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Comunicati stampa

Sono terminati i progetti di ricerca realizzati in collaborazione tra l'Università d Pisa e la Nucleoeléctrica Argentina SA, la principale società pubblica argentina del settore energetico, che hanno riguardato studi e analisi sulla sicurezza della centrale nucleare di Atucha-2. I risultati raggiunti nell'ambito di questa importante attività scientifica sono stati illustrati durante una cerimonia che si è svolta al Rettorato dell'Ateneo pisano, giovedì 16 luglio 2015, alla presenza dell'ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia, Torcuato Salvador Nicolas Di Tella. All'iniziativa sono intervenuti il rettore Massimo Augello, il direttore generale Riccardo Grasso e il professor Francesco D'Auria, coordinatore pisano del Gruppo di ricerca nucleare di San Piero a Grado, per l'Ateneo; il presidente della NA-SA, José Luis Antúnez, che ha parlato in videoconferenza, e il responsabile del settore internazionale, Javier Farias, oltre al responsabile della sicurezza delle centrali nucleari in Argentina, Oscar Mazzantini.
La cooperazione con la società argentina è iniziata nel 2007, quando gli studiosi pisani sono stati invitati a effettuare ricerche e analisi finalizzate a ottimizzare i sistemi di sicurezza dell'impianto nucleare di Atucha-2, un sito posto a cento chilometri da Buenos Aires in cui si stava costruendo un reattore con una potenza elettrica pari a circa 800 Megawatt, dal costo di tre miliardi di euro, entrato effettivamente in funzione nel 2014 e da quest'anno attivo a piena potenza. Nel 2011 sono stati sottoscritti accordi ufficiali tra l'allora ministro degli esteri, Franco Frattini, e le autorità argentine per definire il contributo dell'Università di Pisa. In sette anni il progetto è stato finanziato con svariati milioni di euro e ha coinvolto una cinquantina di studiosi ed esperti di varie nazionalità, molti dei quali provenienti dal Gruppo di ricerca nucleare di San Piero a Grado.
"Lo scopo della giornata odierna - ha detto il professor D'Auria - è stato quello di sottolineare i risultati tecnologici del progetto, le metodologie di lavoro adottate e i diversi aspetti che hanno determinato l'ottimo risultato finale, tutti elementi che possono servire come premessa per possibili e auspicabili ulteriori cooperazioni".
"Questa importante collaborazione - ha concluso il rettore Augello - testimonia la vitalità e il prestigio internazionale del settore dell'Ingegneria nucleare dell'Ateneo, che da diversi decenni è all'avanguardia sui temi legati alla sicurezza degli impianti nucleari, che sono assai delicati e di grande impatto pubblico".

Sarà presente l'ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia, Torcuato Salvador Nicolas Di Tella, alla cerimonia di chiusura dei progetti di ricerca realizzati in collaborazione tra l'Università d Pisa e la società nucleoelettrica argentina NA-Sa e che hanno riguardato studi e analisi sulla sicurezza della centrale nucleare di Atucha-2.
All'incontro, che si terrà giovedì 16 luglio nella Sala dei Mappamondi del Rettorato alle ore 10,30, interverranno rappresentanti accademici e docenti del gruppo di ricerca nucleare di San Piero a Grado che ha sviluppato questa importante collaborazione scientifica internazionale.

sunblack 1Il mondo della ricerca e della grande distribuzione cooperativa si alleano per estendere la rete di vendita del "SunBlack", il pomodoro nero brevettato e caratterizzato dalla presenza di un alto contenuto di antociani, sostanze dal fortissimo potere antiossidante, sviluppato con il progetto di ricerca "Tomantho", coordinato dalla Scuola Sant'Anna di Pisa e portato avanti insieme alle Università di Pisa, della Tuscia (Viterbo), Modena e Reggio Emilia. Il "SunBlack" finora è stato commercializzato in esclusiva dall'azienda "L'Ortofruttifero" di San Giuliano Terme (Pisa) ma da alcuni giorni è già disponibile anche nei punti vendita di Unicoop Firenze, nelle province di Firenze, Pistoia, Prato, Lucca, Pisa, Siena. L'accordo rappresenta l'ulteriore conferma del fortissimo interesse commerciale per il "SunBlack".

sunblack 2Gli antiossidanti presenti nel "SunBlack" si ritrovano soprattutto in uva nera, mirtilli, fragole, ciliegie, ma non in quantità significative nelle comuni varietà di pomodori. Da qui la scommessa del progetto di ricerca che alle caratteristiche nutrizionali del pomodoro ha aggiunto le capacità antiossidanti delle frutta "a buccia nera", ma in quantità aumentata. Il "SunBlack" rientra nella categoria degli alimenti nutraceutici, in grado di portare benefici per mantenere le persone in uno stato di buona salute, ma non è un Ogm: i suoi semi sono stati ottenuti attraverso la tradizionale tecnica dell'incrocio.

Ottenuto da Gian Piero Soressi dell'Università della Tuscia (Viterbo), il "SunBlack" è stato caratterizzato in maniera approfondita negli ultimi anni dal Sant'Anna, dall'Università di Pisa - con i professori Alberto Pardossi e Francesco Malorgio - e dallo stesso ateneo dell'alto Lazio. L'arrivo in commercio del pomodoro nero è stato possibile grazie ai semi forniti dal gruppo guidato dal prof. Andrea Mazzucato dell'Università della Tuscia, in due varianti: a frutto medio e a frutto piccolo, nelle due varietà a grappolo e ciliegino.

sunblack 3"Per la prima volta - commenta Pierdomenico Perata, rettore del Sant'Anna e coordinatore del progetto di ricerca 'Tomantho' – un prodotto della nostra attività di ricerca viene commercializzato da un gruppo leader nella grande distribuzione, consolidando così il nostro ruolo di motore di sviluppo e la volontà di trasferire innovazione alle imprese radicate in Toscana. Il 'SunBlack' si è rivelato un duplice successo: sul fronte della ricerca, abbiamo dimostrato come gli antociani presenti nella buccia contribuiscono a proteggere il 'SunBlack' dalle malattie, sia per la commercializzazione, con decine di migliaia di piantine vendute dal 2014. Adesso si aprono nuove prospettive attraverso la rete distributiva di Unicoop Firenze dimostrando come la ricerca possa portare a risultati utili a tutti, alle persone e al sistema economico."

"Ringraziamo tutti gli 'attori' di questo progetto – sottolinea Piero Forconi, direttore commerciale di Unicoop Firenze - la nostra cooperativa ha fra i suoi scopi principali la tutela della salute e lo sviluppo delle imprese del territorio. In questo caso i due obiettivi si incrociano, anzi a questi due si aggiunge un terzo: la ricerca di qualità che si mette a servizio di questi obiettivi, rafforzando l'idea che quando ricerca, salute, qualità e filiera corta si incontrano il risultato per il consumatore è senza dubbio positivo e questo, per noi, rappresenta un elemento di grande soddisfazione. Per queste ragioni abbiamo da subito aderito al progetto, con l'idea che potrebbe essere un modello anche per altre nuove esperienze".

atucha1Sono terminati i progetti di ricerca realizzati in collaborazione tra l'Università d Pisa e la Nucleoeléctrica Argentina SA, la principale società pubblica argentina del settore energetico, che hanno riguardato studi e analisi sulla sicurezza della centrale nucleare di Atucha-2.

I risultati raggiunti nell'ambito di questa importante attività scientifica sono stati illustrati durante una cerimonia che si è svolta al Rettorato dell'Ateneo pisano, giovedì 16 luglio 2015, alla presenza dell'ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia, Torcuato Salvador Nicolas Di Tella. All'iniziativa sono intervenuti il rettore Massimo Augello, il direttore generale Riccardo Grasso e il professor Francesco D'Auria, coordinatore pisano del Gruppo di ricerca nucleare di San Piero a Grado, per l'Ateneo; il presidente della NA-SA, José Luis Antúnez, che ha parlato in videoconferenza, e il responsabile del settore internazionale, Javier Farias, oltre al responsabile della sicurezza delle centrali nucleari in Argentina, Oscar Mazzantini.

nucleare2

  

La cooperazione con la società argentina è iniziata nel 2007, quando gli studiosi pisani sono stati invitati a effettuare ricerche e analisi finalizzate a ottimizzare i sistemi di sicurezza dell'impianto nucleare di Atucha-2, un sito posto a cento chilometri da Buenos Aires in cui si stava costruendo un reattore con una potenza elettrica pari a circa 800 Megawatt, dal costo di tre miliardi di euro, entrato effettivamente in funzione nel 2014 e da quest'anno attivo a piena potenza. Nel 2011 sono stati sottoscritti accordi ufficiali tra l'allora ministro degli esteri, Franco Frattini, e le autorità argentine per definire il contributo dell'Università di Pisa. In sette anni il progetto è stato finanziato con svariati milioni di euro e ha coinvolto una cinquantina di studiosi ed esperti di varie nazionalità, molti dei quali provenienti dal Gruppo di ricerca nucleare di San Piero a Grado.

nucleare3"Lo scopo della giornata odierna - ha detto il professor D'Auria - è stato quello di sottolineare i risultati tecnologici del progetto, le metodologie di lavoro adottate e i diversi aspetti che hanno determinato l'ottimo risultato finale, tutti elementi che possono servire come premessa per possibili e auspicabili ulteriori cooperazioni".

"Questa importante collaborazione - ha concluso il rettore Augello - testimonia la vitalità e il prestigio internazionale del settore dell'Ingegneria nucleare dell'Ateneo, che da diversi decenni è all'avanguardia sui temi legati alla sicurezza degli impianti nucleari, che sono assai delicati e di grande impatto pubblico".

spinpetSpin-Pet, spin off dell'Università di Pisa, ha vinto la call nazionale "Competitività e Semplificazione" promossa dal Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro in collaborazione con ItaliaCamp. L'azienda, rappresentata da Francesco Ciardelli, professore emerito in Chimica Industriale dell'Università di Pisa e CEO di SPIN-PET, è arrivata prima tra le 10 finaliste – tra cui figurava anche IURAP, altro spin off dell'Ateneo pisano – davanti ad Art, dell'Università di Parma, e WakeUp, della Sapienza di Roma.

Spin-Pet si occupa dello studio, della progettazione, della realizzazione e della collaborazione alla commercializzazione in Italia e all'estero di materiali e di manufatti realizzati con polimeri post-industriali e post-consumo. I progetti finalisti sono stati protagonisti del barcamp che si è svolto a Milano a fine giugno nel corso del Convegno Nazionale della Federazione dei Cavalieri del Lavoro.

La Call for Idea del Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro aveva come obiettivo far emergere idee e progetti per individuare nuove e concrete soluzioni per il rilancio della competitività del sistema imprenditoriale italiano, focalizzando l'attenzione su due chiavi strategiche, innovazione tecnologica e semplificazione. La competizione era rivolta a università, imprese, liberi professionisti, istituzioni, think-tank e centri di ricerca. Adesso i progetti di Spin-Pet e delle altre due aziende selezionate saranno incubati e direttamente sostenuti.

Guarda il video di Askanews.

Grazie a un finanziamento di quasi un milione di euro potranno avviare la loro attività di ricerca indipendente e lavorare a progetti che indagheranno modelli informatici per l'apprendimento automatico, la presenza dei minerali di tallio in Versilia e il funzionamento dei bilanci aziendali. Davide Bacciu del dipartimento di Informatica, Cristian Biagioni di Scienze della Terra e Giulio Greco di Economia e Management sono i tre giovani ricercatori dell'Università di Pisa risultati vincitori del programma SIR (Scientific Independence of young Researchers) promosso dal MIUR a livello nazionale. Con questo bando il ministero ha infatti destinato oltre 47 milioni di euro ai giovani ricercatori italiani per sostenerli nella fase di avvio della propria attività, assegnando ai tre progetti dell'Ateneo pisano un totale di 935.296 euro per la durata di 3 anni.

Davide Bacciu, 35 anni, con il progetto "LISTIT - Learning non-Isomorph Structured Transductions for Image and Text fragments", studierà metodologie che permetteranno di sviluppare modelli di apprendimento automatico per una particolare classe di dati, gli alberi, che viene utilizzata per rappresentare efficacemente relazioni gerarchiche nei contenuti digitali, come un'immagine, di sintetizzare i commenti di microblog e reti sociali e di creare software che apprendano a rispondere a domande formulate in linguaggio naturale. La ricerca ha ottenuto un finanziamento di 293.560 euro.

Il progetto "THALMIGEN – Thallium: Mineralogy, Geochemistry and Environmental Hazards", di Cristian Biagioni, 34 anni, porterà avanti le ricerche mineralogiche condotte al dipartimento di Scienze della Terra che negli ultimi anni hanno contribuito a individuare la presenza di minerali di tallio all'interno di alcune mineralizzazioni a barite e pirite poste nelle Alpi Apuane meridionali, alle spalle di Pietrasanta, in Versilia. La ricerca di Biagioni, che ha ottenuto un finanziamento di 555.060 euro, si prefigge lo scopo di acquisire ulteriori dati sulla mineralogia e la geochimica di queste mineralizzazioni, essenziali per poter meglio comprendere i meccanismi di rilascio e dispersione del tallio nell'ambiente.

Giulio Greco, 38 anni, ha ottenuto il finanziamento SIR di 86.676 euro con il progetto "Audit quality and impairment of goodwill" che riguarda il tema del rapporto tra revisione legale dei conti e attendibilità dei bilanci aziendali, con particolare riferimento all'avviamento e alla sua svalutazione. La ricerca esaminerà aziende statunitensi ed europee quotate e verificherà l'effettiva capacità dei revisori esterni di controllare la bontà e l'attendibilità delle valutazioni al fair value riferite all'avviamento. Le implicazioni pratiche riguardano la prevenzione delle frodi finanziarie e il corretto funzionamento dei mercati finanziari.

Alessandro Franco e Maurizio Vaccaro – rispettivamente docente di Fisica tecnica industriale e dottore di ricerca in Energetica elettrica e termica all'Università di Pisa – sono risultati vincitori del prestigioso "IGA Best Paper Award 2015", premio internazionale messo in palio dalla IGA (International Geothermal Association) destinato agli autori di lavori particolarmente significativi relativi all'energia geotermica presentati sulle varie riviste tematiche durante il quinquennio 2010-2014. Il premio è stato annunciato nel corso del World Geothermal Congress, che si svolge con cadenza quinquennale e che quest'anno si è tenuto a Melbourne in Australia.

L'IGA Best Paper Award 2015 è stato conferito da una commissione internazionale composta da vari membri esperti che afferiscono alla prestigiosa associazione, che comprende geologi, geofisici, ingegneri che a vario titolo si occupano di problematiche connesse con la geotermia e l'utilizzazione dell'energia geotermica. I due studiosi sono stati premiati per il loro articolo dal titolo "An integrated "Reservoir-Plant" strategy for a sustainable and efficient use of geothermal resources", pubblicato nel corso dell'anno 2012 sulla rivista Energy e che sintetizza i risultati di una ricerca multidisciplinare sul tema dell'utilizzazione sostenibile dell'energia geotermica.

Il professor Alessandro Franco, docente presso il dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, si occupa da molti anni di tematiche connesse con l'energetica e gli usi dell'energia ed è attualmente presidente del corso di laurea in Ingegneria dell'energia. Maurizio Vaccaro, laureatosi in Ingegneria energetica nell'anno 2009, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel corso dell'anno 2013.

715 sirGrazie a un finanziamento di quasi un milione di euro potranno avviare la loro attività di ricerca indipendente e lavorare a progetti che indagheranno modelli informatici per l'apprendimento automatico, la presenza dei minerali di tallio in Versilia e il funzionamento dei bilanci aziendali. Sono Davide Bacciu del dipartimento di Informatica, Cristian Biagioni di Scienze della Terra e Giulio Greco di Economia e Management i tre giovani ricercatori dell'Università di Pisa risultati vincitori del programma SIR (Scientific Independence of young Researchers) promosso dal MIUR a livello nazionale. Con questo bando il ministero ha infatti destinato oltre 47 milioni di euro ai giovani ricercatori italiani per sostenerli nella fase di avvio della propria attività, assegnando ai tre progetti dell'Ateneo pisano un totale di 935.296 euro per la durata di 3 anni.

bacciuDavide Bacciu, 35 anni, con il progetto "LISTIT - Learning non-Isomorph Structured Transductions for Image and Text fragments", studierà metodologie che permetteranno di sviluppare modelli di apprendimento automatico per una particolare classe di dati, gli alberi, che viene utilizzata per rappresentare efficacemente relazioni gerarchiche nei contenuti digitali, come un'immagine, di sintetizzare i commenti di microblog e reti sociali e di creare software che apprendano a rispondere a domande formulate in linguaggio naturale. La ricerca ha ottenuto un finanziamento di 293.560 euro.

biagioni 2Il progetto "THALMIGEN – Thallium: Mineralogy, Geochemistry and Environmental Hazards", di Cristian Biagioni, 34 anni, porterà avanti le ricerche mineralogiche condotte al dipartimento di Scienze della Terra che negli ultimi anni hanno contribuito a individuare la presenza di minerali di tallio all'interno di alcune mineralizzazioni a barite e pirite poste nelle Alpi Apuane meridionali, alle spalle di Pietrasanta, in Versilia. La ricerca di Biagioni, che ha ottenuto un finanziamento di 555.060 euro, si prefigge lo scopo di acquisire ulteriori dati sulla mineralogia e la geochimica di queste mineralizzazioni, essenziali per poter meglio comprendere i meccanismi di rilascio e dispersione del tallio nell'ambiente.

Giulio Greco FotoGiulio Greco, 38 anni, ha ottenuto il finanziamento SIR di 86.676 euro con il progetto "Audit quality and impairment of goodwill" che riguarda il tema del rapporto tra revisione legale dei conti e attendibilità dei bilanci aziendali, con particolare riferimento all'avviamento e alla sua svalutazione. La ricerca esaminerà aziende statunitensi ed europee quotate e verificherà l'effettiva capacità dei revisori esterni di controllare la bontà e l'attendibilità delle valutazioni al fair value riferite all'avviamento. Le implicazioni pratiche riguardano la prevenzione delle frodi finanziarie e il corretto funzionamento dei mercati finanziari.

 

Ne hanno parlato: 
Tirreno Pisa
Nazione Viareggio
InToscana.it
NazionePisa.it 
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it 
DireGiovani.it 
StampToscana

 

cittadella protocolloGiungono al termine i lavori Piuss nei "Vecchi Macelli" e inizia a prendere corpo la Cittadella Galileiana. Si tratta, negli spazi recuperati, di proseguire e dare vita all'utilizzo scientifico, museale-turistico, con attività didattiche e incubatori di imprese innovative. Per fare questo il Comune e l'Università di Pisa hanno firmato un protocollo d'intesa sulla gestione dei nuovi spazi.

"Recuperare spazi come quelli dei Vecchi Macelli è importante, ma ancora più importante, è come gestire con successo questi spazi restituiti alla città. Avremo un Museo della Scienza, un polo attrattivo che qualificherà Pisa come città della Scienza", così il sindaco Marco Filippeschi.

"Il Protocollo d'intesa - ha commentato il rettore Massimo Augello - rappresenta un atto fondamentale nella realizzazione del 'sogno' della Cittadella Galileiana, segnando il passaggio dalla fase progettuale a quella operativa. Esprimo dunque grande soddisfazione per essere riusciti a portare a compimento, attraverso il dialogo costante e costruttivo con il Comune, un progetto avviato negli anni passati e che ora, con la prevista conclusione dei lavori e sulla base di uno specifico studio di sostenibilità, doterà Pisa di un moderno Science Center, situato a pochi passi da Piazza dei Miracoli e lungo una delle principali direttrici del flusso turistico verso la Torre. Un pensiero grato va anche alla Regione, che con grande sensibilità ha destinato fondi che garantiranno la fattibilità del progetto».

cittadella Galileiana1

A oggi, nell'area dei Vecchi Macelli sono già presenti il Museo degli Strumenti per il Calcolo e gli uffici del Sistema Museale d'Ateneo, mentre sono in dirittura d'arrivo i lavori di restauro e recupero degli altri capannoni grazie al finanziamento Piuss. In aggiudicazione la seconda parte dei lavori alle Ex-Stallette, con l'obiettivo di finire l'intervento entro l'anno. A questi si aggiungeranno ulteriori interventi finanziati dalla Regione per un totale di 5 milioni di euro: 3 milioni per il recupero degli ultimi edifici, degli spazi esterni, delle mura adiacenti con la Torre di Sant'Agnese, e 2 milioni per tutto l'allestimento degli interni e del museo. Tutto questo insieme dovrà comporre la Cittadella Galileiana con il suo Science Center, un luogo dove si innestano museo, didattica, ricerca e applicazioni. Grazie al Protocollo si pongono le basi perché tutta l'area sia gestita unitariamente.

La gestione della Cittadella Galileiana dovrà essere unitaria e assicurata da un soggetto imprenditoriale individuato tramite procedura ad evidenza pubblica. È stato affidato alla professoressa Mariani lo studio per rendere la Cittadella galileiana economicamente sostenibile e scientificamente valida. Lo studio si è concluso a febbraio 2014. Il Protocollo d' intesa mette a disposizione le risorse per completare gli interventi previsti. Nel protocollo c'è l'elenco dei lavori aggiuntivi per la realizzazione della Cittadella, la suddivisione degli spazi e l'allestimento.

"Le cose che accadranno nella Cittadella Galileiana - ha concluso l'assessora Marilù Chiofalo - rappresenteranno una sorta di carta di identità di Pisa e della sua economia solida: una Città dove il bene primario è la conoscenza in continuo sviluppo tra storia e creazione di nuove idee, applicata a migliorare la qualità della vita di singoli e della comunità, inesauribile perché nient'altro può accadere in una città di 90.000 residenti e 55.000 studenti, e soprattutto alla portata di tutti. Un bene questo che crea occupazione nei settori della ricerca e formazione, delle tecnologie e del turismo".

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Toscana24.IlSole24ore.com
NazionePisa.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it

Il 17 e il 18 luglio AEGEE−Pisa propone un momento di riflessione e dialogo che abbia come tema portante la centralità delle lingue in una società sempre più variegata e cosmopolita: l'importanza delle lingue come elemento promotore di integrazione in Europa, senza perdere però di vista le proprie radici e la propria identità culturale e linguistica, ma anzi vivendole con una maggiore consapevolezza derivante dal confronto con l'altro.
In concomitanza con il passaggio a Pisa del progetto Summer University, patrocinato da Androulla Vasiliou, membro della Commissione Europea, AEGEE si propone pertanto di presentare a studenti italiani e internazionali alcuni elementi della cultura locale, sia storica che linguistica, collocandoli nel contesto più ampio di un'Europa multiculturale e in continua evoluzione.
Nata a Parigi nel 1985, AEGEE rappresenta ad oggi un network di circa 15.000 membri (di età compresa tra i 18 e 35 anni) in più di 200 città universitarie in 40 Paesi in tutta Europa. AEGEE si impegna per un'Europa democratica, multiculturale e senza confini, che sia socialmente, economicamente e politicamente integrata, e che dia valore alla partecipazione dei giovani nella sua costruzione e sviluppo. In un'ottica fortemente europeista, tra gli scopi principali dell'associazione particolare attenzione è prestata allo scambio culturale e linguistico come veicolo di integrazione europea e promozione culturale.
AEGEE−Pisa nel corso degli anni ha lavorato ininterrottamente in questa direzione, coinvolgendo sul territorio pisano studenti universitari ed erasmus in diverse attività a sfondo linguistico ed integrativo, quali aperitivi linguistici, cineforum in lingua, workshop.

Tutte le attività saranno tenute interamente in lingua inglese. La partecipazione è gratuita. Per partecipare alla giornata del 18/7/2015 è necessario comunicare la propria partecipazione durante i seminari del 17/7/2015.

Programma

17/7/2015
ore 18 Polo Etruria , Aula F1
"An introduction to AEGEE and the Summer University Project: discovering new languages and cultures all over Europe"
Fabio Leonardi e Matteo ippoliti (Aegee Roma)

"The history and culture of Pisa"
(Luca Ciucci, Scuola Normale Superiore di Pisa)

"A short introduction to the history of the Italian language"
(Luca Ciucci, Scuola Normale Superiore di Pisa)

"Multilingualism in Europe: The experience of AEGEE"
Dott.ssa Zita Molnàr

"Discussion and conclusions"
Dott. Lorenzo Amato

18/7/2015
"Multilingualism and cultural exchange in the Middle Ages: In search of Roman and Florentine traces in the history of Pisa"
https://www.facebook.com/events/1384343478531889/

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