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"La Luna da Galileo all'Apollo 11" è il titolo della serata a ingresso gratuito che si svolgerà giovedì 12 giugno a partire dalle 20,30 al Museo degli Strumenti per il Calcolo in Via Bonanno Pisano 2b a Pisa. L'appuntamento, per grandi e piccini, incrocia i riferimenti ai classici della letteratura - la Luna è sempre stato nell'immaginario da Icaromenippo a Barbicane & C., passando per Astolfo, Cyrano e il Barone di Munchausen - con i meccanismi dei voli spaziali e dei calcolatori che resero possibile la sua conquista pur con qualche sorpresa, come negli ultimi concitati minuti dell'allunaggio di Apollo 11. Per i più piccoli poi è riservato un laboratorio curato da Correlamente: Galileo con il cannocchiale osservò, studiò e disegnò i crateri lunari che nella serata saranno ricreati giocando con la cartapesta. E sempre durante la serata si tenterà di ripetere le esperienze di Galileo osservando la Luna piena, Marte e Saturno, che dalle 23 saranno visibili a Sud. Brindisi infine alla Luna accompagnato da un buffet offerto dall'associazione "The Thing".

Anche se la scienza spiega che è nel cervello che si generano le emozioni, per la filosofia e la letteratura, la poesia e la musica, è il cuore il simbolo e l'icona di quello che sentiamo. Uno studio condotto da un gruppo di ricerca dell'Università di Pisa ha dimostrato come il cuore possa essere un vero e proprio portale per la rivelazione delle emozioni e che queste possono essere svelate, battito per battito, attraverso un algoritmo matematico. La ricerca, sviluppata nell'ambito del progetto europeo PSYCHE, con la collaborazione dell'Università dell'Essex (UK) e l'Harvard Medical School (HMS) e Massachusetts Institute of Technology (USA), è stata pubblicata sulla rivista di Nature, Scientific Reports.

I risultati raggiunti dall'equipe di ricerca possono avere un notevole impatto in campo medico, in particolare nella psichiatria e nella psicofisiologia: "Con il nostro studio abbiamo sviluppato un algoritmo matematico in grado di fornire attraverso la sola analisi dell'elettrocardiogramma una valutazione continua degli stati emozionali – spiega Gaetano Valenza, ricercatore post-doc presso il centro di ricerca "E. Piaggio" e del dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa e research fellow presso la l'Harvard Medical School - In pratica, data una certa dinamica cardiaca, siamo in grado di predire il battito successivo e comprendere quale emozione è stata provata dal soggetto sotto osservazione".

Questa scoperta va nella direzione degli studi dell'asse-cuore cervello, indagato fino ad oggi con varie tecniche, tra cui l'imaging funzionale. In questo caso, un semplice holter ECG fornirebbe un approccio innovativo alla cura delle patologie mentali che, come supporto alla clinica, utilizzano questionari e interviste. Il progetto PSYCHE, partito dall'Università di Pisa cinque anni fa, si è occupato proprio dello studio macchine per il riconoscimento affettivo e ha già sviluppato e sperimentato una "T-shirt intelligente", integrata con sensori ed elettrodi che adesso è in grado di monitorare costantemente lo stato emotivo dei pazienti psichiatrici.

Oltre a Gaetano Valenza, primo autore della ricerca, gli altri autori sono Enzo Pasquale Scilingo, coordinatore del team PSYCHE e professore associato di Bioingegneria, Luca Citi, docente di intelligenza artificiale presso l'University of Essex, a Colchester (UK), Antonio Lanatà, ricercatore post-doc presso il centro di ricerca "E. Piaggio" e del dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa, e Riccardo Barbieri, coordinatore del gruppo di ricerca Harvard-MIT, docente di Anestesia presso il Neuroscience Statistics Research Laboratory, Harvard Medical School, Boston, MA, USA & Department of Brain and Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, MA, (USA).

Mercoledì, 03 Settembre 2014 11:14

La notte dei pipistrelli al Museo di Storia Naturale

Sabato 14 giugno il Museo di Storia Naturale nella Certosa di Calci in via Roma 79 presenta la "Bat Night", una serata dedicata ai pipistrelli, animali ancora poco conosciuti e che presentano caratteristiche davvero particolari. Sono ad esempio gli unici mammiferi capaci di volare, si orientano nel buio con un sofisticato sistema di biosonar e sono un'arma biologica molto efficiente contro gli insetti nocivi.

Il programma inizia alle 18 con una mostra di disegni e lavori manuali realizzati dagli alunni di alcune scuole. Alle 18.30 i bambini delle scuole primarie "Parmini" e "Morroni" canteranno alcune canzoni dello "Zecchino d'Oro" e alle 19 Marco Ricucci del Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri terrà una breve conferenza intitolata "Viaggio nel mondo dei pipistrelli e lotta biologica alle zanzare". Alle 20.30 i partecipanti alla serata potranno "ascoltare i pipistrelli" attraverso il Bat detector, che rende udibili all'uomo i segnali ultrasonori che i questi mammiferi usano per orientarsi e cacciare e alle 21 infine tutti "A cena con i pipistrelli" (buffet a 20 euro; bambini fino a tre anni gratis, bambini a partire da quattro anni 10 euro). Per le prenotazioni chiamare lo 050 2212970 entro il 12 giugno.

Dalla Barringer Crater Company, proprietaria del cratere Barringer o Meteor Crater in Arizona, arriva una borsa di studio di 5.000 dollari per una dottoranda del dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa. Agnese Fazio, allieva del XXVII ciclo della scuola di dottorato Galileo Galilei, è tra i sette giovani studenti selezionati a livello mondiale che si occupano di tematiche legate ai crateri di impatto che potranno utilizzare il premio per scopi di ricerca in laboratorio o sul campo. La dottoranda, già protagonista l'anno scorso della spedizione in Antartide alla ricerca di meteoriti, potrà approfondire una delle scoperte più sorprendenti fatta studiando le rocce impattate del Kamil Crater in Egitto: la presenza di minerali di alta pressione.

I minerali di alta pressione si formano a partire da minerali già presenti nelle rocce, la pressione indotta dal contatto della meteorite mantiene inalterata la loro composizione chimica, ma fa cambiare la loro struttura trasformandoli così in minerali nuovi: dal quarzo si formano coesite e stishovite e dalla grafite di forma il diamante.

Il Kamil Crater, un cratere di impatto di 45 metri di diametro, è stato scoperto nel 2008 nel sudovest dell'Egitto. Nonostante i corpi asteroidi in grado di formare strutture d'impatto di queste dimensioni abbiano la probabilità di colpire la terra con scadenze da decennali a secolari, i crateri piccoli sono molto rari e mal preservati sulla terra a causa dell'erosione e della vegetazione che tendono a obliterarne le caratteristiche.

Le conoscenze sugli effetti indotti da questo tipo di impatto sono poche, ma grazie al perfetto stato di preservazione del Kamil Crater, lo studio delle rocce coinvolte sta rivelando particolari mai descritti per simili strutture. Kamil è infatti il cratere più piccolo della terra a presentare un set completo di effetti di shock, che Agnese Fazio sta studiando con il suo dottorato sotto la supervisione del professor Massimo D'Orazio e del dottor Luigi Folco.

Lunedì 9 giugno, il Laboratorio di Cultura Digitale dell'Università di Pisa, in collaborazione con la Camera di Commercio e i Rotary Club di Pisa, invita i cittadini a partecipare all'evento "In piazza, in chiesa e a palazzo: Pisa e l'Islam nel Medioevo", un itinerario inusuale tra le vie di Pisa alla riscoperta di un passato lontano, ma ancora presente nella memoria collettiva. Il ritrovo è alle ore 17.15 nel salone "Rino Ricci" della Camera di Commercio, mentre la visita inizierà alle ore 18, con la guida di Gabriella Garzella ed Enrica Salvatori, docenti di Storia.

La visita, in parte reale e in parte virtuale, si svolgerà all'interno della città di Pisa di cui intende valorizzare un percorso che tocca emergenze storico-artistiche poco conosciute o poco valorizzate eppure estremamente importanti per la storia della città stessa. In qualità di potenza mediterranea Pisa ebbe strette relazioni con il mondo islamico medievale, sia di carattere bellico sia di carattere diplomatico, e quindi improntate a un dialogo pacifico. Le tracce di questi scontri e incontri si trovano un po' dovunque nel tessuto urbano.

Il progetto ha creato un percorso multimediale specifico su cinque punti della città: le epigrafi della facciata del Duomo (epigrafe delle imprese, di fondazione e della regina di Maiorca); la chiesa di San Sisto (bacini ceramici, chiesa, epigrafe araba); l'epigrafe della Porta Aurea (S. Maria dei Galletti); la Sala delle Baleari del Comune; l'affresco delle Baleari alla Stazione Centrale.

La visita di lunedì riguarderà solo le tappe alla chiesa di San Sisto e alla Sala delle Baleari e saranno date istruzioni per la visita autonoma degli altri punti di interesse. Tramite il sito http://pisaeislam.humnet.unipi.it/ e tramite Qrcode distribuiti con brochure, per ogni punto di interesse sono disponibili testi e video in italiano e in inglese.

Dal 10 al 13 giugno 2014 il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa ospiterà un convegno internazionale di filosofia dal tema "Hegel e il movimento fenomenologico". L'evento è organizzato dal gruppo di ricerca di Zetesis in "Idealismo tedesco e fenomenologia" con il supporto del Consiglio degli studenti dell'Università di Pisa, il patrocinio del Comune di Pisa, e in collaborazione con la Scuola di Dottorato in Filosofia e Storia della scienza (Università di Pisa), la Scuola di dottorato in Filosofia (Università di Pisa e Università di Firenze), la Scuola di Roma-IISF (Istituto Italiano Studi Filosofici) e del CEPCAP (Centre d'études de la philosophie classique allemande et de sa postérité) dell'Université Paris IV-Sorbonne.

La filosofia di Hegel è stata un riferimento fondamentale per il pensiero filosofico del XX secolo. Nonostante il crescente interesse per gli studi hegeliani da parte dei filosofi di orientamento analitico, rimane da esplorare e approfondire il ruolo della filosofia di Hegel nel movimento fenomenologico del Novecento. A questo proposito scopo del convegno è di esplorare i rapporti tra Hegel e molti tra i più importanti pensatori di indirizzo fenomenologico come Husserl, Heidegger, Fink, Sartre, Merleau-Ponty, Levinas e Ricoeur. Verranno prese in considerazione anche rilevanti critiche mosse al movimento fenomenologico da alcuni importanti autori (tra cui Heidegger, Adorno, Derrida e Sellars).

La discussione verterà su alcune questioni chiave: è possibile comparare l'idea di filosofia di Hegel con le visioni di Husserl, Heidegger, Levinas o Derrida? Quanto è distante il metodo fenomenologico dal pensiero dialettico? Qual è la relazione tra l'ontologia hegeliana e le nozioni di "apparenza" (Erscheinung) sviluppate da Husserl, Heidegger, Sartre e Merleau-Ponty? Quali somiglianze e differenze possono essere individuate tra Hegel e il movimento fenomenologico riguardo la questione della soggettività? Maggiori informazioni, il programma dettagliato e tutti gli aggiornamenti saranno consultabili sul blog zetesisprojects.wordpress.com.

Sono in tutto 1.371 le piante che oggi crescono spontanee esclusivamente in Italia. È questo il risultato del primo censimento delle specie e sottospecie endemiche del nostro Paese realizzato da Lorenzo Peruzzi, ricercatore del Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa, in collaborazione con Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti, botanici del Centro Ricerche Floristiche dell'Appennino, ente co-gestito dal Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga e dall'Università di Camerino. La ricerca, durata quattro anni, è stata appena pubblicata sulla rivista internazionale "Phytotaxa".

"Il nostro studio ha messo in evidenza che quasi il 19% della flora nazionale è costituito da piante endemiche – ha spiegato Lorenzo Peruzzi – e oltre la metà delle specie e sottospecie si trova nelle due principali isole, Sardegna e Sicilia, seguite in classifica da Calabria, Toscana e Abruzzo".

Fra le 1371 piante superiori (come ad esempio felci e affini, conifere, piante a fiore) censite non mancano curiosità o sorprese. Come ad esempio la "Pinguicola di Poldini" tipica dell'Italia nord-orientale, una pianta carnivora (o meglio, insettivora) che cattura le prede grazie alle foglie trasformate in trappole adesive. Oppure il "Lino di Katia", una specie endemica del Massiccio del Pollino in Calabria che vive in una sola remota località in prossimità della vetta del Monte Manfriana.

"La conoscenza delle specie endemiche è indispensabile dato che la loro eventuale estinzione sarebbe sotto la piena responsabilità dell'Italia - ha concluso Lorenzo Peruzzi – questo studio rappresenta quindi un punto di partenza fondamentale da cui partire per approfondire la conoscenza di queste piante sia dal punto di vista evolutivo che conservazionistico".

C'è anche uno studente dell'Università di Pisa tra i 13 vincitori di Enertour4Students, il concorso promosso da TIS Innovation Park e Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano che ha premiato tredici idee innovative proposte da studenti universitari per il futuro energetico dell'Italia. Giovanni Bruschi, iscritto al corso di laurea in Ingegneria edile-Architettura, ha vinto come premio un soggiorno di tre giorni in Alto Adige con la possibilità di visitare impianti all'avanguardia per la produzione di energia pulita.

L'idea di Giovanni, selezionata tra le 31 inviate da oltre 20 università, riguarda il rapporto tra abitudini alimentari e ambiente: "Sono da sempre stato appassionato di ecologia e crescendo mi sono interrogato più volte sull'impatto che le nostre attività giornaliere hanno sull'ambiente e su come poterle cambiare per limitare il loro effetto – spiega Giovanni – Dalla mia passione per la cucina è nata poi questa idea: trovare il modo di intervenire sulle nostre abitudini alimentari, non solo per far sorridere l'ambiente, ma anche per alzarne la qualità, operando in economia".

Il progetto di Giovanni si articolava in diverse proposte finalizzate a migliorare i nostri comportamenti a tavola e al supermercato – acquisto di prodotti a km 0 o realizzati in modo sostenibile, un ritorno agli alimenti preparati in casa (pane, pasta, dolci), la coltivazione di alimenti freschi anche in città su terrazzi e nei giardini e altro.

I ragazzi vincitori del concorso hanno trascorso tre giorni nella Green Regio d'Italia alla scoperta di energie rinnovabili ed edifici a efficienza energetica, potendo ascoltare dalla viva voce di tecnici e amministratori pubblici quali sono le strategie dell'Alto Adige per rispondere alle sfide energetiche presenti e future. Inoltre sono entrati in contatto con aziende e istituzioni altoatesine attive nel settore dell'energia.

Mercoledì, 03 Settembre 2014 11:10

Il mistero delle tombe dei marchesi di Saluzzo

Un nuovo "giallo storico" per l'équipe del professore Gino Fornaciari dell'Università di Pisa che in passato ha già studiato le tombe della famiglia de' Medici a Firenze o quelle degli Aragonesi a Napoli. Questa volta il "mistero" riguarda le sepolture dei marchesi di Saluzzo, uno dei grandi casati italiani che governò in Piemonte fra medioevo ed età moderna. Il progetto di ricerca appena partito e finanziato dalla Cassa di Risparmio di Saluzzo vede coinvolti dal punto di vista scientifico Adriano Ribolini e Monica Bini del Dipartimento di Scienze della Terra e Raffaele Gaeta e Antonio Fornaciari della Divisione di Paleopatologia del Dipartimento di Ricerca Translazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia. Il luogo dell'indagine è l'interno alla chiesa di San Giovanni nella diocesi di Saluzzo(Cuneo), dove lo scorso aprile, è partita una prima campagna di esplorazione non invasiva del sottosuolo tramite georadar.

"La costruzione del primo edificio dedicato a San Giovanni Battista – spiega Antonio Fornaciari – risale al 1281, ma la chiesa, specialmente tra gli inizi del XIV e la fine del XV secolo, ha subito molte trasformazioni che di fatto hanno reso difficile l'identificazione delle tombe dei marchesi di Saluzzo. Ad esempio è tuttora ignoto il luogo di sepoltura di Ludovico I morto nel 1475 prima che venisse completata la nuova cappella funeraria da lui voluta. Il suo successore, Ludovico II (1438-1504), XI marchese di Saluzzo e viceré di Napoli, fu invece probabilmente sepolto sotto l'attuale monumento funebre del coro, ma tuttora non si sa se i resti dei suoi illustri antenati siano stati traslati nello stesso luogo o meno".

L'obiettivo del progetto è dunque di recuperare informazioni sulla presenza di camere sepolcrali contenenti resti umani scheletrici e mummificati, appartenenti alle famiglie aristocratiche che avevano diritto di sepoltura all'interno della chiesa, fra cui appunto i Saluzzo, ed allo stesso tempo comprendere, grazie anche alla collaborazione di Silvia Beltramo, ricercatrice del il Politecnico di Torino, l'evoluzione architettonica dell'edificio religioso.

"Il Ground Penetrating Radar (Georadar o GPR) con il quale abbiamo effettuato le prime indagini – conclude Fornaciari - è uno degli strumenti geofisici non invasivi più utilizzati nella ricerca archeologica. Il successo di questa tecnica deriva prevalentemente dalla sua capacità di rilevare ampie porzioni di superficie in tempi relativamente veloci, oltre che dall'elevata risoluzione dei dati ottenibili che permettono una visualizzazione 3D della sottosuperficie".

Proseguendo nel programma di vendita di immobili non necessari allo svolgimento delle funzioni istituzionali e il cui ricavato è destinato a contribuire alla manutenzione, messa a norma e valorizzazione del restante patrimonio immobiliare, l'Università di Pisa ha avviato le procedure per la vendita di alcuni poderi situati nelle zone di San Piero a Grado e in prossimità di Stagno.

In particolare, la procedura di vendita riguarda il Podere Fornacina e tre lotti del Podere "Poggio al Lupo". Il primo è un interessante complesso immobiliare da ristrutturare per destinazione ricettiva, ristoro e residenziale: si trova sul Viale D'Annunzio, in località San Piero a Grado, e ha una superficie di circa 1.200 metri quadrati, oltre a un terreno di circa 5.000 metri quadrati. Il prezzo a base d'asta è di 702.000,00 euro. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per le ore 12 del 9 luglio 2014.

I tre lotti del Podere "Poggio al Lupo" sono situati sulla Via Aurelia Sud, vicinissimo alle principali vie di comunicazione tra Pisa e Livorno, prossimi al confine del territorio del Comune di Collesalvetti, frazione di Stagno. In questo caso, vi è la possibilità di fare offerte anche in ribasso rispetto agli importi indicati:

  • Lotto A1 (appartamento locato con resede): Euro 74.000,00
  • Lotto A3 (appartamento libero con resede): Euro 121.000,00
  • Lotto B (fabbricato indipendente plurifamiliare, da ristrutturare, con annessi, resede e terreni agrari): Euro 219.500,00

La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per le ore 12 del 2 luglio 2014.

Gli avvisi di vendita, con foto e planimetrie, sono pubblicati sulla pagina http://patrimonio.unipi.it/. Per informazioni è possibile rivolgersi al Settore Patrimonio dell'Ateneo, ai numeri telefonici 050/2212924 o 2212342.

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