Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa

spinpetTra i 10 finalisti della competizione "Competitività e Semplificazione", promossa dal Gruppo Lombardo dei Cavalieri del Lavoro in collaborazione con ItaliaCamp, ci sono anche due progetti presentati da due spin off dell'Università di Pisa, "IURAP" e "Spin-Pet", nello specifico il primo per la sezione "semplificazione" e il secondo per quella "competitività". I progetti finalisti saranno protagonisti del barcamp che si svolgerà a Milano, sabato 27 giugno dalle ore 14.30, nel corso del Convegno Nazionale della Federazione dei Cavalieri del Lavoro.

La Call for Idea ha come obiettivo far emergere idee e progetti per individuare nuove e concrete soluzioni per il rilancio della competitività del sistema imprenditoriale italiano, focalizzando l'attenzione su due chiavi strategiche, innovazione tecnologica e semplificazione.

iurap

La competizione è rivolta a università, imprese, liberi professionisti, istituzioni, think-tank e centri di ricerca. IURAP, iscritta alla call dal professor Alfredo Fioritto, docente di Diritto dell'Ateneo pisano, sarà presentato nel corso del barcamp dal dottorando Luigi Rufo, mentre SpinPet, iscritto alla call dal professor Francesco Ciardelli, verrà presentato dallo stesso professore emerito in Chimica Industriale dell'Università di Pisa e CEO di SPIN-PET srl.

IURAP fornisce servizi di formazione e assistenza all'innovazione per le amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali e ai soggetti pubblici e privati che operano in continuità con le pubbliche amministrazioni, nonché ai soggetti del terzo settore. Spin-Pet si occupa dello studio, della progettazione, della realizzazione e della collaborazione alla commercializzazione in Italia e all'estero di materiali e di manufatti realizzati con polimeri post-industriali e post-consumo.

IVTech team È arrivata terza nel settore Life Science accedendo al programma di supporto alle aziende innovative selezionate dall'Unicredit Start Lab riservato ai migliori progetti imprenditoriali italiani. IVTech, spin off dell'Università di Pisa che afferisce al Centro di ricerca "E. Piaggio" e sviluppa e commercializza sistemi innovativi per la ricerca in-vitro, ha partecipato insieme ad altre 11 finaliste all'evento finale della competizione che ha valutato oltre 900 progetti provenienti da tutta Italia, arrivando sul podio finale.

I vincitori avranno a disposizione dodici mesi di accelerazione con UniCredit Start Lab, l'accesso al programma di mentorship, la partecipazione alla Startup Academy, l'assegnazione di un gestore UniCredit e potranno essere selezionati per presentarsi davanti business angel e fondi di venture capital e per partecipare a iniziative con i clienti Corporate di UniCredit. Il programma Unicredit, infatti, offre un supporto a 360° alle start up selezionate, accompagnando i team di riferimento in tutte le fasi di vita aziendale con azioni specifiche, come un vero e proprio Startup Accelerator.

ivtechDurante la finale, IVTech ha potuto illustrare la propria attività e il proprio progetto innovativo di fronte alla Commissione Life Science, composta da esperti di settore, tra cui Genzyme, Medtronic Italia, Humanitas, Sorin Group e Accenture Strategy. La giuria ha valutato le tecnologie alla base delle idee progettuali e la sostenibilità dei modelli di business, premiando l'innovazione della spin off dell'Ateneo: con i prodotti di IVTech sarà possibile realizzare modelli in-vitro fisiologicamente più rilevanti, consentendo anche un loro utilizzo come metodi alternativi ai test sugli animali, in linea con le ultime direttive della Commissione Europea.

L'azienda vincitrice è Endo-Sight, sistema di navigazione in ambito sanitario basato sulla Realtà Aumentata 3D pensata per i chirurghi, mentre la seconda classificata è la trentina Horus che prevede lo sviluppo di un assistente personale indossabile per persone ipovedenti e non vedenti. La Commissione ha inoltre deciso di attribuire due Menzioni Speciali alle startup G.E.C.O di Napoli e Loren Medical Devices di Palermo.

Nella foto in alto il team di IVTech con alcuni prodotti (bioreattori, pompe), da sinistra Giorgio Mattei, Serena Giusti, Tommaso Sbrana, Arti Ahluwalia, Daniele Cei, Joanna Costa.

british flagCome si scrive un articolo o un elaborato scientifico in inglese? Nell'ambito dei corsi di inglese accademico, il Centro Linguistico d'Ateneo (CLi) propone nel prossimo mese di luglio l'attivazione di un corso destinato a docenti, ricercatori, dottorandi, laureandi e studiosi in generale, dal titolo "The nitty-gritty of academic writing in English. Writing workshop for both experienced and young academics". Le selezioni per partecipare si svolgeranno nella sede CLi, in via Santa Maria 36, lunedì 29 giugno alle ore 10.00 e giovedì 2 luglio alle ore 15.00. Il bando è disponibile a questo link: http://www.cli.unipi.it/corsi/corsi/inglese-1/corsi-inglese-accademico-giu-lug2015.

Nello specifico, il corso sarà strutturato come un laboratorio di scrittura in piccoli gruppi, che prenderà come punto di partenza gli scritti in corso di elaborazione dei partecipanti e sarà fortemente centrato sulle esigenze specifiche di lingua inglese dei partecipanti stessi. Gli interessati possono contattare la segreteria didattica del CLI all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e indicare il giorno e l'orario scelto per lo svolgimento della prova specificando nell'oggetto "Inglese accademico".

L'iniziativa fa parte di un pacchetto di corsi di inglese accademico che il CLi propone ogni anno e che sarà riproposto anche nel 2015/2016. Nei mesi scorsi si sono già svolti due corsi: "Presentation skills for international conferences", finalizzato allo sviluppo delle abilità linguistiche necessarie alla partecipazione e interazione in contesti accademici internazionali, come convegni e seminari; "Writing a scientific research article - How to write an effective research article and get it published", finalizzato all'acquisizione della consapevolezza delle strutture linguistiche fondamentali per la scrittura e alla pubblicazione di articoli scientifici in lingua inglese.

Una serie di video per affrontare, in modo semplice, ma scientificamente rigoroso, grandi temi di interesse generale su cui l'Università di Pisa sta sviluppando importanti ricerche, mostrando i volti e le parole di chi quotidianamente si impegna nell'attività di studio e avvicinando i cittadini ad argomenti spesso ostici o molto specialistici. immaginenews

Sono questi gli obiettivi di "Raccontare la ricerca", il nuovo progetto comunicativo promosso dall'Ateneo pisano in collaborazione con il corso di laurea in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione. I Big Data, il rapporto tra Dante e Pisa, gli studi sul grafene, la robotica in medicina e la protesta in tempi di crisi sono gli argomenti scelti per i primi cinque filmati di un progetto destinato a proseguire nel tempo. I video, che durano circa sei minuti e che sono stati realizzati anche con sottotitoli in inglese, sono visibili sul canale Youtube dell'Ateneo: http://www.youtube.com/user/VideoUNIPI

L'iniziativa è stata illustrata giovedì 25 giugno, a Palazzo alla Giornata, dal prorettore alla Comunicazione, Marco Guidi, dalla professoressa Sandra Lischi, presidente del corso di laurea in DISCO, e da Livia Giunti, giovane regista di scuola pisana che ha curato i video. Alla presentazione sono intervenuti anche i docenti protagonisti dei filmati realizzati finora: Dino Pedreschi e Fosca Giannotti; Marco Santagata; Giuseppe Iannaccone; Ugo Boggi; Massimiliano Andretta.

Di seguito la descrizione dei primi video realizzati:

1) Big Data analitics and social mining

Tutti noi siamo "pollicini digitali": ogni giorno lasciamo una quantità enorme di informazioni che, se aggregate, possono offrire una rappresentazione al microscopio della società. Questi dati rappresentano un tesoro informativo che permette di misurare la complessità del mondo interconnesso che viviamo oggi. È questa l'attività che stanno sviluppando Dino Pedreschi, Fosca Giannotti e il gruppo di ricercatori del KDD Lab (Knowledge Discovery and Data Mining Laboratory), il laboratorio congiunto del Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa e dell'istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione ISTI-CNR. Il tutto nel pieno rispetto della privacy e degli aspetti etici che si pongono nell'utilizzare dati così sensibili.

 

2) Dante a Pisa

In che modo possiamo collegare la figura di Dante Alighieri con la città di Pisa, dove potrebbe aver scritto il trattato politico su La Monarchia? A raccontare gli intrecci storici fra il sommo Poeta e la citta toscana sono gli studiosi Marco Santagata e Fabrizio Franceschini, del Dipartimento pisano di Filologia, Letteratura e Linguistica. Il professor Mirko Tavoni illustra, inoltre, il progetto promosso in collaborazione con l'ISTI CNR "Per una Enciclopedia Dantesca digitale". Tutti questi studi fanno dell'Università di Pisa uno dei centri fondamentali per gli studi su Dante.

3) Nanoelettronica in grafene

Dall'invenzione del transistor nel 1948 alla moderna elettronica computazionale, fino alla ricerca di nuovi materiali che possano sostituire il silicio. Giuseppe Iannaccone, del Dipartimento di Ingegneria dell' Informazione, ci guida alla scoperta del grafene, uno strato di atomi di carbonio in reticolo esagonale, che rappresenta il materiale più sottile del mondo. L'utilizzo del grafene per i nuovi dispositivi elettronici è molto promettente, ma questo materiale non è particolarmente nuovo, se pensiamo che di esso sono fatte anche le mine delle matite.

4) Robotica in medicina

Al Centro di robotica multidisciplinare dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, il professor Ugo Boggi e il dottor Fabio Vistoli aprono le porte della sala operatoria dove opera il Robot Da vinci, un sistema di ultima generazione specializzato nella chirurgia laparoscopica. Il Robot andrà ulteriormente perfezionato, ma già oggi offre la possibilità di effettuare operazioni con una visione tridimensionale reale in alta definizione, in grado di riprodurre esattamente i movimenti della mano umana.

5) La protesta in tempi di crisi

Al Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa si studiano le proteste e i movimenti sociali, fenomeni che possono aiutarci a capire le logiche di funzionamento del sistema politico e la qualità della cittadinanza con cui il sistema politico si confronta. In particolare, Massimiliano Andretta e Riccardo Guidi analizzano le forme di protesta che i cittadini europei utilizzano all'interno del contesto della crisi economica e delle misure di austerità prese dai diversi governi nazionali. Alcune di queste proteste sono di forma positiva, come dimostrano le forme di aggregazione dei Gruppi di Acquisto Solidale.

 

Ne hanno parlato:
Repubblica Firenze
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
PisaInformaFlash.it
TirrenoPisa.it
50Canale
Telegranducato

ricerca vertÈ stato pubblicato negli scorsi giorni il bando per il finanziamento di Progetti di Ricerca di Ateneo (PRA 2016), con cui l'Università di Pisa intende promuovere la realizzazione di ricerche collettive presentate da gruppi di ricercatori dell'Ateneo, in tutte le aree disciplinari individuate dal CUN, per stimolare la competizione interna e migliorare la produttività scientifica dei docenti.
Per questa tornata, il finanziamento a disposizione è di circa 3 milioni e 200 mila euro e la scadenza per la presentazione delle proposte è fissata per le ore 17 di lunedì 20 luglio. I progetti di ricerca prenderanno avvio il 30 ottobre 2015.

Il nuovo bando PRA segue quello emanato a dicembre dello scorso anno, che ha visto la presentazione di 103 domande e che ha portato alla selezione di 63 progetti finanziati. Questi progetti saranno sviluppati in un anno, alla fine del quale saranno valutati in relazione al raggiungimento degli obiettivi e dei risultati previsti.

Il rettore Massimo Augello ha sottolineato che "il finanziamento dei Progetti di Ricerca di Ateneo, insieme a quello per l'acquisto di grandi attrezzature, è tra le principali iniziative che l'Università di Pisa ha avviato lo scorso anno per dare ulteriore slancio al settore della ricerca, che per tradizione ed eccellenza scientifica rappresenta un fiore all'occhiello della nostra istituzione. Gli ingenti investimenti effettuati dall'Ateneo negli ultimi anni per la ricerca, come per gli altri settori strategici, sono ancora più significativi tenendo conto della contemporanea diminuzione di risorse economiche destinate al sistema italiano dell'università e della ricerca".

Le informazioni sul bando PRA 2016 sono disponibili sul sito dell'Ateneo, all'indirizzo: http://www.unipi.it/index.php/finanziamenti/item/6146-bando-pra-2016

Saranno presentati giovedì 25 giugno, alle ore 12 nella Sala dei Cherubini del Rettorato, i primi cinque video del nuovo progetto "Raccontare la ricerca", con cui l'Università di Pisa vuole illustrare importanti progetti di ricerca che si svolgono in Ateneo su temi di interesse generale. Il progetto, curato dall'Ufficio Stampa e Comunicazione in collaborazione con il dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, ha portato alla realizzazione dei seguenti video: i Big Data, il rapporto tra Dante e la città di Pisa, le ricerche innovative sul grafene, la robotica in medicina, la protesta in tempi di crisi.
Alla presentazione interverranno il rettore Massimo Augello, il prorettore alla Comunicazione, Marco Guidi, la professoressa Sandra Lischi e la regista Livia Giunti. Saranno anche presenti i docenti protagonisti dei video: Dino Pedreschi e Fosca Giannotti; Fabrizio Franceschini, Marco Santagata e Mirko Tavoni; Giuseppe Iannaccone; Ugo Boggi; Massimiliano Andretta.

Dal 24 giugno, VIPER, il prodotto hi-tech sviluppato da un team di ricercatori dell'Università di Pisa, è disponibile on line e promette di rivoluzionare il mondo dell'Internet delle Cose. Dopo la campagna di raccolta fondi su Kickstarter conclusasi con successo lo scorso marzo, la giovane start up formata da Daniele Mazzei del Centro di ricerca Piaggio, Giacomo Baldi dell'Azienda ospedaliera universitaria pisana, Gualtiero Fantoni e Gabriele Montelisciani del dipartimento di Ingegneria civile e industriale ha rilasciato la prima versione della sua nuova piattaforma di programmazione, che mira a semplificare la nostra vita quotidiana rendendo accessibile qualsiasi oggetto tramite computer o cellulare.
VIPER, disponibile per il download in modalità open source, è una suite di sviluppo multipiattaforma (Linux, Windows e Mac) che permette di programmare nel semplice linguaggio Python la maggior parte delle schede a 32bit attualmente presenti sul mercato: sia le schede professionali basate su chip 32bit, che le schede di prototipazione più note al momento come Arduino DUE, UDOO, Particle e ST Nucleo: "L'idea è stata concepita dopo aver condotto alcune dettagliate analisi di mercato, dove il team ha scoperto che designers, "makers" e programmatori si trovano quotidianamente ad affrontare le stesse sfide di semplificazione e ottimizzazione dei processi di sviluppo di nuovi prodotti interattivi – spiega Gualtiero Fantoni - VIPER nasce quindi dall'esigenza di ottimizzare tali processi, attraverso un'interfaccia web per gestire e programmare le schede, una macchina virtuale "real time" e una vasta libreria di funzioni pronte per l'uso. La suite include inoltre un'App per mobile che permette di controllare gli oggetti VIPER attraverso gli smartphone senza dover sviluppare nessuna applicazione mobile. Il tutto è già "nativamente connesso al cloud". Tale configurazione permette di ridurre tempi ed energie per lo sviluppo".
Con poche righe di codice, gli utenti possono sviluppare una vasta gamma di applicazioni del mondo dell'internet degli oggetti, che vanno dalla domotica al fitness, dalla robotica alla nautica, dalle applicazioni industriali ai controlli manutentivi da remoto, fino all'agricoltura intelligente. Per il consumatore finale ciò si traduce nella possibilità di collegare e comandare le smart TV, le lampade intelligenti, i termostati di nuova generazione, ma anche di sincronizzare le sveglie con la macchina da caffè, la lavatrice, l'aspirapolvere.

Sono partiti lunedì 22 giugno i lavori di bonifica ambientale relativi al secondo lotto del Polo didattico ex Guidotti, il cui progetto è stato elaborato sulla base delle specifiche indagini effettuate dall'Università di Pisa in accordo con l'ARPAT e la Provincia. Le azioni in programma, che sono state già illustrate ai cittadini, ai rappresentanti degli studenti e al personale dell'Ateneo più direttamente interessato in una serie di incontri organizzati dall'amministrazione universitaria, terranno conto delle diverse problematiche emerse, a partire dalla sicurezza e salute degli operatori del cantiere, dei confinanti e delle persone presenti nelle zone limitrofe, fino alla riduzione dell'impatto ambientale e al rispetto delle eventuali problematiche archeologiche.
Sul piano tecnico, la questione delle acque superficiali era stata affrontata lo scorso anno, con l'installazione di un impianto di trattamento, i cui reflui sono monitorati periodicamente con modalità concordate con gli enti competenti, che finora ha dato risultati positivi. Con riferimento al mercurio, tutte le analisi hanno escluso la presenza nel terreno di mercurio metallico e di composti organo-metallici, da cui si evince che non è ipotizzabile la sua presenza in aria. Nella definizione delle misure di sicurezza, comunque, sono state assunte tutte le cautele del caso, programmando un costante monitoraggio tramite postazioni fisse e strumentazione portatile e specifici interventi per il contenimento delle polveri.
Dal punto di vista operativo l'intervento sarà suddiviso in sub-aree, escavate per una profondità di un metro, con la possibilità di raggiungere profondità superiori in porzioni circoscritte.
Gli interventi di bonifica del lotto dovrebbero durare da sei mesi a un anno, per poi lasciare spazio alla realizzazione del nuovo Polo didattico dell'Università di Pisa, prevista in ulteriori tre anni di lavori; Polo che conterrà 15 aule e circa 1.400 posti a sedere. Quest'opera completerà il recupero di un'area strategica della città, dopo la ristrutturazione a fine 2011 dei due principali fabbricati dell'ex complesso industriale Guidotti, che attualmente ospitano a piano terra la Biblioteca di Storia delle Arti, con i suoi 70.000 volumi, e al primo piano il Polo didattico di Ateneo con 8 aule e 280 posti, oltre a parte dei locali del dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere.

VIPER Image webAfter a successful crowdfunding campaign on Kickstarter concluded last March, the startup VIPER released the first version of its development suite.
As its name implies, VIPER — or "Viper Is Python Embedded in Real-time" — makes it possible for Makers, interactive designers and IoT professionals to create their next connected project in Python for the most used microcontrollers, all in in real-time. Unlike other solutions that already exist today, this collection of products is compatible with all the 32bit ARM Professional and DIY microcontroller boards, like Arduino, UDOO, Particle, STM32 Nucleo.

The idea was first conceived after conducting some detailed market analysis, where the company discovered that designers, Makers and programmers all faced a similar set of challenges. In hopes of simplifying how "things" are brought onto the Internet, VIPER converged a series of components to better streamline the process. This included an IDE to manage and program the boards, a Virtual Machine to serve as its operating system, an extensive library of ready-to-use functions, and a mobile app to act as the interface for smart objects. On top of that, it's also cloud-ready. With just a little coding, users can develop a wide-range of IoT applications, ranging from interactive storefronts, to home and industrial automation systems, to art and museum installations, to smart farming.

ricercatori VIPER web2Since millions of developers already know Python, VIPER makes the programming language readily accessible for commercial interactive products as well, therefore amplifying the potential for smart objects to be as pervasive as mobile devices in their ease of design interactivity. To do this, VIPER provides a browser-based, minimal-installation development environment where users can write code with extensive library support and have it executed on any Arduino-like board. What's great for designers is that, with VIPER, it leaves them able to focus on the features and functionality, not the tediousness, along with a mobile app to control their creation for free.
The Kickstarter campaign was an important market test for VIPER. Currently, more than 400 people from 25 countries supported VIPER. Now the suite becomes available in opensource to everybody that wants to start developing for non-commercial purposes. The startup is already working on the professional version of the software that will be released, along with a commercial-use license, by the end of this year.

Download VIPER from the official website.

Viper:
Facebook - Twitter - LinkedIn - Youtube

VIPER Image webDa oggi VIPER, il prodotto hi-tech sviluppato da un team di ricercatori dell'Università di Pisa, è disponibile on line e promette di rivoluzionare il mondo dell'Internet delle Cose. Dopo la campagna di raccolta fondi su Kickstarter conclusasi con successo lo scorso marzo, la giovane start up formata da Daniele Mazzei del Centro di ricerca Piaggio, Giacomo Baldi dell'Azienda ospedaliera universitaria pisana, Gualtiero Fantoni e Gabriele Montelisciani del dipartimento di Ingegneria civile e industriale ha rilasciato la prima versione della sua nuova piattaforma di programmazione, che mira a semplificare la nostra vita quotidiana rendendo accessibile qualsiasi oggetto tramite computer o cellulare.

VIPER, disponibile per il download in modalità open source, è una suite di sviluppo multipiattaforma (Linux, Windows e Mac) che permette di programmare nel semplice linguaggio Python la maggior parte delle schede a 32bit attualmente presenti sul mercato: sia le schede professionali basate su chip 32bit, che le schede di prototipazione più note al momento come Arduino DUE, UDOO, Particle e ST Nucleo.

ricercatori VIPER "L'idea è stata concepita dopo aver condotto alcune dettagliate analisi di mercato, dove il team ha scoperto che designers, "makers" e programmatori si trovano quotidianamente ad affrontare le stesse sfide di semplificazione e ottimizzazione dei processi di sviluppo di nuovi prodotti interattivi – spiega Gualtiero Fantoni - VIPER nasce quindi dall'esigenza di ottimizzare tali processi, attraverso un'interfaccia web per gestire e programmare le schede, una macchina virtuale "real time" e una vasta libreria di funzioni pronte per l'uso. La suite include inoltre un'App per mobile che permette di controllare gli oggetti VIPER attraverso gli smartphone senza dover sviluppare nessuna applicazione mobile. Il tutto è già "nativamente connesso al cloud". Tale configurazione permette di ridurre tempi ed energie per lo sviluppo".

Con poche righe di codice, gli utenti possono sviluppare una vasta gamma di applicazioni del mondo dell'internet degli oggetti, che vanno dalla domotica al fitness, dalla robotica alla nautica, dalle applicazioni industriali ai controlli manutentivi da remoto, fino all'agricoltura intelligente. Per il consumatore finale ciò si traduce nella possibilità di collegare e comandare le smart TV, le lampade intelligenti, i termostati di nuova generazione, ma anche di sincronizzare le sveglie con la macchina da caffè, la lavatrice, l'aspirapolvere.

Viper:
Link al download: http://viperize.it/download

Facebook - Twitter - LinkedIn - Youtube



Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa