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Domenica 8 dicembre, alle ore 16.00, sarà inaugurato al Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa a Calci, il presepe storico animato realizzato da Alberto e Renzo Meucci. Dall'8 dicembre il presepe sarà aperto in modo permanente a tutti i visitatori del Museo di Storia Naturale: adulti e bambini potranno tornare a "meravigliarsi" nel vedere di nuovo in movimento il primo presepe meccanico che i fratelli Meucci costruirono nella metà del secolo scorso.

L'affascinante storia dei presepi meccanici dei due fratelli ebbe inizio nel Natale 1948 con la loro prima opera, allestita nella pieve di Calci insieme ad altri amici del gruppo parrocchiale. Dopo questa prima esperienza Alberto e Renzo, allievi dell'Istituto Tecnico di Pisa, continuarono a realizzare complessi e sorprendenti presepi meccanici che vennero esposti con successo a Pisa, Livorno, Bologna, Verona, Milano, Torino, Parma, Ferrara e Roma. Nel 1954 il loro presepe animato arrivò persino a Bogotà, dove fu inaugurato in diretta televisiva alla presenza del Presidente della Repubblica, del Sindaco di Bogotà e del Nunzio Apostolico Monsignor Paoli. Nel periodo che correva tra un Natale e l'altro i presepi tornavano a Calci ed erano custoditi in alcune stanze della Certosa, dove rimasero fino alla partenza dei monaci. L'esperienza di Alberto e Renzo Meucci finì nel 1960 quando i personaggi, le case, le rovine romane e tutto il materiale furono chiusi in delle casse e per molti anni il loro contenuto fu dimenticato.

Recentemente, grazie a una ritrovata attenzione per la nostra storia recente e le tradizioni, si è riscoperto il valore e l'interesse culturale di questi presepi animati. Dopo un attento lavoro di selezione, ricerca, pulizia e restauro si sono potuti individuare i vari elementi e la loro appartenenza a uno o all'altro presepe: il risultato è stato l'assemblaggio di tre gruppi diversi che, in occasione del Natale del 2008, hanno riacquistato il loro originario movimento e sono stati esposti in alcune chiese di Calci. Oggi, grazie alla disponibilità del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, il presepe storico animato trova finalmente la sua giusta ubicazione nelle sale del Museo, nel meraviglioso contesto della Certosa di Calci.

La loro è una laurea speciale, un titolo che vale doppio, riconosciuto in Italia e Gran Bretagna: mercoledì 4 dicembre Luca Cinti e Marta Magazzini hanno discusso la loro tesi con il professor Gino Dini e, grazie all'accordo con la Cranfield University, hanno ottenuto la laurea magistrale in Ingegneria gestionale all'Università di Pisa e il Master of Science in Engineering and Management of Manufacturing presso l'Ateneo britannico. A partire dall'anno accademico 2011-2012, infatti, Cranfield ospita fino a quattro studenti l'anno provenienti dal corso di laurea pisano, che hanno così l'opportunità di conseguire il doppio titolo, vivendo un'esperienza unica in uno dei più prestigiosi atenei britannici. Alla discussione hanno portato i loro saluti anche il prorettore per la Promozione dell'internazionalizzazione Marco Guidi, e Franco Failli, presidente del corso di laurea in Ingegneria gestionale.

I due studenti pisani hanno trascorso un anno a Cranfield e questa esperienza di studio ha aperto loro anche le porte del mondo del lavoro: Luca, 24 anni di Viareggio, ritornerà presto in Inghilterra per lavorare alla Bentley Motors, dove ha già un posto che lo aspetta. Con la sua tesi ha studiato un modello di valutazione dei costi di dismissione di prodotti complessi come aerei, navi e centrali nucleari, ottenendo la votazione di 109/110. Anche Marta, 24 anni di Cecina, tornerà presto in Inghilterra per lavorare: dopo l'esperienza a Cranfield, è stata tre mesi in Portogallo per preparare la sua tesi, ospite presso l'azienda TMG Automotive, dove ha sviluppato un modello matematico per soddisfare la domanda finale del cliente. La commissione di laurea l'ha premiata con la votazione di 110/110 e lode.

"L'Ateneo si augura che il doppio titolo rilasciato con l'Università di Cranfield faccia da apripista a numerose altre iniziative simili, alcune delle quali sono ormai alla fase di lancio – ha detto Marco Guidi - I fondi appena attribuiti dal MIUR all'Università di Pisa per sostenere titoli doppi e congiunti sono un segnale che questa è la strada giusta per consentire ai nostri migliori studenti di acquisire un profilo internazionale, che apra loro una carriera brillante nel mondo del lavoro".

L'accesso degli studenti al percorso di doppio titolo è stabilito secondo due criteri ben precisi, ossia l'esito degli esami già sostenuti a Pisa durante il primo anno di corso, e la conoscenza della lingua inglese. Una volta selezionati, i ragazzi hanno la possibilità di frequentare e sostenere gli esami del secondo e ultimo anno di corso presso l'Università di Cranfield, oltre che lavorare a un progetto di gruppo, con la collaborazione di aziende inglesi, e a una tesi finale, da sviluppare individualmente.

"La possibilità di conseguire sia il titolo di ingegnere magistrale in Ingegneria gestionale presso l'Università di Pisa, sia quello di Master of Science in Engineering and Management of Manufacturing Systems rilasciato dall'ateneo di Cranfield – dichiara il professor Franco Failli - rappresenta indubbiamente un importante riconoscimento internazionale della validità dei nostri metodi di insegnamento ed è indubbiamente un "fiore all'occhiello" non solo per il nostro corso di laurea, ma anche per tutta l'Università di Pisa".

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Nella stessa sessione di laurea, grazie all'opera di assistenza e coordinamento dell'avvocato Adarosa Ruffini, docente a contratto di Normazione integrata della logistica e dei trasporti, ha ottenuto il titolo di Ingegnere gestionale magistrale con la votazione di 107/110 anche Massimo Maria Barbato, che si è laureato con una tesi riguardante lo sviluppo di una analisi svolta in collaborazione con ISO (International Organization for Standardization) e UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) che è rivolta all'individuazione di criteri oggettivi per la determinazione del valore economico insito nell'applicazione sistematica delle diverse normative nazionali e internazionali all'interno delle imprese. La tesi, giudicata da ISO il miglior lavoro internazionale presentato nel contesto di tali studi, culmina nella pubblicazione di un volume della collana "ISO International case studies", e testimonia ancora una volta la validità degli studi e l'importanza del corso di laurea in Ingegneria gestionale.

Mercoledì, 30 Luglio 2014 14:26

«Dal Nobel per lo Z al Nobel per l’Higgs»

Mercoledì 4 dicembre, alle ore 15.00, nell'Aula magna del Polo Fibonacci, in Largo Bruno Pontecorvo, si terrà l'incontro "Dal Nobel per lo Z al Nobel per l'Higgs", un'iniziativa che intende ricordare la scoperta dei bosoni W/Z del 1982-83 - che ha portato al premio Nobel per Carlo Rubbia e Simon Van Der Meer nel 1984 - e la scoperta del bosone di Higgs del 2012 - che ha portato all'assegnazione del premio Nobel a Peter W. Higgs e François Englert nel 2013. All'incontro, presieduto da Francesco Fidecaro, direttore del dipartimento di Fisica dell'Ateneo, parteciperanno Mario Calvetti (Università di Firenze e INFN), Luigi Di Lella (CERN), Vincenzo Cavasinni (Università di Pisa e INFN). L'iniziativa è promossa dal dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa, dalla Sezione INFN di Pisa e dal Consiglio degli studenti.

La scoperta dei bosoni W e Z, mediatori delle interazioni elettrodeboli, ha segnato un traguardo essenziale per la comprensione della fisica delle particelle elementari. Saranno ricordate le motivazioni teoriche per l'esistenza di queste particelle e le sfide sperimentali affrontate per la messa in opera del collisionatore protone-antiprotone al CERN e degli apparati sperimentali, UA1 e UA2, necessari per la loro scoperta. L'origine della massa di queste particelle, tuttavia, è stato uno degli interrogativi teorici e sperimentali più importanti degli anni seguenti.

La teoria proposta da Higgs, Englert e Brout nel 1964 risolveva questo problema ipotizzando l'esistenza di una nuova particella, il bosone di Higgs. La ricerca di questa particella ha motivato la costruzione e messa in opera al CERN di uno dei più grandi esperimenti scientifici mai concepiti costituito dal collisionatore per protoni, LHC, e dai due rivelatori ATLAS e CMS. La scoperta del bosone di Higgs nel 2012 è stato il coronamento di anni di ricerche di una comunità di ricercatori, tecnologi e tecnici provenienti dai quattro continenti. Uno dei canali per dimostrare l'esistenza dell'Higgs è stato la misura del suo decadimento in coppie di bosoni Z in cui il bosone Z, scoperto 30 anni prima, diventa uno strumento di ricerca di nuovi segnali di fisica.

Agli esperimenti UA2, ATLAS e CMS hanno dato contributi fondamentali docenti e ricercatori dell'Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore e della Sezione di Pisa dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Tra i 10 progetti che hanno vinto il premio "Dall'idea all'impresa" al concorso "Gaetano Marzotto" c'è anche "IVTech", nascente spin off dell'Università di Pisa ospitata al Centro di Ricerca "E. Piaggio". La start-up si occupa di produrre tecnologia innovativa come supporto alla ricerca in-vitro, al fine di ridurre i test su animali. Le giovani imprese sono state premiate il 28 novembre a Valdagno, la "città sociale" in provincia di Vicenza che ha rivestito un ruolo chiave nel progetto di imprenditoria di Gaetano Marzotto. "Dall'Idea all'Impresa" era la categoria riservata ai giovani sotto i 35 anni: i 10 premi, dal valore complessivo di 300.000 euro, saranno corrisposti in servizi e consisteranno in un periodo di residenza all'interno di incubatori d'impresa con programmi dedicati, per trasformare le idee in impresa.

L'idea IVTech, lanciata dagli ingegneri Tommaso Sbrana, Serena Giusti, Giorgio Mattei e dalla professoressa Arti Ahluwalia, propone di produrre e commercializzare innovativi sistemi per colture cellulari in-vitro e diffondere quelli già sviluppati dal gruppo di ricerca presso il Centro di Ricerca "E. Piaggio". Tra gli obiettivi principali della start up, c'è anche la formazione di ricercatori e tecnici nell'ambito della ricerca in-vitro. Grazie al premio vinto, IVTech sarà incubata presso Fondazione Filarete.

Il Premio "Gaetano Marzotto"

Promosso e ideato dall'Associazione Progetto Marzotto, il concorso vuole creare le condizioni ambientali per un cambio di paradigma, sostenendo la nascita di nuova impresa in Italia, fondata sul virtuoso connubio tra capacità imprenditoriale e visione sociale, sull'esempio di quanto fece nella prima metà del secolo scorso Gaetano Marzotto, l'inventore del welfare integrato aziendale, fondatore a Valdagno della città sociale; un modello successivamente perseguito con altrettanta determinata passione dal figlio Giannino Marzotto, scomparso nel 2012, autorevole testimone e mentore di Progetto Marzotto e dell'omonima Associazione, da lui fortemente incoraggiati nel 2010, come ha avuto modo di sottolineare più volte il nipote Matteo Marzotto, attuale Presidente dell'Associazione: "Da più di 175 anni la nostra famiglia è impegnata industrialmente e culturalmente con progetti tesi alla crescita del nostro Paese e allo sviluppo della sua società. Tra questi, il Premio Gaetano Marzotto, che da tre anni è tornato a vivere con una progettualità nuova, volta al mondo dell'imprenditoria di ricerca e dell'innovazione attenta anche alle ricadute occupazionali e socio-culturali sul territorio; un progetto unico per il coinvolgimento attivo delle tante energie italiane, dai giovani imprenditori alle Università, dagli incubatori agli investitori, dai Ministeri alle Associazioni di categoria, ai giovanissimi start upper, che non si esaurisce in un semplice assegno, seppur importante, ma nella costruzione quotidiana di un ecosistema dell'innovazione in Italia, che segni il passo del nostro Paese".

"Guarda come Parlano" è il nome di un prototipo che serve a conoscere politici e personalità del mondo dello spettacolo (e non solo) attraverso l'analisi del loro linguaggio. La demo, disponibile sul web (http://colinglab.humnet.unipi.it/Demo/), sembra quasi un video game, ma in realtà si tratta di un "gioco" serissimo realizzato secondo criteri assolutamente scientifici da Gianluca Lebani e Lucia Passaro del Laboratorio di Linguistica Computazionale del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa.

I personaggi analizzati sono in tutto 30 e per ognuno di loro sono state raccolte, da inizio agosto a inizio settembre 2013, interviste, dichiarazioni, discorsi in parlamento, post di blog ecc. per un totale di 533 documenti e di 466.755 parole.

"Per ogni personaggio abbiamo individuati i termini più frequenti e tipici che utilizza – ha spiegato Alessandro Lenci direttore del Laboratorio di Linguistica Computazionale - in modo tale da creare uno spazio popolato da persone interconnesse da parole da cui emergono dei veri e propri gruppi, posizionati più o meno vicini nello spazio anche in base al ruolo che hanno nella società. Per esempio, è stato individuato il gruppo dei calciatori: le cose di cui parlano più spesso sono il calcio, le partite, le squadre, i goal. I gruppi dei politici: tutti parlano di campagna elettorale, di elezioni, di cittadini, di legge elettorale, ma con sfumature significativamente diverse a seconda del loto orientamento".

"Guarda come Parlano" fa dunque emergere una geografia complessa che riunisce e intreccia personaggi di ogni genere con collegamenti a volte anche particolari. Per esempio ad usare di più la parola "Italia" è Nichi Vendola, seguito da Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi ed Enrico Letta. Beppe Grillo poi è il politico più vicino al gruppo delle persone dello spettacolo. Il giornalista Marco Travaglio e Daniela Santanché sono poi vicinissimi perché in realtà parlano delle stesse cose anche se su fronti opposti. Il termine "movimento" è poi assolutamente tipico di Grillo e c'è solo un altro politico che lo condivide, Silvio Berlusconi. Se invece si parla di "diritti umani", l'espressione è condivisa dal Dalai Lama e da Laura Boldrini (quasi a pari merito) seguiti poi da Emma Bonino.

"Attualmente – ha concluso Alessandro Lenci - stiamo estendendo queste metodologie anche all'analisi dei twit dei personaggi politici e inoltre stiamo sviluppando metodi computazionali per assegnare ai vari testi un indice di emotività, allo scopo di evidenziare le emozioni, ad esempio la rabbia, la speranza o la violenza, che sono evocate dalle parole usate nei discorsi dei personaggi pubblici".

Al taglio del nastro l'undicesima edizione del master, organizzato dal dipartimento di Giurisprudenza, in Giurista dell'economia e manager pubblico, volto a formare la figura professionale del giurista d'impresa, una professione sempre più ricercata e che rappresenta un'importante risorsa per aziende di ogni settore, quali, per esempio, banche, assicurazioni, società operanti nel mercato finanziario, associazioni imprenditoriali e professionali, aziende di grandi e medie dimensioni, enti pubblici.

Compito del consulente è, infatti, non solo risolvere, ma soprattutto segnalare all'azienda le opportunità correlate a nuove disposizioni normative o prevenire i problemi, valutando ex ante gli eventuali risvolti giuridici delle iniziative più importanti decise dal vertice aziendali. Nel giurista d'impresa si sposano così, in un'unica realtà, le figure del legale e del manager.

"C'è un gran bisogno di questa professione - spiega Antonio Marcello Calamia, direttore del master - perché finora ci sono solo molti operatori del diritto che agiscono dopo che le controversie sono sorte. Ma pensate a quanto potrebbe essere utile un giurista che avverte un'impresa che non può costruire uno scarico in un certo modo perché è contrario alle leggi vigenti in materia. Immaginate a quante controversie e infrazioni potrebbero essere evitate. Questa è infatti una figura strategica che agisce preventivamente e consultivamente. Abbiamo testimonianze di alcuni partecipanti alle precedenti edizioni del master che hanno trovato piena soddisfazione professionale e questo è per noi un grosso risultato". Negli ultimi anni abbiamo visto che i laureati in giurisprudenza e non solo, fanno sempre più carriera in azienda attraverso questa professione.

Quest'anno per festeggiare l'undicesima edizione e gli ottimi risultati raggiunti sono previste 3 agevolazioni fiscali a copertura parziale, attribuite in base a una graduatoria di merito, e alcune borse di studio a copertura totale offerte dalle nostre società partner. Saranno altresì organizzati convegni collaterali al corso in materie attinenti il master.

Il corso è stato accreditato dall'Ordine degli Avvocati di Pisa per l'attribuzione dei crediti necessari ai professionisti per la propria formazione continua. Secondo il criterio della territorialità, tale accreditamento produce automaticamente l'effetto di riconoscimento dei crediti da parte di tutti gli altri Ordini territoriali;

Archiviati i buoni risultati dello scorso anno, sia in termini di iscritti che di opportunità lavorative prodotte attraverso gli stage, in questa edizione è stato ampliato l'elenco delle società e degli enti convenzionati: per l'occasione è stato prodotto un video consultabile sul sito del master.

Il master durerà un anno. Le lezioni (260 ore) si svolgeranno il venerdì, dalle ore 16.30 alle ore 19, e il sabato mattina dalle ore 9 alle ore 13 proprio per consentire di frequentare le lezioni anche a chi già lavora. Avranno inizio il 10 gennaio del 2014. I posti disponibili vanno da un minimo di 10 a un massimo di 50, il costo è di euro 3.000,00.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il bando sul sito internet www.mastergemp.it

Domenica 1 dicembre, con inizio alle ore 9.00, presso il campo della Polisportiva Porta a Piagge, si svolgerà il Triangolare di beneficenza intitolato al Vigilie del Fuoco Saverio Masi. La manifestazione vedrà impegnata per la prima volta la squadra di calcio dell'Università di Pisa, che si scontrerà con la squadra dei Vigili del Fuoco e la squadra Pisa V.I.P. Adiacente al campo sportivo sarà allestita "pompieropoli", un'area attrezzata per far avvicinare i bambini, giocando, al mondo dei pompieri: un percorso a ostacoli, una camera a fumo, lo spegnimento di un incendio (simulato), la discesa dalla "rapida". Alla fine ai bambini sarà rilasciato un attestato. Ingresso a offerta libera, tutti i proventi saranno devoluti all'Agbalt, l'Associazione genitori per la cura e l'assistenza ai bambini affetti da leucemia e tumore, l'acquisto di apparecchiature mediche.

Si terranno venerdì 29 e sabato 30 novembre, nell'Aula Magna del dipartimento di Economia e management, le due giornate di studio su Giuseppe Toniolo dal titolo "Economia sociale, diritti, cooperazione". Il convegno è organizzato dall'Associazione italiana per la storia del pensiero economico, di cui è presidente il rettore Massimo Augello, con la collaborazione dello stesso dipartimento di Economia e management.

Presieduto dal professor Piero Barucci, dell'Università di Firenze, l'appuntamento sarà suddiviso in quattro sessioni di lavoro, che approfondiranno i molteplici aspetti della biografia scientifica dell'illustre economista e sociologo, senza dubbio una delle figure più rilevanti e influenti della cultura italiana tra la seconda metà del XIX e i primi decenni del XX secolo, le cui idee hanno avuto e continuano ad avere un forte impatto sulla società contemporanea.

La figura di Giuseppe Toniolo è stata analizzata ed esaltata per il ruolo svolto all'interno del movimento cattolico e nell'elaborazione e divulgazione della dottrina sociale cristiana, così come nella letteratura dedicata alla ricostruzione storica della nascita e dello sviluppo di organismi e partiti politici che si richiamano a quei valori.

Accanto a questo filone di studi, se ne è sviluppato un altro più interessato ai suoi contributi scientifici nel campo dei saperi economico-sociali, in particolare per quanto riguarda le ricerche di carattere applicato, storico e teorico, l'economia del lavoro, la politica economica e la storia del pensiero economico.

Nato a Treviso nel 1845, Giuseppe Toniolo ha avuto uno strettissimo legame con l'Università di Pisa, dove è approdato nel 1879 come professore prima di Economia e poi di Economia politica, con l'incarico anche di Statistica, per rimanerci fino alla morte, nel 1918, contribuendo in modo decisivo - con quasi quarant'anni di illuminato magistero - allo sviluppo della Scuola pisana di studi economici.

Il programma completo del convegno è disponibile all'indirizzo: www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/1202-economia-sociale-diritti-cooperazione

Mercoledì, 30 Luglio 2014 14:16

Matricole ad Agraria in costante crescita

Il 51% degli immatricolati è donna, con una forte presenza di studenti stranieri, europei, asiatici e sudamericani, e un incremento particolare di ragazzi che scelgono di iscriversi al corso di laurea in Viticoltura ed Enologia. È questo il ritratto delle matricole del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali (ex facoltà di Agraria) dell'Università di Pisa che negli ultimi anni ha registrato un progressivo aumento di iscritti alle lauree triennali, in particolare a partire dall'anno accademico 2010-2011 quando, rispetto all'anno precedente, si è ottenuto un +30%, confermato anche l'anno seguente con un +16%. E la crescita continua anche quest'anno: al 5 novembre gli immatricolati erano 260, contro i 246 del 2012.

«Dal 2009 ad oggi, nelle ex facoltà di Agraria - ora dipartimenti - del nostro Paese, si è registrato un vero e proprio boom di iscritti, con un aumento generale pari al 45% e che, nelle università del Nord Italia, ha raggiunto il +134% - commenta il professor Rossano Massai, direttore del dipartimento - Un dato in controtendenza con il calo generale delle iscrizioni all'università, che negli ultimi cinque anni si sono ridotte di circa il 13% a livello nazionale, e che dà un segnale del forte cambiamento culturale in atto, con scelte di studio più orientate all'economia reale».

Una possibile spiegazione di tale aumento di iscritti è la crescita di opportunità nel settore agricolo, dovuta anche al fatto che negli ultimi anni si sono sviluppati nuovi mestieri, tant'è che circa il 70% delle imprese create da giovani opera in attività multifunzionali come l'agriturismo, le fattorie didattiche, la vendita diretta dei prodotti tipici, la trasformazione aziendale del latte in formaggio e delle olive in olio, la produzione di pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici.

Particolare è il forte incremento degli immatricolati (circa il 53% in 3 anni) al corso di laurea in Viticoltura ed Enologia: «In questo caso la forza trainante è data da un prodotto, il vino, fortemente caratterizzato dal territorio di produzione - commenta Massai – In questo settore i giovani riconoscono non solo uno sbocco lavorativo ma anche uno strumento di affermazione sociale e di riconquista di un patrimonio storico-culturale legato al territorio che altrimenti andrebbe perso per sempre».

Giovedì 28 novembre, alle 10.30, nell'Aula 1 del Polo Piagge, la presidente dell'Associazione "Abuelas de Plaza de Mayo", Estela Carlotto, incontrerà gli studenti dell'Università di Pisa. Nell'occasione interverranno Alessandra Guidi, prorettore per l'internazionalizzazione dell'Ateneo pisano, Maurizio Vernassa, docente del dipartimento di Scienze Politiche, Hugo Estrella, del Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace, Giovanna Pagani, presidente di WILPF Italia - Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà, Massimo De Santi, presidente CIEP - Comitato Internazionale Educazione per la Pace, Carlos Cherniak, capo dell'Ufficio politico e diritti umani dell'Ambasciata Argentina, e Buscarita Roa, Abuela de Plaza de Mayo.

Nel 1977 la figlia di Estela Carlotto, Laura Estela, è stata sequestrata mentre era incinta di tre mesi ed è stata in seguito assassinata dai militari argentini dopo aver partorito. Da allora Estela Carlotto, insieme alle altre donne dell'associazione "Abuelas de Plaza de Mayo" è impegnata per ottenere giustizia per tutti i desaparecidos argentini e per rintracciare i bambini nati da madri sequestrate e consegnati a famiglie considerate "affidabili" dalla dittatura militare.

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