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Comunicati stampa

Venerdì 19 giugno, a partire dalle 9.30, nell'Aula Magna del Polo Fibonacci, si terrà una giornata celebrativa in onore del professor Pierpaolo Degano, docente di Informatica dell'Università di Pisa, in occasione dei suoi 65 anni. Ad aprire la giornata ci saranno Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell'Ateneo pisano, Franco Turini, direttore del dipartimento di Informatica, e Paolo Ciancarini, presidente del GRIN (GRuppo di INformatica). Seguiranno una laudatio tenuta da Chiara Bodei, Gian Luigi Ferrari e Corrado Priami e numerosi interventi di colleghi e studiosi tra cui Ugo Montanari, dell'Università di Pisa, Martín Abadi, della Google and University of California at Santa Cruz, Luca Cardelli, della Microsoft Research, Joshua Guttman, del Worcester Polytechnic Institute, Hanne Riis Nielson e Flemming Nielson, della Technical University of Denmark. La giornata si chiuderà con un intervento di Pierpaolo Degano, previsto per le 17.30.
Nato a Udine nel 1950, il professor Pierpaolo Degano si è laureato nel 1973 in Scienze dell'Informazione all'Università di Pisa. Nel corso della sua carriera è stato direttore del dipartimento di Informatica, e dal 1999 al 2003, ha presieduto il GRIN, l'Associazione Nazionale dei Professori di Informatica, di cui è stato anche socio fondatore. Accanto alla intensa attività di ricerca, va ricordato il suo slancio nell'affrontare l'insegnamento e, in particolare, la formazione di studenti e dottorandi, sia in Italia che all'estero. Il suo interesse per la didattica è testimoniato anche dal ruolo svolto nell'organizzazione del dottorato di ricerca in Informatica, del cui collegio fa parte dal 1993. Il professor Degano è dal 2001 membro del consiglio scientifico della Scuola di dottorato di eccellenza "Galileo Galilei" e suo vice-presidente dal 2009. È inoltre presidente del dottorato in Informatica dal 2006 e presiede il coordinamento dei dottorati italiani in Informatica dal 2007, a nome del quale organizza annualmente la scuola nazionale di dottorato. Lo scorso aprile è stato insignito dell'Ordine del Cherubino.

Per l'informatica pisana arriva un prestigioso riconoscimento internazionale. Il professor Luigi Rizzo e il ricercatore Giuseppe Lettieri del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa hanno ricevuto il Best Paper Award, premio per il miglior lavoro scientifico, alla conferenza ACM Sigcomm Symposium on SDN Research (SOSR), che si è tenuta a Santa Clara, in California, per il lavoro "mSwitch: A Highly-Scalable, Modular Software Switch" sviluppato in collaborazione con ricercatori di NEC e NetApp. mSwitch è un "software switch", ovvero un programma che permette la comunicazione tra "macchine virtuali", i sistemi che realizzano una gran parte dei servizi Internet.
"Già nel 2012 avevamo sviluppato un software switch chiamato VALE, tutto pisano, e operante con una velocità ed efficienza fino a dieci volte superiore rispetto a sistemi analoghi – spiega Rizzo – mSwitch estende VALE rendendolo ancora più veloce e versatile". mSwitch e VALE sono parte dell'architettura "netmap", una soluzione ideata e sviluppata da Rizzo e Lettieri a partire dal 2011 proprio per rispondere alle esigenze di comunicazione su reti a 10 gigabit e oltre. L'architettura netmap ha riscosso un grandissimo interesse sia nel mondo della ricerca che in quello industriale, ricevendo un altro best paper award alla conferenza Usenix ATC 2012, accumulando oltre duecento citazioni e raccogliendo finanziamenti per oltre 400.000 euro negli ultimi quattro anni.
"Da oltre venti anni distribuiamo i risultati delle nostre ricerche come software open source – aggiunge Rizzo - La qualità del nostro software è molto apprezzata, tanto che esso fa parte di numerosi sistemi operativi (FreeBSD, Linux, Apple OSX), oltre che essere usato in prodotti commerciali. Il ritorno di questa scelta è molto forte, sia per il mio gruppo che per l'Ateneo pisano. Oltre ai risultati economici la reputazione che abbiamo guadagnato ci ha fornito numerose occasioni di collaborazioni internazionali, in particolare con università e centri di ricerca della Silicon Valley. Diversi nostri laureati hanno usato l'esperienza maturata in queste ricerche come trampolino di lancio per ottenere prestigiose e remunerate posizioni di lavoro in Silicon Valley".

Dal 18 al 20 giugno, a Palazzo Matteucci, in piazza Torricelli, l'Università di Pisa ospita la diciannovesima edizione del meeting "Rencontres Sabéennes", il convegno scientifico internazionale più importante di studi linguistici, storici e culturali relativi alla civiltà vicino-orientale fiorita nell'Arabia meridionale - l'attuale Yemen, parte dell'Oman e dell'Arabia saudita - dagli inizi del I millennio a.C. fino al VI secolo d.C. Al convegno interverrà anche Anna Paolini, direttore dell'Ufficio UNESCO di Doha e rappresentante UNESCO presso i Paesi del Golfo, che illustrerà la situazione del patrimonio archeologico e monumentale dello Yemen, minacciato dall'attuale conflitto.
Il convegno sarà incentrato sul tema dell'identità, ovvero sugli aspetti legati alla omogeneità e diversità delle lingue e delle culture dell'Arabia meridionale pre-Islamica e delle civiltà vicine. All'intervento di Anna Paolini è dedicata l'intera sessione di sabato 20 giugno, dalle 10.00 alle 12.00, intitolata "Meeting on Yemen cultural heritage".
Il meeting prosegue la lunga tradizione di studi sulla cultura orientale dell'Università di Pisa, che nel 2012 ha già ospitato il convegno organizzato da Alessandra Avanzini: l'Ateneo pisano è infatti il maggior centro dedicato a questi studi in Italia e uno tra i più importanti d'Europa. Considerato il difficile momento politico che il Vicino Oriente e alcuni stati della Penisola Araba stanno attraversando e le criticità che si stanno manifestando nelle relazioni con i Paesi occidentali, l'incontro tra studiosi europei e arabi rappresenta un auspicabile momento di confronto e riflessione comune, un'occasione di cooperazione e condivisione. Il convegno è organizzato da Alessia Prioletta e Alexia Pavan del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell'Università di Pisa, con la collaborazione di Annamaria De Santis, assegnista presso la Scuola Normale e membro del progetto DASI.

Filippo Graziani, docente di Malattie odontostomatologiche dell'Università di Pisa, ha ottenuto il prestigioso Jaccard Prize, il premio internazionale sulla ricerca clinica conferito ogni tre anni dalla Federazione europea delle Società scientifiche di Parodontologia. Il professor Graziani è stato premiato per il suo articolo scientifico "Acute Phase Response following Full Mouth versus Quadrant Non-Surgical Periodontal Treatment. A Randomized Clinical Trial", una valutazione comparativa dei benefici effetti di due tipologie differenti di terapia della paradentite, una delle patologie più diffuse sul pianeta, di cui è affetto il 12% della popolazione nella forma avanzata e che, nelle varie forme, colpisce il 47% della popolazione sopra i 35 anni. La premiazione si è svolta a Londra nell'ambito del meeting internazionale della European Federation of Periodontology. Filippo Graziani, allievo del professor Mario Gabriele, è stato selezionato tra i tre finalisti, dopo aver discusso il suo progetto in sessione pubblica di fronte a una commissione costituita da quattro docenti internazionali.
Nello studio del professor Graziani è stato valutato il livello ematico di proteina C reattiva nell'immediato e nel lungo termine dopo l'intervento. I livelli di proteina C reattiva sono associati alla genesi di numerose patologie sistemiche fra cui un elevato rischio di malattia cardiovascolare. Entrambe le terapie, quella tradizionale diluita in più settimane e quella intensiva in cui il paziente è trattato in 24 ore, determinano riduzione dei parametri d'infiammazione sistemica tre mesi dopo il trattamento. Tuttavia, uno dei risultati principali di questo studio evidenzia che, a 24 ore dopo il trattamento intensivo si determina un innalzamento dei livelli proteina c reattiva pari a 3 volte il livello basale.
Al momento non è possibile stabilire l'impatto di questo repentino incremento d'infiammazione sulla salute sistemica. In particolare i soggetti con co-morbidità importanti, quali ad esempio diabete, ipertensione o pregressa malattia cardiovascolare potrebbero subire aggravamenti rilevanti. Pertanto questo studio indicherebbe l'utilizzo di terapia intensiva solo in soggetti privi d'indicatori di rischio di malattia cardio vascolare. L'impatto è molto importante se si considera non solo la diffusione della patologia ma dei trattamenti: ogni anno milioni di terapie parodontali sono effettuate nel mondo.
Il lavoro è uno dei primi risultati del percorso in Parodontologia, alitosi e medicina parodontale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana finanziato con il Progetto Giovani ricercatori del Ministero della Salute e dalla Regione Toscana. Lo scopo del progetto è infatti valutare, con un team multidisciplinare, gli effetti sulla salute sistemica della paradentite e del suo trattamento.

L'Università di Pisa farà parte, con il dottor Paolo Parchi, della conferenza fondativa del primo Network scientifico italiano per la stampa tridimensionale in medicina e chirurgia, che si terrà a Bologna il prossimo 19 giugno. Durante il convegno, che metterà a confronto i più autorevoli studiosi italiani, saranno illustrati gli attuali utilizzi della stampa 3D in medicina e chirurgia e saranno affrontate le prospettive future di una più ampia diffusione di queste tecnologie in ambito clinico. La conferenza è organizzata dalle principali istituzioni nazionali del settore, con il supporto di alcune delle aziende leader nel mondo.
Il dottor Parchi, ricercatore del dipartimento pisano di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia e della Clinica ortopedica diretta dal professor Michele Lisanti, è tra i massimi esperti di stampa 3D in ortopedia. Nel 2011 ha vinto, con il gruppo di ricerca di cui fanno parte anche alcuni ingegneri del Centro Endocas (Vincenzo Ferrari, Sara Condino e Marina Carbone), la Start Cup Toscana con un progetto in questo settore, da cui successivamente è nata una società spin-off dell'Ateneo e della Scuola Superiore Sant'Anna, e-Spres3D.
Le sue attività di ricerca danno continuità a un campo di studi che vede l'Università di Pisa protagonista già da alcuni anni, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo di modelli tridimensionali in ambito ortopedico. In questo senso, il pioniere è stato il professor Michele Lisanti, che ha utilizzato la stampa 3D in particolare per lo studio di una frattura dell'anello pelvico, al fine di visualizzare meglio la frattura e pianificare al meglio l'operazione. Nel 2008 è iniziata la collaborazione tra la prima Clinica ortopedica universitaria e il Centro di chirurgia computer assistita ENDOCAS, che ha portato allo sviluppo di nuovi approcci per la pianificazione e la guida dell'atto chirurgico basati sull'utilizzo di modelli tridimensionali paziente specifici, sia virtuali, sia stampati (3D Printing).
Nel 2010 sono stati presentati a Parigi, in occasione del congresso mondiale di chirurgia computer assistita in ambito ortopedico, i risultati di uno studio sull'impiego di modelli paziente specifici virtuali e reali nella pianificazione preoperatoria di casi complessi di sostituzione protesica di anca. Nel corso dello studio, ai chirurghi operanti è stato fatto compilare un questionario per valutare l'utilità dei modelli nella pianificazione e nell'esecuzione dell'atto chirurgico. Dalle risposte fornite è risultato che l'utilizzo dei modelli, oltre a essere molto utili nel guidare l'atto chirurgico, rappresentano anche un valido strumento di training soprattutto per i giovani chirurghi.
La stampa 3D consente inoltre di realizzare guide chirurgiche paziente specifiche, come già in uso nella chirurgia protesica del ginocchio. All'Università di Pisa è stato sviluppato e brevettato un nuovo design di guide per il posizionamento di viti nei peduncoli vertebrali. L'impiego di viti transpeduncolari rappresenta il gold standard negli interventi chirurgici di artrodesi vertebrale per via posteriore. Tuttavia, come riportato in letteratura, il loro esatto posizionamento può presentare elevate difficoltà, con percentuali di cattivo posizionamento variabili tra il 10 e il 40%. L'utilizzo delle guide consente di assistere il chirurgo durante il posizionamento di ciascuna vite permettendogli di seguire una traiettoria precedentemente pianificata. Ciascuna guida viene realizzata a partire dalle immagini TC del paziente, utilizzando una stampante 3D, e presenta multipli punti di contatto con la superficie ossea vertebrale che ne favoriscono la stabilità e il corretto posizionamento. I risultati ottenuti durante i test preliminari in vitro (sawbones) ed ex vivo (modello animale) sono stati molto incoraggianti e hanno gettato le basi per lo studio sull'uomo, che recentemente ha ottenuto l'approvazione del comitato etico locale e del Ministero della Salute.

rizzoPer l'informatica pisana arriva un prestigioso riconoscimento internazionale. Il professor Luigi Rizzo (nella foto a destra) e il ricercatore Giuseppe Lettieri del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa hanno ricevuto il Best Paper Award, premio per il miglior lavoro scientifico, alla conferenza ACM Sigcomm Symposium on SDN Research (SOSR), che si è tenuta a Santa Clara, in California, per il lavoro "mSwitch: A Highly-Scalable, Modular Software Switch" sviluppato in collaborazione con ricercatori di NEC e NetApp. mSwitch è un "software switch", ovvero un programma che permette la comunicazione tra "macchine virtuali", i sistemi che realizzano una gran parte dei servizi Internet.

"Già nel 2012 avevamo sviluppato un software switch chiamato VALE, tutto pisano, e operante con una velocità ed efficienza fino a dieci volte superiore rispetto a sistemi analoghi – spiega Rizzo – mSwitch estende VALE rendendolo ancora più veloce e versatile". mSwitch e VALE sono parte dell'architettura "netmap", una soluzione ideata e sviluppata da Rizzo e Lettieri a partire dal 2011 proprio per rispondere alle esigenze di comunicazione su reti a 10 gigabit e oltre. L'architettura netmap ha riscosso un grandissimo interesse sia nel mondo della ricerca che in quello industriale, ricevendo un altro best paper award alla conferenza Usenix ATC 2012, accumulando oltre duecento citazioni e raccogliendo finanziamenti per oltre 400.000 euro negli ultimi quattro anni.

sigcomm logo"Da oltre venti anni distribuiamo i risultati delle nostre ricerche come software open source – aggiunge Rizzo - La qualità del nostro software è molto apprezzata, tanto che esso fa parte di numerosi sistemi operativi (FreeBSD, Linux, Apple OSX), oltre che essere usato in prodotti commerciali. Il ritorno di questa scelta è molto forte, sia per il mio gruppo che per l'Ateneo pisano. Oltre ai risultati economici la reputazione che abbiamo guadagnato ci ha fornito numerose occasioni di collaborazioni internazionali, in particolare con università e centri di ricerca della Silicon Valley. Diversi nostri laureati hanno usato l'esperienza maturata in queste ricerche come trampolino di lancio per ottenere prestigiose e remunerate posizioni di lavoro in Silicon Valley".

 


Ne hanno parlato:

TirrenoPisa.it 
Controcampus.it 
Corriere delle Comunicazioni 
gonews.it

Filippo GrazianiFilippo Graziani, docente di Malattie odontostomatologiche dell'Università di Pisa, ha ottenuto il prestigioso Jaccard Prize, il premio internazionale sulla ricerca clinica conferito ogni tre anni dalla Federazione europea delle Società scientifiche di Parodontologia. Il professor Graziani è stato premiato per il suo articolo scientifico "Acute Phase Response following Full Mouth versus Quadrant Non-Surgical Periodontal Treatment. A Randomized Clinical Trial", una valutazione comparativa dei benefici effetti di due tipologie differenti di terapia della paradentite, una delle patologie più diffuse sul pianeta, di cui è affetto il 12% della popolazione nella forma avanzata e che, nelle varie forme, colpisce il 47% della popolazione sopra i 35 anni. La premiazione si è svolta a Londra nell'ambito del meeting internazionale della European Federation of Periodontology. Filippo Graziani, allievo del professor Mario Gabriele, è stato selezionato tra i tre finalisti, dopo aver discusso il suo progetto in sessione pubblica di fronte a una commissione costituita da quattro docenti internazionali.

Nello studio del professor Graziani è stato valutato il livello ematico di proteina C reattiva nell'immediato e nel lungo termine dopo l'intervento. I livelli di proteina C reattiva sono associati alla genesi di numerose patologie sistemiche fra cui un elevato rischio di malattia cardiovascolare. Entrambe le terapie, quella tradizionale diluita in più settimane e quella intensiva in cui il paziente è trattato in 24 ore, determinano riduzione dei parametri d'infiammazione sistemica tre mesi dopo il trattamento. Tuttavia, uno dei risultati principali di questo studio evidenzia che, a 24 ore dopo il trattamento intensivo si determina un innalzamento dei livelli proteina c reattiva pari a 3 volte il livello basale.

logoEFPAl momento non è possibile stabilire l'impatto di questo repentino incremento d'infiammazione sulla salute sistemica. In particolare i soggetti con co-morbidità importanti, quali ad esempio diabete, ipertensione o pregressa malattia cardiovascolare potrebbero subire aggravamenti rilevanti. Pertanto questo studio indicherebbe l'utilizzo di terapia intensiva solo in soggetti privi d'indicatori di rischio di malattia cardio vascolare. L'impatto è molto importante se si considera non solo la diffusione della patologia ma dei trattamenti: ogni anno milioni di terapie parodontali sono effettuate nel mondo.

Il lavoro è uno dei primi risultati del percorso in Parodontologia, alitosi e medicina parodontale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana finanziato con il Progetto Giovani ricercatori del Ministero della Salute e dalla Regione Toscana. Lo scopo del progetto è infatti valutare, con un team multidisciplinare, gli effetti sulla salute sistemica della paradentite e del suo trattamento.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa 
QuiNewsPisa.it
TirrenoPisa.it

L'Università di Pisa farà parte, con il dottor Paolo Parchi, della conferenza fondativa del primo Network scientifico italiano per la stampa tridimensionale in medicina e chirurgia, che si terrà a Bologna il prossimo 19 giugno. Durante il convegno, che metterà a confronto i più autorevoli studiosi italiani, saranno illustrati gli attuali utilizzi della stampa 3D in medicina e chirurgia e saranno affrontate le prospettive future di una più ampia diffusione di queste tecnologie in ambito clinico. La conferenza è organizzata dalle principali istituzioni nazionali del settore, con il supporto di alcune delle aziende leader nel mondo.
Parchi Paolo1Il dottor Parchi, ricercatore del dipartimento pisano di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia e della Clinica ortopedica diretta dal professor Michele Lisanti, è tra i massimi esperti di stampa 3D in ortopedia. Nel 2011 ha vinto, con il gruppo di ricerca di cui fanno parte anche alcuni ingegneri del Centro Endocas (Vincenzo Ferrari, Sara Condino e Marina Carbone), la Start Cup Toscana con un progetto in questo settore, da cui successivamente è nata una società spin-off dell'Ateneo e della Scuola Superiore Sant'Anna, e-Spres3D.
Le sue attività di ricerca danno continuità a un campo di studi che vede l'Università di Pisa protagonista già da alcuni anni, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo di modelli tridimensionali in ambito ortopedico. In questo senso, il pioniere è stato il professor Michele Lisanti, che ha utilizzato la stampa 3D in particolare per lo studio di una frattura dell'anello pelvico, al fine di visualizzare meglio la frattura e pianificare al meglio l'operazione. Nel 2008 è iniziata la collaborazione tra la prima Clinica ortopedica universitaria e il Centro di chirurgia computer assistita ENDOCAS, che ha portato allo sviluppo di nuovi approcci per la pianificazione e la guida dell'atto chirurgico basati sull'utilizzo di modelli tridimensionali paziente specifici, sia virtuali, sia stampati (3D Printing).
Nel 2010 sono stati presentati a Parigi, in occasione del congresso mondiale di chirurgia computer assistita in ambito ortopedico, i risultati di uno studio sull'impiego di modelli paziente specifici virtuali e reali nella pianificazione preoperatoria di casi complessi di sostituzione protesica di anca. Nel corso dello studio, ai chirurghi operanti è stato fatto compilare un questionario per valutare l'utilità dei modelli nella pianificazione e nell'esecuzione dell'atto chirurgico. Dalle risposte fornite è risultato che l'utilizzo dei modelli, oltre a essere molto utili nel guidare l'atto chirurgico, rappresentano anche un valido strumento di training soprattutto per i giovani chirurghi.
Lisanti Michele1La stampa 3D consente inoltre di realizzare guide chirurgiche paziente specifiche, come già in uso nella chirurgia protesica del ginocchio. All'Università di Pisa è stato sviluppato e brevettato un nuovo design di guide per il posizionamento di viti nei peduncoli vertebrali. L'impiego di viti transpeduncolari rappresenta il gold standard negli interventi chirurgici di artrodesi vertebrale per via posteriore. Tuttavia, come riportato in letteratura, il loro esatto posizionamento può presentare elevate difficoltà, con percentuali di cattivo posizionamento variabili tra il 10 e il 40%. L'utilizzo delle guide consente di assistere il chirurgo durante il posizionamento di ciascuna vite permettendogli di seguire una traiettoria precedentemente pianificata. Ciascuna guida viene realizzata a partire dalle immagini TC del paziente, utilizzando una stampante 3D, e presenta multipli punti di contatto con la superficie ossea vertebrale che ne favoriscono la stabilità e il corretto posizionamento. I risultati ottenuti durante i test preliminari in vitro (sawbones) ed ex vivo (modello animale) sono stati molto incoraggianti e hanno gettato le basi per lo studio sull'uomo, che recentemente ha ottenuto l'approvazione del comitato etico locale e del Ministero della Salute.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
TirrenoPisa.it

Venerdì, 12 Giugno 2015 10:25

Ordinamenti e regolamenti didattici

Chirurgia orale

Durata 3 anni
Area: servizi clinici - Classe: specializzazioni in odontoiatria
Sede amministrativa: Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica
Accesso riservato a laureati magistrali e specialistici in Odontoiatria e Protesi dentaria (LM-46 e 52/S)
Direttore della Scuola: Prof. Antonio Barone

Ordinamento della Scuola di Chirurgia orale download

Regolamento della Scuola di Chirurgia orale download
(emanato con DR 5/12/2016 prot. n. 60038 e modificato con DR n. 1390/2022 prot. n. 98838 del 5/8/2022)

 

Farmacia Ospedaliera

Durata 4 anni
Area: servizi clinici - Classe: farmaceutica
Sede amministrativa: Dipartimento di Farmacia
Direttrice della Scuola: Prof.ssa Alma Martelli

Ordinamento della Scuola di Farmacia ospedaliera download

Regolamento della Scuola di Farmacia ospedaliera download
(emanato con DR 13/10/2015 prot. n. 38745 e modificato con DR n. 862 prot. n. 54744 del 22 aprile 2024)

 

Farmacologia e tossicologia clinica

Durata 4 anni
Area: Servizi clinici - Classe: specializzazioni in Servizi clinici specialistici biomedici
Sede amministrativa: Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale
Direttore della Scuola: Prof. Guido Bocci

Ordinamento della Scuola di Farmacologia e tossicologia clinica (per laureati non medici) download

Regolamento della Scuola di Farmacologia e tossicologia clinica (per laureati non medici) download
(emanato con DR 28/2/2017 prot. n. 9761 e modificato con DR 19/01/2021 prot. n. 4750)

 

Fisica Medica

Durata 3 anni
Area: servizi clinici - Classe: fisica sanitaria
Sede amministrativa: Dipartimento di Fisica
Direttrice della Scuola: Prof.ssa Valeria Rosso

Ordinamento della Scuola di Fisica medica download

Regolamento della Scuola di Fisica Medica download
(emanato con DR 27/7/2015 prot. n. 28299 e modificato con DR 30/11/2021 prot. n. 149758)

 

Microbiologia e virologia

Durata 4 anni
Area: servizi clinici - Classe: specializzazioni in Medicina Diagnostica e di Laboratorio
Sede amministrativa: Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia
Direttrice della Scuola: Prof.ssa Emilia Ghelardi

Ordinamento della Scuola di Microbiologia e virologia (per laureati non medici) download

Regolamento della Scuola di Microbiologia e virologia (per laureati non medici) download
(DR 28/2/2017 prot. n. 9761)

 

Odontoiatria Pediatrica

Durata 3 anni
Area: servizi clinici - Classe: specializzazioni in odontoiatria
Sede amministrativa: Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica
Accesso riservato a laureati magistrali e specialistici in Odontoiatria e Protesi dentaria (LM-46 e 52/S)
Direttrice della Scuola: Prof.ssa Maria Rita Giuca

Ordinamento della Scuola di Odontoiatria pediatrica download

Regolamento della Scuola di Odontoiatria pediatrica download
(emanato con DR 5/12/2016 prot. n. 60038 e modificato con DR n. 1390/2022 prot. n. 98838 del 5/8/2022)

 

Patologia clinica e biochimica clinica

Durata 4 anni
Area: servizi clinici - Classe: specializzazioni in Medicina Diagnostica e di Laboratorio
Sede amministrativa: : Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale
Direttrice della Scuola: Prof.ssa Silvia Pellegrini

Ordinamento della Scuola di Patologia clinica e biochimica clinica (per laureati non medici) download

Regolamento della Scuola di Patologia clinica e biochimica clinica (per laureati non medici) download
(DR 28/2/2017 prot. n. 9761)

 

Statistica sanitaria e Biometria

Durata 3 anni
Area: Servizi clinici – Classe: Sanità pubblica
Sede amministrativa: : Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale
Direttrice della Scuola: Prof.ssa Laura Baglietto

Ordinamento della Scuola di Statistica sanitaria e Biometria (per laureati non medici) download

Regolamento della Scuola di Statistica sanitaria e Biometria (per laureati non medici) download
(emanato con DR n.444/2021 del 26/03/2021 prot. n. 34335, modificato con DR n. 888/2022 prot. n. 69427 del 26/05/2022 e con DR n. 1390/2022 prot. n. 98838 del 5/8/2022)

 

Master EurecPer affrontare la complessa sfida della transizione verso sistemi energetici sostenibili c'è sempre più bisogno di figure esperte che abbiano competenze non solo tecniche, ma anche economico-gestionali e giuridico-legali. L'Università di Pisa, in collaborazione con EUREC, Association of European Renewable Energy Centres con sede a Bruxelles, e con altre università europee, ha lanciato il master in "Sustainable Energy System Management", che ha l'obiettivo di fornire agli allievi strumenti multidisciplinari per la gestione dei sistemi energetici, integrando gli aspetti tecnici con quelli socio-economici e giuridici. Il master partirà dal prossimo anno accademico ed è rivolto a laureati magistrali in Economia, Scienze ambientali, Ingegneria ambientale, Scienze politiche, Scienze sociali, Ingegneria gestionale e architettura.

Le altre università europee coinvolte nel master sono la Hanze University of Applied Sciences, di Groningen, in Olanda, e la Universidad de Zaragoza, in Spagna, dove sarà possibile seguire la seconda parte del corso. Il master è infatti articolato in tre moduli di formazione, ciascuno di 30 crediti formativi per un totale di 90. Il primo modulo, di durata semestrale, chiamato "Core semester", sarà tenuto in parallelo presso l'Università di Pisa e l'Hanze University, a esso seguirà un secondo modulo ovvero un semestre di specializzazione in cui gli studenti potranno scegliere tra i due approfondimenti proposti: "System Integration and Optimisation" con sede ad Hanze e "Sustainable Energy Management" con sede a Saragozza. Il terzo e ultimo modulo prevede lo svolgimento di uno presso aziende ospitanti convenzionate e la produzione di un elaborato di progetto.

Le lezioni inizieranno tra settembre e ottobre 2015, a seconda delle tempistiche dei singoli atenei coinvolti per il "Core semester". Le specializzazioni proseguiranno nel secondo semestre, a partire da febbraio 2016, a cui seguirà il terzo semestre di stage. La chiusura del master è prevista, per dicembre 2016 e gli studenti saranno chiamati a discutere i risultati del loro progetto finale nella sede dell'EUREC di Bruxelles. Tutte le attività del master sia quelle didattiche che progettuali, saranno tenute in lingua inglese. 

Informazioni e riferimenti
Data inizio dei corsi: settembre-ottobre 2015
Durata: 16 mesi
Requisiti di ammissione: l'Università di Pisa richiede ai candidati il possesso del diploma di laurea magistrale e un livello certificato B1 di lingua inglese.
Contatti: Prof. Stefano Barsali, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., dr.ssa Mariangela Barbarito, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Sito web: http://www.sesym.eurec.be/en/

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