Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

Dopo la riuscita edizione dello scorso anno, con più di 1.500 persone coinvolte nel grande "abbraccio" al convento di Nicosia, a Calci, torna il pomeriggio di sabato 1 e l'intera domenica 2 aprile la manifestazione "Le camelie del chiostro". L'evento, che si tiene in occasione della fioritura delle due secolari piante di camelia che crescono all'interno del complesso, ha in programma, come da tradizione, l'esposizione delle camelie del territorio, gli itinerari guidati a Nicosia e nel territorio calcesano in bicicletta e a piedi, il pic-nic nell'oliveto del convento, le installazioni, i video, le mostre, i laboratori per i bambini, i giochi, la merenda, la musica e molte altre sorprese che potranno essere scoperte direttamente sul posto. La festa, a ingresso libero, ha il patrocinio del Comune di Calci e della Regione Toscana.
Nell'ambito della manifestazione, l'Associazione "Nicosia nostra", sempre con il sostegno del Comune di Calci, darà il via al progetto di crowdfunding “Da un abbraccio a ...”, nuova e importante iniziativa che vuole essere un modo concreto per dare continuità all'opera di sensibilizzazione avviata 12 anni fa e culminata con l'abbraccio dello scorso anno, e soprattutto un segno di amore, di cura e di interesse di tutta una comunità che si sente coinvolta nel tentativo di salvataggio e di valorizzazione di questo prezioso complesso.
Il progetto prevede innanzitutto il recupero, la messa in sicurezza e la conseguente fruibilità di una porzione di bosco intorno al convento, uno dei rarissimi esempi rimasti di foresta relitta mediterranea. Il successivo passo riguarda il completamento dell'illuminazione pubblica di via di Nicosia e la riqualificazione dell'area pubblica di fronte all’arco in ingresso al complesso, con il ripristino delle zone lastricate e dell'acciottolato, il rifacimento della parte carrabile, il ripristino e la creazione di pendenze idonee per la regimazione dell'acqua piovana e il restauro dell'edicola. La realizzazione del progetto sarà effettuata nel pieno rispetto delle procedure e delle prescrizioni di tutti gli enti preposti.
Per maggiori informazioni e per aderire all'iniziativa di crowdfunding, si può contattare l'Associazione "Nicosia nostra", scrivendo alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o seguendo il sito "nicosianostra.blogspot.it" o la pagina facebook “associazione Nicosia nostra”.

Maria Luisa Allegrini, Antonio Di Buono e Alberto Facchini, laureati in Ingegneria nucleare all’Università di Pisa, sono stati selezionati per ricevere ottenuto la certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE) 2017.

laureati ing nucleare

Come prescrive la normativa per il rilascio del titolo, i tre ingegneri oltre ad avere un curriculum studi adeguato al paradigma Europeo in termini di qualità e quantità delle materie “nucleari”, hanno svolto anche di un periodo di studio o ricerca all’estero in una istituzione membro dell’European Nuclear Education Network (ENEN). L’annuncio della loro selezione è avvenuto durante l’Assemblea Generale dell’Associazione ENEN che si è tenuta a all’Università di Manchester all’inizio di marzo. I tre nuovi “EMSNE Laureates” riceveranno la loro certificazione il prossimo settembre a Vienna, in una cerimonia a latere della Conferenza Generale della International Atomic Energy Agency (IAEA).

“Si tratterà di uno scenario privilegiato ed estremamente motivante, in cui i nostri laureati si sentiranno parte viva del vasto mondo che si occupa di energia nucleare in tutte le sue applicazioni, da quelle per la produzione di energia elettrica a quelle per l’utilizzo tecnologico e medico delle radiazioni ionizzanti – sottolinea il professore Walter Ambrosini dell’Ateneo pisano - Questo vasto mondo è fatto di uomini e donne che lavorano incessantemente in tutti i continenti per uno sviluppo sostenibile che faccia uso della forma di energia più nuova ed intensa a disposizione dell’uomo, convinti che ‘Atoms for Peace’ sia una causa a cui vale la pena di dedicare un’intera vita di studi”.

“Anche per il 2017 – conclude Ambrosini - si conferma così il contributo fornito dal nostro corso di laurea in Ingegneria Nucleare al mantenimento degli studi e della ricerca nel settore nucleare, anche con il saldo inserimento nelle reti Europee dell’istruzione universitaria per la fissione e la fusione (ENEN e FuseNet) e la partecipazione a progetti di ricerca e di didattica Europei ed Internazionali”.

Nella foto, da sinistra Antonio Di Buono, Maria Luisa Allegrini e Alberto Facchini

I ricercatori del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e dell’Istituto Officina dei Materiali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IOM-CNR) hanno identificato le fasi solide ricche in tallio che in parte sono responsabili della contaminazione delle acque potabili dell’acquedotto di Valdicastello Carducci-Pietrasanta, nella Toscana settentrionale. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale "Science of the Total Environment". Le indagini mineralogiche, geochimiche e spettroscopiche sono state condotte nei laboratori del dipartimento pisano di Scienze della Terra e presso la linea LISA (Linea Italiana per la Spettroscopia d'Assorbimento x) dell’unità operativa IOM-CNR presso l’European Synchrotron Radiation Facility di Grenoble, in Francia.

tallio_3_copy.jpg


“Le indagini hanno mostrato la presenza, all’interno delle incrostazioni ferruginose che rivestono la superficie interna delle condutture idriche, di due differenti composti ricchi in tallio: ossidi di tallio Tl(III)2O3 e cloruro di tallio, Tl(I)Cl", spiegano Massimo D’Orazio, dell'Università di Pisa, coordinatore dello studio, e Francesco d’Acapito, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche. "La ricerca - continuano - ha messo in evidenza il ruolo attivo giocato dal trattamento delle acque potabili in particolare l’uso di ossidanti a base di cloro, nel favorire la precipitazione di questi composti a partire da acque contaminate in tallio monovalente come quelle della sorgente Molini di Sant’Anna (Valdicastello Carducci). Quest’ultima, identificata come sorgente primaria della contaminazione da tallio, è stata esclusa dalla rete idrica di Valdicastello Carducci-Pietrasanta a partire dall’autunno 2014. La precipitazione ha sequestrato parte del tallio, probabilmente limitando l’esposizione umana a questo elemento: d’altro canto, però, la natura moderatamente solubile del cloruro di tallio presente nelle condutture ha contribuito a generare una nuova e inattesa fonte di contaminazione di questo elemento, in grado di rilasciare lentamente tallio nell’acqua potabile”.

Il tallio è un elemento raro ma diffuso nella crosta terrestre: “Contaminazioni da parte di questo elemento potrebbero essere più frequenti di quanto comunemente pensato - proseguono i ricercatori - Dato che il trattamento delle acque può svolgere un ruolo critico nell’accumulo di questo elemento, lo studio evidenzia la necessità di un’accurata caratterizzazione delle acque potabili, confermando come la geochimica svolga un ruolo chiave per un’oculata gestione delle risorse naturali”.

Lo studio - che vede coinvolti i ricercatori dell’Ateneo pisano, Massimo D’Orazio, Cristian Biagioni e Simone Vezzoni assieme ai colleghi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Francesco d’Acapito e Giovanni Orazio Lepore - è stato finanziato dal Miur tramite il progetto SIR 2014 “THALMIGEN – Thallium: Mineralogy, Geochemistry, and Environmental Hazards”. LISA è un progetto finanziato dal CNR.

L'Orto e il Museo Botanico dell'Università di Pisa non hanno ancora un logo. Allo scopo di valorizzare e promuovere più efficacemente queste strutture museali, è bandito un concorso grafico per individuare il futuro logo ufficiale.

L’Orto Botanico di Pisa, primo Orto botanico accademico al mondo, fu fondato nel 1543 da Luca Ghini, colui che ha anche inventato l’utilizzo dell’erbario (campioni di piante essiccate) per lo studio comparativo dei vegetali. Nel Museo Botanico annesso all’Orto, se ne conservano oggi circa 300.000.

Il concorso è aperto a tutti i cittadini europei maggiori di 16 anni. È previsto un premio di 600,00 euro per il primo classificato. A discrezione della Commissione, nel caso venga individuato un ulteriore lavoro di particolare valore per l’Orto e Museo Botanico, potrà essere assegnato un altro premio di 400,00 euro per il secondo classificato.

Scadenza: 1 giugno 2017

Leggi i dettagli nel bando

L'Orto e il Museo Botanico dell'Università di Pisa non hanno ancora un logo. Allo scopo di valorizzare e promuovere più efficacemente queste strutture museali, è bandito un concorso grafico per individuare il futuro logo ufficiale.

L’Orto Botanico di Pisa, primo Orto botanico accademico al mondo, fu fondato nel 1543 da Luca Ghini, colui che ha anche inventato l’utilizzo dell’erbario (campioni di piante essiccate) per lo studio comparativo dei vegetali. Nel Museo Botanico annesso all’Orto, se ne conservano oggi circa 300.000.

Il concorso è aperto a tutti i cittadini europei maggiori di 16 anni. È previsto un premio di 600,00 euro per il primo classificato. A discrezione della Commissione, nel caso venga individuato un ulteriore lavoro di particolare valore per l’Orto e Museo Botanico, potrà essere assegnato un altro premio di 400,00 euro per il secondo classificato.

Scadenza: 1 giugno 2017

Leggi i dettagli nel bando

Giovedì, 30 Marzo 2017 09:47

Certificazione unica 2017 – redditi 2016

Tutti gli studenti o laureati che nell’anno 2016 hanno percepito dall’Università di Pisa premi o borse a vario titolo, sia assoggettate a IRPEF che esenti, hanno la possibilità di scaricare la certificazione unica - CU 2017 - accedendo al portale di ateneo https://cedolino.unipi.it , autenticandosi con le credenziali di Alice in possesso.
Nel caso di impossibilità all’autenticazione, vi invitiamo a scrivere all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Dopo la riuscita edizione dello scorso anno, con più di 1.500 persone coinvolte nel grande "abbraccio" al convento di Nicosia, a Calci, torna il pomeriggio di sabato 1 e l'intera domenica 2 aprile la manifestazione "Le camelie del chiostro". L'evento, che si tiene in occasione della fioritura delle due secolari piante di camelia che crescono all'interno del complesso, ha in programma, come da tradizione, l'esposizione delle camelie del territorio, gli itinerari guidati a Nicosia e nel territorio calcesano in bicicletta e a piedi, il pic-nic nell'oliveto del convento, le installazioni, i video, le mostre, i laboratori per i bambini, i giochi, la merenda, la musica e molte altre sorprese che potranno essere scoperte direttamente sul posto. La festa, a ingresso libero, ha il patrocinio del Comune di Calci e della Regione Toscana.

convento_nicosia_17.jpg

Nell'ambito della manifestazione, l'Associazione "Nicosia nostra", sempre con il sostegno del Comune di Calci, darà il via al progetto di crowdfunding “Da un abbraccio a ...”, nuova e importante iniziativa che vuole essere un modo concreto per dare continuità all'opera di sensibilizzazione avviata 12 anni fa e culminata con l'abbraccio dello scorso anno, e soprattutto un segno di amore, di cura e di interesse di tutta una comunità che si sente coinvolta nel tentativo di salvataggio e di valorizzazione di questo prezioso complesso.

chiostro nicosia 2017Il progetto prevede innanzitutto il recupero, la messa in sicurezza e la conseguente fruibilità di una porzione di bosco intorno al convento, uno dei rarissimi esempi rimasti di foresta relitta mediterranea. Il successivo passo riguarda il completamento dell'illuminazione pubblica di via di Nicosia e la riqualificazione dell'area pubblica di fronte all’arco in ingresso al complesso, con il ripristino delle zone lastricate e dell'acciottolato, il rifacimento della parte carrabile, il ripristino e la creazione di pendenze idonee per la regimazione dell'acqua piovana e il restauro dell'edicola. La realizzazione del progetto sarà effettuata nel pieno rispetto delle procedure e delle prescrizioni di tutti gli enti preposti.

Per maggiori informazioni e per aderire all'iniziativa di crowdfunding, si può contattare l'Associazione "Nicosia nostra", scrivendo alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o seguendo il sito "nicosianostra.blogspot.it" o la pagina facebook “associazione Nicosia nostra”.

******

Link:

Pagina Facebook Associazione “Nicosia Nostra"
Evento Facebook
Il video dell’abbraccio 

Una giornata di studio dedicata a Primo Levi in occasione del trentennale della scomparsa. L’appuntamento è venerdì 31 marzo alle 9,30 nell’aula magna di Palazzo Matteucci in piazza Torricelli 2 a Pisa con "Primo Levi: scritture, letture ed esperienze didattiche". L'evento è organizzato dal dipartimento di Filologia Linguistica e Letteratura e dal Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici “Michele Luzzati” dell’Università di Pisa, col patrocinio dell’ADI-Scuola (Associazione degli Italianisti) e dell’ASLI-Scuola (Associazione per la Storia della Lingua Italiana)

Ai lavori partecipano studiosi di Levi, docenti dell’Università di Pisa e neolaureati e studenti universitari che proporranno i risultati delle loro tesi o relazioni seminariali dedicate a questo grande autore.

Le profonde modifiche nel sistema produttivo legate a Industria 4.0 faranno emergere la necessità di disporre di nuove competenze e di figure professionali oggi scarsamente presenti, e per molti aspetti del tutto assenti, nel mercato del lavoro, richiedendo soprattutto un nuovo modo di lavorare integrato e interconnesso tra le varie specializzazioni aziendali. Consapevoli che nell'attuale scenario sarà fondamentale consolidare il rapporto tra realtà accademiche e mondo dell'industria, l'Università di Pisa e l’Unione Industriale Pisana hanno sottoscritto una convenzione che ha lo scopo di favorire la collaborazione nell'ambito dei reciproci programmi di formazione.
La firma della convenzione è avvenuta in Rettorato, mercoledì 29 marzo, tra il rettore Paolo Mancarella e la presidente dell'Unione Industriale Pisana, Patrizia Alma Pacini, alla presenza del direttore dell'UIP, Mario Levrini.
L'accordo, che avrà durata biennale, prevede che l'Università di Pisa e l’Unione Industriale Pisana collaborino nella stesura e nell'aggiornamento dei programmi formativi. Le esigenze delle imprese, espresse attraverso l'Unione, potranno essere recepite dall'Ateneo all'interno dei suoi programmi formativi ai vari livelli. Sono previste anche partecipazioni di docenti universitari nei programmi seminariali dell’Unione, così come di rappresentanti delle aziende disponibili a illustrare attività specifiche d'impresa.
Un centro di programma paritetico, con due rappresentanti dell'Ateneo e due dell'Unione, raccoglierà le istanze delle parti contraenti, con il comune intento di facilitare e sviluppare il trasferimento tecnologico per migliorare la competitività del tessuto imprenditoriale del territorio.
Il protocollo appena firmato rappresenta un modello e una prima sperimentazione di un rapporto integrato, che mancava da lungo tempo, tra università e industria.
"L'accordo odierno - ha detto il rettore Paolo Mancarella - va nella direzione di apertura dell'Ateneo verso la città e le sue multiformi realtà, secondo una linea strategica di sviluppo su cui stiamo insistendo con convinzione. L'Ateneo dovrà essere capace di costruire collaborazioni più solide con le istituzioni presenti nella nostra area e di progettare insieme con loro, ottimizzando le risorse. In questo compito, l'Unione Industriale e il mondo imprenditoriale saranno interlocutori di primo piano, con l'obiettivo di promuovere i processi formativi, l'innovazione e il trasferimento tecnologico, contribuendo così a rafforzare la competitività economica, sociale e culturale del territorio pisano, e a favorire percorsi di inserimento lavorativo per i nostri laureati".
"Densità tecnologica e innovazione sono leve strategiche per la crescita delle imprese del territorio - ha aggiunto la presidente Patrizia Alma Pacini - quindi la sinergia e la collaborazione con l’Università di Pisa sono elementi fondamentali. Siamo particolarmente soddisfatti oggi di sottoscrivere questa convenzione e ringraziamo il rettore e l’Università per questa opportunità”.

L'Università di Pisa organizza giovedì 6 aprile un incontro per discutere di diritto di scelta e fine vita, con la proiezione del film "Love is All. Piergiorgio Welby, Autoritratto" e con il successivo dibattito che vedrà come protagonisti il giornalista, scrittore e conduttore televisivo, Corrado Augias, la co-presidente dell'Associazione “Luca Coscioni”, Mina Welby, e i due registi e produttori del film, Francesco Andreotti e Livia Giunti, entrambi laureati in Cinema nell'Ateneo pisano. Con loro interverranno il rettore Paolo Mancarella, la delegata per la comunicazione e la diffusione della cultura, Sandra Lischi, e la docente di Pedagogia, Maria Antonella Galanti, che coordinerà il confronto. L'iniziativa si terrà nell'Aula Magna del Polo Carmignani, a partire dalle ore 15,30.
L'immagine di Piergiorgio Welby, inerte a letto e attaccato a un respiratore polmonare a seguito di una forma degenerativa di distrofia muscolare, è entrata nelle case degli italiani dieci anni fa, diventando in breve tempo l'icona della lotta per i diritti civili e per l'autodeterminazione dei cittadini. Welby era un uomo che amava profondamente la vita e un artista che ha lasciato numerosi scritti, poesie, dipinti e sperimentazioni fotografiche. Il suo ritratto, che tende in realtà a un vivace autoritratto, viene raccontato nel film "Love is All", dei registi Andreotti e Giunti. Il film, proiettato alla Camera dei deputati il 20 dicembre scorso in occasione del decennale della morte di Piergiorgio Welby, ha ottenuto di recente una menzione speciale ai Nastri d'Argento 2017.
Partendo dal film su Welby, l'Università di Pisa ritiene importante proporre un dibattito sulle tematiche del diritto di scelta e fine vita, rilanciate pochi giorni fa dalla vicenda di Dj Fabo, che per alcuni aspetti ricorda quella di Piergiorgio Welby, e dall'inizio della discussione in Parlamento del progetto di legge sul testamento biologico. Fuori da ogni tecnicismo, i relatori - in primo piano, gli ospiti Corrado Augias e Mina Welby - svilupperanno una riflessione articolata e complessa su questo argomento, dedicando uno specifico spazio al confronto e agli interventi del pubblico. "Io amo la vita - ha scritto Welby in una lettera del 2006 al presidente della Repubblica - Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude... purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita; è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche".

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa