Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

Laurea_a_cranfieldDoppia laurea per gli studenti dell'Ateneo pisano, una in Italia e una in Inghilterra, e questo grazie ad un accordo stipulato con l'Università di Cranfield, una delle più prestigiose della Gran Bretagna. Dall'anno accademico 2011-2012, chi si immatricola al corso di laurea magistrale in ingegneria gestionale potrà conseguire, nell'ambito dei due anni accademici previsti, il titolo di "Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale" presso l'Università di Pisa e quello di "Master of Science in Engineering and Management of Manufacturing Systems" presso l'Università di Cranfield.

Il programma prevede un primo anno a Pisa dopo il quale gli studenti possono chiedere di essere ammessi al Master of Science di Cranfield. L'accesso al corso, limitato a 4 studenti l'anno, sarà deciso tenendo conto dell'esito degli esami già sostenuti e della conoscenza della lingua inglese. Una volta ottenuta l'ammissione, gli studenti potranno frequentare e sostenere gli esami a Cranfield, nonché sviluppare un progetto di gruppo, in collaborazione con aziende inglesi, e una tesi individuale finale.

prof Gino Dini"Questo accordo – spiega il professor Gino Dini presidente del consiglio del corso di laurea in ingegneria gestionale - rappresenta un fiore all'occhiello per il corso di laurea in ingegneria gestionale e per tutta l'Università di Pisa. Le selezioni degli studenti saranno a fine luglio e già sono arrivate delle richieste, mentre chi andrà a Cranfield comincerà l'anno accademico ad ottobre. Il motivo che ci ha spinto a promuovere l'iniziativa, insieme ai colleghi di Cranfield, è stato quello di dare la possibilità ad alcuni studenti, opportunamente selezionati, di conseguire un doppio titolo italiano e inglese permettendo, fra l'altro, di integrare il loro bagaglio culturale con un'esperienza di studio all'estero presso una prestigiosa università con notevoli competenze nel campo dell'ingegneria gestionale".

 Per ulteriori informazioni http://coordinamento.dimnp.unipi.it/.

 

 

 

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Unità Toscana
PisaNotizie.it
NazionePisa.it
PisaInformaFlash.it
PisaToday.it

 

presentazione giallo etologico Danilo Mainardi"Il mestiere di detective e quello di ricercatore si assomigliano molto, con la differenza che per il ricercatore prevale la dimensione ludica". Con queste parole l'etologo Danilo Mainardi ha introdotto la sua ultima fatica letteraria, il giallo etologico "Le corna del Cesare" (Cairo, 2012) presentato martedì 13 giugno nell'aula magna della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Università di Pisa. A fare gli onori di casa c'erano il prorettore Vicario Nicoletta De Francesco e Roberto Barbuti, vicedirettore del Museo di Storia naturale e del territorio. Quindi la parola è passata a Remo Ceserani, già professore di Letterature Comparate all' Università di Bologna, che ha intrattenuto il pubblico con una conversazione-intervista con l'autore del libro.

Molte le curiosità emerse nella lunga chiacchierata fra l'etologo e l'umanista, un dialogo che ha che messo in luce un'amicizia di vecchia data. Sono entrambi originari dello stesso paese, Soresina, stesso liceo a Cremona, lunghi anni di distanza per poi ritrovarsi ancora. Con un progetto nel cassetto: un nuovo libro che uscirà a febbraio edito da Il mulino sul rapporto fra letteratura e animali. "Il titolo è ancora provvisorio – avverte Mainardi – ma dovrebbe chiamarsi 'Uomini, libri e altri animali'".

Ma tornando invece a Mainardi giallista ("Le corna del Cesare" sono la sua terza opera dopo "L'innocente vampiro" e "L'acchiappa colombi") si scopre che i suoi riferimenti sono Fruttero e Lucentini, Georges Simenon e l'ironia di Nero Wolfe, il personaggio nato dalla penna dello scrittore statunitense Rex Stou. "Non mi piacciano – ha detto Mainardi – le storie truci o i gialli che vengono risolti da colpi di fortuna o di pistola, preferisco l'intuito, l'intelligenza, lo stratagemma". In pratica ecco che si ritorna all'analogia fra detective e ricercatore. "La nostra specie – ha aggiunto l'etologo – è rimasta in fondo un po' bambina e così come studiosi andiamo a vedere cosa succede, cerchiamo l'inatteso che è poi quello che scaturisce dalla ricerca pura". "Nella mia vita – ha concluso Mainardi – ho sempre fatto ricerca di base (e quindi con pochi soldi), io sono sempre stato 'quel' tipo di detective-ricercatore".

Leggi la scheda del libro

Il gruppo di lavoro del progetto MappaPisa ai raggi x. A un anno dall'inizio del progetto Mappa (Metodologie applicate alla predittività del potenziale archeologico) dell'Università di Pisa, che gode di un finanziamento della Regione Toscana, è nato MAPPAGIS. "Si tratta – ha spiegato la responsabile del progetto Maria Letizia Gualandi del dipartimento di Scienze Archeologiche – di un innovativo strumento di cartografia digitale per pubblicare come web-gis i dati archeologici, geologici e geomorfologici relativi a Pisa". Dal 7 giugno, in occasione della giornata di studio "Sotto la Superficie, 2012" organizzata dal Virtual Heritage Network Italia in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, MAPPAGIS è on line e liberamente consultabile, insieme al volume che ne illustra la struttura e le premesse teoriche. "Di fatto questo strumento – ha aggiunto Letizia Gualandi – potrà servire come supporto alle politiche di pianificazione urbanistica per salvaguardare da un lato le esigenze di crescita e sviluppo di una città e dall'altro il suo patrimonio storico e archeologico".

A partire dalle informazioni disponibili su MAPPAGIS e grazie un algoritmo a cui stanno lavorando i matematici del team di ricerca di MAPPA sarà infatti possibile stabilire il "potenziale archeologico" di una certa area agevolando così la pianificazione di eventuali interventi urbanistici. In questo senso lo studio su Pisa rappresenta un case study, un modello operativo da applicare anche ad altri centri simili, sia in Toscana che in altre aree italiane ed europee. "MAPPAGIS – spiega Francesca Anichini che collabora al progetto – contiene al momento ritrovamenti archeologici su Pisa dal 1500 ad oggi integrati dalla lettura delle tracce aeree. Nei prossimi mesi aggiungeremo la una 'lettura verticale' degli edifici del centro storico per capirne le diverse fasi e trasformazioni".

"Durante il convegno internazionale "Opening the Past. Archaeological open data" che si è svolto il 9 giugno all'Università di Pisa – ha detto un altro collaboratore del progetto MAPPA, Gabriele Gattiglia – abbiamo presentato la prima versione dell'open digital archaeological archive italiano (MOD), un database digitale per rendere liberamente accessibili via web i dati pubblici delle indagini archeologiche italiane". "Si tratta – ha concluso Fabio Fabiani, anch'egli collaboratore del progetto – di uno strumento fondamentale per rendere accessibili nei tempi sempre più rapidi richiesti dalla ricerca e dalla tutela del patrimonio archeologico informazioni che adesso si trovano rinchiuse in archivi non sempre di facile consultazione. Protetti da un codice DOI (Digital Object Identifier) che ne tutela la paternità intellettuale, quei dati rappresenteranno anche il giusto riconoscimento per chi, ad esempio, ha eseguito gli scavi, attraverso un sistema di citazioni che possano valere come pubblicazioni".

L'equipaggio dell'Università di Pisa si è aggiudicato la 50ª edizione della Regata Storica Universitaria Pisa-Pavia conquistando il Trofeo "Curtatone e Montanara".regata3

Gli equipaggi si sono affrontati sulle acque dell'Arno in una gara di due manche da 500 metri ciascuna: la prima ha visto prevalere la squadra di casa con 2 secondi e 54 centesimi di vantaggio, la seconda è stata vinta dalla squadra di Pavia con soli 21 centesimi di distacco. La somma dei tempi ha quindi decretato la vittoria finale dell'otto con pisano con un vantaggio finale di 2 secondi e 33 centesimi.

Quest'anno per la prima volta a Pisa alla tradizionale gara tra le due barche italiane si è affiancata una competizione internazionale, che ha visto protagonisti gli equipaggi di Cambridge e di Aachen. In entrambe le manche, la barca tedesca ha avuto la meglio sulla quella inglese.

Nell'ultimo percorso di 500 metri valido per il trofeo internazionale "In Supremae Dignitatis", in cui si sono sfidate le squadre vincitrici delle prime due gare, i tedeschi hanno dominato, battendo in finale l'equipaggio del Cus Pisa con quasi un'imbarcazione di vantaggio.

I vogatori del Cus Pisa che hanno gareggiato sono: Tommaso Sacchini, Simone Tonini, Fabio Fiorentini, Ivan Lorenzini, Manuel Igneri, Alessandro Augusti, Luca Pesce, Edoardo Margheri e il timoniere Nicola Principe.

Nata nel 1929 in ricordo della battaglia risorgimentale di Curtatone e Montanara, la regata Pisa Pavia è una delle più antiche gare di canottaggio d'Europa, seconda solo alla famosa sfida tra gli equipaggi universitari di Oxford e Cambridge, e si disputa alternativamente sui corsi d'acqua delle due città.

Pisa non vinceva dal 2008 e con questo successo nelle acque dell'Arno si porta a 17 vittorie contro le 30 di Pavia.

 Il 22 marzo 2012 sono stati estratti i premi del concorso "Rispondi al questionario del Bilancio Sociale e vinci" terminato il giorno 10 marzo 2012. Gli studenti vincitori saranno contattati via email e informati sulle modalità e sui termini per il ritiro dei premi.

 

immagine-bilsociale

"open daysMa a Biologia c'è tanta matematica?", "E se scelgo questo corso di studi che sbocchi lavorativi ci sono?". Sono queste alcune delle domande che gli studenti delle ultime due classi delle scuole superiori hanno posto durante degli Open Days, le giornate di orientamento che l'Università di Pisa ha dedicato agli studenti delle ultime due classi delle scuole superiori.

Dal 22 settembre al 5 ottobre migliaia di ragazzi e ragazze si sono calati nella vita universitaria per scegliere in modo più consapevole il loro futuro percorso di studi. Gli iscritti on line erano 3500, ma ad arrivare sono stati anche di più, sia dalla Toscana che dalle altre regioni. In tanti hanno seguito le lezioni, sia quelle "vere" sia altre fatte ad hoc per loro. Le attività di orientamento prevedevano poi visite ai laboratori e alle biblioteche, la presentazione dei servizi di Ateneo e del DSU e, preziosissimo, il confronto con "colleghi" più grandi già inseriti nel percorso universitario.

L'interesse degli studenti si è distribuito fra le facoltà scientifiche e quelle umanistiche e alcuni hanno seguito le attività dell'una e dell'altra. Fra i picchi, i due giorni a Ingegneria e Scienze dove il 22 e 23 settembre c'è stato un vero e proprio boom di presenze, ma bene anche a Economia dove il 29 e 30 settembre hanno dovuto ripetere due volte le lezioni per il troppo afflusso. E a movimentare ancora di più l'atmosfera c'è stata anche la partnership di Ryanair, la compagnia aerea low cost, che ha messo a disposizione 50 voucher omaggio da sorteggiare fra tutti gli iscritti agli Open Days. "I vincitori – spiegano dall'Università di Pisa - nei prossimi giorni riceveranno una comunicazione personale e sapranno così che viaggio hanno vinto fra le decine di destinazioni collegate dall'aeroporto di Pisa".

"Gli Open Days – ha infine sottolineato la professoressa Tiziana Goruppi, delegata del rettore per l'Orientamento in entrata – sono una nuova formula che abbiamo sperimentato per la prima volta quest'anno e visti i risultati ripeteremo l'iniziativa anche il prossimo. Un successo che si deve all'impegno dei referenti di facoltà e al personale del servizio orientamento".

Larosa GruppoSarà Francesca Larosa, studentessa del secondo anno di Economia e commercio all’Università di Pisa, a rappresentare l’Italia come ministro dello sviluppo ai prossimi G8/G20 Youth Summits, che si terranno a Parigi dal 29 maggio al 3 giugno 2011.

Il preside di Economia, Dianora Poletti, e il prorettore per gli Studenti, Rosalba Tognetti, hanno voluto incontrare la ragazza, lunedì 23 maggio, per esprimerle il pieno supporto da parte della facoltà e dell’Ateneo pisano. All’incontro sono intervenuti anche il professor Riccardo Cambini, presidente del corso di laurea in Economia e commercio, e il professor Davide Fiaschi, che sta collaborando con la studentessa alla stesura di un paper da portare in Francia.

Francesca Larosa, che ha venti anni ed è originaria di La Spezia, è stata selezionata tra diverse centinaia di candidati e farà parte della delegazione italiana con altri sette giovani ministri, tutti provenienti dalle università romane.

Nelle scorse settimane ha già iniziato a lavorare insieme ai colleghi stranieri per decidere l’agenda delle riunioni, delineare le posizioni di partenza dei diversi Paesi partecipanti e scrivere un documento che descrivesse il punto di vista nazionale sulle questioni in discussione.

Una volta a Parigi, avrà il compito di sviluppare la collaborazione internazionale, cercando di raggiungere un approccio condiviso su tre tematiche fondamentali: la food security, con particolare riferimento ai prezzi del cibo e alla volatilità che li caratterizza, costringendo molti popoli a soffrire la fame; la creazione di nuove forme di sviluppo che possano inserirsi con successo nel contesto internazionale e che si configurino come più remunerative; la questione delle emergenze, soprattutto in relazione agli aspetti di prevenzione.

I G8/G20 Youth Summits, che si svolgeranno nell’Università ESCP Europe, hanno ottenuto il supporto ufficiale della presidenza francese e sono stati riconosciuti come unici eventi ufficiali paralleli ai vertici del G8 e del G20.

Quest’anno saranno dedicati al tema della “Transizione globale verso un mondo multilaterale e sostenibile”. I delegati avranno il compito di stendere un testo finale, che sarà consegnato alla presidenza del G8 e G20 e ai governi nazionali e che rispecchierà la posizione dei giovani nel mondo.

Pagina 2 di 2

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa