Cittadinanze nella storia dello Stato contemporaneo
Marcella Aglietti e Carmelo Calabrò sono i due curatori del libro “Cittadinanze nella storia dello Stato contemporaneo” (Milano, 2017) recentemente pubblicato da Franco Angeli con licenza Creative Commons nella collana peer reviewed "Temi di storia - Open Access". Il libro, che raccoglie dodici saggi dedicati ai possibili modi in cui la cittadinanza ha preso forma durante l’età contemporanea, può essere scaricato gratuitamente sul sito dell’editore.
Marcella Aglietti insegna Storia delle istituzioni politiche all’Università di Pisa e come argomenti di ricerca si occupa di costruzione delle élite, delle istituzioni rappresentative e parlamentari spagnole e di riforme in materia di cittadinanza e naturalizzazione in età moderna e contemporanea. Carmelo Calabrò è professore a Pisa di Storia delle dottrine politiche e si interessa in particolare della storia della cultura socialista nel Novecento.
Pubblichiamo di seguito una breve presentazione del libro a loro firma.
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Il volume raccoglie il frutto delle ricerche effettuate da un gruppo di ricercatori provenienti dai Dipartimenti di Scienze politiche e di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, grazie al finanziamento erogato dall’Ateneo con il bando PRA 2015 (Progetti di Ricerca di Ateneo).
Il progetto ha riguardato l’evoluzione del concetto di cittadinanza in una prospettiva comparata e nella sua rilevanza per lo studio dei meccanismi di costruzione dello Stato contemporaneo, avvalendosi degli strumenti epistemologici di discipline storico-politiche affini, ma dotate di metodologie di analisi proprie e, come tali, capaci di rappresentare la complessità della dimensione della cittadinanza.
Tra la fine del Settecento, poi più compiutamente durante la Restaurazione e fino alla crisi del sistema politico liberale, si avviò infatti un dibattito acceso su quali fossero le caratteristiche determinanti per fare un cittadino, chi dovesse essere riconosciuto membro effettivo della comunità nazionale di riferimento e, di conseguenza, potenzialmente dotato della capacità di partecipare alla politica e al governo del proprio Stato. Il discorso sulla cittadinanza ha risentito delle trasformazioni sociali, culturali ed economiche che hanno costretto gli Stati a fare i conti con il delinearsi delle società di massa. L’allargamento dei diritti politici appare insufficiente a governare le spinte provenienti dal mondo del lavoro e della contemporaneità globalizzata. Nei diversi contributi del volume, articolato in tre sezioni tematiche, attraverso un percorso tutt’altro che lineare dentro e fuori dai parlamenti, attraverso gli scritti di Paine o dei romanzi di Orwell, dalla Rivoluzione francese sino ad arrivare alle diseguaglianze del digital divide, si mettono in luce alcune delle congiunture giudicate più utili a stabilire inediti elementi di confronto.
Marcella Aglietti e Carmelo Calabrò
Giornata di presentazione dell'archivio ARPI
Giovedì 27 aprile nell'Aula Magna di Palazzo Matteucci si è tenuto un incontro finalizzato alla presentazione dell'archivio istituzionale dei prodotti della ricerca ARPI, quale strumento a disposizione della comunità accademica per raccogliere, valorizzare e conservare la produzione scientifica dell'Università di Pisa, incrementando al tempo stesso la visibilità dei ricercatori.
Tale piattaforma, adottata da oltre 60 Atenei italiani, rappresenta uno strumento centrale per i suddetti fini e per lo svolgimento di tutte le procedure di valutazione della ricerca, quali ASN, VQR, ecc. essendo interoperabile con il sito docenti del MIUR.
L’incontro era rivolto a tutto il personale docente, con particolare riferimento ai professori di seconda fascia e ai ricercatori, per i quali sono state fornite indicazioni in materia dei finanziamenti per l’attività base di ricerca, secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio 2017 n. 232 dell’11.12.16, art. 1 commi 295-305. L’incontro era inoltre rivolto a tutto il personale che nei dipartimenti svolge funzioni di referente e di supporto alle attività di ricerca.
Sono intervenuti il prorettore per la Ricerca nazionale, Claudia Martini, che ha aperto l’incontro con una breve introduzione sui temi riguardanti i finanziamenti per l’attività base di ricerca e sull’importanza di un utilizzo consapevole e corretto della piattaforma ARPI per la visibilità e la valorizzazione della produzione scientifica dell’Ateneo. A seguire, sono intervenute Gabriella Benedetti, che ha introdotto brevemente il tema dell’Open Access con alcuni cenni storici sul suo sviluppo e e sulle azioni concrete messe in atto nel tempo dall’Università di Pisa a sostegno dell’accesso aperto, e Simona Turbanti che si è soffermata sulle tematiche relative all’evoluzione in atto nella diffusione delle informazioni scientifiche, anche grazie alle nuove tecnologie e agli strumenti “social” evidenziando le caratteristiche di questi ultimi a confronto con la valenza e le funzioni degli archivi istituzionali.
Nell’intervento dello staff Arpi, composto da Francesca Cecconi , Sandra Faita, Chiara Letta, Raffaella Sprugnoli, Simona Turbanti, sono state introdotte, con un approccio molto operativo, le caratteristiche della piattaforma Arpi e sono state descritte le procedure di deposito dei prodotti della ricerca e di caricamento degli eventuali allegati, nonché le complesse problematiche relative alla gestione delle licenze d’uso.
L’intervento conclusivo tenuto da Michele Padrone del Settore ricerca, composto fra gli altri dalla responsabile Cristiana Barghini e da Stefania Pasqualetti, ha evidenziato le disposizioni relative all’Open Access in relazione ai programmi Horizon 2020 e alla normativa che regola la diffusione dei risultati della ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per cento con fondi pubblici.
Guarda le slide di presentazione su "IRIS-ARPI l'archivio della ricerca dell'Università di Pisa"
Lectio Magistralis del professor Charles Eastman, inventore del metodo BIM
Si è tenuta giovedì 27 aprile, al Polo di Porta Nuova, la Lectio Magistralis del professor Charles Eastman, ideatore, oltre che massimo esperto conosciuto e riconosciuto a livello mondiale, del rivoluzionario metodo Building Information Modeling (BIM), la metodologia innovativa per la filiera delle costruzioni, attualmente adottata, addirittura per legge, in diversi Paesi e divenuta da alcuni anni d’interesse strategico anche per l’Italia, poiché consente un notevole risparmio di costi e tempi di realizzazione rispetto a qualunque altro metodo tradizionale.
L’Università di Pisa diviene così il primo ateneo italiano a offrire un’occasione di tale risonanza internazionale nel settore delle costruzioni, promuovendo dall’interno della sua capacità formativa e di rapporto con il territorio e il mondo del lavoro, la lezione di un master come un’occasione aperta a tutti di conoscenza e incontro con un personaggio che, per il settore, ha il significato del padre della più importante innovazione a livello mondiale degli ultimi trent’anni.
Preceduto dai saluti delle istituzioni accademiche e cittadine, tra i quali quelli dei professori Alberto Landi, presidente della Scuola interdipartimentale di Ingegneria, e Umberto Desideri, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, l’intervento del “guru” mondiale del BIM è stato introdotto dal professor Paolo Fiamma, uno dei primi studiosi nell’università italiana del metodo del BIM e oggi direttore del master di secondo livello dell’Università di Pisa in “Building Information Modeling e BIM Manager”. A seguire la Lectio Magistralis sono state centinaia di persone, a dimostrazione dell’estremo interesse di questa nuova tendenza nel mondo delle costruzioni e non solo, molte delle quali provenienti anche da diverse parti d’Italia: rappresentanti della filiera delle costruzioni, accademici, studenti, aziende, professionisti e interessati richiamati dall’eccezionalità dell’evento.
Proprio in un momento nel quale vi è grande attesa per il rilancio dell’economia del settore, assume un significato fondamentale la possibilità di comprendere, direttamente dal suo ideatore, cosa sia veramente il BIM e come possa essere adottato efficacemente anche in Italia. L’università di Pisa, rendendo pubblico l’incontro con Charles Eastman, intende offrire un contributo anche in questo senso all’attuale dibattito, riaffermando la centralità di un approccio culturale e scientifico al BIM, necessario, inoltre, per una sua adozione congruente, cioè indirizzata a vantaggio di tutti. Un tema tanto più attuale poiché il BIM è già oggi, secondo le norme dettate dall’Unione Europea, lo standard di progettazione e di modellazione per le nuove infrastrutture e quello da adottare per i nuovi appalti pubblici, e perché proprio in questi mesi è in corso il dibattito a livello nazionale su come e con quali modalità introdurre questa rivoluzione nel mondo degli appalti, delle costruzioni e della manutenzione degli edifici. A livello ministeriale è, infatti, insediata un’apposita Commissione per la digitalizzazione degli appalti pubblici, di cui il professor Fiamma è membro esperto di BIM.
L’approccio corretto per l’introduzione del BIM riguarda tutti gli aspetti della progettazione-costruzione-gestione di un manufatto, senza dare accenti particolari a una delle discipline o professionalità coinvolte, rispetto alle altre. Il vantaggio del BIM è appunto quello di considerarli secondo un approccio olistico, pur attivando ogni volta diverse e specifiche competenze integrate fra loro. Nel BIM, ogni processo o procedura è sempre strettamente correlato al cosiddetto modello tridimensionale orientato a oggetti, che rappresenta il contenitore di conoscenza. Non si può dunque fare l’operazione di ridurre il BIM a un semplice processo scritto in forma procedurale.
Il Bim è una ricerca in divenire, aperto a contributi diversi, che interessa sempre più ambiti di applicazione. Il BIM è una direzione e non un punto di approdo. Il BIM, che può valorizzare anche altri ambiti del settore industriale e manifatturiero, è considerato quindi una risorsa per le nuove realizzazioni ma anche per la manutenzione dell’esistente. Inoltre, è diffuso l’orientamento che l’Italia possa divenire anche il luogo di frontiera per studiare applicazioni del BIM ai beni culturali: ambiti di ricerca, dunque favorevoli per start up applicativi.
Per il nostro Paese, se applicato in modo corretto e congruente, il BIM può divenire non solo l’occasione di rilancio del settore delle costruzioni, ma anche una soluzione anti deficit in grado di permettere una radicale riduzione del debito pubblico. I risparmi ottenibili sulle opere e infrastrutture, quando il BIM è applicato da tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione di un intervento, può arrivare fino al 30%, poiché riduce gli sprechi, elimina gli errori progettuali prima della fase di cantiere, limita drasticamente le costose varianti in corso d'opera, offre certezza di controllo dei tempi e dei costi mantenendo costantemente aperta l’accessibilità dei dati a tutti gli operatori coinvolti.
Le squadre di calcio a 11 e a 5 qualificate per i Campionati Nazionali Universitari
Il Cus Pisa vola alle fasi finali dei Campionati Nazionali Universitari, in programma a Catania dal 9 al 18 giugno 2017. Per il secondo anno consecutivo le formazioni di calcio a 11 e calcio a 5 centrano l’obiettivo della qualificazione al prestigioso campionato, battendo nelle fasi di qualificazione avversari temibili come Cagliari, Perugia, Ferrara.
La squadra di calcio a 11 ha staccato il biglietto per Catania in terra sarda, al termine di una sfida equilibrata contro un avversario blasonato come il Cus Cagliari: allo stadio Sa Duchessa i tempi regolamentari sono finiti sul punteggio di 1-1, stesso risultato della gara di andata disputata a San Giuliano Terme e quindi il passaggio del turno è stato affidato alla lotteria dei calci di rigore (nei CNU non sono previsti tempi supplementari). C’è voluto un rigore ad oltranza per chiudere la doppia sfida a favore dei ragazzi di mister Timpani consegnando la vittoria ai pisani. “È un’emozione bellissima – ha commentato Luca Schittone, responsabile del calcio a 11 del Cus Pisa – aver vinto ma soprattutto essere riusciti a qualificarsi per il secondo anno consecutivo alla fase finale dei CNU. Abbiamo sfatato anche la maledizione dei calci di rigore che ci hanno visto sempre soccombere nelle ultime edizioni, quindi adesso festeggiamo pensando però già al prossimo obiettivo”.
Una qualificazione meritata anche per i ragazzi del Cus Pisa calcio a 5, che ha dimostrato tutto il proprio valore vincendo prima con il Cus Perugia e prevalendo poi per 4-2 con il Cus Ferrara sia nella gara d’andata che in quella di ritorno al Palacus. Una squadra molto affiatata che a Catania potrà schierare calciatori di qualità che consolideranno il già forte gruppo basato sugli atleti federali del Cus.
Non ce l’hanno fatta invece i ragazzi della selezione del rugby, pur avendo ben figurato al “concentramento” di Parma dove in unica giornata si sono disputate le gare che hanno deciso le formazioni per le finali. Adesso tutta l’attenzione e il tifo gialloblù si sposta sui “Cherubs” la selezione di basket del Cus Pisa che in gara 1 ha perso di misura a Torino (73-67), ottimo risultato in chiave qualificazione, aspettando il ritorno che si disputerà lunedi 15 maggio, alle ore 14.30, presso la struttura geodetica del Cus Pisa.
(fonte: Ufficio stampa CUS Pisa)
CUS Pisa CALCIO A 5 (nella foto): Giacomo Bertoldi, Emilio Capozza, Luca Dodaro, Samuele Montorzi, Edoardo Taddeini, Francesco Gadducci, Andrea Nannicini, Alberto Pagano, Diego Randazzo, Andrea Bruni, Vito Scannapieco.
Dirigente: Guido Colonna; Allenatore: Valerio Vasile.
CUS Pisa CALCIO A 11 (nella foto): Filippo Aquinati, Marco Baglini, Filippo Bertelli, Nicola Burgalassi, Mattia Cicalini, Alexander De Luca, Enrico Del Gratta, Giorgio Dughetti, Francesco Giacovelli, Filippo Diti Laniyonu, Niscola Lusci Gemignani, Niccolò Meliani, Mattia Rizzato, Simone Scarpa, Federico Timpano, Lorenzo Russo.
Dirigente: Luca Schittone; Allenatore: Andrea Timpani; Massaggiatore: Ceccarini Bruno.
INVITO STAMPA: Incontro con il professor Charles Eastman, ideatore del Building Information Modeling
Giovedì 27 aprile, alle 12.15, nella Sala dei Prorettori del Rettorato di Pisa si terrà la conferenza stampa del professor Charles Eastman del Georgia Technology Institute di Atlanta, ideatore del Building Information Modeling (BIM).
L’evento, organizzato e promosso dal master di secondo livello in “Building Information Modeling & BIM Manager”, permetterà d’incontrare, per la prima volta in Italia, il “padre” riconosciuto e massimo esperto a livello mondiale del BIM, il metodo per ottimizzare la pianificazione, realizzazione e gestione delle costruzioni, usato all’estero e divenuto oggetto di grande interesse anche nel nostro Paese.
All'incontro sarà presente un interprete.
La conferenza stampa precede la lezione magistrale che il professor Eastman terrà al Polo Porta Nuova (Via Marinello Nelli) nel pomeriggio, con inizio alle ore 15.
Intitolata a Elio Toaff una parte del giardino del Complesso ex Salesiani
"Elio Toaff / (1915-2015) / Rabbino Capo di Roma / maestro e studioso / combattente per la libertà / uomo di pace e di dialogo / si è laureato all'Università di Pisa / il 5 luglio 1939". Recita così la targa apposta mercoledì 26 aprile nel Complesso ex Salesiani, all’interno del campus umanistico che si affaccia su via Santa Maria tra i dipartimenti di Civiltà e forme del Sapere e di Filologia, Letteratura e Linguistica. Alla cerimonia di intitolazione a Elio Toaff di una porzione del giardino – che ha compreso, come da tradizione ebraica, anche la collocazione di un albero, in questo caso un melograno - sono intervenuti Sandra Lischi, delegata del rettore per la Comunicazione e la diffusione della cultura; Pierluigi Barrotta, direttore del dipartimento di Civiltà e forme del sapere; Fabrizio Franceschini, in rappresentanza del Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica; Alessandra Veronese, direttore del Centro interdipartimentale di studi ebraici “Michele Luzzati”; i familiari di Elio Toaff, tra i quali il figlio Ariel, professore emerito dell’Università Bar-Ilan di Ramat Gan (Tel Aviv).
Oltre a sintetizzare gli aspetti peculiari della luminosa biografia e della straordinaria personalità di Elio Toaff, che è stato tra i principali punti di riferimento dell’ebraismo italiano contemporaneo, improntando tutta la sua vita al dialogo tra i popoli e le religioni, nonché all’affermazione della pace, la targa ricorda il rapporto che l’ex Rabbino Capo di Roma aveva con l’Ateneo pisano. Egli si era infatti laureato in Giurisprudenza all'Università di Pisa nel 1939, nel clima introdotto dalle leggi razziali, e aveva ricevuto nel 2006 il "Campano d'Oro", il prestigioso riconoscimento dell'Associazione dei Laureati dell'Ateneo Pisano (ALAP).
Proprio in quest’ultima occasione, accompagnato dall’ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e dalla sua consorte, Elio Toaff aveva voluto sottolineare i legami che lo univano all’Ateneo “in cui ho passato momenti felici e anche momenti dolorosi, rivivendo l’atmosfera indefinibile che nell’Università di Pisa si sente, che è ancora qualche cosa di vivo, qualche cosa che mi sorprende per la profondità del sentimento”. Subito dopo, Toaff aveva rievocato le vicende che gli consentirono di arrivare alla laurea, nonostante le leggi razziali, grazie al supporto del professor Lorenzo Mossa: “nel 1938 nessuno voleva assegnarmi la tesi di laurea e quindi non avrei potuto laurearmi. Allora il professor Mossa mi invitò a casa sua e mi chiese: ‘lei ha abbastanza coraggio?’. Risposi: ‘penso di sì’. Allora Mossa propose: ‘guardi, potrebbe fare una tesi sul conflitto legislativo in Palestina fra la legislazione ottomana, quella inglese e quella ebraica’. Io accettai e così feci la mia tesi di laurea. Alla discussione, con Mossa, c’erano un altro professore di cui non ricordo il nome e il presidente della commissione Cesarini Sforza. Mossa mi presentò dicendo che avrei parlato di un paese che si stava avviando ad avere un destino felice e continuò su questo tono. A un certo punto, Cesarini Sforza si tolse la toga, la gettò sul tavolo e se ne andò. Io guardai stupito Mossa, non sapendo come si potesse procedere, e lui reagì a quello sguardo dicendo: ‘vabbé, si farà in due, è lo stesso’. Così continuammo la discussione della tesi di laurea e alla fine lui mi propose: ‘guardi 110 non glielo posso dare, si accontenta di 105?’. ‘Anche troppo’, replicai io. E lui: ‘allora le darò 103!’. Accettai felice”.
“Questi - concluse Elio Toaff - sono ricordi che non si possono cancellare e che si conservano per tutta la vita, finendo per far parte della stessa personalità di un individuo”.
Serata di Cabaret e Concerto di Marco Calliari
Il 29 aprile alle 20, presso il cinema Lumiere, si tiene una serata di cabaret con un concerto di Marco Calliari.
L'inizio della serata è dedicato alle performances di Andrea Fidelio e Andréanne Thiboutot.
Ospiti
Finaz, Matti delle Giuncaie e Fantasia Pura Italiana
L'evento è organizzato dalle Associazioni Imats e Beats.
L'attività è svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Info:
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Il Sogno e l'Utopia. Biografia di una Generazione
Il 5 maggio alle 21.30, presso la Gipsoteca di Arte Antica si tiene la rappresentazione teatrale "Il sogno e l'utopia. Biografia di una generazione" di e con Porpora Marcasciano.
Porpora Marcasciano ci racconta l’emersione sulla scena pubblica e politica del mondo omosessuale e delle soggettività trans nelle rivendicazioni dei diritti civili all’interno dei movimenti giovanili degli anni ’70.
Una narrazione ironica e toccante che accompagna lo spettatore in un viaggio della memoria in cui ciascuno può riconoscere la propria storia da una posizione sorprendente e inaspettata.
L'evento è organizzato dalle Associazioni PINKRIOT Arcigay Pisa e Gruppo Sestante - Sinistra Per..
L'attività è svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Laboratorio "Emozioni e Corporeità"
Il 4 maggio, presso l'aula Car-B di Palazzo Carità, si tiene la prima giornata del Laboratorio su "Emozioni e corporeità", organizzato dal progetto "Zetesis".
Intervengono:
Valeria Bizzari, "Sento quindi sono. Pre-riflessività, corporeità e conoscenza"
Beatrice Pratellesi, "Le emozioni e il ricordo. La fusione delle prospettive attraverso l'apporto emotivo"
L'attività è svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Info:
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Intitolato a Elio Toaff un lato del giardino del Complesso ex Salesiani
"Elio Toaff / (1915-2015) / Rabbino Capo di Roma / maestro e studioso / combattente per la libertà / uomo di pace e di dialogo / si è laureato all'Università di Pisa / il 5 luglio 1939". Recita così la targa apposta mercoledì 26 aprile nel Complesso ex Salesiani, all’interno del campus umanistico che si affaccia su via Santa Maria tra i dipartimenti di Civiltà e forme del Sapere e di Filologia, Letteratura e Linguistica. Alla cerimonia di intitolazione a Elio Toaff di una porzione del giardino – che ha compreso, come da tradizione ebraica, anche la collocazione di un albero, in questo caso un melograno - sono intervenuti Sandra Lischi, delegata del rettore per la Comunicazione e la diffusione della cultura; Pierluigi Barrotta, direttore del dipartimento di Civiltà e forme del sapere; Fabrizio Franceschini, in rappresentanza del Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica; Alessandra Veronese, direttore del Centro interdipartimentale di studi ebraici “Michele Luzzati”; i familiari di Elio Toaff, tra i quali il figlio Ariel Toaff, professore emerito dell’Università Bar-Ilan di Ramat Gan (Tel Aviv).
Nella foto sopra, da sinistra: Pierluigi Barrotta, Alessandra Veronese, Ariel Toaff, Fabrizio Franceschini, Sandra Lischi
Oltre a sintetizzare gli aspetti peculiari della luminosa biografia e della straordinaria personalità di Elio Toaff, che è stato tra i principali punti di riferimento dell’ebraismo italiano contemporaneo, improntando tutta la sua vita al dialogo tra i popoli e le religioni, nonché all’affermazione della pace, la targa ricorda il rapporto che l’ex Rabbino Capo di Roma aveva con l’Ateneo pisano. Egli si era infatti laureato in Giurisprudenza all'Università di Pisa nel 1939, nel clima introdotto dalle leggi razziali, e aveva ricevuto nel 2006 il "Campano d'Oro", il prestigioso riconoscimento dell'Associazione dei Laureati dell'Ateneo Pisano (ALAP).
Proprio in quest’ultima occasione, accompagnato dall’ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e dalla sua consorte Franca (nella foto in basso), Elio Toaff aveva voluto sottolineare i legami che lo univano all’Ateneo “in cui ho passato momenti felici e anche momenti dolorosi, rivivendo l’atmosfera indefinibile che nell’Università di Pisa si sente, che è ancora qualche cosa di vivo, qualche cosa che mi sorprende per la profondità del sentimento”. Subito dopo, Toaff aveva rievocato le vicende che gli consentirono di arrivare alla laurea, nonostante le leggi razziali, grazie al supporto del professor Lorenzo Mossa: “nel 1938 nessuno voleva assegnarmi la tesi di laurea e quindi non avrei potuto laurearmi. Allora il professor Mossa mi invitò a casa sua e mi chiese: ‘lei ha abbastanza coraggio?’. Risposi: ‘penso di sì’. Allora Mossa propose: ‘guardi, potrebbe fare una tesi sul conflitto legislativo in Palestina fra la legislazione ottomana, quella inglese e quella ebraica’. Io accettai e così feci la mia tesi di laurea. Alla discussione, con Mossa, c’erano un altro professore di cui non ricordo il nome e il presidente della commissione Cesarini Sforza. Mossa mi presentò dicendo che avrei parlato di un paese che si stava avviando ad avere un destino felice e continuò su questo tono. A un certo punto, Cesarini Sforza si tolse la toga, la gettò sul tavolo e se ne andò. Io guardai stupito Mossa, non sapendo come si potesse procedere, e lui reagì a quello sguardo dicendo: ‘vabbé, si farà in due, è lo stesso’. Così continuammo la discussione della tesi di laurea e alla fine lui mi propose: ‘guardi 110 non glielo posso dare, si accontenta di 105?’. ‘Anche troppo’, replicai io. E lui: ‘allora le darò 103!’. Accettai felice”.
“Questi - concluse Elio Toaff - sono ricordi che non si possono cancellare e che si conservano per tutta la vita, finendo per far parte della stessa personalità di un individuo”.