Aule studio: cambiano le modalità di accesso a partire dal 7 giugno
A partire dal prossimo 7 giugno, le modalità di accesso alle aule studio dell'Università di Pisa verranno modificate per consentire una migliore fruizione delle postazioni disponibili e per evitare alcuni inconvenienti registrati in questi mesi di apertura. Da quella data, infatti, non sarà più necessaria la prenotazione online del posto sulla piattaforma "Agende", ma gli studenti potranno recarsi direttamente nell’aula studio di loro interesse e registrare il loro ingresso tramite un QRcode di identificazione dell’aula.
Successivamente lo studente potrà scegliere uno dei posti disponibili in aula, fino al raggiungimento della capienza massima compatibile con il rispetto delle norme di sicurezza e anticontagio, e segnalare la sua posizione mediante il QRcode disponibile su ogni postazione.
La modifica si è resa necessaria a causa dell’improprio utilizzo massiccio di programmi di prenotazione automatica dei posti (‘bot’) che ha determinato situazioni in cui molto posti nelle aule studio sono rimasti quotidianamente inutilizzati anche se prenotati, rendendo così impossibile ad altri studenti la fruizione di quegli spazi.
Si ritiene in questo modo di garantire una maggiore efficienza nell’uso delle risorse disponibili e di andare incontro alle esigenze degli studenti che più necessitano di questi spazi.
Il professor Giovanni Cioni confermato direttore scientifico dell’IRCCS Fondazione Stella Maris
Il consiglio di amministrazione della Fondazione Stella Maris ha rinnovato l’incarico di Direttore Scientifico dell’IRCCS al professor Giovanni Cioni, ordinario di Neuropsichiatria infantile dell’Università di Pisa. Una decisione che, come sottolinea l’avv. Giuliano Maffei, Presidente della Fondazione Stella Maris, è stata adottata “a conferma della sua bravura e della stima che tutti noi abbiamo nei suoi confronti”. Il professor Giovanni Cioni è Direttore scientifico della Fondazione Stella Maris dal febbraio del 2012.
“Questa scelta - ha dichiarato il Vescovo di San Miniato, Mons. Andrea Migliavacca - mi vede pienamente partecipe e particolarmente contento. Desidero esprimere le mie congratulazioni al professor Giovanni Cioni per la conferma a questo importante incarico e l’augurio a tutta la Fondazione Stella Maris che, grazie alla Direzione scientifica del professor Cioni, possa proseguire con grande competenza e sguardo al futuro. Conosco la professionalità, la preparazione e l’elevato livello scientifico del professor Cioni, per cui la recente nomina è da me fortemente condivisa e motivata. Ritengo che le competenze del Direttore scientifico contribuiranno in modo decisivo al progresso della Stella Maris anche in vista del Nuovo Ospedale. Esprimo la mia gioia per questa nomina, anche con l’opportunità di futuri incontri e rinnovo le mie congratulazioni al professor Giovanni Cioni”.
"La Fondazione Stella Maris rappresenta da molti anni un punto di riferimento per la comunità scientifica e per tutte quelle famiglie che hanno figli con problemi neuropsichiatrici e questo grazie anche all'ottimo lavoro svolto in questi anni dal professor Giovanni Cioni - ha commentato il Rettore dell'Università di Pisa, Paolo Mancarella - Non posso quindi che accogliere con estrema soddisfazione la notizia della sua conferma come Direttore scientifico della Fondazione che potrà così proseguire, con sicurezza, nel suo percorso di eccellenza e nella sua proficua collaborazione con la nostra Università. Al prof. Cioni le mie congratulazioni e un augurio di buon lavoro”.
“In questi anni, sotto la sua direzione scientifica - ha proseguito il Presidente, avv. Giuliano Maffei -, la Fondazione ha conseguito importanti risultati a livello nazionale ed internazionale, consolidandone il ruolo di centro di eccellenza di riferimento della Neuropsichiatria dell’età evolutiva”. Nemmeno l’emergenza pandemica ha rallentato i progressi che la Fondazione Stella Maris ottiene nell’ambito scientifico. “Con il professore siamo consapevoli che questi risultati importanti - prosegue il Presidente - si possono conseguire solo con la passione e l’entusiasmo del gioco di squadra, ossia di un collettivo che riesce sempre a riorganizzarsi prontamente ogni qualvolta emergano difficoltà. Le nuove sfide richiedono a tutti noi intelligenza, voglia di fare e, soprattutto, un grande cuore che appartiene solo a coloro che percepiscono di essere in missione alla Stella Maris per qualcosa di importante, sicuramente per la salute e la qualità della vita dei nostri bambini, dei nostri ragazzi e delle loro famiglie. Questa consapevolezza farà sempre la differenza perché porta con se’ il senso della vita. Grazie di cuore Professor Cioni”.
Il profilo
Il professor Giovanni Cioni ha conseguito la laurea con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze e le specializzazioni in Neuropsichiatria infantile ed in Medicina Fisica e Riabilitazione presso l’Università di Pisa. Dal 1984 al 1986 è stato visiting researcher in Neurologia dello sviluppo presso l’Università di Groningen (Olanda) con il professor Heinz Prechtl, ed ha poi completato la sua formazione in neurologia infantile e riabilitazione svolgendo stage in molti centri in Europa. Dal 2005 è professore ordinario di Neuropsichiatria infantile presso l‘Università di Pisa.
I suoi principali interessi di ricerca sono la plasticità precoce del cervello, in relazione ai disturbi dello sviluppo neurologico e all’intervento precoce. I suoi studi hanno consentito la messa a punto di tecniche cliniche e strumentali di esplorazione del sistema nervoso del bambino, specie piccolissimo, che sono state pubblicate dalle principali riviste scientifiche dell’area (Lancet, JAMA, Pediatrics ed Altre), riconosciute ed applicate a livello internazionale.
È stato coordinatore di numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali ottenuti su base competitiva, finanziati dall’Unione Europea, dal Ministero della Salute, da moltissimi Enti pubblici e privati.
Ha svolto funzioni esecutive presso numerose organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali, tra le quali l’European Academy of Childhood Disability di cui è stato presidente per molti anni e per la quale ha organizzato il Congresso internazionale 2021 appena concluso, con la prima giornata interamente dedicata alle gravissime conseguenze per la salute neurologica e psichica del bambino e dell’adolescente dovute alla pandemia ed al lockdown. Inoltre è membro dei comitati di redazione di molte riviste scientifiche internazionali, ed è autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche internazionali su riviste di elevata indicizzazione. E’ attualmente membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa.
Ha ricevuto nella sua carriera numeri premi scientifici, nazionali e internazionali, tra i quali l’Annual Award of Pediatrics dell’Università of Turku (Finlandia); l’Heinz Prechtl Award for Developmental Neurology dell’Università di Graz (Austria); il Danish Society for Cerebral Palsy Award; il Castang Award for Developmental Disabilities; il Karel and Berta Bobath International Award e l’Ordine del Cherubino dell’Università di Pisa.
L’IRCCS Fondazione Stella Maris è uno dei 52 IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Italiani, ospedali di ricerca direttamente controllati dal Ministero della Salute e dedicati ognuno ad uno o più ambiti della salute, per la Stella Maris alla Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’Adolescenza, unico in Italia. Il Ministero ha recentemente confermato con suo decreto dell’aprile 2020 la natura scientifica dell’Ente.
Il progetto per la nuova sede dell'ospedale a Cisanello.
L’attività di ricerca viene condotta attraverso oltre 90 ricercatori, medici, biologi, fisici, psicologhi e di altre professioni, che operano in 10 laboratori (tra i principali quelli di medicina molecolare e di neuroimaging di risonanza magnetica), in larga parte impegnati anche nella clinica della diagnosi e nella terapia dei disturbi neurologici e psichiatrici. I suoi ricercatori negli ultimi 3 anni hanno prodotto oltre 400 pubblicazioni scientifiche su riviste indicizzate, per oltre 1500 punti di Impact Factor, e vinto numeri progetti, finanziati dal Ministero della Salute, dall’Unione Europea, da Telethon, da altri Enti, Fondazioni, pubblici e privati. Ha rapporti convenzionali con le altre Istituzioni che fanno di Pisa una delle massime sedi per la ricerca biomedica, tra le quali l’Università di Pisa (con la quale è stata di recente rinnovata la convenzione per la stretta collaborazione per la ricerca e la didattica, che esiste da 70 anni), la Scuola Superiore Sant’Anna, il CNR, l’AOUP Pisa per l’assistenza). Nel triennio ha stabilito più di 100 accordi di ricerca con Università e Centri di 24 paesi europei ed internazionali. Partecipa attivamente alla Rete Italiana di ricerca Neurologica (RIN), Pediatrica (IDEA) e degli ospedali per la sperimentazione e trial in Pediatria (INCIPIT).
Sul piano assistenziale ricovera ogni anno per brevi ospedalizzazioni oltre 4000 bambini ed adolescenti provenienti da tutta Italia, e effettua decine di migliaia di prestazioni ambulatoriali, per tutti i più gravi e complessi disturbi neurologici e psichiatrici dell’età evolutiva.
Dal marzo 2020 è impegnata anche sul fronte dei gravi disturbi, specie della vita mentale, causati nei bambini e negli adolescenti dalla pandemia ma soprattutto dal lockdown e le gravi turbative da essi causati nei soggetti più fragili, con importante contributi sia nell’assistenza che nella ricerca.
Tra i principali impegni e le sfide per la Stella Maris nei prossimi anni vi è l’avvio, ormai imminente (con l’approvazione in questi giorni del progetto da parte del Comune) degli appalti e subito dei lavori per la nuova sede di Cisanello (accanto al Policlinico dell’AOUP), che sarà un ospedale sicuro, sostenibile e di grande innovazione tecnologia e digitale (“smart hospital”), l’incremento dell’attività di ricerca, specie a livello internazionale, e la partecipazione allo sforzo di tutto il paese per la ripresa e la resilienza, nel settore cruciale della salute dei bambini, in collaborazione con la rete della medicina territoriale del settore.
(Fonte Ufficio stampa IRCCS Fondazione Stella Maris).
Selezione 1 unità cat. C, per 12 mesi, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale (ITER) Scad. 24/06
Selezione di n. 1 unità cat. C, per 12 mesi, presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale. Scad: 24/06
Selezione di un'unità cat. C, area amministrativa, per 6 mesi, presso il Centro Linguistico. Scad: 25/06
Dottorato alla memoria di Giulio Regeni: a un progetto di Chimica la borsa 2021
Andrà a un progetto di ricerca del Dipartimento di Chimica e Chimica industriale la borsa di dottorato intitolata alla memoria di Giulio Regeni istituita dall’Università di Pisa per ricordare e commemorare l’impegno del giovane ricercatore friulano, a costo della sua stessa vita, per la libertà della ricerca.
Chi quest’anno si aggiudicherà la borsa – il cui bando sarà pubblicato il prossimo 16 giugno – dovrà sviluppare un “Biosensore per la rilevazione di patogeni e la valutazione della qualità delle acque”, con periodi di ricerca da trascorrere tra Pisa, Barcellona e Tunisi.
"Tenere viva la memoria di Giulio Regeni con iniziative come questa borsa di dottorato, istituita dal nostro Ateneo ormai quattro anni fa, ci permette di non dimenticare mai quali sono i valori che devono animare il mondo della ricerca - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - In primo luogo quelli della libertà di pensiero, della tenacia e della solidarietà. Valori che la figura di Giulio incarna a pieno e che si ritrovano nel progetto che ha vinto quest'anno. Un progetto dedicato a un tema chiave come quello della qualità delle acque, centrale nella lotta contro la povertà e per i programmi di sviluppo sostenibile a cui l'Università di Pisa è particolarmente sensibile".
Arrivata ormai alla quarta edizione, la borsa di dottorato intitolata a Giulio Regeni ha visto vincitori, negli anni precedenti, progetti di dottorato di Scienze politiche, Scienze agrarie, alimentari e agroambientali e Scienze giuridiche. Ogni anno, infatti, un’apposita commissione seleziona il progetto vincitore tra una rosa di candidature che arrivano dai più diversi ambiti disciplinari. La condizione è che la ricerca sia incentrata su tematiche in ambito di cooperazione e sviluppo in Paesi extraeuropei e che abbia carattere internazionale e interdisciplinare.
La borsa di quest’anno è andata a un progetto che sarà sviluppato nell’ambito del corso di dottorato in Scienze chimiche e dei materiali coordinato dal professor Gennaro Pescitelli e che avrà come supervisori interni Fabio Di Francesco, professore del Dipartimento di Chimica e Chimica industriale, e Arianna Tavanti, professoressa del Dipartimento di Biologia, e come supervisori esterni il professor Arben Merkoçi, dell’Istituto Catalano di Nanoscienza e Nanotecnologie (ICN2) di Barcellona, e il professor Noureddine Raouafi, del Dipartimento di Chimica dell’Università El Manar di Tunisi.
Il dispositivo da sviluppare durante il dottorato è un biosensore elettrochimico portatile a basso costo per la rapida identificazione di microrganismi associati a contaminazione fecale di fonti idriche, utilizzabile in loco da personale non specializzato. Il biosensore, fabbricato mediante stampa a getto d’inchiostro, identificherà il patogeno per mezzo di un sistema CRISPR/Cas programmabile per il riconoscimento di acidi nucleici di diverse specie batteriche e/o virus. Tale tecnologia permetterà la realizzazione di un dispositivo di facile integrazione in altri dispositivi portatili come lo smartphone, che fungerà da sistema di lettura.
Il progetto è stato selezionato perché promuove la formazione di capitale umano altamente qualificato in un settore innovativo e strategico come quello delle bio- e nanotecnologie. Inoltre, tale obiettivo è perseguito promuovendo la sinergica e fattiva collaborazione di tre centri d’eccellenza universitaria, che concorreranno allo sviluppo di una soluzione tecnologicamente avanzata per un problema di grande rilevanza, in particolare per i Paesi delle regioni del Mediterraneo orientale e africani, dove la contaminazione delle risorse idriche rappresenta una minaccia alla salute umana, alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità degli ecosistemi.
Per i primi due anni chi si aggiudicherà la borsa di dottorato svolgerà la sua attività presso l’Università di Pisa, dove avrà modo di seguire i corsi previsti all’interno del Dipartimento di Chimica e quelli trasversali dedicati allo sviluppo delle soft skills. Verso la fine del secondo anno di dottorato si trasferirà a Barcellona e trascorrerà quindi gli ultimi 6 mesi a Tunisi per la validazione del dispositivo. Il lavoro di ricerca, comunque, sarà su base collaborativa durante tutto il percorso di dottorato, e l’interazione con i tutor esterni sarà garantita attraverso incontri periodici a distanza.
Incarico di lavoro autonomo, finalizzato alla realizzazione della pagina web del convegno UltraMath 2022, alla realizzazione della pagina web del PRIN Prot. 2017NWTM8R “Mathematical logic: models, sets, computability”
Dottorato alla memoria di Giulio Regeni: a un progetto di Chimica la borsa 2021
Andrà a un progetto di ricerca del Dipartimento di Chimica e Chimica industriale la borsa di dottorato intitolata alla memoria di Giulio Regeni istituita dall’Università di Pisa per ricordare e commemorare l’impegno del giovane ricercatore friulano, a costo della sua stessa vita, per la libertà della ricerca. Chi quest’anno si aggiudicherà la borsa – il cui bando sarà pubblicato il prossimo 16 giugno – dovrà sviluppare un “Biosensore per la rilevazione di patogeni e la valutazione della qualità delle acque”, con periodi di ricerca da trascorrere tra Pisa, Barcellona e Tunisi.
"Tenere viva la memoria di Giulio Regeni con iniziative come questa borsa di dottorato, istituita dal nostro Ateneo ormai quattro anni fa, ci permette di non dimenticare mai quali sono i valori che devono animare il mondo della ricerca - ha commentato il Rettore Paolo Mancarella - In primo luogo quelli della libertà di pensiero, della tenacia e della solidarietà. Valori che la figura di Giulio incarna a pieno e che si ritrovano nel progetto che ha vinto quest'anno. Un progetto dedicato a un tema chiave come quello della qualità delle acque, centrale nella lotta contro la povertà e per i programmi di sviluppo sostenibile a cui l'Università di Pisa è particolarmente sensibile".
Arrivata ormai alla quarta edizione, la borsa di dottorato intitolata a Giulio Regeni ha visto vincitori, negli anni precedenti, progetti di dottorato di Scienze politiche, Scienze agrarie, alimentari e agroambientali e Scienze giuridiche. Ogni anno, infatti, un’apposita commissione seleziona il progetto vincitore tra una rosa di candidature che arrivano dai più diversi ambiti disciplinari. La condizione è che la ricerca sia incentrata su tematiche in ambito di cooperazione e sviluppo in Paesi extraeuropei e che abbia carattere internazionale e interdisciplinare.
La borsa di quest’anno è andata a un progetto che sarà sviluppato nell’ambito del corso di dottorato in Scienze chimiche e dei materiali coordinato dal professor Gennaro Pescitelli e che avrà come supervisori interni Fabio Di Francesco, professore del Dipartimento di Chimica e Chimica industriale, e Arianna Tavanti, professoressa del Dipartimento di Biologia, e come supervisori esterni il professor Arben Merkoçi, dell’Istituto Catalano di Nanoscienza e Nanotecnologie (ICN2) di Barcellona, e il professor Noureddine Raouafi, del Dipartimento di Chimica dell’Università El Manar di Tunisi.
Il dispositivo da sviluppare durante il dottorato è un biosensore elettrochimico portatile a basso costo per la rapida identificazione di microrganismi associati a contaminazione fecale di fonti idriche, utilizzabile in loco da personale non specializzato. Il biosensore, fabbricato mediante stampa a getto d’inchiostro, identificherà il patogeno per mezzo di un sistema CRISPR/Cas programmabile per il riconoscimento di acidi nucleici di diverse specie batteriche e/o virus. Tale tecnologia permetterà la realizzazione di un dispositivo di facile integrazione in altri dispositivi portatili come lo smartphone, che fungerà da sistema di lettura.
Il progetto è stato selezionato perché promuove la formazione di capitale umano altamente qualificato in un settore innovativo e strategico come quello delle bio- e nanotecnologie. Inoltre, tale obiettivo è perseguito promuovendo la sinergica e fattiva collaborazione di tre centri d’eccellenza universitaria, che concorreranno allo sviluppo di una soluzione tecnologicamente avanzata per un problema di grande rilevanza, in particolare per i Paesi delle regioni del Mediterraneo orientale e africani, dove la contaminazione delle risorse idriche rappresenta una minaccia alla salute umana, alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità degli ecosistemi.
Per i primi due anni chi si aggiudicherà la borsa di dottorato svolgerà la sua attività presso l’Università di Pisa, dove avrà modo di seguire i corsi previsti all’interno del Dipartimento di Chimica e quelli trasversali dedicati allo sviluppo delle soft skills. Verso la fine del secondo anno di dottorato si trasferirà a Barcellona e trascorrerà quindi gli ultimi 6 mesi a Tunisi per la validazione del dispositivo. Il lavoro di ricerca, comunque, sarà su base collaborativa durante tutto il percorso di dottorato, e l’interazione con i tutor esterni sarà garantita attraverso incontri periodici a distanza.