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Paolo PezzinoSi concluderanno all'Università di Pisa i lavori della Commissione storica italo-tedesca sulla seconda guerra mondiale, nata per volontà dei governi dei due Paesi con l'obiettivo di contribuire alla creazione di una comune cultura della memoria. Al termine del mandato triennale, i cinque membri tedeschi e i cinque italiani, tra i quali vi è lo storico pisano Paolo Pezzino, terranno la riunione finale al rettorato dell'Ateneo pisano giovedì 22 e venerdì 23 marzo 2012. L'incontro servirà per definire la relazione conclusiva del progetto, che sarà consegnata ai rispettivi ministeri degli Esteri entro il mese di aprile.

L'idea di formare una Commissione di storici italiani e tedeschi per approfondire in modo congiunto il passato di guerra - in particolare il destino imposto agli internati militari italiani che furono deportati in Germania dopo l'8 settembre 1943 - era maturata in occasione del vertice bilaterale tenutosi a Trieste nel novembre del 2008. La Commissione era poi stata istituita nel marzo del 2009 e al suo interno erano stati nominati i professori Mariano Gabriele dell'Università "La Sapienza" di Roma, come speaker, Carlo Gentile dell'Università di Colonia, Paolo Pezzino dell'Università di Pisa, Valeria Silvestri della Sapienza e Aldo Venturelli dell'Università di Urbino, per la parte italiana; Wolfgang Schieder dell'Università di Colonia, come speaker, Gabriele Hammermann del Centro commemorativo di Dachau, Lutz Klinkhammer dell'Istituto storico germanico di Roma, Thomas Schlemmer e Hans Woller dell'Istituto di storia contemporanea di Monaco e Berlino, per la parte tedesca.

La Commissione non si è occupata delle problematiche giuridiche legate sia alle sentenze dei tribunali italiani su alcune richieste di risarcimento connesse a episodi bellici che ai relativi ricorsi presentati dalla Germania. Da ultima è arrivata la sentenza della Corte internazionale di giustizia dell'Aja dello scorso febbraio che, accogliendo le richieste tedesche, ha bloccato le indennità decise dai tribunali italiani in favore delle vittime dei crimini nazisti.

I dieci studiosi hanno tuttavia promosso un'approfondita ricerca sui filoni tematici di maggior interesse, individuando fonti inedite e di grande rilievo relative agli internati militari italiani, alle violenze di guerra sulla popolazione civile da parte delle truppe occupanti tedesche, al "vissuto" dei militari germanici e della popolazione civile in Italia durante l'occupazione nazista. Più in generale, hanno privilegiato un approccio di storia delle esperienze, per molti versi finora quasi inesplorato, raccogliendo testimonianze, diari, lettere, memorie e interviste dei soldati tedeschi e un'ampia documentazione relativa ai modi nei quali l'esercito tedesco ha vissuto o ha percepito momenti rilevanti dell'occupazione in Italia.

L'attività svolta dalla Commissione storica italo-tedesca ha rappresentato un esempio di proficua collaborazione internazionale tra studiosi di nazione diverse e ha posto le premesse per creare una unica comunità di ricerca, che svolga parallelamente indagini in entrambi i Paesi con la possibilità di confrontare costantemente dati a disposizione e risultati raggiunti.

Ne hanno parlato:
L'Unità
Libero
Tirreno Pisa
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it

Le tartarughe sono una delle specie più a rischio e per salvaguardarle bisogna partire dalle uova. Grazie a un dispositivo studiato all'Università di Pisa è ora possibile localizzare i siti di nidificazione di tartarughe marine e terrestri e mettere in sicurezza le uova deposte fino alla loro schiusa. Il sistema di localizzazione, per cui l'Ateneo ha già depositato la domanda di brevetto, viene applicato con una colla atossica al carapace delle tartarughe e consente di seguire a distanza i comportamenti degli animali durante tutte le fasi della deposizione.

Il funzionamento del dispositivo si basa su un sistema di localizzazione globale (GPS), su un sistema di comunicazione wireless (ad esempio GPRS/UMTS) e sull'analisi di dati provenienti da sensori (accelerometro, bussola, sensori di luce e temperatura) ed è stato messo a punto da un team di studiosi dell'Ateneo pisano, tra cui Roberto Barbuti, Stefano Chessa e Alessio Micheli del dipartimento di Informatica e Giuseppe Anastasi, del dipartimento di Ingegneria dell'informazione.

"Durante la deposizione la tartaruga compie dei movimenti specifici, quali lo scavo del nido nel terreno con movimenti alternati delle zampe posteriori e la progressiva inclinazione del corpo, inoltre il suo orientamento, rilevabile da una bussola, rimane lo stesso", spiega Roberto Barbuti del dipartimento di Informatica. "Questi movimenti specifici permettono di identificare la fase di deposizione con elevata probabilità di successo. Il sistema di riconoscimento del pattern di deposizione sarà reso flessibile dall'uso di tecniche di apprendimento automatico che consentiranno di rendere adatti i dispositivi a specie e contesti diversi".

Poiché normalmente la deposizione ha una durata di più di un'ora, gli addetti alla raccolta delle uova hanno il tempo di raggiungere la posizione segnalata e individuare l'animale anche in presenza di errori limitati dei dispositivi di localizzazione. Il dispositivo, la cui forma, dimensione e peso consentirà i normali movimenti dell'animale e non sarà danneggiato dai comportamenti di dominanza e accoppiamento dei maschi il cui piastrone (la parte inferiore della corazza) non potrà raggiungere una posizione così elevata sul carapace delle femmine. Il sistema sarà in grado di rilevare i movimenti tipici della tartaruga in deposizione e di comunicare, solo in questo caso, in tempo reale la posizione dell'animale.

Il dispositivo è stato recentemente oggetto di un servizio di approfondimento della Reuters inglese (http://uk.reuters.com/video/2012/03/04/gps-tracker-to-help-endangered-tortoise?&videoChannel=82&videoId=231215460).

Partirà giovedì 15 marzo il ciclo di letture organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza, che quest'anno è dedicato al tema "Fare giustizia. I valori, le regole". L'incontro, che si terrà alle ore 15 in Sapienza, sarà incentrato sul libro dell'ex membro del Consiglio superiore della magistratura, Livio Pepino, dal titolo "Giustizia. La parola ai magistrati". Oltre all'autore interverranno Elena Paciotti, ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, e Luciano Violante, ex presidente della Camera dei Deputati. Il dibattito sarà coordinato dal professor Francesco Dal Canto, attuale prorettore per gli Affari giuridici.

Il ciclo di letture, inaugurato nel 1990 dal professor Alessandro Pizzorusso, proseguirà il 19 aprile e il 3 maggio con altri due appuntamenti sulla questione dell'amministrazione della giustizia in Italia e il 10 maggio con una tavola rotonda su "Diritto, verità e giustizia".

Momento centrale di questa edizione sarà la giornata, prevista per il 18 maggio, in ricordo di Antonio Cassese, l'insigne giurista, recentemente scomparso, che all'Università di Pisa si è laureato ed è stato docente di Diritto internazionale.

Le letture saranno affiancate come di consueto dalla proiezione di alcuni film sempre dedicati al tema della giustizia. Le proiezioni partiranno il 20 marzo con "Il giardino dei Limoni" di Eran Riklis e continueranno il 27 marzo con "La parola ai giurati" di Sidney Lumet, il 3 aprile con "Dead man walking" di Tim Robbins, il 17 aprile con "Un giorno in pretura" di Steno, e l'8 maggio con "Animal factory" di Steve Buscemi.

L'Università di Pisa partecipa al lutto per la scomparsa del dottor Mario Nencetti, ex direttore amministrativo dell'Ateneo.

Nato a Pisa nel 1924 e laureatosi in Economia e commercio, il dottor Nencetti aveva iniziato la sua carriera all'interno del ministero del Tesoro, prima come vice segretario e poi come consigliere della Ragioneria generale dello Stato. Nel 1962 si era trasferito alla Scuola Normale e ne era diventato direttore amministrativo. Nel 1973 era stato nominato direttore amministrativo dell'Università di Pisa, carica che ha ricoperto fino al 1989, data in cui è cessato dal servizio per raggiunti limiti di età. Aveva quindi operato in collaborazione con i rettori Vincenzo Palazzolo, Ranieri Favilli, Bruno Guerrini e Gianfranco Elia. Il dottor Mario Nencetti è stato inoltre eccezionalmente destinatario dell'onorificenza dell'Ordine del Cherubino, il massimo riconoscimento che viene assegnato dall'Università di Pisa per i particolari meriti scientifici e culturali o per il contributo alla vita e al funzionamento dell'Ateneo.

"Non ho avuto modo di lavorare con il dottor Nencetti – è il ricordo del direttore amministrativo, Riccardo Grasso – anche se come lui provengo dalla Scuola Normale. Come direttore amministrativo, il dottor Nencetti ha dato un importante contributo alla vita della nostra Istituzione, operando in una fase di profondo cambiamento che è alla base dell'Università come la conosciamo oggi. Ricordo, in particolare, che negli anni in cui il dottor Nencetti è stato direttore amministrativo, l'Ateneo si è avviato, sulla scia del movimento del '68, a diventare autenticamente di massa, che ha visto modificare il suo assetto organizzativo, con il passaggio dagli Istituti ai Dipartimenti, che si è aperto al territorio attraverso una politica edilizia espansiva. Per la professionalità, la competenza e la disponibilità dimostrate, era assai stimato e apprezzato all'interno e all'esterno dell'Ateneo. Porgo quindi, a nome dell'Università di Pisa, le più sentite condoglianze alla famiglia del dottor Mario Nencetti".

Nell'ambito della stagione concertistica 2011-2012, l'Orchestra dell'Università di Pisa diretta da Manfred Giampietro presenta il "Concerto d'inverno", in programma venerdì 16 marzo alle 21.15 nell'Aula Magna nuova del Palazzo della Sapienza. In scaletta l'«Ouverture Accademica op.80» e le «Variazioni su un Tema di Haydn op. 56°» di Johannes Brahms e la Sinfonia n.38 K.504 «Praga» di Wolfgang A. Mozart. L'ingresso è libero.

Cosa ci fa Roan Johnson all'Università di Pisa? Tra poche settimane il regista pisano de "I primi della lista" girerà nei luoghi e negli spazi dell'Ateneo delle interviste a studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, a cui sarà chiesto di parlare delle loro esperienze di studio e di lavoro nell'intreccio con la vita privata. Il progetto, ideato in collaborazione con l'Università di Pisa, potrebbe in futuro, se tutte le condizioni lo permetteranno, essere sviluppato in un film documentario.

Le video interviste saranno effettuate in sessioni di lavoro programmate tra la fine di marzo e il mese di aprile in diverse sedi dell'Università. Gli studenti, i docenti e il personale tecnico-amministrativo interessati a partecipare al progetto dovranno collegarsi sul sito dell'Ateneo (www.unipi.it) e seguire le istruzioni, rispondendo ad alcuni quesiti introduttivi e inviando il testo finale entro il 23 marzo all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Lo staff di Johnson effettuerà una prima scrematura delle candidature e inviterà i selezionati a prendere parte a uno dei set predisposti per le riprese.

Tutti gli aggiornamenti legati al progetto potranno essere seguiti sul sito www.unipi.it e sulle pagine Facebook (Università di Pisa – Pagina Ufficiale) e Twitter (@Unipisa) dell'Università.

Roan Johnson è laureato all'Università di Pisa, sede in cui attualmente sta seguendo il corso di dottorato in Storia delle arti visive e dello spettacolo, e ha già collaborato ad alcune attività di laboratorio del corso di laurea in Discipline dello spettacolo e della comunicazione. Proprio a testimonianza dello stretto legame con il corso di laurea e con l'Ateneo, alcuni studenti potranno essere coinvolti nel progetto e fare esperienza diretta sul campo. L'Università di Pisa vanta infatti una lunga tradizione nel settore cinematografico e nel corso del tempo ha visto la presenza e l'apporto, a vario titolo, di registi come i fratelli Taviani, Mario Monicelli, Roberto Faenza, Paolo Virzì, Paolo Benvenuti.

premiatiPHDplus2Torna a partire dal prossimo aprile il "PhD+", il percorso formativo promosso dall'Università di Pisa per diffondere lo spirito imprenditoriale tra i dottorandi, e stimolare le loro capacità imprenditoriali. Alla luce dell'importanza che i temi del trasferimento tecnologico hanno assunto nella valutazione ANVUR e per l'assegnazione dell'FFO, quest'anno la partecipazione è stata estesa anche ad assegnisti, contrattisti, ricercatori, professori e personale tecnico dell'Ateneo.

L'altra novità del 2012 è che le lezioni saranno concentrate in due settimane, con seminari su proprietà intellettuale, definizione di un business plan, comunicazione, marketing, valorizzazione della ricerca, fund raising da soggetti istituzionali e privati. I seminari si svolgeranno in Aula Gerace, presso il dipartimento di Informatica in Largo B. Pontecorvo 3 a Pisa. Chi fosse interessato a partecipare può iscriversi entro il 31 marzo 2012 collegandosi al sito http://orientamento.unipi.it/Lists/PhD/NewForm.aspx?Source=/wp/IscrizioneOK.aspx

A seguito dell'iniziativa dello scorso anno, che ha visto la partecipazione di circa 80 persone, alcuni dottorandi hanno ottenuto risultati brillanti alle competizioni regionali e nazionali dedicate a premiare le giovani imprese innovative. In particolare 4 ragazzi del "PhD+" si sono classificati nelle prime sei posizioni della Start Cup Toscana, dove è risultato vincitore il progetto di una dottoranda dell'Ateneo pisano.

Per informazioni si prega di scrivere all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

tartaruga Le tartarughe sono una delle specie più a rischio e per salvaguardarle bisogna partire dalle uova. Grazie a un dispositivo studiato all'Università di Pisa è ora possibile localizzare i siti di nidificazione di tartarughe marine e terrestri e mettere in sicurezza le uova deposte fino alla loro schiusa. Il sistema di localizzazione, per cui l'Ateneo ha già depositato la domanda di brevetto, viene applicato con una colla atossica al carapace delle tartarughe e consente di seguire a distanza i comportamenti degli animali durante tutte le fasi della deposizione.

Il funzionamento del dispositivo si basa su un sistema di localizzazione globale (GPS), su un sistema di comunicazione wireless (ad esempio GPRS/UMTS) e sull'analisi di dati provenienti da sensori (accelerometro, bussola, sensori di luce e temperatura) ed è stato messo a punto da un team di studiosi dell'Ateneo pisano, tra cui Roberto Barbuti, Stefano Chessa e Alessio Micheli del dipartimento di Informatica e Giuseppe Anastasi, del dipartimento di Ingegneria dell'informazione.

"Durante la deposizione la tartaruga compie dei movimenti specifici, quali lo scavo del nido nel terreno con movimenti alternati delle zampe posteriori e la progressiva inclinazione del corpo, inoltre il suo orientamento, rilevabile da una bussola, rimane lo stesso", spiega Roberto Barbuti del dipartimento di Informatica. "Questi movimenti specifici permettono di identificare la fase di deposizione con elevata probabilità di successo. Il sistema di riconoscimento del pattern di deposizione sarà reso flessibile dall'uso di tecniche di apprendimento automatico che consentiranno di rendere adatti i dispositivi a specie e contesti diversi".

tartaruga2Poiché normalmente la deposizione ha una durata di più di un'ora, gli addetti alla raccolta delle uova hanno il tempo di raggiungere la posizione segnalata e individuare l'animale anche in presenza di errori limitati dei dispositivi di localizzazione. Il dispositivo, la cui forma, dimensione e peso consentirà i normali movimenti dell'animale e non sarà danneggiato dai comportamenti di dominanza e accoppiamento dei maschi il cui piastrone (la parte inferiore della corazza) non potrà raggiungere una posizione così elevata sul carapace delle femmine. Il sistema sarà in grado di rilevare i movimenti tipici della tartaruga in deposizione e di comunicare, solo in questo caso, in tempo reale la posizione dell'animale.



Il dispositivo è stato recentemente oggetto di un servizio di approfondimento della Reuters inglese.
Guarda il servizio della Reuters.

Ne hanno parlato: 
Ansa.it 
Repubblica Firenze
Gazzetta di Parma
RepubblicaFirenze.it
TirrenoPisa.it 
LaNazione.it 
L'Unità.it
PisaNotizie.it 
PisaInformaFlash.it
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L'Università di Pisa partecipa al lutto per la scomparsa del dottor Mario Nencetti, ex direttore amministrativo dell'Ateneo.

Nato a Pisa nel 1924 e laureatosi in Economia e commercio, il dottor Nencetti aveva iniziato la sua carriera all'interno del ministero del Tesoro, prima come vice segretario e poi come consigliere della Ragioneria generale dello Stato. Nel 1962 si era trasferito alla Scuola Normale e ne era diventato direttore amministrativo. Nel 1973 era stato nominato direttore amministrativo dell'Università di Pisa, carica che ha ricoperto fino al 1989, data in cui è cessato dal servizio per raggiunti limiti di età. Aveva quindi operato in collaborazione con i rettori Vincenzo Palazzolo, Ranieri Favilli, Bruno Guerrini e Gianfranco Elia. Il dottor Mario Nencetti è stato inoltre eccezionalmente destinatario dell'onorificenza dell'Ordine del Cherubino, il massimo riconoscimento che viene assegnato dall'Università di Pisa per i particolari meriti scientifici e culturali o per il contributo alla vita e al funzionamento dell'Ateneo.

"Non ho avuto modo di lavorare con il dottor Nencetti – è il ricordo del direttore amministrativo, Riccardo Grasso – anche se come lui provengo dalla Scuola Normale. Come direttore amministrativo, il dottor Nencetti ha dato un importante contributo alla vita della nostra Istituzione, operando in una fase di profondo cambiamento che è alla base dell'Università come la conosciamo oggi. Ricordo, in particolare, che negli anni in cui il dottor Nencetti è stato direttore amministrativo, l'Ateneo si è avviato, sulla scia del movimento del '68, a diventare autenticamente di massa, che ha visto modificare il suo assetto organizzativo, con il passaggio dagli Istituti ai Dipartimenti, che si è aperto al territorio attraverso una politica edilizia espansiva. Per la professionalità, la competenza e la disponibilità dimostrate, era assai stimato e apprezzato all'interno e all'esterno dell'Ateneo. Porgo quindi, a nome dell'Università di Pisa, le più sentite condoglianze alla famiglia del dottor Mario Nencetti".

Roan alla cinepresa Cosa ci fa Roan Johnson all'Università di Pisa? Tra poche settimane il regista pisano de "I primi della lista" girerà nei luoghi e negli spazi dell'Ateneo delle interviste a studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, a cui sarà chiesto di parlare delle proprie esperienze di studio e di lavoro nell'intreccio con la vita privata. Il progetto, ideato in collaborazione con l'Università di Pisa, potrebbe in futuro, se tutte le condizioni lo permetteranno, essere sviluppato in un film documentario.

Le video interviste saranno effettuate in sessioni di lavoro programmate tra la fine di marzo e il mese di aprile in diverse sedi dell'Università.

Gli studenti, i docenti e il personale tecnico-amministrativo interessati a partecipare al progetto dovranno rispondere ad alcuni quesiti introduttivi e inviare il testo finale all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Lo staff di Johnson effettuerà una prima scrematura delle candidature e inviterà i selezionati a prendere parte a uno dei set predisposti per le riprese.

A questi link è possibile scaricare le domande da inviare allo staff di Johnson entro il 23 marzo:
- Domande per studenti 
- Domande per docenti, ricercatori e dottorandi
- Domande per il personale tecnico/amministrativo

Tutti gli aggiornamenti legati al progetto potranno essere seguiti sul sito www.unipi.it e sulle pagine Facebook (Università di Pisa – Pagina Ufficiale) e Twitter (@Unipisa) dell'Università.

Roan Johnson è laureato all'Università di Pisa, sede in cui attualmente sta seguendo il corso di dottorato in Storia delle arti visive e dello spettacolo, e ha già collaborato ad alcune attività di laboratorio del corso di laurea in Discipline dello spettacolo e della comunicazione. Proprio a testimonianza dello stretto legame con il corso di laurea e con l'Ateneo, alcuni studenti potranno essere coinvolti nel progetto e fare esperienza diretta sul campo. L'Università di Pisa vanta infatti una lunga tradizione nel settore cinematografico e nel corso del tempo ha visto la presenza e l'apporto, a vario titolo, di registi come i fratelli Taviani, Mario Monicelli, Roberto Faenza, Paolo Virzì, Paolo Benvenuti.

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