L’Università di Pisa offre i suoi spazi alle Scuole della Città
L’aveva ipotizzato già ai primi di giugno ed è stato di parola. Il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, nella seduta di oggi della Conferenza Università Territorio (C.U.T.), ha offerto alla Provincia di Pisa di sfruttare gli spazi del Polo Piagge per ospitare gli alunni delle scuole cittadine.
«E’ il momento di fare squadra e questo vuole essere il nostro contributo alla ripartenza. Sostenere i giovani alunni delle nostre scuole che, più di altri, hanno sofferto i mesi del lockdown è un passo importante. – ha dichiarato il Rettore – Al Polo Piagge ci sono spazi che, per le loro dimensioni, il nostro Ateneo non può utilizzare per far lezione, ma adatti ad ospitare le classi delle nostre scuole che sono meno numerose dei corsi universitari. In questo modo, rispettando il distanziamento, la vita scolastica potrà tornare, almeno in parte, alla sua preziosa normalità e con essa anche quella di tante famiglie».
Un contributo, quello dell’Università di Pisa, che metterà a disposizione del sistema scolastico cittadino 26 aule. Soddisfatto il Presidente della Provincia Massimiliano Angori.
«Ringraziamo l'Università di Pisa e il Rettore Mancarella per questa importante azione di attenzione e di fattiva collaborazione con l'ente provinciale, per quanto attiene gli istituti superiori cittadini. – ha commentato Angori - La concessione del Polo Piagge suggella infatti un fitto confronto da noi avviato con l'istituzione accademica, nello specifico tra il sottoscritto e il Rettore in persona. Un confronto costante, che abbiamo messo a punto per estendere quanto più possibile, con la ripartenza delle attività scolastiche dal prossimo settembre, la didattica in presenza a beneficio di tutti gli studenti delle scuole superiori, nel pieno rispetto delle normative anti-contagio da Covid19 e delle conseguenti linee guida ministeriali».
«Attraverso il Polo Piagge – prosegue il Presidente Massimiliano Angori - potremo beneficiare di aule collocate in un complesso edilizio recente, facilmente raggiungibili anche dal punto di vista logistico, e con spazi ulteriori efficaci a garantire il distanziamento e la sicurezza per i ragazzi, il corpo docente e il personale scolastico degli istituti superiori. Si è trattato di un percorso avviato da diverse settimane, condiviso anche con l'Ufficio Scolastico Provinciale, nella persona del Dirigente professor Giacomo Tizzanini che si è reso disponibile a intercettare tutte le possibilità da mettere in campo per far fronte a un necessario aumento dell'organico del corpo docente, e al quale va un altrettanto sentito ringraziamento». «Rinnovo infine - conclude Angori - i ringraziamenti all'Ateneo Pisano e al Rettore Mancarella per questa scelta che dimostra che quando tra gli enti c'è collaborazione e sinergia è possibile provare a realizzare, in tempi stretti, servizi sempre più efficaci per i cittadini, anche in periodi complessi come quelli della pandemia che stiamo vivendo ormai da mesi».
Biblioteche Unipi: dal 15 luglio riprende il servizio consultazione

San Davino Armeno: archeologia e paleopatologia di un santo pellegrino medievale
Mercoledì 15 luglio, alle ore 18:00, in occasione delle Notti dell’Archeologia 2020, il Museo di Anatomia patologica, appartenente al Sistema Museale dell'Università di Pisa, propone un appuntamento in streaming su “San Davino Armeno: archeologia e paleopatologia di un santo pellegrino medievale”. Intervengono il direttore del museo, la professoressa Valentina Giuffra, e il professor Antonio Fornaciari, della divisione di Paleopatologia.
L'incontro tenterà di dare risposta alla domanda: cosa ci racconta lo studio di una mummia medievale? Molte cose se a interrogarla sono i paleopatologi. La Paleopatologia è infatti la scienza specializzata nello studio delle malattie antiche direttamente nei resti umani del passato, scheletri e mummie.
Nel 2018 la divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa ha affrontato lo studio del corpo mummificato di San Davino Armeno, conservato a Lucca nella Basilica di San Michele in Foro. La figura di San Davino, santo pellegrino che la tradizione fa morire a Lucca nel 1050, è in gran parte avvolta nella leggenda. Lo studio ci rivela per la prima volta le caratteristiche fisiche, lo stile di vita e le malattie sofferte dal santo, tra cui le tracce di un intervento chirurgico alla testa effettuato con l’uso di un cauterio. Nel corso della presentazione saranno mostrati i risultati delle ricerche che sembrano avvalorare le notizie agiografiche sulla provenienza dall’Armenia del personaggio e saranno mostrati i rarissimi elementi di corredo (sete e gioielli) che accompagnano il corpo.
Per seguire il seminario collegarsi al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=BybeyGPF6Ec
Il 28 luglio partono le iscrizioni al nuovo anno accademico con importanti novità
Pisa conferma il suo impegno nella tutela del diritto allo studio universitario riducendo le tasse per gli studenti con ISEE fino a 40 mila euro. Una decisione importante, presa in vista dell’apertura delle iscrizioni per il nuovo anno accademico, che partiranno il prossimo 28 luglio.
«Sono anni che l’Università di Pisa sostiene i suoi studenti prevedendo una contribuzione studentesca tra le più basse del Paese. Quest’anno molte famiglie italiane vivono un momento difficile ed era necessario fare qualcosa di più. – commenta il Rettore Paolo Mancarella – Per questo, dopo i 700.000 euro stanziati come contributo straordinario per gli studenti in difficoltà, abbiamo deciso di diminuire le tasse di tutti gli studenti che hanno un ISEE fino a 40.000 euro, oltre a confermare le riduzioni per merito e la nostra “no tax area” a 23 mila euro, già da tempo superiore alla soglia ministeriale, innalzata solo da ultimo a 20 mila euro». «In aggiunta, - conclude il Rettore - abbiamo previsto che gli studenti possano presentare l’ISEE corrente che, come è ben noto, meglio fotografa la situazione economica attuale delle famiglie. Rimangono inalterate le tasse per la fascia fino a 90 mila euro ed è stato eliminato il contributo minimo per gli studenti inattivi. Sono poi confermate altre esenzioni che riguardano circa 7.000 nostri studenti. Insomma, una scelta coraggiosa che però abbiamo voluto adottare senza esitazioni».
Il Palazzo della Sapienza dell'Università di Pisa
Misure, quelle prese da Senato Accademico e Consiglio d’Amministrazione, che fissano la fascia massima a partire da 72 mila euro di ISEE, anche in questo caso senza alcun aumento della tassazione, salvo che per un piccolo “contributo di solidarietà” previsto per chi ha un reddito superiore a 90.000 euro.
Allo stesso tempo, l’Ateneo pisano si è attrezzato per accogliere al meglio i nuovi studenti che dal 28 luglio prossimo entreranno a far parte della comunità universitaria. Tra le novità di quest’anno: il progetto di potenziamento del tutorato per le matricole dei corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico dell’a.a. 2020/21.
«L’obiettivo di questo progetto – spiega il Prorettore per la didattica dell’Ateneo, Marco Abate - è aiutare le matricole a inserirsi nell’ambiente universitario, supportandole soprattutto nei mesi iniziali. Le matricole di ogni corso saranno suddivise in classi di dimensioni paragonabili per numero a quelle delle scuole secondarie di secondo grado e saranno affidate a tutor con il compito di presentare agli studenti l’università e i servizi (anche sociali) che offre, e di aiutarli ad affrontare lo studio universitario, che richiede un approccio diverso da quello scolastico».
Infine, visto che per i primi tre mesi le lezioni si terranno in modalità “mista”, l’Ateneo pisano punterà su una metodologia di didattica online innovativa e che non sia solo “sostituiva” di quella “in presenza”, ma che serva anche come integrazione alle lezioni in aula. In questo modo nulla della qualità e dell’eccellenza dell’Università di Pisa andrà perduto.
Università: il 28 luglio partono le iscrizioni al nuovo anno accademico con importanti novità
Pisa conferma il suo impegno nella tutela del diritto allo studio universitario riducendo le tasse per gli studenti con ISEE fino a 40 mila euro. Una decisione importante, presa in vista dell’apertura delle iscrizioni per il nuovo anno accademico, che partiranno il prossimo 28 luglio.
«Sono anni che l’Università di Pisa sostiene i suoi studenti prevedendo una contribuzione studentesca tra le più basse del Paese. Quest’anno molte famiglie italiane vivono un momento difficile ed era necessario fare qualcosa di più. – commenta il Rettore Paolo Mancarella – Per questo, dopo i 700.000 euro stanziati come contributo straordinario per gli studenti in difficoltà, abbiamo deciso di diminuire le tasse di tutti gli studenti che hanno un ISEE fino a 40.000 euro, oltre a confermare le riduzioni per merito e la nostra “no tax area” a 23 mila euro, già da tempo superiore alla soglia ministeriale, innalzata solo da ultimo a 20 mila euro». «In aggiunta, - conclude il Rettore - abbiamo previsto che gli studenti possano presentare l’ISEE corrente che, come è ben noto, meglio fotografa la situazione economica attuale delle famiglie. Rimangono inalterate le tasse per la fascia fino a 90 mila euro ed è stato eliminato il contributo minimo per gli studenti inattivi. Sono poi confermate altre esenzioni che riguardano circa 7.000 nostri studenti. Insomma, una scelta coraggiosa che però abbiamo voluto adottare senza esitazioni».
Misure, quelle prese da Senato Accademico e Consiglio d’Amministrazione, che fissano la fascia massima a partire da 72 mila euro di ISEE, anche in questo caso senza alcun aumento della tassazione, salvo che per un piccolo “contributo di solidarietà” previsto per chi ha un reddito superiore a 90.000 euro.
Allo stesso tempo, l’Ateneo pisano si è attrezzato per accogliere al meglio i nuovi studenti che dal 28 luglio prossimo entreranno a far parte della comunità universitaria. Tra le novità di quest’anno: il progetto di potenziamento del tutorato per le matricole dei corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico dell’a.a. 2020/21.
«L’obiettivo di questo progetto – spiega il Prorettore per la didattica dell’Ateneo, Marco Abate - è aiutare le matricole a inserirsi nell’ambiente universitario, supportandole soprattutto nei mesi iniziali. Le matricole di ogni corso saranno suddivise in classi di dimensioni paragonabili per numero a quelle delle scuole secondarie di secondo grado e saranno affidate a tutor con il compito di presentare agli studenti l’università e i servizi (anche sociali) che offre, e di aiutarli ad affrontare lo studio universitario, che richiede un approccio diverso da quello scolastico».
Infine, visto che per i primi tre mesi le lezioni si terranno in modalità “mista”, l’Ateneo pisano punterà su una metodologia di didattica online innovativa e che non sia solo “sostituiva” di quella “in presenza”, ma che serva anche come integrazione alle lezioni in aula. In questo modo nulla della qualità e dell’eccellenza dell’Università di Pisa andrà perduto.
Dal 15 luglio attrezzate 4 aree studio all'aria aperta
Borsa di ricerca per lo svolgimento presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali di una attività di ricerca sul tema “Gestione sostenibile del suolo del vigneto mediante impiego di rasaerba autonomi”
Laboratorio "Giochi di pace" - II edizione
Il Cisp (Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace) propone la seconda edizione del suo laboratorio "Giochi di pace" ai Centri estivi del Centro Universitario Sportivo (CUS Pisa).
Per maggiori informazioni consultare il link: https://cisp.unipi.it/giochi-di-pace-seconda-edizione-estate-2020/?preview=true
Borsa di ricerca presso il dip.to di Farmacia dal titolo: “Ottimizzazione chimico-farmaceutica di ligandi multitarget”.
Droni in volo per monitorare i campi coltivati
Si è alzato in volo pochi giorni fa su un campo di mais il primo drone munito di sensori di alta qualità in grado di monitorare lo stato delle colture e di effettuare diagnosi precoci in caso di infestazioni o presenza di malattie. L’iniziativa fa parte del progetto PIT (Progetto Integrato Territoriale) dal titolo “Dalla fascia pedemontana al mare”, che vede impegnato in prima linea il Centro di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa, diretto dal professor Marcello Mele.
Sotto la responsabilità del ricercatore Nicola Silvestri, un team interdisciplinare è infatti impegnato in una serie di attività sperimentali volte alla valutazione e all’applicazione di dati telerilevati in agricoltura. Il gruppo di ricerca si avvale della collaborazione del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, di cui fanno parte Lorenzo Cotrozzi, Giacomo Lorenzini, Cristina Nali, Elisa Pellegrini e Sabrina Sarrocco e del Centro di Geo-Tecnologie dell'Università degli Studi di Siena cui afferiscono Riccardo Salvini, Altair Pirro, Emanuele Tufarolo, Chiara Lanciano e Claudio Vanneschi.
Finanziato dalla Regione Toscana su fondi del Piano di Sviluppo Rurale dell’UE e coordinato dall’Ente Parco Regionale Migliarino - San Rossore - Massaciuccoli, il progetto ha una durata di due anni e prevede l’utilizzo di droni con voli programmati in relazione allo sviluppo delle colture. “La gestione dell’azienda agraria costringe l’agricoltore a una continua attività di monitoraggio dello stato fitosanitario e nutrizionale delle colture per poter intervenire tempestivamente con trattamenti agronomici appropriati al fine di ridurre l'incidenza delle avversità biotiche e abiotiche e di limitare l'entità degli eventuali danni”, spiega Nicola Silvestri.
I droni rappresentano uno strumento ideale per effettuare check-up aziendali ripetuti e a basso costo. “Si tratta di velivoli di piccole dimensioni, capaci di localizzarsi nello spazio e di svolgere in maniera autonoma attività di esplorazione e monitoraggio grazie anche alla disponibilità di sensori di alta qualità e componenti hardware sufficientemente leggeri da consentirne l’impiego in applicazioni di campo – aggiunge Silvestri –. Inoltre, la relativa semplicità del loro funzionamento permette di ripetere i rilievi, anche a breve distanze di tempo, così da coprire tutte le fasi fenologiche più delicate per la coltura”.
L’obiettivo del progetto è quello di riuscire a definire parametri specifici per l’individuazione di malattie e di infestazioni di malerbe analizzando immagini catturate dai droni a diverse lunghezze d’onda (visibile, infrarosso vicino e termico, sensori multi- e iper-spettrali) e confrontandole con le osservazioni effettuate a terra (di sicura attribuzione), mediante l’utilizzo di una sensoristica analoga. La possibilità di operare un corretto matching fra i rilievi effettuati al suolo e le immagini catturate in volo consentirà una corretta interpretazione dei dati acquisiti da remoto individuando l'insorgenza di eventuali avversità e permettendo all’agricoltore di intervenire precocemente per ridurre sia l’entità del danno che l’impiego di prodotti fitosanitari.
Ulteriori settori di utilizzo dei droni nella gestione dell’azienda agraria sono costituiti dalla possibilità di monitorare l’effettivo sviluppo e la fenologia delle specie coltivate nonché di controllare la diffusione (endemica o epidemica) di specie aliene (sia che si tratti di piante che di agenti parassitari).
Il servizio di diagnosi precoce, una volta messo a punto, potrà inoltre essere messo a disposizione delle altre aziende operanti sul territorio, contribuendo alla crescita professionale degli operatori del settore.