Al Polo Fibonacci la cerimonia di conferimento dell’Ordine del Cherubino
Venerdì 7 aprile, alle 10.30, nell'Aula Magna Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci (Largo Bruno Pontecorvo), si terrà la cerimonia di conferimento dell’Ordine del Cherubino per l’anno 2017. La cerimonia sarà aperta dall'intervento del rettore Paolo Mancarella, che procederà poi alla consegna dell'Ordine del Cherubino, l’unica onorificenza concessa dall'Università di Pisa ai docenti per i loro particolari meriti scientifici e culturali e per il loro contributo alla vita e al funzionamento dell’Ateneo.
Quest’anno i professori insigniti dell'Ordine del Cherubino sono dieci: Massimo Augello del dipartimento di Economia e Management, Riccardo Di Donato del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Leonardo Bertini del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, Guido Emilio Tonelli del dipartimento di Fisica, Marco Raugi del dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, Fulvio Basolo del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell'area critica, Dino Pedreschi del dipartimento di Informatica, Raffaele Teti del dipartimento di Giurisprudenza, Daniela Belli del dipartimento di Chimica e Chimica industriale e Andrea Cavallini del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali.
Carta intestata
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Conferito l’Ordine del Cherubino a dieci docenti dell’Università di Pisa
Venerdì 7 aprile, nell'Aula Magna Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci, si è tenuta la cerimonia di conferimento dell’Ordine del Cherubino per l’anno 2017. La cerimonia è stata aperta dall'intervento del rettore Paolo Mancarella, che è poi passato alla consegna dell'Ordine del Cherubino, l’unica onorificenza concessa dall'Università di Pisa ai docenti per i loro particolari meriti scientifici e culturali e per il loro contributo alla vita e al funzionamento dell’Ateneo.
Quest’anno i professori insigniti dell'Ordine del Cherubino sono dieci: Massimo Augello del Dipartimento di Economia e Management, Riccardo Di Donato del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, Leonardo Bertini del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale, Guido Emilio Tonelli del Dipartimento di Fisica, Marco Raugi del Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, Fulvio Basolo del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell'Area Critica, Dino Pedreschi del Dipartimento di Informatica, Raffaele Teti del Dipartimento di Giurisprudenza, Daniela Belli del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale e Andrea Cavallini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali.
Leggi il discorso del Rettore Paolo Maria Mancarella
Guarda un breve video racconto della cerimonia
Nella foto di gruppo, da sinistra: Guido Tonelli, Andrea Cavallini, Dino Pedreschi, Marco Raugi, Riccardo Di Donato, Massimo Augello, Paolo Mancarella, Nicoletta De Francesco, Fulvio Basolo, Daniela Belli, Raffaele Teti, Leonardo Bertini
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Beyond the gravity Force. Aeromedical Engineering for Space Exploration
Il 10 aprile alle 17.30, presso l'Aula Magna "Ulisse Dini" della Scuola di Ingegneria, EUROAVIA, The European Association of Aerospace Students, organizza la conferenza "Beyond the gravity Force. Aeromedical Engineering for Space Exploration" con Ilaria Cinelli, laureata all'Università di Pisa in Ingegneria Biomedica ed attualmente dottoranda alla National University of Ireland Glasgow.
In quanto rappresentante dell’Italian Mars Society, lo scorso dicembre ha guidato per 15 giorni una missione che simulava la vita su Marte, studiando il comportamento psicologico della crew in varie situazioni difficili (es: perdita del leader).
La conferenza coprirà sia l’ambito aerospaziale che quello biomedico.
L'evento è svolto con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Info:
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Lilly Recruiting Day
Il 6 aprile alle 10.30, presso l'Aula Magna " Ulisse Dini" della Scuola di Ingegneria, Il servizio job Placement organizza un incontro con Lilly, Global PharmaCompany.
Programma
10:30, Registrazione partecipanti
11:00 - 13:00 Company overview - Presentazione generale dell’azienda:
Meet our people, Approfondimento su aree ingegneristiche e aree scientifiche nello stabilimento produttivo
Talents & Skills in Lilly, profili, ruoli, opportunità
The Best CV, Sessione sul processo di selezione
Raccolta CV
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli studenti e laureati dell’Università di Pisa (percorso magistrale/specialistico), in particolare dei corsi di Ingegneria industriale e dell’informazione, Biologia applicata alla biomedicina, Biologia molecolare e cellulare, Biotecnologie molecolari, Chimica e Chimica industriale, Farmacia, CTF, Informatica, Informatica e networking.
Si consiglia di presentarsi muniti di CV cartaceo aggiornato.
E' necessario registrarsi https://goo.gl/tK1NQC
Info:
http://jobplacement.unipi.itemail email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Andrea Cavallini
Nato a Ponsacco (Pisa) nel 1956, il professor Andrea Cavallini si è laureato in Scienze biologiche nel 1980 presso l’Università di Pisa discutendo una tesi sui cromosomi politenici nei tessuti vegetali. Dal 1983 al 1992 è stato ricercatore di Genetica agraria all’Università di Pisa e dal 1992 al 2006 professore associato di Citogenetica vegetale e di Miglioramento genetico delle Piante coltivate. Nel 2004 ha conseguito l’idoneità per professore di ruolo di I fascia presso l’Università di Firenze e dal 2006 è professore ordinario di Genetica agraria dell’Ateneo pisano. Attualmente è titolare degli insegnamenti di Biotecnologie per il Miglioramento genetico.
Nel corso degli anni il professor Cavallini ha ricoperto importanti ruoli istituzionali in Ateneo: dal 2008 al 2012 ha diretto il Dipartimento di Biologia delle Piante agrarie e dal 2012 al 2016 è stato Vicedirettore del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali. È stato Vicepresidente del Collegio dei docenti dei dottorati di ricerca in Biologia agraria e in Biotecnologie molecolari, e Presidente del programma di Dottorato in Biotecnologie molecolari della Scuola di Dottorato in Scienze biologiche e Molecolari; dal 2016 è coordinatore del corso di dottorato in Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali.
L’attività di ricerca del professor Cavallini comprende diversi aspetti inerenti la genetica vegetale, affrontati inizialmente con metodologie citogenetiche, poi biologico-molecolari e infine genomiche e bioinformatiche. Le principali linee di ricerca che ha sviluppato riguardano la genomica strutturale delle piante, in particolare la componente ripetitiva dei genomi e le sue variazioni; la genomica funzionale in piante sottoposte a stress biotici e abiotici; la variabilità genetica indotta dalla coltura in vitro di tessuti vegetali; e il controllo genetico in specie come mais e frumento.
Nell’ambito delle sue attività didattiche e di ricerca, il professor Cavallini è stato visiting professor nel 1989 presso il Centro de Investigacion Cientifica de Yucatan in Messico, chairman dell’8th International Congress of Plant Tissue
and Cell Culture del 1994, relatore su invito nel First Kew Angiosperm Genome Size Workshop nel 1997, e fra gli organizzatori della European Conference on Sunflower Biotechnology nel 2001.
Nel 2012 e nel 2016 è risultato eleggibile nella Commissione per l’Abilitazione Scientifica Nazionale del settore concorsuale “Chimica agraria, Genetica agraria e Pedologia” e nel 2017 è stato nominato Commissario subentrante nella stessa Commissione.
L’attività di ricerca del professor Cavallini è documentata da 108 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali indicizzate. Il professor Cavallini inoltre è stato più volte responsabile di unità operative di PRIN e progetti finalizzati e bilaterali del CNR.
Per le sue ricerche sulla poliploidia nei tessuti vegetali, nel 1994 ha vinto il Premio del Ministro dei Beni Culturali assegnato dall’Accademia Nazionale dei Lincei (Roma) per studi nel campo delle Scienze zoologiche e botaniche.
Per queste motivazioni il Senato Accademico ha insignito dell’Ordine del Cherubino il professor Andrea Cavallini.
Daniela Belli
Nata a Pontedera nel 1947, la professoressa Daniela Belli si è laureata in Chimica presso l’Università di Pisa nel 1971 con una tesi sperimentale condotta sotto la guida del professore Fausto Calderazzo, maestro riconosciuto a livello internazionale nel campo della chimica metallorganica.
La sua carriera accademica è iniziata nel 1974 in qualità di assistente alla cattedra di Chimica generale e inorganica della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Pisa. È quindi diventata professore associato nel 1985 e professore ordinario nel 2004.
È stata titolare per molti anni di diversi corsi di Chimica generale e di Chimica inorganica dimostrando doti di insegnamento e capacità didattiche molto apprezzate dai suoi studenti. Oltre a vari compiti organizzativi all’interno del Dipartimento di Chimica e Chimica industriale, ha ricoperto la carica di Presidente dei corsi di laurea triennale e magistrale in Chimica dal 2004 al 2011. In questo periodo ha gestito il passaggio dalla legge 509 alla 270, avendo quindi un ruolo chiave nel definire l’attuale struttura dei due corsi.
La sua attività di ricerca ha riguardato la sintesi, la caratterizzazione e lo studio della reattività di composti inorganici e si è articolata nei seguenti temi: la chimica di coordinazione di alcuni metalli nobili; lo studio di una vasta famiglia di dialchilcarbammati, ottenuti da reazione di sali metallici con ammine e anidride carbonica; lo sviluppo di una linea di ricerca che sfrutta la reattività di composti molecolari; la preparazione mirata di complessi di platino con potenziale attività citotossica e anti-cangerogena.
Nel corso degli anni la professoressa Belli ha svolto la propria attività scientifica stringendo collaborazioni con molti ricercatori di istituti italiani ed esteri quali le Università di Parma, Padova, Tübingen, Ottawa, Aachen, Roma “La Sapienza”, Bari, L’Aquila, il CNR di Roma e l’Istituto Guido Donegani di Novara. A ciò si aggiunge l’ampia rete di collaborazioni e contatti stabiliti grazie alla partecipazione a progetti europei, come ad esempio del progetto PulCheR - Pulsed Chemical Rocket with Green High Performance.
Le attività di ricerca scientifica della professoressa Belli hanno prodotto 130 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e alcuni brevetti.
Per queste motivazioni il Senato Accademico ha insignito dell’Ordine del Cherubino la professoressa Daniela Belli.
Raffaele Teti
Nato a Catanzaro nel 1947, il professor Raffaele Teti si è laureato in Giurisprudenza nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1970 e negli anni 1971-72 ha usufruito di una borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1974 ha vinto un concorso per assistente di ruolo di Diritto industriale bandito dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa e successivamente è stato professore incaricato di Diritto commerciale presso la Facoltà di Scienze economiche e sociali dell’Università della Calabria. Di seguito è stato chiamato in qualità di professore associato e poi ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa.
Il professor Teti si distingue nella comunità dei giuristi per le ricerche svolte in campo societario, cui ha dedicato – sempre nel segno del massimo rigore metodologico – due monografie, molteplici articoli e parti di trattato, pervenendo a risultati originali e di notevole rilievo scientifico riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Parimenti pregevoli sono state le ricerche dedicate ai contratti bancari, sviluppate in un lavoro monografico e in molteplici saggi relativi a tematiche di scottante attualità, la cui analisi ha rappresentato un imprescindibile punto di riferimento per le successive indagini dottrinali e una fonte di ispirazione per gli sviluppi della giurisprudenza. Ma soprattutto il professor Teti è apprezzato come il principale cultore della Storia del Diritto commerciale.
Il suo volume del 1990 dedicato al tema del “Codice civile e regime fascista. Sull’unificazione del diritto privato”, coniuga sensibilità giuridica e raffinata competenza storica, configurando uno studio pioneristico su un argomento trascurato dalla riflessione giuridica. Il volume è stato accolto con giudizi eccellenti dalla comunità scientifica nazionale e internazionale, tant’è che nel 1991, nell’annuale manifestazione dell’istituto Luigi Sturzo di Roma, è stato segnalato come uno dei cinque migliori libri che ogni giurista dovrebbe conoscere. Sempre sui temi della Storia del Diritto commerciale, il professor Teti ha pubblicato numerosi articoli destinati non solo a riviste giuridiche, ma anche a prestigiose pubblicazioni di Storia contemporanea.
Grazie alla sua notorietà soprattutto come studioso della Storia del Diritto commerciale, ha partecipato a innumerevoli conferenze presso università e istituti di cultura e, su designazione del Consiglio superiore della Magistratura, ha contribuito alla formazione e all’aggiornamento dei magistrati.
Diversi sono stati gli incarichi istituzionali svolti nel corso degli anni dal professor Teti, che da ultimo è stato Presidente del Consiglio di disciplina dell’Ateneo pisano.
Per queste motivazioni il Senato Accademico ha insignito dell’Ordine del Cherubino il professor Raffaele Teti.
Dino Pedreschi
Nato a Castelnuovo Garfagnana (Lucca) nel 1958, il professor Dino Pedreschi si è laureato in Scienze dell’Informazione nel 1982 presso l’Università di Pisa. Nel 1988 ha conseguito il dottorato di ricerca in Informatica discutendo una tesi sulla composizionalità dei programmi logici. Dal 1988 al 1992 è stato ricercatore in Informatica, professore associato dal 1992 al 2000 e quindi professore ordinario, sempre presso l’Università di Pisa. Durante la sua carriera è stato più volte visiting professor presso università e centri di ricerca all’estero; attualmente è membro del Collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Informatica.
Come incarichi istituzionali in Ateneo, il professor Pedreschi è stato Presidente dei corsi di studio in Informatica dal 1997 al 2000, anno in cui gli è stato assegnato l’incarico di Prorettore con delega alla didattica. Durante tale carica, ricoperta fino al 2002, si è occupato dell’attuazione del formato 3+2 dei curricula universitari. Nel 2004 è stato membro del board italiano dei Bologna Promoters, figure deputate dalla Commissione Europea alla disseminazione del processo di Bologna per la creazione dello Spazio Europeo della Formazione Superiore.
Dal 1995 è coordinatore del KDD Lab-Knowledge Discovery and Data Mining Laboratory, il primo gruppo di ricerca italiano dedicato al data mining e uno dei primi in Europa. Dal 2013 è membro della commissione di studio sui Big Data, presieduta dall’Istat, con l’obiettivo generale di “orientare le scelte dell’Istituto sul tema dei Big Data”. Dal 2014 è direttore del master universitario di secondo livello in Big Data Analytics e Social Mining dell’Università di Pisa.
L’attività di ricerca del professor Pedreschi ha affrontato diverse tematiche. Durante i primi anni si è occupato principalmente di programmazione logica e di studio di metodi formali. Successivamente ha iniziato a interessarsi all’area delle basi di dati e del data mining. È fra i fondatori dell’area di ricerca sulle tecniche di trattamento della privacy e dell’anonimato nel data mining di dati sensibili. La sua ricerca su queste tematiche è stata finanziata prima da un progetto di ricerca del MIUR di cui è stato coordinatore, e successivamente da un progetto europeo. I risultati raggiunti gli hanno anche permesso di ricevere un Google Research Award. Nel 2007-2008.
il professor Pedreschi ha iniziato a studiare i rischi di decisioni discriminatorie prese con il supporto di algoritmi di mining contribuendo a far nascere un nuovo ramo della ricerca chiamato “discrimination-aware data mining”. Nel 2009-2010, in occasione di una sua visita alla Northeastern University di Boston, ha definito le basi per uno studio per capire e predire aspetti socio-economici come diffusione di epidemie, comportamenti di acquisto, pattern di mobilità.
I risultati delle sue ricerche si sono concretizzati in una decina di progetti europei e in 200 pubblicazioni su riviste e in proceeding delle più prestigiose conferenze del settore.
Per queste motivazioni il Senato Accademico ha insignito dell’Ordine del Cherubino il professor Dino Pedreschi.