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Sei uno studente o laureando dell'Università di Pisa, hai fatto o stai facendo attività agonistica, hai un brevetto federale di istruttore o allenatore? Allora questo annuncio è rivolto soprattutto a te.
Il Cus Pisa cerca istruttori-allenatori da inserire nei corsi sportivi per bambini e ragazzi della stagione invernale 2019 e nelle attività dei prossimi campi estivi.

I candidati saranno selezionati per una collaborazione retribuita mediante colloquio e dovranno avere le seguenti caratteristiche: laureati, laureandi o studenti (preferibilmente in Scienze Motorie, Scienze della Formazione o dell'Educazione).

Gli studenti dei primi anni dei vari corsi di laurea potranno affiancare tutto il periodo degli studi con un'attività retribuita da svolgere in comodi orari. Avranno titolo preferenziale i candidati in possesso di brevetti sportivi federali o Coni, esperienze precedenti in corsi sportivi con bambini o ragazzi, attività scout, progetti di educazione ambientale ed escursionismo, attività di animazione e ludica con minori, oppure candidati con esperienze formative in materie artistiche, scientifiche o museali da impiegare in attività laboratoriali con bambini. Particolare importanza avranno esperienze e qualifiche per attività rivolte a soggetti con disabilità fisica o cognitiva. Si richiede disponibilità a frequentare un tirocinio formativo interno e corsi di aggiornamento.

Per informazioni ed invio curriculum: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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L’E-Team, la squadra corse dell’Università di Pisa, si adegua al trend tecnologico del momento che sta rivoluzionando il settore dell’auto: realizzare vetture driverless, ossia senza guidatore. La Formula SAE – la competizione internazionale che vede misurarsi tra loro monoposto progettate e sviluppate da studenti universitari - ha recentemente introdotto per le auto di questo tipo un’apposita categoria, che per ora ha visto classificarsi solo squadre straniere, essendo questa opzione ancora poco praticata in Italia. Dal maggio al dicembre 2019 l’E-Team dedicherà i propri sforzi alla progettazione e alla realizzazione di un veicolo a guida autonoma competitivo che, se tutto andrà secondo i piani, dovrebbe scendere in pista nel 2020.
Al lavoro dunque la divisione “Driverless” della squadra, che si pone a fianco alla già presente “Combustion”: a comporla sono una decina di studenti dei corsi di studi in Embedded Computer System, Ingegneria robotica, Ingegneria dei veicoli e Ingeneria meccanica, guidati da Niccolò Mazzatenta, Gabriele Baris e Davide Malatesta. Il team di studenti dell’Università di Pisa punta sul grande valore ingegneristico del progetto e, allo stesso tempo, si fa strada nel mondo dell’innovazione tecnologica, confermando il prestigio di un ateneo che gioca un ruolo fondamentale nel campo della ricerca e dello sviluppo a livello nazionale e internazionale.
Al momento la divisione Driverless dell’E-Team risulta impegnata nella prova di un simulatore che sia in grado di testare gli algoritmi di controllo e i modelli del sistema. I progetti che saranno portati avanti in questa stagione si concentreranno prevalentemente sulla parte di percezione, per la quale è previsto l’utilizzo di una telecamera stereoscopica e di una rete neurale. Attraverso questi due meccanismi si arriverà all’identificazione dei coni e alla creazione della mappa dell’ambiente e del tracciato in cui la vettura dovrà muoversi. Tutto ciò sarà effettuato grazie a un elevato controllo del veicolo, che sarà così capace di dare i riferimenti al motore (valvola a farfalla) e ai vari attuatori (freno, sterzo, cambio e frizione).
Ma le ambizioni dei progettisti vanno ben oltre la pista: l’intenzione è quella di sviluppare piani di guida autonoma non direttamente collegati alla Formula SAE. Un importante passo avanti tecnologico, dunque, ma anche un addestramento sul campo per gli studenti che dovranno affrontare le sfide della mobilità del futuro.

 

L’E-Team, la squadra corse dell’Università di Pisa, si adegua al trend tecnologico del momento che sta rivoluzionando il settore dell’auto: realizzare vetture driverless, ossia senza guidatore. La Formula SAE – la competizione internazionale che vede misurarsi tra loro monoposto progettate e sviluppate da studenti universitari - ha recentemente introdotto per le auto di questo tipo un’apposita categoria, che per ora ha visto classificarsi solo squadre straniere, essendo questa opzione ancora poco praticata in Italia. Dal maggio al dicembre 2019 l’E-Team dedicherà i propri sforzi alla progettazione e alla realizzazione di un veicolo a guida autonoma competitivo che, se tutto andrà secondo i piani, dovrebbe scendere in pista nel 2020.

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Al lavoro dunque la divisione “Driverless” della squadra, che si pone a fianco alla già presente “Combustion”: a comporla sono una decina di studenti dei corsi di studi in Embedded Computer System, Ingegneria robotica, Ingegneria dei veicoli e Ingeneria meccanica, guidati da Niccolò Mazzatenta, Gabriele Baris e Davide Malatesta. Il team di studenti dell’Università di Pisa punta sul grande valore ingegneristico del progetto e, allo stesso tempo, si fa strada nel mondo dell’innovazione tecnologica, confermando il prestigio di un ateneo che gioca un ruolo fondamentale nel campo della ricerca e dello sviluppo a livello nazionale e internazionale.

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Al momento la divisione Driverless dell’E-Team risulta impegnata nella prova di un simulatore che sia in grado di testare gli algoritmi di controllo e i modelli del sistema. I progetti che saranno portati avanti in questa stagione si concentreranno prevalentemente sulla parte di percezione, per la quale è previsto l’utilizzo di una telecamera stereoscopica e di una rete neurale. Attraverso questi due meccanismi si arriverà all’identificazione dei coni e alla creazione della mappa dell’ambiente e del tracciato in cui la vettura dovrà muoversi. Tutto ciò sarà effettuato grazie a un elevato controllo del veicolo, che sarà così capace di dare i riferimenti al motore (valvola a farfalla) e ai vari attuatori (freno, sterzo, cambio e frizione).

Ma le ambizioni dei progettisti vanno ben oltre la pista: l’intenzione è quella di sviluppare piani di guida autonoma non direttamente collegati alla Formula SAE. Un importante passo avanti tecnologico, dunque, ma anche un addestramento sul campo per gli studenti che dovranno affrontare le sfide della mobilità del futuro.

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