Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

GaloppiniÈ scomparso ieri il professor Carlo Galoppini, a lungo docente di Chimica agraria all'Università di Pisa. Il professore era nato a Cecina nel 1924 e, dopo la laurea in Chimica a Pisa, aveva seguito una lunga e prestigiosa carriera accademica nell'Ateneo pisano, ricoprendo numerose cariche istituzionali. Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche e di testi di studio per universitari, Galoppini è stato preside della facoltà di Agraria e nel 1984 è stato insignito dell'Ordine del Cherubino. Nel 1987 fu nominato Accademico Emerito dell'Accademia dei Georgofili e componente del Consiglio Accademico. Dal 1981 al 1993 è stato componente del Comitato Nazionale per le Scienze Agrarie e del Comitato Tecnologico del CNR.
I funerali saranno celebrati domani alle ore 17.15 nella chiesa di San Giuseppe a Cecina.

DeSantis, Fantoni, Gori, BertolaniAl dipartimento di Ingegneria civile e industriale (DICI) è arrivata la "Constellation", una modernissima macchina per le operazioni di vitrectomia sviluppata dalla Alcon – multinazionale del gruppo Novartis leader mondiale del settore della cura dell'occhio – sulla quale i ricercatori dell'Università di Pisa e i medici di Chirurgia oftalmica dell'ospedale di Cisanello effettueranno test e misure. Nelle prossime settimane la macchina sarà testata in particolare per quanto riguarda il vitrectomo, l'ago forato in acciaio, con uno spessore di meno di 0,5 millimetri di diametro, modificato da Gualtiero Fantoni, ricercatore del dipartimento, insieme a Stanislao Rizzo, chirurgo e direttore dell'Unità operativa di Chirurgia oftalmica dell'Aoup, considerato uno dei migliori medici al mondo per le operazioni all'occhio, in particolare per quelle di vitrectomia.

La vitrectomia è un intervento chirurgico oftalmico che consiste nell'asportazione del corpo vitreo, liquido contenuto nella cavità principale del bulbo oculare, che viene sostituito con un mezzo analogo, il sostituto vitreale. Questa pratica chirurgica si effettua quando il corpo vitreo è divenuto opaco in seguito a emorragie (emovitreo), ma anche per infiammazioni e altro. L'operazione è fatta con tecniche di chirurgia mininvasiva attraverso un ago forato capace di sminuzzare l'umor vitreo e aspirarlo via dall'occhio.

Stanislao RizzoNel 2010 il professor Rizzo (nella foto a sinistra) si era rivolto agli ingegneri del DICI per avere un supporto nella realizzazione di microfori sulla estremità del vitrectomo: «I microfori e le asole che abbiamo realizzato sono stati fabbricati con tecniche di microlavorazioni elettrochimiche – spiega Fantoni – e i nuovi vitrectomi, una volta testati, hanno dato risultati ottimi, tanto che numerosi centri di ricerca hanno iniziato a replicare la modifica». L'innovazione ha avuto così successo che la Acon ha inviato al DICI una "Constellation" per l'esecuzione di test e misure comparative, mentre l'azienda olandese DORC ha già messo sul mercato il vitrectomo modificato.

Dal 2010 la collaborazione fra il professor Rizzo, l'ingegner Fantoni e lo spin-off ErreQuadro s.r.l. - che ha supportato i due ricercatori nelle attività di progettazione, brevettazione e misura - è continuata portando alla realizzazione di nuovi vitrectomi, alla modifica di altri strumenti per l'oftalmologia e allo studio di nuovi strumenti di misura. L'auspicio è che i risultati di questa attività di ricerca congiunta riescano ad abbassare ulteriormente sia i tempi di ripresa del paziente, sia i tempi e i costi dell'operazione.

Ne hanno parlato:
TirrenoPisa.it 
Controcampus.it


Regata Pisa-PaviaÈ iniziato ufficialmente il count-down alla 52^ edizione della regata storica universitaria "Pisa-Pavia", la manifestazione organizzata dal Cus Pisa in partnership con l'Università e il Comune di Pisa. Nata nel 1929 per ricordare la partecipazione degli studenti e dei docenti dell'Ateneo pisano alla battaglia risorgimentale di Curtatone e Montanara, la regata è una delle più antiche gare di canottaggio d'Europa, seconda solo a quella tra Oxford e Cambridge. Si disputa alternativamente sui corsi d'acqua delle rispettive città, ovvero il fiume Arno e il fiume Ticino, tra un equipaggio dell'Ateneo pisano e uno di quello pavese.

Quest'anno la regata si svolgerà sabato 24 maggio, con le due manche che prenderanno il via alle ore 18,30. Tra le novità c'è il nuovo percorso che sarà a favore di corrente dallo scalo de' Renaioli per arrivare davanti a Palazzo "Alla Giornata", sede del Rettorato.

La Pisa-Pavia sarà preceduta alle ore 18 e seguita alle ore 19 dalle fasi preliminari e dalle finali delle selezioni regionali Toscana e Lombardia della Federazione Italiana Canottaggio. La premiazione di queste ultime gare si terrà alle 19,30 nella sede dei Canottieri Arno, mentre quella della Pisa-Pavia avrà luogo alla Sterpaia, nel Parco di San Rossore, all'interno della tradizionale cena di gala.

La 52^ edizione della regata comprenderà, come da recente tradizione, un ricco cartellone di eventi: da giovedì 22 a sabato 24, infatti, si alterneranno incontri e conferenze, ma anche mostre e cene, perché la regata non è solo una manifestazione sportiva, ma un momento di aggregazione e di cultura, che da oltre mezzo secolo rinnova il legame dei Cus e degli Atenei con il loro rispettivo territorio.

 

Regata Pisa-Pavia

Si parte giovedì 22 con una passeggiata alle ore 15,30 tra i lungarni, con partenza presso il Museo di San Matteo, organizzata dalla Compagnia dello Stilepisano, per poi passare a una interessante conferenza alle ore 18 presso il Polo Carmignani, organizzata da Accademia dei Disuniti con Savot e Crdu sul tema Università e Goliardia pisana, tra storia, cultura e allegria, relatrice la professoressa Paola Pisani Paganelli. Alle ore 18.30 al Cinema Arsenale Storie di Pisa tra cultura e tradizione, una proiezione di filmati su Pisa prodotti da Alfea Cinematografica. Alle ore 20 il momento clou della giornata, con una grande sfida gastronomica tra Pisa e Pavia, nella quale cuochi pisani e pavesi si sfideranno a colpi di buona cucina. Durante la serata schegge di vernacolo pisano, a cura de Il Crocchio dei goliardi pisani, all'insegna della goliardia e del buonumore. La serata è organizzata dall'Associazione cuochi pisani in collaborazione con la Federazione Italiana cuochi e CNA Toscana Sapori.La 52^ edizione della regata comprenderà, come da recente tradizione, un ricchissimo cartellone di eventi: da giovedì 22 a sabato 24, infatti, si alterneranno incontri e conferenze, ma anche mostre e cene, perché la regata non è solo una manifestazione sportiva, ma un momento di aggregazione e di cultura, che da oltre mezzo secolo rinnova il legame dei Cus e degli Atenei con il loro rispettivo territorio.

Si passa a venerdì 23, con un'altra importante conferenza di apertura, organizzata dagli Amici dei musei e dei monumenti pisani, alle ore 16 presso la Sala degli stemmi della Scuola Normale Superiore, nella quale si parlerà di Percorsi Risorgimentali, relatrice la professoressa Cristina Cagianelli. Alle ore 17,30 presso la Sede degli Amici di Pisa, la conferenza di Francesco Capecchi, sul Battaglione toscano a Curtatone e Montanara. Alle ore 20 un'altra occasione conviviale organizzata dal DSU Toscana in collaborazione con l'Università di Pisa. Tutti gli studenti delle mense universitarie si troveranno a tavola con Pisa e Pavia, in un menù di piatti tipici delle due città, in omaggio alla regata. La giornata si concluderà con un grande e importante concerto sinfonico alle ore 21,30 presso Piazza Gambacorti. Protagonista sarà l'Orchestra dell'Università di Pisa.Regata Pisa-Pavia

Sabato 24, giorno della regata, si apre alle ore 9,30 a Palazzo Agostini, all'interno del quale il Circolo Filatelico Pisano curerà l'annullo speciale filatelico della 52^ regata Universitaria Pisa-Pavia. Alle ore 10, a pochi passi, al Caffè dell'Ussero, ci sarà una Mostra celebrativa su Curtatone e Montanara, che comprende una mostra fotografica, di disegni storici di Nicola Gorreri e una presentazione di un opuscolo a cura di Renato Mariani con esposizione di cimeli storici. Alle ore 11,30 infine, la presentazione degli equipaggi alle autorità e alla cittadinanza presso Palazzo Gambacorti, in piazza XX settembre, che anticiperà ciò che accadrà il pomeriggio sui Lungarni, dalle ore 18, quando l'avvenimento sportivo raggiungerà l'apice.

Leggi il programma completo della manifestazione.


Guarda il video di presentazione della Regata

Language acquisitionQuanto influisce l'età sull'apprendimento delle lingue straniere? Questa domanda è da decenni oggetto di un dibattito scientifico che non ha finora condotto a risposte definitive al di là della constatazione, fondata su un'esperienza ampiamente condivisa, che i bambini imparano le lingue più facilmente degli adulti. Giovedì 22 maggio, a partire dalle ore 9, nell'Aula Magna di Palazzo Matteucci, il Centro Linguistico d'Ateneo e il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa organizzano un workshop internazionale dal titolo "L'acquisizione delle lingue straniere nell'adulto" per discutere e riflettere su queste tematiche, ripercorrendo le teorie che sono nate negli ultimi anni.

Nel 1959, Penfield e Roberts riconducevano la differenza di apprendimento tra bambini e adulti a un progressivo "irrigidimento" delle strutture cerebrali ("for the purposes of learning languages, the human brain becomes progressively stiff and rigid after the age of 9"), sicchè imparare le lingue nel secondo decennio della vita non sarebbe più "fisiologico". Nel 1967, Lenneberg ribadiva che, nell'apprendimento della prima lingua, esiste un momento iniziale (intorno ai due anni) e un momento finale (la pubertà), coincidente con il processo di lateralizzazione, ovvero con la specializzazione dell'emisfero cerebrale dominante per le funzioni linguistiche. Più recentemente, l'ipotesi che questa finestra temporale, nota come "periodo critico", esista anche per l'acquisizione delle lingue straniere, è stata variamente messa in discussione ed elaborata in più direzioni attraverso le tecniche di neuroimmagine e alla luce delle ultime acquisizioni della genetica.

La giornata pisana sarà aperta dai saluti di Marcella Bertuccelli, direttore del CLi e membro del comitato scientifico insieme a Sabrina Noccetti, Gloria Cappelli e Veronica Bonsignori. Tra i relatori ci sarà Pietro Pietrini, docente di Biochimica clinica e biologia molecolare clinica dell'Ateneo pisano, nonché direttore dell'Unità operativa di Psicologia clinica dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana, che terrà un intervento dal titolo "La plasticità cerebrale tra geni e ambiente". Pietrini dirige un gruppo di ricerca multidisciplinare all'avanguardia nel mondo nello studio delle basi cerebrali delle funzioni mentali e del comportamento umano ed è stato designato dalla Organization for Human Brain Mapping presidente del comitato organizzatore del congresso mondiale per il 2016. Per Pietrini si tratta del terzo incarico nella Ohbm, dopo la presidenza del congresso mondiale nel 2006 e la direzione del comitato scientifico internazionale nel triennio 2007-2009.

A seguire Valentina Bambini, ricercatrice presso IUSS (Pavia) e massima esperta italiana di neuropragmatica (disciplina recentissima che indaga i correlati neurali dei fenomeni pragmatici), collaboratrice di numerose ricerche e autrice di studi pioneristici che le hanno dato fama internazionale, parlerà di "Lingue, linguaggio e processi comunicativi: la prospettiva neuropragmatica".

Antonella Storace, MA in Applied Linguistics alla University of Southern California, PhD in Linguistica all'Università di Edimburgo, attualmente Professore di Linguistica Evolutiva presso l'Università di Edimburgo, terrà poi l'intervento dal titolo "Interazioni tra linguaggio e funzioni esecutive negli stadi avanzati di competenza L2". Studiosa invitata in tutto il mondo per i suoi studi sul bilinguismo, e coordinatrice di numerosi progetti di ricerca internazionali, ha indagato particolarmente il problema delle interfacce e dell'alignment nel dialogo in lingue seconde.

L'ultimo intervento, dal titolo "Aspetti (morfo)fonotattici nell'apprendimento del plurale in Inglese L2" sarà di Sabrina Noccetti, ricercatrice di Lingua Inglese presso il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, membro di importanti progetti di ricerca internazionali e autrice di volumi e saggi sull'acquisizione della prima e della seconda lingua.

Si chiama TagMyDay, il progetto sperimentale che disegnerà l'atlante della mobilità di Pisa ed è stato elaborato dal Knowledge Discovery and Data Mining Laboratory (KDDLAB) dell'Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione "A. Faedo" del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISTI-CNR), in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa. Il progetto ha come scopo quello di coinvolgere la popolazione del territorio dell'Area Pisana nella raimmagine_1ccolta di dati sui propri spostamenti arricchiti con informazioni sullo scopo dei viaggi, cioè sulle attività sociali e lavorative. Per partecipare, basta scaricare dal sito http://tagmyday.isti.cnr.it/ sul proprio smartphone una "app" che permette non solo la segnalazione delle attività associate ai percorsi effettuati, ma anche di informazioni aggiuntive quali il mezzo di trasporto usato, il meteo, il punto di interesse visitato. Il tutto però, nel rispetto della privacy del volontario. Ecco che muoversi in bici, in scooter, in auto, a piedi per andare a svolgere il proprio lavoro, portare i figli a scuola o le proprie attività sociali, contribuirà a raccogliere una serie di informazioni basilari per migliorare la mobilità cittadina del domani.

I volontari che aderiscono e portano a termine la sperimentazione con risultati utili ai ricercatori riceveranno in ricompenso tablet, biciclette, abbonamenti a CicloPI (bike sharing di Pisa), abbonamenti al cineclub Arsenale, biglietti per i mezzi di trasporto pubblici della Ctt, e altre forme premiali ancora. Durante l'Internet Festival, nella giornata dell'11 ottobre, saranno estratti i vincitori fra i volontari che avranno maggiormente contribuito alla buona riuscita del progetto.

Fosca Giannotti dirigente di ricerca di ISTI-CNR dice: "Da anni al KDD Lab. lavoriamo per capire a fondo la mobilità di un territorio per rendere possibili soluzioni e sistemi alternativi di mobilità eco-sostenibili e vicini alle effettive esigenze della popolazione: trasporto pubblico "smart", carpooling, car sharing, veicoli elettrici, biciclette, info-mobilità intelligente".

Il Prof. Dino Pedreschi del Dipartimento di Informatica aggiunge: " La metodologia di raccolta dei dati che verrà usata è di tipo "crowdsourcing", e cioè cerca di stimolare la partecipazione di quanti più cittadini possibile nella azione collettiva, che ci può consentire di risolvere un problema impossibile per pochi, secondo lo schema: "io vinco se anche i miei amici vincono e se anche gli amici dei miei amici vincono". "

I partner che sostengono l' iniziativa sono il Comune di Pisa, PisaMo, CTT, COOP ed i progetti Europei: DataSIM (www.uhasselt.be/datasim) e Petra (www.petraproject.eu).

Ne hanno parlato:
Tirreno
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
GreenReport.it
Tiscali.it
InToscana.it
PisaToday.it 
PisaInformaFlash.it
PaginaQ.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it 

Martedì, 20 Maggio 2014 09:57

Differenze di genere e leadership

maschifemmineMercoledì 21 maggio, alle ore 16.30, al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, si terrà la tavola rotonda "Differenze di genere e leadership: percorsi educativi", riflessioni a partire dal volume "Discorso sull'educazione fisica e morale delle donne" di Josefa Amar y Borbón, pubblicato dalla Pisa University Press con la traduzione di Elena Carpi, docente di Spagnolo all'Università di Pisa. Nell'occasione interverranno Rita Biancheri (Università di Pisa), Elena Carpi (Università di Pisa), Marilù Chiofalo (Comune di Pisa), Nicoletta De Francesco (Università di Pisa), Gina Giani (SAT - Società Aeroporto Toscano) e Paolo Rossi (Università di Pisa). Modera Damiano Laterza del Sole 24 Ore.

Nel 1790 Josefa Amar y Borbón pubblica il "Discurso sobre la educación física y moral de la mujeres", un manuale pedagogico destinato all'educazione delle bambine, per le quali l'autrice rivendica il diritto a ricevere una istruzione adeguata. Pur non essendo un caso isolato in ambito europeo, per quanto riguarda quello ispanico il "Discurso" è sicuramente tra i primi testi ad affermare che la capacità di imparare non dipende dal sesso di una persona. La novità del libro di Josefa Amar dipende anche all'accento posto sulla necessità di un'educazione che non sia solo intellettuale, ma anche fisica, che si prenda quindi cura della salute delle donne.

discorso_sulleducazioneIl libro sarà lo spunto per riflettere sull'importanza di educare alle differenze, analizzando in particolare la situazione nell'accademia e nelle scuole. I relatori proveranno a fare un punto sulla leadership al femminile, toccando temi come la normativa che prevede le quote nei consigli di amministrazione, la situazione in Italia e negli altri paesi. In particolare Rita Biancheri rifletterà sull'importanza di far vedere attraverso la ripubblicazione di testi, considerati storici, la ricchezza del dibattito e i contributi delle donne ai diversi saperi. 

Elena Carpi introdurrà brevemente il trattato di Josefa Amar, dama spagnola erudita e illuminista, mettendolo in relazione il progetto editoriale con l'attualità, ovvero con il diritto delle donne a ricevere un'educazione, fatto scontato nel mondo occidentale, ma non ovunque (Boko Haram). Parlerà anche della sua traduzione, pensata in relazione al termine felicità.

La riflessione di Marilù Chiofalo partirà invece da un aforisma, secondo cui una donna che parla come un leader viene considerata una donna inadeguata e un leader che parla come una donna viene considerato un leader inadeguato. Essere leader ed essere donna sono dunque condizioni inconciliabili? Cosa ci aspettiamo da una persona che riconosciamo come leader, indipendentemente dalla condivisione delle sue idee? Oggi è importante che sempre più donne siano leader perché esse possano esprimere liberamente i propri modi differenti di operare anziché travestirsi da uomini e possano rappresentare un modello di ruolo per giovani donne e giovani uomini.

Nicoletta De Francesco proporrà una discussione sul rapporto fra donne, studi e carriere scientifiche, in particolare sulla scarsa presenza femminile nelle cosiddette "scienze dure" (matematica, fisica, informatica). Sono state date spiegazioni di vario tipo di questo sbilanciamento di genere, fra cui quella per cui le donne sono meno portate agli studi astratti e più portate agli studi "relazionali" a causa di differenze nella conformazione del cervello. Al contrario, alla base di queste discriminazioni ci sono motivi culturali che risiedono nell'educazione che le donne ricevono, nell'atmosfera che respirano da quando sono piccole e nella attuale organizzazione della società che fa ricadere sulla parte femminile la maggior parte del peso della famiglia.

L'intervento di Paolo Rossi sarà incentrato su "Carriere femminili e sistemi di valutazione" e prenderà le mosse dalle analisi del Rapporto ANVUR che hanno confermato le indicazioni già emerse dagli studi precedenti: dopo una fase di significativa crescita percentuale e assoluta della presenza femminile nelle differenti fasce docenti, si è avuto un rallentamento e nell'ultimo quinquennio una vera e propria stagnazione, che vede la percentuale delle ricercatrici attestata intorno al 45%, quella delle associate prossima al 35% e quella delle ordinarie al 21%, mentre i valori assoluti sono addirittura in calo in quanto il reclutamento non riesce a far fronte al turnover neppure quando si restringe l'attenzione al reclutamento per genere.


 

 

 

Enrico VII sarcophagus

The sarcophagus was last opened in 1921 when, on the occasion of the 600th anniversary of Dante's death, the monument containing the remains of the Emperor Enrico VII was moved into the right-hand transept of the Cathedral in Pisa along with the grave goods. The opening of the tomb last year and the research, which is still in progress using the latest tools and technology, have served to uncover the real importance of the treasure which has been guarded in the coffin for seven centuries. As well as the symbols of power – a crown, a sceptre and a silver orb – a most unexpected find was uncovered: that of a rectangular shroud three metres long, a rare testimony of the noble production of silk textiles dating back to the beginning of the 14th century. Given the exceptional nature of the objects and the historical context referred to, it was decided to place the items from the tomb in the Museum of the Cathedral.

YouTube Video and Photogallery 
 

A rectangular shroud three metres long

The inspection of the tomb was an extremely complex operation which saw the cooperation of the interested bodies: the Archbishopric and the ecclesiastical authorities of the Cathedral, the Opera della Primaziale Pisana foundation, the government department BAPPSAED and the University of Pisa, whose respective representatives have formed a committee to follow the various phases of the operation. When the seals of the last search area were broken the mortal remains of the emperor appeared inside the coffin, wrapped in a shroud on which lay the crown, the sceptre and the orb. The three objects immediately bring to mind the images of the emperor portrayed in the 73 miniatures giving an illustrated account of his journey through Italy, commissioned after 1330 by his brother Baldovino, Archbishop of Treviri, and now conserved in the Landeshauptarchiv of Koblenz. Inside the coffin, there was also a lead cylinder containing a parchment that was later found to have come from the 17th century and the investigation carried out at that time.
 

Lions on the shroud

At this point, the real investigation which uncovered the true nature of the discovery began. It was immediately apparent that what had been defined in the 1921 report as "a fine shroud woven in bands" was actually an item of extreme interest for its singularity and consistency: it is in fact a large rectangular cloth, more than 300 cm long and 120 cm wide, made of silk in horizontal bands of around 10cm, with alternating colours, a reddish nut-brown (originally red) and blue, and particularly rich in symbolic significance. The blue bands are embroidered in gold and silver with pairs of lions facing each other, the most characteristic emblem of sovereignty, while a complex monochromatic tone on tone decoration, at present indecipherable, can be seen on the reddish bands.


Crown of Enrico VIIA crimson strip edged with yellow, placed at the top of the piece of fabric, bears traces of an inscription. The element which makes this relic singular, if not unique, is the selvedge edge along the length of the fabric and the checked bands at the shorter ends delimiting the beginning and end of the piece: this effectively defines the size of the shroud and can supply important information about its precise function. Other revelations about the remains of Enrico VII will soon be announced by Francesco Mallegni, an anthropologist from the University of Pisa, who recomposed the skeleton and the cranium which was badly damaged in the facial area. These interventions, with the necessary restoration processes and the use of specific methodology, have enabled an estimation of the height of the emperor, which appears to have been around 1.78 metres, and the age at which he died which seems to have been about 40. Further analyses of the tiny fragments sent to specialized laboratories will be able to offer new information about his state of health, the cause of death and the treatment of the emperor's body after his premature death in Ponte d'Arbia in 1313.

Sarcofago Enrico VIIQuel sarcofago era stato aperto l'ultima volta nel 1921 quando, in occasione del 600° anniversario della morte di Dante, il monumento contenente le spoglie dell'imperatore Enrico VII fu ricollocato nel transetto destro del Duomo di Pisa insieme al suo corredo funerario. Sono state l'apertura dello scorso ottobre e l'indagine ancora in corso, compiuta con strumenti e tecniche all'avanguardia, a svelare la reale importanza del tesoro custodito per sette secoli all'interno della cassa: oltre ai simboli del potere – corona, scettro e globo in argento dorato – la sorpresa maggiore è stata riservata da un drappo rettangolare lungo oltre tre metri, una rara testimonianza della produzione aulica di stoffe seriche degli inizi del XIV secolo. Vista l'eccezionalità degli oggetti e considerato il contesto storico di riferimento, si è deciso di destinare gli elementi del corredo al Museo dell'Opera del Duomo.

Guarda il video dell'apertura della tomba.
Guarda la galleria di immagini.
 

Enrico VII Tessuto in fase di posizionamento L'ispezione della tomba è stata un'impresa molto impegnativa, che ha richiesto la collaborazione dei diversi enti interessati, Arcivescovado e Capitolo della Cattedrale, Opera della Primaziale Pisana, Soprintendenza BAPPSAED e Università di Pisa, i cui rispettivi rappresentanti hanno formato un comitato con il compito di seguirne tutte le fasi. Rotti i sigilli dell'ultima ricognizione, all'interno della cassa sono apparsi i resti mortali dell'imperatore avvolti in un drappo, sopra il quale erano appoggiati la corona, lo scettro e il globo. I tre oggetti richiamano con forte immediatezza le immagini dell'imperatore contenute nel resoconto illustrato in 73 miniature del suo viaggio in Italia, commissionato dopo il 1330 dal fratello Baldovino, arcivescovo di Treviri, e ora conservato a Coblenza nel Landeshauptarchiv. Nella cassa era inoltre presente un contenitore cilindrico di piombo con dentro una carta, rivelatasi in seguito settecentesca e riferibile alla ricognizione avvenuta in questo secolo.

A questo punto ha avuto indizio l'indagine vera e propria, che ha svelato il contenuto in tutta la sua consistenza. Quello che nel verbale del 1921 era sommariamente definito «un drappo sottile tessuto a fasce» si è rivelato fin da subito un documento di grande interesse per peculiarità e consistenza: si tratta infatti di un telo rettangolare di grandi dimensione – oltre 300 cm di lunghezza per 120 di larghezza – realizzato in seta a bande orizzontali alte circa 10 cm, alternate nei colori – particolarmente ricchi di significato simbolico – nocciola rosato (dal rosso originale) e azzurro.

Leoni sul drappo di EnricoVII Le bande azzurre risultano operate in oro e argento con coppie di leoni affrontati, emblema per eccellenza della sovranità, mentre una complessa decorazione monocroma tono su tono, allo stato attuale non ancora decifrabile, è presente nelle fasce rosate. Una fascia di coloro rosso violaceo listata in giallo, posta in alto all'inizio della pezza, reca all'interno tracce d'iscrizione. Elemento che rende peculiare, se non unico, il manufatto è la presenza sui lati lunghi delle cimose e sui lati corti di due bande a piccoli scacchi, che segnano l'inizio e la fine della pezza: ciò definisce di fatto le dimensioni del drappo e potrà fornire importanti indicazioni utili per definirne la destinazione d'uso.
 

Corona Enrico VIIAltre rivelazioni sui resti di Enrico VII arriveranno presto da Francesco Mallegni, antropologo dell'Università di Pisa, che ha provveduto alla ricomposizione dello scheletro e del cranio, risultato molto guasto nella zona facciale. Tali operazioni, con i necessari interventi di restauro e l'applicazione di opportune metodologie, hanno consentito per ora di valutare la statura in vita dell'imperatore, risultata di circa 1,78 metri e di valutare l'età alla morte in circa 40 anni. Ulteriori analisi su piccolissimi frammenti inviati a laboratori specializzati potranno offrire nuovi elementi per chiarire lo stato di salute, le cause di morte e il trattamento del cadavere dell'imperatore dopo il precoce decesso avvenuto a Ponte D'Arbia nel 1313. 



Ne hanno parlato: 
Mittelalter.org
Medioevo
National Gepgraphic Spagna
Discovery News
Repubblica Firenze
Ansa.it 
Arte.it 
Artribune.com
La Stampa
Tirreno Pisa
QN
ADNkronos
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
PaginaQ 
PisaToday.it
QuiNewsPisa.it 
gonews.it
PisaInformaFlash.it

TGT Toscana
 

Lunedì, 19 Maggio 2014 09:07

Un'altra Europa è possibile?

Il 21 maggio alle 21, presso il Palazzo Ricci (ex Facoltà di Lettere), l'Associazione "Sinistra Universitaria Pisana"organizza l'incontro "Un'altra Europa è possibile?".

Interventi:

Davide Fiaschi, docente di Economia Politica all'Università di Pisa

Tommaso Visone, assegnista di ricerca alla Scuola Superiore Sant'Anna, Movimento Federalista Europeo.

Scarica la locandina

phd_plus_ferraginaStampanti 3D customizzabili, ulivi da adottare a distanza, app per trovare un passaggio in macchina, un social network dedicato agli eventi. Sono solo alcune delle idee di impresa che gli allievi del PHD plus - il percorso di formazione dell'Università di Pisa - hanno presentato a un pubblico di investitori e rappresentanti dei poli tecnologici toscani durante l'ultimo incontro dell'edizione 2014. I ragazzi, introdotti da Paolo Ferragina, prorettore per la Ricerca applicata e l'innovazione dell'Ateneo, hanno tenuto quindici "elevator pitch" per illustrare le caratteristiche e le potenzialità dei loro progetti.

Il PhD plus ha coinvolto quest'anno 85 dottorandi, 7 dottori di ricerca, 11 tra assegnisti e post doc, 14 laureandi e, novità del 2014, anche 9 docenti e ricercatori dell'Ateneo. Alle edizioni precedenti hanno partecipato circa 300 persone con una formazione non solo di tipo tecnico-scientifico, ma anche umanistico, con risultati sorprendenti: dall'inizio sono state generate 12 startup che si sono affermate in varie competizioni nazionali e internazionali dedicate alla creazione di imprese innovative, quali la Start Cup Toscana, vinta nel 2011 e nel 2013.

Ecco alcune delle idee più originali degli allievi dell'edizione 2014 del PHD plus che ora aspirano a diventare impresa:
 

Open-Source-Hardware

Open Source Hardware di Giovanni Bonaccorsi, Michele Mambrini, Daniele Pasciuto (a sinistra).
Si tratta di una stampante 3D versatile, customizzabile a seconda delle esigenze del cliente. Il progetto della stampante 3D ha una struttura scalabile: è possibile partire con la versione base e aggiungere parti, upgrade e accessori in linea con la filosofia open source, in quanto vengono usate parti facilmente reperibili.

 

 


Adotta un ulivo di Enrico Ciullo
Il progetto prevede la possibilità di far adottare agli utenti un ulivo e far seguire tutte le fasi che, dai vari trattamenti della pianta portano alla produzione dell'olio, con la consegna finale del prodotto in bottiglie con etichette personalizzate. La vita della pianta potrà essere seguita attraverso il sito web, una webcam e una app per smartphone che notificherà le varie fasi.

B-Safe di Saverio Citraro
"B-Safe" è un sistema di messaggistica via radio per comunicare con le popolazioni che vivono in zone soggette a rischi idrgeologici e frane. Attraverso un trasmettitore e ricevitori distribuiti nelle case, nelle piazze e nei palazzi di governo, B-Safe è in grado di raggiungere i luoghi colpiti da disastro ambientale in cui i sistemi di comunicazione sono interrotti, funzionando da una distanza di 10 kilometri. B-Safe è stato già installato in cinque piccoli comuni del Nord Italia e funziona molto bene. Guarda la videointervista.

 


City Enjoyers
City Enjoyers
di Giuseppe Magliano, Davide Spagnuolo
"City Enjoyers" è un "event advisor" in grado di segnalare e avvisare le migliori iniziative sul territorio, aspirando a diventare il primo social network dedicato agli eventi. Registrandosi alla piattaforma, gli utenti entreranno nella community degli "enjoyers" e potranno recensire, consigliare e condividere gli eventi della propria città. Il servizio può funzionare anche da "agenzia di pubbliche relazioni" per piccole aziende che possono usare la piattaforma per lanciare le proprie iniziative.
 


Strappo, Giovanni BianchiStrappo – Sharing is Carrying
di Giovanni Bianchi
"Strappo" è una soluzione per i giovani che frequentano la Versilia, una zona molto viva, che, specialmente di notte, non è servita in maniera adeguata da trasporti pubblici economici. Tramite "Strappo", una piattaforma mobile connessa a Facebook, i giovani potranno trovare passaggi in tempo reale pagando il guidatore con alcuni crediti. Il proprio credito per gli "strappi" può essere ricaricato pagando o offrendo "strappi" ad altri passeggeri. I crediti possono anche essere riconvertiti in soldi. Oltre ad essere un modo economico per spostarsi è anche un'occasione per fare nuovi amici.
 
 
 

Le altre idee di impresa presentate sono "Besos – Bio Engineering Systems for Open Society" di Luigi Francesco Cerfeda); "Tour My City" di Giovanni Fabiani, Ana Francic, Hossein Moghaddam, Adil Padamsey, Ilir Sokoli; "Cerbero" di Federico Aiana; "CoPhI Framework" di Angelo Mario Del Grosso; "Immunomanipulation: a new approach to organ transplantation" di Gianluca Albanesi; "IVTech S.r.l." di Serena Giusti e Tommaso Sbrana; "Sportello Salute" di Gennaro Grande; "The "Protein-Interaction Study" Laboratory" di Simona Daniele e Elisa Zappelli; "Amerigo Boutique Hotel" di Ahmed Abu Zaho, Nurgul Genc, Nina Hoffmann e Sakis Stavrakas. Due delle quattordici idee di impresa presentate al PHD plus sono nate dagli allievi del master in Business Administration del dipartimento di Economia e Management, che hanno avuto la possibilità di seguire il percorso di formazione.

Ne hanno parlato: 
PaginaQ
gonews.it 
QuiNewsPisa.it 

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa