Innovazione nelle aree rurali: in Garfagnana una scuola estiva per 16 studenti da tutto il mondo
Si è conclusa a fine luglio la Summer School promossa dall'Università di Pisa dal titolo "Exploring Innovation for Rural Transition" svoltasi in Garfagnana, precisamente nel paese di Sillico, nel comune di Pieve Fosciana (LU), e organizzata dai dipartimenti di Scienze veterinarie e di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa. La Summer School, che fa parte del programma europeo "International MSc of Rural Development Programme (IMRD)" e "Atlantis, Erasmus Mundus", si è svolta nel corso del mese di luglio e ha visto la partecipazione di 16 studenti provenienti da diversi paesi europei ed extraeuropei che hanno affrontato il tema della transizione nelle aree rurali, della produzione del cibo e della gestione dell'ambiente, della organizzazione di percorsi di sviluppo basati sulla cultura e le produzioni locali, ma anche su formule innovative di agricoltura e di creazione di impresa.
Il percorso formativo ha seguito una prospettiva multidisciplinare e ha rivolto lo sguardo in particolare verso il tema della sostenibilità, dell'innovazione in agricoltura e sui nuovi processi di comunicazione per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali. Il corso, ed è questa una delle sue peculiarità, si è svolto interamente in un'area rurale. Così gli studenti, hanno potuto vivere immersi in un contesto rurale, alternando le lezioni tenute da docenti dell'Università di Pisa, di Firenze e di altre università internazionali, alla presenza di professionisti di organizzazioni internazionali legate al mondo della cooperazione allo sviluppo e della produzione di cibo, visite di studio ad aziende e cooperative agricole della Garfagnana a momenti di confronto e di dialogo diretto con gli agricoltori, gli amministratori e la cittadinanza.
Le istituzioni locali della Garfagnana, con piena disponibilità, hanno garantito supporto e attenzione alle attività organizzate sul territorio, facilitando la comprensione dei percorsi di sviluppo avviati in questi anni in Garfagnana. Gli studenti, da parte loro, nei loro elaborati finali presentati pubblicamente hanno messo ben in evidenza gli elementi di forza e di novità dei percorsi di sviluppo avviati in Garfagnana, le soluzioni innovative adottate dalle imprese, ma anche le possibili azioni di miglioramento che possono essere intraprese. "Siamo certi che l'esperienza positiva della scuola estiva in Garfagnana rimarrà a lungo impressa nel vissuto degli studenti – ha detto il professor Francesco Di Iacovo, coordinatore della Summer School - non solo per la formazione didattica, ma anche per l'accoglienza, l'ospitalità e la disponibilità degli abitanti del Borgo di Sillico che li hanno fatto sentire come membri attivi della comunità, trasformando il borgo in una piccola casa del mondo".
20 borse di studio per 20 matricole di Ingegneria delle Telecomunicazioni
Venti borse di studio da 1.000 euro per venti matricole si iscriveranno al corso di studio in Ingegneria delle Telecomunicazioni dell'Università di Pisa entro il 31 dicembre 2014. Le borse saranno assegnate secondo una graduatoria di merito stilata in base ai risultati ottenuti dagli studenti nel test di valutazione per i corsi di Ingegneria che si svolgerà nella prima settimana di settembre. Il bando è disponibile sul sito www.ingegneriatlcpisa.it. L'iniziativa nasce dalle sollecitazioni di molti enti e aziende che operano nell'ICT, un settore che, nonostante la crisi, resta trainante per l'economia nazionale e internazionale e che ha dunque continuamente bisogno di figure professionali adeguatamente formate.
"Questa iniziativa costituisce un vero modello per le relazioni tra università, aziende ed enti che operano nel campo dell'ICT - ha dichiarato il professor Giuliano Manara, presidente del corso di studi - Desidero perciò ringraziare tutti i soggetti che hanno reso possibile questo progetto concreto e mirato in favore del nostro settore, ma anche del diritto allo studio".
Le aziende e gli enti che hanno contribuito all'istituzione delle borse sono IDS Ingegneria dei Sistemi SpA, SECO Srl, INTECS SpA, WiTech SpA, WASS - Whitehead Sistemi Subacquei SpA, Pasquali Microwave Systems s.r.l, Cloud Comnet, IEEE AES Society, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni - Unità di Ricerca Pisa, N&C Telecomunicazioni
Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 050 2217564, www.tlc.ing.unipi.it e www.ingegneriatlcpisa.it.
The University of Pisa is experimenting a new method of traceability in the field of vine growing and wine producing
The traceability of food products, from the production zone through the distribution chain to the consumer, is at present a high priority in the field of food safety and is linked to the increasing demand for quality from consumers themselves. For the first time a study coordinated by Professor Riccardo Petrini from the Department of Earth Sciences of the University of Pisa experimented a new method of traceability on the musts obtained from the Glera vine varieties from ten estate wineries in the Prosecco DOC district of the Veneto region. The results of the research carried out during three consecutive grape harvests, from 2011 to 2013, have just been published in the journal "Food Chemistry".
"Our research team," explained Riccardo Petrini, "was the first to actually use the strontium (Sr) isotopic systematics as a tracer for the area of production of the Prosecco. The chemical element Sr is similar to calcium in the plant-soil-water system, and the analysis of the distribution of its isotopes, by measuring the quantity in the soil, grapes and grape components, made it possible to show an effective and innovative tracer for defining the geographical origins of wine production in particular and of the agroindustry in general."
The project for valorizing and conserving Prosecco wine in the DOC Veneto area coordinated by the University of Pisa was financed by Veneto Agricoltura in collaboration with a consortium of ten estate wineries from the area of the Prosecco DOC in Veneto. The team of experts who took part in the research are Luigi Sansone from the CRA-VIT Agricultural Research Council in Conegliano for the selection of the grape harvests and for the agronomic context, Francesca Slejko from the University of Trieste for the analytical methodology and Antonella Buccianti from the University of Florence for the statistical treatment of data.
"Within the field of the commercialization of enological products, the market demand for Prosecco is increasing progressively and constantly on an international level, with over a billion bottles sold in the last ten years," concluded Riccardo Petrini. "It follows therefore that the traceability is of vital importance given that the certification of its geographical origins is one of the principal factors in determining its value."
L'Università di Pisa sperimenta un nuovo metodo di tracciabilità in campo vitivinicolo
La tracciabilità dei prodotti alimentari, dalle zone di produzione attraverso la filiera di distribuzione fino al consumatore, è attualmente una priorità nell'ambito della sicurezza alimentare ed è associata alla crescente domanda di qualità da parte dei consumatori stessi. Per la prima volta uno studio coordinato dal il professore Riccardo Petrini del Dipartimento di Scienze della Terra della Università di Pisa ha sperimentato un innovativo metodo di tracciabilità ai mosti ottenuti da vitigni di Glera di dieci aziende vitivinicole nell'area di produzione del Prosecco DOC del Veneto. I risultati della ricerca durata tre vendemmie consecutive, dal 2011 al 2013, sono stati appena pubblicati sulla rivista "Food Chemistry".
"Il nostro gruppo di ricerca – ha spiegato Riccardo Petrini – è stato il primo ad applicare sul campo la sistematica isotopica dello stronzio (Sr) al riconoscimento delle zone di produzione del Prosecco. L'elemento chimico Sr è affine al calcio nel sistema acqua-suolo-pianta, e l'analisi della distribuzione dei suoi isotopi, attraverso la misura delle loro abbondanze nei suoli, uva e prodotti della vinificazione, si è dimostrato un tracciante efficace ed innovativo per la definizione della zona di origine dei prodotti vitivinicoli in particolare ed agroalimentari in generale".
Il progetto per la tutela e la valorizzazione del vino Prosecco nell'area DOC Veneto coordinato dall'Ateneo pisano è stato finanziato da Veneto Agricoltura in collaborazione con un consorzio di dieci aziende produttrici della zona del Prosecco Doc del Veneto. Il team di esperti che hanno lavorato alla ricerca sono stati il dottor Luigi Sansone del Centro di Ricerca per la Viticoltura (CRA-VIT) di Conegliano per la parte di selezione delle vendemmie e per il contesto agronomico, la dottoressa Francesca Slejko dell'Università di Trieste per le metodologie analitiche, e la dottoressa Antonella Buccianti dell'Università di Firenze per la trattazione statistica dei dati.
"Nell'ambito della commercializzazione di prodotti enologici, la domanda di mercato per il Prosecco è in progressivo e costante aumento a livello internazionale, con un consumo superiore a un miliardo di bottiglie vendute negli ultimi dieci anni - ha concluso Riccardo Petrini – dunque la sua tracciabilità ha particolare rilevanza poiché la certificazione della zona geografica di provenienza è tra i principali parametri che ne determinano il valore".
Ne hanno parlato:
Ansa - Terra e Gusto
AdnKronos
Il Tirreno Pisa
Tirreno.it
Panorama.it
GreenReport.it
Alimentando.info
StamToscana.it
VillaggioGlobale.it
NovedaFirenze.it
Cronachedigusto.it
PadovaNews.it
50Canale.tv
GoNews.it
PisaToday.it
Vitivinicoltura.it
PisaInformaFlash.it
Ecoseven.it
PianetaUniversitario.it
AmbienteAmbienti.it
Controcampus.it
AgricolturaNews.it
FirenzeOnLine.it
Notizie.Tiscali.it
WallStreetItalia.it
CorriereNazionale.it
OggiTreviso.it
ViteVino&Qualità.it
AgricolturaModerna.it
Cosa c’è in 1 kg di verdura di agricoltura sociale?
Cosa c'è in 1 kg di verdura di agricoltura sociale, prodotta cioè dal lavoro di persone a bassa contrattualità che compiono un percorso socio-riabilitativo tramite pratiche agricole e zootecniche? L'Università di Pisa, che dal 2009 promuove il progetto "Orti ETICI", ne ha fatto una stima precisa, calcolando che 1 kg di prodotto di agricoltura sociale biologica, venduto in modo diretto ai consumatori al prezzo di mercato di 1,70 euro, assicura un margine di 0,35 euro per il progetto e consente un risparmio per le famiglie che li acquistano di 0,70 euro al kg rispetto ai normali canali di mercato.
Questi dati provengono dal lavoro di Salvatore Griffo, 29 anni, originario di Bovalino Marina (RC), che ha discusso una tesi nel corso di laurea magistrale in Produzioni agroalimentari e gestione degli agroecosistemi dal titolo "La co-produzione di valore economico e sociale in agricoltura sociale: il caso Orti ETICI", con relatori i professori Gianuca Brunori e Francesco Paolo Di Iacovo, correlatore la dottoressa Funghi della Cooperativa Sociale Ponte Verde. La tesi ha evidenziato il contenuto economico e sociale dei prodotti di agricoltura sociale con dati semplici, che fanno però chiarezza sull'idea di coproduzione.
Dalla tesi emerge anche che al contenuto sociale se ne sommano altri: ogni kg di verdura di agricoltura sociale realizza 6 minuti di lavoro inclusivo, la cui efficacia è superiore di quella di altri progetti, portando spesso un risparmio nell'uso dei farmaci consumati e rendendo le persone da percettori di assistenza a produttori di reddito. Infine, dal punto di vista pubblico, un kg di verdura consente il risparmio di 0,74 euro di spesa pubblica, per l'incremento di efficacia degli esiti sulle persone, ma anche per la differenza tra il costo del progetto Orti etici e altre ipotesi consuete di intervento.
Da circa dieci anni, il gruppo di economia agraria dell'Ateneo pisano coordinato dal professor Francesco Paolo Di Iacovo svolge ricerca nazionale e internazionale sul tema (http://sofar.unipi.it e http://agricolturasocialeinnovativa.wordpress.com). Tra le azioni, anche la promozione di alcuni progetti concreti come quella di Orti ETICI che sperimenta dal 2009 pratiche di sussidiarietà e di coproduzione di valori sociali ed economici, in una prospettiva di economia civile.
"Orti ETICI è realizzato dall'Università di Pisa sui terreni condotti a San Piero, dal Centro di ricerca interdipartimentale E. Avanzi, in collaborazione innovativa con la Cooperativa Sociale Ponte Verde e con l'Azienda Agricola Bio-Colombini – spiega Di Iacovo - L'iniziativa promuove formazione e inclusione sociale e lavorativa per persone a bassa contrattualità inviate dai servizi per le tossicodipendenze, per l'esecuzione della pena all'esterno del carcere e dal distretto di salute mentale. Da quando è nato, in accordo con la Società della Salute Zona Pisana, il progetto Orti ETICI ha formato e incluso circa 50 persone assicurando, allo stesso tempo, la produzione di cibo fresco, locale, prodotto con tecniche biologiche".
Arriva la patente per operare con il robot Da Vinci
Sarà Pisa uno dei dieci centri al mondo abilitati a rilasciare la patente per operare con il robot Da Vinci, il sistema di chirurgia robotica all'avanguardia in campo internazionale per interventi in diverse specialità, dall'urologia alla ginecologia, dalla chirurgia generale alla toracica, dalla cardiochirurgia fino alla chirurgia dei trapianti e con cui, solo nel 2013, sono state eseguite più di 500.000 operazioni nel mondo. La novità è stata presentata mercoledì 30 luglio nella Sala Mappamondi del rettorato da Massimo Augello, rettore dell'Università di Pisa, Carlo Tomassini, direttore della AOUP, Franco Mosca, fondatore del centro di eccellenza Endocas. Nella nostra città, il Da Vinci è in funzione al Centro multidisciplinare di chirurgia robotica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, dove esegue operazioni ad alta complessità, conseguendo vari primati a livello mondiale, oltre che avere determinato la nascita di un Centro di coordinamento regionale di chirurgia robotica.
Negli scorsi giorni, il centro di eccellenza Endocas per la chirurgia assistita al calcolatore dell'Università di Pisa è stato selezionato tra le strutture che collaboreranno con l'azienda produttrice del robot Da Vinci e con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per stilare e certificare il protocollo di addestramento, chiamato "Fondamenti di chirurgia robotica", aperto al Nicholson Center di Orlando, negli Stati Uniti. Questo grazie proprio alla presenza di un Centro di chirurgia robotica multidisciplinare ad alto volume e alta qualità come quello della AOUP, elemento indispensabile per l'accesso a questa prestigiosa partecipazione. Tutto ciò a significare come la forte sinergia fra Università e AOUP possa determinare il raggiungimento di risultati di eccellenza a livello internazionale.
Ad oggi esistono numerosi programmi di addestramento ma nessuno riconosciuto a livello internazionale come standard richiesto a coloro che si avvicinano alla chirurgia robotica, una sorta di 'patente' per usare il robot, sulla scia del programma 'Fondamenti di chirurgia laparoscopica', la cui certificazione è già richiesta dal 2009 negli Stati Uniti agli specializzandi di chirurgia che intendono avvicinarsi alla laparoscopia. La stesura di programmi certificati per l'utilizzo del robot Da Vinci inoltre aiuterà a prevenire le conseguenze negative a scapito dei pazienti: negli Stati Uniti nei primi dieci mesi del 2013 sono stati registrati oltre 3000 casi di danni a pazienti.
Fondato dal professor Franco Mosca, che attualmente è il responsabile per i rapporti con l'American College of Surgeons, Endocas è oggi diretto dal professor Mauro Ferrari. È anche il primo e finora unico centro in Italia accreditato dall'American College of Surgeons per l'addestramento dei chirurghi attraverso la simulazione. Il processo di stesura e validazione del protocollo di addestramento inizierà a ottobre e durerà un anno. Sarà guidato dall'ingegner Andrea Moglia, in collaborazione con le équipe di chirurgia dell'AOUP coordinate dal professor Ugo Boggi e dai dottori Luca Morelli e Franca Melfi. Ai lavori parteciperanno anche l'ingegner Vincenzo Ferrari di EndoCAS, il professor Alfred Cuschieri della Scuola Superiore Sant'Anna e il professor Giuseppe Turchetti, economista anch'egli della Scuola Sant'Anna.
In corso la Summer School su salute, sicurezza, ambiente e qualità applicati al settore dell’esplorazione ed estrazione di petrolio e gas naturale
Al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa è in corso dal 21 luglio al 5 agosto la Summer School dedicata ai Sistemi di Gestione Integrati Salute-Sicurezza-Ambiente-Qualità applicati al settore dell'esplorazione ed estrazione di petrolio e gas naturale (HSE&Q Management Systems in Oil&Gas Sector). Grazie al contributo di docenti accademici e professionisti esperti del settore, la Summer School ha lo scopo di introdurre gli allievi alle metodologie e agli strumenti più avanzati per l'implementazione di sistemi integrati di gestione HSE adeguati a garantire i più alti obiettivi nella protezione della salute, della sicurezza e dell'ambiente in un settore industriale altamente strategico.
L'Università di Pisa ha maturato una specifica esperienza nel settore HSE Oil&Gas per il quale da diversi anni promuove un Master dedicato in collaborazione con ENI Corporate University. Da quest'anno questa esperienza è stata anche declinata sotto forma di una Summer School intensiva per offrire agli allievi delle aree ingegneristiche e scientifiche la possibilità di ampliare e rafforzare le proprie competenze.
Attraverso questa Summer School l'Università di Pisa, tra i pochi Atenei in Italia a coltivare l'ambito altamente specialistico HSE Oil&Gas, conferma il proprio impegno a promuovere attività di alta formazione in un settore che esprime una forte domanda di occupazione per giovani tecnici di elevata professionalità.
Ulteriori dettagli e informazioni www.hseq-summerschool.it
Cercasi speaker, redattori e tecnici per Radioeco, la web radio degli studenti dell’Università di Pisa
Radioeco, la web radio degli studenti dell'Università di Pisa, si prepara a rinnovare il proprio staff per l'anno accademico 2014/2015 e lancia una campagna di recruitment per speaker, redattori e tecnici che vogliano entrare a far parte del loro ampio progetto crossmediale. Radioeco nasce dalla voce degli studenti per parlare ad altri studenti, ma non solo. La web radio d'ateneo, attiva dal 2006, ha visto la collaborazione in questi anni di oltre 300 ragazze e ragazzi, e si è affermata nella città di Pisa come uno dei canali più solidi e attivi nell'intrattenimento musicale, nell'informazione e nell'approfondimento culturale.
Nell'anno accademico appena trascorso l'emittente pisana ha raggiunto numeri ragguardevoli: oltre 1150 articoli pubblicati, più di 500 ore di contenuti radiofonici, ben 1280 podcast a disposizione sul sito con più di 20000 ascolti, e i canali social che hanno registrato una continua crescita di follower e interazioni con gli ascoltatori e lettori.
Il cuore della radio si compone di due studi informatici e un sito in continuo sviluppo e aggiornamento, grazie a podcast e articoli, i quali offrono la possibilità agli studenti di cimentarsi nella produzione di nuovi contenuti multimediali, dal videoediting alla fotografia, dalle dirette radiofoniche alla redazione di articoli, dalla costruzione web alla grafica pubblicitaria, diventando così una vera e propria palestra per i comunicatori di oggi e di domani.
L'emittente universitaria offre anche l'opportunità di partecipare attivamente all'organizzazione di eventi. Come accadde già per il FRU – Festival delle Radio Universitarie – che nel 2012 portò diecimila persone negli spazi dell'Università, Radioeco si propone anche per il futuro di promuovere concerti e manifestazioni culturali, di stilare e seguire progetti che permettano alle realtà musicali emergenti di giungere alle orecchie del pubblico studentesco, e di fornire voce e collaborazione ad associazioni che hanno fini analoghi.
La web radio d'ateneo si è anche distinta per aver seguito in questi anni i maggiori festival musicali e teatrali toscani, mettendo i suoi redattori nelle condizioni di poter raccontare cosa accade fuori dalle mura pisane. Il recruitment si occuperà anche di cercare i futuri "inviati" dell'emittente.
La campagna di recruitment sarà attiva sino al 7 settembre. Per inviare la propria candidatura basta compilare il form sul sito www.radioeco.it/joinus.
Attivato un gruppo di lavoro per la gestione degli spazi verdi dell’Università di Pisa
L'Università di Pisa ha attivato un gruppo di lavoro per la gestione degli spazi verdi dell'Ateneo, che in particolare si occuperà di censire e monitorare queste aree, collaborando alla loro realizzazione e messa in sicurezza. Del gruppo fanno parte il prorettore per l'Edilizia, Sandro Paci, che ne è il coordinatore, il referente per la manutenzione delle aree a verde della Direzione edilizia e telecomunicazione, Federico Soldani, il direttore del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, Rossano Massai, i docenti dello stesso dipartimento, Giacomo Lorenzini e Paolo Vernieri, e il presidente del corso di laurea magistrale in Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio, Cristina Nali.
Come è emerso da recenti fatti di cronaca - con la tragedia al Parco delle Cascine di Firenze, dove zia e nipote sono state uccise dal ramo di un albero caduto all'improvviso – la gestione delle aree urbane a verde rappresenta una questione importante e delicata, che riguarda anche la sicurezza delle persone.
L'Università di Pisa dispone di ampie aree a verde distribuite in tutto il territorio comunale, con una particolare concentrazione nel centro storico entro le mura a nord dell'Arno, che vengono frequentate quotidianamente da studenti e personale. Basti pensare alle zone adiacenti al dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e al Polo Piagge, a Scienze veterinarie, sia per la sede di Viale delle Piagge che per i nuovi insediamenti di San Piero a Grado, ai dipartimenti di Civiltà e forme del sapere e di Filologia, letteratura e linguistica, alle aree intorno a Ingegneria e all'ex-Marzotto. Secondo calcoli recenti, nelle proprietà dell'Ateneo ci sono oltre 750 alberi di alto e medio fusto, 6 chilometri di cespugli o siepi e 15 ettari di prati e superfici erbose, a cui vanno aggiunti gli spazi verdi dell'Orto Botanico, della Certosa di Calci e delle aree di San Piero a Grado a disposizione del Centro Avanzi e le pinete in convenzione con il Parco di San Rossore.
Si tratta, dunque, di un immenso patrimonio che necessita di un monitoraggio approfondito e costante da parte di professionisti del settore, che conoscano le esigenze ecologiche e manutentive del verde orizzontale e verticale e che possano quindi fornire un supporto per la sua salvaguardia e valorizzazione, per ottimizzare l'utilizzo di risorse umane ed economiche e per introdurre le innovazioni tecnologiche che il mondo della ricerca sviluppa di continuo, nonché naturalmente per garantire la sicurezza dei suoi fruitori.
A questo scopo, il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali ha un'esperienza ventennale di percorsi formativi nel campo della gestione del verde urbano, oggi concentrata nel corso di laurea magistrale in Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio, e dispone di tutte le risorse umane, dei laboratori e della strumentazione necessari. I settori spaziano dalla arboricoltura ornamentale ai tappeti erbosi, dalla floricoltura alla meccanica, dall'idraulica alla difesa degli organismi nocivi. Le attività di consulenza, per cui il dipartimento si è reso disponibile, rappresenteranno dunque un'opportunità formativa per gli studenti e i laureandi del corso di laurea magistrale e un biglietto da visita del dipartimento sul territorio. Il gruppo di lavoro, inoltre, potrà intraprendere attività di collaborazione e di sensibilizzazione degli enti pubblici nei riguardi delle esigenze legate alla cura, al ripristino e all'ampliamento delle aree verdi a disposizione dei cittadini.
Al via le immatricolazioni all’Università di Pisa
L'Università di Pisa dà il benvenuto alle matricole 2014: giovedì 24 luglio al Polo Fibonacci ha aperto le porte "Matricolandosi", il centro per le immatricolazioni che, insieme allo sportello "Welcome International Students!" (WIS!), accoglie ogni anno gli studenti italiani e stranieri che scelgono di iscriversi all'Ateneo pisano. Oltre al centro servizi che fa ormai parte della tradizione dell'Ateneo, sarà attivo anche il portale web (http://matricolandosi.unipi.it/), pensato per essere fruito anche sui dispositivi mobili. Anche quest'anno sarà disponibile un'applicazione che, con il semplice inserimento del voto di maturità e dell'ISEE, sarà in grado di calcolare subito l'importo delle tasse da pagare.
La prima a immatricolarsi è stata Costanza Giannozzi, di Pisa, che dopo aver frequentato il Liceo Scientifico "Buonarroti" e aver superato in concorso di ammissione, si è iscritta a Medicina e chirurgia.
Le novità più significative del 2014 sono state presentate il giorno dell'inaugurazione da Rosalba Tognetti, prorettore per gli studenti, e da Andrea Lenzi e Diego Maltomini del canale web della Banca di Pisa e Fornacette: quest'anno, infatti, per i ragazzi che arrivano a "Matricolandosi" è previsto il rilascio in tempo reale di Cartapiù, la carta di riconoscimento che l'Università di Pisa ha creato per i suoi studenti in collaborazione con la Banca di Pisa e Fornacette. Cartapiù è una card multiservizi che può essere usata come tessera identificativa all'interno dell'Ateneo, come tessera per avere accesso ai servizi universitari come la mensa e il prestito bibliotecario, oppure, se attivata, può essere usata come carta conto dotata di IBAN e quindi utilizzabile come un qualsiasi conto corrente. Al Centro Matricolandosi è attivo anche uno sportello del DSU dove, oltre a trovare informazioni su tutti i servizi e le opportunità offerte, è possibile compilare la domanda per la borsa di studio.
Nato nel 2004, "Matricolandosi" è sempre molto apprezzato dai nuovi allievi sia perché presenta in forma semplice e omogenea tutte le informazioni sui corsi di studio, sia perché guida passo dopo passo i ragazzi nelle procedure di immatricolazione, fino alla consegna in tempo reale del libretto universitario. Già da ora, sul portale "Matricolandosi" sono disponibili tutte le informazioni relative all'offerta didattica, alle scadenze e alle modalità di immatricolazione, oltre a notizie sulle tasse universitarie e sulle borse di studio, con la relativa modulistica. In particolare, attraverso il sito si potrà scegliere il corso di studio ad accesso libero, iscriversi ai concorsi per l'ammissione ai corsi ad accesso programmato, e iscriversi ai test di valutazione organizzati dai dipartimenti.
Come immatricolarsi:
Per le immatricolazioni ai corsi di laurea di primo livello e ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico, i termini vanno dal 24 luglio al 30 settembre 2014. Dopo il 30 settembre e fino al 31 dicembre 2014, sarà sempre possibile perfezionare l'immatricolazione con il pagamento di un'indennità di mora crescente, mentre non sarà più possibile immatricolarsi dopo il 31 dicembre 2014. La registrazione può avvenire via web attraverso il portale "Matricolandosi", ma deve essere completata portando al Centro, o in una sede decentrata della segreteria studenti, una foto formato tessera, una fotocopia di un documento d'identità valido, la ricevuta del pagamento della prima rata delle tasse universitarie di 407 euro, oppure la ricevuta di richiesta di borsa di studio DSU nel caso in cui si posseggano i requisiti necessari, una marca da bollo da 16,00 euro. Tutte le informazioni per accedere ai benefici DSU (borsa di studio, alloggi, borsa servizi, mensa) saranno disponibili sul sito web www.dsu.toscana.it e presso lo sportello dell'Azienda regionale per il Diritto allo studio universitario in Piazza dei Cavalieri 6.
Il Centro "Matricolandosi", che si trova in via Buonarroti 4, resterà aperto fino all'8 ottobre, con il seguente orario: dal 24 luglio al 6 agosto 2014 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12; dal 21 agosto all'8 ottobre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Sarà chiuso dal 7 al 20 agosto. Questi orari valgono anche per il WIS!, lo sportello appositamente dedicato agli studenti stranieri, a partire dal 16 ottobre e fino al 31 dicembre dovranno fissare un appuntamento per l'immatricolazione presso l'International Office in Lungarno Pacinotti 44 inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..