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"Le forme del narrare: nel tempo e tra i generi" è il titolo del XVIII convegno dell'Associazione degli Ispanisti Italiani che sarà inaugurato mercoledì 27 novembre alle 14.00 nella Sala Azzurra della Scuola Normale Superiore alla presenza dell'Ambasciatore di Spagna in Italia, Francisco Javier Elorza Cavengt. Il convegno proseguirà quindi dal 28 al 30 novembre al Nuovo Polo Piagge dell'Università di Pisa, in Via Matteotti, 3. Le giornate di studio saranno anche l'occasione per celebrare il 40° anniversario dalla nascita dell'Associazione degli Ispanisti Italiani avvenuta a Pisa nel 1972 e formalizzata l'anno successivo a Cortona.

L'edizione di quest'anno del convegno, patrocinata dal Comune di Pisa, dall'Ambasciata di Spagna a Roma, dall'Istituto Cervantes in Italia e dalla Scuola Normale Superiore, è stata organizzata dalla Sezione di Spagnolo del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa in collaborazione con l'Associazione degli Ispanisti Italiani.

Sarà il navigatore Giovanni Soldini il protagonista dell'appuntamento conclusivo della manifestazione "Dolce acqua", la due giorni di riflessione sul bene idrico tra ricerca, salute e arte, che si svolge a Pisa e Calci il 26 e 27 novembre. Soldini incontrerà il pubblico e gli studenti mercoledì 27, alle ore 17.30, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci. In un colloquio informale con il giornalista Michele Lupi, suo amico di infanzia a attuale direttore dell'edizione italiana della rivista "Rolling Stone", racconterà la sua passione per il mare e i tanti record accumulati in oltre vent'anni di carriera, che ne hanno fatto uno dei personaggi più noti del mondo velico internazionale.

In particolare, Giovanni Soldini descriverà la sua ultima impresa velica, con il primato ottenuto sulla rotta New York-San Francisco attraverso Capo Horn. Partito il 31 dicembre del 2012 con un equipaggio composto da otto velisti di diverse nazioni, a bordo del monoscafo Maserati VOR 70, Soldini ha tagliato la linea del traguardo sotto il Golden Gate il 16 febbraio del 2013. Con poco più di 47 giorni di navigazione, è riuscito a battere il precedente primato di oltre dieci giorni, aggiudicandosi il record della Rotta dell'Oro, così chiamata in ricordo delle prime navi a vela che la percorrevano per trasportare i coloni sulle piste della corsa all'oro. Da questa esperienza è nato il libro "Sulla Rotta dell'Oro", appena pubblicato da Longanesi.

Giovanni Soldini, nato a Milano nel 1966 e residente a Sarzana, in provincia di La Spezia, ha compiuto per la prima volta la traversata dell'Atlantico a soli 16 anni. Dopo aver vinto diverse gare, si è affermato a livello internazionale trionfando nell'edizione 1998-1999 della Around Alone, il giro del mondo a vela per navigatori solitari. In questa occasione, si è reso protagonista anche del salvataggio in mare di Isabelle Autissier, che gli è valso nel 2000 la Légion d'honneur , massima onorificenza dello Stato francese, da parte del presidente Jacques Chirac.

Quando consoliamo un amico dopo un evento traumatico, lo facciamo per confortarlo e alleviare una sofferenza. Questo comportamento si basa sul fatto che siamo animali empatici, cioè riusciamo a percepire il dolore dell'altro e tentiamo di porvi rimedio. Da anni i primatologi cercano di capire se questo fenomeno sia tipicamente umano o presente anche in altre specie di scimmie.

Il nuovo studio di Elisabetta Palagi e Ivan Norscia del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa pubblicato a novembre sulla rivista internazionale PLOS ONE indica chiaramente che il fenomeno della consolazione è presente nel bonobo, la scimmia antropomorfa considerata più vicina all'uomo sia dal punto di vista genetico che comportamentale.

I bonobo vittima di un'aggressione da parte di un membro del gruppo possono ricevere un contatto affiliativo, amichevole, da parte di un terzo soggetto non coinvolto nel conflitto. Questo contatto può essere offerto spontaneamente oppure richiesto dalla vittima stessa. Lo studio ha dimostrato che entrambi i tipi di contatto (spontaneo e sollecitato) proteggono la vittima, riducendo il rischio che venga aggredita di nuovo. Questo però non è sufficiente a stabilire che si tratti di vera e propria consolazione. Infatti, affinché un contatto affiliativo possa definirsi veramente "consolatorio" è necessario dimostrare che il gesto amichevole conforta la vittima, riducendone l'ansia.

Lo studio ha dimostrato per la prima volta che nei bonobo, gli individui traggono un beneficio emotivo dal gesto amichevole solo quando questo è frutto di un'offerta spontanea. Ciò è reso evidente dalla riduzione, nella vittima, di quei comportamenti stereotipati che in etologia e psicologia permettono di verificare e quantificare con precisione lo stato d'ansia di un soggetto. La vittima legge l'autonomia motivazionale del consolatore che, non necessitando di alcuna sollecitazione, risulta davvero coinvolto affettivamente: è dunque la spontaneità del gesto che conta, più che il gesto in sé.

Ma non è tutto. La parte del lavoro che apre nuove strade per future ricerche è l'indicazione che consolazione ed empatia viaggiano sullo stesso binario. Infatti, lo studio ha evidenziato che i contatti consolatori spontanei più probabili avvengono tra parenti. A stretto giro di posta troviamo gli amici. In ultima posizione i conoscenti, che si confortano più raramente, un andamento a "scala" della consolazione riflette il gradiente empatico già descritto per l'uomo.

Il link all'Articolo su PLOS ONE:

http://www.plosone.org/article/related/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0079290;jsessionid=09BACEFB04ACED71AEE686EB93EAE0F0

Sul satellite UNISAT-5 lanciato in orbita il 21 novembre dalla base russa di Yasny c'è anche un dispositivo sperimentale progettato e realizzato all'Università di Pisa: si tratta di un pannello solare di nuova concezione la cui caratteristica principale è di essere a "basso costo" grazie a un innovativo metodo di installazione delle celle solari. Il dispositivo è stato sviluppato da Stefan Gregucci, giovane borsista del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, sotto la supervisione del professor Salvo Marcuccio e di Pierpaolo Pergola, ingegnere di Alta SpA, azienda spin-off dell'Ateneo che ha partecipato al progetto anche tramite i propri specialisti Carlo Tellini, Nicola Giusti e Stefano Caneschi. UNISAT-5, microsatellite italiano sviluppato dall'azienda romana GAUSS Srl, è stato immesso in orbita dal vettore Dnepr alle 8:10:10 ora italiana, a 700 km di altezza, insieme a diversi altri piccoli satelliti.

Per l'assemblaggio e la qualifica del pannello, il ricercatore dell'Università di Pisa, in collaborazione con Alta SpA e GAUSS Srl, è riuscito a sviluppare tecniche "low-tech", ossia procedure semplificate che permettono di ridurre notevolmente il costo delle missioni spaziali: "Una delle peculiarità che distingue questo pannello dagli altri a basso costo è un nuovo metodo per il "coverglassing" delle celle solari – spiega Stefan Gregucci - Le celle solari sono state installate sul substrato del pannello con una tecnica innovativa che, rispetto ai metodi tradizionali, non richiede particolari strumenti o tecnologie. Abbiamo raggiunto così l'obiettivo di incrementare le prestazioni in orbita, pur riducendo i costi di costruzione".

Durante l'attività sono stati realizzati due prototipi accuratamente provati a terra. Entrambi i prototipi sono stati caratterizzati elettricamente per verificarne il corretto funzionamento e sono stati sottoposti a prove di termovuoto presso uno dei simulatori spaziali di Alta SpA, per determinarne la compatibilità con l'ambiente spaziale secondo le normative standard internazionali, requisito necessario per poter volare nello spazio. Il pannello solare è stato quindi sottoposto a prove di vibrazione con l'intero satellite per simulare i violenti scuotimenti che si verificano durante il lancio, non mostrando alcun problema.

"Il know-how acquisito dall'Università di Pisa e da Alta SpA nello sviluppo di questa ricerca, culminata con questa fondamentale esperienza di volo nello spazio – commenta il professor Marcuccio - ci posizionano al meglio per poter competere sul mercato dei pannelli solari a basso costo ma con elevate prestazioni per piccoli satelliti, un mercato in continuo fermento e rapido sviluppo, poiché rende accessibile lo spazio anche a chi dispone di risorse limitate". L'attività di ricerca è ancora in corso e punta a migliorare ulteriormente le proprietà meccaniche e termiche di questo tipo di pannelli con lo sviluppo di substrati in fibra di carbonio e fibra di vetro, anche grazie ai dati generati con la missione UNISAT-5 che giungeranno a Pisa dallo spazio nei prossimi mesi.

Il progetto di ricerca è stato supportato da numerose aziende, anche internazionali, quali la NuSil Technology, Airtech Europe, Qioptiq, Schelnk e la pisana CadLine.

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Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa ha una lunga storia di ricerca e sviluppo nel settore spaziale. Le attività in corso, oltre allo sviluppo dei pannelli solari avanzati a basso costo, riguardano i settori della propulsione elettrica e chimica e dell'analisi e simulazione di missioni spaziali.

Alta SpA (www.alta-space.com), spin-off dell'Università di Pisa, occupa circa 60 specialisti di tecnologie spaziali formatisi in larga parte nell'Ateneo pisano. L'azienda, recentemente entrata a far parte del gruppo Angelo Investments, è fra i leader europei nel settore della propulsione di bordo per veicoli spaziali e delle tecnologie per le piccole piattaforme satellitari.

Due giornate di riflessione sulla risorsa acqua, con appuntamenti scientifici e stand divulgativi che si alterneranno con spettacoli teatrali, giochi, mostre e, a conclusione dell'iniziativa, l'incontro con il navigatore Giovanni Soldini. È questo il programma di "Dolce acqua. L'acqua nella ricerca, nella salute, nell'arte", organizzato dall'Università di Pisa e dal Museo di Storia Naturale di Calci, con il coordinamento del professor Roberto Barbuti, in occasione dell'anno internazionale della cooperazione per l'acqua. La manifestazione si terrà martedì 26 e mercoledì 27 novembre 2013 nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, con un'importante appendice in calendario alla Certosa di Calci.

Già arrivando al complesso di Largo Bruno Pontecorvo, i visitatori saranno accolti all'esterno da una prima sorpresa, rappresentata da un grande ippopotamo realizzato dall'azienda Naturaliter, leader degli allestimenti museali. All'ingresso dell'edificio, potranno inoltre girare tra i circa quindici stand che presentano progetti di ricerca e pubblicazioni sul tema dell'acqua.

Gli appuntamenti scientifici si apriranno giovedì 26, alle ore 9.30, con i saluti delle autorità e con un primo dibattito sulla varietà e sulle caratteristiche delle diverse specie ittiche, a cui parteciperanno anche studiosi della Humboldt University di Berlino e del Museo di Storia Naturale di Parigi. Nel pomeriggio, con inizio alle ore 14.30, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni si confronteranno sulle problematiche idriche dal livello locale ai progetti di cooperazione internazionale.

Alle 16.45 andrà in scena il breve spettacolo teatrale su "Acqua minerale" scritto da Achille Campanile e interpretato da Agnese Bernardini, Raffaele Pica e Giacomo Terreni, a cui seguirà la tavola rotonda su "Acqua minerale o naturale?".

Il dibattito scientifico e istituzionale sul bene acqua proseguirà venerdì 27, dalle ore 9.30. Alle ore 12 è previsto un intervento ludico su "I giocattoli, l'acqua e la conoscenza dell'ambiente" a cura di Roberto Papetti, mastro giocattolaio e autore di libri per ragazzi.

Nel primo pomeriggio, alle ore 16, la manifestazione si sposterà al Museo di Storia Naturale di Calci per l'inaugurazione della mostra di pittura di Antonio Possenti dal titolo "Storie d'acqua".

La conclusione dell'iniziativa è programmata nuovamente nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, alle ore 17.30, dove si terrà l'incontro con il navigatore Giovanni Soldini. Il noto velista sarà a Pisa per illustrare il suo ultimo record di traversata tra New York e San Francisco via Capo Horn, che ha portato alla pubblicazione del volume "Sulla rotta dell'Oro", edito da Longanesi. A coordinare il dibattito interverrà Michele Lupi, amico di lunga data di Soldini e attuale direttore dell'edizione italiana della rivista "Rolling Stone".

Si chiama "Le Mura per Tutti" ed è un progetto finanziato dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, nato dalla collaborazione fra il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, l'Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione (ISTI) del CNR di Pisa e la sezione di Lucca dell'Unione Nazionale dei Ciechi e degli Ipovedenti (UIC). L'obiettivo generale è di fornire alle persone con disabilità visive la possibilità di muoversi in autonomia negli ambienti urbani. Come primo banco di prova sono state scelte le Mura di Lucca e dopo una sperimentazione sul Baluardo San Donato nel 2011, è attualmente in costruzione un percorso hi-tech di circa 1,5 km, dal baluardo San Salvatore al baluardo Santa Maria, che dovrebbe essere completato nei prossimi mesi.

"Il sistema che abbiamo ideato – ha spiegato il professor Luca Fanucci del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa - è costituito da un bastone bianco intelligente (Smart Cane) costruito in fiberglass e dotato di opportuna elettronica, da un percorso individuato da una coppia di cavi interrati connessi ad un trasmettitore e da uno smartphone Android su cui è installata una specifica applicazione che colloquia via Bluetooth col bastone".

Grazie a questo equipaggiamento le persone ipo e non vedenti potranno dunque muoversi in autonomia grazie ad un segnale vibrotattile generato dallo Smart Cane quando il ricevitore, collocato all'estremità inferiore del bastone, si trova entro una distanza di alcune decine di cm dai cavi interrati che trasmettono un segnale modulato a 10 kHz. Nello specifico, il dispositivo mobile progettato e programmato prevede innanzitutto la localizzazione della posizione dell'utente sfruttando la tecnologia GPS.

"Successivamente – ha specificato Barbara Leporini ricercatore dell'Isti-Cnr - mediante la comunicazione con il classico bastone bianco con il quale la persona non vedente si muove, è possibile ottenere informazioni aggiuntive come sapere cosa si ha intorno, quale è il punto di interesse più vicino, a quale distanza si trova e quali sono le direzioni da poter prendere quando si è ad un incrocio".

"L'utente – ha concluso il prof. Fanucci - riceverà dallo smartphone indicazioni vocali in grado di guidarlo lungo il percorso e informazioni sui luoghi circostanti, utilizzando direttamente un'interfaccia presente sul manico dello Smart Cane e costituita da un mini joystick e da una slide".

Nadia Ucciferri, dottoranda del Centro "E. Piaggio" dell'Università di Pisa, si è aggiudicata il premio IPAM-Farmindustria 2013, riconoscimento conferito a giovani ricercatori, autori principali di un lavoro scientifico rilevante nel settore dei metodi alternativi (intesi come filosofia delle 3R - reduction, replacment, refinement) nella ricerca e sviluppo di prodotti farmacologici.

Il premio di 3.000 euro è stato conferito alla dottoressa Ucciferri per la sua tesi di dottorato dal titolo "Functional and Morphological study of cells in conneced culture in response to interactions associated with nanoparticles" con la seguente motivazione: "La commissione ha ritenuto che il suddetto lavoro mostrasse, rispetto agli altri, un approccio più innovativo e motivato nel campo di applicazione del Principio delle 3Rs e che i risultati ottenuti potessero avere una valenza applicativa in diversi ambiti delle scienze biomediche, così come nello sviluppo di prodotti farmacologici".

Nel pieno di una grave emergenza nazionale, il presidente della Repubblica affida il compito di formare il governo a un diciottenne e questi, basandosi sui principi costituzionali, deve portare a compimento il mandato. Inizia così il serious game per educare alla cittadinanza attiva predisposto dai docenti dell'Università di Pisa e della Scuola Sant'Anna nell'ambito del progetto SONNA, acronimo di "Social network e nuovi apprendimenti". Il gioco, a cui è connesso un wiki di approfondimento su temi di interesse costituzionalistico, è stato ideato e realizzato dal professor Paolo Passaglia e dai dottori Michele Nisticò e Tommaso Giovannetti, del dipartimento di Giurisprudenza dell'Ateneo pisano, e dal team del laboratorio PERCRO dell'Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant'Anna, coordinato dal dottor Marcello Carrozzino e comprendente i dottori Cristian Lorenzini, Chiara Evangelista e Raffaello Brondi. Rivolto in modo specifico agli studenti delle scuole medie superiori, è stato sperimentato e perfezionato con l'aiuto degli alunni del liceo scientifico Vallisneri di Lucca.

Il serious game fa parte del progetto SONNA (www.sonna.unisi.it), a cui partecipano studiosi e ricercatori delle Università di Pisa e di Siena e della Scuola Sant'Anna di Pisa. Il progetto si propone di indagare il modo in cui i processi educativi si sviluppano nei contesti contemporanei, con specifico riferimento ai media elettronici che consentono, e in buona misura stimolano, la creazione di comunità mediali di apprendimento. L'obiettivo è quello di valutare l'utilizzo dei social network per iniziative di formazione e apprendimento permanente che vadano al di fuori dei confini delle classiche lezioni accademiche.

Il bilancio su questo progetto e, più in generale, sulle possibili relazioni tra internet e la nostra Costituzione sarà tracciato in due giornate di studio che si terranno a Pisa, giovedì 21 e venerdì 22 novembre, al Palazzo del Consiglio dei Dodici di Piazza dei Cavalieri. In questa occasione, studiosi di diritto costituzionale provenienti da diverse università italiane si confronteranno sugli approdi maturati in più di dieci anni di ricerca sui rapporti tra rete e temi costituzionali, oltre che sulle prospettive appena dischiuse o in procinto di dischiudersi. Inaugurato giovedì alle ore 15 con una sessione presieduta dal professor Gaetano Azzariti, della Sapienza di Roma, e continuato il venerdì mattina alle ore 9 sotto la presidenza del professor Tommaso Edoardo Frosini, della Suor Orsola Benincasa di Napoli, il seminario si concluderà alle ore 12,30 con l'intervento del professor Eugenio Ripepe, ex preside di Giurisprudenza dell'Ateneo pisano.

Il pomeriggio di venerdì 22, alle ore 15 sempre nel Palazzo del Consiglio dei Dodici, si svolgerà un incontro di studio sul tema "L'insegnamento di cittadinanza e Costituzione ai tempi del web 2.0", presieduto dal professor Sergio Angori, dell'Università di Siena, nell'ambito del quale sarà presentato il serious game per l'educazione alla cittadinanza.

L'iniziativa sarà visibile in diretta streaming sul sito dell'Ateneo, all'indirizzo www.unipi.it

Giovedì 21 novembre, alle 17, nell'Aula magna del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa (in via del Borghetto 80), verrà presentato il volume di Giacomo Lorenzini e Cristina Nali "Il pino domestico. Elementi storici e botanici di una preziosa realtà del paesaggio mediterraneo". L'incontro sarà introdotto dai saluti del direttore del dipartimento Rossano Massai e dall'intervento del professor Amedeo Alpi. Saranno presenti gli autori. L'evento si svolge nell'ambito delle manifestazioni per la «Giornata nazionale degli alberi».

Il pino domestico ci parla di una lunga storia mediterranea, ci ricorda un passato glorioso sulle terre e sui mari, ci collega con antiche civiltà; è frequente presenza nella letteratura, nelle arti decorative, nei miti, nella quotidianità. È pianta capace di vivere nelle condizioni più ingrate, simbolo di 'toscanità', secondo solo, forse, al cipresso. Occuparsi di questa specie multifunzionale significa interagire con un universo che comprende aspetti paesaggistici, ma anche economici e produttivi, implica confrontarsi con il passato dei nostri luoghi, con le loro consuetudini, con la loro tradizione alimentare.

Le condizioni dei nostri boschi sono però profondamente mutate: fattori di ordine economico, sociale, ambientale e biologico hanno sconvolto gli antichi equilibri e oggi è difficile continuare a pensare alle pinete nei termini ai quali eravamo abituati alcuni decenni fa: i conti economici non tornano e si rischiano fenomeni di abbandono, peraltro già in atto. Si intravedono dunque nuovi ruoli per la pineta, non più come fonte di ricchezza, ma, soprattutto, come elemento di arricchimento ambientale e paesaggistico.

Giacomo Lorenzini è docente di Patologia forestale urbana all'Università di Pisa, dove ha presieduto corsi di studio sulla gestione del verde urbano e del paesaggio e ha diretto il Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-ambientali; da tempo si occupa prevalentemente delle interazioni tra piante e inquinanti dell'aria.

Cristina Nali è docente di Valutazione della stabilità degli alberi e diagnostica per immagini e Difesa delle piante medicinali all'Università di Pisa. È presidente del corso di laurea magistrale in Progettazione e Gestione del Verde Urbano e del Paesaggio. La sua attività scientifica coinvolge vari aspetti della Patologia vegetale con particolare riguardo alle interazioni tra piante e stress abiotici.

Progettare "città intelligenti" dove Internet e le tecnologie ICT sono al servizio del cittadino è diventata una delle sfide più avvincenti della modernità. Mercoledì 20 novembre, nell'Aula Magna della Scuola di Ingegneria, in Largo Lucio Lazzarino 1, l'Università di Pisa e il CNR, con il patrocinio del Comune di Pisa, organizzano un convegno per discutere di "Internet per la città e il cittadino", con interventi di studiosi, amministratori e aziende che si confronteranno su questo tema. La giornata sarà anche l'occasione per presentare il nuovo master in "Smart cities" promosso dal dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Ateneo e dall'Istituto di Informatica e Telematica (IIT) del CNR, con il patrocinio di Registro .IT, che si propone di formare giovani esperti in grado di sviluppare applicazioni e servizi innovativi nei campi della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica, migliorando la vivibilità degli ambienti urbani. Le lezioni partiranno a gennaio e le iscrizioni, riservate a 30 candidati, sono già aperte.

La giornata di studi si aprirà alle ore 10 con gli interventi di Giovanni Corsini, direttore del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Ateneo, David Gay, assessore alle Politiche integrate per l'innovazione del Comune di Pisa, Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell'Università di Pisa, Marco Conti, direttore del dipartimento ICT, Energia e Trasporti del CNR e Domenico Laforenza, presidente dell'Area di Ricerca di Pisa e direttore dell'IIT. A seguire Giuseppe Anastasi, direttore del master in "Smart cities", illustrerà i contenuti del nuovo corso. Seguiranno le due sessioni del convegno "Pillole di Smart Cities" e "SMART CITIES: Enhancing the Quality of Citizens' Life". Il programma completo è disponibile a questo link.

«Il concetto di smart city sta assumendo rilevanza sempre crescente e diverse città, anche in Italia, hanno attivato progetti per accrescere la sostenibilità, offrire servizi sempre più innovativi, consentire la partecipazione attiva dei cittadini, e supportare la loro socialità tramite servizi dedicati – spiega il professor Giuseppe Anastasi, direttore del master - Nella realizzazione di questi obiettivi il ruolo di Internet e delle nuove tecnologie ICT è, chiaramente, imprescindibile. Basti pensare che diverse città europee hanno già attivi programmi specifici per dotarsi di tecnologie che consentano di fornire tali servizi ai propri cittadini, fra queste, Amsterdam, Barcellona, Lione, Santander, Birmingham e altre ancora».

«In Italia, il CNR, in collaborazione con l'ANCI, ha recentemente lanciato un programma per dotare alcune città delle più recenti tecnologie per smart cities – aggiunge Enrico Gregori dell'Istituto IIT del CNR - Nel panorama europeo e mondiale le "città intelligenti" sono una delle principali realtà tecnologiche in rapido sviluppo, che stanno generando soluzioni innovative nel campo ICT con immediata applicazione e che, in prospettiva, hanno le potenzialità di rivoluzionare la vivibilità e fruibilità delle città come le conosciamo ora».

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