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Comunicati stampa
Giovedì, 02 Luglio 2015 09:22

Concerto "Rock night"

L'associazione "Il Volo" organizza per giovedì 9 luglio, alle ore 22, al Polo Porta nuova, il concerto "Rock night".

Ingresso gratuito.

L'evento è patrocinato dal Consiglio degli Studenti dell'Università di Pisa

Tutti i dettagli sul sito:
http://www.associazionevolo.it/attivita-2/attivita-in-programma/rock-night/

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Associazione culturale studentesca
V.O.L.O. - Viaggiando Oltre L'Orizzonte
Pisa
www.associazionevolo.it

Mercoledì, 01 Luglio 2015 11:26

Così è nato il robot umanoide Walkman

 

team Walkman con FerraginaInsieme ai colleghi dell'IIT di Genova, hanno progettato e costruito il robot umanoide Walkman, l'automa alto 1,85 metri e pesante 100 chili che può camminare, aprire le porte, usare strumenti di lavoro, chiudere e aprire una valvola industriale e che a inizio giugno ha partecipato alla competizione internazionale DARPA Robotics Challenge di Los Angeles. Sono i ricercatori del Centro Piaggio dell'Università di Pisa che hanno raccontato la loro esperienza in un incontro che si è tenuto mercoledì 1 luglio in rettorato. A presentarli c'era Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l'innovazione dell'Ateneo pisano.

Accompagnati dai professori Antonio Bicchi e Lucia Pallottino, i giovani ricercatori - Alberto Brando (35 anni), Manuel Catalano (33 anni), Manolo Garabini (31 anni), Andrea di Basco (27 anni), Mirko Ferrati (28 anni), Corrado Pavan (28 anni) Alessandro Settimi (28 anni) ed Enrico Corvaglia (27 anni) – hanno fatto parte dell'unico team italiano (e dei tre europei) selezionato per la sfida tra robot promossa dall'Agenzia per la ricerca avanzata del dipartimento di difesa statunitense (DARPA) che ha l'obiettivo di definire gli standard tecnologici dei robot da impiegare in situazioni di disastro naturale o causato dall'uomo.

walkmanLa competizione ha visto confrontarsi 25 team provenienti da USA, Giappone, Corea del Sud, Europa, Hong Kong, Repubblica Popolare Cinese. Il robot italiano si è classificato diciassettesimo, ricevendo molti apprezzamenti da parte della giuria.

Il ruolo del gruppo pisano nella progettazione e nella costruzione di Walkman è stato notevole: le mani del robot sono totalmente made in Pisa, sono un'evoluzione della "Pisa-IIT Softhand" adattata ai task che l'automa doveva compiere in gara. Il gruppo di programmatori – tutti dottorandi della professoressa Pallottino – si è occupato dell'interfaccia uomo-pilota, cioè della messa a punto un dispositivo di collegamento e comunicazione tra il pilota umano e il robot. A Pisa è stato poi messo a punto il planning, ovvero la strategia che il robot deve adottare nelle diverse situazioni per compiere determinarti compiti, come ad esempio salire le scale. Infine, un apporto considerevole da Pisa è stato dato anche alla progettazione meccanica del robot.

Walkman si distingue per alcune caratteristiche uniche: il movimento elastico dei giunti che gli permettono di avere un movimento fluido e sicuro nell'interazione con l'uomo e con l'ambiente; un ridotto consumo di energia; leggerezza delle gambe prive di motori lungo la parte bassa; versatilità e destrezza nella manipolazione. Il busto è in grado di ruotare di 180 gradi, facilitando così la manipolazione degli oggetti in ogni direzione intorno al robot, mentre le braccia possono ruotare all'indietro facilitando le azioni dietro la schiena.

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Ruolo dei ricercatori nella progettazione di Walkman:

WALK MAN Team Reaction Day 1 Photo 3

Alessandro Settimi ha sviluppato l'interfaccia di controllo remoto del robot, mediante cui vengono inviate le istruzioni che il robot deve eseguire. Alessandro è anche stato il pilota principale durante il Darpa Robotic Challenge ed è stato affiancato da altri cinque collaboratori all'interno del Pilot Team.

Mirko Ferrati ha sviluppato l'architettura software, coordinando lo sviluppo dei moduli sia di controllo che di teleoperazione. Inoltre ha sviluppato l'infrastruttura per la comunicazione tra robot e pilota. Durante la gara ha coordinato i piloti con i ragazzi del Field Team, che si occupavano del robot sul campo.

Corrado Pavan si è occupato di sviluppare gli algoritmi che controllano il robot ed eseguono le istruzioni ricevute dai piloti. Durante la gara Corrado come secondo pilota ha gestito le informazioni provenienti dal robot, come ad esempio le immagini 3D, e la visualizzazione degli oggetti manipolati dal robot.

WALK MAN Driving Day 1Manuel Catalano si è occupato della progettazione meccanica e dello sviluppo dei sistemi di attuazione del robot, delle mani poliarticolate e della realizzazione del sottosistema di locomozione. Durante le fasi di gara è stato membro del Field Team, il team incaricato di gestire il robot sul campo di gara.

Manolo Garabini si è occupato della progettazione meccanica e dello sviluppo dei sistemi di attuazione del robot, del sottosistema di locomozione e dei sistemi di sensorizzazione di forza dei piedi. Durante le fasi di gara è stato membro del team di supporto e setup meccanico del robot.

Alberto Brando si è occupato della progettazione meccanica e dello sviluppo delle mani poliarticolate. Durante le fasi di gara è stato membro del team di supporto e setup meccanico del robot.

Andrea di Basco si è occupato dello sviluppo e della produzione delle mani poliarticolate, nonché dello sviluppo di componenti meccaniche riguardanti i sistemi di attuazione e locomozione.

Enrico Corvaglia ha sviluppato il software del modulo di controllo per il task di guida al DARPA.

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Video:
Video ufficiale pre-gara: https://www.youtube.com/watch?v=kZzwVwzAWME
Timelapse del primo giorno di gara: https://www.youtube.com/watch?v=D2-jgJENGhU
Timelapse del secondo giorno di gara: https://www.youtube.com/watch?v=tLnGKlsL67o

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
InToscana.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it
GoNews.it 

TG:
50canale
RTV38
TGT Toscana

La Società Italiana di Patologia Vegetale, di cui è presidente il professore Giovanni Vannacci del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, e la Società Entomologica Italiana organizzano il convegno "Xylella fastidiosa: una nuova sfida per l'agricoltura italiana" che si svolgerà venerdì 3 luglio a Roma ospitato dal dipartimento di Biologia ambientale dell'Università La Sapienza.
La Xylella fastidiosa è un batterio patogeno da quarantena di primaria rilevanza economica, la cui patogenicità è chiaramente dimostrata ormai da diversi decenni, sistematicamente associato alla malattia che sta devastando l'olivicoltura salentina, e che sta creando panico nelle altre regioni olivicole italiane ed europee. Il suo arrivo in Italia ha generato grandi e giustificate preoccupazioni, che hanno messo in moto reazioni da parte del mondo della ricerca e delle istituzioni preposte alla sorveglianza fitosanitaria del nostro territorio nazionale.
"Abbiamo organizzato questo convegno – ha dichiarato Giovanni Vannacci – per fare il punto su questo delicato problema in modo da poter dare risposte scientifiche adeguate alla nostra agricoltura. Uno degli scopi principali della Società Italiana di Patologia Vegetale è infatti la promozione degli studi e delle ricerche sui vari aspetti o settori della Patologia vegetale e la diffusione delle conoscenze relative alle malattie delle piante e ai loro agenti biotici e abiotici".
Giovanni Vannacci è stato eletto presidente della Società italiana di Patologia vegetale per il triennio 2014-2016. La Società, fondata nel 1992 con il determinante contributo del professore emerito dell'Ateneo pisano Giovanni Scaramuzzi, raccoglie attualmente circa 200 patologi vegetali che operano nelle università e in centri di ricerca pubblici e privati.

Mercoledì 1 luglio, alle ore 12, nella Sala Prorettori del Rettorato, in Lungarno Pacinotti 43, si terrà un incontro con il team di ricercatori del Centro Piaggio dell'Università di Pisa che, insieme ai colleghi dell'IIT di Genova, ha progettato il robot umanoide Walkman e partecipato alla competizione internazionale DARPA Robotics Challenge (DRC) a Los Angeles a inizio giugno.
I sette giovani ricercatori che fanno parte del team, insieme ai loro professori Antonio Bicchi e Lucia Pallottino, racconteranno la loro esperienza e saranno a disposizione dei giornalisti per eventuali domande. A introdurli ci sarà Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l'innovazione dell'Ateneo pisano.
I giovani ricercatori sono Alberto Brando (35 anni), Manuel Catalano (33 anni), Manolo Garabini (31 anni), Andrea di Basco (27 anni), Mirko Ferrati (28 anni), Corrado Pavan (28 anni) e Alessandro Settimi (28 anni).

Giuseppe AnastasiNasce il Laboratorio Nazionale "Smart Cities & Communities" e a dirigerlo sarà Giuseppe Anastasi (foto), professore del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa. L'inaugurazione è in programma il 1 luglio in occasione del convegno "Smart Cities: quale ruolo per la ricerca?" che si svolge all'Università La Sapienza di Roma.
Nato su iniziativa del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica (CINI), il nuovo Laboratorio conta già su una struttura a rete costituita da 25 nodi con sede presso altrettante università italiane per un totale di circa 350 ricercatori coinvolti. L'obiettivo è di creare un centro nazionale di competenza sulle tecnologie ICT per smart cities, per sviluppare progetti, soluzioni e servizi innovativi in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Gli ambiti di competenza spaziano, infatti, dall'e-health alla mobilità, dagli edifici intelligenti alla gestione ambientale, sino all'e-government e alla sicurezza delle città e dei cittadini.
"I primi progetti che proveremo a lanciare – spiega il professore Anastasi - sono legati agli obiettivi di Horizon 2020 e, a questo scopo, ci proponiamo di attivare una rete di rapporti con le pubbliche amministrazioni, per capire meglio le reali esigenze delle città e dei cittadini, e con il mondo industriale, per stabilire collaborazioni in programmi di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico".
Per mettere in atto questa agenda il Laboratorio ha attivato dei focus group a cui possono partecipare non solo ricercatori ma anche rappresentati delle città e delle aziende; inoltre organizzerà incontri, eventi e open days periodici per favorire lo scambio fra i vari mondi e per creare opportunità e sinergie.

Ne hanno parlato:
CanaleEnergia
IlTirreno Bolg d'Atuore
Nazione.it
Sole24Ore.it
StampToscana.it
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
GoNews.it

Nasce il Laboratorio Nazionale "Smart Cities & Communities" e a dirigerlo sarà Giuseppe Anastasi, professore del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa. L'inaugurazione è in programma il 1 luglio in occasione del convegno "Smart Cities: quale ruolo per la ricerca?" che si svolge all'Università La Sapienza di Roma.
Nato su iniziativa del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica (CINI), il nuovo Laboratorio conta già su una struttura a rete costituita da 25 nodi con sede presso altrettante università italiane per un totale di circa 350 ricercatori coinvolti. L'obiettivo è di creare un centro nazionale di competenza sulle tecnologie ICT per smart cities, per sviluppare progetti, soluzioni e servizi innovativi in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Gli ambiti di competenza spaziano, infatti, dall'e-health alla mobilità, dagli edifici intelligenti alla gestione ambientale, sino all'e-government e alla sicurezza delle città e dei cittadini.
"I primi progetti che proveremo a lanciare – spiega il professore Anastasi - sono legati agli obiettivi di Horizon 2020 e, a questo scopo, ci proponiamo di attivare una rete di rapporti con le pubbliche amministrazioni, per capire meglio le reali esigenze delle città e dei cittadini, e con il mondo industriale, per stabilire collaborazioni in programmi di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico".
Per mettere in atto questa agenda il Laboratorio ha attivato dei focus group a cui possono partecipare non solo ricercatori ma anche rappresentati delle città e delle aziende; inoltre organizzerà incontri, eventi e open days periodici per favorire lo scambio fra i vari mondi e per creare opportunità e sinergie.

È arrivata terza nel settore Life Science accedendo al programma di supporto alle aziende innovative selezionate dall'Unicredit Start Lab riservato ai migliori progetti imprenditoriali italiani. IVTech, spin off dell'Università di Pisa che afferisce al Centro di ricerca "E. Piaggio" e sviluppa e commercializza sistemi innovativi per la ricerca in-vitro, ha partecipato insieme ad altre 11 finaliste all'evento finale della competizione che ha valutato oltre 900 progetti provenienti da tutta Italia, arrivando sul podio finale.

I vincitori avranno a disposizione dodici mesi di accelerazione con UniCredit Start Lab, l'accesso al programma di mentorship, la partecipazione alla Startup Academy, l'assegnazione di un gestore UniCredit e potranno essere selezionati per presentarsi davanti business angel e fondi di venture capital e per partecipare a iniziative con i clienti Corporate di UniCredit. Il programma Unicredit, infatti, offre un supporto a 360° alle start up selezionate, accompagnando i team di riferimento in tutte le fasi di vita aziendale con azioni specifiche, come un vero e proprio Startup Accelerator.

Durante la finale, IVTech ha potuto illustrare la propria attività e il proprio progetto innovativo di fronte alla Commissione Life Science, composta da esperti di settore, tra cui Genzyme, Medtronic Italia, Humanitas, Sorin Group e Accenture Strategy. La giuria ha valutato le tecnologie alla base delle idee progettuali e la sostenibilità dei modelli di business, premiando l'innovazione della spin off dell'Ateneo: con i prodotti di IVTech sarà possibile realizzare modelli in-vitro fisiologicamente più rilevanti, consentendo anche un loro utilizzo come metodi alternativi ai test sugli animali, in linea con le ultime direttive della Commissione Europea.

L'azienda vincitrice è Endo-Sight, sistema di navigazione in ambito sanitario basato sulla Realtà Aumentata 3D pensata per i chirurghi, mentre la seconda classificata è la trentina Horus che prevede lo sviluppo di un assistente personale indossabile per persone ipovedenti e non vedenti. La Commissione ha inoltre deciso di attribuire due Menzioni Speciali alle startup G.E.C.O di Napoli e Loren Medical Devices di Palermo.

Tra i 10 finalisti della competizione "Competitività e Semplificazione", promossa dal Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro in collaborazione con ItaliaCamp, ci sono anche i progetti presentati da due spin off dell'Università di Pisa, "IURAP" e "Spin-Pet", nello specifico il primo per la sezione "semplificazione" e il secondo per quella "competitività". I progetti finalisti saranno protagonisti del barcamp che si svolgerà a Milano, sabato 27 giugno dalle ore 14.30, nel corso del Convegno Nazionale della Federazione dei Cavalieri del Lavoro.

La Call for Idea ha come obiettivo far emergere idee e progetti per individuare nuove e concrete soluzioni per il rilancio della competitività del sistema imprenditoriale italiano, focalizzando l'attenzione su due chiavi strategiche, innovazione tecnologica e semplificazione. La competizione è rivolta a università, imprese, liberi professionisti, istituzioni, think-tank e centri di ricerca. IURAP, iscritta alla call dal professor Alfredo Fioritto, docente di Diritto dell'Ateneo pisano, sarà presentato nel corso del barcamp dal dottorando Luigi Rufo, mentre SpinPet, iscritto alla call dal professor Francesco Ciardelli, verrà presentato dallo stesso professore emerito in Chimica Industriale dell'Università di Pisa e CEO di SPIN-PET srl.

IURAP fornisce servizi di formazione e assistenza all'innovazione per le amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali e ai soggetti pubblici e privati che operano in continuità con le pubbliche amministrazioni, nonché ai soggetti del terzo settore. Spin-Pet si occupa dello studio, della progettazione, della realizzazione e della collaborazione alla commercializzazione in Italia e all'estero di materiali e di manufatti realizzati con polimeri post-industriali e post-consumo.

Una serie di video per affrontare, in modo semplice, ma scientificamente rigoroso, grandi temi di interesse generale su cui l'Università di Pisa sta sviluppando importanti ricerche, mostrando i volti e le parole di chi quotidianamente si impegna nell'attività di studio e avvicinando i cittadini ad argomenti spesso ostici o molto specialistici. Sono questi gli obiettivi di "Raccontare la ricerca", il nuovo progetto comunicativo promosso dall'Ateneo pisano in collaborazione con il corso di laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione. I Big Data, il rapporto tra Dante e Pisa, gli studi sul grafene, la robotica in medicina e la protesta in tempi di crisi sono gli argomenti scelti per i primi cinque filmati di un progetto destinato a proseguire nel tempo. I video, che durano circa sei minuti e che sono stati realizzati anche con sottotitoli in inglese, sono visibili sul canale Youtube dell'Ateneo: https://www.youtube.com/playlist?list=PL13CyHsHfOt1n-Zut2J-d7gEo7UYs7F2N

L'iniziativa è stata illustrata giovedì 25 giugno, a Palazzo alla Giornata, dal prorettore alla Comunicazione, Marco Guidi, dalla professoressa Sandra Lischi, presidente del corso di laurea in DISCO, e da Livia Giunti, giovane regista di scuola pisana che ha curato i video. Alla presentazione sono intervenuti anche i docenti protagonisti dei filmati realizzati finora: Dino Pedreschi e Fosca Giannotti; Fabrizio Franceschini, Marco Santagata e Mirko Tavoni; Giuseppe Iannaccone; Ugo Boggi; Massimiliano Andretta.

Di seguito la descrizione dei primi video realizzati:

1) Big Data analitics and social mining

Tutti noi siamo "pollicini digitali": ogni giorno lasciamo una quantità enorme di informazioni che, se aggregate, possono offrire una rappresentazione al microscopio della società. Questi dati rappresentano un tesoro informativo che permette di misurare la complessità del mondo interconnesso che viviamo oggi. È questa l'attività che stanno sviluppando Dino Pedreschi, Fosca Giannotti e il gruppo di ricercatori del KDD Lab (Knowledge Discovery and Data Mining Laboratory), il laboratorio congiunto del Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa e dell'istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione ISTI-CNR. Il tutto nel pieno rispetto della privacy e degli aspetti etici che si pongono nell'utilizzare dati così sensibili.

2) Dante a Pisa

In che modo possiamo collegare la figura di Dante Alighieri con la città di Pisa, dove potrebbe aver scritto il trattato politico su La Monarchia? A raccontare gli intrecci storici fra il sommo Poeta e la citta toscana sono gli studiosi Marco Santagata e Fabrizio Franceschini, del Dipartimento pisano di Filologia, Letteratura e Linguistica. Il professor Mirko Tavoni illustra, inoltre, il progetto promosso in collaborazione con l'ISTI CNR "Per una Enciclopedia Dantesca digitale". Tutti questi studi fanno dell'Università di Pisa uno dei centri fondamentali per gli studi su Dante.

3) Nanoelettronica in grafene

Dall'invenzione del transistor nel 1948 alla moderna elettronica computazionale, fino alla ricerca di nuovi materiali che possano sostituire il silicio. Giuseppe Iannaccone, del Dipartimento di Ingegneria dell' Informazione, ci guida alla scoperta del grafene, uno strato di atomi di carbonio in reticolo esagonale, che rappresenta il materiale più sottile del mondo. L'utilizzo del grafene per i nuovi dispositivi elettronici è molto promettente, ma questo materiale non è particolarmente nuovo, se pensiamo che di esso sono fatte anche le mine delle matite.

4) Robotica in medicina

Al Centro di robotica multidisciplinare dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, il professor Ugo Boggi e il dottor Fabio Vistoli aprono le porte della sala operatoria dove opera il Robot Da vinci, un sistema di ultima generazione specializzato nella chirurgia laparoscopica. Il Robot andrà ulteriormente perfezionato, ma già oggi offre la possibilità di effettuare operazioni con una visione tridimensionale reale in alta definizione, in grado di riprodurre esattamente i movimenti della mano umana.

5) La protesta in tempi di crisi

Al Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa si studiano le proteste e i movimenti sociali, fenomeni che possono aiutarci a capire le logiche di funzionamento del sistema politico e la qualità della cittadinanza con cui il sistema politico si confronta. In particolare, Massimiliano Andretta e Riccardo Guidi analizzano le forme di protesta che i cittadini europei utilizzano all'interno del contesto della crisi economica e delle misure di austerità prese dai diversi governi nazionali. Alcune di queste proteste sono di forma positiva, come dimostrano le forme di aggregazione dei Gruppi di Acquisto Solidale.

Come si scrive un articolo o un elaborato scientifico in inglese? Nell'ambito dei corsi di inglese accademico, il Centro Linguistico d'Ateneo (CLi) propone nel prossimo mese di luglio l'attivazione di un corso destinato a docenti, ricercatori, dottorandi, laureandi e studiosi in generale, dal titolo "The nitty-gritty of academic writing in English. Writing workshop for both experienced and young academics". Le selezioni per partecipare si svolgeranno nella sede CLi, in via Santa Maria 36, lunedì 29 giugno alle ore 10.00 e giovedì 2 luglio alle ore 15.00. Il bando è disponibile a questo link: http://www.cli.unipi.it/corsi/corsi/inglese-1/corsi-inglese-accademico-giu-lug2015.

Nello specifico, il corso sarà strutturato come un laboratorio di scrittura in piccoli gruppi, che prenderà come punto di partenza gli scritti in corso di elaborazione dei partecipanti e sarà fortemente centrato sulle esigenze specifiche di lingua inglese dei partecipanti stessi. Gli interessati possono contattare la segreteria didattica del CLI all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e indicare il giorno e l'orario scelto per lo svolgimento della prova specificando nell'oggetto "Inglese accademico".

L'iniziativa fa parte di un pacchetto di corsi di inglese accademico che il CLi propone ogni anno e che sarà riproposto anche nel 2015/2016. Nei mesi scorsi si sono già svolti due corsi: "Presentation skills for international conferences", finalizzato allo sviluppo delle abilità linguistiche necessarie alla partecipazione e interazione in contesti accademici internazionali, come convegni e seminari e "Writing a scientific research article - How to write an effective research article and get it published", finalizzato all'acquisizione della consapevolezza delle strutture linguistiche fondamentali per la scrittura e alla pubblicazione di articoli scientifici in lingua inglese.

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