Laboratorio "Emozioni e Corporeità"
Il 4 maggio, presso l'aula Car-B di Palazzo Carità, si tiene la prima giornata del Laboratorio su "Emozioni e corporeità", organizzato dal progetto "Zetesis".
Intervengono:
Valeria Bizzari, "Sento quindi sono. Pre-riflessività, corporeità e conoscenza"
Beatrice Pratellesi, "Le emozioni e il ricordo. La fusione delle prospettive attraverso l'apporto emotivo"
L'attività è svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Info:
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Il Sogno e l'Utopia. Biografia di una Generazione
Il 5 maggio alle 21.30, presso la Gipsoteca di Arte Antica si tiene la rappresentazione teatrale "Il sogno e l'utopia. Biografia di una generazione" di e con Porpora Marcasciano.
Porpora Marcasciano ci racconta l’emersione sulla scena pubblica e politica del mondo omosessuale e delle soggettività trans nelle rivendicazioni dei diritti civili all’interno dei movimenti giovanili degli anni ’70.
Una narrazione ironica e toccante che accompagna lo spettatore in un viaggio della memoria in cui ciascuno può riconoscere la propria storia da una posizione sorprendente e inaspettata.
L'evento è organizzato dalle Associazioni PINKRIOT Arcigay Pisa e Gruppo Sestante - Sinistra Per..
L'attività è svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Serata di Cabaret e Concerto di Marco Calliari
Il 29 aprile alle 20, presso il cinema Lumiere, si tiene una serata di cabaret con un concerto di Marco Calliari.
L'inizio della serata è dedicato alle performances di Andrea Fidelio e Andréanne Thiboutot.
Ospiti
Finaz, Matti delle Giuncaie e Fantasia Pura Italiana
L'evento è organizzato dalle Associazioni Imats e Beats.
L'attività è svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Info:
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Dal 4 giugno l'Orto Botanico sarà aperto gratuitamente la prima domenica di ogni mese
A partire dal 4 giugno, l'Orto Botanico sarà aperto ai cittadini pisani e ai turisti, in modo gratuito, la prima domenica di ogni mese. L'iniziativa, nata da una proposta del presidente del Consiglio comunale di Pisa, Ranieri Del Torto, è stata subito raccolta e rilanciata con entusiasmo dal rettore Paolo Mancarella e dalla presidente del Sistema Museale di Ateneo (SMA), Nicoletta De Francesco, oltre che dal direttore scientifico dell'Orto e Museo Botanico, Lorenzo Peruzzi. Inoltre, il Sistema Museale di Ateneo aveva già deciso in precedenza di rendere maggiormente fruibile l’Orto e Museo Botanico alla cittadinanza, introducendo la possibilità di abbonamenti annuali a prezzi estremamente vantaggiosi.
L'annuncio è stato dato venerdì 21 aprile nell'ambito dell'incontro, che si è tenuto nell'Aula Savi dell'Orto Botanico, dal titolo "Nuovi arrivi e vecchie conoscenze". Dopo i saluti della prorettrice vicaria e presidente dello SMA, Nicoletta De Francesco, e del presidente del Consiglio comunale, Ranieri Del Torto, il professor Peruzzi ha presentato la nuova acquisizione dell'Orto Botanico: un esemplare del raro pino di Wollemi (Wollemia nobilis), specie originaria dell’Australia sud-orientale, che è a elevato rischio di estinzione in natura. Il pino di Wollemi è un vero e proprio "fossile vivente", la cui scoperta nel 1994 fu definita come “equivalente al ritrovamento di un piccolo dinosauro sopravvissuto sino ai giorni nostri”.
Il professor Peruzzi ha quindi fatto da guida all'interno dell’Orto e Museo Botanico, soffermandosi in particolare ad ammirare la preziosa collezione di modelli botanici ottocenteschi in cera, che è stata portata a nuova vita di recente grazie a un’accurata operazione di restauro finanziata dalla Fondazione Pisa.
"Dobbiamo un sentito ringraziamento al presidente Del Torto - ha detto la professoressa De Francesco - per averci lanciato la proposta di rendere gratuito l'accesso all'Orto Botanico la prima domenica di ogni mese, con un'iniziativa che testimonia e rafforza la volontà di apertura dell'Ateneo verso l'esterno e, in più in particolare, verso la cittadinanza pisana. Proprio per dare massimo risalto a questa iniziativa, d'accordo con il presidente Del Torto, abbiamo voluto inaugurare le aperture gratuite il prossimo 4 giugno, in concomitanza con le manifestazioni del Giugno Pisano, in una giornata che speriamo sia di grande partecipazione e gioia da parte dei cittadini pisani e dei tanti turisti che saranno ospiti della nostra città. Ringrazio, infine, il professor Peruzzi e gli addetti dello SMA per la cura e la passione che stanno mettendo nella sistemazione e nella valorizzazione dell'Orto e Museo Botanico, un gioiello unico nel suo genere, perfettamente incastonato nel centro di Pisa a pochi metri da Piazza dei Miracoli”.
“La nostra città - ha concluso il presidente Del Torto - è ricca di tesori che meritano di essere riscoperti e valorizzati. Per questo ringrazio l'Università per la sensibilità ancora una volta dimostrata nell'accogliere la proposta di rendere gratuito l'accesso all'Orto botanico la prima domenica di ogni mese. Per i pisani sarà l'occasione per sentire sempre più proprio questo storico giardino”.
INVITO STAMPA: Cerimonia di intitolazione a Elio Toaff di una porzione del giardino del Complesso ex Salesiani
Si terrà mercoledì 26 aprile, alle ore 15, in via Santa Maria 44, la cerimonia di intitolazione di una porzione del giardino del Complesso ex Salesiani a Elio Toaff, che è stato il più importante Rabbino italiano del dopoguerra, oltre che uomo di pace e dialogo.
Elio Toaff, scomparso nell'aprile del 2015, si è laureato nel 1939 in Giurisprudenza all'Università di Pisa e ha ricevuto nel 2006 il "Campano d'Oro", il prestigioso riconoscimento dell'Associazione dei Laureati dell'Ateneo Pisano (ALAP).
Alla cerimonia interverranno Sandra Lischi, Delegata del Rettore per la Comunicazione e la Diffusione della cultura; Pierluigi Barrotta, Direttore del Dipartimento di Civiltà e forme del Sapere; Rolando Ferri, Direttore del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica; Alessandra Veronese, Direttore del Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici “Michele Luzzati”; Ariel Toaff, Professore Emerito dell’Università Bar-Ilan di Ramat Gan (Tel Aviv).
Dal 4 giugno l'Orto Botanico aperto gratuitamente la prima domenica di ogni mese
A partire dal 4 giugno, l'Orto Botanico sarà aperto ai cittadini pisani e ai turisti, in modo gratuito, la prima domenica di ogni mese. L'iniziativa, nata da una proposta del presidente del Consiglio comunale di Pisa, Ranieri Del Torto, è stata subito raccolta e rilanciata con entusiasmo dal rettore Paolo Mancarella e dalla presidente del Sistema Museale di Ateneo (SMA), Nicoletta De Francesco, oltre che dal direttore scientifico dell'Orto e Museo Botanico, Lorenzo Peruzzi. Inoltre, il Sistema Museale di Ateneo aveva già deciso in precedenza di rendere maggiormente fruibile l’Orto e Museo Botanico alla cittadinanza, introducendo la possibilità di abbonamenti annuali a prezzi estremamente vantaggiosi.
L'annuncio è stato dato venerdì 21 aprile nell'ambito dell'incontro, che si è tenuto nell'Aula Savi dell'Orto Botanico, dal titolo "Nuovi arrivi e vecchie conoscenze". Dopo i saluti della prorettrice vicaria e presidente dello SMA, Nicoletta De Francesco, e del presidente del Consiglio comunale, Ranieri Del Torto, il professor Peruzzi ha presentato la nuova acquisizione dell'Orto Botanico: un esemplare del raro pino di Wollemi (Wollemia nobilis), specie originaria dell’Australia sud-orientale, che è a elevato rischio di estinzione in natura. Il pino di Wollemi è un vero e proprio "fossile vivente", la cui scoperta nel 1994 fu definita come “equivalente al ritrovamento di un piccolo dinosauro sopravvissuto sino ai giorni nostri”.
Il professor Peruzzi ha quindi fatto da guida all'interno dell’Orto e Museo Botanico, soffermandosi in particolare ad ammirare la preziosa collezione di modelli botanici ottocenteschi in cera, che è stata portata a nuova vita di recente grazie a un’accurata operazione di restauro finanziata dalla Fondazione Pisa.
"Dobbiamo un sentito ringraziamento al presidente Del Torto - ha detto la professoressa Nicoletta De Francesco - per averci lanciato la proposta di rendere gratuito l'accesso all'Orto Botanico la prima domenica di ogni mese, con un'iniziativa che testimonia e rafforza la volontà di apertura dell'Ateneo verso l'esterno e, in più in particolare, verso la cittadinanza pisana. Proprio per dare massimo risalto a questa iniziativa, d'accordo con il presidente Del Torto, abbiamo voluto inaugurare le aperture gratuite il prossimo 4 giugno, in concomitanza con le manifestazioni del Giugno Pisano, in una giornata che speriamo sia di grande partecipazione e gioia da parte dei cittadini pisani e dei tanti turisti che saranno ospiti della nostra città. Ringrazio, infine, il professor Peruzzi e gli addetti dello SMA per la cura e la passione che stanno mettendo nella sistemazione e nella valorizzazione dell'Orto e Museo Botanico, un gioiello unico nel suo genere, perfettamente incastonato nel centro di Pisa a pochi metri da Piazza dei Miracoli”.
“La nostra città - ha concluso il presidente Ranieri Del Torto - è ricca di tesori che meritano di essere riscoperti e valorizzati. Per questo ringrazio l'Università per la sensibilità ancora una volta dimostrata nell'accogliere la proposta di rendere gratuito l'accesso all'Orto botanico la prima domenica di ogni mese. Per i pisani sarà l'occasione per sentire sempre più proprio questo storico giardino”.
A Pisa conferenza dell’ideatore del Building Information Modeling
Giovedì 27 aprile 2017 alle 15.00 il professore Charles Eastman del Georgia Technology Institute di Atlanta terrà una conferenza nell’aula PN 10 del Polo Porta Nuova dell’Università di Pisa (Via Marinello Nelli). L’evento è organizzato e promosso dal master di II livello in “Building Information Modeling & BIM Manager” e offre l’occasione d’incontrare, per la prima volta in Italia, il “padre” riconosciuto e massimo esperto a livello mondiale del “Building Information Modeling” (BIM) - il metodo per ottimizzare la pianificazione, realizzazione e gestione delle costruzioni usato all’estero e divenuto oggetto di grande interesse anche nel nostro Paese. L’appuntamento assume infatti particolare importanza, sottolineano gli organizzatori, proprio perché in questo periodo si sta definendo il Decreto Ministeriale sulla digitalizzazione degli appalti pubblici e la possibilità di confronto con il professore Eastman è un'opportunità unica per indirizzare nel modo corretto le scelte tecniche di indirizzo.
Esplorare la fisica oltre il modello standard: si avvicina l’accensione dell’acceleratore SuperKEKB
Laboratorio KEK, Giappone: lo scorso 11 aprile è stato completato con successo il posizionamento del rilevatore di particelle Belle II sull’acceleratore SuperKEKB. È stata così ultimata una tappa fondamentale che nel 2019 porterà all’accensione dell’acceleratore di più alta intensità al mondo dando il via ad un esperimento che potrebbe rivoluzionare la fisica moderna.
“Il nostro obiettivo scientifico è l’esplorazione della fisica oltre il modello standard”, spiega Francesco Forti dell’Università di Pisa e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) nonché presidente del comitato esecutivo dell’esperimento, “una fisica ad oggi ignota, e che speriamo possa essere chiarita attraverso le misure di altissima precisione che Belle II potrà effettuare”.
SuperKEKB è il primo acceleratore per la ricerca in fisica fondamentale ad entrare in funzione dopo LHC al CERN di Ginevra, ma a differenza di questo, in cui circolano fasci di protoni, utilizza fasci di elettroni e positroni che viaggiano rispettivamente a una velocità di 7 e 4 miliardi di elettronvolt (GeV). Quando SuperKEKB entrerà in funzione a pieno regime, raggiungendo una luminosità 40 volte superiore a quanto ottenuto fino ad oggi, le particelle prodotte nelle collisioni saranno misurate dal rivelatore Belle II che è stato appena posizionato. Alto 8 metri e costituito da sette sotto-rivelatori, con un peso totale di circa 1400 tonnellate, Belle II è stato spostato lentamente e con estrema cautela per circa 13 metri, dal punto di assemblaggio al punto di collisione del fascio ed è ora pronto a raccogliere i dati.
L’esperimento in preparazione è frutto di una collaborazione internazionale, di cui fanno parte oltre 700 fisici e ingegneri provenienti da 23 paesi, e alla quale l’Italia contribuisce in modo determinante con un importante finanziamento dell'INFN ed una comunità di scienziati provenienti da nove sezioni e laboratori INFN e Università: Napoli, Padova, Perugia, Pisa, Torino, Trieste, Roma1-Enea Casaccia, Roma3, Laboratori Nazionali di Frascati.
“In particolare, il gruppo di Pisa, formato da docenti dell’Università e ricercatori dell’INFN che operano in stretta collaborazione – conclude Francesco Forti – ha contribuito in modo determinante alla costruzione del rivelatore di vertice di Belle II, allo sviluppo del software per il sistema di tracciatura delle particelle, ed alla messa in opera dei mezzi di calcolo necessari per analizzare l’enorme quantità di dati che l’esperimento raccoglierà. Questi contributi sono resi possibili dalle infrastrutture tecnologiche e di calcolo gestite congiuntamente da INFN e dal dipartimento di Fisica ospitati presso l’Area Pontecorvo a Pisa”.
Palazzo Matteucci a Pisa, dove nacquero i primi calcolatori italiani
Riscoprire e raccontare i luoghi di Palazzo Matteucci, oggi sede del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, dove nacquero i primi calcolatori italiani. Mercoledì 26 aprile alle 14,15 al dipartimento di Informatica (Largo Bruno Pontecorvo, 3) Giovanni Cignoni, Nicolò Pratelli ed Emanuela Colazzo terranno il seminario "La storia delle CEP e il progetto di restituzione". L’appuntamento fa parte di un progetto, realizzato con i contributi per le attività studentesche autogestite, che ha l'obiettivo di fare conoscere i luoghi dove, sessanta anni fa, l'Università di Pisa si cimentò nel primo progetto italiano di costruzione di un calcolatore elettronico.
Esplorare la fisica oltre il modello standard: compiuta una tappa fondamentale che avvicina l’accensione dell’acceleratore SuperKEKB
Laboratorio KEK, Giappone: lo scorso 11 aprile è stato completato con successo il posizionamento del rilevatore di particelle Belle II sull’acceleratore SuperKEKB. È stata così ultimata una tappa fondamentale che nel 2019 porterà all’accensione dell’acceleratore di più alta intensità al mondo dando il via ad un esperimento che potrebbe rivoluzionare la fisica moderna.
“Il nostro obiettivo scientifico è l’esplorazione della fisica oltre il modello standard”, spiega Francesco Forti dell’Università di Pisa e dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) nonché presidente del comitato esecutivo dell’esperimento, “una fisica ad oggi ignota, e che speriamo possa essere chiarita attraverso le misure di altissima precisione che Belle II potrà effettuare”.
SuperKEKB è il primo acceleratore per la ricerca in fisica fondamentale ad entrare in funzione dopo LHC al CERN di Ginevra, ma a differenza di questo, in cui circolano fasci di protoni, utilizza fasci di elettroni e positroni che viaggiano rispettivamente a una velocità di 7 e 4 miliardi di elettronvolt (GeV). Quando SuperKEKB entrerà in funzione a pieno regime, raggiungendo una luminosità 40 volte superiore a quanto ottenuto fino ad oggi, le particelle prodotte nelle collisioni saranno misurate dal rivelatore Belle II che è stato appena posizionato. Alto 8 metri e costituito da sette sotto-rivelatori, con un peso totale di circa 1400 tonnellate, Belle II è stato spostato lentamente e con estrema cautela per circa 13 metri, dal punto di assemblaggio al punto di collisione del fascio ed è ora pronto a raccogliere i dati.
L’esperimento in preparazione è frutto di una collaborazione internazionale, di cui fanno parte oltre 700 fisici e ingegneri provenienti da 23 paesi, e alla quale l’Italia contribuisce in modo determinante con un importante finanziamento dell'INFN ed una comunità di scienziati provenienti da nove sezioni e laboratori INFN e Università: Napoli, Padova, Perugia, Pisa, Torino, Trieste, Roma1-Enea Casaccia, Roma3, Laboratori Nazionali di Frascati.
“In particolare, il gruppo di Pisa, formato da docenti dell’Università e ricercatori dell’INFN che operano in stretta collaborazione – conclude Francesco Forti – ha contribuito in modo determinante alla costruzione del rivelatore di vertice di Belle II, allo sviluppo del software per il sistema di tracciatura delle particelle, ed alla messa in opera dei mezzi di calcolo necessari per analizzare l’enorme quantità di dati che l’esperimento raccoglierà. Questi contributi sono resi possibili dalle infrastrutture tecnologiche e di calcolo gestite congiuntamente da INFN e dal dipartimento di Fisica ospitati presso l’Area Pontecorvo a Pisa”.