Spettacolo di danza "Staccarsi da terra - Chi vola alto è sempre solo"
Lunedì 17 dicembre dalle 21, in VIa Derna 13,ll gruppo GRACT presenta uno spettacolo di danza in improvvisazione dal titolo "Staccarsi da terra - Chi vola alto è sempre solo", realizzato a conclusione del percorso teatrale con la regista Alice Vannozzi.
Regia Alice Vannozzi
Di e con Elisabetta Biondi
Letture di Mario Cortese e Ilaria Strazzulla
Ingresso gratuito
Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'evento è stato realizzato con il contributo finanziario dell'Università di Pisa
Spettacolo di danza "Staccarsi da terra - Chi vola alto è sempre solo"
Lunedì 17 dicembre dalle 21, in VIa Derna 13,ll gruppo GRACT presenta uno spettacolo di danza in improvvisazione dal titolo "Staccarsi da terra - Chi vola alto è sempre solo", realizzato a conclusione del percorso teatrale con la regista Alice Vannozzi.
Regia Alice Vannozzi
Di e con Elisabetta Biondi
Letture di Mario Cortese e Ilaria Strazzulla
Ingresso gratuito
Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'evento è stato realizzato con il contributo finanziario dell'Università di Pisa
La superfrutta nasce nei laboratori dell’Ateneo grazie ai raggi UV-B
Dalle ricerche condotte all’Università di Pisa nasce la “superfrutta”, un alimento ricco di antiossidanti e di composti benefici per la nostra salute. Nei laboratori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali la professoressa Annamaria Ranieri e il suo gruppo studiano da anni gli effetti benefici delle radiazioni ultraviolette sulla frutta allo scopo di mettere a punto prodotti salutari dall’elevato valore nutraceutico. L’ultimo progetto in questo ambito ha riguardato le pesche ed è stato condotto in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, l’University of Natural Resources and Life Sciences di Vienna e il Leibniz Institute of Vegetable and Ornamental Crops tedesco con articoli pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche internazionali.
“È noto da tempo come nella frutta il contenuto di composti benefici quali fibre, sali minerali, vitamine e sostanze antiossidanti dipenda da diversi fattori, tra cui la qualità e la quantità di luce che ricevono – spiega Annamaria Ranieri - in particolare, la componente B della radiazione ultravioletta (UV-B) riveste un ruolo fondamentale, dunque la nostra idea è stata di impiegarla sui frutti già raccolti riprogrammando così la loro capacità di produrre molecole nutraceutiche”.
Le pesche nelle celle a raggi UV-B dell’Università di Pisa
A livello pratico, il procedimento prevede che la frutta venga posta in celle climatiche dove è esposta ai raggi UV-B; successivamente, attraverso una serie di analisi, i ricercatori controllano i cambiamenti nei livelli dei metaboliti nutrienti caratteristici del frutto in esame. Gli studi molecolari hanno infatti evidenziato come i raggi UV-B, attraverso complessi meccanismi intracellulari, inducano l’attivazione di specifici geni coinvolti nella sintesi di diverse classi di composti fenolici.
“Nel caso delle pesche, ad esempio, il trattamento UV-B sui frutti post-raccolta ha influito sull’intero profilo fenolico - racconta il dottor Marco Santin che ha svolto il suo dottorato all’Università di Pisa proprio su questo tema - dopo 36 ore dall’esposizione abbiamo notato un notevole accumulo di antocianine, idroflavonoli e flavoni, che tra tutti i polifenoli sono quelli che manifestano le maggiori capacità antiossidanti”.
“Si tratta di un approccio eco-compatibile – conclude la professoressa Antonella Castagna che fa parte del gruppo di ricerca – e la possibilità di ottenere i “superfrutti” è possibile non solo in laboratorio, ma anche in serra a livello di produzione su larga scala”.
Il Peacebuilding italiano: “stato dell'arte” e prospettive future
Il 14 dicembre, a partire dalle ore 9.30, nell’aula 5 del Palazzo "La Sapienza", si terrà il convegno “Il peacebuilding italiano: “stato dell'arte” e prospettive future”, organizzato dal Centro interdisciplinare di scienze per la pace dell’Università di Pisa. Dopo i saluti istituzionali di Francesco Marcelloni, prorettore alla Cooperazione e agli affari internazionali e di Enza Pellecchia, direttrice del CISP, e l’introduzione di Valentina Bartolucci, ricercatrice aggregata del CISP, interverrà Luca Fratini, ambasciatore e vice rappresentante permanente dell'Italia all'OSCE. Seguiranno le relazioni di Luisa Del Turco, direttrice del Centro difesa civile, Bernardo Venturi, co-direttore di Agency for Peacebuilding, e Fabrizio Coticchia, ricercatore dell’Università di Genova. La mattinata si chiuderà con una tavola rotonda con Nicoletta Pirozzi (Istituto Affari Internazionali), Giovanni Scotto (Università di Firenze), Martina Pignatti Morano (Un Ponte per…), Emanuele Sommario (Scuola Superiore Sant'Anna).
Il peacebuilding – inteso come l'insieme egli interventi volti a rafforzare la coesione sociale e consolidare e a rafforzare la pace in un mondo caratterizzato da crescenti complessità e eterogeneità sempre più marcate – è un settore in espansione a livello internazionale. Sono numerosissime le operazioni di peacebuilding che vengono portate avanti in tutto il mondo da parte di organizzazioni governative e non, organizzazioni transnazionali, istituti religiosi e piccole realtà associative. Il peacebuilding è anche un settore fertile di studio a livello accademico, con corsi dedicati e riviste accademiche specializzate.
La conferenza si prefigge di valorizzare i risultati fino ad ora raggiunti in Italia e di avviare tutta una serie di riflessioni sui possibili scenari futuri.
“San Rossore 1938”: lettura alla libreria Pellegrini di Pisa
Giovedì 13 dicembre alle 21.15, alla Libreria Pellegrini di Pisa (via Curtatone e Montanara 5) si tiene il secondo incontro a ingresso libero di "Letture nelle librerie” organizzato dalla Fondazione Teatro di Pisa per la rassegna “San Rossore 1938” dell’Università di Pisa.
Come lettori animeranno la serata Paolo Giommarelli, Maria Valeria Della Mea e Franco Farina che insieme a Luca Biagiotti cura l’intero ciclo. Questo particolare incontro intitolato “Voci” nasce da un collage di testimonianze di ebrei italiani che hanno subito le leggi razziali, persone note come Liliana Segre ad altre meno conosciute, voci di popolo, di borgatari romani e anche di ebrei convintamente fascisti con in serbo un tragico destino.
La superfrutta nasce nei laboratori dell’Università di Pisa grazie ai raggi UV-B
Dalle ricerche condotte all’Università di Pisa nasce la “superfrutta”, un alimento ricco di antiossidanti e di composti benefici per la nostra salute. Nei laboratori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali la professoressa Annamaria Ranieri e il suo gruppo studiano da anni gli effetti benefici delle radiazioni ultraviolette sulla frutta allo scopo di mettere a punto prodotti salutari dall’elevato valore nutraceutico. L’ultimo progetto in questo ambito ha riguardato le pesche ed è stato condotto in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, l’University of Natural Resources and Life Sciences di Vienna e il Leibniz Institute of Vegetable and Ornamental Crops tedesco con articoli pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche internazionali.
“È noto da tempo come nella frutta il contenuto di composti benefici quali fibre, sali minerali, vitamine e sostanze antiossidanti dipenda da diversi fattori, tra cui la qualità e la quantità di luce che ricevono – spiega Annamaria Ranieri - in particolare, la componente B della radiazione ultravioletta (UV-B) riveste un ruolo fondamentale, dunque la nostra idea è stata di impiegarla sui frutti già raccolti riprogrammando così la loro capacità di produrre molecole nutraceutiche”.
A livello pratico, il procedimento prevede che la frutta venga posta in celle climatiche dove è esposta ai raggi UV-B; successivamente, attraverso una serie di analisi, i ricercatori controllano i cambiamenti nei livelli dei metaboliti nutrienti caratteristici del frutto in esame. Gli studi molecolari hanno infatti evidenziato come i raggi UV-B, attraverso complessi meccanismi intracellulari, inducano l’attivazione di specifici geni coinvolti nella sintesi di diverse classi di composti fenolici.
“Nel caso delle pesche, ad esempio, il trattamento UV-B sui frutti post-raccolta ha influito sull’intero profilo fenolico - racconta il dottor Marco Santin che ha svolto il suo dottorato all’Università di Pisa proprio su questo tema - dopo 36 ore dall’esposizione abbiamo notato un notevole accumulo di antocianine, idroflavonoli e flavoni, che tra tutti i polifenoli sono quelli che manifestano le maggiori capacità antiossidanti”.
“Si tratta di un approccio eco-compatibile – conclude la professoressa Castagna che fa parte del gruppo di ricerca – e la possibilità di ottenere i “superfrutti” è possibile non solo in laboratorio, ma anche in serra a livello di produzione su larga scala”.
Avviso di fabbisogno interno per Supporto allo sviluppo di metodi di valutazione multicriterio dell’indoor Enviromental Quality, attraverso l’impiego di risultati di indagini oggettive ed indagini soggettive
Innovativo lettore Braille: dottoranda dell’Ateneo vince un premio internazionale grazie al progetto READABLE
La dottoranda Gemma Carolina Bettelani, 26 anni, di Sarzana, è tra i quattro vincitori del programma internazionale “Innovation in Haptics Research”, che prevede un finanziamento a studenti di dottorato che propongono progetti innovativi nel campo dell’aptica, la scienza che studia il senso del tatto. Il progetto selezionato tra i vincitori si chiama READABLE (Reliable ElectromAgnetic DynAmic BrailLE), e prevede la realizzazione di un dispositivo Braille dinamico e portatile per permettere la lettura ai non vedenti. Dottoranda al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, Gemma Carolina Bettelani svolge il suo lavoro al Centro di Ricerca dell’Università di Pisa “E. Piaggio”, che da anni vanta un gruppo di ricerca all’avanguardia sullo studio e la riproduzione del senso del tatto in dispositivi artificiali e nella realtà virtuale.
“Nel mondo ci sono 285 milioni di persone ipovedenti, di cui 39 milioni non vedenti – afferma Gemma Bettelani – La qualità della loro vita dipende anche dall’avere accesso a contenuti testuali e grafici usando altri sensi, per esempio l’udito e il tatto. I dispositivi Braille meccanici fino ad ora prodotti spesso non hanno più di una riga, a causa degli alti costi di produzione. Sono dispositivi in grado di cambiare dinamicamente le lettere, ma non riescono a convogliare molta informazione per volta. Il mio progetto ambisce a superare queste limitazioni, creando una tavoletta a più righe, semplice e low cost, in cui i caratteri braille vengono attuati da un magnete che li fa andare su e giù ricevendo corrente. In questo modo è possibile cambiare le lettere braille in modo dinamico, e potenzialmente leggere su una sola tavoletta interi libri”.
Il dispositivo READABLE, attualmente allo stato di progetto, sarà stampato con stampante 3D, in modo da abbattere ulteriormente i costi e rendere possibile alle persone non vedenti o ipovedenti una modalità di accesso ai testi diversa da quella puramente uditiva, ad ora la più accessibile ed economica, a causa della complessità e dei costi dei dispositivi braille.
“È stato dimostrato – continua Gemma Bettelani – che una modalità attiva di accesso al testo, basata sull’esplorazione tattile anziché sull’ascolto passivo, permette una migliore comprensione dell’informazione. Il dispositivo può anche essere usato in diversi esperimenti, per capire come anche le persone vedenti usano il senso del tatto e quali informazioni riescono a percepire con le mani rispetto ai non vedenti. Un campo di ricerca fondamentale per progettare per esempio dispositivi per agire nella realtà virtuale, ad esempio nella chirurgia a distanza o nell’intrattenimento”.
Il programma “Innovation in haptics research” è finanziato dal Technical Committee on Haptics della Robotics and Automation Society, e prevede il conferimento di un budget fino a 10.000 dollari a studenti di dottorato e post doc, per sviluppare progetti innovativi legati allo sviluppo di interfacce aptiche uomo-macchina, algoritmi di controllo per la riproduzione di sensazioni tattili in realtà virtuale, studio del tatto umano.
Innovativo lettore Braille: dottoranda Unipi vince premio internazionale con il progetto READABLE
La dottoranda Gemma Carolina Bettelani, 26 anni, di Sarzana, è tra i quattro vincitori del programma internazionale “Innovation in Haptics Research”, che prevede un finanziamento a studenti di dottorato che propongono progetti innovativi nel campo dell’aptica, la scienza che studia il senso del tatto. Il progetto selezionato tra i vincitori si chiama READABLE (Reliable ElectromAgnetic DynAmic BrailLE), e prevede la realizzazione di un dispositivo Braille dinamico e portatile per permettere la lettura ai non vedenti. Dottoranda al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, Gemma Carolina Bettelani svolge il suo lavoro al Centro di Ricerca dell’Università di Pisa “E. Piaggio”, che da anni vanta un gruppo di ricerca all’avanguardia sullo studio e la riproduzione del senso del tatto in dispositivi artificiali e nella realtà virtuale.
“Nel mondo ci sono 285 milioni di persone ipovedenti, di cui 39 milioni non vedenti – afferma Gemma Bettelani – La qualità della loro vita dipende anche dall’avere accesso a contenuti testuali e grafici usando altri sensi, per esempio l’udito e il tatto. I dispositivi Braille meccanici fino ad ora prodotti spesso non hanno più di una riga, a causa degli alti costi di produzione. Sono dispositivi in grado di cambiare dinamicamente le lettere, ma non riescono a convogliare molta informazione per volta. Il mio progetto ambisce a superare queste limitazioni, creando una tavoletta a più righe, semplice e low cost, in cui i caratteri braille vengono attuati da un magnete che li fa andare su e giù ricevendo corrente. In questo modo è possibile cambiare le lettere braille in modo dinamico, e potenzialmente leggere su una sola tavoletta interi libri”.
Il dispositivo READABLE, attualmente allo stato di progetto, sarà stampato con stampante 3D, in modo da abbattere ulteriormente i costi e rendere possibile alle persone non vedenti o ipovedenti una modalità di accesso ai testi diversa da quella puramente uditiva, ad ora la più accessibile ed economica, a causa della complessità e dei costi dei dispositivi braille.
Il pin di READABLE.
“È stato dimostrato – continua Gemma Bettelani – che una modalità attiva di accesso al testo, basata sull’esplorazione tattile anziché sull’ascolto passivo, permette una migliore comprensione dell’informazione. Il dispositivo può anche essere usato in diversi esperimenti, per capire come anche le persone vedenti usano il senso del tatto e quali informazioni riescono a percepire con le mani rispetto ai non vedenti. Un campo di ricerca fondamentale per progettare per esempio dispositivi per agire nella realtà virtuale, ad esempio nella chirurgia a distanza o nell’intrattenimento”.
Il programma “Innovation in haptics research” è finanziato dal Technical Committee on Haptics della Robotics and Automation Society, e prevede il conferimento di un budget fino a 10.000 dollari a studenti di dottorato e post doc, per sviluppare progetti innovativi legati allo sviluppo di interfacce aptiche uomo-macchina, algoritmi di controllo per la riproduzione di sensazioni tattili in realtà virtuale, studio del tatto umano.
Economisti e scienza economica durante il fascismo
Giovedì 13 e venerdì 14 dicembre avrà luogo al Centro Congressi le Benedettine (Piazza San Paolo a Ripa d’Arno, a Pisa) il convegno di studi su Economisti e scienza economica in Italia durante il fascismo, organizzato dal Centro interuniversitario di documentazione sul pensiero economico italiano (CIPEI), insieme al dipartimento di Economia e management dell’Università di Pisa.
Si tratta della prima iniziativa promossa dal CIPEI di Pisa, un centro di studi che, unico nel suo genere nel panorama universitario italiano, si dedica a diffondere tra gli studiosi la conoscenza degli economisti italiani tramite la sistematica raccolta delle loro fonti storiche (bibliografiche e archivistiche).
Il convegno vuole richiamare l’attenzione su un periodo storico come il fascismo, quando la scienza economica si trovò costretta a confrontarsi con mutamenti epocali, tra il tramonto dello Stato liberale e l’affermarsi dello Stato autoritario, le cui specificità in politica economica hanno continuato a segnare l’Italia ben oltre il crollo del regime.
In chiave interdisciplinare sarà affrontato un ampio ventaglio di argomenti, introdotti dalle relazioni generali di apertura della prima giornata di Riccardo Faucci (Università di Pisa), Richard Arena (Université Côte d’Azur) e Piero Barucci (Università di Firenze). Fra i temi principali sarà trattata la storia dei fatti e delle istituzioni che hanno maggiormente influito sulla formazione del sapere economico, le Scuole di studi corporativi, gli economisti che collaborarono alla politica economica, il sistema bancario, la stampa accademica e, infine, l’epurazione degli economisti di religione ebraica in seguito alle leggi razziali del 1938.
La giornata di giovedì 13 dicembre potrà essere seguita in diretta streaming nella sezione "Eventi" del sito dell’Università di Pisa e sul sito del CIPEI.
La mattina di venerdì 14 sarà dedicata ad approfondimenti su specifici argomenti: le biografie scientifiche dei principali economisti, gli scritti economici di Mussolini, la cinematografia del fascismo. Saranno illustrate le principali questioni del dibattito economico dell’epoca: la crisi del 1929, l’incremento delle diseguaglianze economiche, il corporativismo e i provvedimenti autarchici.