Elezione del Rettore dell’Università degli Studi di Padova - sessennio 2021 – 2027
Avviso pubblico designazione componenti Collegio di Disciplina dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro 2021-2024
La storia e le storie del Palazzo della Sapienza protagoniste alla Giornata della Solidarietà 2021
Al Palazzo della Sapienza, simbolo dell'Università e della città di Pisa, è dedicato uno degli appuntamenti della Giornata della Solidarietà 2021, la manifestazione organizzata dall’Associazione “Nicola Ciardelli Onlus” che quest'anno, a causa dell’emergenza sanitaria, è stata suddivisa in più giorni ed è fruibile interamente da remoto.
Lunedì 26 aprile alle ore 11 - in diretta streaming su YouTube e sulla pagina Facebook dell’Ateneo - si tiene l'incontro dal titolo "Il cantiere della Sapienza. Storia e storie del Palazzo simbolo dell’Università e della città di Pisa", rivolto agli studenti e alle scuole e aperto a tutti i cittadini interessati. Al centro dell'iniziativa, coordinata dal Polo della Comunicazione del nuovo Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) dell'Ateneo Pisano e moderata dalla giornalista Marina Magnani, c'è il filmato di Lorenzo Garzella dal titolo “Il cantiere della Sapienza”, estratto e adattato dall'evento di video mapping che si è tenuto nel cortile interno del Palazzo nel settembre 2019 con più di 800 spettatori. Il documentario fa da guida alla storia e alle storie del Palazzo: la scatola della Sapienza, infatti, contiene interi mondi, con generazioni di studenti e professori, ma anche soldati, viaggiatori, rivoluzionari, vescovi, presidenti, bidelli, magazzinieri, mugnai e mercanti che si sono alternati fra queste stesse pietre per secoli. Dal quartiere di case-torri medievali si passa così al porticato della Piazza del Grano, dalla costruzione del palazzo mediceo al bivacco delle truppe napoleoniche, dal Congresso degli scienziati italiani al battaglione universitario di Curtatone e Montanara, dai comizi di epoca fascista all'occupazione del 1967, fino alla visita di Papa Wojtyla e all'ultimo restauro completato pochi anni fa. In questo rettangolo irregolare di circa 90 metri per 60 si concentra un insieme di vicende e aneddoti che illustrano uno dei cuori vitali e irrinunciabili della millenaria comunità di Pisa.
Al filmato e alla presentazione di Lorenzo Garzella si affiancano i racconti dei professori Maria Letizia Gualandi e Alessandro Breccia. La prima, docente di Archeologia classica al Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, descrive la Sapienza "prima della Sapienza", un luogo in cui sorgeva un popoloso quartiere medievale con case, cortili, strade e piazzette e poi un grande mercato alimentare, di cui gli scavi archeologici sotto i pavimenti del Palazzo hanno fatto riemergere con palpitante vivezza i frammenti di vita quotidiana. Il secondo, docente di Storia delle istituzioni politiche al Dipartimento di Scienze politiche, ripercorre l'itinerario di eventi che hanno reso Pisa e la sua Università in un polo d'attrazione per docenti e studenti che qui hanno portato idee e visioni del mondo innovative, trasformando la Sapienza in un punto di riferimento culturale e politico e luogo di importanti momenti della storia nazionale.
"La Giornata della Solidarietà, giunta alla sua tredicesima edizione - ha detto l'avvocata Federica Ciardelli, presidente dell’Associazione “Nicola Ciardelli Onlus” - è riuscita a coinvolgere anche quest'anno, nonostante le tante criticità del momento, centinaia di studenti e di studentesse, raggiungendo anche istituti scolastici di altri comuni, manifestando così la capacità di saper trasformare le difficoltà in opportunità e occasioni di crescita per la nostra comunità. La partecipazione dell'Università di Pisa, che ringrazio per i numerosi e significativi contributi proposti, pone in evidenza la sensibilità che la nostra città dimostra di fronte ai valori di Pace, Solidarietà e Inclusione, che questo evento promuove".
Incarico di lavoro autonomo nella forma della collaborazione occasionale per il supporto alla ricerca nell’ambito del progetto “Percezione generativa durante i movimenti oculari e delle mani”
Avviso di fabbisogno interno per supporto alla ricerca nell’ambito del progetto “Simulatore di piattaforma di lavoro elevabile per il sollevamento di persone” Bando Bric 2019
Visita virtuale alla mostra “Natura collecta Natura exhibita” allestita nella Basilica di San Lorenzo
Venerdì 23 aprile, alle ore 17.30, in diretta streaming su Facebook e YouTube, i Sistemi Museali di Ateneo delle Università di Pisa e di Firenze presentano assieme una visita virtuale attraverso le straordinarie collezioni naturalistiche dei musei fiorentini, raccontate nella mostra “Natura collecta Natura exhibita”, curata da Fausto Barbagli e allestita nel Salone Donatello della Basilica di San Lorenzo. Una piccola anticipazione, in attesa della riapertura, della panoramica che la mostra offre sulla storia del collezionismo scientifico dal tempo dei Medici a oggi.
A introdurre il racconto della mostra proposto dal curatore Fausto Barbagli, sono previsti gli interventi di Chiara Bodei (presidente del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Pisa), Marco Benvenuti (presidente del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Firenze), Lucia Tongiorgi Tomasi (Accademia dei Lincei) e Alessandro Tosi (direttore scientifico del Museo della Grafica di Pisa).
Organizzato con la collaborazione tecnica del Polo Multimediale dell’Università di Pisa, l’incontro si potrà seguire in diretta streaming sul canale YouTube SMA Unipi e sulle pagine Facebook del Museo della Grafica e del Sistema Museale di Ateneo.
Pubblicata la prima traduzione con commenti della bolla pontificia del 1343 istitutiva dell’Università di Pisa
Pubblicata la prima traduzione in italiano con commenti della bolla di papa Clemente VI con la quale nel 1343 fu ufficialmente fondata l’Università di Pisa. Il libro “In Supreme Dignitatis: Per la storia dell’Università e dell’Ospedale di Pisa” a cura dal professore Paolo Pontari dell’Ateneo pisano è edito dalla Pisa University Press con il contributo del Rotary Club Pisa Galilei. Il volume comprende inoltre l’edizione commentata di uno sconosciuto e inedito fascicolo pergamenaceo di atti notarili quattro-cinquecenteschi riguardanti l’Ospedale di Pisa, recuperato di recente sul mercato antiquario e donato all’Ateneo dal Notaio Angelo Caccetta. I saggi che compongono l’opera gettano così luce su momenti salienti della storia universitaria, ospedaliera e artistica di Pisa tra Medioevo e Rinascimento.
“Rileggere il testo della ‘bolla’ che papa Clemente VI emanò il 3 settembre 1343, per chi come me, 677 anni dopo, si trova a guidare lo Studio pisano – scrive nella prefazione il Rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella – è stato motivo non solo di orgoglio ed emozione, ma anche di profonda riflessione. Quel documento, infatti, segna l’inizio di una storia certo non priva di difficoltà, ma anche decisamente gloriosa. Da Galileo ai giorni nostri, d’altronde, il cammino della nostra comunità universitaria è punteggiato di allievi e docenti di grande valore, con tre premi Nobel all’attivo. Quella scritta qui a Pisa, d’altro canto, è la storia di una grande Università che ha contribuito, e non poco, alla costruzione del nostro Paese”.
Pubblicata la prima traduzione con commenti della bolla pontificia del 1343 istitutiva dell’Ateneo
Pubblicata per la prima volta la prima traduzione in italiano con commenti della bolla di papa Clemente VI con la quale nel 1343 fu ufficialmente fondata l’Università di Pisa. Il libro “In Supreme Dignitatis: Per la storia dell’Università e dell’Ospedale di Pisa” a cura dal professore Paolo Pontari dell’Ateneo pisano è edito dalla Pisa University Press con il contributo del Rotary Club Pisa Galilei. Il volume comprende inoltre l’edizione commentata di uno sconosciuto e inedito fascicolo pergamenaceo con atti notarili quattro-cinquecenteschi riguardanti l’Ospedale di Pisa, recuperato di recente sul mercato antiquario e donato all’Ateneo dal Notaio Angelo Caccetta. I saggi che compongono l’opera gettano così luce su momenti salienti della storia universitaria, ospedaliera e artistica di Pisa tra Medioevo e Rinascimento.
“Rileggere il testo della ‘bolla’ che papa Clemente VI emanò il 3 settembre 1343, per chi come me, 677 anni dopo, si trova a guidare lo Studio pisano – scrive nella prefazione il Rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella - è stato motivo non solo di orgoglio ed emozione, ma anche di profonda riflessione. Quel documento, infatti, segna l’inizio di una storia certo non priva di difficoltà, ma anche decisamente gloriosa. Da Galileo ai giorni nostri, d’altronde, il cammino della nostra comunità universitaria è punteggiato di allievi e docenti di grande valore, con tre premi Nobel all’attivo. Quella scritta qui a Pisa, d’altro canto, è la storia di una grande Università che ha contribuito, e non poco, alla costruzione del nostro Paese”.