Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Giovedì 11 giugno si è conclusa l’edizione 2020 del Contamination Lab Pisa, il percorso formativo promosso da Università di Pisa, Scuola Sant’Anna, Scuola Normale Superiore e IMT Lucca che ha come obiettivo la promozione della cultura imprenditoriale tra studenti, ricercatori e docenti. L’evento finale, dal titolo “Metodologie e frontiere del CLab”, ha visto la competizione di sette idee di impresa innovative maturate e sviluppate nel corso di questa edizione particolare, che si è svolta in modalità telematica e ha visto la partecipazione di ben 118 partecipanti. I sette progetti innovativi di impresa presentati spaziavano dall’editoria (Astarte) alle scienze sociali (Ciclostile), dalle scienze della vita (Fagoterapia Lab) alla sicurezza dell’informazione (Fake Busters), dal mondo dei “pets” (Joppys) al turismo sostenibile (MoWu Around) alla scienza dell’alimentazione (Quinfood).

discussione CLAB 2020 

Ad aggiudicarsi il primo premio è stato il progetto “Fagoterapia Lab” di Mariagrazia Di Luca, classe 1980, ricercatrice specialista in Microbiologia e Virologiche ed esperta italiana nel campo della fago-terapia. Il suo progetto propone l’utilizzo di virus batteriofagi per il trattamento delle infezioni batteriche, anche nel caso di resistenza agli antibiotici. Al secondo posto invece si è piazzata “Joppys” di Diego Mariotti, classe 1993, studente magistrale di Ingegneria edile e Architettura dell’Università di Pisa. Il suo progetto consiste in una piattaforma digitale che si propone di coordinare e rendere facilmente fruibili all’utente tutti i servizi di potenziale interesse per i proprietari di animali domestici.

Ai vincitori andranno due premi elargiti dal CLab: al 1° classificato un notebook o tablet a scelta del valore di 1000 euro; al 2° classificato: un notebook o tablet a scelta del valore di 500 euro. A questi si aggiungeranno i premi offerti dai partner Federmanager Toscana (un servizio di mentorship da svolgersi da giugno a settembre 2020) e CNA Pisa (pacchetti di consulenze e colloqui di orientamento professionale).

“Come organizzatori, siamo particolarmente contenti – ha evidenziato il professor Leonardo Bertini, delegato del rettore per spin-off, start up e brevetti e Chief del Clab – Oltre che l’ottimo livello qualitativo dei progetti, ci ha piacevolmente colpito il fatto che essi siano stati tutti sviluppati da teams numerosi e multidisciplinari di allievi, a testimonianza dell’efficacia della contaminazione culturale promossa dal CLab”.

L’evento finale del CLab 2020 è stato l’occasione per stilare un bilancio dei risultati del primo triennio del progetto, sostenuto dal MIUR. Le tre edizioni passate hanno visto la partecipazione di 460 tra studenti, dottorandi e ricercatori provenienti da tutti i settori disciplinari dell’Università di Pisa e delle Scuole partner, con una particolare crescita dei partecipanti provenienti dalle discipline umanistiche e delle scienze sociali e che hanno frequentato i seminari offerti dal CLab nei suoi due moduli formativi: il PhD+ (corso base) e il CYB+ (corso avanzato).

saluti istituzionali

All’evento conclusivo, insieme ai saluti istituzionali degli enti organizzatori (Università di Pisa, Scuola Normale Superiore, Scuola Sant’Anna e IMT Lucca), sono intervenuti il professor Leonardo Bertini, Chief del Clab, la professoressa Giovanna Mariani, Project Manager del Clab e il dottor Raffaele Dobellini del Ministero dell’Università e della Ricerca per apportare il loro contributo alla riflessione sul futuro del progetto e della valorizzazione della ricerca accademica. L’evento si è svolto in modalità telematica e ha visto la partecipazione di un ampio pubblico, che includeva, tra gli altri, rappresentanti dei Poli tecnologici, delle Associazioni Industriali, di Campus Party, di Le Village by Crédit Agricole e rappresentanti di Contamination Lab di altri Atenei.

La commissione di valutazione che ha esaminato i progetti, formata dai rappresentanti di alcuni enti convenzionati con il CLab, Francesco Oppedisano (presidente CNA Pisa e amministratore delegato di Netresults, Spin Off dell’Unipi), Andrea Di Benedetto (presidente del Polo Tecnologico Navacchio) e Nicola Redi (Consultant di fondi Venture Capital), ha evidenziato l’ottimo livello di tutti i progetti presentati, tra i quali non è stato semplice selezionare i due più meritevoli.

Con cinque progetti finanziati – di cui tre come coordinatore e due come partner – l'Università di Pisa si colloca tra gli enti più "premiati" delle prime due edizioni del Programma PRIMA, la partnership per l’innovazione del settore idrico e agro-alimentare nell’area mediterranea promossa dall’Unione Europa con la partecipazione di 19 paesi. Beneficiari di questi finanziamenti sono i dipartimenti di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e di Scienze veterinarie dell’Ateneo pisano per un contributo totale di circa 1.5 milioni di euro.

Il programma PRIMA è nato con l’obiettivo di costruire conoscenza e soluzioni innovative in ricerca e innovazione per la gestione delle risorse idriche, un’agricoltura sostenibile, cibo e filiera alimentare nell'area mediterranea. Tra i partecipanti ci sono 11 paesi membri dell’UE (Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna) e Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Turchia. Il programma è finanziato attraverso una combinazione di fondi provenienti in parte dagli Stati aderenti e in parte dal programma Horizon 2020.

I cinque progetti finanziati all'Università di Pisa (uno in risposta al bando del 2018 e quattro a quello del 2019) si inseriscono perfettamente in questa area di ricerca. Il primo è SIMTAP - Self-sufficient integrated multi-trophic aquaponic systems for improving food production sustainability and brackish water use and recycling, coordinato dai professori Alberto Pardossi del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e Carlo Bibbiani del dipartimento di Scienze veterinarie. Il progetto ha ottenuto un finanziamento di circa 953 mila euro (di cui circa 280 mila euro all’Unipi), e vede come paesi partecipanti l’Italia, la Francia, la Germania, la Turchia e Malta. Il suo scopo è realizzare un sistema acquaponico multitrofico per la produzione alimentare di pesci e piante di acqua salmastra. Il pesce sarà alimentato con mangime prodotto da alghe, vermi e molluschi, in sostituzione parziale o totale di materie prime quali le farine, gli oli di pesce e le proteine vegetali.

Il secondo progetto è FIGGEN - Valorising the diversity of the fig tree, an ancient fruit crop for sustainable Mediterranean agriculture, coordinato dal professor Tommaso Giordani del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, che ha ottenuto un finanziamento di circa 1 milione di euro (di cui 378 mila euro all’Unipi). Obiettivo della ricerca, che ha come paesi partecipanti Italia, Spagna, Tunisia e Turchia, è la valorizzazione e la produzione sostenibile del fico nel Mediterraneo, un frutto antico che presenta un grande potenziale di espansione grazie a preziose qualità nutrizionali, energetiche e nutraceutiche.

Il terzo progetto è FEDKITO - Fresh food sustainable packaging in the circular economy coordinato dalla professoressa Barbara Conti del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali. Finanziato con circa 840 mila euro (di cui 390 mila euro all’Unipi), il progetto propone l'uso di chitosano, un polimero naturale, aromatizzato con olii essenziali per proteggere frutta, verdura, carne e latticini da attacchi di insetti e funghi e dall'ossidazione degli acidi grassi insaturi prolungando la durata di conservazione dei prodotti alimentari mediterranei deperibili durante la post-raccolta e in condizioni di stoccaggio. I paesi partecipanti sono Italia, Francia, Grecia, Marocco, Tunisia.

HaloFarMs – Development and optimization of halophyte-based farming systems in salt-affected Mediterranean soils è un altro progetto di cui l’Università di Pisa è partner con la professoressa Annamaria Ranieri del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali. Finanziato con circa 848 mila euro (di cui circa 200 mila all’Unipi) HaloFarMs svilupperà e ottimizzerà nuovi sistemi di agricoltura sostenibile per la regione mediterranea basati sull'uso intelligente delle piante alofite per valorizzare le terre degradate e non sfruttate. I paesi partecipanti sono Tunisia, Italia, Egitto, Spagna, Francia, Portogallo.

Il quinto progetto è iGUESS-MED - Innovative greenhouse support system in the Mediterranean region: efficient fertigation and pest management through IoT based climate control, che ha avuto un finanziamento di circa 1.5 milioni di euro (di cui 233 mila euro all’Unipi). L’Ateneo pisano è partner con il professor Luca Incrocci del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali. I paesi partecipanti sono Spagna, Italia, Tunisia, Turchia e l’obiettivo è creare un innovativo software a basso costo, fruibile su un qualsiasi smartphone, che permetta, tramite una rete di sensori posti in serra e sulle piante coltivate e l’uso di modelli e di algoritmi matematici, di consigliare l’agricoltore sulla gestione del clima in serra, dell’irrigazione, della concimazione e della difesa della coltura, in particolare del pomodoro.

I risultati conseguiti sono certamente il frutto dell’impegno crescente dei docenti dell’Università di Pisa nella progettazione europea, come dimostrato dal boom di finanziamenti nel triennio 2017-2019. A questo si somma anche l’aiuto ottenuto nella preparazione dei progetti tramite il servizio di supporto alla redazione di proposte progettuali, attivato dal 2018 presso la Direzione Servizi per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico.

L'ottimo esito ottenuto dall’Ateneo pisano è anche dovuto all'impegno profuso nel seguire "da vicino" il programma fin dalla fase della sua genesi, partecipando agli incontri preparatori e diffondendo con un anticipo competitivo le informazioni utili ai nostri docenti. "Con questo stesso spirito di partecipazione e networking proattivo – spiega il professor Lisandro Benedetti-Cecchi, prorettore alla ricerca europea e internazionale – stiamo cercando di essere sempre più presenti come Ateneo in diversi tavoli e consessi europei strategici per la ricerca. Non a caso tra le misure di incentivazione attivate è stato aggiunto anche il bando Net4UNIPI che mira proprio ad intensificare le attività di rete con l'obiettivo di accrescere la capacità di sviluppare progetti e collaborazioni europee".
Nel 2018, grazie al Programma PRIMA, sono stati finanziati 36 progetti, 29 di essi coinvolgono una o più unità di ricerca italiane di cui 11 coordinati da enti italiani per un finanziamento totale di 10 milioni di euro. Nel 2019 sono stati finanziati 44 progetti, 34 di essi coinvolgono una o più unità di ricerca italiane di cui 14 coordinati da enti italiani per un finanziamento totale di 12 milioni di euro.

With five projects receiving funds (one in 2018 and four in 2019), three of which as coordinators and two as partners, the University of Pisa is one of the institutions which has received the most funding from the first two editions of the PRIMA Programme, the Partnership for Research and Innovation to improve water availability and sustainable agriculture in the Mediterranean Area promoted by the European Union with the participation of 19 countries. The Department of Agricultural, Food and Agro-Environmental Sciences and the Department of Veterinary Sciences will receive a total contribution of 1.5 million euros.

earth 3289810 1280 copy

 

The PRIMA programme aims to develop knowledge and devise innovative solutions in R&I approaches to improve water availability and sustainable agriculture production in the Mediterranean area. Eleven EU member states are among the participants (Cyprus, Croatia, France, Germany, Greece, Italy, Luxembourg, Malta, Portugal, Slovenia, Spain,) along with Algeria, Egypt, Jordan, Israel, the Lebanon, Morocco, Tunisia and Turkey. The programme is co-financed through a combination of funds from participating states and from the Horizon 2020 programme.

In 2018, 36 projects were financed, 29 of which included one or more Italian research units and 11 of these were coordinated by Italian institutions with funds totalling 10 million euros. In 2019, 44 projects were financed, 34 of which included one or more Italian research units and of these 14 were coordinated by Italian institutions with funds totalling 12 million euros.

The results achieved are most certainly the outcome of an increasing commitment to European projects shown by the teaching staff at the University of Pisa, as can be seen from the boom in funding during the three-year period from 2017-2019.

The support offered by the Office for Research and Technology Transfer, set up in 2018 to assist in the preparation of project proposals, was also fundamental.

This excellent result obtained by the University of Pisa is also due to the profound dedication shown in following the programme closely from its conception by participating in preparatory meetings and sharing useful information with the teaching staff well in advance. “It is with this same spirit of participation and proactive networking that we aim to be ever more present as a university at different European forums and work groups which are fundamental to research,” explains Professor Lisandro Benedetti-Cecchi, vice-rector for European and international research. “It is not by chance that the motivational measures now include Net4UNIPI which endeavours to intensify networking activities in an aim to broaden the capacity of developing European projects and collaboration.”

SIMTAP - Self-sufficient integrated multi-trophic aquaponic systems for improving food production sustainability and brackish water use and recycling

Funding: approx. €953,000 (UNIPI: approx. €280,000)
Role of UNIPI: coordinator with Professor Alberto Pardossi from the Department of Agricultural, Food and Agro-Environmental Sciences and Associate Professor Carlo Bibbiani from the Department of Veterinary Sciences
Participating countries: Italy, France, Germany, Turkey and Malta

The project, which began on 1 June 2019, aims to create a multi-trophic aquaponic system for food production for marine fish and plants. The fish feed will include microalgae, detritivores and filter feeder species which will partially or totally replace the natural feedstocks such as flour, fish oil and vegetable proteins. The SIMTAP systems will be tested in different Mediterranean contexts (Italy, Turkey, Malta and France), on a small scale and adapted to the specific socio-economic and climatic conditions of the area.  The project aims to reduce the use of fish food, water, fertilizer and energy and the production of waste and therefore the environmental impact of this particular agro-industrial sector. Further information here.

 

FIGGEN - Valorising the diversity of the fig tree, an ancient fruit crop for sustainable Mediterranean agriculture

Funding: approx. €1,000,000 (UNIPI: approx. €378,000)
Role of UNIPI: coordinator with Associate Professor Tommaso Giordani from the Department of Agricultural, Food and Agro-Environmental Sciences
Participating countries: Italy, Spain, Tunisia and Turkey.

The project aims to enhance the natural variability of the fig, an ancient fruit which offers a great potential for expansion thanks to its nutritional, energy, and nutraceutical qualities, and the growing interest in the secondary metabolites produced in the fruit, leaves and latex combined with the ability to adapt to dry, calcareous and saline environments, making this species extremely interesting for sustainable production in the Mediterranean region, also in relation to climate change. Through the involvement of farmers, producers and distributors with multidisciplinary experiences, new cultivars of figs better adapted to drought conditions will be introduced into agricultural systems thus contributing to the production of sustainable fig trees in the future. Further information here.

 

FEDKITO - Fresh food sustainable packaging in the circular economy

Funding: approx. €840,000 (UNIPI: approx. €390,000)
Role of UNIPI: coordinator with Associate Professor Barbara Conti from the Department of Agricultural, Food and Agro-Environmental Sciences
Participating countries: Italy, France, Greece, Morocco and Tunisia

FEDKITO proposes the use of chitosan, a natural polymer, aromatized with essential oils to protect fruit, vegetables, meat and dairy products from insect and fungi attacks and from the oxidation of unsaturated fatty acids thus extending the shelf life of perishable Mediterranean food products during post-harvest and storage. The chitosan will be extracted from the black soldier fly reared on by-products and waste. The innovative active packaging materials will extend the conservation times of fresh foods in an environmentally sustainable manner as they are completely biodegradable and produced according to the principals of the circular economy. Further information here.

 

HaloFarMs – Development and optimization of halophyte-based farming systems in salt-affected Mediterranean soils

Funding: approx.€848,000 (UNIPI: approx. €200,000)
Role of UNIPI: partner with Professor Annamaria Ranieri from the Department of Agricultural, Food and Agro-Environmental Sciences
Participating countries: Tunisia, Italy, Egypt, Spain, France, Portugal

HaloFarMs will develop and optimize new sustainable farming systems for the Mediterranean region based on the smart use of halophyte plants to give value to degraded and unexploited salt-affected lands. The project will optimize the desalination of soils by halophytes prior to crop cultivation, intercropping halophytes on salt-affected soils, with important commercial cultivated crops, and in vitro cultivation of halophytes. The halophytes produced will be biochemically characterized by their nutritional profile and functional properties. These high added-value products can be used in the cosmetic, food and veterinary industries. The adoption of the project findings by farmers will decrease soil salinization, increase yields without depleting fresh water resources and diversify the sources of income.

 

iGUESS-MED - Innovative greenhouse support system in the Mediterranean region: efficient fertigation and pest management through IoT based climate control

Funding: approx. €1,500,000 (UNIPI: €233,000)
Role of UNIPI: partner with Associate Professor Luca Incrocci from the Department of Agricultural, Food and Agro-Environmental Sciences
Participating countries: Spain, Italy, Tunisia, Turkey

The project aims to create, together with the stakeholders, innovative low cost software available for use on any smartphone which will assist farmers in the management of greenhouse climate, irrigation, fertigation and disease and pest control through a network of sensors placed in greenhouses and crop systems and the use of mathematical models and algorithms. Work will be carried out on tomato crops using both traditional methods of tomatoes grown in soil and in low-technology greenhouses typical of the Mediterranean area. New crop production protocols will be developed and validated by means of an economic analysis based on the cost-benefit approach. The resulting app will allow the new knowledge to be transferred rapidly to the world of production, thus reducing the use of water, fertilizers and chemicals, improving greenhouse productivity and the quality of the final product and providing social and environmental benefits in the area with a higher rate of crop healthiness. Further information here.

****

More:

Read the news on Science|Business

Read the news on EUA website

 

Con cinque progetti finanziati (uno nel 2018 e quattro nel 2019) – di cui tre come coordinatore e due come partner – l'Università di Pisa si colloca tra gli enti più "premiati" delle prime due edizioni del Programma PRIMA, la Partnership per l’innovazione del settore idrico e agro-alimentare nell’area mediterranea promossa dall’Unione Europa con la partecipazione di 19 paesi. Beneficiari di questi finanziamenti sono i dipartimenti di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e Scienze veterinarie dell’Ateneo pisano per un contributo totale di circa 1.5 milioni di euro.

Il programma PRIMA è nato con l’obiettivo di costruire conoscenza e soluzioni innovative in ricerca e innovazione per la gestione delle risorse idriche, un’agricoltura sostenibile, cibo e filiera alimentare nell’area mediterranea. Tra i partecipanti ci sono 11 paesi membri dell’UE (Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna) e Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Turchia. Il programma è finanziato attraverso una combinazione di fondi provenienti in parte dai paesi aderenti e in parte dal programma Horizon 2020.

earth 3289810 1280

Nel 2018 sono stati finanziati 36 progetti, 29 di essi coinvolgono una o più unità di ricerca italiane di cui 11 coordinati da enti italiani per un finanziamento totale di 10 milioni di euro. Nel 2019 sono stati finanziati 44 progetti, 34 di essi coinvolgono una o più unità di ricerca italiane di cui 14 coordinati da enti italiani per un finanziamento totale di 12 milioni di euro.

I risultati conseguiti sono certamente il frutto dell’impegno crescente dei docenti dell’Ateneo pisano nella progettazione europea, come dimostrato dal boom di finanziamenti nel triennio 2017-2019. A questo si somma anche l’aiuto ottenuto nella preparazione dei progetti tramite il servizio di supporto alla redazione di proposte progettuali, attivato dal 2018 presso la Direzione Servizi per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico.

L'ottimo esito ottenuto dall’Università di Pisa è anche dovuto all'impegno profuso nel seguire "da vicino" il programma fin dalla fase della sua genesi, partecipando agli incontri preparatori e diffondendo con un anticipo competitivo le informazioni utili ai nostri docenti. "Con questo stesso spirito di partecipazione e networking proattivo – spiega il professor Lisandro Benedetti-Cecchi, prorettore alla ricerca europea e internazionale – stiamo cercando di essere sempre più presenti come Ateneo in diversi tavoli e consessi europei strategici per la ricerca. Non a caso tra le misure di incentivazione attivate è stato aggiunto anche il bando Net4UNIPI che mira proprio ad intensificare le attività di rete con l'obiettivo di accrescere la capacità di sviluppare progetti e collaborazioni europee".

SIMTAP - Self-sufficient integrated multi-trophic aquaponic systems for improving food production sustainability and brackish water use and recycling

Finanziamento: circa 953 mila euro (UNIPI: circa 280 mila euro)
Ruolo UNIPI: coordinatore con il professor Alberto Pardossi del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali e il professor Carlo Bibbiani del Dipartimento di Scienze veterinarie
Paesi partecipanti: Italia, Francia, Germania, Turchia e Malta

Il progetto, iniziato il 1° giugno 2019, intende realizzare un sistema acquaponico multitrofico per la produzione alimentare di pesci e piante di acqua salmastra. Il pesce sarà alimentato con mangime prodotto da alghe, vermi e molluschi, in sostituzione parziale o totale di materie prime quali le farine, gli oli di pesce e le proteine vegetali. I sistemi SIMTAP saranno testati in diversi contesti mediterranei (Italia, Turchia, Malta e Francia), su piccola scala e adattati alle specifiche condizioni socio-economiche e climatiche dell’area. L’obiettivo del progetto è quello di ridurre l’uso di mangimi per i pesci, il consumo di acqua, fertilizzanti ed energia, la produzione di rifiuti e quindi l’impatto sull’ambiente di questo particolare segmento del settore agro-industriale. Maggiori informazioni qui.

 

FIGGEN - Valorising the diversity of the fig tree, an ancient fruit crop for sustainable Mediterranean agriculture

Finanziamento: circa 1 milione di euro (UNIPI: circa 378 mila euro)
Ruolo UNIPI: coordinatore con il professor Tommaso Giordani del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali
Paesi partecipanti: Italia, Spagna, Tunisia e Turchia

Obiettivo del progetto è valorizzare la variabilità naturale del fico, un frutto antico che presenta un grande potenziale di espansione grazie a preziose qualità nutrizionali, energetiche e nutraceutiche dei frutti, e al crescente interesse per i metaboliti secondari prodotti nei frutti, nelle foglie e nel lattice, combinato con la capacità di adattarsi ad ambienti secchi, calcarei e salini, rendendo questa specie estremamente interessante per una produzione sostenibile nella regione mediterranea, anche in relazione al cambiamento climatico. Con il coinvolgimento di agricoltori, produttori, distributori con esperienze e competenze multidisciplinari, verranno introdotti nei sistemi agricoli cultivar di fico più adatte alle tipologie di ambiente che si produrranno in seguito al cambiamento climatico e che consentiranno la produzione sostenibile del fico in futuro. Maggiori informazioni qui.

Leggi l'approfondimento su Unipi News.

 

FEDKITO - Fresh food sustainable packaging in the circular economy

Finanziamento: circa 840 mila euro (UNIPI: 390 mila euro)
Ruolo UNIPI: coordinatore con la professoressa Barbara Conti del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali
Paesi partecipanti: Italia, Francia, Grecia, Marocco, Tunisia

FEDKITO propone l'uso di chitosano, un polimero naturale, aromatizzato con olii essenziali per proteggere frutta, verdura, carne e latticini da attacchi di insetti e funghi e dall'ossidazione degli acidi grassi insaturi prolungando la durata di conservazione dei prodotti alimentari mediterranei deperibili durante la post-raccolta e in condizioni di stoccaggio. Il chitosano verrà estratto dalla cosiddetta mosca soldato nera, che verrà allevata con scarti di produzione. I nuovi packaging attivi amplieranno la durata di conservazione dei prodotti alimentari freschi, in modo sostenibile dal punto di vista ambientale, essendo completamente biodegradabili e prodotti secondo i principi dell'economia circolare. Maggiori informazioni qui.

Leggi l'approfondimento su Unipi News.

 

HaloFarMs – Development and optimization of halophyte-based farming systems in salt-affected Mediterranean soils

Finanziamento: circa 848 mila euro (UNIPI: circa 200 mila euro)
Ruolo UNIPI: partner con la professoressa Annamaria Ranieri del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali
Paesi partecipanti: Tunisia, Italia, Egitto, Spagna, Francia, Portogallo

HaloFarMs svilupperà e ottimizzerà nuovi sistemi di agricoltura sostenibile per la regione mediterranea basati sull'uso intelligente delle piante alofite per valorizzare le terre degradate e non sfruttate. Il progetto ottimizzerà la desalinizzazione dei suoli salini da parte di alofite prima della coltivazione delle colture, l’intercoltura di alofite su suoli salini, con importanti colture commerciali, e la coltivazione in vitro di alofite. Le alofite prodotte saranno caratterizzate dal punto di vista biochimico per il profilo nutrizionale e le proprietà funzionali. Questi prodotti ad alto valore aggiunto possono essere utilizzati nell'industria cosmetica, alimentare e veterinaria. L'adozione da parte degli agricoltori dei risultati del progetto contribuirà a diminuire la salinizzazione del suolo, aumenterà le rese senza esaurire le risorse di acqua dolce e diversificherà le fonti di reddito.

 

iGUESS-MED - Innovative greenhouse support system in the Mediterranean region: efficient fertigation and pest management through IoT based climate control

Finanziamento: circa 1.5 milioni di euro (UNIPI: 233 mila euro)
Ruolo UNIPI: partner con il professor Luca Incrocci del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali
Paesi partecipanti: Spagna, Italia, Tunisia, Turchia

Il progetto ha l’obiettivo di co-creare insieme agli stakeholders un innovativo software a basso costo, fruibile su un qualsiasi smartphone, che permetta, tramite una rete di sensori posti in serra e sulle piante coltivate e l’uso di modelli e di algoritmi matematici, di consigliare l’agricoltore sulla gestione del clima in serra, dell’irrigazione, della concimazione e della difesa della coltura. Il lavoro sarà condotto sul pomodoro, utilizzando sia la tradizionale coltivazione in terreno, sia quella innovativa in serre a bassa tecnologia tipiche del Mediterraneo. Verranno sviluppati nuovi protocolli di coltivazione che saranno validati mediante un’analisi economica basata sull’approccio costi-benefici. L’APP sviluppata permetterà di trasferire rapidamente le nuove conoscenze al mondo produttivo, riducendo così l’impiego di acqua, fertilizzanti e fitofarmaci, migliorando la produttività delle coltivazioni in serra e la qualità del prodotto finale, con benefici sociali ed ambientali nelle aree di coltivazione e con una maggiore salubrità delle produzioni alimentari. Maggiori informazioni qui.

Sono appena uscite due classifiche internazionali delle università in cui l’Ateneo pisano scala posizioni a livello mondiale. Nei QS World University Rankings, una tra le classifiche internazionali più autorevoli, l’Università di Pisa si attesta al 383° posto, 6 posizioni più in alto rispetto allo scorso anno, confermando il miglioramento costante in atto dal 2017: da allora ha guadagnato complessivamente circa 50 posizioni in senso assoluto (dalla fascia di posizioni 431-440 alla posizione 383), ma ben 14 punti a livello percentuale, entrando quest’anno nel primo terzo della classifica stessa. A livello italiano l’Ateneo pisano si mantiene nella top-10.

"I momenti di verifica sono sempre importanti per capire se la rotta seguita è quella giusta - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - Le 50 posizioni scalate nel QS Ranking e le 21 guadagnate nella classifica del CWUR ci raccontano di un Ateneo pisano che migliora costantemente il proprio posizionamento nello scenario internazionale. Una notizia già buona in sé, ma oggi ancora più importante, considerato il periodo di grande difficoltà che sta vivendo il nostro Paese".

Il ranking elaborato dall’agenzia QS si basa su indicatori che misurano la reputazione degli Atenei valutati (circa 1500 in tutto il mondo, di cui 1000 entrano in classifica), il rapporto docenti-studenti, la produttività scientifica e il livello di internazionalizzazione. I punti di forza dell’Università di Pisa rimangono la reputazione accademica (191°) e la qualità della produzione scientifica (369°).

È inoltre uscita la classifica delle università mondiali compilata dal CWUR, il Center for World University Rankings che ha base negli Emirati Arabi. Il CWUR, nato nel 2012 sulla scia dei più famosi ranking internazionali – QS, Times Higher Education e ARWU di Shanghai – valuta circa 20.000 università in tutto il mondo, stilando una classifica con le migliori 2000, di cui 66 italiane.

L’Ateneo pisano si è classificato al 264° posto a livello mondiale, guadagnando 21 posizioni rispetto allo scorso anno. Nel gruppo delle italiane, guidato da Roma La Sapienza (114°), Padova (164°) e Milano (179°), l’Università di Pisa si conferma 8°, con un trend che la porta ad accorciare notevolmente sul gruppo che la precede, ora a sole 11 posizioni di distanza. L’Università di Pisa ha ottenuto i migliori risultati negli indicatori che valutano i risultati della ricerca (211°) e la qualità dell’offerta formativa (325° al mondo).

Il Center for World University Rankings (CWUR) pubblica la classifica delle università più ampia a livello globale. I ranking del CWUR si distinguono per l’utilizzo di indicatori oggettivi per i quattro parametri che compongono la metodologia di valutazione (qualità della didattica, tasso di impiego dei laureati, qualità del corpo accademico, risultati della ricerca), evitando di ricorrere a sondaggi o a richieste di dati alle stesse università come fanno i ranking internazionali più blasonati.

Giovedì, 11 Giugno 2020 11:27

Studenti

Contribuzione degli studenti (riduzioni, esoneri, agevolazioni)

Regolamento anno accademico - a.a. 2024/2025

Regolamento anno accademico - a.a. 2023/2024

Regolamento anno accademico - a.a. 2022/2023

Regolamento anno accademico - a.a. 2021/2022 

Regolamento anno accademico - a.a. 2020/2021

Regolamento anno accademico - a.a. 2019/2020, Modificato con DR 1344/2019 del 06.08.2019

 

Contribuzione e agevolazioni Master

Regolamento sui Master universitari

Modifica avvisi per l'ammissione - link alla pagina di Ateneo

 

Collaborazioni part time

Regolamento per le collaborazioni part-time per gli studenti nei servizi universitari

 

Borse e premi di studio

Regolamento per le borse di studio e di approfondimento

Regolamento per l'istituzione e conferimento dei premi di studio

 

Contribuzione per la mobilità

Regolamento per l'attribuzione di contributi di mobilità per la preparazione di tesi di laurea all'estero

  

Dottorato di ricerca

Regolamento di Ateneo sul dottorato di ricerca

 

Contribuzione per studenti internazionali

 

Erogazione contributi per le spese di locazione abitativa sostenute dagli studenti fuori sede

 

Erogazione contributi per l'immatricolazione all'Università di Pisa di studenti laureati in Atenei italiani fuori regione

  • Bando - a.a. 2023/2024

 

Erogazione contributi riservati agli studenti in situazione di disagio economico anche a causa del Covid-19

  • Bando - a.a. 2021/2022

 

Contributi Comitato Unico di Garanzia

Contributi CUG - link alla pagina di Ateneo

 

Contributi per attività e viaggi studenteschi

Regolamento per l'assegnazione di contributi per le attività e i viaggi studenteschi

Attività e viaggi studenteschi - link alla pagina di Ateneo

 

Altri contributi per gli studenti

Bandi e avvisi - link alla pagina di Ateneo

Giovedì, 11 Giugno 2020 11:25

Personale

Provvidenze al personale

Regolamento per l'attribuzione di provvidenze al personale dipendente

 

Finanziamenti per la formazione del personale

Anno accademico 2024/2025

Anno accademico 2023/2024

Anno accademico 2022/2023

Anno accademico 2021/2022

Anno accademico 2020/2021

 Anno accademico 20219/2020

 

Borse di studio per i figli dei dipendenti

 

Contributi Comitato Unico di Garanzia

Contributi CUG - link alla pagina di Ateneo

 

Altri benefici per il personale

Regolamento per la ripartizione del fondo incentivante di cui all'art. 93 del D. lgs. 12 aprile 2006, n.163

 

Bandi e avvisi - link alla pagina di Ateneo

 

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa