, tirocini formativi e di orientamento, visite di istruzione ecc.);
  • i laureati frequentatori;
  • i soggetti che a qualsiasi titolo svolgano attività didattica, di ricerca e di supporto alle stesse organizzate o autorizzate dall’Università di Pisa non compresi nelle categorie precedenti;
  • coloro che, concluso il corso di laurea, svolgono attività formativa o di ricerca organizzate o autorizzate dall’Università, anche per la formazione alle future attività professionali;

Cosa è assicurato

La compagnia si obbliga a tenere indenne l'Assicurato di quanto questi sia tenuto a pagare, quale civilmente responsabile ai sensi di legge, a titolo di risarcimento di danni involontariamente cagionati a terzi, per morte, per lesioni personali e per danneggiamenti a cose, in conseguenza di un fatto accidentale verificatosi in relazione all'attività svolta.

L’assicurazione vale anche per la responsabilità civile derivante all’Università di Pisa da fatto doloso di persone delle quali debba rispondere.

Quali attività sono assicurate

La garanzia è operante per la responsabilità civile derivante agli Assicurati nello svolgimento delle attività istituzionali dell'Università o comunque svolte di fatto e con ogni mezzo ritenuto utile o necessario.

La polizza è valida anche per le responsabilità anche quale committente, organizzatore o altro degli Assicurati salve le esclusioni espressamente menzionate.

La garanzia è inoltre operante per tutte le attività, che possono essere anche svolte partecipando ad Enti o Consorzi od avvalendosi di terzi o appaltatori/subappaltatori, esercitate dagli Assicurati per legge, regolamenti o delibere, compresi i provvedimenti emanati dai propri organi.

L'assicurazione comprende anche tutte le attività accessorie, complementari, connesse e collegate, preliminari e conseguenti alle principali sopra elencate, comunque ed ovunque svolte, nessuna esclusa né eccettuata.

La polizza comprende anche le responsabilità derivanti dallo svolgimento di attività mediche non professionali, per tutti gli assicurati, ad esclusione dei dipendenti e degli allievi delle scuole di specializzazione in area medica.

Validità territoriale

La polizza è valida in tutto il mondo.

Massimali

La polizza prevede il massimale di Euro 30.000.000,00 per sinistro, con i seguenti limiti:

  • 30.000.000,00 per ogni persona;
  • 30.000.000,00 per danni a cose;
  • 1.000.000,00 per danni a cose in consegna o detenzione;
  • 3.000.000,00 per danni da inquinamento accidentale;

Cosa fare in caso di sinistro

Nel caso venga ricevuta una richiesta di risarcimento danni, ne deve essere data tempestiva comunicazione all’Unità Assicurazioni, telefonia, bar e distributori automatici presso la Direzione Gare, Contratti e Logistica (Davide Arduini, tel. 050 2212163 – mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ), trasmettendo:

  • copia della richiesta ricevuta,
  • descrizione dei fatti e tutte le altre informazioni che possono risultare utili per valutare le responsabilità dell’Università di Pisa in quanto accaduto;

Polizze:

  1. 177375017
  2. 177375044 (per i beni sottoposti a vincolo - D.lgs. 42/2004 e smi.)

Validità: dal 01.01.2021 al 31.12.2024
Compagnia: Unipolsai Assicurazioni S.p.A., Agenzia di Pisa, via A. Battelli - PISA

Testo della polizza

Cosa è assicurato

La polizza comprende:

  • beni immobili di proprietà dell’Università di Pisa, quelli in uso a qualsiasi titolo (locazione, conduzione, comodato, uso, e comunque tutti quelli attinenti all’attività istituzionale dell’università).
  • beni mobili di proprietà dell’Università di Pisa o detenuti in comodato o altro titolo: collocati all’interno di edifici ed impianti, dell’Università di Pisa o di terzi, o le aree esterne pertinenti;
  • trasportati su veicoli di proprietà dell’Università di Pisa o di terzi;
  • apparecchiature ad uso mobile: utilizzate anche all’esterno e presso terzi;
  • trasportate su veicoli di proprietà dell’Università di Pisa o di terzi;

Per cosa sono assicurati i beni

I beni sono assicurati per i danni originati da qualsiasi evento, salvo quelli espressamente esclusi per i vari tipi di rischio.

In particolare, oltre all’incendio sono compresi in polizza i danni causati da:

  • terremoto;
  • inondazioni, alluvioni e allagamenti;
  • eventi atmosferici;
  • eventi sociopolitici (tumulti, atti di terrorismo, atti vandalici, ecc.);
  • fenomeno elettrico (scariche, sbalzi di tensione, ecc.);
  • mancato freddo;
  • ricorso terzi (eventuali danni a terzi causati da un evento coperto dalla polizza);

Furto: aspetti specifici

Sono assicurati:

  1. i beni mobili,
  2. denaro, titoli e valori in genere, a queste condizioni:
  • riposti e custoditi sottochiave
  • ovunque posti, durante l’orario di apertura al pubblico dei locali (furto con destrezza);
  • trasportati, a piedi o con qualunque mezzo, da dipendenti incaricati mentre svolgono il servizio di portavalori,

La garanzia furto é operante se l’autore del reato si é introdotto nei locali o immobili contenenti le cose assicurate mediante uno dei seguenti sistemi:

  • scasso, rottura, forzatura o rimozione di porte, finestre, pareti, soffitti, lucernari, e simili;
  • apertura delle serrature o disattivazione dei sistemi di allarme con uso di chiavi false, o autentiche se reperite in modo fraudolento,
  • in altro modo, rimanendovi clandestinamente ed abbia poi asportato la refurtiva a locali chiusi;
  • in caso di furto con destrezza (senza cioè scasso, forzatura o altri sistemi prima descritti), se al momento del reato vi era presenza di persone all’interno dell’immobile.

Documentare tempestivamente quanto accaduto per mezzo di foto;

In caso di presunta origine dolosa (furti, incendi dolosi, danneggiamenti, atti di vandalismo, ecc.) deve essere fatta denuncia scritta all’Autorità di polizia;

La documentazione del sinistro in formato elettronico, che deve comprendere:

  • la descrizione dei fatti;
  • copia di eventuale denuncia all’Autorità di polizia;
  • foto dei danni;
  • recapito, da contattare da parte del perito incaricato, per concordare la visita al luogo del sinistro;

deve essere inviata all’Unità Assicurazioni, telefonia, bar e distributori automatici presso la Direzione Gare, Contratti e Logistica nella persona di:

David Arduini – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Subito dopo la denuncia del sinistro possono essere fatti gli interventi ritenuti urgenti e indispensabili per la ripresa delle attività. Dopo il sopralluogo del perito incaricato dalla compagnia assicuratrice per la valutazione dei danni, può essere fatto tutto quanto necessario per il ripristino dei danni.

In caso di riparazioni e sostituzioni, i pezzi danneggiati e sostituiti devono essere conservati perché siano visionati dal perito incaricato.

Inviare appena possibile all’Unità Assicurazioni, telefonia, bar e distributori automatici l’elenco completo delle cose danneggiate, corredato per quanto possibile da fatture/preventivi d’acquisto e di riparazione dei beni;

Cosa viene indennizzato

Per i beni mobili in caso di danno totale viene indennizzato il costo di rimpiazzo delle cose assicurate con altre nuove eguali oppure equivalenti per rendimento economico, comprese le spese di trasporto, montaggio e fiscali;

Per le opere d’arte l’indennizzo verrà effettuato in base al valore di mercato al momento del sinistro.

In caso di danno parziale viene indennizzato il costo integrale di riparazione, ripristino e restauro degli enti danneggiati.

In caso di furto l'ammontare del danno è dato dal valore che le cose sottratte avevano al momento del sinistro o dal costo di riparazione delle cose danneggiate, col limite del valore che le stesse avevano al momento del sinistro.

Franchigie e scoperti

La polizza prevede franchigie e scoperti in misura variabile per i diversi tipi di danno.

 

Giovedì, 24 Aprile 2014 11:09

CONCERT-one

LocandinaIl 2 maggio alle 21.21, al Polo Porta Nuova, Sinistra Per  organizza "CONCERT-one".

In programma:

  • Donatello dj
  • "Krikka Reggae" live
  • Marta - Mr. Mazza

L'ingresso è gratuito.

Info

Sara Giustini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Giovedì, 24 Aprile 2014 08:45

Cosa mangiano i calamari giganti?

calamaroIl cefalopode Architeuthis dux, più noto con il nome di calamaro gigante, è un invertebrato che occupa le profondità di tutti gli oceani del mondo, per quanto sia raro in latitudini tropicali e polari. Purtroppo, nonostante sia una specie cosmopolita, a tutt'oggi le informazioni sulla sua biologia, sul suo comportamento e sul ruolo giocato nella catene alimentari dell'ecosistema marino sono scarse.

Un recente studio, pubblicato sulla rivista internazionale Hydrobiologia, e condotto da Paola Belcari del Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa con Ángel Guerra e Marcos Regueira dell'Instituto de Investigaciones Marinas (CSIC) di Vigo, Spagna, getta una nuova luce sul comportamento alimentare di questo misterioso cefalopode.

"Basandosi su caratteristiche anatomiche e morfologiche, ricerche precedenti avevano suggerito che Architeuhis dux fosse un predatore pigro, che sta indolentemente sul fondo dei mari ad aspettare le sue prede - ha spiegato Paola Belcari - Il nostro studio suggerisce invece che esso sia un 'top predator' molto attivo, che va a caccia di cibo in acque libere, tendendo agguati a pesci in branchi e cefalopodi e che solo occasionalmente si alimenti stando sul fondo con modalità più passive".

"A tutt'oggi le informazioni disponibili su Architeuthis dux sono molto frammentarie e basate su un numero abbastanza scarso di animali, ritrovati morti o morenti, spiaggiati o inavvertitamente catturati dalle reti da traino dei pescatori – ha aggiunto Paola Belcari – e le osservazioni sulla sua dieta sono ancora più limitate, in quanto gli animali vengono spesso raccolti in cattive condizioni di conservazione, con stomaci vuoti o con contenuti difficilmente riconoscibili. Basti pensare che le prime foto di un calamaro gigante vivo nel suo habitat naturale risalgono al 2005, mentre il primo video è del 2013".

La ricerca italo-spagnola è stata condotta su 7 organismi, 5 femmine e 2 maschi, gli unici con contenuti stomacali identificabili fra 31 esemplari reperiti in acque iberiche dell'Oceano Atlantico nord occidentale e del Mar Mediterraneo occidentale. I dati sono stati quindi integrati con le informazioni esistenti nella letteratura scientifica portando la casistica a 20 esemplari provenienti da un'area geografica molto vasta, dalla Nuova Zelanda, all'Irlanda sino alla Namibia. Nello stomaco degli esemplari analizzati sono stati trovati resti di cefalopodi, ma soprattutto di pesci, sia pelagici che nectobentonici, cioè che nuotano nella colonna d'acqua a varie altezze o che solo occasionalmente stanno sui fondali, tutti attivissimi nuotatori, come sgombridi, potassoli (Micromesistius poutassou) e naselli (Merluccius merluccius), con dimensioni variabili dai 12 ai 34 cm. Confrontando le informazioni raccolte con la letteratura precedente, la ricerca ha dunque rilevato che il calamaro gigante gioca lo stesso ruolo di 'top predator' nelle catene trofiche di tutta l'area considerata, senza differenze significative relative alla taglia o al sesso né alla località geografica di reperimento.

Ne hanno parlato:
Liberoquotidiano.it/1
Liberoquotidiano.it/2
GaiaNews.it
PaginaQ.it
GreenReport.it
NovedaFirenze.it
Tiscali.it/1
Tiscali.it/2
PianetaUniversitario.it
VillaggioGlobale.it
PisaInformaFlash.it
StampToscana.it
ItalianFishingTV

Mercoledì, 23 Aprile 2014 09:35

«Genere e salute tra prevenzione e cura»

Il miglioramento del benessere e del livello di equità in sanità è un obiettivo ampiamente condiviso, tuttavia la sua attuazione è tuttora problematica. Le difficoltà sono evidenti e pongono numerosi interrogativi che riguardano sia l'appropriatezza delle categorie conoscitive impiegate, sia l'efficacia delle risposte di welfare. Di conseguenza appare importante, per non cadere in equivoci, fare chiarezza a partire dall'utilizzo dei termini; in particolare, è più rilevante parlare di medicina di genere oppure utilizzare la categoria di salute nella sua accezione multidimensionale?

È su tale domanda che si confrontano i contributi raccolti sulla rivista "Salute e società" (Franco Angeli), nel numero "Genere e salute tra prevenzione e cura" curato da Rita Biancheri, docente del dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Pisa, di cui riportiamo qui di seguito l'introduzione.


***************** 

Salute e SocietàPartendo dalla multidimensionalità del concetto di salute, il volume ne assume pienamente le implicazioni teoriche e pratiche, cercando di superare le barriere disciplinari attraverso la condivisione di paradigmi e metodi di ricerca. La trattazione, infatti, si articola in vari contributi che vanno dalla medicina alla sociologia, con l'obiettivo di rendere permeabili i confini derivanti da costrutti "dottrinali" rigidi, a favore di proficue contaminazioni che superino le opacità, anche terminologiche, di un dibattito reso sterile dalla contrapposizione natura/cultura.

Come risulterà evidente anche dalla lettura dei saggi qui pubblicati, il percorso deve ancora essere compiuto e, sicuramente, saranno necessarie nuove chiavi di lettura in grado di offrire una cornice che comprenda i diversi aspetti e renda trasparenti tutti i potenziali esplicativi di una categoria, quale quella del genere, che non può essere utilizzata come sinonimo di differenze sessuali.

Certamente con la medicina di genere è stato compiuto un consistente passo avanti superando il riduzionismo, basato sul maschile neutro; ma tale importante svolta non è sufficiente se non teniamo conto delle implicazioni che derivano dalla costruzione sociale del maschile e del femminile. Di conseguenza, occorre allargare l'ambito di riflessione e avviare un confronto, come quello qui proposto, in uno spazio aperto dove al centro non c'è più il paziente ma la persona.

Stili di vita e condizioni di salute sono il risultato di un ampio spettro di fattori che, come per la luce, devono essere visti attraverso un prisma che ne scomponga le diverse caratteristiche confutando la visione scientista omologante, senza però perdere il bagaglio di conoscenze acquisite.

L'obiettivo è quello di superare le strettoie in cui è imprigionata molta della produzione delle scienze mediche e umane, in quanto finora si è proceduto parallelamente su binari separati, mentre invece è necessario intensificare gli scambi: incrociando gruppi di lavoro e innovando sul piano epistemologico. Si tratta di un contesto tuttora poco frequentato e dove è prevalsa una metodologia di analisi quantitativa, con una limitata capacità esplicativa degli indicatori di salute per comprendere la reale entità degli effetti delle variabili socio-economiche.

La questione di una peggiore salute percepita dalle donne e le diverse teorie, che hanno fornito possibili elementi di significatività nella causazione di questo fenomeno, sottolineano la necessità di approfondimenti che operino attraverso strumenti qualitativi. Ne deriva che la capacità esplicativa perde ulteriore consistenza alla luce del nodo concettuale che pone il problema di come i diversi livelli (micro, meso e macro) possono essere tenuti insieme. La risposta può essere data dalla multidisciplinarietà, di cui questo libro intende avvalersi per individuare validi apporti conoscitivi e nuove direzioni di ricerca, come ampiamente esplicitato nel mio saggio iniziale.

La sistematizzazione di un diverso paradigma interpretativo dove non prevalga l'aspetto biologico, oppure economicistico, quando si parla di sanità non è un obiettivo tuttora raggiunto. Le difficoltà definitorie che hanno riguardato il termine genere e ancora di più, la sua traduzione operativa, sia nelle attività di prevenzione e cura che nell'applicazione normativa, sono gli aspetti più evidenti e compaiono negli articoli dedicati alle patologie, da quelle oncologiche alle più diffuse in psichiatria.

Fra le diverse malattie, come dimostra l'ampia bibliografia, quella cardiovascolare è stata la prima a richiamare l'attenzione con la denuncia nel 1991, da parte di Bernardyne Healy, del mancato riconoscimento dei sintomi e il ritardo nelle cure, da cui parte l'articolo di Riccardo Zucchi dedicato anche alla formazione medica e ai cambiamenti che possono derivare dalla femminilizzazione di questa professione.

Il filo rosso del volume è dunque rintracciabile nel dipanarsi di un concetto, che dopo un suo ampio utilizzo nelle scienze umane sta diventando patrimonio di altri ambiti disciplinari. Molte leggi, fra cui quella sulla cittadinanza di genere della Regione Toscana, di cui si discute nella sezione confronti, ne assumono le implicazioni euristiche ma tardano a declinarle negli aspetti operativi. Un esempio è la parte dedicata, con i diversi interventi, alle esperienze e riguarda l'applicazione della legge con decreto legislativo sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Chiude la riflessione il dibattito su un documento europeo che traccia una possibile strategia, che però non può essere correttamente applicata se non si ridisegnano i quadri teorici di riferimento. È in questo continuo processo dialettico che si colloca l'intento di questo numero monografico della rivista, fornendo un terreno, libero da stereotipi, dove i diversi sguardi incontrandosi, non lascino il proprio punto di osservazione ma convergano per illuminare meglio quello che è al centro di un interesse comune: il benessere della persona.

Rita Biancheri 

Foto_10_-_SelE' a Venturina, in provincia di Livorno, l'oasi delle albicocche dell'Università di Pisa, un fazzoletto di terra di sei ettari e mezzo, dove da oltre quarant'anni i ricercatori dell'Ateneo pisano lavorano per selezionare questo frutto cercando anche di recuperare le varietà più "antiche" e autoctone. Oggi sono circa cento le selezioni di albicocche allo studio, mentre una trentina sono già state selezionate e "battezzate" dai ricercatori sulla scia del lavoro avviato in passato dal professore Rolando Guerriero dell'Università di Pisa. La capostipite si può considerare la 'Pisana', un genotipo classificato ormai come autoctono che si caratterizza per il frutto molto colorato, con la buccia rosso-arancio ricca di antiossidanti naturali, da cui sono nate, attraverso incroci con albicocchi europei ed extraeuropei, alcune varietà più recenti come ad esempio la 'Claudia', la 'Bona' o l''Ammiraglia'.

"Uno dei nostri obiettivi è di recuperare il valore nutritivo e organolettico, quindi il sapore, delle varietà più "antiche" senza dimenticare però di migliorare i frutti dal punto di vista dell'aspetto esteriore, che è uno degli elementi fondamentali alla base della scelta dei consumatori", spiega il professor Rossano Massai del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'Università di Pisa che prosegue il lavoro di miglioramento genetico dell'albicocco in collaborazione con la dottoressa Raffaella Viti e il dottore Calogero Iacona.

Le metodologie di miglioramento genetico che che applicano i ricercatori dell'Ateneo pisano sono del tutto naturali, nel senso che sono riconducibili a quello che normalmente avviene in natura attraverso la fecondazione incrociata, solo che in questo caso per indurre un miglioramento delle caratteristiche degli ibridi sono usate ad esempio tecniche di impollinazione controllata tra varietà con specifici tratti genetici.

Foto_12-_Sel"Questo genere di studi – conclude Rossano Massai – richiede però tempi molto lunghi: per valutare una generazione di centinaia di piante ottenute da seme ci vogliono almeno 15 anni dal momento in cui si effettua un incrocio e questo è un problema dato che ormai i finanziamenti sono concessi per periodi molto brevi, emarginando di fatto questo settore a tutto vantaggio degli altri paesi europei e non solo. Basti pensare che l'ultimo finanziamento del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali utile per questo genere di ricerche risale ormai al 2004".

E intanto nel podere di Pantalla a Venturina fra poco inizierà la raccolta: tra giugno e luglio, nelle annate migliori, si pù arrivare a circa 100 quintali di albicocche. Da qualche anno, secondo una logica di filiera corta e di recupero degli aromi tipici , una piccola parte della produzione diventa dell'ottimo gelato artigianale venduto a Pisa: un gusto diverso a secondo delle varietà che si raccolgono lungo tutta l'estate.

Guarda la fotogallery su Facebook.

Ne hanno parlato:
CorriereFiorentino.it
RepubblicaFirenze.it
RepubblicaFirenze.it_fotogallery
Tirreno.it
Corriere Fiorentino
La Nazione - Livorno
Il Tirreno
Il Tirreno Pisa
Il Tirreno Piombino Elba
Panorama
AdnKronos
Focus.it
CorriereNazionale.it
StampToscana.it
InToscana.it
GreenReport.it
Agronotizie.it
PisaInformaflash
GaiaNews
GoNews
VillaggioGlobale
PaginaQ
LiberoQuotidiano (AdnKronos) /1

LiberoQuotidiano (AdnKronos) /2
Controcampus
PianetaUniversitario
NoveFirenze.it
Tiscali.it

malvaldi_chimicaCome il più classico degli assassini torna sempre sul luogo del delitto, così lo scrittore Marco Malvaldi è rientrato per una mattina al dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Università di Pisa, dove ha trascorso diversi anni prima come studente e poi come ricercatore dell'Ateneo. L'occasione è stata data dall'esigenza di girare alcune scene di uno speciale sull'autore pisano, che andrà prossimamente in onda su Mediaset Premium Crime nell'ambito di un ciclo di trasmissioni dedicato agli scrittori italiani di gialli.

"In questo dipartimento - ha ricordato Malvaldi, girando all'interno del palazzo di via Risorgimento - sono stato dal 1992 al 2005, passando da studente a laureato, quindi a dottorato e assegnista di ricerca. Prima di abbracciare in pieno la carriera di scrittore, ho trascorso altri due anni da assegnista a Farmacia". Nel suo giro tra i corridoi e le aule del palazzo, Malvaldi si è soffermato in particolare su una stanza: "è qui - ha detto aprendo la porta - che ho scritto il mio primo libro, La briscola in cinque".

Simone ZenzaroGrazie all'award assegnato dalla Fondazione Alexander von Humboldt al suo professore, Simone Zenzaro, dottorando di Informatica dell'Università di Pisa, potrà trascorrere il prossimo semestre estivo in Germania per collaborare a un progetto di ricerca internazionale. La Fondazione von Humboldt, infatti, finanzia periodi di ricerca nelle università tedesche ai docenti europei, dando loro la possibilità di portare con sé un dottorando. Quest'anno è stato premiato il professor Egon Börger, docente di Informatica dell'Ateneo pisano che, insieme a Simone Zenzaro e ad altri colleghi, lavorerà nelle università di Düsseldorf e Bonn-Rhein-Sieg al progetto dal titolo "A Comparative Analysis of Business Process Modeling Approaches".

Egon BoergerIl professor Egon Börger, che ha insegnato Informatica a Pisa dal 1985, è un pioniere dei metodi della logica applicata all'informatica. È anche tra i fondatori del metodo Abstract state machine (ASM) per la progettazione e analisi accurata e controllata dei sistemi software. Ad oggi è uno dei principali scienziati per i modelli basati sull'ASM e tecnologie di verifica, che hanno caratterizzato significativamente la sua attività. Nel 2007 aveva ricevuto il prestigioso "Premio Humboldt per la ricerca".

Simone Zenzaro, 28 anni, originario di Comiso in provincia di Ragusa, ha studiato Informatica all'Università di Pisa dove nel 2012 ha ottenuto la borsa di dottorato. La sua attività di ricerca riguarda principalmente l'interazione uomo-macchina (HCI), in particolare le Natural User Interfaces (NUIs), e Ingegneria del Software.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa