Mario Campa
Il professor Mario Campa è nato a Locorotondo (Bari) nel 1943.
È stato nominato ordinario di Microbiologia all'Università di Pisa nel 1988.
Nel corso della sua carriera è stato a lungo preside della facoltà di Medicina e Chirurgia, direttore del dipartimento di Biomedicina sperimentale, infettiva e pubblica e direttore della Scuola di specializzazione in Microbiologia e Virologia.
Nel 2003 è stato insignito dell'Ordine del Cherubino.
Domenico Cerri
Il professor Domenico Cerri ha conseguito la laurea in Scienze delle produzioni animali presso la facoltà di Medicina veterinaria dell'Università di Pisa nel 1982. Nel 1988 ha intrapreso la carriera accademica come ricercatore di Malattie infettive degli animali domestici presso la facoltà di Medicina veterinaria di Pisa. Nel 1998 è risultato vincitore di un concorso per professore associato bandito dall'Università di Milano ed è stato chiamato dalla facoltà di Medicina veterinaria di Pisa a ricoprire la cattedra di Microbiologia applicata alle produzioni animali. Nel 2004 è risultato vincitore di concorso a professore ordinario nel medesimo settore scientifico e ha successivamente assunto la titolarità in Microbiologia applicata alle produzioni animali e in Microbiologia generale e Immunologia veterinaria.
L'attività di ricerca di Domenico Cerri si è focalizzata sulle malattie infettive batteriche, in particolare la brucellosi, la leptospirosi e la salmonellosi, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti eziologici ed epidemiologici, la patogenesi, la diagnostica, il controllo e la profilassi. Molte di queste ricerche, in collaborazione con studiosi di molti Istituti zooprofilattici italiani, hanno offerto un importante contributo all'approfondimento delle conoscenze relative alla brucellosi e alla leptospirosi dei ruminanti, oltre che allo studio dell'antibiotico-resistenza delle salmonelle isolate dagli animali in produzione zootecnica e dagli alimenti di origine animale. Negli ultimi anni l'attività scientifica di Domenico Cerri si è indirizzata sulla Microbiologia applicata alle produzioni animali, con particolare attenzione alle caratteristiche igienico-sanitarie del latte prodotto in Toscana, alle microflore lattiche isolate dai formaggi tradizionali toscani a latte crudo e all'allestimento di starter autoctoni da impiegare nella produzione dei formaggi tradizionali toscani. Tali ricerche sono state realizzate in collaborazione con ricercatori dell'Istituto lattiero caseario sperimentale di Lodi, del Department of Food Science and Human Nutrition dell'Università dell'Illinois di Urbana Champaign, negli Stati Uniti, e del Departamento de Tecnología de Alimentos, Nutrición y Bromatología dell'Università di Murcia in Spagna.
Domenico Cerri è autore di oltre 150 lavori scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali. Svolge attività di referee per diverse riviste scientifiche. Ha fatto parte di commissioni dell'Istituto superiore di Sanità e ha partecipato alle commissioni istituite dalla Regione Toscana per la regolamentazione del trasporto e della trasformazione del latte ovi-caprino e per la realizzazione della Piramide alimentare toscana.
Dall'anno 2002 al 2008 Domenico Cerri è stato presidente del consiglio di corso di laurea in Scienze e tecnologie delle produzioni animali; dal 2010 al 2012 ha svolto inoltre l'incarico di vicedirettore del dipartimento di Patologia animale, profilassi ed igiene degli alimenti. Dal 2006 a oggi è direttore della Scuola di specializzazione in Sanità animale, allevamento e produzioni zootecniche e dal 2011 dirige il master in Scienze degli alimenti: qualità, sicurezza e nutrizione umana.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino al professor Domenico Cerri.
Maria Cristina Breschi
La professoressa Maria Cristina Breschi si è laureata con lode in Farmacia all'Università di Pisa nel 1970. Ha iniziato la sua attività accademica nel 1971 prima come assistente incaricato e dal 1976 come assistente ordinario di Farmacologia nella facoltà di Farmacia dell'Università di Pisa. Nello stesso anno è stata nominata professore incaricato di Saggi e dosaggi farmacologici. Dal 1982 al 2002 ha ricoperto il ruolo di professore associato di Farmacologia e Farmacognosia e nel 2002 quello di professore ordinario di Farmacologia presso la facoltà di Farmacia dell'Università di Pisa.
La sua attività didattica, particolarmente intensa e articolata, si è svolta negli anni nell'ambito di diversi corsi di laurea, Scuole di specializzazione, master e dottorati di ricerca.
L'attività scientifica di Maria Cristina Breschi ha riguardato la modulazione farmacologica delle funzioni cardiovascolari e respiratorie in modelli di patologia. In particolare le ricerche hanno riguardato il ruolo dell'adenosina, dei mediatori del sistema NANC, del sistema cannabinoide sulle risposte contrattili della muscolatura liscia; gli effetti di attivatori dei canali del potassio, dell'ossido di azoto e dell'H2S sia a livello dell'apparato cardiovascolare che respiratorio, che hanno permesso di ottenere interessanti ibridi farmacologici dotati di duplice attività terapeutica; la valutazione di farmaci attivi su aspetti caratterizzanti la patologia asmatica; il ruolo delle microparticelle nelle patologie infiammatorie delle vie aeree.
Maria Cristina Breschi è autrice di circa 150 pubblicazioni su riviste internazionali recensite, dieci contributi in volumi e numerose partecipazioni a congressi nazionali e internazionali. È membro della Società italiana di Farmacologia, del Collegio nazionale dei farmacologi universitari e del Gruppo di lavoro di Farmacognosia; fa parte dell'Albo dei revisori del MIUR e del comitato editoriale dell'International Journal of Medicinal Chemistry e ha svolto attività di referee per riviste internazionali.
Dal 2002 al 2006 è stata presidente del corso di laurea in Informazione scientifica sul farmaco e vicepresidente nei quattro anni successivi; dal 2007 è presidente del corso di laurea specialistica in Farmacia dell'Università di Pisa.
Nel 1980 ha ricevuto un incarico dal Ministero degli Affari Esteri per lo svolgimento di un semestre di insegnamento in discipline farmacologiche presso l'Università somala di Mogadiscio.
Nel 1998 ha promosso l'istituzione della Scuola di specializzazione in Farmacia ospedaliera della quale è stata direttore fino al 2010 e successivamente presidente del Comitato ordinatore fino a oggi.
Dal 2002 al 2005 è stata direttore del Centro interdipartimentale di ricerche di Farmacologia clinica e terapia sperimentale. Dal 2000 al 2013 è stata presidente della Commissione per la sperimentazione clinica dei farmaci dell'Azienda USL 2 di Lucca.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino alla professoressa Maria Cristina Breschi.
Mauro Rosi
Il professor Mauro Rosi si è laureato in Scienze geologiche all'Università di Pisa nel 1974. È stato professore associato dal 1983 al 2001, anno in cui è stato chiamato dall'Università di Pisa come professore ordinario di Geochimica e Vulcanologia.
Nella sua carriera Mauro Rosi ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo delle Scienze della Terra con i suoi studi sui vulcani attivi in Italia e all'estero. Ha prodotto oltre cento pubblicazioni su riviste internazionali e nazionali di grande prestigio. I suoi parametri bibliometrici (Hindex = 30 con oltre 2500 citazioni) certificano l'elevato impatto della sua produzione scientifica.
Tra i lavori di particolare risalto vanno ricordati i volumi sull'attività vulcanica di Stromboli e dei Campi Flegrei e sulla valutazione della pericolosità vulcanica in tali aree. Importanti lavori scientifici hanno riguardato anche molti vulcani del Sud America e delle Filippine, studi che poi hanno portato alla pubblicazione di quattro carte geologiche di sistemi vulcanici cruciali. Nel 1987, in collaborazione con Alessandro Sbrana, è stato editor di un volume speciale sui Campi Flegrei pubblicato nella collana Quaderni della Ricerca Scientifica del CNR nel 1987. Si è anche occupato della gestione delle crisi vulcaniche in Italia e all'estero, prevalentemente in Sud America e in Asia.
Mauro Rosi è stato fin dal 1993 Associate Editor della più prestigiosa rivista scientifica in ambito vulcanologico, il Bulletin of Volcanology.
È stato segretario della International Commission for Mitigation of Volcanic Disasters e leader della Commission on Explosive Volcanism della Associazione internazionale di Vulcanologia e Chimica dell'Interno della Terra (IAVCEI). Nel 2010 è stato presidente dell'85° Congresso della Società geologica italiana. Nel 2013 ha organizzato a Pisa il IX Forum Italiano di Scienze della Terra. Ha diretto per sei anni il dipartimento di Scienze della Terra. È attualmente presidente della Federazione italiana di Scienze della Terra per il biennio 2013-2014.
Il suo impegno e la sua competenza gli hanno valso solidissime collaborazioni con ricercatori e istituzioni di ricerca italiani, statunitensi, inglesi e francesi, anche attraverso il frequente coinvolgimento in commissioni nazionali e internazionali istituite per contribuire alla gestione di crisi vulcaniche. Mauro Rosi ha anche svolto il ruolo di consulente per conto di autorità governative e organismi internazionali fra cui le Nazioni Unite per l'assunzione di decisioni in materia di protezione civile. Nell'ambito di questa attività è da mettere in evidenza la sua partecipazione alla commissione europea per la preparazione dei piani di Protezione civile in Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia.
Forte di queste esperienze, Mauro Rosi è stato chiamato nel 2005 a fare parte della Commissione Grandi Rischi del Dipartimento nazionale della Protezione Civile, commissione della quale è diventato vicepresidente nel 2012. Dal 2012 è membro della giunta di consulenza scientifica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nel 2013 è stato nominato direttore dell'Ufficio rischio sismico e vulcanico della Protezione civile.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino al professor Mauro Rosi
Stefano Del Prato
Il professor Stefano Del Prato si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia nel 1978.
Si è quindi specializzato in Endocrinologia nel 1981 e in Medicina interna nel 1987. Dalla laurea al 1983 è stato medico interno presso la facoltà di Medicina dell'Università di Padova e dal 1983 ha ricoperto la posizione di Post-Doctoral Fellowship in Endocrinology alla Yale University di New Haven, in Connecticut.
Dal 1990 è Clinical Associate Professor of Medicine alla University of Texas.
Dal 1990 al 2000 ha ricoperto il ruolo di professore associato in Malattie del metabolismo presso l'Università di Padova e dal 2000 al 2001 è stato associato in Endocrinologia presso l'Università di Pisa, dove è stato nominato professore ordinario nello stesso settore disciplinare dal 2001. Dal 2010 al 2012 ha ricoperto il ruolo di direttore del dipartimento di Endocrinologia e Metabolismo, Ortopedia e Traumatologia, Medicina del lavoro.
Dal 2012 è professore onorario della Universidad Peruana Cayetano Heredia di Lima, in Perù.
È risultato vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali incluse la borsa di studio "Ricerca Tecnologica" del CNR e la borsa di studio N.A.T.O., entrambe presso la Yale University.
Ha svolto ricerche avanzate nel settore del metabolismo con particolare riferimento a studi sul diabete di tipo II.
Il riconoscimento scientifico per le sue ricerche si è manifestato con l'attribuzione di importanti cariche nella Società italiana di Diabetologia fino a ricoprire, dal 2012 a oggi, quella di presidente.
È revisore di numerose riviste internazionali di grande prestigio come il New England Journal of Medicine e partecipa a oltre 10 editorial boards di riviste internazionali.
È socio di numerose società scientifiche nazionali e internazionali ed è autore o co-autore di oltre 500 pubblicazioni di alto impatto scientifico. Ha inoltre presentato lavori scientifici a oltre 700 congressi e meeting nazionali e internazionali in ogni parte del mondo.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino al professor Stefano Del Prato.
Fabrizio Broglia
Il professor Fabrizio Broglia si è laureato in Matematica all'Università di Pisa nel 1971.
Nel 1973 ha assunto l'incarico di assistente di Geometria presso la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Pisa, dove è diventato nel 1982 professore associato di Geometria algebrica. Dal 2001 è professore ordinario di Geometria, prima presso la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Pisa e poi presso il nuovo dipartimento di Matematica.
Dal 2002 è il direttore del corso di dottorato in Matematica e dal 2009 è anche presidente della Scuola di dottorato in Scienze di base "Galileo Galilei". Dal 2007 al 2009 è stato inoltre direttore della Scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario di Pisa.
L'attività di ricerca di Fabrizio Broglia riguarda principalmente, ma non esclusivamente, la geometria algebrica e analitica reale, campo di ricerca in cui ha ottenuto numerosi e significativi risultati di alto livello internazionale. Fra i lavori più recenti vale la pena citare quelli dedicati al diciassettesimo problema di Hilbert, riguardanti la possibilità di scrivere come somma di quadrati una funzione analitica reale non negativa; e quelli sull'estensione al caso analitico reale del classico Nullstellensatz valido in geometria algebrica.
Nella produzione scientifica di Fabrizio Broglia sono da segnalare anche i lavori sulla decidibilità, calcolabilità e complessità di procedure per la soluzione di problemi di geometria algebrica reale, in cui con tecniche innovative ha ottenuto risultati all'avanguardia che, superando il campo specifico della geometria, riguardano i campi della logica matematica e della teoria della complessità algoritmica.
Fabrizio Broglia è stato anche più volte responsabile per l'Italia di network europei, e di azioni integrate Italia-Spagna. È autore di circa 50 pubblicazioni su riviste internazionali e atti di convegni internazionali, e di un manuale didattico di ampia diffusione. Dal 2001 è membro del comitato scientifico del Museo Galilei.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino al professor Fabrizio Broglia.
Nicoletta De Francesco
La professoressa Nicoletta De Francesco si è laureata con lode nel 1974 in Scienze dell'Informazione presso la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Pisa. Dal 1981 al 1988 è stata ricercatrice presso il dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa. Dal 1989 è stata professore associato, per un anno a Salerno e poi presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa. Dal 2000 è professore ordinario di Sistemi per l'elaborazione delle informazioni. Ha svolto un'ampia e diversificata attività didattica, prima nel corso di laurea in Informatica e poi in quello di Ingegneria informatica. È membro del collegio del corso di dottorato in Ingegneria dell'Informazione.
È autrice di più di 80 pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali e atti di congressi internazionali. È stata responsabile e ha partecipato a molti progetti di ricerca nazionali e internazionali ed è revisore di riviste internazionali. La sua attività di ricerca si è svolta principalmente nell'ambito dei metodi formali per la specifica e verifica dei sistemi concorrenti e distribuiti. Negli anni Ottanta e Novanta è stata co-autrice di importanti lavori, ampiamente citati, che presentavano idee innovative sul debugging e la prototipazione dei sistemi concorrenti, come pure nuove metodologie, basate su semantiche non-standard, per il controllo di proprietà: il risultato principale di questo periodo è stata la definizione di una nuova logica modale basata su azioni, che permette verifiche molto efficienti.
Successivamente ha applicato tecniche di interpretazione astratta alla verifica del flusso di informazione sicuro nel codice. Un importante risultato in questo campo è stata la definizione di un verificatore Java di ridotta occupazione di memoria, e quindi adatto a essere utilizzato su sistemi embedded come le smart card. Un altro lavoro basato su Interpretazione Astratta per il bytecode Java ha ricevuto il "Wilkes award" dalla rivista "The Computer Journal" della Oxford University Press per il miglior lavoro pubblicato nel 2010.
Attualmente il suo campo di ricerca è quello dell'applicazione dei metodi formali ai sistemi biologici: ultimo risultato rilevante è stato un algoritmo più efficiente di quelli esistenti per la riduzione dei pedigree di grosse dimensioni attraverso l'eliminazione dei genotipi impossibili.
Alla intensa attività di didattica e di ricerca ha affiancato importanti impegni istituzionali. Nel 2002 è stata vicepreside della facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa. Dal 2003 al 2010 è stata prorettore per la Didattica dell'Università di Pisa e ha gestito il complesso passaggio dei corsi di laurea dal vecchio al nuovo e poi al nuovissimo ordinamento. Ha contribuito a promuovere la costituzione del Polo di Sistemi logistici dell'Università di Pisa a Livorno, del cui Comitato scientifico ed esecutivo è presidente. È stata membro del Comitato esecutivo del corso di laurea di Scienze del Turismo che si svolge a Lucca. È presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Galileo Galilei e della Fondazione Premi e Borse di studio dell'Università di Pisa ed è membro del Comitato d'onore dell'Internet Festival di Pisa.
Dal 2010 è prorettore vicario dell'Università di Pisa e ha contribuito in maniera significativa alla costruzione del nuovo assetto dell'Ateneo a seguito della recente riforma. Fino al 2012 è stata delegata del rettore alla comunicazione e membro di diritto del Senato accademico e del Consiglio di Amministrazione dell'Ateneo.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino alla professoressa Nicoletta De Francesco.
Mario Gabriele
Il professor Mario Gabriele ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1976 all'Università di Pisa.
Ricercatore universitario nel settore Otorino, Oculistica, Odontoiatria dal 1980 al 1994, poi professore associato per il settore Chirurgia maxillo-facciale e Chirurgia odontostomatologica, dal 2000 è diventato professore ordinario di Chirurgia speciale odontostomatologica e maxillo facciale e successivamente di Malattie odontostomatologiche.
È stato vicedirettore del dipartimento di Scienze odontostomatologiche e presidente del corso di laurea in Igiene dentale dal 1997 al 2000; presidente del corso di laurea magistrale in Odontoiatria e protesi dentaria dal 2000 al 2012; direttore del corso di perfezionamento in Chirurgia orale dal 1996 al 2000 e poi del master in Chirurgia orale e di urgenza odontostomatologica dal 2000 a oggi. Dal 2004 al 2006 è stato presidente della Società italiana di Chirurgia odontostomatologica.
È autore di oltre di 220 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali, con originali contributi nei settori di Chirurgia ricostruttiva e rigenerativa del distretto oro-maxillo-facciale e di Farmacocinetica di antibiotici e antinfiammatori nei tessuti del cavo orale. Ha condotto studi sull'osteointegrazione di superfici di titanio innovative e guida attualmente un gruppo di ricerca leader nella chirurgia dei tessuti parodontali. È stato inoltre uno dei primi al mondo a descrivere e condurre trial sull'osteonecrosi delle ossa mascellari indotta dai farmaci bifosfonati.
Nel 2013 è risultato vincitore dell'"Earl Robinson Award for Periodontal Research" della American Accademy of Periodontology.
È stato responsabile scientifico di vari progetti ministeriali, tra i quali il PRIN nel 2008 e nel 2009. È membro del collegio di dottorato in Chirurgia sperimentale ricostruttiva della Seconda Università di Napoli e della Scuola di dottorato in Parodontologia sperimentale dell'Università degli Studi Milano Bicocca.
Rilevante è stato poi il suo impegno e il suo contributo alla programmazione, strutturazione e pianificazione del corso di laurea in Odontoiatria fin dall'inizio della sua istituzione.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino al professor Mario Gabriele.
Paolo Scapparone
Il professor Paolo Scapparone si è laureato in Scienze politiche all'Università di Pisa nel 1975.
Nel 1978 ha ricoperto il ruolo di assistente incaricato presso la facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Pisa; dal 1978 al 1982 ha ricoperto lo stesso ruolo presso la Scuola Sant'Anna dove nel 1982 è divenuto ricercatore. Nel 1983 si è trasferito presso la facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Pisa. Dal 2000 è stato professore straordinario e dal 2003 professore ordinario di Economia politica presso la facoltà, poi diventata dipartimento di Economia e Management. Ha inoltre svolto un'intensa attività di insegnamento presso i dottorati di Economia politica delle Università di Pisa e di Siena.
Paolo Scapparone ha contribuito attivamente alla vita dell'Ateneo. Dal 2002 al 2010 è stato presidente del corso di laurea specialistico aggregato in Scienze economiche e negli stessi anni ha fatto parte del Nucleo di valutazione interna.
Dal punto di vista scientifico, in oltre 30 anni di attività, ha contribuito in maniera continuativa e originale a temi di frontiera nei quali si è distinto per rigore metodologico, alta competenza e qualificazione. La sua attività di ricerca si è incentrata principalmente sulla teoria della scelta e sulla teoria dell'equilibrio economico generale. Nel primo ambito, ha studiato le proprietà delle relazioni di preferenza e le loro conseguenze sulle scelte osservabili del consumatore; ha indagato a lungo anche la teoria delle preferenze rivelate, rimuovendo l'ipotesi di regolarità delle preferenze che caratterizzava in origine questo approccio. Nel secondo ambito, ha cercato di generalizzare i teoremi di esistenza e di ottimalità dell'equilibrio di nuovo al caso in cui le preferenze dei consumatori non sono regolari, impiegando a questo fine strumenti matematici tra i più avanzati.
Di recente, ha iniziato ad approfondire anche altri temi, come la classificazione dei beni in specie diverse in base alle loro caratteristiche puramente economiche; alcune forme di interazione sociale, tra cui in particolare il fenomeno dell'altruismo in ambito economico; il problema della deduzione delle probabilità soggettive dalle preferenze nella teoria delle scelte in condizioni di incertezza.
Si è infine occupato di storia dell'analisi economica, con particolare riguardo alle teorie della domanda e dell'ottimalità di Pareto.
Su questi argomenti ha pubblicato una ventina di articoli, apparsi su riviste italiane e internazionali o in volumi collettanei. Nel 1996 ha dato alle stampe il volume Lezioni di economia matematica. Nel 2013 e nel 2014 ha pubblicato i due volumi del Corso di economia politica, che contengono il materiale didattico elaborato in oltre venticinque anni di insegnamento.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino al professor Paolo Scapparone.
Francesca Giardina
La professoressa Francesca Giardina si è laureata con lode nella facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Pisa nel 1976 e nello stesso anno ha completato i suoi studi come allieva della Scuola Superiore Sant'Anna, conseguendo il diploma con lode. È stata borsista del CNR all'Università di Pisa e, in seguito, presso la Prima Università di Parigi Panthéon-Sorbonne. All'Università di Pisa ha poi percorso tutta la sua carriera accademica prima come ricercatore, poi come professore associato e, dal 2000, come ordinario di Diritto privato.
Dalla tesi di laurea è nato il suo interesse verso i temi legati alla capacità della persona nel Diritto privato. Lo studio, mai interrotto, della materia minorile ha trovato espressione in numerosi saggi e contributi, rivelando un percorso di ricerca di straordinaria originalità, soprattutto nell'ottica dell'introduzione di nuove regole per la famiglia. Nel 1984 questo filone di ricerca è culminato in una monografia sulla condizione giuridica del minore che ha costituito un costante punto di riferimento per la dottrina e la giurisprudenza. Considerata uno dei massimi esperti di diritto dei minori, Francesca Giardina è stata relatrice in numerosi convegni nazionali e internazionali, su invito della comunità scientifica, del Consiglio Superiore della Magistratura e dell'Associazione nazionale dei magistrati minorili, nonché dell'Associazione avvocati per la famiglia. Nel 2006 è stata nominata coordinatrice delle attività dell'Ateneo per il progetto SCREAM contro lo sfruttamento dei minori, promosso dall'Organizzazione internazionale del lavoro e dall'UNICEF.
Gli studi in tema di responsabilità civile le hanno ispirato numerosi saggi, in particolare una monografia dedicata alla rilevanza del fatto illecito nelle relazioni familiari. Sempre in materia di responsabilità, è degno di rilievo il lavoro monografico che pone a raffronto responsabilità da inadempimento e responsabilità da fatto illecito.
In tempi più recenti, le sue ricerche si sono occupate del rapporto tra Diritto e Bioetica. Nel 2009 Francesca Giardina è stata nominata membro esperto di un gruppo di studio della Provincia di Pisa per l'istituzione di un registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento (il cosiddetto testamento biologico), preso poi a modello da altri enti territoriali. Nel 2012 ha partecipato a un gruppo di lavoro per elaborare un disegno di legge, depositato in Senato nel 2013, in materia di relazione di cura, consenso, urgenza medica, rifiuto e interruzione di cure e dichiarazioni anticipate. Nello stesso anno è stata nominata membro esperto del Comitato etico Area Vasta Nord Ovest dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana.
Francesca Giardina ha sempre contribuito alla vita dell'Ateneo pisano ricoprendo importanti cariche istituzionali: è stata presidente del corso di laurea in Diritto applicato, vicepreside della facoltà di Giurisprudenza e attualmente è presidente del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza. L'intensa attività istituzionale è stata abbinata a un costante impegno nella didattica testimoniato anche dalla collaborazione al Manuale di Diritto Privato, edito dalla casa editrice UTET.
È membro del comitato scientifico di varie riviste (tra cui la Nuova Giurisprudenza Civile Commentata e la Rivista di BioDiritto/BioLaw Journal), referee di collane editoriali e periodici scientifici, nonché socio effettivo dell'Associazione Civilisti Italiani.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l'Ordine del Cherubino alla professoressa Francesca Giardina.