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Grazie all'award assegnato dalla Fondazione Alexander von Humboldt al suo professore, Simone Zenzaro, dottorando di Informatica dell'Università di Pisa, potrà trascorrere il prossimo semestre estivo in Germania per collaborare a un progetto di ricerca internazionale. La Fondazione von Humboldt, infatti, finanzia periodi di ricerca nelle università tedesche ai docenti europei, dando loro la possibilità di portare con sé un dottorando. Quest'anno è stato premiato il professor Egon Börger, docente di Informatica dell'Ateneo pisano che, insieme a Simone Zenzaro e ad altri colleghi, lavorerà nelle università di Düsseldorf e Bonn-Rhein-Sieg al progetto dal titolo "A Comparative Analysis of Business Process Modeling Approaches".

Il professor Börger, che ha insegnato Informatica a Pisa dal 1985, è un pioniere dei metodi della logica applicata all'informatica. È anche tra i fondatori del metodo Abstract state machine (ASM) per la progettazione e analisi accurata e controllata dei sistemi software. Ad oggi è uno dei principali scienziati per i modelli basati sull'ASM e tecnologie di verifica, che hanno caratterizzato significativamente la sua attività. Nel 2007 aveva ricevuto il prestigioso "Premio Humboldt per la ricerca".

Simone Zenzaro, 28 anni, originario di Comiso in provincia di Ragusa, ha studiato Informatica all'Università di Pisa dove nel 2012 ha ottenuto la borsa di dottorato. La sua attività di ricerca riguarda principalmente l'interazione uomo-macchina (HCI), in particolare le Natural User Interfaces (NUIs), e Ingegneria del Software.

Come il più classico degli assassini torna sempre sul luogo del delitto, così lo scrittore Marco Malvaldi è rientrato per una mattina al dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Università di Pisa, dove ha trascorso diversi anni prima come studente e poi come ricercatore dell'Ateneo. L'occasione è stata data dall'esigenza di girare alcune scene di uno speciale sull'autore pisano, che andrà prossimamente in onda su Mediaset Premium Crime nell'ambito di un ciclo di trasmissioni dedicato agli scrittori italiani di gialli.

"In questo dipartimento - ha ricordato Malvaldi, girando all'interno del palazzo di via Risorgimento - sono stato dal 1992 al 2005, passando da studente a laureato, quindi a dottorato e assegnista di ricerca. Prima di abbracciare in pieno la carriera di scrittore, ho trascorso altri due anni da assegnista a Farmacia". Nel suo giro tra i corridoi e le aule del palazzo, Malvaldi si è soffermato in particolare su una stanza: "è qui - ha detto, aprendo la porta e affacciandosi all'interno - che ho scritto il mio primo libro, "La briscola in cinque".

In occasione dell'Erasmus+Day, la giornata organizzata dall'Università di Pisa per promuovere il Programma Erasmus+, martedì 15 aprile, alla Stazione Leopolda, si è svolta la premiazione del concorso "Il mio Erasmus", il contest fotografico riservato agli studenti chiamati a raccontare in un'immagine la loro esperienza all'estero.

Vincitrice del concorso è risultata Joanna Pluta, con la foto "Erasmus, il miglior libro sulla vita" scattata a Lisbona; al secondo posto Allegra Mazzeo, con "La serenità della Moschea blu" scattata a Istanbul; al terzo Giorgio Aprile, con "The Autumn in the Czech Republic" scattata a Terezin, nella Repubblica Ceca. A premiare i ragazzi durante la serata animata da Radioeco c'era la professoressa Alessandra Guidi, prorettore per l'Internazionalizzazione.

Al concorso fotografico hanno partecipato più di 150 ragazzi, che hanno inviato in totale 456 foto. Altre immagini hanno meritato una segnalazione speciale: "Parigi" di Luca Bargagli; "Sulla cresta dell'onda", scattata a Weymouth (Inghilterra) da Luca Emanuele Facchini; "L'alba inizia prima per le mongolfiere", scattata a Göreme in Cappadocia (Turchia) da Martinus Hensgens; "Flashing Red Light Means GO", scattata a Siviglia da Serena Cortopassi. Ai tre vincitori del concorso sono andati come premi alcuni strumenti informatici - un notebook, un tablet e un e-book - da poter utilizzare per le loro attività didattiche.

La galleria completa con le immagini che hanno partecipato al concorso è disponibile a questo indirizzo https://www.flickr.com/photos/unipisa/sets/72157644045866635/

Scoprire i segreti della fotosintesi per immagazzinare in modo più efficiente l'energia solare e utilizzarla dove e quando è necessario. E' questa la sfida del progetto "EnLight" del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa, finanziato con un milione e 300mila euro dalla comunità europea per il quinquennio 2011-2015. A condurre la ricerca presso il laboratorio MoLECoLab dell'Ateneo pisano è la professoressa Benedetta Mennucci che coordina un team composto da tre dottorandi e tre ricercatori.

L'idea di capire i meccanismi della fotosintesi per progettare sistemi fotosintetici artificiali efficienti parte anche dall'esigenza di superare i limiti delle celle fotovoltaiche esistenti. I sistemi attuali infatti raccolgono solo una piccola percentuale dell'energia trasformandola in elettricità e funzionano ad intermittenza, cioè solo quando c'è luce, dunque per potere utilizzare l'energia anche di notte servirebbero accumulatori di elettricità, in pratica grosse batterie che però sono impossibili da realizzare su grande scala.

"Quella che ci interessa particolarmente – spiega Benedetta Mennucci - è la prima fase della fotosintesi, generalmente nota come light-harvesting o 'raccolta' della luce, soprattutto perché ha un'efficienza praticamente perfetta, in altre parole solo una piccolissima parte della luce assorbita viene dispersa".

Durante questa fase dei complessi proteici, detti "antenna", catturano la luce solare attraverso i pigmenti contenuti all'interno e poi la trasferiscono ad altri complessi proteici, detti "centri di reazione", dove l'energia viene utilizzata per iniziare processi chimici. Il progetto "EnLight" studia proprio lo sviluppo di modelli e codici di calcolo computazionale per analizzare questi processi di raccolta della luce cercando di chiarire i meccanismi molecolari alla base di questa efficienza e il ruolo che giocano i vari attori, cioè i pigmenti molecolari, la matrice proteica e l'ambiente esterno.

"La difficoltà di queste simulazioni è che i meccanismi alla base dei processi di raccolta della luce non sono spiegabili con le leggi della fisica classica – conclude la professoressa Mennucci – dato che l'interazione della luce con la materia e la sua trasformazione in energia chimica avviene attraverso gli atomi e le molecole che sono sistemi microscopici che seguono le leggi della meccanica quantistica. In particolare, potrebbero essere proprio meccanismi di tipo quantistico a favorire la trasmissione dell'energia assorbita permettendo ai pigmenti di 'lavorare' collettivamente in modo che la stessa energia non si disperda ad ogni passaggio".

Francesca Desideri, neolaureata del dipartimento di Farmacia dell'Università di Pisa, ha ricevuto il premio di laurea di 3.000 euro per la sezione "Nutrizione e Nutraceutica" alla manifestazione nazionale "Farmacista più, il futuro della professione" tenutasi a Roma dal 4 al 6 aprile 2014. Il premio le è stato conferito per la sua tesi di laurea sperimentale, svolta presso il laboratorio di Farmacologia, intitolata "Valutazione farmacologica dei flavonoidi a livello cardiovascolare: effetti di apigenina, luteolina e naringenina su cellule di muscolatura liscia vascolare umana" della quale sono stati relatori la professoressa Maria Cristina Breschi e il dottor Vincenzo Calderone, correlatrice la dottoressa Alma Martelli.

La manifestazione "Farmacista più, il futuro della professione" si propone come la nuova assise annuale dei farmacisti italiani, organizzata dalla Fondazione Francesco Cannavò e promossa dalla FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani). L'iniziativa, alla quale sono stati presenti fra gli altri il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta, il presidente FOFI Andrea Mandelli, il presidente della Fondazione Cannavò Giacomo Leopardi, il vicepresidente FOFI Luigi d'Ambrosio Lettieri, il direttore generale AIFA Luca Pani, la presidente di Federfarma Annarosa Racca, il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi e, in rappresentanza del mondo universitario, il presidente della Conferenza dei Direttori delle Scuole di Farmacia Ettore Novellino, intende porsi come luogo di approfondimento sui temi di stringente attualità che interessano la professione del farmacista.

Fra gli argomenti a cui la manifestazione ha voluto dare maggior rilievo, attraverso un premio di laurea specifico, c'è la Nutraceutica, tema innovativo a cui il dipartimento di Farmacia del nostro Ateneo sta dedicando sempre maggior interesse scientifico, testimoniato dall'ampia adesione di numerosi dei suoi docenti al Centro interdipartimentale di ricerca "Nutraceutica e alimentazione per la salute" che si è costituito recentemente presso l'Università di Pisa.

Usare i social media per difendere il patrimonio archeologico egiziano e sensibilizzare il pubblico sul problema dei saccheggi e sul commercio illecito di antichità. E' questa la "missione" della dottoressa Monica Hanna, 30 anni, egiziana di nascita formatasi prima all'Università del Cairo e quindi a Pisa dove ha conseguito il dottorato in Archeologia (Egittologia) sotto la guida della professoressa Marilina Betrò.

E proprio grazie al suo impegno per la salvaguardia dei beni archeologici del suo Paese, lo scorso 10 aprile Monica Hanna ha ricevuto a New York il "SAFE Beacon Award", il prestigioso riconoscimento conferitole della SAFE/Saving Antiquities for Everyone, una onlus impegnata da anni sui temi della difesa e conservazione patrimonio culturale in tutto il mondo. Durante la cerimonia di premiazione Monica Hanna ha tenuto una conferenza dal titolo "Salvare l'antico Egitto un tweet alla volta: in che modo i social media stanno difendendo una delle più antiche civiltà del mondo". Prima ancora di ricevere questo premio Monica Hanna era stata votata fra le sette "Persone dell'anno" dalla rivista Egypt Today e indicata come una delle donne arabe più influenti nel 2013 dall'Asian Magazine.

Un fiore d'autunno per contrastare il declino delle api: il team di Apidologia e Apicoltura del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa ha recentemente evidenziato la possibilità di coltivare a ridosso degli apiari strisce di Cephalaria transsylvanica, una specie popolarmente conosciuta come "Vedovina maggiore" che fiorisce durante l'autunno, stagione normalmente caratterizzata da carenza di polline e nettare. Lo studio, condotto da Angelo Canale, Giovanni Benelli e Stefano Benvenuti, è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista PLOS ONE. "Tale strategia – ha spiegato Giovanni Benelli – può rappresentare un'ottima soluzione per fornire polline e nettare alle api, ma anche ad altri pronubi selvatici, nella fase di rarefazione delle fioriture spontanee che caratterizza la stagione autunnale".

La Cephalaria transsylvanica, una specie a fioritura tardiva estivo-autunnale, è risultata molto rustica e adattabile, continuamente visitata da un ampio numero di insetti impollinatori con netta preponderanza degli apoidei sociali. In particolare, è stato dimostrato che le visite delle api su C. transsylvanica aumentano significativamente dalla piena estate all'inizio dell'autunno, quando la presenza di fonti alternative di polline si fa molto scarsa. "La ricerca in oggetto – ha aggiunto Angelo Canale – propone l'inclusione di C. transsylvanica in strisce di fioriture da seminarsi sia in aree ad agricoltura intensiva, al fine di aumentare la diversità degli impollinatori presenti, sia in prossimità degli alveari per garantire limitrofe e abbondanti quantità di polline e nettare utili a irrobustire le famiglie di api, per un più agevole superamento della stagione invernale".

Il forte declino registrato nelle popolazioni delle api è una grave minaccia per la coltivazione delle specie vegetali d'interesse agrario e sembra essere dovuto a molteplici cause, dai fattori epidemiologici che riguardano la loro salute, agli effetti deleteri dei fitofarmaci impiegati in agricoltura intensiva, al degrado e alla frammentazione degli habitat da esse utilizzati. Per contrastare il declino delle api, sono stati proposti diversi strumenti, tra cui l'introduzione di strisce coltivate di fiori selvatici al fine di supportare il sostentamento di questi utilissimi insetti. Tuttavia, nella maggior parte degli ambienti agricoli mediterranei, la maggioranza delle fioriture spontanee sono caratterizzate da specie a fioritura primaverile, giacché la crescita delle fioriture estive è spesso poco compatibile con le difficili condizioni tipiche di tali ambienti. Questo conduce al frequente verificarsi di situazioni di carenza di polline e nettare per gli insetti impollinatori, le cui popolazioni tendono a rarefarsi.

Per promuovere il Programma Erasmus+ e il nuovo Bando Erasmus per la mobilità degli studenti, il 15 aprile l'Università di Pisa organizza l'Erasmus+Day, una giornata informativa che, con varie iniziative, farà scoprire tutte le opportunità di studio e tirocinio all'estero. Per entrare nel clima europeo, già a pranzo, grazie alla collaborazione con il DSU Toscana, sarà possibile gustare piatti tradizionali di diversi Paesi europei alle mense universitarie di via Martiri, via Betti e via Cammeo.

Alle 19, alla Stazione Leopolda in Piazza Guerrazzi, avrà inizio il vero appuntamento con l'Erasmus+, organizzato in collaborazione con AEGEE Pisa, ESN Pisa, garagErasmus e Radioeco. Porteranno i loro saluti il rettore Massimo Augello, il prorettore all'Internazionalizzazione Alessandra Guidi e Francesco Malfatti di garagErasmus. Attraverso cibo, musica e intrattenimento, si potranno scoprire i dettagli del nuovo bando e ascoltare le storie di studenti Erasmus ed ex Erasmus che interverranno alla serata. Seguirà una apericena con menù europei e la premiazione del vincitore del concorso fotografico "Il mio Erasmus", con la proiezione delle foto inviate dagli studenti. La serata si chiuderà poi con il Dj set by Radioeco.

Per gli Open Day della Ricerca dell'Università di Pisa, inaugurati giovedì 10 aprile con dibattiti, incontri e 32 stand della ricerca, arriva il giorno dell'evento organizzato nell'ambito dei "Dialoghi dell'Espresso". Venerdì pomeriggio, alle ore 16, appuntamento nell'Aula Magna del Polo Carmignani in Piazza dei Cavalieri con l'incontro "Spioni, spiati. Etica e democrazia" aperto dai saluti del rettore Massimo Augello e del direttore de "L'Espresso", Bruno Manfellotto. Subito dopo, la giornalista Stefania Maurizi intervisterà Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, che sarà in video collegamento dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra in cui è rifugiato da alcuni anni. La discussione sarà approfondita con gli interventi dei giuristi Stefano Rodotà e Michele Ainis, del filosofo Remo Bodei, professore emerito dell'Università di Pisa, e del giornalista de l'Espresso Alessandro Gilioli.

La mattinata di venerdì sarà all'insegna della ricerca, con tre talk che presenteranno alcuni casi di ricerche innovative e di successo dell'Università di Pisa. Si inizierà alle ore 10 con "Humanities, linguistica e applicazioni multimediali": il prorettore alla Ricerca, Roberto Barale, e il responsabile Ricerca e Sviluppo di Nextworks, Nicola Ciulli, dialogheranno con i professori Gabriele Gattiglia, Alessandro Lenci, Enrica Salvatori e Mirko Tavoni. Alle ore 11 toccherà a "Spin-off: performance di creatività e innovazione", con il prorettore alla Ricerca applicata e all'Innovazione, Paolo Ferragina, che introdurrà i rappresentanti di BioCare, E-SPres3D, ExtraSolution, IV Tech e JOS Technology. Alle ore 12, "Meet the MIT Project" metterà a confronto il prorettore all'Internazionalizzazione, Alessandra Guidi, con alcuni degli studiosi pisani che stanno sviluppando progetti di ricerca insieme a colleghi del prestigioso MIT di Boston: Valentina Domenici, Gianluca Fiori, Michele Lanzetta e Marta Pappalardo. I tre incontri saranno coordinati dal giornalista Walter Daviddi.

Sono arrivati ai nastri di partenza gli Open Day della Ricerca, le due giornate promosse dall'Università di Pisa per aprire virtualmente le porte dei propri laboratori e mostrare a tutta la cittadinanza il lavoro e le persone protagonisti di questo settore. L'apertura è prevista giovedì 10 alle ore 15 con l'inaugurazione dei 32 stand della ricerca, che quest'anno si snoderanno tra Piazza dei Cavalieri e il Polo Carmignani, sede della kermesse di due giorni.

Un vero percorso nella scienza, segnalato da frecce colorate che accompagneranno i visitatori alla scoperta delle persone e dei progetti più innovativi e originali. Tra le presenze più curiose il diorama di un leopardo nebuloso, portato dal Museo di Storia Naturale di Calci, la "Cherubina", la barca a vela realizzata dagli studenti dell'Università di Pisa, e il progetto "Epigrafi in movimento" del Laboratorio di Cultura Digitale, che riguarda la digitalizzazione e la condivisione delle scritture epigrafiche.

Dopo i saluti delle autorità, alle 16 si terrà l'incontro con Marco Pratellesi, direttore della divisione digitale del gruppo "L'Espresso" e tra i maggiori esperti italiani di giornalismo on line, che parlerà di "Etica 2.0. La comunicazione nell'era di internet". Subito dopo, sul palco si alterneranno la professoressa Laura Giarrè, dell'advisory board della "Andrea Bocelli Foundation", e tre ricercatori dell'Ateneo: l'ingegnere biomedico Arti Ahluwalia, l'economista Simone D'Alessandro e l'informatico Dino Pedreschi. Il dialogo, che sarà coordinato dal prorettore alla Comunicazione, Marco Guidi, avrà per titolo "Eticamente: la ricerca che fa bene".

La giornata si chiuderà con la presentazione di GaragErasmus, la rete professionale della generazione Erasmus, a cura dell'executive chairman, Francesco Cappè, e con un momento di intrattenimento in collaborazione con Radioeco, la web radio ufficiale degli studenti dell'Università di Pisa.

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