Ancora in viaggio verso la parità
L'Università di Pisa celebra la Festa della donna 2012, dedicata quest'anno a Rossella Urru, con un messaggio del rettore Massimo Augello e con la presentazione del volume Ancora in viaggio verso la parità - Dialogando con Anna Maria Galoppini, a cura di Rita Biancheri. Ospitiamo di seguito un intervento della curatrice del libro.
La domanda a cui questo libro vuole rispondere è: "Perché siamo ancora in viaggio verso la parità?" e lo fa partendo dal significativo lavoro di Annamaria Galoppini, la cui prima data di pubblicazione risale al 1980. Un apporto importante e sicuramente antesignano nel nostro paese di un filone di studi e ricerche che stava lentamente emergendo in poche discipline fra cui la storia, la sociologia e la giurisprudenza; settore, quest'ultimo, dove alcune norme, a metà degli anni Settanta, avevano contribuito ad estendere le conquiste del movimento femminista attraverso il riconoscimento di fondamentali diritti di cittadinanza, da cui la donna era ancora esclusa.
Il titolo evocativo Ancora in viaggio verso la parità, intende richiamare le tante ragioni che rendono tuttora viva la discussione sulla parità fra uomini e donne. Vi è la questione, classica e mai tramontata, del vuoto che ancora separa il riconoscimento costituzionale dell'uguaglianza formale (art.29, 2° comma, art.37, 1° comma) e l'effettivo raggiungimento di quella sostanziale: non a caso è relativamente recente l'inserimento, nella Costituzione, dell'art.51, 1° comma, secondo periodo (legge costituzionale 30 maggio 2003, n.1), e dell'art.117 (legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3), i quali impongono allo Stato di promuovere le pari opportunità fra uomini e donne, di rimuovere ogni ostacolo alla piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e, ancora, di promuovere la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive. Il tema della conciliazione fra vita familiare e professionale, fra privato e pubblico, continua a essere, tuttora, un obiettivo di difficile realizzazione: lo mettono in evidenza, nel volume, pur da prospettive diverse, gli interventi di Barbara Henry, mio e di Laura Savelli.
L'emergere del concetto di genere negli studi politologici, storici e giuridici mette in discussione persino l'unitarietà e l'omogeneità interna dei concetti della soggettività e della cittadinanza (sottolineati da Marcella Aglietti e da Maria Rosaria Marella). Nient'affatto scontati appaiono, dunque, la portata e i confini dell'uguaglianza formale: talvolta invocata per abolire un preteso trattamento di favore per le donne o per contrastare lo stereotipo della dedizione alla cura e all'assistenza familiare come vocazione naturale femminile (si pensi al dibattito sull'età pensionabile, oggetto dell'intervento di Maria Vittoria Ballestrero); talvolta contraddetta per affermare una disuguaglianza formale di segno positivo per le donne come rimedio inevitabile contro la disparità sostanziale (è il tema delle quote rosa, sulle quali si sofferma l'intervento di Saulle Panizza e di Elettra Stradella); chiamata in causa, infine, nel dibattito suscitato dalla pratica di istituti estranei al diritto di famiglia occidentale (argomento non toccato dalla tavola rotonda, ma percorso da un altro recente filone di studi di Annamaria Galoppini).
Sullo sfondo delle tante questioni sollevate dagli interventi raccolti in questo volume si scorgono i segnali di un mutamento di volto - piuttosto che della scomparsa - del tratto sessista più tradizionale della società civile. Non ultimo i dati inquietanti e non adeguatamente meditati, al di là del loro carattere sensazionale, relativi alla recrudescenza della violenza sulle donne che caratterizzano la cronaca degli anni recenti.
Per concludere questo confronto, superato il dibattito tra principio universale dell'uguaglianza e riconoscimento della differenza a favore di un "universalismo differenziato", messi in discussione teorie e metodi, sia del pensiero femminista che degli studi di genere, rimangono alcuni elementi fondamentali del dualismo sfera pubblica/sfera privata e cioè che cosa si considera pubblico e aperto alla regolazione politica e cosa viene lasciato alle decisioni private? In che modo concorrono i diversi soggetti del welfare - stato, mercato, famiglia e terzo settore - a ridisegnare, dopo le inerzie riformistiche, una nuova architettura che superi il modello della divisione dei ruoli così profondamente radicato nella nostra organizzazione sociale? Come dimostrano gli studi comparativi, le sue varianti sono legate al permanere delle diseguaglianze, all'accesso alle risorse e al potere; in altri termini al conseguimento dell'effettività dei diritti, ancora dentro un cono d'ombra.
L'itinerario è stato lungo e pieno di insidie, occorre trovare efficaci mezzi di trasporto per un tragitto ancora lentissimo e con troppe fermate, dove gli ostacoli sono numerosi e costringono spesso non solo a procedere a velocità moderata, ma anche a tornare indietro da mete che sembravano raggiunte. Siamo ancora in viaggio verso la parità.
Rita Biancheri
Rita Biancheri (a cura di), Ancora in viaggio verso la parità - Dialogando con Anna Maria Galoppini, Edizioni Plus University press, 2012.
L'Ateneo vende due immobili e cerca una foresteria
L'Università di Pisa, nell'ambito del piano di ottimizzazione del suo patrimonio immobiliare, ha deliberato un programma di vendita sia di fabbricati situati nella città di Pisa che di poderi nelle zone di Tombolo e San Piero a Grado.
Allo stesso tempo, l'Università ha avviato un'indagine di mercato per verificare eventuali manifestazioni d'interesse alla vendita di un immobile - anche da realizzare - ad uso foresteria, con disponibilità degli interessati per una permuta con immobili di proprietà universitaria non necessari per fini istituzionali. Questa iniziativa, tra le tante in favore dell'internazionalizzazione, nasce soprattutto dall'esigenza di garantire agli ospiti stranieri dell'Ateneo servizi di elevato livello qualitativo e quantitativo, tra cui, in primis, un'adeguata ricettività. La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata al 12 aprile 2012.
Quanto alle alienazioni, è attualmente in vendita mediante asta pubblica, in un unico lotto, un complesso residenziale situato in Pisa, via Santa Marta, costituito da cinque unità immobiliari libere (e in piena proprietà dell'Ateneo) e una unità gravata da diritto di usufrutto (di cui pertanto è in vendita la nuda proprietà). La superficie lorda complessiva pari a mq. 607 c.a. Il prezzo a base d'asta è di euro 850.000,00 con termine per la presentazione delle offerte fissato al 21 marzo 2012.
È inoltre in vendita, sempre mediante asta pubblica, il complesso immobiliare "Podere Poggio al Lupo", situato in Pisa, via Aurelia sud, in prossimità della frazione di Stagno. Si tratta di un interessante complesso costituito da vari fabbricati di tipologia rurale. La superficie coperta complessiva è di circa mq. 1.240, con una volumetria di circa mc. 5.200 e terreno annesso di oltre un ettaro. Il prezzo a base d'asta è di euro 513.000,00, con termine per la presentazione delle offerte fissato al 28 marzo 2012.
Per informazioni è possibile fare riferimento al sito internet dell'Ateneo http://patrimonio.unipi.it/ o rivolgersi all'Ufficio Patrimonio (tel. 050 2212924-2212342 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
Unità Toscana
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it
Sei nuovi programmi per Radioeco
Lunedì 5 marzo è ripartito il palinsesto della web radio universitaria Radioeco.it. La voce degli studenti dell'Università di Pisa si arricchisce con sei nuovi programmi che si vanno ad aggiungere al mix di musica, news, sport, scienza e intrattenimento in onda tutti i giorni 24 ore su 24. Le novità sono variegate: "Associazioni di idee", il nuovo "spazio sociale" di Radioeco, porterà ai microfoni le realtà associative no profit che operano sul territorio pisano e non solo; "Portrait" vi accompagnerà in un viaggio nel passato per scoprire i lati più nascosti delle icone del '900; i ragazzi di "UNIverso giovani" vi terranno compagnia con un'ora di tutto quello che passa nella testa dei giovani d'oggi: dipendenze, sesso, studio, lavoro, moda e tendenze.
Ultimi ma non certo meno importanti, partono "Freakconomics", il programma che spiegherà l'economia in modo semplice e divertente anche ai meno esperti, e due nuovi programmi musicali "Dèjà la nuit", un'isola di musica nel mare silenzioso della notte, e "L'ora del randagio" un'escursione alla scoperta della musica più ricercata e raffinata.
Le nuove trasmissioni si aggiungono al palinsesto composto dai programmi ormai "storici" di Radioeco. Dagli aggiornamenti per gli studenti dell'ateneo pisano ("Unipi News") e format che si occupano di sport ("L'eco dello sport" e "NBA Big 3"), di cinema ("Super8"), di intrattenimento ("Il cinghiale Trashendentale" e il "Lato B"), di scienza ("Le mutande di Einstein"), di cucina ("Chef futuristico") e danno ampio spazio alla musica. Un mondo musicale pieno di programmi che trattano ogni tipo di genere musicale dall'elettronica ("Electro dust") all'indie ("Camden Town"), dalla dance ("Radioeco club Chart") alla musica dell'ultimo decennio ("0010") passando dal raggae ("Rasta Town Dread") e un grande spazio dedicato alle band emergenti ("Overdrive Underground").
Grande attenzione viene data all'approfondimento con una trasmissione dedicata all'attualità con un focus sulla mafia ("Mafia Gnuda") e un programma prodotto dalla Comunità Europea che dona un quadro attuale della situazione politica ed economica dell'Europa ("22 minuti"). Per gli amanti dei libri c'è un angolo musicoletterario ("Orsorosso non avrai il mio scalpo") accompagnato dall'appuntamento europeo ("Un libro per l'Europa").
Radioeco sta inoltre seguendo gli incontri del "Caffè invernale della Versiliana", trasmettendo in diretta audio tutti gli appuntamenti, e continua a condurre il programma "M2U - M2O University" assieme alle altre web radio universitarie italiane, in onda tutte le mattine alle 7.00 su M2O (celebre emittente giovane del gruppo l'Espresso). Ma le novità non sono finite: gli studenti di Radioeco promettono incredibili sorprese in arrivo per tutti gli ascoltatori.
In Sapienza si parla di questione sociale e attuazione della Costituzione
Prosegue al Palazzo della Sapienza l'iniziativa promossa da "Sinistra per..." con il patrocinio della facoltà di Giurisprudenza, dal titolo "La necessità di una fase ricostituente. La questione sociale e l'attuazione della Costituzione, sfide di oggi e di domani", due giorni di dibattito sulla questione sociale e sull'attuazione della Costituzione con ospiti giuristi, giornalisti ed esponenti del mondo sindacale. Dopo l'incontro di apertura dedicato alla "Libertà di ricerca e il diritto allo studio per l'emancipazione di tutti", l'appuntamento è domani mercoledì 7 marzo alle ore 10 nell'Aula 5, con "La dignità del lavoro e le relazioni industriali". Parteciperanno Oronzo Mazzotta, professore ordinario dell'Università di Pisa che introdurrà e modererà il dibattito, Umberto Romagnoli, emerito di diritto del lavoro all'Università di Bologna, Giorgio Airaudo, segreteria nazionale della FIOM-CGIL.
Nel pomeriggio i lavori proseguiranno nell'Aula magna nuova a partire dalle 15.30 con il dibattito "La sovranità, i beni comuni, il pieno sviluppo della persona umana". Ne parleranno Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Maria Rosaria Marella, professoressa ordinaria di diritto privato all'Università di Perugia, Adriano Prosperi, emerito di Storia moderna della Scuola Normale Superiore e accademico dei Lincei, Giulio Marcon, campagna "Sbilanciamoci!", Carlo Iannello, professore associato di Istituzioni di diritto pubblico alla Seconda Università di Napoli e membro del consiglio comunale partenopeo. Modera Paolo Biondani, giornalista de L'Espresso.
Le riviste elettroniche del servizio bibliotecario sono ora disponibili anche dall’esterno della rete universitaria
Gli utenti dell'Università di Pisa possono consultare da casa o in viaggio le risorse in formato elettronico del servizio bibliotecario, tramite il sistema di autenticazione IDEM oppure tramite il sistema openVPN.
Dalla fine del 2011, infatti, l'Ateneo pisano è entrato a far parte della Federazione IDEM (IDEntity Management per l'accesso federato), consorzio di enti di formazione e di ricerca italiani per la gestione condivisa degli accessi alle risorse on-line. Nelle settimane successive si è svolta la necessaria fase iniziale di sperimentazione, che si è ora conclusa positivamente, mettendo molti servizi a disposizione di tutti gli utenti dell'ateneo. Alcuni di questi servizi, oltre a una lista di reti Wifi federate, sono disponibili alla pagina: http://reteateneo.unipi.it/index.php/it/news/191-servizi-idem-per-luniversita-di-pisa
Al momento i servizi IDEM principali sono quelli per l'accesso alle riviste scientifiche online e alle banche dati, cui si può accedere attraverso la pagina del Sistema bibliotecario d'Ateneo: http://biblio.unipi.it/content/page/accesso-esterno-alle-risorse-elettroniche
Con il semplice utilizzo delle proprie credenziali di ateneo è possibile, per esempio, utilizzare un qualsiasi computer in Italia o all'estero per accedere alle riviste della banca dati ScienceDirect (Elsevier), SpringerLink (Springer), oltre che a Scopus e WebOfKnowledge, e alle altre risorse elencate nella pagina sopra indicata.
Non tutte le risorse online sottoscritte dal Sistema bibliotecario di ateneo sono attualmente raggiungibili utilizzando la federazione IDEM. Proprio per tale motivo, è stato realizzato un sistema complementare per l'accesso alle riviste online basato su tecnologia openVPN. In questo caso, le informazioni sono disponibili al seguente link:
http://biblio.unipi.it/content/page/accesso-esterno-alle-risorse-elettroniche#AccessotramiteVPN
Questi servizi sono stati realizzati grazie al lavoro del personale del SerRA, che ha realizzato il sistema openVPN (Unità Networking e Sicurezza) e permesso la federazione ad IDEM (Unità Servizi di Rete), oltre che del personale del Sistema Bibliotecario di Ateneo, che cura la gestione delle risorse online e ha collaborato alla fase di test dei nuovi sistemi.
A Pisa un convegno per la salvaguardia degli insetti impollinatori
Dal 6 al 9 marzo a Pisa, presso l'auditorium dell'hotel Santa Croce in Fossabanda, si terrà il convegno annuale del progetto STEP, Status and Trends in European Pollinators, un progetto promosso e finanziato dall'Unione Europea in linea con la Convenzione sulla Diversità Biologica, per conoscere lo stato attuale e le tendenze future degli insetti impollinatori in Europa.
Il convegno, organizzato da Antonio Felicioli, biologo ricercatore presso il dipartimento di Scienze fisiologiche dell'Università di Pisa e unico membro italiano del progetto, vede impegnati oltre 50 tra professori e ricercatori di tutta Europa che illustreranno lo stato attuale delle attività di ricerca e inizieranno a delineare i primi risultati degli studi. A conclusione del convegno ci sarà un confronto con l'attività del progetto nord americano NSERCH-CANPOLIN, un analogo del progetto STEP portato avanti da ricercatori canadesi. Anche da Pisa verranno così gettate le basi e le linee guida per tutte le future attività scientifiche e decisionali riguardanti la conservazione e la salvaguardia degli insetti impollinatori a livello comunitario e non solo.
Gli insetti impollinatori costituiscono una parte fondamentale della biodiversità del nostro continente, e del pianeta in generale, sia per il loro numero e la loro varietà, sia per l'importanza che svolgono all'interno degli ecosistemi naturali e agrari. Gli insetti impollinatori, di cui molti appartengono alla superfamiglia degli Apoidei che comprende le api mellifiche, presiedono infatti all'impollinazione e quindi alla riproduzione di una grande moltitudine di specie selvatiche e coltivate, garantendo così il funzionamento degli ecosistemi e la produttività di molte colture agricole.
Il progetto STEP mira a far luce sulla condizione attuale di questi insetti, sul loro valore ambientale ed economico, e a valutare come essi rispondano ai cambiamenti climatici, alle modificazione dell'ambiente, all'inquinamento e all'impatto delle attività umane in genere.
Al via l’ottava edizione di “Perché Nobel?”, il ciclo di incontri che spiega al pubblico i motivi del premio
Partirà martedì 6 marzo 2012 l'ottava edizione di "Perché Nobel?", il ciclo di incontri organizzati dall'Università di Pisa per spiegare a un pubblico di non esperti il significato e l'importanza del lavoro dei vincitori del Premio Nobel 2011 e di premi analoghi assegnati per la matematica e per l'informatica. È noto a tutti che premi Nobel sono il riconoscimento più importante nel mondo in campo scientifico, letterario, economico e sociale. Molti meno ricordano invece chi abbia effettivamente vinto il premio ciascun anno e, esclusi gli esperti del settore, veramente pochi conoscono il lavoro dei vincitori e sanno cosa hanno fatto di così importante da meritare l'ambito premio. Per colmare questa lacuna, l'Ateneo pisano, con il coordinamento del professor Umberto Mura e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Pisa, organizza da otto anni il ciclo di incontri divulgativi rivolti in particolar modo agli studenti universitari e delle scuole medie superiori di Pisa e della provincia.
Il primo appuntamento è in programma martedì 6 marzo, alle ore 17.30, nell'Aula Magna della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, in via Buonarroti 4. Il professor Fabio Marchetti, dell'Università di Pisa, risponderà alla domanda "Perché Dan Shechtman ha vinto il Premio Nobel 2011 per la Chimica?". Subito dopo, il professor Aldo Paolicchi, sempre dell'Ateneo pisano, motiverà l'assegnazione del Premio Nobel per la Medicina Bruce A. Beutler e Jules A. Hoffmann.
Il secondo incontro si svolgerà giovedì 8 marzo, sempre alle ore 17.30 nell'Aula Magna della facoltà di Scienze MFN. Il professor Steven Neil Shore dell'Università di Pisa risponderà al quesito "Perché Saul Perlmutter, Brian P. Schmidt, Adam G. Riess hanno vinto il Premio Nobel 2011 per la Fisica?", mentre la professoressa Enza Pellecchia, dell'Ateneo pisano, spiegherà "Perché Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee and Tawakkol Karman hanno vinto il Premio Nobel 2011 per la Pace?".
I due ultimi appuntamenti del ciclo si terranno martedì 13 e giovedì 15 marzo. Per informazioni è possibile contattare il professor Umberto Mura (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o Maria Benvenuti, coordinatore didattico della facoltà di Scienze MFN, (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
L’io e il mondo di Dante in un libro di Marco Santagata
"A Pisa ci stiamo appropriando di Dante". A dirlo è Marco Santagata, docente di Letteratura italiana all'Università di Pisa ed esponente della scuola letteraria che negli ultimi anni ha riportato il poeta fiorentino al centro degli studi condotti al dipartimento di Italianistica. Basti pensare che la raccolta delle «Opere» recentemente pubblicata da Mondadori è interamente curata da studiosi del nostro Ateneo - tra loro Mirko Tavoni, Gianfranco Fioravanti, Gabriella Albanese, Claudio Giunta -, e che lo stesso Santagata, che ne ha firmato l'introduzione, ha appena scritto un saggio che dà una nuova chiave per l'interpretazione di Dante. Con un'altra novità: Pisa deve essere messa tra le città dantesche.
Il saggio di Santagata, appena pubblicato dal Mulino, si intitola "L'io e il mondo. Un'interpretazione di Dante" ed è un viaggio tra storia, testi e autobiografia del poeta: "La scuola pisana sta cambiando il modo di leggere Dante", spiega il professore. "La nostra particolarità è l'attenzione riservata al rapporto tra letteratura e storia, come nella tradizione degli studi letterari pisani". E infatti nel saggio l'autobiografia del poeta diventa una chiave di lettura delle sue opere, con Dante trasformato in un "arcipersonaggio" costantemente attento al proprio io e al mondo, "un'entità che a volte può assumere i contorni di personaggio convenzionale, altre volte presentarsi come diretta proiezione dell'autore e altre ancora rimanere un'istanza autobiografica senza corpo strutturato".
Secondo il professore, Dante parla sempre di se stesso e scrive sempre nell'immediatezza dei fatti: "In alcuni casi si può quasi parlare di Divina Commedia come "instant book" - specifica Santagata - L'attualità della cronaca e della politica è inserita dentro a una visione complessiva che trascende il particolare e Dante riesce a trasporre la sua esperienza su un piano universale". Come nell'episodio dell'incontro con il capo dei ghibellini Farinata degli Uberti descritto nel X canto dell'Inferno: quando Dante scrive è in esilio e sta cercando di tornare a Firenze con un'amnistia personale. Nel dialogo con Farinata, Dante si presenta come un fiorentino fedele ai valori della città e lo fa per far capire loro che la sua posizione politica era cambiata: "L'Inferno sembra scritto in prospettiva - spiega Santagata - e noi possiamo comprendere questa prospettiva sono se conosciamo le vicende personali".
Come spiega meglio il professore nell'introduzione al libro, "nella «Commedia» abbiamo l'immagine di un uomo che trova le principali motivazioni per scrivere nel raccontare, argomentare, trasfigurare ciò che lui steso ha visto, provato, fatto e detto in prima persona; che si appoggia all'hic et nunc, agli accadimenti immediati, alla cronaca pubblica e privata; che scrive per gli ambienti sociali e per la cerchia di persone che lo attorniano al momento e che adegua la sua scrittura alle loro esigenze e conoscenze".
Nel suo saggio Santagata cerca anche di dimostrare che Pisa è una delle città dantesche: "Nelle opere ci sono una serie di indizi che lasciano credere che Dante sia venuto a Pisa insieme all'imperatore Enrico VII da Genova nel 1312 e che poi si sia fermato in città e nel nord della Toscana per un periodo abbastanza lungo, che va fino al 1315-16, quando è anche documentata la presenza di Dante in Lunigiana presso i Malaspina. È per questo che, a mio avviso, Pisa deve essere inserita a pieno titolo tra le città dantesche".
Oltre agli studi letterari incentrati su Dante, il dipartimento di Italianistica sta promuovendo una serie di iniziative che escono dalle aule universitarie: attualmente è in discussione con il Comune di Pisa un progetto per organizzare una scuola estiva su Dante, che attiri in città studiosi da tutto il mondo. Inoltre gli studenti di Lingua e letteratura italiana hanno organizzato fino a metà marzo un ciclo d'incontri dal titolo "Il folle volo - Lezioni dantesche", pensato come un'attività libera di approfondimento e discussione della poliedrica personalità artistica di Dante.
Un corso di guida sicura per gli studenti dell’Università di Pisa
Domani, 3 marzo 2012, un gruppo di 25 studenti dell'Università di Pisa seguirà un corso completo di guida sicura nell'area attrezzata di "Grosseto Fiere" a Braccagni (Gr). L'iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, nasce all'interno della laurea magistrale in Ingegneria dei veicoli ed è resa possibile grazie al contributo di FormulaGuidaSicura di Grosseto, che metterà gratuitamente a disposizione 5 autovetture e 5 istruttori.
FormulaGuidaSicura e Università di Pisa hanno recentemente stipulato una convenzione per collaborare su tematiche di sicurezza stradale. Per gli studenti una grossa opportunità per verificare sul campo quanto hanno imparato sulla dinamica dei veicoli. Promotori dell'iniziativa il professor Massimo Guiggiani e Danilo Tonani, direttore di FormulaGuidaSicura.
Un corso di guida sicura ha l'obiettivo di insegnare a guidare bene, a cominciare dalla corretta posizione al volante. Gli istruttori faranno notare agli automobilisti i loro difetti, insegnando loro a fronteggiare al meglio situazioni di emergenza, come evitare un improvviso ostacolo, oppure una perdita di aderenza.
Ad Antonio Bicchi il premio ERC-Arg del Consiglio Europeo delle Ricerche
Per la prima volta il premio ERC–Advanced Grant del Consiglio Europeo delle Ricerche è stato assegnato alla ricerca italiana in Robotica, che si conferma tra le più avanzate in Europa. Il finanziamento ad personam è conferito a progetti scientifici di frontiera e condotti da scienziati dal profilo eccezionalmente elevato e consolidato all'interno della comunità scientifica. Antonio Bicchi, professore ordinario all'Università di Pisa, è uno dei 7 tra scienziati e ingegneri italiani vincitori del premio ERC–AG 2012.
Bicchi, che dal 2004 dirige il Centro interdipartimentale di ricerca "E. Piaggio" dell'Università di Pisa da anni all'avanguardia nella ricerca in Robotica e Bioingegneria, è dal 2009 senior scientist presso il dipartimento di Advanced Robotics dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (IIT). Proprio dalla collaborazione tra l'IIT e l'Università di Pisa è scaturito il progetto innovativo su cui la Commissione Europea ha deciso di investire più di due milioni di euro, e che punta a costruire le basi per lo sviluppo di nuove teorie e tecnologie per robot intelligenti e abili.
Scopo del progetto è infatti costruire una struttura fisica e cognitiva artificiale che riproduca le caratteristiche che concorrono a determinare quella che comunemente chiamiamo "intelligenza del fare", studiando in particolare i tratti distintivi dell'homo faber quali la mano ed il senso del tatto.
È la intelligenza operativa dell'homo faber, più che quella speculativa dell'homo sapiens che interessa Bicchi. "Da molte ricerche condotte da neuro-scienziati, medici, robotici ed esperti di intelligenza artificiale, ma anche dalla visione di molti filosofi, da Anassagora a Bergson - spiega Bicchi - emerge che la nostra stessa struttura fisica determina in modo fondamentale le caratteristiche dell'intelligenza". Se avessimo un corpo diverso, molto probabilmente penseremmo in modo diverso, e il nostro stesso concetto di intelligenza sarebbe differente. Un modello artificiale delle nostre prestazioni cognitive definite 'intelligenti', quindi, deve tenere conto di queste caratteristiche fisiche e tentare di riprodurle nei loro tratti essenziali".
Nei prossimi 5 anni, il professor Bicchi e il gruppo di scienziati e ricercatori dell'IIT e del Centro Piaggio si concentreranno quindi sul ruolo della mano come organo di azione e conoscenza del mondo, e tradurranno i risultati scientifici in nuove tecnologie per costruire una nuova generazione di mani artificiali abili e sensibili, ma anche robuste ed economiche.
"L'innovazione che perseguiamo – prosegue Bicchi – consiste nel capire secondo quali meccanismi fondamentali la nostra organizzazione neurale, anche tramite la particolare struttura fisica e di interconnessione del sistema muscolo-tendineo e dei recettori tattili, governa la meravigliosa complessità delle operazioni della mano. Questo ci permetterà di costruire mani artificiali con nuove architetture, nuovi sensori e nuovi attuatori, ricorrendo anche alle più avanzate tecnologie dei materiali. Poiché la mano ha reso possibile e ha determinato la strada dello sviluppo della intelligenza umana, noi vogliamo replicarne nei tratti fondamentali le capacità, per creare le premesse da cui possa prendere le mosse una nuova intelligenza artificiale".
Le mani artificiali così realizzate verranno integrate nella struttura fisica di un robot umanoide, che si sta sviluppando all'IIT. La scommessa è che un robot, così costruito, sia in grado di dimostrare capacità di percezione e apprendimento di movimenti e prestazioni sempre più complesse, le stesse che definiscono un comportamento intelligente.